RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
La scuola che vorrei 1 Le assemblee degli alunniICSanBiagioTv
Classe quinta della Scuola Primaria "Marco Polo" di Cavrie (TV) - IC San Biagio di Callalta.
Gli alunni di classe quinta organizzano e conducono le assemblee di plesso, esempio di democrazia partecipata a scuola.
RI-GENERAZIONE ENERGETICA ENERGIA E SOSTENIBILITÀ
Esperienze, idee e scenari di sviluppo
20 dicembre 2013
Incubatore d’Impresa di Sviluppo Basilicata Metapontum
Metaponto di Bernalda (MT)
La scuola che vorrei 1 Le assemblee degli alunniICSanBiagioTv
Classe quinta della Scuola Primaria "Marco Polo" di Cavrie (TV) - IC San Biagio di Callalta.
Gli alunni di classe quinta organizzano e conducono le assemblee di plesso, esempio di democrazia partecipata a scuola.
Curricolo early algebra. Competenza B1. Confrontare numeri espressi indifferentemente nelle due forme e capire quando conveniente passare da una forma all’altra.
Realizziamo stage per i progetti PON C5 in Inghilterra (Londra o altre città). Siamo al servizio dei tour operators e delle agenzie per fornire le soluzioni,
Marketing B2B e B2C a confronto. L'importanza della strategia integrata di ma...Gabriele Ferretti
Una lezione dedicata agli studenti del corso di marketing della Facoltà di Economia (Università Degli Studi di Pavia).
Lezione tenuta da Gabriele Ferretti
Analisi preliminare legata ad una strategie di vendita alla distribuzione organizzata. Un lavoro realizzato dall'agenzia di Comunicazione Tangherlini di Ancona. www.tangherlini.it
Come fare social selling con Linkedin. I passi fondamentali Social selling in pratica. Slide di accompagnamento al Webinar tenuto da Leonardo Bellini il 13 giugno 2016
Con blog, forum, social network, i mercati sono sempre più conversazionali, è questa la prima e forse più celebre tesi del Cluetrain Manifesto, il manifesto che invita all'azione tutte le imprese che operano all'interno del nuovo mercato interconnesso.
Webinar: il sistema di gestione delle obiezioni nella vendita B2BL'Ippogrifo®
La gestione di obiezioni e resistenze da parte dei clienti che devono acquistare è uno step delicato da affrontare che richiede il massimo dell’attenzione.
Chi si occupa di vendita in un’impresa spesso sottovaluta la sua preparazione perché confida nelle sue capacità “just in time”. Non è così che va affrontata la preparazione commerciale in un’azienda organizzata.
Il webinar ha l’obiettivo di illustrare tutti gli step per preparare al meglio questo tipo di task all’interno della procedura commerciale di vendita.
Social Selling Workshop - presentazione tenuta in ASSEPRIM- ConfCommercio, il 12 ottobre 2016. Come e perché il Social Selling vi potrebbe interessare. Come creare un processo di social selling in 6 passi
Una breve presentazione sul nuovo ruolo dei consumatori nell'era di Internet. Le differenze tra consumer e prosumer e come va trattato quest'ultimo da parte del venditore.
Curricolo early algebra. Competenza B1. Confrontare numeri espressi indifferentemente nelle due forme e capire quando conveniente passare da una forma all’altra.
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Come fare social selling con Linkedin. I passi fondamentali Social selling in pratica. Slide di accompagnamento al Webinar tenuto da Leonardo Bellini il 13 giugno 2016
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La gestione di obiezioni e resistenze da parte dei clienti che devono acquistare è uno step delicato da affrontare che richiede il massimo dell’attenzione.
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Una breve presentazione sul nuovo ruolo dei consumatori nell'era di Internet. Le differenze tra consumer e prosumer e come va trattato quest'ultimo da parte del venditore.
Il Cliente è la risorsa principale di ogni Azienda; per averne un numero sempre maggiore e ogni giorno più fedele è necessario creare un filo diretto in grado di rendere la nostra comunicazione verso la Clientela efficace e di successo. In tale direzione si muove questo corso che affronta il tema della comunicazione e del presidio del proprio mercato di riferimento, partendo dalla pianificazione dell’attività di marketing, attraverso la realizzazione di tale attività, fino alla valutazione dei risultati conseguiti.
Il percorso formativo si propone di fornire gli strumenti basici di sviluppo della comunicazione per le concessionarie all’interno della loro “area di competenza” locale.
2013 12-16 commodity branding per università bologna slide shareMaurizio Pisani
Coomodity Branding. Come creare marche per prodotti indifferenziati nel largo consumo alimentare. Il caso dell'ortofrutta. Lezione tenuta da Maurizio Pisani all'Università di Bologna, il 16 dicembre 2013.
Il lavoro svolto dal dott. Catallo è stato quello di affiancare il management dell’istituto, con l’obiettivo di migliorare la corporate identity, evolvere il posizionamento ed aumentare la percezione di unicità da parte dei clienti (immagine).
1. LA CENTRALITÀ DELLA MARCA DEL
DISTRIBUTORE NELLE STRATEGIE DELLA
GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA.
RICERCA SULLA MARCA CONSILIA.
Relatore Laureando
Ch.mo prof. Paolo Fedele Matteo Gallicchio
2. INTRODUZIONE E INDICE
Domanda di ricerca:
Qual è l’approccio dei consumatori alla
marca del distributore nei punti vendita
di dimensioni ridotte?
Metodo:
Indagine sulla relazione esistente tra i
clienti di due specifiche filiali di Cadoro
Supermercati e la marca Consilia.
Indice della presentazione:
• Grande distribuzione organizzata
• Marca del distributore
• Caso studio sulla marca Consilia
• Conclusioni
3. LA GRANDE DISTRIBUZIONE
ORGANIZZATA (GDO)
• Surplus dell’offerta
• Crisi del settore nel 2013/2014
• Evoluzione del consumatore:
infedele (store loyalty/brand loyalty)
cherry picker
• Nuovi trend
4. I TREND DELLA GDO
Affermarsi del modello superstore
Evoluzione del discount
Insorgere dei negozi specializzati
Sviluppo della marca del distributore
5. LA MARCA DEL DISTRIBUTORE
(MDD)
Convenienza
per il
consumatore
finale
Segmentazion
e per linee
Margini più
elevati
Condizione di
coopetition
Evoluzione del mercato:
• Crollo del primo prezzo
• Crescita linee Premium
• Crescita linee bio
Ricerca della qualità (value for money).
6. L’EVOLUZIONE DEL MODELLO DI
GESTIONE DELLE MDD
DA …
(modello “tradizionale”)
Opportunità difesa margini
Poche categorie
Fornitori minori
Qualità e prezzi da discount
Visione tattica
A …
(modello “evoluto”)
Leva di FIDELIZZAZIONE
Tutto l’assortimento
Fornitori specializzati o brand affermati
Qualità da leader a prezzi competitivi
Visione STRATEGICA
7. IL CASO STUDIO
Antefatto: lamentele pervenute al servizio clienti
Obiettivi della ricerca:
• Capire la natura delle lamentele e in che misura esse
vengono condivise dal resto dei clienti
• Conoscere l’approccio dei consumatori verso la marca
Consilia
• Indagare sulla relazione che lega la clientela al punto
vendita di riferimento.
9. ANALISI LAMENTELE E INTERVISTE
Output interviste:
• Clientela affezionata
• Restia al cambiamento
• Comodità dei negozi di quartiere
Analisi dei complaints:
Non trovo più dei prodotti che ero abituato ad
acquistare
Ci sono troppi prodotti a marchio Consilia
Non ho più i servizi che avevo prima
I prodotti Consilia non sono buoni
Il personale è poco esaustivo
10. QUESTIONARI
• 123 risposte totali
• 23 quesiti
• Compilati in modalità assistita
• Sottoposti in più giornate nei punti vendita imputati:
Treviso, via Cal di Breda
Treviso, viale Monfenera
11. RISULTATI QUESTIONARIO (1)
Acquista prodotti a
marchio Consilia?
Il 96% degli intervistati afferma di
acquistare Consilia.
Considera i prodotti
Consilia vantaggiosi?
Oltre ¾ del campione considera i
prodotti Consilia vantaggiosi.
Secondo lei Consilia:
Più di 2
3 delle persone ritengono
che Consilia abbia una qualità simile
o superiore alle marche tradizionali
12. RISULTATI QUESTIONARIO (2)
L’assortimento Consilia
secondo lei è:
3
5 lo giudica positivo, mentre
1
5 lo valuta eccessivo
Riconosce le 4 linee
Consilia?
Meno di una persona su 10 afferma
di riconoscere chiaramente questa
segmentazione
Dando una valutazione
complessiva i prodotti Consilia
per lei sono:
Il 62% del campione li giudica
soddisfacenti o ottimi, il 24% nella
media e solo il 6% scarsi.
13. CONCLUSIONI
Oggettiva necessità
di compiere scelte
di assortimento nei
supermercati piccoli
Approccio positivo
dei clienti alla marca
del distributore:
riconosciute qualità
e convenienza
Smentite in buona
parte le critiche di
un segmento
circoscritto di clienti
14. IMPLICAZIONI OPERATIVE
• Potenziare la comunicazione in-store sui prodotti Consilia
(awareness linee)
• Organizzare iniziative promozionali su Consilia
(es: free sample sulla linea premium ➝ focus sulla qualità)
• Effettuare verifiche sul posizionamento a scaffale delle merci nei punti vendita più
piccoli
(equilibrio marca del distributore vs. marche tradizionali).