Le slide proiettate alla presentazione del rapporto Scenari Economici del Centro Studi Confindustria il 01/07/2016 a Milano presso la sede di Assolombarda
2. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La risalita modesta
e i rischi di instabilità
Luca Paolazzi
Centro Studi Confindustria
3. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La risalita dell’economia italiana
non è decollata come atteso. Anzi, ha scalato
marcia. Per poi riprendere un po’ di velocità.
Prima della Brexit non c’erano segnali
di maggiore slancio.
L’esito del referendum UK innesca reazioni
con pesanti conseguenze economiche,
in un contesto di ostacoli persistenti
e alti rischi.
4. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Lo scenario economico italiano pre-Brexit.
Il nuovo quadro globale post-Brexit.
Gli ostacoli persistenti e i rischi.
Le previsioni del CSC.
Le conseguenze economiche del “No”.
I temi
5. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Lo scenario economico italiano pre-Brexit.
I temi
6. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Fiducia, vendite di auto e valutazioni
dei direttori degli acquisti puntavano
alla stabilizzazione.
7. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Dati qualitativi contrastanti
(Italia, var. %, differenza dei saldi e variazione da 50, dati trimestrali destag.)
* Formato dagli indici di fiducia tra le imprese manifatturiere, edilizie,
del commercio al dettaglio, degli altri servizi e dei consumatori.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Commissione europea e Markit.
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
70
75
80
85
90
95
100
105
110
115
2011 2012 2013 2014 2015 2016
PIL italiano (var. %, scala destra)
Indicatore composito di fiducia (ESI*)
Indicatore composito Markit (scala destra)
8. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La fiducia dei consumatori alta ma calante
(Italia, indici mensili destagionalizzati, 2010=100)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
80
85
90
95
100
105
110
115
120
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
9. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La domanda interna ora sostiene il PIL…
(Italia, contributi alla crescita del PIL, punti percentuali)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
2005 2007 2009 2011 2013 2015
Domanda interna
Export netto
PIL (var. %)
10. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
…ma è in vista un rallentamento
(Italia, saldo dei giudizi sugli ordini interni, dati trimestrali destagionalizzati)
Dati spostati avanti di un trimestre. *Macchinari e mezzi di trasporto.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
-60
-50
-40
-30
-20
-10
0
2012 2013 2014 2015 2016
Produttori di beni di consumo
Produttori di beni strumentali*
11. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Divergenza nelle performance settoriali
(Italia, produzione industriale, var. % da maggio 2014 ad aprile 2016)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
-60
-45
-30
-15
0
15
30
45
60
75
90
1 11 20 30 40 50 59 69 79 88 98
Settori Ateco a 3 digit
Media industria in senso stretto: +3,4%
12. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Il nuovo quadro globale post-Brexit.
I temi
13. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Nel quadro internazionale la Brexit
aggiungerà al già marcato rallentamento
degli emergenti una nuova frenata
degli avanzati, imbrigliando ancora di più
gli scambi, mentre il prezzo del petrolio
ha recuperato dai minimi
e i tassi di interesse restano bassi.
14. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
PIL e scambi mondiali avanti molto adagio
(Mondo, dati a cambi di mercato e prezzi costanti, variazioni %)
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati CPB e FMI.
-15
-10
-5
0
5
10
15
1980
1984
1988
1992
1996
2000
2004
2008
2012
2016
PIL
Media PIL 1984-2007
Commercio di beni
Media Commercio di beni 1984-2007
15. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Crescita globale ancora rivista all’ingiù
(Mondo, PIL a prezzi costanti, variazioni %)
Le linee tratteggiate rappresentano le previsione dell’FMI ad aprile di ogni anno indicato.
Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI.
2011
2012
2013
2014
2015
2016
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021
Media 2002-2007
16. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Basse le stime CSC sul commercio mondiale
(PIL e scambi mondiali, prezzi costanti, variazioni %)
Le stime degli altri previsori (con eccezione del PIL di Citi) sono antecedenti alla Brexit. Ordine crescente
per variazione cumulata del commercio. PIL mondiale a cambi di mercato: CSC, Citi, IHS, FMI, WTO;
PIL mondiale a parità di potere d’acquisto: Prometeia, REF, OCSE e Commissione UE.
Le stime del commercio mondiale della Commissione UE comprendono anche i servizi.
PIL mondiale Commercio mondiale
2016 2017 2016 2017
CSC 2,2 2,3 0,8 2,0
Citi 2,4 2,6 0,6 3,9
Prometeia 2,6 3,1 1,9 3,2
OCSE 3,0 3,3 2,1 3,2
Commissione europea 3,1 3,4 2,5 3,6
FMI 2,5 2,9 2,8 3,6
IHS 2,5 3,1 1,9 4,5
WTO 2,4 2,7 2,8 3,6
REF 3,0 3,2 3,3 3,2
17. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La frenata globale inevitabilmente colpisce
l’export, sebbene faccia meglio
dei mercati e continua a guadagnare quote.
18. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
L’export italiano cresce più della domanda
(Dati in volume, merci, variazioni %)
*Crescita delle importazioni totali di 170 partner commerciali dell'Italia,
ponderate per le quote di quei partner sulle importazioni.
Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB, FMI e ISTAT.
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
2011 2012 2013 2014 2015
Export italiano
Domanda potenziale italiana*
Domanda mondiale
19. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Export italiano sopra il picco pre-crisi
(Beni e servizi, dati a prezzi costanti, 2007=100)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
75,0
80,0
85,0
90,0
95,0
100,0
105,0
110,0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
20. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La lentezza dell’economia e degli scambi
mondiali è dovuta al minor dinamismo
degli emergenti, mentre la Brexit inciderà
sulla tenuta a basso regime
dei mercati avanzati.
21. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Ritmi più lenti per gli emergenti
(PIL reale, var. %, primi 7 paesi emergenti per peso su PIL mondiale a PPA 2015)
Tra parentesi il peso sul PIL mondiale calcolato a PPA nel 2015.
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati FMI.
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
Cina
(17%)
India
(7%)
Russia
(3%)
Brasile
(3%)
Indonesia
(3%)
Messico
(3%)
Arabia
Saudita
(1%)
Totale
emergenti
(58%)
2015 2016 2017
22. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Poco brillante la crescita USA
(Variazioni %, dati trimestrali destagionalizzati a prezzi costanti)
Fonte: elaborazioni CSC su dati BEA.
-9,0
-7,0
-5,0
-3,0
-1,0
1,0
3,0
5,0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Congiunturali annualizzate
Tendenziali
23. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
L’Area euro avanza adagio
(PIL, variazioni %, dati trimestrali destagionalizzati a prezzi costanti)
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
-6,0
-5,0
-4,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Congiunturali
Tendenziali
24. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Si stanno esaurendo le spinte favorevoli
da petrolio, cambio e tassi,
che a dicembre avevamo stimato per l’Italia
essere pari a 1,35 punti percentuali nel 2016.
Il petrolio, più o meno stabile ai livelli
di dicembre, lo prevediamo in rialzo;
il cambio si è addirittura apprezzato
in termini effettivi del 2,2%.
25. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Greggio: prezzo meno basso, equilibrio vicino
(Dollari al barile e milioni di barili al giorno, dati mensili e medie annue)
2016-2017: stime EIA per domanda e offerta.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, EIA.
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
0
20
40
60
80
100
120
140
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Prezzo del Brent
Offerta-Domanda mondiale
(scala destra)
26. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Euro debole solo sul dollaro
(Cambio effettivo nominale, indice gennaio 2006=100; dollari per euro)
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
1,6
95
100
105
110
2006 2008 2010 2012 2014 2016
Cambio effettivo italiano
Cambio euro/dollaro (scala destra)
30 giugno 2016
27. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La BCE porta sotto zero i tassi nell’Eurozona
(Valori %, dati mensili)
* Tasso interbancario a 3 mesi.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
-0,6
-0,4
-0,2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Tasso BCE sui prestiti alle banche
Tasso BCE sui depositi delle banche
Euribor*
28. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
In questo contesto la Brexit agisce
attraverso i classici quattro canali:
il commerciale, diretto e indiretto;
la svalutazione della sterlina, che può
innescare una nuova guerra delle monete;
il finanziario, via Borse e razionamento
del credito;
la fiducia di famiglie e imprese,
che si ripercuote sulla propensione alla spesa.
29. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Oltre agli effetti della Brexit, lo scenario
ha rischi economici al ribasso:
caduta in deflazione,
rallentamento dell’Area euro,
mancata ripartenza del commercio mondiale.
30. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Gli ostacoli persistenti e i rischi.
I temi
31. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Cosa frena l’economia italiana?
La maggiore cautela di famiglie e imprese;
i bassi margini e risparmio;
il credito ancora molto selettivo;
la diminuzione del potenziale di crescita;
le costruzioni imballate;
il CLUP che penalizza la competitività.
32. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Resta basso il tasso di risparmio
(Italia, propensione al risparmio*, valori %, dati trimestrali destagionalizzati)
*Misurata dalla quota di risparmio lordo sul reddito disponibile lordo delle famiglie.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
Media2000-2007
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
11,0
12,0
13,0
14,0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
33. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Redditività poco sopra i minimi…
(Italia, manifatturiero, MOL in % del VA al costo dei fattori)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
25,0
27,0
29,0
31,0
33,0
35,0
37,0
39,0
1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
34. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Fonte: elaborazioni CSC su dati Bureau Van Dijk.
…ma con grandi differenze
(Italia, industria manifatturiera, top 5% e quintili del ROE in %, 2014)
43,3%
25,8%
10,0% 4,3% 1,0%
-17,2%
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
Top 5% Leader Follower Standard Ritardatari A rischio
Media ROE: 7,2%
35. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Giù i prezzi degli input, recupera il mark-up
(Italia, manifatturiero, dati annuali, indici 2010=100)
2016: I trimestre.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
75
80
85
90
95
100
105
110
99
100
101
102
103
104
105
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Mark-up
Prezzi degli input (destra)
CLUP (destra)
36. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Prestiti in calo, offerta ancora stretta
(Italia, imprese, stock di prestiti, dati destag.*, indice gen. 2011=100;
saldo tra indici cumulati 4o
trim. 2010=0, su % nette di risposte delle banche**)
* Dati corretti per una discontinuità statistica nel gennaio 2014.
** Indicatori ricavati dai dati qualitativi della BLS; offerta= var. dei credit standard con segno invertito.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d’Italia.
-750
-650
-550
-450
-350
-250
-150
-50
50
86
88
90
92
94
96
98
100
102
104
2011 2012 2013 2014 2015 2016
Prestiti
Saldo Domanda Offerta
37. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Il declino del potenziale di crescita…
(Italia, PIL potenziale, variazioni %)
Fonte: elaborazioni CSC su dati e stime Commissione europea.
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
1971
1973
1975
1977
1979
1981
1983
1985
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
2011
2013
2015
2017
38. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
…contrastato con le riforme varate
(Impatto sul livello del PIL potenziale dopo 10 anni, punti percentuali)
Sono state considerate solo le riforme varate entro la fine del 2014.
Fonte: elaborazioni CSC su stime OCSE 2015.
Area delle riforme Francia Portogallo Italia
Liberalizzazioni 0,3 3,0 2,6
Mercato del lavoro 1,3 2,4
Fisco 0,4 0,4
Pubblica amministrazione 1,0 0,9
Totale 3,0 3,0 6,3
Media annuale 0,3 0,3 0,6
39. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Fine della recessione nelle costruzioni?
(Italia, indici di produzione 2010=100, dati trimestrali destagionalizzati)
II trimestre 2016: aprile.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
65
75
85
95
105
115
125
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
40. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
+14,6
+16,3
+16,2 +1,5
-11,4
+14,6
-3,4
+4,4
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
150,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Italia
Spagna
Germania
Francia
Var %
2000-2007
Var % 2007-2015
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
Fuori linea il CLUP italiano…
(Manifatturiero, 2000=100)
41. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
…per la bassa dinamica della produttività
(Manifatturiero, produttività oraria, indici 2000=100)
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
150,0
160,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Germania
Spagna
Francia
Italia
42. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Le retribuzioni crescono più dell’inflazione
(Italia, industria in senso stretto, indici 2005=100)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
2012-2015 (var. %) +6,7
+7,1
+1,5
95,0
100,0
105,0
110,0
115,0
120,0
125,0
130,0
135,0
140,0
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Retribuzioni di fatto per ULA
Retribuzioni contrattuali per dipendente
Indice dei prezzi al consumo
43. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Il referendum sulla Brexit.
Le elezioni legislative in Spagna.
Il referendum costituzionale in Italia.
Le elezioni presidenziali in USA.
Le elezioni presidenziali in Francia.
Le elezioni politiche in Germania.
A questi ostacoli si aggiungono alti rischi
di instabilità politica.
44. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Nel Regno Unito il fronte Leave ha vinto
con il 52% dei voti. In Spagna nuovo stallo.
Ci saranno conseguenze per le votazioni
in Italia nel 2016 e Francia, Germania
e Paesi Bassi nel 2017?
I negoziati e l’incertezza politica collegati
alla Brexit potrebbero durare ben oltre i due
anni stabiliti dal Trattato di Lisbona.
Indipendenza di Scozia e Irlanda del Nord?
45. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Nel lungo termine si prospetta un’Europa
a due velocità, con un gruppo di paesi
nell’Unione monetaria che va verso l’unione
di bilancio e politica e un gruppo di paesi
interessato solo alla libera circolazione
di beni, servizi e capitali.
46. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Lo shock avrà sicuramente conseguenze
politico-economiche negative, in funzione
non solo della stringenza dei legami
con il Regno Unito ma anche della resilienza
di ciascun sistema paese.
Sulla base della stringenza dei legami, l’Italia
sarebbe tra le meno penalizzate dalla Brexit,
ma la già fragile economia italiana
la espone a effetti più forti.
47. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Brexit: UK, Germania e Italia le più colpite
(Impatto in punti % sul PIL reale)
Ordinate in senso crescente per la variazione cumulata.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Citi.
-1,4
-1,2
-1,0
-0,8
-0,6
-0,4
-0,2
0,0
2016 2017 2018
UK
Germania
Italia
Eurozona
Francia
Spagna
Mondo
USA
48. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Secondo le stime del CSC, il costo per l’Italia
della Brexit è, nel biennio 2016-17 di:
0,6 punti di PIL,
81mila unità di occupazione,
154 euro di reddito pro-capite,
113mila poveri.
Sono stime prudenziali, che non incorporano
alcune variabili qualitative, e il bilancio
finale potrebbe risultare peggiore.
49. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Le previsioni del CSC.
I temi
50. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
2014 2015 2016 2017
Commercio mondiale 2,9 1,6 0,8 2,0
Prezzo del petrolio1 99,2 53,0 45,0 54,0
Prodotto interno lordo
Stati Uniti 2,4 2,4 1,7 2,0
Area euro 0,9 1,6 1,6 1,2
Paesi emergenti 4,6 4,0 4,0 4,2
Cambio dollaro/euro2 1,33 1,11 1,11 1,10
Tasso FED3 0,09 0,13 0,37 0,75
Tasso di interesse a 3 mesi USA3 0,23 0,32 0,52 0,90
Tasso BCE3 0,16 0,05 0,01 0,00
Tasso di interesse a 3 mesi Area euro3 0,21 -0,02 -0,24 -0,28
Lo scenario internazionale
(Variazioni %)
1 Dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali.
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, FMI, CPB e Thomson Reuters.
51. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
2014 2015 2016 2017
Prodotto interno lordo -0,3 0,8 0,8 0,6
Consumi delle famiglie residenti 0,6 0,9 1,2 0,7
Investimenti fissi lordi -3,4 0,8 1,9 1,3
di cui: macchinari e mezzi di trasporto -1,7 2,1 3,0 1,8
di cui: in costruzioni -5,0 -0,5 0,7 0,6
Esportazioni di beni e servizi 3,1 4,3 1,4 2,5
Importazioni di beni e servizi 3,2 6,0 2,4 3,2
Saldo commerciale1 3,0 3,2 3,4 3,2
Occupazione totale (ULA) 0,3 0,8 0,7 0,5
Tasso di disoccupazione2 12,7 11,9 11,5 11,1
Prezzi al consumo 0,2 0,1 0,0 0,6
Retribuzioni totale economia3 0,2 0,6 0,8 0,7
Le nuove previsioni del CSC per l’Italia…
(Variazioni %)
1 Fob-fob, valori in % del PIL; 2 valori percentuali; 3 per ULA.
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.
52. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
…e a confronto
Ordinate per la variazione cumulata 2016-2017 del PIL.
2016 2017 2017
Intesa SanPaolo (24 giugno 2016) 1,2 1,4 2,5 1,9
Governo (8 aprile 2016) 1,2 1,4 2,3 1,8
ISTAT (17 maggio 2016) 1,1 1,4
FMI (23 maggio 2016) 1,1 1,3 2,7 1,6
Commissione europea (3 maggio 2016) 1,1 1,3 2,4 1,9
UniCredit (24 marzo 2016) 1,2 1,2 2,4 1,4
OCSE (18 febbraio 2016) 1,0 1,4
Banca d'Italia (6 giugno 2016) 1,1 1,2
Deutsche Bank (13 maggio 2016) 1,1 1,1 2,5 2,1
Prometeia (6 maggio 2016) 1,0 1,1 2,4 2,1
IHS Global Insight (22 giugno 2016) 0,9 1,0 2,6 2,2
REF (27 giugno 2016) 0,6 <1,0 2,4 2,3
CSC (28 giugno 2016) 0,8 0,6 2,5 2,3
Citigroup (29 giugno 2016) 0,8 0,3 2,5 2,3
PIL (var. %) Deficit/PIL (%)
2016
53. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
2014 2015 2016 2017
Entrate totali1 47,8 47,3 46,8 46,2
Uscite totali1 50,8 49,9 49,3 48,6
Pressione fiscale apparente1 43,1 42,9 42,3 41,9
Pressione fiscale effettiva1 48,8 48,5 47,8 47,3
Indebitamento netto 3,0 2,6 2,5 2,3
Indebitamento netto strutturale 1,1 1,0 1,6 1,6
Saldo primario 1,6 1,6 1,5 1,6
Saldo primario strutturale 3,5 3,2 2,4 2,3
Debito pubblico 132,5 132,7 133,4 134,0
Debito pubblico (netto sostegni)2 128,8 129,2 130,0 130,5
Finanza pubblica sotto controllo.
Scende la pressione fiscale
(Italia, valori in % PIL)
1 Al netto del bonus 80 euro.
2 Prestiti diretti a paesi euro e quota di pertinenza dell’ESM.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
54. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
La finanza pubblica sosterrà l’economia
(Italia, valori in % PIL)
La minore restrizione è la differenza tra la correzione prevista in precedenza e quella programmata.
Fonte: elaborazioni CSC su stime Governo.
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
2016 2017 2018 2019
Minore restrizione Deficit programmato
55. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
In queste previsioni ci sono due
importanti conferme:
si consolida l’attivo dei conti con l’estero,
un fattore di solidità dell’economia;
migliora ancora il mercato del lavoro.
56. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Ampio surplus dei conti con l’estero
(Italia, saldi in % del PIL)
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Banca d’Italia, ISTAT.
-4,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
2016
Saldo corrente
Saldo commerciale
57. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Gli ulteriori progressi del mercato del lavoro:
ULA
+650mila unità (+2,8%) a fine 2017 dal 4o
2013.
Occupati
+567mila (+2,6%) a fine 2017 dal 4o
2013.
Tasso di disoccupazione
11,0% a fine 2017 dal picco del 12,8% a fine 2014.
58. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Disoccupati di lunga durata
circa il 60% del totale, quasi 1,8 milioni
nel 1o
2016: +126,0% rispetto al 1o
trim. 2008,
ma 6,7% in meno rispetto a un anno prima.
59. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Le conseguenze economiche del “No”.
I temi
60. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
1a
ipotesi
La vittoria del “No” causa caos politico.
2a
ipotesi
Lo scenario economico è caratterizzato
da cinque eventi forieri di recessione.
61. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
1. Aumentano i rendimenti dei titoli sovrani
(+300 punti il BTP decennale)
2. Difficoltà nelle aste di titoli di Stato
3. Fuga di capitali dal Paese
4. Crolla la fiducia di famiglie e imprese
(-1 punto % di propensione al consumo)
5. Si svaluta il cambio dell’euro
(se i capitali escono dall’Eurozona)
62. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Effetti della vittoria del “No”
PIL
-0,7% nel 2017, -1,2% nel 2018, +0,2% nel 2019;
-1,7% cumulato, contro +2,3% nello scenario
base (-4 punti il divario).
Investimenti
-1,6% nel 2017, -7,0% nel 2018, -3,9% nel 2019;
-12,1% cumulato, contro +5,6% altrimenti atteso
(-16,8% la differenza).
PIL pro-capite Poveri
-589 euro nel 2019. +430mila nel 2019.
63. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
Occupazione
-258mila unità nel 2017-2019, contro +319 mila
altrimenti attese (quasi 600mila unità il gap).
Deficit pubblico
4,0% del PIL già nel 2018, mentre andrebbe
sotto il 2% nello scenario base.
Debito pubblico
oltre il 144% del PIL nel 2019, contro il 131,9%.
64. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
In conclusione, con la vittoria del “No”
sarebbe inevitabile una nuova recessione
per l’economia italiana.
Questa giungerebbe in una situazione
già molto difficile, in cui una lenta risalita
è iniziata da poco più di un anno
e i livelli di reddito e occupazione
sono ancora molto bassi.
65. Luca Paolazzi - Direttore Centro Studi Confindustria
DOMENICA, 11 GENNAIO 1948