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CITTA’ di TAVERNA
Elezioni Amministrative 2015
11 Aprile 2015
Presentazione della Lista
Carissimi Cittadini,
sappiamo che stiamo vivendo tutti nella morsa della crisi più grave dal dopoguerra ad oggi, e stiamo pure
sperimentando sulla nostra pelle che questa crisi non è solo economica e finanziaria, ma principalmente una
crisi di valori che coinvolge tutti gli aspetti della vita: quelli sociali, familiari, religiosi, educativi ecc.
In questo panorama desolante, quello che più colpisce la coscienza e la tolleranza dei cittadini è lo
spettacolo quotidiano di una classe politica, sempre più frammentata e divisa, che mostra spesso limiti e
incapacità nel trovare intese e soluzioni utili per fare uscire il Paese dalla crisi.
Addirittura nel mentre vengono imposte ai cittadini e alle famiglie scelte drammatiche e sacrifici
insostenibili, assistiamo ad una cronaca quotidiana che ci mostra l’arroganza della “ casta” che continua a
crearsi e a pretendere di mantenere privilegi e rendite inaccettabili, corrosive delle striminzite risorse
economiche.
Vediamo che gli scandali e la corruzione sono diffusi e pervasivi , interessano tutte le regioni e tutti i dialetti,
e non risparmiano nessuna forza politica e nessun livello istituzionale. E sappiamo bene che il malaffare e
la criminalità organizzata in queste condizioni trovano un terreno fertile, con sacche di connivenza e
impunità, favorite dalla lentezza e complessità della macchina burocratica e giudiziaria e principalmente,
dalla incapacità di approvare nei tempi rapidi necessari, leggi moderne , semplici e adeguate a prevenire,
contrastare e sanzionare le cause e gli effetti perversi di questo sistema .
Questo decadimento morale, questo spettacolo avvilente offerto anche all’estero , tanto deleterio per
l’immagine stessa del nostro Paese, rappresenta un pericolo per la tenuta democratica e per il futuro del
nostro Popolo, sia perché il degrado delle città, la povertà crescente, l’emarginazione e la disoccupazione
o inoccupazione ( soprattutto giovanili), rappresentano un terreno fertile per tensioni sociali,
strumentalizzazioni, estremismi, razzismi, violenze , atti di disperazione, deviazioni e adesioni a forme di
criminalità più o meno organizzate.
Certo non dobbiamo lasciarci prendere dalla sfiducia o dalla rassegnazione né dalla facile tendenza a
generalizzare, ma , proprio in questi tempi di crisi, che sono anche tempi di riflessione, di presa di coscienza
e anche di nuove opportunità, dobbiamo recuperare principalmente un senso di identità e di appartenenza,
riscoprire il valore della solidarietà e della responsabilità, e con intelligenza e passione ricostruire, con una
azione educativa profonda, i principi fondanti della società, adeguandoli alla criticità dei tempi. Ma questo
è possibile solo coinvolgendo tutti i livelli istituzionali, i cittadini, i genitori, le scuole di ogni ordine e grado,
le parrocchie e tutte le realtà sociali , sindacali associative e del volontariato.
Riscoprire il valore essenziale della buona politica è certamente uno degli obiettivi primari di questa
emergenza morale ed educativa, sul quale tutti i cittadini devono convergere :
 la buona politica: è l’arte umana più nobile, capace di regolamentare democraticamente tutti
gli aspetti della vita civile, a tutela dei diritti di tutti, per una pacifica e ordinata convivenza e per
lo sviluppo equilibrato e sostenibile della società. E’ su questi valori che le forze politiche serie
devono rifondare i partiti e cercare convergenze
 la cattiva politica: è, invece, quella del mercato delle coscienze, un peccato mortale che non fa
onore né ai cittadini che lo subiscono né ai politici e agli affaristi che lo praticano perché
rappresenta il più pesante ostacolo per lo sviluppo della nostra comunità, un vero cancro
metastatico che toglie la vita e soprattutto la speranza e il futuro ai nostri figli.
E’ da questa che i partiti rifondati , ma soprattutto i cittadini onesti devono prendere
attivamente le distanze, in vario modo, impegnandosi a diventare i protagonisti della vita
politica, facendo scelte mature e consapevoli delle persone e coalizioni , basandole sulla fiducia,
la conoscenza diretta, la competenze e la moralità dei candidati. L’astensionismo, o la
rassegnazione o il voto di protesta sono invece segni legittimi, ma non costruttivi, di immaturità
democratica.
Dobbiamo precisare che la ricostruzione del valore della politica richiede anche il rispetto di altri 2 elementi
fondanti di ogni vero sistema democratico: la PARTECIPAZIONE e la LEGALITA’
Infatti non ci può essere vera democrazia se gli amministratori e i cittadini non si comportano eticamente,
da individui liberi, dentro e fuori, mettendo il bene comune prima di ogni interesse personale; se non si
coinvolgono e partecipano attivamente e responsabilmente alle scelte importanti della loro comunità e del
loro futuro !
Tornando alla crisi generale, è evidente che questa è ancora più critica e drammatica in una regione del
Sud come la nostra Calabria, e lo è ancora di più per una cittadina come Taverna, che vive anche lo
svantaggio comune a tutte le zone interne.
In effetti in questi anni di crisi generale , questa nostra comunità , ha imboccato un progressivo declino in
quasi tutti gli aspetti socio-politici ed economici, smarrendo sempre più quell’immagine prestigiosa di
Comune guida che Taverna aveva rappresentato nel recente passato, per tutta la Presila catanzarese ( e non
solo).
La disoccupazione crescente, la ripresa dell’emigrazione , il fenomeno preoccupante della fuga dei cervelli,
la crisi dell’edilizia, dell’agricoltura e della zootecnia, la disaffezione crescente della presenza turistica nei
villaggi silani ecc. sono sotto i nostri occhi e ci fanno seriamente preoccupare per il futuro del nostro
comprensorio.
A questo punto tutti i cittadini ma soprattutto tutte le forze sociali e politiche, le poche realtà
imprenditoriali e produttive , devono sentire pressante il dovere di trovare idee nuove, energie, risorse e
soluzioni per uscire da questa terribile crisi.
PER FARE QUESTO OCCORRE PROCEDERE CON UNA METODOLOGIA SCIENTIFICA DI CONOSCENZA DI NOI
STESSI E DEL NOSTRO TERRITORIO.
Questo lavoro di autoanalisi abbiamo preferito avviarlo con delle riflessione e ispirazioni, ripercorrendo a
ritroso la nostra storia, partendo dalle nostre radici, dalle antiche e nobili città di Trischene e Taverna
Vecchia: le “Croniche” ci raccontano del loro splendore, delle ricchezze, delle arti e dei mestieri , in particolare
dei prestigiosi laboratori della seta e del legno ecc. ma ci parlano anche della loro decadenza e distruzione,
sottolineando che più che per le aggressioni e l’ esuberanza delle forze nemiche, quelle nostre città poterono
essere sconfitte per le divisioni tra i diversi ceti sociali e tra le fazioni greca e latina.
Spostandoci ai nostri tempi , abbiamo avuto la fortuna in questi giorni di recuperare e di rileggere il n° 1
del 1 gennaio 1974 della rivista “Selezione –Centro Studi Emigrazione “, nel quale venne pubblicato il
risultato di una ricerca effettuata nell’estate del 1973 nel nostro territorio da un gruppo qualificato di
operatori del Centro Missionario Scalambriano di Piacenza .
La cosa interessante di questo documento è la fotografia che viene fatta della nostra comunità in tutti i suoi
aspetti, compresi pregi e difetti dei cittadini e classi dirigenti. Non potendo in questa sede riferirne tutti i
contenuti , rimandiamo gli interessati a visionarlo e/o scaricato dal nostro sito ………………………, sicuramente
sarà una singolare e preziosa occasione, per tutti, di confrontare il recente passato con il presente, per capire
se siamo cambiati e come siamo cambiati.
Come potrete verificare voi stessi, da questa analisi, vengono evidenziati aspetti negativi e limitanti
abbastanza comuni e caratterizzanti la società tavernese del tempo, in particolare apatia, passività,
rassegnazione, clientelismo, personalismo, raccomandazioni e, soprattutto, divisioni politiche basate più su
personalismi che su motivazioni ideologiche .
L’altra annotazione importante riguarda la scarsa partecipazione e coinvolgimento della popolazione alle
scelte/decisioni sociali/amministrative, anche per insensibilità /incapacità delle classi dirigenti del tempo.
Se veniamo all’attualità dei nostri giorni, se siamo onesti fino in fondo con noi stessi, ci rendiamo conto che
molti aspetti negativi e limitanti continuano condizionare lo svolgimento della vita sociale e amministrativa,
l’espressione di una autentica democrazia e, soprattutto, la libertà reale delle persone e la loro capacità
di iniziativa, di investire, fare impresa o associarsi in cooperative, per avviare attività produttive che creino
sviluppo concreto e posti di lavoro dignitosi.
Per chi si propone di guidare questo nostro Comune, la consapevolezza delle dinamiche che abbiamo preso
in considerazione è fondamentale e , rappresenta la prima sfida , una vera e propria emergenza culturale
ed educativa da affrontare, come abbiamo detto sopra con strumenti anche psicologici e motivazionali
adeguati, coinvolgendo tutti (istituzioni, genitori, parrocchie, scuola, associazioni ecc. ) per fare di Taverna
“una società educante” attraverso azioni semplici e concrete in grado di sconfiggere gli atteggiamenti
negativi e limitanti, e di stimolare quelli positivi e propulsivi , sia del territorio che degli stessi cittadini
di Taverna .
Purtroppo dobbiamo prendere atto che, soprattutto negli ultimi 10-15 anni , tutte le passate amministrazioni
hanno sempre trascurato di affrontare questi temi, forse per ignoranza o sottovalutazione, per cui
nonostante le più nobili intenzioni iniziali, si sono poi trovate, inevitabilmente, coinvolte in crisi
traumatiche, per l’emergere di alcuni interessi/visioni personali e di parte piuttosto che per significative
divergenze amministrative, ideologiche o di partito , penalizzando in tal modo l’azione amministrativa e il
bene collettivo.
In un quadro generale di crisi e degenerazione della politica e dei partiti, anche a Taverna, l’opportunismo,
il cambiamento di casacca (o il pellegrinaggio da un partito all’altro) sono diventati, per alcuni personaggi,
lo sport preferito.
Gli appuntamenti elettorali diventano quindi, per alcuni, momenti di rivalsa, di visibilità, e di potere
personale, un mezzo per condizionare la gestione della cosa pubblica utilizzando gruppi familiari, clientele e
interessi “particolari
Tutte queste dinamiche, frammentazioni, divisioni, personalismi si sono ancora di più appalesate
nell’attuale esperienza amministrativa, che ha manifestato “incongruenze democratiche”:
 sia nella doverosa azione di coinvolgimento /partecipazione dei cittadini sulle scelte/decisioni
amministrative;
 sia per quanto riguarda il rispetto delle norme statutarie e di altri aspetti formali
 sia nell’orientamento delle scelte amministrative per le quali vengono utilizzati criteri non
perfettamente inquadrabili negli obblighi di lealtà, imparzialità, trasparenza e correttezza che
devono qualificare l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli amministratori.
Nel corso della campagna elettorale avremo sicuramente modo di scendere nei dettagli di questa
“cattiva politica”.
Il Patto per Taverna
Da tutte le precedenti considerazioni, risulta evidente che per realizzare un vero cambiamento e un
efficace sviluppo globale della nostra comunità è indispensabile e prioritario superare i
condizionamenti e i meccanismi storici e socio-culturali che abbiamo cercato di evidenziare.
PER FARLO
 C’è bisogno di una nuova mentalità, di uno spirito unitario, attivo e vincente!
Questa è una sfida che gli animi più nobili, disinteressati e illuminati di questa città devono
fare propria, sapendo che per poter programmare uno sviluppo realistico della nostra
comunità occorrono umiltà, impegno e passione.
 Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di uomini nuovi, soprattutto del protagonismo dei
giovani e delle donne.
 C’è bisogno di cittadini coerenti, liberi dentro e fuori, coraggiosi e determinati, capaci di
mettere il bene comune al di sopra di ogni interesse personale.
Le forze politiche e sociali, PD , R.C., UDC
insieme all’Associazione “ Libertà è Partecipazione” ,
 condividendo quest’analisi e in particolare il dovere morale di fare fronte comune nei
confronti delle gravi emergenze delineate nel presente documento,
 in considerazione soprattutto dell’inadeguatezza democratica e delle palesate incapacità
amministrative dell’attuale maggioranza,
hanno riconosciuto la necessità e l’urgenza di un cambiamento reale che metta al primo posto il
bene comune.
Hanno perciò deciso , liberamente, con pari dignità e responsabilità , nella massima trasparenza
e convergenza di intenti , di stipulare tra loro e con i cittadini,
un patto d’onore
su questi punti, fondanti e condivisi :
 essere cittadini di Taverna prima di qualsiasi altra appartenenza;
 considerare l’interesse e il bene collettivo al di sopra di qualsiasi altra valutazione.
 garantire continuità ed efficienza amministrativa, in modo condiviso e paritario, ricercando
prioritariamente il coinvolgimento e la massima partecipazione popolare;
 mettere al primo posto il rispetto della legalità, intesa come etica dell’amministrazione
pubblica, per garantire certezza delle regole, trasparenza, solidarietà e uguaglianza fra tutti i
cittadini.
 ricercare, per come previsto dall’art. 40 dello Statuto Comunale, l’effettiva partecipazione
democratica di tutti i cittadini all’attività politico-amministrativa, economica e sociale della
comunità ( anche su base di quartiere e frazione, così come la partecipazione delle varie
organizzazioni sociali, sindacali, associative e di volontariato), promuovendo e istituendo
tutti gli strumenti possibili per il protagonismo popolare e la cittadinanza attiva (referendum
deliberativi, petizioni, difensore civico, comitati, commissioni, consulte sia delle varie
associazioni, che di giovani, anziani ecc.)
 creare condizioni occupazionali: dando priorità assoluta alla ricerca e all’ innovazione,
valorizzando e organizzando al meglio tutte le risorse/potenzialità del territorio, rivisitandone
ed esaltandone storia, cultura, natura e tradizioni ecc. , allo scopo di farle diventare elementi
di forte identità sociale , e, soprattutto per creare nel nostro territorio posti di lavoro
stabili e dignitosi che permettano un armonico sviluppo economico e un significativo
miglioramento della qualità della vita.
Questo è il primo vero obiettivo morale di ogni buon amministratore, in questa grave
contingenza economica e di povertà crescente! Ed è su questi temi che è stato impostato il
nostro programma amministrativo, predisposto collegialmente con tutte le componenti
della coalizione, non definitivo, ma con dei fogli finali in bianco proprio per rimarcarne l’
apertura e le aspettative per un contributo di idee da parte delle forze sociali, degli operatori
economici e di tutti i cittadini interessati. Siamo sicuri che verrà apprezzato per l’ intelligenza,
la concretezza, l’innovazione e l’ambizione delle proposte.
 Attivare tutti i mezzi e gli incentivi possibili ( consulte di esperti di settore , corsi formativi
ecc.), le strutture tecniche più opportune, affinchè tutte le componenti del tessuto produttivo,
le piccole imprese, il commercio e le attività artigianali , diventino protagoniste coraggiose
di un cambiamento radicale di mentalità, che sappia coinvolgere i giovani e le donne, per
avviare, localmente, le giuste attività imprenditoriali e/o cooperativistiche capaci di creare
posti di lavoro stabili e dignitosi.
 superare ogni divisione ideologica, rompendo una volta per tutte con tutti i vecchi schemi e
meccanismi strumentali del passato;
 utilizzare la dialettica politica come momento di civile confronto, rispettando la verità e
la dignità delle persone e perseguendo, realmente e senza pregiudizi, i sentieri convergenti
dell’etica e del bene comune;
 ricercare perciò momenti di sintesi politica e di critica costruttiva, riconoscendo che
le frammentazioni e le lotte personalistiche strumentali sono una zavorra soffocante e
umiliante per la vita e la crescita libera della nostra città,
 considerare la diversità delle persone, delle proposte e delle esperienze come risorse
da rispettare.
L’obiettivo di questo patto è fare di Taverna una vera città del benessere.
Per fare questo c’è bisogno di un popolo “sovrano” ( non servo e succube), che voglia
sentirsi protagonista e scegliere responsabilmente come vivere il presente e come costruire un
futuro di pace, che garantisca lavoro, prosperità e benessere per tutti .
E c’è bisogno di una nuova classe dirigente, di leaders e amministratori, umili, leali e
rispettosi, capaci di interpretare il mandato ricevuto dal popolo, con spirito di servizio, con una
presenza d’iniziativa costante, con la cura per le competenze, e con una azione trasparente,
rispettosa della legalità e dell’uguaglianza di tutti i cittadini, orientata sempre sul rispetto e la
tutela della vita, della salute e dell’ambiente.
La partecipazione democratica è quindi l’elemento irrinunciabile dal quale partire, la
priorità assoluta del nostro programma amministrativo!
Oggi la storia ci offre un’occasione importante, ci chiama ad essere, insieme,
- cittadini e amministratori - i protagonisti della rinascita della città di Taverna, che deve
tornare a svolgere un ruolo di guida autorevole e prestigiosa di tutta la Presila, facendo
rivivere i fasti dell’antica Trischene.
Questo patto , espresso e stipulato ufficialmente, davanti ai cittadini elettori, inteso come collante e
garante per un’azione amministrativa continuativa, democratica, efficace e trasparente viene letto,
firmato e sottoscritto da tutti i candidati consiglieri e dai rappresentanti delle forze politiche e sociali:

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Insieme per il bene comune - Presentazione della lista

  • 1. CITTA’ di TAVERNA Elezioni Amministrative 2015 11 Aprile 2015 Presentazione della Lista Carissimi Cittadini, sappiamo che stiamo vivendo tutti nella morsa della crisi più grave dal dopoguerra ad oggi, e stiamo pure sperimentando sulla nostra pelle che questa crisi non è solo economica e finanziaria, ma principalmente una crisi di valori che coinvolge tutti gli aspetti della vita: quelli sociali, familiari, religiosi, educativi ecc. In questo panorama desolante, quello che più colpisce la coscienza e la tolleranza dei cittadini è lo spettacolo quotidiano di una classe politica, sempre più frammentata e divisa, che mostra spesso limiti e incapacità nel trovare intese e soluzioni utili per fare uscire il Paese dalla crisi. Addirittura nel mentre vengono imposte ai cittadini e alle famiglie scelte drammatiche e sacrifici insostenibili, assistiamo ad una cronaca quotidiana che ci mostra l’arroganza della “ casta” che continua a crearsi e a pretendere di mantenere privilegi e rendite inaccettabili, corrosive delle striminzite risorse economiche. Vediamo che gli scandali e la corruzione sono diffusi e pervasivi , interessano tutte le regioni e tutti i dialetti, e non risparmiano nessuna forza politica e nessun livello istituzionale. E sappiamo bene che il malaffare e la criminalità organizzata in queste condizioni trovano un terreno fertile, con sacche di connivenza e impunità, favorite dalla lentezza e complessità della macchina burocratica e giudiziaria e principalmente, dalla incapacità di approvare nei tempi rapidi necessari, leggi moderne , semplici e adeguate a prevenire, contrastare e sanzionare le cause e gli effetti perversi di questo sistema . Questo decadimento morale, questo spettacolo avvilente offerto anche all’estero , tanto deleterio per l’immagine stessa del nostro Paese, rappresenta un pericolo per la tenuta democratica e per il futuro del nostro Popolo, sia perché il degrado delle città, la povertà crescente, l’emarginazione e la disoccupazione o inoccupazione ( soprattutto giovanili), rappresentano un terreno fertile per tensioni sociali, strumentalizzazioni, estremismi, razzismi, violenze , atti di disperazione, deviazioni e adesioni a forme di criminalità più o meno organizzate. Certo non dobbiamo lasciarci prendere dalla sfiducia o dalla rassegnazione né dalla facile tendenza a generalizzare, ma , proprio in questi tempi di crisi, che sono anche tempi di riflessione, di presa di coscienza e anche di nuove opportunità, dobbiamo recuperare principalmente un senso di identità e di appartenenza, riscoprire il valore della solidarietà e della responsabilità, e con intelligenza e passione ricostruire, con una azione educativa profonda, i principi fondanti della società, adeguandoli alla criticità dei tempi. Ma questo
  • 2. è possibile solo coinvolgendo tutti i livelli istituzionali, i cittadini, i genitori, le scuole di ogni ordine e grado, le parrocchie e tutte le realtà sociali , sindacali associative e del volontariato. Riscoprire il valore essenziale della buona politica è certamente uno degli obiettivi primari di questa emergenza morale ed educativa, sul quale tutti i cittadini devono convergere :  la buona politica: è l’arte umana più nobile, capace di regolamentare democraticamente tutti gli aspetti della vita civile, a tutela dei diritti di tutti, per una pacifica e ordinata convivenza e per lo sviluppo equilibrato e sostenibile della società. E’ su questi valori che le forze politiche serie devono rifondare i partiti e cercare convergenze  la cattiva politica: è, invece, quella del mercato delle coscienze, un peccato mortale che non fa onore né ai cittadini che lo subiscono né ai politici e agli affaristi che lo praticano perché rappresenta il più pesante ostacolo per lo sviluppo della nostra comunità, un vero cancro metastatico che toglie la vita e soprattutto la speranza e il futuro ai nostri figli. E’ da questa che i partiti rifondati , ma soprattutto i cittadini onesti devono prendere attivamente le distanze, in vario modo, impegnandosi a diventare i protagonisti della vita politica, facendo scelte mature e consapevoli delle persone e coalizioni , basandole sulla fiducia, la conoscenza diretta, la competenze e la moralità dei candidati. L’astensionismo, o la rassegnazione o il voto di protesta sono invece segni legittimi, ma non costruttivi, di immaturità democratica. Dobbiamo precisare che la ricostruzione del valore della politica richiede anche il rispetto di altri 2 elementi fondanti di ogni vero sistema democratico: la PARTECIPAZIONE e la LEGALITA’ Infatti non ci può essere vera democrazia se gli amministratori e i cittadini non si comportano eticamente, da individui liberi, dentro e fuori, mettendo il bene comune prima di ogni interesse personale; se non si coinvolgono e partecipano attivamente e responsabilmente alle scelte importanti della loro comunità e del loro futuro ! Tornando alla crisi generale, è evidente che questa è ancora più critica e drammatica in una regione del Sud come la nostra Calabria, e lo è ancora di più per una cittadina come Taverna, che vive anche lo svantaggio comune a tutte le zone interne. In effetti in questi anni di crisi generale , questa nostra comunità , ha imboccato un progressivo declino in quasi tutti gli aspetti socio-politici ed economici, smarrendo sempre più quell’immagine prestigiosa di Comune guida che Taverna aveva rappresentato nel recente passato, per tutta la Presila catanzarese ( e non solo). La disoccupazione crescente, la ripresa dell’emigrazione , il fenomeno preoccupante della fuga dei cervelli, la crisi dell’edilizia, dell’agricoltura e della zootecnia, la disaffezione crescente della presenza turistica nei villaggi silani ecc. sono sotto i nostri occhi e ci fanno seriamente preoccupare per il futuro del nostro comprensorio. A questo punto tutti i cittadini ma soprattutto tutte le forze sociali e politiche, le poche realtà imprenditoriali e produttive , devono sentire pressante il dovere di trovare idee nuove, energie, risorse e soluzioni per uscire da questa terribile crisi. PER FARE QUESTO OCCORRE PROCEDERE CON UNA METODOLOGIA SCIENTIFICA DI CONOSCENZA DI NOI STESSI E DEL NOSTRO TERRITORIO.
  • 3. Questo lavoro di autoanalisi abbiamo preferito avviarlo con delle riflessione e ispirazioni, ripercorrendo a ritroso la nostra storia, partendo dalle nostre radici, dalle antiche e nobili città di Trischene e Taverna Vecchia: le “Croniche” ci raccontano del loro splendore, delle ricchezze, delle arti e dei mestieri , in particolare dei prestigiosi laboratori della seta e del legno ecc. ma ci parlano anche della loro decadenza e distruzione, sottolineando che più che per le aggressioni e l’ esuberanza delle forze nemiche, quelle nostre città poterono essere sconfitte per le divisioni tra i diversi ceti sociali e tra le fazioni greca e latina. Spostandoci ai nostri tempi , abbiamo avuto la fortuna in questi giorni di recuperare e di rileggere il n° 1 del 1 gennaio 1974 della rivista “Selezione –Centro Studi Emigrazione “, nel quale venne pubblicato il risultato di una ricerca effettuata nell’estate del 1973 nel nostro territorio da un gruppo qualificato di operatori del Centro Missionario Scalambriano di Piacenza . La cosa interessante di questo documento è la fotografia che viene fatta della nostra comunità in tutti i suoi aspetti, compresi pregi e difetti dei cittadini e classi dirigenti. Non potendo in questa sede riferirne tutti i contenuti , rimandiamo gli interessati a visionarlo e/o scaricato dal nostro sito ………………………, sicuramente sarà una singolare e preziosa occasione, per tutti, di confrontare il recente passato con il presente, per capire se siamo cambiati e come siamo cambiati. Come potrete verificare voi stessi, da questa analisi, vengono evidenziati aspetti negativi e limitanti abbastanza comuni e caratterizzanti la società tavernese del tempo, in particolare apatia, passività, rassegnazione, clientelismo, personalismo, raccomandazioni e, soprattutto, divisioni politiche basate più su personalismi che su motivazioni ideologiche . L’altra annotazione importante riguarda la scarsa partecipazione e coinvolgimento della popolazione alle scelte/decisioni sociali/amministrative, anche per insensibilità /incapacità delle classi dirigenti del tempo. Se veniamo all’attualità dei nostri giorni, se siamo onesti fino in fondo con noi stessi, ci rendiamo conto che molti aspetti negativi e limitanti continuano condizionare lo svolgimento della vita sociale e amministrativa, l’espressione di una autentica democrazia e, soprattutto, la libertà reale delle persone e la loro capacità di iniziativa, di investire, fare impresa o associarsi in cooperative, per avviare attività produttive che creino sviluppo concreto e posti di lavoro dignitosi. Per chi si propone di guidare questo nostro Comune, la consapevolezza delle dinamiche che abbiamo preso in considerazione è fondamentale e , rappresenta la prima sfida , una vera e propria emergenza culturale ed educativa da affrontare, come abbiamo detto sopra con strumenti anche psicologici e motivazionali adeguati, coinvolgendo tutti (istituzioni, genitori, parrocchie, scuola, associazioni ecc. ) per fare di Taverna “una società educante” attraverso azioni semplici e concrete in grado di sconfiggere gli atteggiamenti negativi e limitanti, e di stimolare quelli positivi e propulsivi , sia del territorio che degli stessi cittadini di Taverna . Purtroppo dobbiamo prendere atto che, soprattutto negli ultimi 10-15 anni , tutte le passate amministrazioni hanno sempre trascurato di affrontare questi temi, forse per ignoranza o sottovalutazione, per cui nonostante le più nobili intenzioni iniziali, si sono poi trovate, inevitabilmente, coinvolte in crisi traumatiche, per l’emergere di alcuni interessi/visioni personali e di parte piuttosto che per significative divergenze amministrative, ideologiche o di partito , penalizzando in tal modo l’azione amministrativa e il bene collettivo. In un quadro generale di crisi e degenerazione della politica e dei partiti, anche a Taverna, l’opportunismo, il cambiamento di casacca (o il pellegrinaggio da un partito all’altro) sono diventati, per alcuni personaggi, lo sport preferito.
  • 4. Gli appuntamenti elettorali diventano quindi, per alcuni, momenti di rivalsa, di visibilità, e di potere personale, un mezzo per condizionare la gestione della cosa pubblica utilizzando gruppi familiari, clientele e interessi “particolari Tutte queste dinamiche, frammentazioni, divisioni, personalismi si sono ancora di più appalesate nell’attuale esperienza amministrativa, che ha manifestato “incongruenze democratiche”:  sia nella doverosa azione di coinvolgimento /partecipazione dei cittadini sulle scelte/decisioni amministrative;  sia per quanto riguarda il rispetto delle norme statutarie e di altri aspetti formali  sia nell’orientamento delle scelte amministrative per le quali vengono utilizzati criteri non perfettamente inquadrabili negli obblighi di lealtà, imparzialità, trasparenza e correttezza che devono qualificare l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli amministratori. Nel corso della campagna elettorale avremo sicuramente modo di scendere nei dettagli di questa “cattiva politica”. Il Patto per Taverna Da tutte le precedenti considerazioni, risulta evidente che per realizzare un vero cambiamento e un efficace sviluppo globale della nostra comunità è indispensabile e prioritario superare i condizionamenti e i meccanismi storici e socio-culturali che abbiamo cercato di evidenziare. PER FARLO  C’è bisogno di una nuova mentalità, di uno spirito unitario, attivo e vincente! Questa è una sfida che gli animi più nobili, disinteressati e illuminati di questa città devono fare propria, sapendo che per poter programmare uno sviluppo realistico della nostra comunità occorrono umiltà, impegno e passione.  Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di uomini nuovi, soprattutto del protagonismo dei giovani e delle donne.  C’è bisogno di cittadini coerenti, liberi dentro e fuori, coraggiosi e determinati, capaci di mettere il bene comune al di sopra di ogni interesse personale. Le forze politiche e sociali, PD , R.C., UDC insieme all’Associazione “ Libertà è Partecipazione” ,  condividendo quest’analisi e in particolare il dovere morale di fare fronte comune nei confronti delle gravi emergenze delineate nel presente documento,  in considerazione soprattutto dell’inadeguatezza democratica e delle palesate incapacità amministrative dell’attuale maggioranza, hanno riconosciuto la necessità e l’urgenza di un cambiamento reale che metta al primo posto il bene comune. Hanno perciò deciso , liberamente, con pari dignità e responsabilità , nella massima trasparenza e convergenza di intenti , di stipulare tra loro e con i cittadini,
  • 5. un patto d’onore su questi punti, fondanti e condivisi :  essere cittadini di Taverna prima di qualsiasi altra appartenenza;  considerare l’interesse e il bene collettivo al di sopra di qualsiasi altra valutazione.  garantire continuità ed efficienza amministrativa, in modo condiviso e paritario, ricercando prioritariamente il coinvolgimento e la massima partecipazione popolare;  mettere al primo posto il rispetto della legalità, intesa come etica dell’amministrazione pubblica, per garantire certezza delle regole, trasparenza, solidarietà e uguaglianza fra tutti i cittadini.  ricercare, per come previsto dall’art. 40 dello Statuto Comunale, l’effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all’attività politico-amministrativa, economica e sociale della comunità ( anche su base di quartiere e frazione, così come la partecipazione delle varie organizzazioni sociali, sindacali, associative e di volontariato), promuovendo e istituendo tutti gli strumenti possibili per il protagonismo popolare e la cittadinanza attiva (referendum deliberativi, petizioni, difensore civico, comitati, commissioni, consulte sia delle varie associazioni, che di giovani, anziani ecc.)  creare condizioni occupazionali: dando priorità assoluta alla ricerca e all’ innovazione, valorizzando e organizzando al meglio tutte le risorse/potenzialità del territorio, rivisitandone ed esaltandone storia, cultura, natura e tradizioni ecc. , allo scopo di farle diventare elementi di forte identità sociale , e, soprattutto per creare nel nostro territorio posti di lavoro stabili e dignitosi che permettano un armonico sviluppo economico e un significativo miglioramento della qualità della vita. Questo è il primo vero obiettivo morale di ogni buon amministratore, in questa grave contingenza economica e di povertà crescente! Ed è su questi temi che è stato impostato il nostro programma amministrativo, predisposto collegialmente con tutte le componenti della coalizione, non definitivo, ma con dei fogli finali in bianco proprio per rimarcarne l’ apertura e le aspettative per un contributo di idee da parte delle forze sociali, degli operatori economici e di tutti i cittadini interessati. Siamo sicuri che verrà apprezzato per l’ intelligenza, la concretezza, l’innovazione e l’ambizione delle proposte.  Attivare tutti i mezzi e gli incentivi possibili ( consulte di esperti di settore , corsi formativi ecc.), le strutture tecniche più opportune, affinchè tutte le componenti del tessuto produttivo, le piccole imprese, il commercio e le attività artigianali , diventino protagoniste coraggiose di un cambiamento radicale di mentalità, che sappia coinvolgere i giovani e le donne, per avviare, localmente, le giuste attività imprenditoriali e/o cooperativistiche capaci di creare posti di lavoro stabili e dignitosi.  superare ogni divisione ideologica, rompendo una volta per tutte con tutti i vecchi schemi e meccanismi strumentali del passato;  utilizzare la dialettica politica come momento di civile confronto, rispettando la verità e la dignità delle persone e perseguendo, realmente e senza pregiudizi, i sentieri convergenti dell’etica e del bene comune;  ricercare perciò momenti di sintesi politica e di critica costruttiva, riconoscendo che le frammentazioni e le lotte personalistiche strumentali sono una zavorra soffocante e umiliante per la vita e la crescita libera della nostra città,  considerare la diversità delle persone, delle proposte e delle esperienze come risorse da rispettare. L’obiettivo di questo patto è fare di Taverna una vera città del benessere.
  • 6. Per fare questo c’è bisogno di un popolo “sovrano” ( non servo e succube), che voglia sentirsi protagonista e scegliere responsabilmente come vivere il presente e come costruire un futuro di pace, che garantisca lavoro, prosperità e benessere per tutti . E c’è bisogno di una nuova classe dirigente, di leaders e amministratori, umili, leali e rispettosi, capaci di interpretare il mandato ricevuto dal popolo, con spirito di servizio, con una presenza d’iniziativa costante, con la cura per le competenze, e con una azione trasparente, rispettosa della legalità e dell’uguaglianza di tutti i cittadini, orientata sempre sul rispetto e la tutela della vita, della salute e dell’ambiente. La partecipazione democratica è quindi l’elemento irrinunciabile dal quale partire, la priorità assoluta del nostro programma amministrativo! Oggi la storia ci offre un’occasione importante, ci chiama ad essere, insieme, - cittadini e amministratori - i protagonisti della rinascita della città di Taverna, che deve tornare a svolgere un ruolo di guida autorevole e prestigiosa di tutta la Presila, facendo rivivere i fasti dell’antica Trischene. Questo patto , espresso e stipulato ufficialmente, davanti ai cittadini elettori, inteso come collante e garante per un’azione amministrativa continuativa, democratica, efficace e trasparente viene letto, firmato e sottoscritto da tutti i candidati consiglieri e dai rappresentanti delle forze politiche e sociali: