4. MA ALLORA: Quando non devo preoccuparmi? Quando non devo fare nulla? Quando mi devo mettere a dieta? Come mi devo mettere a dieta? Quando divento da statine/ACE-inibitore?
5.
6. PROTOCOLLO DIAGNOSTICO PER IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE (AUTOSOMICA DOMINANTE)* ( Nota 13 pubblicata su G.U. N. 94 del 23/04/1994) Nel probando: LDL-C > 200 (o Col Tot > 290); LDL-C > 175 se prepubere; Tg < 200. + Xantomatosi tendinea e/o documentazione di deficit recettoriale o genetico. Oppure + Nei familiari di 1° grado: fenotipo e concentrazioni lipidiche analoghe a quello del probando e/o xantomatosi tendinea e/o documentazione di deficit recettoriale o genetico. Oppure + Cardiopatia ischemica o aterosclerosi clinicamente manifesta in altri distretti prima dei 55 anni negli uomini e prima dei 60 anni nelle donne (documentate) nel probando e/o nei familiari di 1° grado N.B. Vanno escluse iperlipidemie secondarie a farmaci, diabete , tireopatie non compensate, sindrome nefrosica, insuff. renale in trattamento dialitico. * da deficit di recettore B-E
7. MORTALITA’ CORONARICA IN UNA COORTE DI PAZIENTI CON IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE (F. H.) (1180 PAZIENTI - 15 ANNI DI OSSERVAZIONE) CLASSE DI ETA’ N° DI MORTI ATTESI NELLA POPOLAZIONE GENERALE N° DI MORTI TRA GLI F.H. RISCHIO RELATIVO UOMINI N = 605 20 - 39 DONNE N = 575 20-39 40-59 60-79 ATHEROSCLEROSIS 1999; 142:105 6 0.12 48.4 13 3.7 3.5 40 - 59 60 - 79 6.3 7 1.1 2 0.02 100 6 0.71 8.4 12 4.62 2.6
8. PROTOCOLLO DIAGNOSTICO PER IPERLIPIDEMIA COMBINATA FAMILIARE ( Nota 14 da G.U. N. 94 del 23/04/1994, modificata) Nel probando: LDL-C > 160 e/o Tg > 200 + Nei familiari di 1° grado: fenotipi multipli (diversi da quello del probando, o uguali se il probando presenta iperlipidemia mista). + Cardiopatia ischemica o aterosclerosi clinicamente manifesta in altri distretti prima dei 55 anni negli uomini e prima dei 60 anni nelle donne (documentate) nel probando e/o nei familiari di 1° grado. Tale criterio, non indispensabile se disponibili i dati ematochimici dei familiari, può essere utilizzato in mancanza degli stessi. N.B. Vanno escluse iperlipidemie secondarie a farmaci, diabete, tireopatie non compensate, sindrome nefrosica, insuff. renale in trattamento dialitico.
9.
10.
11. JAMA 2003; 289 : 2560-2572 J Hypertens 2003; 21 : 1011-1063 JNC VII ESH/ESC 2003 Categoria Systolica Diastolica (mmHg) (mmHg) Normale < 120 e < 80 Pre-ipertensione 120-139 o 80-89 Ipertensione Stadio I 140-159 o 90-99 Stadio II >= 160 o >= 100 Categoria Sistolica Diastolica (mmHg) (mmHg) Ottimale < 120 e < 80 Normale 120-129 e 80-84 Normale-alta 130-139 o 85-89 Ipertensione Grado I 140-159 o 90-99 Grado II 160-179 o 100-109 Grado III >= 180 o >= 110
20. Differenze nel rischio di infarto derivante con livelli diversi di fattori di rischio modificabili, espresso in percentuale: pressione arteriosa sistolica, abitudine al fumo, colesterolo totale, diabete; Il progetto CUORE, Uomini 35-69 anni, esenti da infarto alla linea base PAS= Pressione Arteriosa Sistolica; Fumo=Abitudine al fumo; COL= colesterolemia 67,6 PAS, Fumo, COL 34,3 Diabete (Si/No) 54,4 30,6 COL (40 mg/dl) 65,0 63,0 46,7 Fumo (Si/No) 42,4 39,2 53,3 12,4 PAS (15 mmHg) Si/No 40 mg/dl Si/No 15mmHg Diabete COL Fumo PAS
21. Influenza dei differenti livelli di BMI sul rischio cardiovascolare attraverso i fattori di rischio del modello predittivo (Progetto CUORE uomini 35-69) S. Panico et al. Preventive Medicine 2.3 (0.7-4.1) 4.2 (3.2-5.3) 3.8 (2.9-4.8) 1 unità Percentuale di riduzione del rischio per differenti livelli di unità di BMI 6.9 (2.2-11.9) 4.6 (1.5-8.1) Eventi cerebrovascolari 12.1 (9.4-15.0) 8.2 (6.3-10.2) Eventi coronarici 10.9 (8.6-13.7) 7.4 (5.8-9.4) Tutte 3 unità 2 unità
22. Ital Heart J 2004; 5 (Suppl 8): 122S-135S 25% degli eventi 75% degli eventi 20 82.0 >= 5% 57.8 >= 10% 35.7 >= 15% 25.0 >= 20% Prevalenza eventi MCV % Rischio MCV a 10 anni
23. Ital Heart J 2004; 5 (Suppl 8): 122S-135S 4% degli eventi 96% degli eventi 20 47.0 >= 5% 16.8 >= 10% 7.7 >= 15% 3.7 >= 20% Prevalenza eventi MCV % Rischio MCV a 10 anni