Nell'edizione di Roma del Festival Nazionale del giornalismo digitale tenutasi a Febbraio 2018 presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, è stata presentata una prima bozza delle proposte legislative per rendere operativo il Modello per l'Editoria teorizzato nel lavoro di ricerca #1news2cents.
Queste slide proseguono il lavoro iniziato a Roma con l'introduzione di qualche riferimento per meglio studiare la legge sulla neutralità degli algoritmi.
Le slide sono state preparate per il laboratorio “Strategie e strumenti per orientarsi in modo consapevole nel web” tenuto da Marco Renzi (giornalista professionista e Presidente di LSDI), nell’ambito del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Perugia.
NOTA: in giallo sono state evidenziate le modifiche rispetto alla presentazione di Roma (reperibile qui --> https://bit.ly/2GI9cHG )
Proposte Legislative per la realizzazione di un Modello Sociale per l'Editori...Marco Dal Pozzo
Roma, 2 Febbraio 2018
Federazione Nazionale della Stampa
Nel mio lavoro di ricerca, #1news2cents, ho teorizzato un Modello Sociale per l'Editoria per cui il finanziamento pubblico per i Quotidiani (Online) deve essere erogato (in modo indiretto, per mezzo della scelta dei cittadini ai quali verrebbe riconosciuto un credito quotidiano di accesso all'informazione) solo alle testate di proprietà di Imprese con Finalità Sociali che producono contenuti di qualità.
In queste slide c'è la proposta di modifica di leggi esistenti e di nuove leggi che potrebbero rendere operativo il modello.
Proposte Legislative per la realizzazione di un Modello Sociale per l'Editori...Marco Dal Pozzo
Roma, 2 Febbraio 2018
Federazione Nazionale della Stampa
Nel mio lavoro di ricerca, #1news2cents, ho teorizzato un Modello Sociale per l'Editoria per cui il finanziamento pubblico per i Quotidiani (Online) deve essere erogato (in modo indiretto, per mezzo della scelta dei cittadini ai quali verrebbe riconosciuto un credito quotidiano di accesso all'informazione) solo alle testate di proprietà di Imprese con Finalità Sociali che producono contenuti di qualità.
In queste slide c'è la proposta di modifica di leggi esistenti e di nuove leggi che potrebbero rendere operativo il modello.
Pluralismo informatico, oltre i principi come declinare le azioni concrete. L...Gianluigi Cogo
Presentazione al Confsl 2010: http://www.confsl.org in occasione del convegno: Software libero e PA: http://www.confsl.org/confsl10/index.php/swliberopa
L’uso delle banche dati sulla Salute e Sicurezza per la programmazione delle ...Antonio Tommaso
Intervento tenuto presso l'aula magna della facoltà di Architettura il 28 aprile 2017, in occassione della "Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro" promossa dall'International Labour Organization (ILO)
Competenze digitali: catalogazione, formazione e certificazioneRoberto Scano
“Che lavoro fai?”, “Tu che sei esperto di informatica…”. Quante volte capita di sentire frasi del genere? Troppo spesso, purtroppo, quando si parla di informatica e mondo ICT si pensa ancora oggi al tuttologo, l’esperto informatico in grado di svolgere qualsiasi mansione. Allo stesso tempo si crede che con qualche corso, attestato o certificazione proprietaria ci si possa definire esperti in qualcosa. Per fortuna non è così. Esistono delle norme (legislative e tecniche), che consentono di rendere più chiare le competenze digitali sia dei professionisti ICT, sia di soggetti che lavorano con strumenti ICT (nella PA e non solo). In questo seminario sarà fornita la fotografia attuale e le evoluzioni future di normative, standard nazionali e internazionali per l’identificazione dei modelli di riferimento per la catalogazione, formazione e certificazione delle competenze digitali.
i Giornalisti sono dei riders dell'informazione? Sono dei braccianti digitali? Esiste una via sostenibile per risollevare le sorti del giornalismo italiano (intendendo il comparto non come una industria, ma come un ingranaggio sociale necessario per la tenuta democratica)?
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Competenze digitali: catalogazione, formazione e certificazioneRoberto Scano
“Che lavoro fai?”, “Tu che sei esperto di informatica…”. Quante volte capita di sentire frasi del genere? Troppo spesso, purtroppo, quando si parla di informatica e mondo ICT si pensa ancora oggi al tuttologo, l’esperto informatico in grado di svolgere qualsiasi mansione. Allo stesso tempo si crede che con qualche corso, attestato o certificazione proprietaria ci si possa definire esperti in qualcosa. Per fortuna non è così. Esistono delle norme (legislative e tecniche), che consentono di rendere più chiare le competenze digitali sia dei professionisti ICT, sia di soggetti che lavorano con strumenti ICT (nella PA e non solo). In questo seminario sarà fornita la fotografia attuale e le evoluzioni future di normative, standard nazionali e internazionali per l’identificazione dei modelli di riferimento per la catalogazione, formazione e certificazione delle competenze digitali.
i Giornalisti sono dei riders dell'informazione? Sono dei braccianti digitali? Esiste una via sostenibile per risollevare le sorti del giornalismo italiano (intendendo il comparto non come una industria, ma come un ingranaggio sociale necessario per la tenuta democratica)?
Gig economy o Lavoretti per noi Pari Son #digit19Marco Dal Pozzo
Una carrellata su storie e pensieri di esperti (con qualche considerazione finale "fatta in casa" sull'economia dei lavoretti, sulla gig economy.
L'obiettivo è quello della consapevolezza da cittadini per cercare di stare meglio e in modo socialmente sostenibile nello scenario che la rivoluzione digitale ha preparato per noi: consapevolezza dei lavoratori che erogano servizi e dei consumatori che quei servizi li utilizzano.
Le slide sono state presentate al #digit19, il festival del giornalismo digitale organizzato dall'Associazione Libertà di Stampa e Diritto all'Informazione. Un grazie speciale al suo Presidente, Marco Renzi
Connettività e Sviluppo Sociale ed Economico (il caso delle Valli Pinerolesi)Marco Dal Pozzo
"Servizi digitali per amministrazioni, imprese, cittadini e rilancio dello sviluppo socioeconomico delle Valli Pinerolesi - Stato dell'arte, esempi virtuosi, azioni e progetti". Questo il titolo del Digital Meet che anche quest'anno, dopo l'edizione 2017, nell'ambito del Festival italiano sull'alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, verrà ospitato nel Pinerolese. Dopo gli incontri di Pinerolo e Torre Pellice sui temi dell'approccio consapevole all'uso delle tecnologie digitali di un anno fa, il 2018 è la volta di un tema altrettanto cruciale, l'accesso al digitale.
Sabato 20 ottobre, a partire dalle ore 9.00, Piemonte Digitale e La.Pi.S. hanno invitato a discuterne all'Hotel Barrage, Stradale San Secondo 100 a Pinerolo, Michele FATIBENE - Responsabile Innovazione Città di Torino, in rappresentanza di ANCI PIEMONTE, Marco BUSSONE - Presidente nazionale UNCEM, Andrea CASALEGNO - Direttore Tecnico del Consorzio TOP-IX di Torino, i Sindaci dei Comuni delle Valli Pinerolesi.
L’obiettivo del Convegno è quello di:
- evidenziare bisogni e criticità delle pubbliche amministrazioni, degli operatori economici e sociali, dei cittadini delle Valli Pinerolesi nell'accesso al digitale e nella erogazione/fruizione dei servizi basati su tecnologie digitali (essenziali per avviare processi di sviluppo dei territori),
- fare il punto della situazione sulla digitalizzazione dei territori delle Valli Pinerolesi,
- presentare esempi virtuosi di azioni intraprese con successo e illustrare i progetti in atto e quelli futuri,
- monitorare, attraverso futuri eventi, l’evoluzione dei servizi digitali nel territorio
Digitale Consapevole - Processi Cognitivi e Processi Emotivi in Rete (gli Atti)Marco Dal Pozzo
Definita la conoscenza come ciò che si costruisce mettendo insieme, contestualizzando e dando senso a dati e informazioni; definito poi il contesto digitale con tutti gli elementi di disturbo che ci sono; fatte queste due premesse, come si può "praticare conoscenza in Rete"? Considerando il funzionamento degli algoritmi delle piattaforme sociali che frequentiamo quotidianamente (che confezionano e "personalizzano" i contenuti facendo vedere solo ciò a cui siamo interessati), esistono delle misure che possiamo prendere per "difenderci"?
Le slide sono gli atti dei #DIGITALmeet di Torre Pellice e Pinerolo di Ottobre 2017 con i contributi di Maurizia Allisio, (Assessora alla Cultura nel Comune di Torre Pellice), Pietro Manduca (Consigliere Comunale di Pinerolo), Monica Reynaudo (Psicologa), Marco Bertello (Direttore de “le Valli”), Alberto Maranetto (Vice Direttore “l’Eco del Chisone”), Gianluca Tararbra (Docente di Informatica al Liceo Scientifico di Pinerolo), Omar El Hamdani (co CEO di Shielder), Silvana Molino (Presidentessa Uni 3 di Torre Pellice), Herbert Aglì (Vice Preside del Collegio Valdese di Torre Pellice), Guido Castiglia, (Nonsoloteatro).
Digitale Consapevole - Processi Cognitivi e Processi Emotivi in ReteMarco Dal Pozzo
Definita la conoscenza come ciò che si costruisce mettendo insieme, contestualizzando e dando senso a dati e informazioni; definito poi il contesto digitale con tutti gli elementi di disturbo che ci sono; fatte queste due premesse, come si può "praticare conoscenza in Rete"? Considerando il funzionamento degli algoritmi delle piattaforme sociali che frequentiamo quotidianamente (che confezionano e "personalizzano" i contenuti facendo vedere solo ciò a cui siamo interessati), esistono delle misure che possiamo prendere per "difenderci"?
Le slide sono il materiale utilizzato nei #DIGITALmeet organizzati a Torre Pellice (il 21/10/2017) e a Pinerolo (il 22/10/2017), esordio del gruppo di Piemonte Digitale.
Qui trovate le slide complete dei contributi degli intervenuti --> https://www.slideshare.net/mdplab/digitale-consapevole-processi-cognitivi-e-processi-emotivi-in-rete-gli-atti-final
La cultura digitale deve andare di pari passo con l’evoluzione tecnologica non sono sufficienti le abilitazioni tecnologiche e quelle legislative per avviare il cambiamento, ma contano gli aspetti sociali, culturali e organizzativi. Ecco perché, quello delle Smart City e Smart Society, non è un tema da affrontare soltanto da un punto di vista tecnologico/legislativo, ma anche ripensando le organizzazioni come sistemi sociali aperti in cui le persone abbiano un ruolo costantemente cooperativo e collaborativo.
Partendo proprio da questioni di ordine sociologico, individuando la necessità di percorsi di cooperazione per la gestione del Bene Comune, il workshop sarà occasione di approfondimento di e formulazione di ipotesi di lavoro su una materia tanto interessante quanto complessa.
http://www.dig-it.it/2016/10/05/smart-society-smart-cities-digit16/
Smart society in Smart cities: lezioni per la PA e per i professionisti dell'...Marco Dal Pozzo
La cultura digitale dve andare di pari passo con quella teconologica. Questo significa intercettare i nuovi processi di comunicazione e saperne gestire i flussi e gli strumenti. Una nuova responsabilità per chi all'interno della PA lavora nella comunicazione e per chi nel mondo dell'informazione approfondisce i temi della nuova società e della comunicazione pubblica.
Forum PA, Roma 24 Maggio 2016
Filter Bubble ed Ecosistema Informativo #digit15Marco Dal Pozzo
La salvaguardia del Bene Comune passa attraverso un lavoro Giornalistico, riconosciuto ed equamente retribuito, che accompagni il lettore fuori dal percorso al quale ci costringono gli Algoritmi che agiscono dietro i siti che quotidianamente frequentiamo.
Questo il messaggio di queste slide, utilizzate nell'intervento a #digit15, la due giorni sul Giornalismo Digitale, organizzata da LSDI - con cui collaboro da qualche tempo, tenutasi a Prato il 2 e 3 Ottobre 2015. L'argomento centrale è la Filter Bubble.
Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS SemplificazioneMarco Dal Pozzo
Slide dell'Incontro del 19 Marzo 2015 al Liceo Classico V. Emanuele II sul tema "Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS Semplificazione"
Una piccola linea guida e spunti di riflessione per un uso consapevole della Rete e dei Contenuti in Rete.
la Conoscenza è un Bene Comune. il Ruolo Facilitatore del Digitale.Marco Dal Pozzo
Perché la conoscenza è un Bene Comune? Perché bisogna facilitare la creazione di conoscenza? Si cercherà di dare delle risposte proponendo la strada digitale come possibile soluzione per facilitare la creazione di conoscenza e quindi svilupparla. Con quale obiettivo? Per essere Cittadini migliori!
E se si cominciasse a pensare a quella Editoriale come ad una Impresa con Finalita' Sociali?
Se la Conoscenza e anche la Rete sono Beni Comuni, perche' deve prevalere soltanto la logica di Mercato? Con un conseguente deterioramento del contenuto distribuito online e uno svilimento del ruolo Sociale che i Quotidiani dovrebbero avere?
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Marco Dal Pozzo
Quanto sono importanti le connessioni nei Social Media?
Come si puo' perseguire la via verso il Benessere e la Saggezza dei Singoli e delle Imprese?
Qualche considerazione ed un modello che considera l'importanza dei Giornali evidenziando le responsabilita' in gioco.
#parmacamp del 9 Aprile 2011
il Web. Condivisione e Partecipazione anche per le BibliotecheMarco Dal Pozzo
Presentazione fatta in occasione della prima Edizione di BibloSia, Salotto della Cultura e dell'Editoria abruzzese.
Si tratta della sintesi delle presentazioni fatte al MediaCamp a Perugia il 25 Aprile 2010 e al BarCamp Innovatori PA a Roma il 19 Maggio 2010.
[Ignite] Biblioteche sul Web dal Web e Benessere [Spirituale e Materiale] per...Marco Dal Pozzo
Modello IGNITE della mia Presentazione BarCamp Innovatori PA 2010 del 19 Maggio 2010.
Dal Web possono migliorare i servizi erogati dalle PA-Biblioteche con un conseguente accrescimento del Benessere Spirituale [spirito di appartenenza ad un gruppo di lavoro e ad una Comunità] e Materiale [le Imprese sono facilitate nelle scelte].
Biblioteche sul Web dal Web e Benessere [Spirituale e Materiale] per la ComunitàMarco Dal Pozzo
Presentazione per il BarCamp Innovatori PA 2010 del 19 Maggio 2010.
Dal Web possono migliorare i servizi erogati dalle PA-Biblioteche con un conseguente accrescimento del Benessere Spirituale [spirito di appartenenza ad un gruppo di lavoro e ad una Comunità] e Materiale [le Imprese sono facilitate nelle scelte].
Qualche conclusione e proposte di sviluppo del lavoro.
Presentazione di una prima bozza di Modello della Filiera Editoriale delle Notizie/Informazioni basata sul Modello della Pila Protocollare ISO/OSI.
Sono mostrate le applicazioni del Modello alle Notizie su Carta e su Web.
Proposte Legislative per la realizzazione di un Modello Sociale per l'Editoria (Online) [Università di Perugia]
1. Modello Sociale
Proposte Legislative
Sviluppi Futuri
Scienza della Comunicazione - Laboratorio di Strategie e strumenti
per orientarsi in modo consapevole nel web
Proposte di legge per la realizzazione di un modello editoriale socialmente sostenibile
(ripartiamo da #digitRoma)
Perugia, 18 Aprile 2018
2. Costituzione Italiana
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica
e sociale del Paese.
3. 1. Costituzione Italiana – Art. 3
2. Soddisfacimento dei Bisogni (Maslow) e Bisogno di Conoscenza
(Rodotà)
3. Conoscenza Bene Comune (Bene Strategico per la Nazione perché
applica la Costituzione)
‒ Fattore tecnologico (infrastruttura e distribuzione contenuti)
‒ Fattore umano (giornalisti e lettori)
4. Praticare Conoscenza abilita il Capitale Sociale (che diventa misura
del valore del contenuto distribuito)
5. Contenuto di qualità
6. Impresa Editoriale
7. Finanziamento pubblico “indiretto” e ricompensa di condivisione
MODELLO SOCIALE
4. Fiducia, giornali, capitale sociale e altri accidenti -->
http://www.lsdi.it/2018/fiducia-giornali-capitale-sociale-e-altri-
accidenti/
Il Capitale Sociale --> http://www.lsdi.it/2018/digitroma-il-
capitale-sociale/
Il ruolo dello Stato --> http://www.lsdi.it/2018/digitroma-il-
ruolo-dello-stato/
Contenuti, qualità, finanziamenti -->
http://www.lsdi.it/2018/digitroma-contenuti-qualita-finanziamenti/
Il modello di impresa editoriale -->
http://www.lsdi.it/2018/digitroma-il-modello-di-impresa-editoriale/
Quanto vale una notizia? --> http://www.lsdi.it/2018/digitroma-
quanto-vale-una-notizia/
MODELLO (Riferimenti)
5. PROPOSTE LEGISLATIVE
1. Accesso alla Rete (art. 21 bis Costituzione)
2. Neutralità della Rete (legge Quintarelli)
3. Neutralità degli Algoritmi (da elaborare)
4. Finanziamento per l’Editoria (Online) (revisione D.lgs. 70/2017)
5. Modalità di Finanziamento per l’Editoria (Online) (revisione D.lgs.
147/2017)
Fascicolo di Lavoro https://bit.ly/2qHV6uT (slideshare.net/mdplab)
6. PROPOSTA 1: Accesso alla Rete
Cosa c’è? Dichiarazione Diritti in Internet: Art. 2 (Diritto di accesso)
Da approvare Legislatura 16ª - Disegno di legge N. 2485: S.2485 Introduzione dell'articolo 21-
bis della Costituzione, recante disposizioni volte al riconoscimento del diritto di accesso ad
internet
PROPOSTA 2: Neutralità della Rete
Cosa c’è Dichiarazione Diritti in Internet: Art. 4 (Neutralità della Rete)
Da approvare Legislatura 17ª - Disegno di legge N. 2484: S.2484 Disposizioni in materia di
fornitura dei servizi della rete internet per la tutela della concorrenza e della libertà di accesso
degli utenti
PROPOSTA 3: Neutralità degli Algoritmi
Cosa c’è Dichiarazione Diritti in Internet: Art. 9 (Diritto all’Identità)
Da elaborare/proporre Disposizioni per la trasparenza nella gestione di big data e nella
elaborazione e utilizzo di algoritmi di calcolo per big data
7. PROPOSTA 3: Neutralità degli Algoritmi (spunti 1/4)
1. Pluralismo delle Piattaforme e “modelli conviviali”
- I proprietari delle piattaforme sono degli Editori e, come gli Editori (privati),
devono essere soggetti a normative
- Esiste una alternativa all’idea di nazionalizzare le piattaforme
- Proposta: pluralismo delle piattaforme (ecosistema di piattaforme orientate
al pluralismo)
- Ecosistemi conviviali: gli utenti (cittadini) li usano per raggiungere i propri
obiettivi, non quelli di chi detiene la loro proprietà
Ref. Il pluralismo di piattaforma: un modello “conviviale” di economia politica delle piattaforme?
https://www.che-fare.com/il-pluralismo-di-piattaforma-un-modello-conviviale-di-economia-politica-
delle-piattaforme/
8. PROPOSTA 3: Neutralità degli Algoritmi (spunti 2/4)
2. GDPR: REGOLAMENTO (UE) 2016/679 DEL PARLAMENTO EUROPEO
E DEL CONSIGLIO del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva
95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)
Ref. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32016R0679&from=IT
9. PROPOSTA 3: Neutralità degli Algoritmi (spunti 3/4)
3. Algoritmi di Libertà, Michele Mezza
«Il quesito che la politica deve porsi riguarda proprio il
bilanciamento dei poteri in uno Stato democratico: una potenza
quale quella della profilazione digitale, di tale impatto e
pervasività, può rimanere esclusivamente a disposizione di chi
paga di più? E addirittura, senza nemmeno essere nota a chi la
subisce? Ogni legge è sempre la conseguenza di un conflitto
d’interessi, di un confronto di poteri, di un negoziato sociale. Il buco
nero che abbiamo dinanzi è proprio l’assenza di un’esperienza che
animi queste dinamiche negoziali nella società degli algoritmi».
Ref. https://www.donzelli.it/libro/9788868437619
10. PROPOSTA 3: Neutralità degli Algoritmi (spunti 4/4)
4. Il lavoro È
18° Congresso CGIL - Traccia di discussione per Assemblee Generali
<<Un nuovo modello di sviluppo deve fare i conti con i processi di innovazione e digitalizzazione. Tali
processi non hanno mai un effetto predeterminato e deterministico. E’ l’azione dell’uomo che
determina la direzione dei cambiamenti. Per questo è utile affermare con la nostra azione contrattuale
inclusiva, una pari dignità tra lavoro ed impresa sui temi del governo e della sostenibilità
dell’innovazione, fin dalla fase della sua progettazione, anche al fine del miglioramento delle
condizioni di lavoro. L’innovazione deve rispondere anche ai bisogni sociali e collettivi oggi inevasi
attraverso governo e orientamento della domanda pubblica. Il recente accordo con Confindustria, va
nella giusta direzione. La dimensione contrattuale dell'innovazione diventa strategica al fine di
affermare i temi della partecipazione, della formazione, della rappresentanza e della salute e sicurezza.
Ciò a nostro avviso rappresenta un nuovo modello di relazioni innovative anche in funzione delle
nuove caratteristiche della prestazione del lavoro digitale. In tale ottica la nuova frontiera è
contrattare l’algoritmo, i nuovi modelli organizzativi, la formazione. Occorre valorizzare il ruolo dei
fondi interprofessionali che devono operare in modo integrato nel sistema della formazione continua e
dell’apprendimento permanente - affrontando innovazione e reindustrializzazioni con approccio di
sistema.>>
11. PROPOSTA 4: Finanziamento per l’Editoria (Online)
Cosa c’è? D.lgs. 70/2017: Ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese
editrici di quotidiani e periodici, in attuazione dell'articolo 2, commi 1 e 2, della legge 26 ottobre
2016, n. 198. (17G00083) (GU Serie Generale n.123 del 29-05-2017)
Da modificare
‒ art. 2 (Beneficiari dei contributi all'editoria) : inserire le Imprese con Finalità Sociali (con
contestuale definizione dell’obiettivo sociale)
‒ art. 7 (Edizione in formato digitale della testata): introduzione del concetto di
informazione di qualità
Nota: ai sette attributi di #1news2cents, rispetto a #digitRoma è stato aggiunto un nuovo comma sui contenuti prodotti da bot
‒ art. 9 (Criteri di calcolo del contributo per l'edizione esclusivamente in
formato digitale) : proposta di modifica (bozza): ll contributo viene calcolato su base
quotidiana al variare dei parametri previsti nella formula matematica che esprime il
Capitale Sociale delle relazioni tra le persone che conversano sulla notizia.
‒ art. 11 (Erogazione del contributo): proposta di modifica (bozza): Il contributo viene
erogato in modo indiretto, attraverso la scelta dei cittadini fatta su base quotidiana tra le
testate che ne hanno diritto, con le modalità espresse nel D.lgs. 147/2017, articolo 9,
comma 13.
12. PROPOSTA 5: Modalità del Finanziamento (1/2)
Cosa c’è? D.lgs. 147/2017: Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di
contrasto alla povertà. (17G00161) (GU Serie Generale n.240 del 13-10-2017)
Da modificare
‒ art. 1 (Definizioni): inserire la definizione di Bisogno di conoscenza
‒ art. 3 (Beneficiari) : aggiungere comma 3. (bozza): Beneficiari per il soddisfacimento del
bisogno di conoscenza restano tutti i cittadini italiani con un credito riconosciuto per
l’accesso ai contenuti informativi calcolato con criterio regressivo in ragione del reddito
della persona, se occupata, o del nucleo familiare di appartenenza; negli altri casi il credito
è totalmente riconosciuto dall’ente che lo eroga come stabilito nell’art. 9.
‒ art. 5 (Punti per l'accesso al ReI e valutazione multidimensionale): aggiungere comma
11. (bozza): Essendo riconosciuto per legge, il bisogno di conoscenza non è oggetto di
valutazione multidimensionale.
13. PROPOSTA 5: Modalità del Finanziamento (2/2)
Cosa c’è? D.lgs. 147/2017: Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di
contrasto alla povertà. (17G00161) (GU Serie Generale n.240 del 13-10-2017)
Da modificare
‒ art. 1 (Definizioni)
‒ art. 3 (Beneficiari)
‒ art. 5 (Punti per l'accesso al ReI e valutazione multidimensionale)
‒ art. 6 (Progetto personalizzato):
• definire l’ambito specifico per i quotidiani online: aggiungere la lettera e) al comma
5, (bozza): e) acquisto, lettura e commento su base quotidiana del contenuto
informativo per il quale è riconosciuto il credito
• definire le tempistiche: aggiungere comma 14. (bozza): Per la parte relativa al
soddisfacimento del bisogno di conoscenza, il progetto personalizzato si applica su
base quotidiana per ciascun cittadino a partire dall’età di ingresso alla scuola primaria.
‒ art. 9 (Richiesta, riconoscimento ed erogazione del ReI): utilizzo della carta ReI anche per
l’acquisto delle notizie online con i sistemi di pagamento e per ricevere i microguadagni di
condivisione
14. SVILUPPI FUTURI
(per ulteriori proposte legislative)
1. Spacchettamento del Modello e test
2. Contenuto di Qualità
3. Modelli di Impresa Sociale
4. Validazione scientifica del valore economico della Notizia e del
premio di condivisione per i lettori
5. Studio comparativo Digitale/Carta Stampata: definizioni e
declinazione offline del modello
6. Studio comparativo Testate Locali /Nazionali: definizioni e
declinazione locale del modello
7. Declinazione del Modello per la Carta Stampata
0. Proseguire la ricerca sul piano giuridico (Neutralità degli Algoritmi)