Esperienza open data della provincia di RomaDatiGovIT
La presentaizozione dell'esperienza della provincia di Roma presentate da Giovanni Calcerano nel webinar sui dati aperti promosso dal Portale dati.gov.it
Esperienza open data della provincia di RomaDatiGovIT
La presentaizozione dell'esperienza della provincia di Roma presentate da Giovanni Calcerano nel webinar sui dati aperti promosso dal Portale dati.gov.it
Dati aperti di qualità e interoperabilità: metadati e ontologie condiviseGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasioni di corsi di formazione presso ComPA FVG. La presentazione tocca svariati temi sui dati aperti, sulla metadatazione e sulle ontologie.
(1) Premessa: il problema della «digitalizzazione» dell’Italia
(2) Introduzione all’Amministrazione digitale
(3) Il «documento informatico»
(4) Le 3 (o 4?) «firme elettroniche» in Italia
(5) La P.E.C. (posta elettronica certificata) (cenni)
(6) Conclusioni e rinvio (Open data e Fattura Elettronica PA)
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
Nel 2012 il governo Monti ha varato un’agenda digitale per l’Italia. Un passo importante, ma che si scontra con due problemi radicali:
l’arretratezza delle infrastrutture e un forte analfabetismo digitale, ben oltre la media europea; una mancanza di diritti fondamentali come il diritto all’informazione che possano dare sostanza all’agenda digitale.
Questa presentazione offre una breve panoramica dello stato dell’informatizzazione in Italia, dei cambiamenti che l’agenda digitale cerca di introdurre e degli strumenti che possono aiutarla a produrre risultati più radicali.
Nelle ultime slide ci soffermeremo infine sulle proposte dei partiti.
Innovazione Open Data Innovazione organizzativa Gestione del cambiamentodatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
Alessandra Benvenuti, Open Data e beni culturali: un’opportunità per lo svilu...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Alessandra Benvenuti, INSIEL Valorizzazione del patrimonio informativo, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Open data e big data: le potenzialità offerte per la PAGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasione di un corso di formazione presso alcuni comuni della Regione Veneto. La presentazione spazia su diversi temi dell'open data, big data, condivisione di dati (principio once-only), ontologie
Dati aperti di qualità e interoperabilità: metadati e ontologie condiviseGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasioni di corsi di formazione presso ComPA FVG. La presentazione tocca svariati temi sui dati aperti, sulla metadatazione e sulle ontologie.
(1) Premessa: il problema della «digitalizzazione» dell’Italia
(2) Introduzione all’Amministrazione digitale
(3) Il «documento informatico»
(4) Le 3 (o 4?) «firme elettroniche» in Italia
(5) La P.E.C. (posta elettronica certificata) (cenni)
(6) Conclusioni e rinvio (Open data e Fattura Elettronica PA)
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
Nel 2012 il governo Monti ha varato un’agenda digitale per l’Italia. Un passo importante, ma che si scontra con due problemi radicali:
l’arretratezza delle infrastrutture e un forte analfabetismo digitale, ben oltre la media europea; una mancanza di diritti fondamentali come il diritto all’informazione che possano dare sostanza all’agenda digitale.
Questa presentazione offre una breve panoramica dello stato dell’informatizzazione in Italia, dei cambiamenti che l’agenda digitale cerca di introdurre e degli strumenti che possono aiutarla a produrre risultati più radicali.
Nelle ultime slide ci soffermeremo infine sulle proposte dei partiti.
Innovazione Open Data Innovazione organizzativa Gestione del cambiamentodatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
Alessandra Benvenuti, Open Data e beni culturali: un’opportunità per lo svilu...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Alessandra Benvenuti, INSIEL Valorizzazione del patrimonio informativo, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Evento territoriale - Seminario
I Comuni verso l’uso statistico degli archivi amministrativi e dei sistemi di integrazione delle fonti. Dati e indicatori per le politiche del territorio.
Matera, 9 giugno 2017
Casa Cava Via S. Pietro Barisano, 47
Open data e big data: le potenzialità offerte per la PAGiorgia Lodi
La presentazione è stata fatta in occasione di un corso di formazione presso alcuni comuni della Regione Veneto. La presentazione spazia su diversi temi dell'open data, big data, condivisione di dati (principio once-only), ontologie
Stato, Cittadini E Imprese Nell’Era Digitale - Piattaforme integrate e serviz...AmmLibera AL
La ricerca, realizzata da The European House-Ambrosetti con la collaborazione di Poste Italiane, è stata presentata durante la 39° edizione del Forum "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" di Villa d'Este dell'8 settembre 2013.
Lo studio fa una diagnosi dello stato di arretratezza dell’Italia nel campo dei servizi digitali e dell’e-Government, che invece costituiscono una leva di modernizzazione e competitività del Paese, e suggerisce le linee guida per invertire la rotta.
"Un incremento dell'efficienza dei servizi digitali genererebbe 2 punti di PIL. Allo stato attuale l'economia digitale pesa solo l'1,7% del PIL rispetto al 3,9% della media europea. Con il risultato che cittadini e imprese italiane sono costrette a perdere troppo tempo in pratiche burocratiche e servizi inefficienti. E recuperare già solo 30 minuti di tempo utile al giorno produrrebbe vantaggi per il Paese quantificabili fino a 40 miliardi di euro. Il quadro che emerge dallo studio è quello di un Paese ancora arretrato sul fronte della digitalizzazione dei servizi pubblici: solo il 22% dei cittadini italiani usa abitualmente i servizi della PA on line contro il 52% della media UE, l'Italia è ultima nell'UE-27 per sviluppo dell'e-Government, ed è terz'ultima per utilizzo di e-Commerce. La polverizzazione delle infrastrutture è un altro freno: sono più 4 mila i data center della PA per una spesa di gestione pari a circa 6 miliardi di euro. Di questi, oltre il 50% sono sottoutilizzati".
Piattaforme integrate e servizi di e-Government per la competitività del Paese.
I servizi digitali della Pubblica Amministrazione sono una chiave fondamentale di modernizzazione e competitività degli Stati avanzati. L’Italia oramai dal 2000 punta all’e-Government, ma la transizione non è ancora avvenuta. Il Paese, per non perdere il passo, deve migliorare enormemente la governance della digitalizzazione, coinvolgere i cittadini e affidarsi ad aziende con competenze veramente competitive a livello mondiale per realizzarla. La Ricerca ha approfondito, con confronti con i paesi più avanzati, le modalità per accelerare l’ingresso dell’Italia nell’”era digitale” e i suoi benefici per la crescita e la qualità della vita: anche l’Italia ha competenze e infrastrutture per attivare servizi digitali in breve tempo!
Presentata alla 39° edizione del Forum di Villa d'Este, 8 settembre 2013.
Oltre gli Open Data. Il patrimonio informativo regionale per le scelte di gov...Gianluigi Cogo
Napoli 24 Settembre 2019 Ore 12.30 | Infrastrutture e dati. Gestione dei dati per l’interoperabilità
L’interoperabilità tra i dati comporta notevoli vantaggi in termini di incremento affidabilità dei sistemi, qualità dei servizi erogati, relazione tra le informazioni, risparmi di spesa realizzabili attraverso l’opportunità di riusare e mettere in condivisione facilmente. Qual è il quadro oggi? A che punto siamo con la messa in rete dei dati? Che ruolo ha la Regione?
Intervengono
Vincenzo Patruno, Data Manager, Istat
Gianluigi Cogo – Project Manager, Regione Veneto
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...LibreItalia
Andrea Borruso, Mario Grimaldi e Ciro Spataro di OpenData Sicilia ci spiegano cosa siano gli OpenData caratterizzandole nei loro aspetti legali, di formato, di strumenti per organizzarli e gestirli e di alcuni strumenti per la loro pubblicazione durante la Sesta Conferenza Italiana LibreItalia (LibreItaliaConf 2019) tenutasi a Palermo l'11 maggio 2019.
Daniela Maria Intravaia - Agenzia per l'Italia Digitale
Prospettive dell'Agenda Digitale dell'Umbria - Strumenti
Strumenti di programmazione, gestione e monitoraggio dei progetti ICT. Workshop #ADUMBRIA2018 #2 Orvieto - Palazzo comunale, sala consiliare, 5 novembre 2018.
http://www.regione.umbria.it/agenda-digitale/adumbria2018
Agenda Digitale Italia: le priorità italianeRoberto Scano
23 OTTOBRE 2012 - dalle 9.00 alle12.00
AUDITORIUM APPIANI piazza delle istituzioni, Treviso
Proposte, discussioni e casi di successo sugli asset
digitali introdotti per lo sviluppo dell’economia italiana.
Presentazione di modelli di business all’avanguardia
per creare nuovo valore d’impresa ed accrescere
la competitività delle aziende del Nordest.
Unindustria Treviso e CCIAA Treviso
insieme per lo sviluppo del territorio
1. OPEN DATA: MOBILE APPS &
GREEN SOLUTIONS
Roma, 26/10/2012
Open Data nell’agenda
digitale italiana
Lorenzo Benussi
lorenzo.benussi@gmail.com
twitter: lorenzobenussi
1
2. chi sono
Advisor for Digital Policy of the
Minister of Education and Research
Research & Business Development
TOP-IX Consortium
Fellow, NEXA Centre for
Internet & Society
Polytechnic of Turin
2
4. Ref: National Geographic http://ngm.nationalgeographic.com/big-idea/14/augmented-reality
un mondo di dati
4
5. WEB(squared)
1.Redefining Collective Intelligence:
New Sensory Input
2.Cooperating Data Subsystems
3.How the Web Learns: Explicit vs.
Implicit Meaning
4.Web Meets World: The
"Information Shadow" and the
Internet of Things
5.The Rise of Real Time: A Collective
Mind
Ref: Tim O’Reilly and John Battelle (2009), Web Squared: Web 2.0 Five Years On.
http://www.web2summit.com/web2009/public/schedule/detail/10194
5
6. open data
in italia
l’Italia è più che una nazione
è una rete di città
è un sistema complesso
6
7. open data in italia:
numeri e
distribuzione
geografica
fonte: dati.gov.it (settembre 2012)
7
15. Leggi regionali
• Piemonte
• Lazio
• Provincia autonoma di
Trento
• Puglia
Proposte di legge:
• Basilicata, Campania, Sicilia,
Umbria, Lombardia, Friuli-
Venezia Giulia.
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17. Concorsi per idee/apps
• Torino Open Data Contest
2011: app. 50 proposte
• apps4italy 2012: 188 proposte
• Open apps lombardia 2012:
app. 150 proposte
• hack4school 2012:15 proposte
(scuole superiori)
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18. open data italy
Open Data si sta diffondendo:
1. esistono molti portali ma ancora pochi
dati;
2. i dati disponibili sono spesso di medio/
bassa rilevanza, è necessario rilasciare
dati di reale “impatto”;
3. è importante migliorare il dialogo con la
comunità di imprese, professionisti e
cittadini (workshop e concorsi).
4. le norme sono fondamentali ma non
sufficienti, devono essere applicate e
praticate
18
19. Agenda digitale
I dati nell’agenda digitale italiana
Open Data, art.9 (Comunità Intelligenti, art. 20)
19
21. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
1. L’accesso telematico a dati, documenti e procedimenti e il
riutilizzo dei dati e documenti è disciplinato dai soggetti di cui
all’articolo 2, comma 2 [PA, società partecipate o a prevalenza di
capitale pubblico], secondo le disposizioni del presente codice e
nel rispetto della normativa vigente.
Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto-
legge, le pubbliche amministrazioni pubblicano nel proprio sito
web, all’interno della sezione «Trasparenza, valutazione e
merito» i regolamenti che disciplinano l’esercizio della facoltà
di accesso telematico [e] riutilizzo, compreso il catalogo
dei dati e dei metadati in loro possesso.
21
22. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
2. I dati e i documenti che le amministrazioni
titolari pubblicano, con qualsiasi modalità, senza
l’espressa adozione di una licenza di cui all’articolo 2,
comma 1, lettera h), del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n.
36, si intendono rilasciati come dati di tipo aperto ai
sensi all’arti- colo 68, comma 3, del presente Codice.
L’eventuale adozione di una licenza di cui al citato articolo 2,
comma 1, lettera h), è motivata ai sensi delle linee guida
nazionali di cui al comma 7
22
23. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
1. L’accesso telematico a dati, documenti e procedimenti e il
riutilizzo dei dati e documenti è disciplinato dai soggetti di cui
all’articolo 2, comma 2 [PA, società partecipate o a prevalenza di
capitale pubblico], secondo le disposizioni del presente codice e
nel rispetto della normativa vigente.
Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto-
legge, le pubbliche amministrazioni pubblicano nel proprio sito
web, all’interno della sezione «Trasparenza, valutazione e
merito» i regolamenti che disciplinano l’esercizio della facoltà
di accesso telematico [e] riutilizzo, compreso il catalogo
dei dati e dei metadati in loro possesso.
23
24. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
3. Nella definizione dei capitolati o degli schemi dei
contratti di appalto relativi a prodotti e servizi che com-
portino la raccolta e la gestione di dati pubblici, le pubbliche
amministrazioni di cui all’articolo 2, comma 2, prevedono
clausole idonee a consentire l’accesso telematico e
il riutilizzo, da parte di persone fisiche e giuridiche, di tali dati,
dei metadati, degli schemi delle strutture di dati e delle relative
banche dati.
24
25. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
4. Le attività volte a garantire l’accesso telematico e il
riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni rientrano tra
i parametri di valutazione della performance
dirigenziale ai sensi dell’articolo 11, comma 9, del decreto
legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
25
26. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
5. L’Agenzia per l’Italia digitale promuove le politiche
di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico nazionale
e attua le disposizioni di cui al capo V del pre- sente Codice.
8. Il Presidente del Consiglio o il Ministro delegato per
l’innovazione tecnologica riferisce annualmente al
Parlamento sullo stato di attuazione delle disposizioni del
presente articolo.
26
27. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
6. Entro il mese di febbraio di ogni anno l’Agenzia trasmette al
Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro delegato per
l’innovazione tecnologica, che li approva entro il mese
successivo, un’ Agenda nazionale in cui definisce contenuti e
gli obiettivi delle politiche di valorizzazione del patrimonio
informativo pubblico e un rapporto annuale sullo stato del
processo di valorizzazione in Italia; tale rapporto è pubblicato in
formato aperto sul sito istituzionale della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
27
28. Modifiche Art. 52 (Accesso telematico e riutilizzo dei
dati delle pubbliche amministrazioni).
7. L’Agenzia definisce e aggiorna annualmente le linee guida
nazionali che individuano
gli standard tecnici, compresa la determinazione delle ontologie
dei servizi e dei dati,
le procedure e le modalità di attuazione delle disposizioni del
Capo V del presente Codice
con l’obiettivo di rendere il processo omogeneo a livello nazionale,
efficiente ed efficace. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo
2, comma 2, del presente Codice si uniforma- no alle suddette linee
guida.
28
29. Modifiche Art. 68
3. Agli effetti del presente decreto legislativo si intende per [...] b) dati di
tipo aperto, i dati che presentano le seguenti caratteristiche:
1) sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne permetta
l’utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali;
2) sono accessibili attraverso le tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, in
formati aperti ai sensi della lettera a), sono adatti all’utilizzo
automatico da parte di programmi per elaboratori e sono provvisti dei
relativi metadati;
3) sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche
pubbliche e private, oppure sono resi disponibili ai costi marginali
sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione. L’Agenzia per l’Italia
digitale può stabilire, con propria deliberazione, i casi eccezionali, individuati
secondo criteri oggettivi, trasparenti e verificabili, in cui essi sono resi
disponibili a tariffe superiori ai costi marginali.
29
30. Ulteriori disposizioni
2. All’articolo 1, comma 1, dopo la lettera n), del decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82, è inserita la seguente:
«n-bis) Riutilizzo: uso del dato di cui all’articolo 2, comma 1, lettera
e), del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36;».
3. In sede di prima applicazione, i regolamenti di cui all’articolo 52,
comma 1, del citato decreto legislativo n. 82 del 2005, come sostituito
dal comma 1 del presente articolo, sono pubblicati entro 120 giorni dalla
data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-
legge.
Con riferimento ai documenti e ai dati già pubblicati, la
disposizione di cui all’articolo 52, comma 2, del citato decreto legislativo
n. 82 del 2005, trova applicazione entro novanta giorni dalla data di
entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
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31. Open Data richiedono norme adeguate e
“prospettiva”:
1. cambiano i sistemi informativi (big
data, linked data, ecc.)
2. cambiano i processi organizzativi
(informazione è organizzazione)
3. cambiano le dinamiche di mercato
(innovazione & competizione);
4. modificano le relazioni tra PA e
società civile (wikicrazia, government
as a platform).
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