Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazione labinfo
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2. Per gli africani, il “mal d’Africa” non è una malattia dell’animo poetico Il mal d’Africa è la nostalgia che colpisce chi visita questo continente e che rimane per tutta la vita nel viaggiatore che ha saputo cogliere la vera essenza dell’Africa. Alla base di queste sensazioni vi è il travolgente contatto con la natura selvaggia, che ci riconduce alle nostre più antiche origini di uomini naturali. Ma dietro l’Africa dei parchi, della natura incontaminata, della grande fauna, c’è un altro continente che non si può ignorare: l’Africa è investita da violenza e mali che sembrano incurabili: povertà, malattie, fame, AIDS, analfabetismo, guerre, odio etnico e religioso, violazione dei diritti umani, mancanza di democrazia e libertà.
3. Tipi di malattie in Africa: MALATTIE INFETTIVE Dovute all’azione di batteri e virus patogeni. Le principale sono: AIDS, colera, difterite, ebola, epatite, morbillo, pertosse, peste, TBC, tetano, polmonite, tifo. MALATTIE PARASSITARIE Dovute pidocchi, zanzare, vermi. Le principale sono: dengue, febbre di lassa, febbre gialla, filariosi, malaria, tracoma, leishmaniosi, malattia del sonno. MALATTIE DA CARENZA ALIMENTARE Dovute a insufficienza di cibo, sia come quantità che come qualità. L’organismo ha bisogno di principi nutritivi, senza i quali il fisico non ha sufficiente energia per svolgere le varie funzioni vitali. N ei Paesi poveri, infatti, spesso il cibo disponibile è costituito quasi esclusivamente di cereali. MALATTIE DALL'UTILIZZO DI ACQUE INFETTE è possibile classificare le malattie di origine idrica in tre grandi gruppi: 1) Malattie trasmesse per contagio oro fecale (feci-mani-bocca). 2) Malattie dovute a microrganismi presenti nell'acqua. 3) Malattie trasmesse da insetti vettori e da animali che vivono nell'acqua
4. Queste piramidi dell’età sono grafici che illustrano la composizione della popolazione di Europa e Africa: nel confronto emerge l’invecchiamento della popolazione europea, legata alla diminuzione delle nascite ( appare una realtà abbastanza stabile ed equilibrata) e, al contrario, la realtà africana caratterizzata da una popolazione molto giovane e da un elevato tasso di natalità che va via, via diminuendo a causa della altissima mortalità dovuta a malattie infettive e malnutrizione. L’Africa è poi il continente in cui è più diffuso l’AIDS e in cui si registra il più alto numero di morti al mondo per questa malattia. I medici sono pochi rispetto alle necessità e non sono distribuiti sul territorio perché la maggior parte di loro opera all'interno degli ospedali che sono presenti solo nelle grandi città.
5. Le cause del sottosviluppo: cause interne e cause esterne Tra le cause interne dobbiamo considerare le condizioni climatiche sfavorevoli, con lunghi periodi di siccità soprattutto nell’Africa subsahariana e il forte incremento demografico che rende spesso vano ogni piccolo aumento della produzione agricola. Tra le cause esterne, vanno valutate le condizioni di assoggettamento coloniale da parte delle Potenze europee che hanno sfruttato per molto tempo le risorse africane a loro vantaggio. Al colonialismo è seguita un’indipendenza difficile da gestire, poiché gli Europei non avevano favorito la formazione di una classe politica né imprenditoriale. Dopo la fine del colonialismo i Paesi ricchi hanno approfittato della loro superiorità economica e tecnologica per mantenere rapporti commerciali a loro favorevoli e per controllare e sfruttare le risorse economiche dell’Africa. E’ il cosiddetto ’scambio ineguale’: i Paesi ricchi esportano prodotti industriali che hanno un costo più elevato delle materie prime che importano dagli Stati africani. Anche la politica degli aiuti, attraverso la concessione di prestiti ai Paesi africani, non ha risolto il problema, ma ha aggravato la situazione di questi Paesi che hanno accumulato debiti enormi, che in molti casi non sono assolutamente in grado di pagare. Un Paese indebitato non ha possibilità di sviluppo.
6. Risorse sufficienti per una popolazione in grande crescita? L'Africa si presenta come una grande riserva di risorse naturali. Nonostante molti territori siano improduttivi, l'agricoltura nella regione tropicale umida produce in grande quantità generi molto richiesti dai mercati dei Paesi sviluppati. Nell'Africa a Sud del Sahara si trovano molti minerali preziosi, richiesti dal sistema economico mondiale moderno, soprattutto in Europa, Giappone e Nord America. Oggi in quest'area si produce un terzo di tutta la produzione d'oro del mondo, quasi tutta la produzione di diamanti e buona parte del rame. I distretti minerari, tuttavia, sono pochi e le esportazioni interessano quindi un numero esiguo di Paesi. Nonostante gli sforzi, in vasta parte delle terre coltivate sono tuttora impiegate tecniche primitive, proprie della cosiddetta agricoltura di sussistenza, volta alla produzione di derrate alimentari, come il sorgo e il miglio, necessarie per l’alimentazione delle popolazioni locali. Va poi aggiunto che, sterminate estensioni del territorio africano, sono desertiche, quindi improduttive. Inoltre un grave problema che affligge soprattutto le aree comprese tra deserto e savana, è la scarsità d’acqua che ostacola le possibilità di sviluppo agricolo. In Africa, oltre all’agricoltura di sussistenza, esiste quella di piantagione, praticata con tecniche avanzate ed investimenti di capitale solitamente stranieri: la produzione, costituita da caffè, cacao, frutta tropicale, cotone è destinata all’estero. Nelle aree steppiche e desertiche è ancora praticato un misto allevamento/ agricoltura da popolazioni nomadi che si spostano alla ricerca di pascoli, sfruttando contemporaneamente con tecniche tradizionali, le risorse del territorio.
7. Proverbio dell'Africa Nera... Se leghi un uomo con una corda, lui la rompe, se lo leghi con un filo non si libera più. La dolcezza è più forte della violenza
8. Giulia Casagli Università degli Studi di Firenze Facoltà di Lettere e Filosofia CdL Lingue Letterature e Studi Interculturali Laboratorio di Informatica 2010-2011