Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
Evento Culturale "Pitagora-box. Il lato comico di una tragedia matematica", abbinata alla Numerologia Ermetica.
Si tratta di un progetto internazionale realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Artista, Filosofo e Musicista Andrea Mazzacavallo
Artista, Scultore e Numerologo: Gerarldo La Fratta
Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
Evento Culturale "Pitagora-box. Il lato comico di una tragedia matematica", abbinata alla Numerologia Ermetica.
Si tratta di un progetto internazionale realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
Artista, Filosofo e Musicista Andrea Mazzacavallo
Artista, Scultore e Numerologo: Gerarldo La Fratta
1. Gentilissima Dott.ssa Pontiggia,
Le scriviamo per porre alla sua attenzione quella che è ormai diventata una incresciosa consuetudine
e su cui riteniamo sia necessaria una presa di posizione da parte dell’amministrazione, un atto di
chiarezza volto a non creare confusione su principi cardine su cui ogni comunità dovrebbe essere
fondata.
Gioia ha poche settimane fa inaugurato un Festival di portata nazionale, il “Festival dello Sviluppo
Sostenibile”. Gli stessi assessori che se ne sono fatti promotori ne hanno parlato come di un evento
unico e che avrebbe potuto far muovere passi concreti verso un terzo settore più coeso, aperto,
oltreché a beneficio di una cittadinanza più sensibile rispetto a certe tematiche. Centro del festival,
gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i 17 temi con cui le Nazioni Unite chiamano ad attivarsi perché
nessuna società conviva con livelli inaccettabili di povertà, disuguaglianza e discriminazione, impari
accesso alla sanità come all’istruzione, perché si lavori alla creazione di ambienti urbani dove l’aria,
la terra, il mare e quanto contenuto non vengano depredati, ma al contrario valorizzati e preservati
per le generazioni future.
Vorremmo soffermarci su di uno fra tutti questi temi, la disuguaglianza e la sua diretta
connessione con la necessità di costruire società inclusive. Un focus importante è stato giustamente
posto sulla disabilità in ogni sua forma e sulle opportunità pari che qualsiasi società civile dovrebbe
garantire a tutti suoi componenti, indifferentemente dalle proprie capacità fisiche e mentali. Tuttavia,
perché una società possa dirsi inclusiva un/una uomo/donna di qualsiasi nazionalità, colore, religione,
o orientamento sessuale dovrebbe essere libero di essere quello che è e per nessuna ragione o
caratteristica propria essere denigrato o discriminato. Atti contrari a questo principio dovrebbero
essere ripudiati e in ogni maniera ostacolati.
Siamo certi che lei condivida l’importanza di questi punti.
In un mondo che viaggia sull’etere e che ci rende tutti partecipi, volenti o nolenti, di una realtà virtuale
oltre che reale, qualsiasi messaggio online che veicoli una qualche sorta di significato produce un
impatto quanto mai tangibile anche nella vita di tutti i giorni. Quello che diciamo attraverso un social
media non vale meno, insomma, che se lo dicessimo sulla pubblica piazza di fronte a 100 persone.
Alla luce di ciò, ci chiediamo, Dott.ssa Pontiggia, quale sia la sua posizione quando legge o viene
a sapere dei commenti razzisti (a voler minimizzare, ma spesso sono stati anche sessisti e omofobi)
che il Presidente del Consiglio Comunale Vito Etna ammette (se non direttamente esprime) sulla
propria pagina facebook, aperta dallo stesso con un profilo pubblico in qualità di personaggio
politico e Presidente del Consiglio e non in quanto Segretario locale della Lega o comune cittadino -
e il che fa tutta la differenza.
“Sapete perché al governo basta le negre che fanno figli come conigli perché sanno che non possono
essere più cacciate poi hanno vitto e alloggio alla faccia di noi poveri italiani. Tutto questo e voluto
da questo governo che non vuole aiutare le famiglie in difficoltà che schifo”.
“Lo dicano a coloro che arrivano da fuori. In genere sono accompagnate da due, tre figli
immancabilmente un altro in pancia”.
2. “Non solo stiamo "accogliendo" delinquenti e contagiati covid, ma apprendo preoccupato che in
Italia stanno arrivando anche diversi #terroristi... Ma davvero in questo governo di incapaci a
nessuno interessa il futuro del nostro Paese”.
Questi sono alcuni dei tantissimi commenti che si possono leggere anche solo aprendo la pagina
facebook del Presidente del Consiglio, l’ultimo scritto proprio da lui, e si spiegano da soli.
Emerge senza dubbio una certa dissonanza con le parole ascoltate durante il festival, le tematiche che
si sono trattate, le fondamenta di quei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che vedono tutti i paesi del
mondo impegnati un cammino comune verso il 2030 e a cui Gioia del Colle si è implicitamente legata,
organizzando una tale iniziativa.
Che posizione prende lei e tutta la giunta di cui fa parte di fronte ad un Presidente del Consiglio
che sulla sua pagina Facebook scientemente seleziona post e messaggi da condividere ammettendo e
mai scoraggiando interventi vessatori, discriminatori, denigratori, che incitano all’odio e diffondono
notizie del tutto fallaci per alimentare un certo discorso soprattutto sulla questione immigratoria, ma
anche sanitaria -si veda il fatto che il covid venga “portato” dai “clandestini”?
Lei stessa ha più volte dichiarato che non voleva che il Festival restasse una vetrina, una
passerella su cui diversi attori sfoggiassero i propri gioielli di famiglia, ma che al contrario auspicava
che questo non fosse che l’inizio per un lavoro più assiduo, coeso e a lungo termine sui 17 obiettivi
di sviluppo. Ebbene, è un augurio condiviso perché farebbe bene alla nostra società.
Andranno però meglio compresi alcuni aspetti propedeutici al raggiungimento di un tale ambizioso
obiettivo. Per esempio, se la classe amministrativa in ogni suo componente intenda ancora farsi carico
del proprio ruolo educativo oltre che amministrativo nei confronti della cittadinanza; se non vada essa
stessa in primis sensibilizzata e formata, corretta, se necessario; se non serva, vista la deriva sociale
a cui assistiamo, scoraggiare e condannare fermamente ed in maniera esplicita atteggiamenti che
giochino apertamente contro la realizzazione di questa visione e che provengano proprio da figure
istituzionali, come quella del Presidente del Consiglio. Se non serva prendere una posizione, appunto.
Auspicando un suo riscontro ed aperti alla possibilità di un dialogo sull’argomento, le auguriamo
buon lavoro.
Movimento Pro.di.Gio.
Progetti di Gioia