Il Programma “MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza”-Piano Regionale per la promozione della salute materno infantile 2014-2018, ha l'obiettivo di formare al counseling gli operatori che le donne incontrano durante la gravidanza e subito dopo la nascita del bambino, allargando la rete della promozione di stili di vita sani quali l’astensione dal fumo, l’attività motoria, l’astensione dal consumo di alcol e la corretta alimentazione. I dati di efficacia del progetto “Mamme Libere dal Fumo” hanno evidenziato un aumento della percentuale di donne che smettono di fumare a causa della gravidanza (91% rispetto al 70% del dato ISTAT 2007), e una diminuzione significativa della percentuale di donne che riprendono a fumare dopo il parto, si passa dal 70% (ISTAT 2007) al 34%, percentuale che si abbassa ulteriormente al 21% nella Regione del Veneto. Il reclutamento di dati relativi agli stili di vita in gravidanza ha richiesto un notevole sforzo organizzativo pertanto risulterebbe utile che tali dati rientrassero nelle modalità ordinarie di raccolta.
L’indagine su “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (60.000 famiglie campione nel 2013) condotta fin dal 1980 mediante intervista diretta faccia a faccia, rileva dal 1994 informazioni sul percorso della maternità (presso le donne con figli minori di 6 anni) per rispondere a bisogni informativi sia sulla qualità dell’assistenza in gravidanza e al parto, evidenziando le disuguaglianze sociali e territoriali e i loro andamenti temporali. Riguardo all’allattamento, con l’ultima edizione dell’indagine è stato possibile calcolare molti dei principali indicatori internazionali raccomandati dall’OMS.
Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
La fonte CeDAP rileva le informazioni socio-demografiche della madre e della sua storia riproduttiva, gli accertamenti effettuati in gravidanza, il decorso e la durata della gestazione, le caratteristiche del parto e le informazioni specifiche del neonato.
Inoltre il CeDAP rileva i dati di base del fenomeno di natimortalità. In tale contesto la Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del ministero della Salute, sta definendo diverse attività strategiche in ambito di diffusione ed utilizzo dei dati, ivi compresi quelli dell'area materno infantile.
La misurazione rappresenta all’interno del Percorso Nascita una tappa fondamentale per il miglioramento della salute sessuale e riproduttiva femminile. Affinché si realizzi, è necessario individuare gli indicatori in quanto elementi di riferimento numerico che consentono di ottenere indicazioni quantitative di una variabile anche qualitativa, utili per prendere decisioni operative/valutative, guidando il cambiamento e supportano il management nel conseguire gli obiettivi di efficacia ed efficienza. Misurare è indispensabile perché nell’atto di definire le misure si chiariscono gli obiettivi e perché le misure sono indispensabili per decidere se continuare a fare quello che si fa o se cambiare.
Il cambiamento è uno stato permanente di equilibrio dinamico tra stabilità ed evoluzione, in cui vivono l’ organizzazione e gli stessi attori, che per non soccombere devono evolvere. Per evolvere è necessario innovare, introducendo qualcosa di nuovo. Monitorare permette di aprire scenari nuovi e futuri, nuove prospettive, implementare i risultati della ricerca nella pratica clinica, concettualizzare pratiche, misurare gli outcome di salute materno-neonatale, farsi aggredire da stimoli, sollecitazioni (bisogni socio-sanitari latenti ecc) provenienti dall’esterno che destabilizzano assetti e equilibri che obbligano a mettere in crisi per poter evolvere.
La sostenibilità, l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza del sistema per la tutela della salute sessuale e riproduttiva della donna richiederà l’implementazione di nuovi modelli organizzativi con integrazione di competenze professionali e organizzative.
Il percorso della gravidanza a basso rischio gestito dal personale ostetrico risponde a questo, richiedendo un approccio metodologico multidisciplinare nel monitorarlo, con una individuazione degli indicatori di processo e di esito specifici, una rigorosa raccolta di dati utili non solo a fini statistici, ma indispensabile per misurare gli outcome materni e neonatali nella ricerca del miglioramento continuo delle cure ostetriche sulla base delle migliori evidenze scientifiche.
Per le ostetriche/i la sfida è evolutiva ed è un’importante occasione di partecipare in modo attivo nel misurare, monitorare e verificare ad un progetto di ricerca, indispensabile per innovare ed evolvere sia professionalmente che dal punto di vista organizzativo.
L’indagine su “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (60.000 famiglie campione nel 2013) condotta fin dal 1980 mediante intervista diretta faccia a faccia, rileva dal 1994 informazioni sul percorso della maternità (presso le donne con figli minori di 6 anni) per rispondere a bisogni informativi sia sulla qualità dell’assistenza in gravidanza e al parto, evidenziando le disuguaglianze sociali e territoriali e i loro andamenti temporali. Riguardo all’allattamento, con l’ultima edizione dell’indagine è stato possibile calcolare molti dei principali indicatori internazionali raccomandati dall’OMS.
Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
La fonte CeDAP rileva le informazioni socio-demografiche della madre e della sua storia riproduttiva, gli accertamenti effettuati in gravidanza, il decorso e la durata della gestazione, le caratteristiche del parto e le informazioni specifiche del neonato.
Inoltre il CeDAP rileva i dati di base del fenomeno di natimortalità. In tale contesto la Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica del ministero della Salute, sta definendo diverse attività strategiche in ambito di diffusione ed utilizzo dei dati, ivi compresi quelli dell'area materno infantile.
La misurazione rappresenta all’interno del Percorso Nascita una tappa fondamentale per il miglioramento della salute sessuale e riproduttiva femminile. Affinché si realizzi, è necessario individuare gli indicatori in quanto elementi di riferimento numerico che consentono di ottenere indicazioni quantitative di una variabile anche qualitativa, utili per prendere decisioni operative/valutative, guidando il cambiamento e supportano il management nel conseguire gli obiettivi di efficacia ed efficienza. Misurare è indispensabile perché nell’atto di definire le misure si chiariscono gli obiettivi e perché le misure sono indispensabili per decidere se continuare a fare quello che si fa o se cambiare.
Il cambiamento è uno stato permanente di equilibrio dinamico tra stabilità ed evoluzione, in cui vivono l’ organizzazione e gli stessi attori, che per non soccombere devono evolvere. Per evolvere è necessario innovare, introducendo qualcosa di nuovo. Monitorare permette di aprire scenari nuovi e futuri, nuove prospettive, implementare i risultati della ricerca nella pratica clinica, concettualizzare pratiche, misurare gli outcome di salute materno-neonatale, farsi aggredire da stimoli, sollecitazioni (bisogni socio-sanitari latenti ecc) provenienti dall’esterno che destabilizzano assetti e equilibri che obbligano a mettere in crisi per poter evolvere.
La sostenibilità, l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza del sistema per la tutela della salute sessuale e riproduttiva della donna richiederà l’implementazione di nuovi modelli organizzativi con integrazione di competenze professionali e organizzative.
Il percorso della gravidanza a basso rischio gestito dal personale ostetrico risponde a questo, richiedendo un approccio metodologico multidisciplinare nel monitorarlo, con una individuazione degli indicatori di processo e di esito specifici, una rigorosa raccolta di dati utili non solo a fini statistici, ma indispensabile per misurare gli outcome materni e neonatali nella ricerca del miglioramento continuo delle cure ostetriche sulla base delle migliori evidenze scientifiche.
Per le ostetriche/i la sfida è evolutiva ed è un’importante occasione di partecipare in modo attivo nel misurare, monitorare e verificare ad un progetto di ricerca, indispensabile per innovare ed evolvere sia professionalmente che dal punto di vista organizzativo.
Le fasi di evoluzione della sessualità e dell'attività sessuale nello sviluppo degli individui: la sessualità negli adolescenti, la prima volta, la contraccezione.
La relazione illustra il monitoraggio del dato sull’allattamento al seno effettuato attraverso due Programmi del Piano Regionale della Prevenzione – Promozione Materno Infantile (DGR 749/15): “GenitoriPiù” e “Ospedali e Comunità Amici dei Bambini OMS/Unicef – Coordinamento e Sviluppo Rete per l’Allattamento Materno”. Le azioni di questi due Programmi rientrano nella cornice più ampia della Prevenzione delle MCNT di Health 2020. Vengono illustrati gli indicatori di valutazione, gli obiettivi, il dato allattamento alla dimissione del Programma “Ospedali Amici dei Bambini”, e i dati emersi sull'allattamento a 3 e a 6 mesi (ricerche Genitori più 2009/2012/2013), con un focus sulle disuguaglianze (età, istruzione, nazionalità, ecc.). Si approfondisce in particolare il determinante “alcol” in allattamento. Si invita a riconoscere il valore preventivo degli interventi precoci, ad assumere un’ottica long life course – centrata sulla persona, impegnandosi a contrastare le disuguaglianze (equity approach), monitorando e valutando gli interventi per evitare in appropriatezze.
Le fasi di evoluzione della sessualità e dell'attività sessuale nello sviluppo degli individui: la sessualità negli adolescenti, la prima volta, la contraccezione.
La relazione illustra il monitoraggio del dato sull’allattamento al seno effettuato attraverso due Programmi del Piano Regionale della Prevenzione – Promozione Materno Infantile (DGR 749/15): “GenitoriPiù” e “Ospedali e Comunità Amici dei Bambini OMS/Unicef – Coordinamento e Sviluppo Rete per l’Allattamento Materno”. Le azioni di questi due Programmi rientrano nella cornice più ampia della Prevenzione delle MCNT di Health 2020. Vengono illustrati gli indicatori di valutazione, gli obiettivi, il dato allattamento alla dimissione del Programma “Ospedali Amici dei Bambini”, e i dati emersi sull'allattamento a 3 e a 6 mesi (ricerche Genitori più 2009/2012/2013), con un focus sulle disuguaglianze (età, istruzione, nazionalità, ecc.). Si approfondisce in particolare il determinante “alcol” in allattamento. Si invita a riconoscere il valore preventivo degli interventi precoci, ad assumere un’ottica long life course – centrata sulla persona, impegnandosi a contrastare le disuguaglianze (equity approach), monitorando e valutando gli interventi per evitare in appropriatezze.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico. Il 22 settembre ...Giulia Murolo
rassegna stampa Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico.
Il 22 settembre a Molfetta il convegno scientifico-esperienziale di Anthropos
La comunicazione e la promozione della salute sui nuovi media: è solo moda o ...Eugenio Santoro
Diapositive di Eugenio Santoro presentate il 6 novembre 2015 al convegno salute 2.0 - informazione, comunicazione e cronaca sulla salute" organizzato da Regione Emilia Romagna e Pubblicità Progresso. Titolo della relazione "La comunicazione e la promozione della salute sui nuovi media: è solo moda o esistono evidenze scientifiche?"
Slow medicine, fare di più non significa fare meglio, amortali, disease mongering, adolescenza, ferrando, ferrandoalberto, fimp, Piacenza, medicalizzazione, Nativity
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
1. Quali dati per la gravidanza?
Venezia, 3 Novembre 2015
Dr. Luca Sbrogiò
Direttore Sanitario ULSS 14 Chioggia
2. MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza
Piano della promozione della salute materno-infantile
Piano Regionale Prevenzione Veneto 2014-2018
DGR. 749 del 14.05.2015
formare al counselling sugli stili di vita sani gli operatori che le donne e le
puerpere incontrano durante la gravidanza e subito dopo la nascita del bambino,
allargando non solo la rete di sostegno all’astensione dal fumo, ma anche la rete
più ampia della promozione di stili di vita sani quali l’attività motoria, l’astensione
dal consumo di alcol e la corretta alimentazione garantendo in questo modo alla
donna una continuità assistenziale completa.
3. 1. Aumentare la percentuale di donne che in gravidanza non
fumano e adottano uno stile di vita sano (attività motoria,
astensione dal consumo di alcol, sana alimentazione e
controllo ponderale)
2. Aumentare la percentuale di donne che, astinenti durante la
gravidanza, dopo il parto e nei primi anni di vita del bambino non
riprendono a fumare e adottano o mantengono uno stile di vita
sano (attività motoria, astensione dal consumo di alcol, sana
alimentazione e controllo ponderale) anche in relazione alla
salute del bambino.
Obiettivi specifici
MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza
5. Mamme libere dal fumo: programma di formazione al counselling
ostetrico antitabagico
6. Campagna di comunicazione “Mamma Beve, Bimbo Beve”:
articolata strategia dell’Azienda ULSS 9 di Treviso per ridurre il
consumo di alcol in gravidanza e allattamento
9. MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza
AZIONI
AZIONE 1.:Formazione delle ostetriche e di altre figure professionali
dell’area materno-infantile al counselling breve antitabagico e al
counselling breve sugli stili di vita sani (fumo, alcol, alimentazione-
allattamento, attività motoria). Coordinamento e del gruppo di lavoro
•Organizzazione e realizzazione attività di formazione al counselling breve
sugli stili di vita sani
•Avvio e coordinamento del gruppo di lavoro specifico, creazione della
rete assistenziale; predisposizione del piano formativo “base” per le
quattro aree, coordinamento con le linee di lavoro specifiche
10. MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza
AZIONI
AZIONE 2. Aggiornamento e diffusione di materiale
educativo e informativo specifico
•Coordinamento della rete informativa dei singoli progetti
•Diffusione e presentazione dei risultati (comunicazioni,
pubblicazioni, iniziative congressuali, partecipazione ad
eventi, ecc.)
11. MammePiù. Guadagnare salute in gravidanza
AZIONI
AZIONE 3. Realizzazione di un laboratorio multimediale sugli
stili di vita sani rivolto alle donne in gravidanza.
12. Laboratorio esperienziale
Fumo di tabacco Laboratorio e sistemi
alternativi di rilassamento.
Musicoterapia, lab. olfattivo
Alcool Laboratorio. No alcool drinks
Attività motoria Esperienze di movimento,
diario dell’attività fisica
Alimentazione Diario alimentare, F-menu
15. La Valutazione del progetto nazionale
“I risultati finali della
valutazione di efficacia”
rilevazione sui genitori 2011-2012
16. Mamme Libere dal Fumo
TARGET FINALE : le donne in gravidanza e le loro famiglie
diminuire la percentuale di donne che fuma durante la
gravidanza;
diminuire la percentuale di donne che riprende a fumare dopo
la gravidanza
diffondere stili di vita liberi dal fumo in tutte le persone a
contatto con il bambino, soprattutto in casa
17. Obiettivi della valutazione
Donne fumatrici: due rilevazioni 2011 - 2012
Rilevazione delle conoscenze e dei comportamenti nelle
donne fumatrici a distanza di circa un anno dal
concepimento (considerando la diffusione del counselling
realizzato dalle ostetriche)
18. Rilevazione delle conoscenze e dei comportamenti nelle donne fumatrici a distanza
di un anno dal concepimento
due rilevazioni:
marzo-aprile 2011
fine 2011 – primavera 2012
PARTO
Counselling sul
fumo
Dopo circa un
anno dal parto
Alla vaccinazione
del bambino
19. LA RILEVAZIONE SUI GENITORI:
- CONOSCENZE
- ATTEGGIAMENTI
- COMPORTAMENTI
REGIONI ADERENTI:
- VENETO
- ASL MILANO (prima rilevazione)
- PUGLIA
- FRIULI VENEZIA GIULIA (seconda
rilevazione)
Le rilevazioni realizzate sui genitori
20. Le rilevazioni realizzate sui genitori
Rilevazione sui genitori
Prima rilevazione Seconda rilevazione
Dic.2010-
Gen.
2011+Mar
/Apri 2011
Di cui
Seconda
vacc.
Di cui
Terza vacc.
Ott/Nov.20
11+Feb/Gi
u 2012
Di cui
Prima
vacc.
Di cui
Seconda
vacc.
Di cui
Terza
vacc.
Puglia 1380 727 650 567 14 21 532
Veneto 327 196 131 1254 - 656 598
Lombardia 720 396 320 - - - -
Friuli VG - - - 297 - 156 141
TOTALE 2440 1319 1101 2118 14 833 1271
22. Comportamenti rispetto al fumo: abitudine al fumo
della madre
Il comportamento rispetto al fumo della madre è stato sintetizzato
nel seguente indice:
Non fumatrice: la madre non fuma attualmente e non fumava
prima della gravidanza
Ex fumatrice: la madre non fuma attualmente, fumava priva della
gravidanza ma ha interrotto
Fumatrice che smette e riprende: la madre fuma attualmente,
aveva interrotto in gravidanza ma ha ripreso
Fumatrice: la madre fuma attualmente, fumava prima della
gravidanza e non ha mai interrotto.
24. Comportamenti rispetto al fumo: abitudine al fumo
del nucleo familiare
NOTA: questo aspetto è stato rilevato solo per chi dichiara il comportamento rispetto al fumo
di madre, padre, familiari. N=2032 (Veneto:n=1204; Puglia: n=286; Friuli: n=542)
30. Informazioni per un aiuto a smettere ai fumatori
NOTA: questi aspetti sono stati rilevati solo nelle zone che hanno utilizzato il questionario
nuovo nella rilevazione (n=414):
Veneto(eccetto Ulss3) – parte della Puglia
33. Comportamenti rispetto al fumo: influenza
sull’allattamento al seno
Nella nuova versione del questionario è stato rilevato
anche il mese di interruzione dell’allattamento al seno,
sui bambini che nelle ultime 24 h non hanno assunto latte
materno.
Questo aspetto è stato rilevato sono nelle zone che
hanno utilizzato il questionario nuovo:
-Veneto (ad eccezione dell’Ulss 3 Bassano): n=334
-parte della Puglia: n=165
34. Comportamenti rispetto al fumo: influenza
sull’allattamento al seno – Veneto e Puglia
1 2 3 4
2468101214
Interruzione dell'allattamento per abit. al fumo
Comportamento rispetto al fumo
Mesi
1. Non fumatrice
2. Ex fumatrice
3. Fumatrice che
interrompe e
ricomincia
4. Fumatrice
35. Comportamenti rispetto al fumo: influenza
sull’allattamento al seno – Regione Puglia
1 2 3 4
24681012
Interruzione dell'allattamento per abit. al fumo
Comportamento rispetto al fumo
Mesi
1. Non fumatrice
2. Ex fumatrice
3. Fumatrice che
interrompe e
ricomincia
4. Fumatrice
36. Comportamenti rispetto al fumo: influenza
sull’allattamento al seno – Regione Veneto
1 2 3 4
24681014
Interruzione dell'allattamento per abit. al fumo
Comportamento rispetto al fumo
Mesi
1. Non fumatrice
2. Ex fumatrice
3. Fumatrice che
interrompe e
ricomincia
4. Fumatrice
38. CONFRONTI TRA LA PRIMA E LA SECONDA RILEVAZIONE:
Conoscenze: Veneto e Puglia.
Comportamento: fortemente correlato all’età del bambino
Confronto Veneto e Puglia, per gruppi omogenei rispetto alla vaccinazione.
PRIMA
RILEVAZIONE
SECONDA
RILEVAZIONE
Veneto n=349 n=1254
Puglia n=1380 n=567
PRIMA
RILEVAZIONE
SECONDA
RILEVAZIO
NE
Veneto - Seconda vaccin. n=196 n=656
Veneto - Terza vaccin. n=131 n=598
Puglia – Terza vaccinazione n=650 n=532
39. Conoscenze: “a suo parere fumare in gravidanza può
incidere:”
Sul basso peso alla nascita
del bambino (VERO)
Sulla nascita prematura del
bambino (VERO)
Sull’insorgere di gravi
malformazioni del bambino
(FALSO) *
Sull’insorgere di patologie
delle prime vie respiratorie
del bambino (VERO)
*Nota: pur non essendo campioni rappresentativi, le differenze contrassegnate dall'asterisco risulterebbero
statisticamente significative
40. Conoscenze: “a suo parere fumare in gravidanza può
incidere:”
Sul basso peso alla nascita
del bambino (VERO)
Sulla nascita prematura del
bambino (VERO) *
Sull’insorgere di gravi
malformazioni del bambino
(FALSO)
Sull’insorgere di patologie
delle prime vie respiratorie
del bambino (VERO)
*Nota: pur non essendo campioni rappresentativi, le differenze contrassegnate dall'asterisco risulterebbero
statisticamente significative
42. Comportamenti rispetto al fumo: abitudini delle madre
Regione Veneto
*Nota: pur non essendo campioni rappresentativi, le differenze contrassegnate dall'asterisco risulterebbero
statisticamente significative
*
44. Conclusioni e prospettive
Per quanto riguarda i genitori il confronto longitudinale mette in evidenza:
- Veneto: miglioramento del comportamento delle mamme rispetto al fumo,
diminuzione delle mamme che riprendono a fumare
- Puglia: risultati ambigui
Non ci sono forti evidenze di cambiamento delle conoscenze nelle mamme
nel tempo: passato troppo poco tempo?
Importanza a mantenere il monitoraggio dei comportamenti delle mamme.
Si confermano delle relazioni importanti tra alcune variabili socio-
demografiche e abitudine al fumo: età e titolo di studio della mamma
Si conferma una relazione tra abitudine al fumo e durata dell’allattamento
Si conferma una relazione tra abitudine al fumo della mamma e del papà
49. Disuguaglianze: alcool Comportamento rispetto all’alcol in
gravidanza per gruppi etnici
(GenitoriPiù, 2013. Rilevazione sotto ad 1 anno di età in tutto il percorso nascita: pls +caritas+sedi
vaccinali, cioè in tutte le sedi in cui si potevano incontrare le fasce più fragili sia italiane che straniere)
51. Analisi Multivariata: alcol in gravidanza. dati GenitoriPiù 2012 alla 2° dose vaccinale
alcool in
gravidanza
n = 5504 68,0%
madre con diploma
o lic. media/elem.
n = 3936 70,1%
cittadinanza della
madre extra-
europea
n = 402 81,6%
cittadinanza della
madre
italiana/europea
n = 3534 68,8%
età della madre <=
25,5 anni
n = 282 78,4%
età della madre >
25,5 anni
n = 3252 68,0%
madre laureata
n = 1568 62,6%
non ha utilizzato
altre fonti
informative
n = 786 66,8%
ha utilizzato altre
fonti informative
n = 782 58,3%
52. Il reclutamento di dati relativi agli stili di vita in
gravidanza ha richiesto un notevole sforzo organizzativo
pertanto risulterebbe utile che tali dati rientrassero
nelle modalità ordinarie di raccolta.