DISTURBI DEL SONNO E PATOLOGIE MOBBING-CORRELATEDrughe .it
DISTURBI DEL SONNO E PATOLOGIE MOBBING-CORRELATE
UNIVERSITÀ DI PISA
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia
I disturbi del sonno giocano un ruolo importante nel disturbo da disadattamento lavorativo, in particolare se questo disturbo consegue ad attività mobbizzanti.
LE VESSAZIONI E LA LORO DIMENSIONE GIURIDICADrughe .it
Con il termine comportamento vessatorio si suole designare quella condotta mediante la quale si sottopone qualcuno a continui abusi, arbitri, maltrattamenti e altre azioni simili. Il termine inglese mobbing (dalla forma infinita del verbo to mob) ha invece un significato leggermente diverso: designa il comportamento aggressivo del branco nei confronti di un singolo individuo. Dall'etologia, scienza da cui il termine è derivato, alle scienze sociali il passo è stato breve e, appunto, in queste ultime viene utilizzato per indicare quell'insieme di comportamenti vessatori, perpetrati con una certa continuità da parte di un soggetto (singolo o collettivo) denominato mobber, ai danni di un soggetto (prevalentemente singolo) denominato mobbizzato.
Le conseguenze nefaste del mobbing (Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Apr...Drughe .it
Le conseguenze nefaste del mobbing
A colloquio con Herald Hege, psicologo del lavoro
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Aprile 2018
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA Drughe .it
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA
Emilia Costa - Flora Ippoliti
Cattedra di Psichiatria, Sapienza Università di Roma
Cattedra di Immunologia sapienza Università di Roma
E’ ormai noto come il “Mobbing è una forma di violenza psicofisica e molestia morale che conduce al degrado delle condizioni di lavoro ed è atta a ledere la salute, la professionalità, la dignità e l’immagine della persona lavoratore …”(Costa E. 2002).
Il Mobbing Secondario e gli effetti sulla prole in età evolutiva - Tesi di La...Drughe .it
Questa tesi ha lo scopo di individuare i disturbi che un genitore vittima di Mobbing provoca sulla prole in età evolutiva. Abbiamo parlato convenzionalmente di “Mobbing Secondario” perché si considerano come primari gli effetti causati dal Mobbing sulla vittima, e secondari tutti gli effetti che a sua volta la vittima provoca sulle persone che gli stanno intorno.
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DISTURBI DEL SONNO E PATOLOGIE MOBBING-CORRELATE
UNIVERSITÀ DI PISA
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia
I disturbi del sonno giocano un ruolo importante nel disturbo da disadattamento lavorativo, in particolare se questo disturbo consegue ad attività mobbizzanti.
LE VESSAZIONI E LA LORO DIMENSIONE GIURIDICADrughe .it
Con il termine comportamento vessatorio si suole designare quella condotta mediante la quale si sottopone qualcuno a continui abusi, arbitri, maltrattamenti e altre azioni simili. Il termine inglese mobbing (dalla forma infinita del verbo to mob) ha invece un significato leggermente diverso: designa il comportamento aggressivo del branco nei confronti di un singolo individuo. Dall'etologia, scienza da cui il termine è derivato, alle scienze sociali il passo è stato breve e, appunto, in queste ultime viene utilizzato per indicare quell'insieme di comportamenti vessatori, perpetrati con una certa continuità da parte di un soggetto (singolo o collettivo) denominato mobber, ai danni di un soggetto (prevalentemente singolo) denominato mobbizzato.
Le conseguenze nefaste del mobbing (Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Apr...Drughe .it
Le conseguenze nefaste del mobbing
A colloquio con Herald Hege, psicologo del lavoro
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
Lavoro@Confronto - Numero 26 - Marzo/Aprile 2018
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA Drughe .it
MOBBING e PSICONEUROIMMUNOLOGIA: DALLO STRESS PSICOSOCIALE ALLA MALATTIA
Emilia Costa - Flora Ippoliti
Cattedra di Psichiatria, Sapienza Università di Roma
Cattedra di Immunologia sapienza Università di Roma
E’ ormai noto come il “Mobbing è una forma di violenza psicofisica e molestia morale che conduce al degrado delle condizioni di lavoro ed è atta a ledere la salute, la professionalità, la dignità e l’immagine della persona lavoratore …”(Costa E. 2002).
Il Mobbing Secondario e gli effetti sulla prole in età evolutiva - Tesi di La...Drughe .it
Questa tesi ha lo scopo di individuare i disturbi che un genitore vittima di Mobbing provoca sulla prole in età evolutiva. Abbiamo parlato convenzionalmente di “Mobbing Secondario” perché si considerano come primari gli effetti causati dal Mobbing sulla vittima, e secondari tutti gli effetti che a sua volta la vittima provoca sulle persone che gli stanno intorno.
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
The hypodermic needle theory emerged in the 1940s-1950s and suggested that mass media had a powerful and direct effect on audiences, "injecting" them with messages that would trigger a desired response. Several factors contributed to this view, including the rise of radio and TV, advertising and propaganda industries, and studies of media influence on children. The theory saw audiences as passive receivers with no ability to resist media messages. An example was a 1938 radio dramatization of War of the Worlds that some listeners mistakenly believed was real news of a Martian invasion. While the theory provided large datasets, it is now seen as too simplistic since audiences interpret media differently and are more sophisticated than assumed.
Indie Games Developer Pitch Deck templatePaul Gray
This document provides an outline for pitching an indie game to potential investors or audiences. It includes suggested sections to cover the market opportunity for the game's targeted genre, details about the game itself, what makes it unique, the development team's experience, the game's current status, and an offer for funding or other support. The goal is to clearly define the market need, showcase the game, vision, and team's abilities, and provide a call to action for investors or audiences.
Uses and Gratifications Theory posits that audience members actively seek out media to meet specific needs or gratifications, rather than media having direct influence over people. It focuses on what people do with media rather than what media does to people. The theory suggests people use media to fulfill needs like social interaction, entertainment, education, and identification. Critics argue it does not fully recognize media's unconscious influence over views and that media can manipulate audiences. However, it may be more applicable today as the internet allows more freedom and control over media consumption.
SENATO DELLA REPUBBLICA ATTO N. 765 – DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO IL 4 GIUGNO...Drughe .it
- DISPOSIZIONI IN TEMA DI VIOLENZA E PERSECUZIONE PSICOLOGICA NELL'AMBITO DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA PER LA TUTELA E LA PREVENZIONE DEI LAVORATORI -
Negli ultimi anni la giurisdizione del giudice del lavoro, insieme agli studi della sociologia del lavoro e dell’organizzazione, hanno dato sempre più spazio a un fenomeno che, trasversalmente, è presente tanto nel settore pubblico quanto in quello privato. Secondo recenti sondaggi, dall’8 al 9 per cento dei lavoratori dell’Unione Europea, dunque dai dodici ai tredici milioni di persone, sarebbero stati infatti vittime di violenze psicologiche sul posto di lavoro.
Il mobbing: tra tutela delle condizioni di lavoro ed efficienza organizzativ...Drughe .it
Nella sezione dedicata al “lavoro” del “Rapporto Italia 2013” (presentato a Roma il 4 febbraio 2013) sul sen timent degli italiani, recentemente presentato dall’Istituto di ricerca EURISPES, emerge un quadro non certo rasserenante; l’indagine, invero, prende in analisi alcuni dei principali elementi di criticità del contesto sociale italiano, tra i quali un ruolo di primaria importanza può essere riconosciuto al “mobbing”, che: «da semplice forma di repressione nei confronti di un lavoratore, si è ormai delineato come problematica complessa». I dati riportati nel richiamato studio si presentano come intrinsecamente allarmanti: il 23,5 % degli occupati – senza particolare distinzione tra soggetti di sesso femminile e soggetti di sesso maschile – affermano di riconoscere i “sintomi” del mobbing e di essere stati, almeno una volta, interessati dal mede simo, dichiarando di aver subìto forme di sopruso o, addirittura, di persecuzione. Fra le classi di età interessate dall’indagine, i giovani risultano i maggior mente colpiti, in una percentuale del 35,5 % di soggetti interessati, con ogni probabilità, in ragione della diffusa precarietà. Di sicuro interesse, inoltre, è il dato relativo alla diffusione delle due forme di mobbing: il c.d. mobbing “verticale”, meglio noto come “bossing”, risulta prevalentemente diffuso (nell’87,6 % dei casi), mentre il c.d. mobbing “orizzontale” si riscontra, “solamente”, nel 39,2 % dei casi.
Dispensa per il corso di Psicologia di Comunita a.a. 2007/08 dell’Universita degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e Pescara
a cura di Graziana Mazzotta
Proposta di Legge: Norme per la tutela dei lavoratori da molestie morali e vi...Drughe .it
Tutti gli studi internazionali attribuiscono ormai grande importanza all’organizzazione del lavoro: una cattiva organizzazione del lavoro creerà prevedibilmente maggiore stress nei dipendenti, e faciliterà quindi il verificarsi di situazioni di mobbing, soprattutto se in presenza di personalità disturbate: ciò a dire che varie sono le cause che possono determinare tali situazioni. Anche in Italia il fenomeno diventa sempre più esteso ed eclatante. Nel 2001, nel corso della Prima conferenza nazionale sulla salute mentale, l’allora Ministro della sanità, professor Veronesi, fornì alcuni dati ufficiali. Il mobbing è risultato al secondo posto tra i fattori di rischio per malattie mentali, con circa due milioni di vittime, cui fanno seguito circa quattro milioni di familiari coinvolti, anch’essi colpiti da questa grave patologia sociale. Gli effetti sulle vittime sono devastanti: dagli studi fatti in tutto il mondo le vittime risultano ammalarsi di sindrome post-traumatica da stress a cui si aggiunge un disturbo depressivo, in genere grave, tanto che in uno studio condotto da Leymann in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è risultato che tra il 20 ed il 15 per cento dei suicidi in Svezia era dovuto a situazioni di mobbing. I disturbi fisici generalmente presenti sono l’ipertensione, l’ulcera, le malattie artrosiche, le malattie della pelle e perfino i tumori.
CAMERA DEI DEPUTATI N. 436 - PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA IL 21 MARZO 2013 As...Drughe .it
Anche in Italia il fenomeno diventa sempre più esteso ed eclatante. Nel 2001, nel corso della Prima conferenza nazionale sulla salute mentale, l’allora Ministro della sanità, professor Veronesi, fornì alcuni dati ufficiali. Il mobbing è risultato al secondo posto tra i fattori di rischio per malattie mentali, con circa due milioni di vittime, cui fanno seguito circa quattro milioni di familiari coinvolti, anch’essi colpiti da questa grave patologia sociale. Gli effetti sulle vittime sono devastanti: dagli studi fatti in tutto il mondo le vittime risultano ammalarsi di sindrome post-traumatica da stress a cui si aggiunge un disturbo depressivo, in genere grave, tanto che in uno studio condotto da Leymann in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è risultato che tra il 20 ed il 15 per cento dei suicidi in Svezia era dovuto a situazioni di mobbing.
11 Ottobre 2013
Nel mondo del lavoro esistono, accanto a fattori di rischio specifici, responsabili di malattie professionali, numerosi altri agenti capaci di turbare l’equilibrio ed il benessere dell’uomo, creando fenomeni di disadattamento e reazioni di stress, da cui possono derivare malattie, non specifiche, ma certamente collegate alla professione (Mobbing e Burnout)
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
The hypodermic needle theory emerged in the 1940s-1950s and suggested that mass media had a powerful and direct effect on audiences, "injecting" them with messages that would trigger a desired response. Several factors contributed to this view, including the rise of radio and TV, advertising and propaganda industries, and studies of media influence on children. The theory saw audiences as passive receivers with no ability to resist media messages. An example was a 1938 radio dramatization of War of the Worlds that some listeners mistakenly believed was real news of a Martian invasion. While the theory provided large datasets, it is now seen as too simplistic since audiences interpret media differently and are more sophisticated than assumed.
Indie Games Developer Pitch Deck templatePaul Gray
This document provides an outline for pitching an indie game to potential investors or audiences. It includes suggested sections to cover the market opportunity for the game's targeted genre, details about the game itself, what makes it unique, the development team's experience, the game's current status, and an offer for funding or other support. The goal is to clearly define the market need, showcase the game, vision, and team's abilities, and provide a call to action for investors or audiences.
Uses and Gratifications Theory posits that audience members actively seek out media to meet specific needs or gratifications, rather than media having direct influence over people. It focuses on what people do with media rather than what media does to people. The theory suggests people use media to fulfill needs like social interaction, entertainment, education, and identification. Critics argue it does not fully recognize media's unconscious influence over views and that media can manipulate audiences. However, it may be more applicable today as the internet allows more freedom and control over media consumption.
SENATO DELLA REPUBBLICA ATTO N. 765 – DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO IL 4 GIUGNO...Drughe .it
- DISPOSIZIONI IN TEMA DI VIOLENZA E PERSECUZIONE PSICOLOGICA NELL'AMBITO DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA PER LA TUTELA E LA PREVENZIONE DEI LAVORATORI -
Negli ultimi anni la giurisdizione del giudice del lavoro, insieme agli studi della sociologia del lavoro e dell’organizzazione, hanno dato sempre più spazio a un fenomeno che, trasversalmente, è presente tanto nel settore pubblico quanto in quello privato. Secondo recenti sondaggi, dall’8 al 9 per cento dei lavoratori dell’Unione Europea, dunque dai dodici ai tredici milioni di persone, sarebbero stati infatti vittime di violenze psicologiche sul posto di lavoro.
Il mobbing: tra tutela delle condizioni di lavoro ed efficienza organizzativ...Drughe .it
Nella sezione dedicata al “lavoro” del “Rapporto Italia 2013” (presentato a Roma il 4 febbraio 2013) sul sen timent degli italiani, recentemente presentato dall’Istituto di ricerca EURISPES, emerge un quadro non certo rasserenante; l’indagine, invero, prende in analisi alcuni dei principali elementi di criticità del contesto sociale italiano, tra i quali un ruolo di primaria importanza può essere riconosciuto al “mobbing”, che: «da semplice forma di repressione nei confronti di un lavoratore, si è ormai delineato come problematica complessa». I dati riportati nel richiamato studio si presentano come intrinsecamente allarmanti: il 23,5 % degli occupati – senza particolare distinzione tra soggetti di sesso femminile e soggetti di sesso maschile – affermano di riconoscere i “sintomi” del mobbing e di essere stati, almeno una volta, interessati dal mede simo, dichiarando di aver subìto forme di sopruso o, addirittura, di persecuzione. Fra le classi di età interessate dall’indagine, i giovani risultano i maggior mente colpiti, in una percentuale del 35,5 % di soggetti interessati, con ogni probabilità, in ragione della diffusa precarietà. Di sicuro interesse, inoltre, è il dato relativo alla diffusione delle due forme di mobbing: il c.d. mobbing “verticale”, meglio noto come “bossing”, risulta prevalentemente diffuso (nell’87,6 % dei casi), mentre il c.d. mobbing “orizzontale” si riscontra, “solamente”, nel 39,2 % dei casi.
Dispensa per il corso di Psicologia di Comunita a.a. 2007/08 dell’Universita degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e Pescara
a cura di Graziana Mazzotta
Proposta di Legge: Norme per la tutela dei lavoratori da molestie morali e vi...Drughe .it
Tutti gli studi internazionali attribuiscono ormai grande importanza all’organizzazione del lavoro: una cattiva organizzazione del lavoro creerà prevedibilmente maggiore stress nei dipendenti, e faciliterà quindi il verificarsi di situazioni di mobbing, soprattutto se in presenza di personalità disturbate: ciò a dire che varie sono le cause che possono determinare tali situazioni. Anche in Italia il fenomeno diventa sempre più esteso ed eclatante. Nel 2001, nel corso della Prima conferenza nazionale sulla salute mentale, l’allora Ministro della sanità, professor Veronesi, fornì alcuni dati ufficiali. Il mobbing è risultato al secondo posto tra i fattori di rischio per malattie mentali, con circa due milioni di vittime, cui fanno seguito circa quattro milioni di familiari coinvolti, anch’essi colpiti da questa grave patologia sociale. Gli effetti sulle vittime sono devastanti: dagli studi fatti in tutto il mondo le vittime risultano ammalarsi di sindrome post-traumatica da stress a cui si aggiunge un disturbo depressivo, in genere grave, tanto che in uno studio condotto da Leymann in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è risultato che tra il 20 ed il 15 per cento dei suicidi in Svezia era dovuto a situazioni di mobbing. I disturbi fisici generalmente presenti sono l’ipertensione, l’ulcera, le malattie artrosiche, le malattie della pelle e perfino i tumori.
CAMERA DEI DEPUTATI N. 436 - PROPOSTA DI LEGGE PRESENTATA IL 21 MARZO 2013 As...Drughe .it
Anche in Italia il fenomeno diventa sempre più esteso ed eclatante. Nel 2001, nel corso della Prima conferenza nazionale sulla salute mentale, l’allora Ministro della sanità, professor Veronesi, fornì alcuni dati ufficiali. Il mobbing è risultato al secondo posto tra i fattori di rischio per malattie mentali, con circa due milioni di vittime, cui fanno seguito circa quattro milioni di familiari coinvolti, anch’essi colpiti da questa grave patologia sociale. Gli effetti sulle vittime sono devastanti: dagli studi fatti in tutto il mondo le vittime risultano ammalarsi di sindrome post-traumatica da stress a cui si aggiunge un disturbo depressivo, in genere grave, tanto che in uno studio condotto da Leymann in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è risultato che tra il 20 ed il 15 per cento dei suicidi in Svezia era dovuto a situazioni di mobbing.
Accademia di Psicoterapia della Famiglia - Dalla Soglia all'Evento: Lo Svolgi...Université de Montréal
RIASSUNTO
Questa giornata sarà strutturata in sette lezioni teorico-cliniche per illustrare lo svolgimento della Terapia Familiare Culturale dalla “terapia di soglia” alla “terapia evenemenziale.” Le concezioni teoriche saranno intrecciate con sette situazioni cliniche per dimostrare la loro rilevanza clinica. L’autore farà riferimento alle sue pubblicazioni in italiano ed in inglese.
ABSTRACT
This theoretical teaching day at the Accademia di Psicoterapia della Famiglia in Rome will be structured in seven theoretical-clinical lessons to illustrate the unfolding of Cultural Family Therapy from “Threshold Therapy” to “Evental Therapy.” Theoretical conceptions will be interwoven with seven clinical predicaments to demonstrate their clinical relevance. The author will make reference to his publications in Italian and in English.
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE - Disposizioni per la prevenz...Drughe .it
CAMERA DEI DEPUTATI N. 1722 - PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI ROBERTO ROSSINI, GALANTINO, FRATE, DAVIDE AIELLO, CASA, CATALDI, CECCONI, DE GIROLAMO, GIANNONE, GIULIODORI, LOMBARDO, MAMMÌ, PENNA, RAFFA, ROMANIELLO, SARLI, VILLANI, VIZZINI
Disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle molestie morali e delle violenze psicologiche in ambito lavorativo
Presentata il 1° aprile 2019
…..
INTRODUZIONE DELL’ARTICOLO 610-BIS DEL CODICE PENALE
Dopo l’articolo 610 del codice penale è inserito il seguente:
« Art. 610-bis. – (Atti di discriminazione o di persecuzione psicologica in ambito lavorativo) – Chiunque, nel luogo o nell’ambito di lavoro, si rende responsabile di atti, omissioni o comportamenti di vessazione, discriminazione, violenza morale o persecuzione psicologica, reiterati nel tempo in modo sistematico o abituale, che provochino un degrado delle condizioni di lavoro tale da compromettere la salute fisica o psichica ovvero la professionalità o la dignità della lavoratrice o del lavoratore, è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da euro 30.000 a euro 100.000.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi dal superiore gerarchico ovvero in accordo tra più persone appartenenti al medesimo ambiente di lavoro. Se gli atti, le omissioni o i comportamenti sono commessi nei confronti di una donna in stato di gravidanza o nel corso dei primi quattro anni di vita del figlio, ovvero nei confronti di un minore o di una persona con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, le pene di cui ai commi primo e secondo del presente articolo sono aumentate della metà.
Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede d’ufficio nelle ipotesi di cui al secondo e al terzo comma».
Il calcolo dei costi dello stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di lav...Drughe .it
I rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato, unitamente alle ripercussioni negative sulla salute e sull’economia, interessano un numero estremamente elevato di luoghi di lavoro in Europa (EU-OSHA, 2014a, 2014b). Tra i cambiamenti significativi osservati nei luoghi di lavoro negli ultimi decenni, che hanno portato a nuove sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), si annoverano gli sviluppi sociopolitici a livello globale, come il diffondersi della globalizzazione e l’instaurarsi di un libero mercato, i progressi nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nuovi tipi di accordi in materia contrattuale e di orario di lavoro e gli importanti mutamenti demografici (EU-OSHA, 2007). In un più ampio contesto sociologico, la vita lavorativa risente di una accelerazione del ritmo di vita in generale, che determina un’intensificazione del lavoro, con ritmi costantemente incalzanti, la necessità di eseguire più compiti contemporaneamente (“multitasking”) e il bisogno di acquisire nuove competenze anche soltanto per mantenere lo status quo (Rosa, 2013). Oltre a questi cambiamenti strutturali e a lungo termine, l’attuale crisi economica sta sottoponendo datori di lavoro e lavoratori a una pressione crescente per rimanere competitivi.
È considerato illegittimo, anche qualora non contrasti con specifiche disposizioni, il licenziamento disposto a conclusione di un percorso vessatorio di mobbing.
Aspetti clinici del Mobbing - Prof. Dott. Gino Pozzi Drughe .it
Ministero degli Affari Esteri
D.G.R.O. – Istituto Diplomatico
Mattinata di sensibilizzazione sul fenomeno del Mobbing
Sala Conferenze Internazionali - Palazzo della Farnesina
Roma, 18 novembre 2009
Aspetti clinici del Mobbing - Prof. Dott. Gino Pozzi (Ricercatore confermato e Professore aggregato di Psichiatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia "A. Gemelli" - Università Cattolica del Sacro Cuore Roma).
Un male oscuro chiamato mobbing
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
Il termine mobbing ha una derivazione anglosassone; il verbo è “to mob” che significa affollarsi intorno a qualcuno, ed anche assalire, malmenare e aggredire. Diretto derivato di una comune espressione latina, mobile vulgus (folla tumultuante), che identificava la situazione tipica di una marcia o di un evento caratterizzato dalla presenza di persone con la cattiva abitudine di muoversi in modo disordinato spingendo ed urtando i vicini. Il dizionario Treccani ci ricorda che la parola viene usata in etologia per indicare il comportamento messo in atto da un gruppo di potenziali prede nei confronti di un predatore, per intimorirlo e dissuaderlo dall’attacco. Ed infatti il primo ad usare tale termine è stato proprio un etologo, Konrad Lorenz, all’inizio degli anni ’70, per descrivere il comportamento di alcuni animali che si coalizzano contro un componente del gruppo per escluderlo ed isolarlo.
Il mobbing, ovvero il lavoro nella modernità “liquida” di Tiziano MorettiDrughe .it
Già a suo tempo, John Maynard Keynes, nel suo celebre apologo delle giraffe in lotta attorno ad un albero per assicurarsi le foglie migliori, aveva ammonito sui rischi insiti in una società dove conta solo la competizione. È tempo allora di ripensare profondamente i meccanismi che stanno alla base del mondo del lavoro. La lotta al mobbing, e alle sue pesantissime conseguenze personali e collettive, non si sostiene soltanto con le pur necessarie azioni legali e sindacali. Occorre far sì che la massa indistinta racchiusa nell’espressione “capitale umano” torni a diventare un insieme di persone ognuna con i propri diritti, la propria individualità, le proprie speranze e la propria vita da realizzare in modo dignitoso. Questo è un compito che spetta all’educazione e, soprattutto alla politica. Sarebbe un modo per celebrare degnamente il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani che cadrà nel 2018. Sarà davvero possibile veder realizzato davvero questo augurio?
Mobbing: virus organizzativo - La prevenzione del fenomeno per lo sviluppo de...Drughe .it
DEFINIZIONE DI MOBBING PSICOSOCIALE
“Atti, atteggiamenti o comportamenti di violenza morale o psichica in occasione di lavoro ripetuti nel tempo in modo sistematico o abituale che portano ad un degrado delle condizioni di lavoro idoneo a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore e della lavoratrice”
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Funzione Pubblica
Un male oscuro chiamato mobbing
di Dorina Cocca e Tiziano Argazzi
(Lavoro@Confronto - Numero 22 - Luglio/Agosto 2017)
In Italia il mobbing sta assumendo proporzioni significative e per molti aspetti allarmanti in ciò accentuato anche dalla crisi economica e la crescente disoccupazione che diventano fardelli sempre più pesanti per quei lavoratori che sono fatti oggetto di soprusi e sono per certi versi costretti a subirli per paura di perdere il posto di lavoro.
Università La Statale di Milano - Un solo evento stressante può causare effet...Drughe .it
Uno studio dell’Università Statale di Milano osserva come un singolo evento stressante possa causare modificazioni a lungo termine nella trasmissione nervosa e nella struttura dei circuiti neuronali, aprendo nuove vie per la gestione del Disturbo Post‐traumatico da Stress.
Milano, 14 novembre 2016 ‐ Lo stress causato da vari fattori ambientali (traumi, eventi naturali, stress psicologico, etc.) è considerato un fattore di rischio importante per numerose malattie, in particolare le malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative. Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry (del gruppo Nature), ha dimostrato che un solo evento stressante può causare effetti a lungo termine nella corteccia cerebrale. La ricerca è stata coordinata da Laura Musazzi e Maurizio Popoli, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano.
CAMERA DEI DEPUTATI N. 2191 - PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DELLA DEPUTATA G...Drughe .it
Introduzione dell’articolo 582-bis del codice penale, in materia di molestia morale e violenza psicologica nell’attività lavorativa (mobbing e straining).
Presentata il 14 marzo 2014
PROPOSTA DI LEGGE
ART. 1.
1. La Repubblica promuove incontri tra i diversi soggetti del mercato del lavoro al fine di sensibilizzare i lavoratori, i datori di lavoro e i sindacati al rispetto della normativa in materia dei reati di mobbing e di straining.
ART. 2.
1. Dopo l’articolo 582 del codice penale è inserito il seguente:
« ART. 582-bis. – (Mobbing e straining). Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il datore di lavoro o il lavoratore che, in pendenza di un rapporto di lavoro, con più azioni di molestia, minaccia, violenza morale, fisica o psicologica ripetute nel tempo ponga in pericolo o leda la salute fisica o psichica ovvero la dignità di un lavoratore, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 5.000 a euro 20.000. Il delitto è procedibile d’ufficio. Se la condotta di cui al primo comma è realizzata con un’unica azione, il reato è punito con la pena da tre mesi a due anni e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000. Il delitto è procedibile d’ufficio».
Mobbing: elementi costitutivi e onere della provaDrughe .it
MOBBING: una serie di atti vessatori protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da
parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di
persecuzione e di emarginazione, finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo.
Mobbing da parte del dirigente scolastico, la storia di un’insegnante che ha vinto
Quello che a breve andrete a leggere non è una favola tantomeno un romanzo ma semplicemente una storia di vita vissuta, dolorosa, molto comune (più di quanto non si pensi), complessa e ricca di cattiverie, così come solo la mente umana è capace di sviluppare. La voglio rendere pubblica per dare coraggio a chi può condividere o ha già condiviso questo percorso, per dire che il mobbing si può combattere, si può sconfiggere. Per farlo però è necessario avere fiducia e autostima; il mobizzato non ha problemi psicologici, è principalmente una vittima. Poiché la mente umana, attraverso la memoria compatta gli avvenimenti, ne cancella quelli poco piacevoli, è necessario per prima cosa prendere appunti, annotare tutto quello che accade, giorno per giorno, episodio con episodio, registrare gli orari in cui i fatti accadono e le persone presenti.
Esordisce così la professoressa Giovanna Piga nel suo racconto inviato alla redazione di “OggiScuola.it” in cui parla di un momento delicato della sua vita. Una storia fatta di mobbing da parte del dirigente scolastico, anni di bugie e calunnie che alla fine hanno visto trionfare l’insegnante in tribunale. Il Miur è stato condannato a risarcire la docente per il danno biologico subito. “Io – scrive la docente – ho pagato un prezzo alto: la serenità che per anni è venuta a mancare ma sono stata ripagata da tanta solidarietà che è vero non è arrivata dall’ufficio ma ciò che conta è il risultato”. Una storia fatta di ansie, dolori, tachicardia e visite dalla psichiatra, anni che hanno devastato l’insegnante che per raccontare la sua vittoria, ma soprattutto i suoi dolori, ha scelto di scrivere, mettere nero su bianco quelle sofferenze e condividerle.
tratto da: oggiscuola.com
4. Il termine “mobbing” deriva dall’inglese “to mob”: assalire
con violenza.
In campo etologico indicava il comportamento
aggressivo di alcune specie di uccelli nei confronti dei
loro contendenti che tentano di assalirne il nido
Heinemann (1972), medico svedese, utilizzò il termine
mobbing in modo specifico per riferirsi ad un gruppo di
bambini che adotta un comportamento deviante verso
un altro bambino.
5. È stato poi Olweus, nel 1978, nei suoi lavori pionieristici,
a considerare il fenomeno in un'accezione più ampia,
estendendo tale definizione al soggetto singolo e
introducendo il termine bullying.
Nel 1986 iniziano i primi studi sul mobbing come
violenza psicologica nel luogo di lavoro ad opera di
Leymann (1986) che illustrò le conseguenze, soprattutto
nella sfera neuro-psichica, dell’esposizione ad un
comportamento ostile protratto nel tempo.
nel 1986 scrisse il primo libro in svedese sul costrutto
intitolato “Mobbing –Violenza psicologica sul posto di
lavoro”.
6. “Il terrore psicologico o mobbing lavorativo
consiste in una comunicazione sistematicamente
ostile e non etica -da parte di una o più persone-
diretta generalmente a un singolo che si viene a
trovare privo di appoggio e difese a causa delle
continue attività mobbizzanti. Queste azioni si
verificano con una frequenza piuttosto alta
(almeno una volta alla settimana) e su un lungo
periodo di tempo (una durata di almeno sei
mesi”.
Definizione di Mobbing
(Leymann, 1986)
7. Leymann (1990) ha classificato le azioni mobbizzanti in 4
differenti categorie sulla base degli aspetti sui quali i
comportamenti agiscono:
• Reputazione della vittima;
• Possibilità della vittima di continuare ad essere efficiente
sul lavoro;
• Possibilità della vittima di continuare a comunicare con i
propri colleghi;
• Situazione sociale della vittima;
9. Il contributo degli psicologi delle
organizzazioni in Norvegia
• Svein Kile (per esempio
1990)
• Einarsen, 1990
• Matthiesen, Raknes e
Rokkum, 1989
10. BRODSKY
• Nel volume dello psichiatra americano Brodsky del
1976 si parla di harassed worker e per la prima volta
vengono studiati casi tipici di mobbing, ma soprattutto
in Europa, tale testo ebbe un impatto su sugli studi di
mobbing solo dopo molti anni.
• Va rilevato, comunque, come Brodsky non fosse
interessato nello specifico all’analisi di tali casi, ma
come piuttosto gli stessi siano stati presentati
nell’insieme di una trattazione concernente numerosi
costrutti come la sicurezza lavorativa, lo stress, la
fatica e la monotonia.
11. Il mobbing inizia ad attrarre
crescente interesse…
• Nel 1996, un numero speciale dell’European Journal
of Work and Organizational Psychology ha pubblicato
otto articoli di studiosi di sei paesi europei. Tali
ricerche erano state presentate in anteprima al
simposio sul mobbing tenuto al settimo congresso
europeo di psicologia del lavoro e delle organizzazioni
tenutosi a Gyor in Ungheria nel 1995.
12. Einarsen & Raknes, 1997
• focalizzandosi troppo sulle molestie a scopo
sessuale, si rischiava di trascurare tutta una serie di
azioni di natura meno manifesta, più sottile, ma non
per questo meno vessatoria che poteva essere
esercitata nei confronti di tutti lavoratori, uomini o
donne che fossero.
13. Il Mobbing in Italia ?
• In Italia, Harald Ege, dottore di ricerca in psicologia
del lavoro e delle organizzazioni, ha pubblicato il
primo testo divulgativo sul fenomeno del mobbing in
lingua italiana nel 1996, ma si è iniziato a parlare
diffusamente di mobbing soltanto dal 1999, quando si
sono tenuti i primi due convegni nazionali sul tema,
uno a Milano il 24 febbraio, organizzato dalla Clinica
del lavoro, e uno a Roma il 4 giugno, a cura dell’Ispel,
l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza
sul lavoro, organo del ministero della Sanità.
15. Commissione Europea
La definizione di violenza sul lavoro concordata dalla
commissione europea del 1995 (Wynne, Clarkin, Cox,
e Griffiths, 1997), può essere considerata una pietra
miliare:
“Incidenti dove le persone sono abusate, minacciate o
aggredite in circostanze relative al loro lavoro, che
comprendono un rischio implicito o esplicito per la
loro sicurezza, benessere e salute”
16. Altre organizzazioni internazionali
europee…
hanno studiato ben presto il fenomeno della violenza
morale come per esempio l’International Labour
Organisation (ILO) che nel suo report “When Working
Becomes Hazardous: punching, spitting, swearing,
shooting: violence at work goes global” (1998),
identificò la violenza come un tema centrale anche sul
posto di lavoro ed e ne rimarcò, nella definizione che
propose, non solo le azioni negative di natura fisica,
ma anche quelle di natura psicologica come il
mobbing
17. Il Parlamento Europeo
il parlamento europeo, legiferando in materia, ha
ritenuto che il mobbing costituisca un grave problema
nel contesto della vita lavorativa e che sia opportuno
prestarvi maggiore attenzione e rafforzare le misure
per farvi fronte, inclusa la ricerca di nuovi strumenti
per contrastare e soprattutto prevenire il fenomeno.
18. Il Parlamento Europeo
…la commissione deve chiarire o ampliare i concetti di
salute e sicurezza sul posto di lavoro, o,
alternativamente, progettare strumenti legali per
contrastare il mobbing da utilizzare come mezzi per
assicurare che vengano rispettate la dignità umana, la
privacy e l’integrità della persona enfatizzando
l’importanza della salute, della sicurezza e dell’azione
preventiva. (Di Martino, Hoel & Cooper. p.6 2003)
19. Survey
…La survey più recente condotta dell’European
Foundation for the Improvement of Working and
Living Conditions, che risale all’anno 2000, ha
mostrato come il 9% dei lavoratori europei (circa 12
milioni di persone) avrebbero sofferto di
mobbing/bullying negli ultimi 12 mesi, sia nel settore
pubblico che nel settore privato.
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22. NON SOLTANTO LA
PSICOLOGIA INIZIA AD
OCCUPARSI DI
MOBBING: medici,
sociologi, economi,
giuristi…ma anche
showman o showgirl
senza sufficiente
conoscenza
25. + VIOLENZA FISICA
…Negli anni 90 la maggior parte degli studi negli Stati
Uniti, in Australia e Canada si focalizzavano invece
sulla documentazione di azioni violente di natura
fisica estreme come aggressioni sul posto di lavoro,
furti e violenza al fine di favorire il benessere dei
lavoratori proteggendoli da azioni aggressive da parte
di terzi, come ladri, clienti e pazienti. Lo studio sulla
violenza psicologica e sul mobbing fu quindi limitata.
26. + COMPORTAMENTI NEGATIVI
SUL LAVORO
…la letteratura di ricerca della psicologia del lavoro e
delle organizzazioni in quei paesi si era concentrata
maggiormente su comportamenti antisociali sul lavoro
o ad altre forme di comportamenti ostili, che non
rientravano nel fenomeno del mobbing.
27. AUSTRALIA
• …Mullen (1997) suggerì che la violenza psicologica stava
diventando un tema oggetto di un vivace dibattito perché
nelle società industriali si tollerava in misura sempre
minore violenza a causa degli effetti estremamente
negativi che poteva comportare sul posto di lavoro.
L’autrice commentò che tali società non erano più
preparate ad accettare atti di intidimidazione e di violenza
come norme sociali, come un tempo era successo con
l’impiego delle forze di polizia per contrastare la violenza
negli stadi, nei pub e questo trend era evidente non solo
sul posto di lavoro, ma anche nell’aumento delle
campagne sociali contro la violenza domestica.
28. CANADA
In Canada, invece, il mobbing/bullying non fu discusso fino
al 6 aprile del 1999, quando Pierre Lebrun, un impiegato
dell’OC Transpo in Ottawa uccise quattro colleghi e si
tolse a sua volta la vita (Mclaughin, 2000). L’inchiesta
successiva del pubblico ufficiale mise in luce che Pierre
Lebrun era stato soggetto a molestie morali e mobbing da
parte dei colleghi e raccomandò che la definizione di
violenza sul lavoro dovesse includere non solo la violenza
fisica, ma anche la violenza psicologica. Non esisteva una
giurisdizione in merito, per questo motivo la giuria dell’ Oc
Transport raccomandò ai governi federali e provinciali di
fare una legislazione per prevenire la violenza sul lavoro.
29. STATI UNITI
• Negli Stati Uniti la letteratura di ricerca si era focalizzata
prevalentemente sulla violenza sul posto di lavoro
(omicidi, aggressioni; Baron e Neuman, 1996). Questa
attenzione era stata portata alla ribalta da alcune
sparatorie sul posto di lavoro e uccisioni nei cortili delle
scuole che erano accaduti in anni recenti e che avevano
provocato un grande shock nella società americana.
• Le analisi giornalistiche di questi incidenti misero in luce
che i colpevoli erano stati emarginati e mobbizzati da altri
lavoratori o da manager per un lungo periodo di tempo.
30. Tradizione americana ed europea
Perspective of the Bully Perspective of the Victim
Bullying Mobbing
Frequent and
prolonging
Mobbing Victim
Frequent and
prolonging
Bully
Bully
Bully
Bully
Bully
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