Osservazioni aerospaziali: Applicazioni territoriali ed ambientali Maurizio Pollino
A. Arolchi, D. Bersan, F. Borfecchia, A. Buonamassa, L. De Cecco, A.B. Della Rocca, L. La Porta, R. Marinozzi, S. Martini, M. Pollino, L. Rossi - UTMEA-TER
Primo workshop Unità Tecnica Modellistica Energetica e Ambientale (UTMEA)
Roma, 15 Giugno 2010
Elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione per l’analisi multis...Maurizio Pollino
15.ma Conferenza Nazionale ASITA, 15 – 18 novembre 2011, Reggia di Colorno
Authors: Carmelo Riccardo Fichera, Giuseppe Modica,
Antonio Bruno Della Rocca, Maurizio Pollino
Abstract:
Osservazioni aerospaziali: Applicazioni territoriali ed ambientali Maurizio Pollino
A. Arolchi, D. Bersan, F. Borfecchia, A. Buonamassa, L. De Cecco, A.B. Della Rocca, L. La Porta, R. Marinozzi, S. Martini, M. Pollino, L. Rossi - UTMEA-TER
Primo workshop Unità Tecnica Modellistica Energetica e Ambientale (UTMEA)
Roma, 15 Giugno 2010
Elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione per l’analisi multis...Maurizio Pollino
15.ma Conferenza Nazionale ASITA, 15 – 18 novembre 2011, Reggia di Colorno
Authors: Carmelo Riccardo Fichera, Giuseppe Modica,
Antonio Bruno Della Rocca, Maurizio Pollino
Abstract:
Il GIS nel monitoraggio delle attività di caveGeosolution Srl
Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
Suscettibilitá al dissesto: contributi metodologiciRicercazione
Prof. Roberto Romeo - Enrico Gennari (Universitá Urbino)
“Difesa del Suolo e Valorizzazione delle Aree Montane:
prevenzione del rischio idrogeologico e cooperazione istituzionale per un territorio fragile”
Urbino, 18 dicembre 2009
Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo d...Davide Rizzo
The Mediterranean terraced landscapes are largely shaped by the agrarian drainage systems, nowadays increasingly exposed to degradation due to changes in their management, diffusely neglected since the 1960s. The aim of this research is to characterize the slope lands drainage systems, at the landscape scale, in a hilly Mediterranean context, in order to define action priorities for their active conservation. The selected study area covers 62 km 2 on the southwest hillside of Monte Pisano (43°44' N, 10°32' E, NW Tuscany) mainly dedicated to the olive growing. The methodology is GIS-oriented and uses remote-sensing techniques; it is addressed to the landscape characterization, based on structural and agronomic parameters. The result is the drawing-up of some directions for the management of these rural landscapes, as a first step in the setting out of a framework to sustain their agro-environmental functionalities.
_________________
citation: Rizzo D, GAlli M, Sabbatini T, Bonari E (2006). Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo della agronomia territoriale. In : The new landscapes, atti del convegno SIEP-IALE. Gibelli G, Padoa-Schioppa E, Santolini R (éds.). Architettura del paesaggio, Pesaro (ITA), CD overview n.16. DOI: 10.13140/2.1.3762.9767
Elaborazioni cartografiche varie effettuate in diversi anni per diversi scopi. Le elaborazioni rappresentate mostrano quasi tutte un riferimento al progetto seguito, sono state ottenute tutte attraverso l'utilizzo di ArcGIS con licenza accademica. Qualità ridotta per esigenze di upload.
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 02 - V. BarbieriPlanetek Italia Srl
Workshop:
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"La predisposizione del quadro conoscitivo comunale con dati satellitari: Preciso Land."
Vincenzo Barbieri - Planetek Italia
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Il Sistema Informativo Territoriale Ambientale transfrontaliero ECODONET: una...Marco Palazzo
Riassunto
Il progetto Eco.D.O.-net (Ecosystem Database Observatory-network), finanziato nel Programma
Interreg IIIA, nasce per la difesa, gestione e monitoraggio degli ecosistemi che si affacciano sul
mare tra Grecia e Italia (Acherontas, Kalamas e Torre Guaceto). Il cuore dell'osservatorio virtuale
(www.ecodonet.gr) è un Web-GIS, distribuito fra Italia e Grecia, in cui sono consultabili i risultati
dei campionamenti effettuati nella fase acquosa degli ecosistemi e circa 1000 kmq di immagini
satellitari QuickBird, oltre a numerosi layer di base. Tutti i dati campionati sono gestiti mediante un
RDBMS PostgreSQL/PostGIS. Il Web-GIS è stato realizzato utilizzando Cartoweb 3.4
(www.cartoweb.org), un framework basato su UMN MapServer e rilasciato con licenza GNU GPL.
Tra le caratteristiche che hanno determinato la scelta di Cartoweb si annoverano il supporto per la
definizione di una gerarchia di layer arbitrariamente complessa, il supporto per le query spaziali
persistenti, il supporto per l'editing mediante web browser, il controllo selettivo dell'accesso a dati e
funzioni basato su ruoli ed utenti, la capacità di generare mappe PDF completamente
personalizzabili, la possibilità di essere configurato come un SOAP web service per avere il frontend
server su una macchina e la generazione di mappe su un'altra. Risultato del progetto è stato un
Web-GIS basato su software Open Source caratterizzato da ricchezza funzionale, robustezza
architetturale, modularità e performance paragonabili ad analoghe soluzioni basate su software
proprietario. Il Web-GIS sarà fruibile a breve anche mediante chioschi installati presso il porto di
Igoumenitsa e presso i centri d'informazione ambientale di Sagiada e Ammoudia. Ulteriore sviluppo
atteso del progetto è la sua estensione ad altri ecosistemi dell'Epiro e della Puglia e la costituzione
di una rete virtuale di monitoraggio costituita da volontari e stakeholder pubblici e privati
(Community Based Ecosystem Monitoring Network).
13a Conferenza Nazionale ASITA, 1 – 4 dicembre 2009, Fiera del Levante Bari
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Inge...Margherita Di Leo
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Ingegneria”
Matera, 4 Maggio 2012
Overview sul software libero GRASS GIS e applicazioni per l’analisi di dati territoriali ed ambientali.
La Carta di Copertura del Suolo della Regione del Veneto: l’aggiornamento e il calcolo degli indicatori sul consumo di suolo.
Arch. Massimo Foccardi
Dirigente Servizio Osservatorio pianificazione
Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia – Regione del Veneto
---
Parma, 16 novembre 2011. Nell'ambito della XV Conferenza Italiana ASITA si svolge il Workshop "GMES Land products developed in Geoland2: requirements and examples of products for analysis at a European and regional level."
guarda anche il video
http://www.youtube.com/watch?v=MNeuj5ksZCA
Modellazione e visualizzazione 3D interattiva del territorio romano di Urbs S...Alberto Antinori
Presentazione ad ArcheoFOSS 2013 del Progetto Urbs Salvia: plastico digitale interattivo di oltre 10.000Ha del territorio della colonia romana della Val di Fiastra in età Augusteo-Tiberiana.
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srl
A causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
Il GIS nel monitoraggio delle attività di caveGeosolution Srl
Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
Suscettibilitá al dissesto: contributi metodologiciRicercazione
Prof. Roberto Romeo - Enrico Gennari (Universitá Urbino)
“Difesa del Suolo e Valorizzazione delle Aree Montane:
prevenzione del rischio idrogeologico e cooperazione istituzionale per un territorio fragile”
Urbino, 18 dicembre 2009
Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo d...Davide Rizzo
The Mediterranean terraced landscapes are largely shaped by the agrarian drainage systems, nowadays increasingly exposed to degradation due to changes in their management, diffusely neglected since the 1960s. The aim of this research is to characterize the slope lands drainage systems, at the landscape scale, in a hilly Mediterranean context, in order to define action priorities for their active conservation. The selected study area covers 62 km 2 on the southwest hillside of Monte Pisano (43°44' N, 10°32' E, NW Tuscany) mainly dedicated to the olive growing. The methodology is GIS-oriented and uses remote-sensing techniques; it is addressed to the landscape characterization, based on structural and agronomic parameters. The result is the drawing-up of some directions for the management of these rural landscapes, as a first step in the setting out of a framework to sustain their agro-environmental functionalities.
_________________
citation: Rizzo D, GAlli M, Sabbatini T, Bonari E (2006). Problematiche della gestione dei paesaggi terrazzati mediterranei: il ruolo della agronomia territoriale. In : The new landscapes, atti del convegno SIEP-IALE. Gibelli G, Padoa-Schioppa E, Santolini R (éds.). Architettura del paesaggio, Pesaro (ITA), CD overview n.16. DOI: 10.13140/2.1.3762.9767
Elaborazioni cartografiche varie effettuate in diversi anni per diversi scopi. Le elaborazioni rappresentate mostrano quasi tutte un riferimento al progetto seguito, sono state ottenute tutte attraverso l'utilizzo di ArcGIS con licenza accademica. Qualità ridotta per esigenze di upload.
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 02 - V. BarbieriPlanetek Italia Srl
Workshop:
Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno.
Mappe satellitari a supporto della redazione del Piano Regolatore Generale.
Relazione
"La predisposizione del quadro conoscitivo comunale con dati satellitari: Preciso Land."
Vincenzo Barbieri - Planetek Italia
Il workshop
L’incontro si inserisce in una serie di iniziative che l’Amministrazione comunale sta promuovendo nell’ambito del processo di formazione del nuovo Piano Regolatore Generale. Durante il workshop sono state illustrate le metodologie e le tecniche innovative, basate sull’analisi e l’elaborazione di dati satellitari, utilizzate per la produzione del quadro conoscitivo geospaziale del territorio comunale e per la determinazione degli indicatori ambientali adottati nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG.
Il Sistema Informativo Territoriale Ambientale transfrontaliero ECODONET: una...Marco Palazzo
Riassunto
Il progetto Eco.D.O.-net (Ecosystem Database Observatory-network), finanziato nel Programma
Interreg IIIA, nasce per la difesa, gestione e monitoraggio degli ecosistemi che si affacciano sul
mare tra Grecia e Italia (Acherontas, Kalamas e Torre Guaceto). Il cuore dell'osservatorio virtuale
(www.ecodonet.gr) è un Web-GIS, distribuito fra Italia e Grecia, in cui sono consultabili i risultati
dei campionamenti effettuati nella fase acquosa degli ecosistemi e circa 1000 kmq di immagini
satellitari QuickBird, oltre a numerosi layer di base. Tutti i dati campionati sono gestiti mediante un
RDBMS PostgreSQL/PostGIS. Il Web-GIS è stato realizzato utilizzando Cartoweb 3.4
(www.cartoweb.org), un framework basato su UMN MapServer e rilasciato con licenza GNU GPL.
Tra le caratteristiche che hanno determinato la scelta di Cartoweb si annoverano il supporto per la
definizione di una gerarchia di layer arbitrariamente complessa, il supporto per le query spaziali
persistenti, il supporto per l'editing mediante web browser, il controllo selettivo dell'accesso a dati e
funzioni basato su ruoli ed utenti, la capacità di generare mappe PDF completamente
personalizzabili, la possibilità di essere configurato come un SOAP web service per avere il frontend
server su una macchina e la generazione di mappe su un'altra. Risultato del progetto è stato un
Web-GIS basato su software Open Source caratterizzato da ricchezza funzionale, robustezza
architetturale, modularità e performance paragonabili ad analoghe soluzioni basate su software
proprietario. Il Web-GIS sarà fruibile a breve anche mediante chioschi installati presso il porto di
Igoumenitsa e presso i centri d'informazione ambientale di Sagiada e Ammoudia. Ulteriore sviluppo
atteso del progetto è la sua estensione ad altri ecosistemi dell'Epiro e della Puglia e la costituzione
di una rete virtuale di monitoraggio costituita da volontari e stakeholder pubblici e privati
(Community Based Ecosystem Monitoring Network).
13a Conferenza Nazionale ASITA, 1 – 4 dicembre 2009, Fiera del Levante Bari
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Inge...Margherita Di Leo
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Ingegneria”
Matera, 4 Maggio 2012
Overview sul software libero GRASS GIS e applicazioni per l’analisi di dati territoriali ed ambientali.
La Carta di Copertura del Suolo della Regione del Veneto: l’aggiornamento e il calcolo degli indicatori sul consumo di suolo.
Arch. Massimo Foccardi
Dirigente Servizio Osservatorio pianificazione
Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia – Regione del Veneto
---
Parma, 16 novembre 2011. Nell'ambito della XV Conferenza Italiana ASITA si svolge il Workshop "GMES Land products developed in Geoland2: requirements and examples of products for analysis at a European and regional level."
guarda anche il video
http://www.youtube.com/watch?v=MNeuj5ksZCA
Modellazione e visualizzazione 3D interattiva del territorio romano di Urbs S...Alberto Antinori
Presentazione ad ArcheoFOSS 2013 del Progetto Urbs Salvia: plastico digitale interattivo di oltre 10.000Ha del territorio della colonia romana della Val di Fiastra in età Augusteo-Tiberiana.
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srl
A causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
L'area oggetto di studio è sita nel centro storico. Nel sottosuolo sono presenti diverse cavità antropiche utilizzate in passato come cisterne per accumulo d'acqua, come testimoniato dal censimento effettuato dal CIRAM - Centro Interdipartimentale di Ricerca "Ambiente". La cavità interessata è posta sottostante il civico 40
Progetto NUR_WAY - Stato di avanzamento del progetto a settembre 2019 (prima ...Sardegna Ricerche
Stato di avanzamento del progetto NUR_WAY a settembre 2019 (prima parte).
NUR_WAY è un progetto cluster finanziato da Sardegna Ricerche grazie ai fondi del POR FESR Sardegna 2014-2020. Mira a trasmettere le conoscenze scientifiche agli operatori del territorio per valorizzare e accrescere l'attrattività turistica dei complessi archeologici.
Elaborazione di immagini telerilevate multi-temporali per l’analisi dei cambi...Maurizio Pollino
Convegno di Medio Termine dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria (AIIA)
Belgirate, 22-24 settembre 2011
Authors:
C.R. Fichera, G. Modica, M. Pollino
Abstract:
L’utilizzo delle tecniche di Telerilevamento, unitamente con GIS e metriche del paesaggio, è di fondamentale supporto per la mappatura della copertura del suolo e l’analisi multitemporale dei cambiamenti occorsi. In questo contesto, viene descritto il caso di studio relativo all’area della Conca di Avellino. Per studiare i cambiamenti nell’uso del suolo verificatisi nell’arco di un cinquantennio (1954÷2004), è stato processato un dataset multitemporale di foto aree (1954) e immagini Landsat (MSS 1975, TM 1985 e 1993, ETM+ 2004). I risultati hanno permesso di analizzare le dinamiche di matrice naturale e antropica intervenute nel territorio, molte delle quali legate agli strumenti urbanistici varati dopo il terremoto dell’Irpinia dell’80.
Elaborazione di immagini telerilevate multi-temporali per l’analisi dei cambi...
power point
1. Università degli Studi di Catania
Dipartimentodi Scienze Biologiche, Geologiche eAmbientali
Corso di Laurea in Scienze Geologiche
E L A B O R A Z I O N E C A RTO G R A F I CO - N U M E R I C A D E L L E
S T R U T T U R E D E F O R M AT I V E D E L B A S A M E N TO
C R I S TA L L I N O VA R I S I CO A F F I O R A N T E A N O R D D I
R U Z Z O L I N O ( M E )
Relatore:
Prof. Gaetano Ortolano
Correlatore:
Dott. Luigi Zappalà
Tesi triennale di:
Fabio Francesco Vinci
2. Redazione di una cartografia geologico-strutturale dettagliata
su piattaforma GIS, con particolare attenzione alle strutture
deformative duttili e fragili.
Ricostruzione delle fasi deformative che hanno interessato le
rocce rilevate.
Popolamento di un geodatabase, improntato sullo stesso
modello concettuale, elaborato da parte del NCGMP (National
Cooperative Geologic Mapping Program).
Attività di rilevamento geologico-strutturale dell’area di
interesse basata sul modello concettuale GeoSciML, ideato dalla
CGI (Commission for the Management and Application of
Geoscience Information).
Obiettivi della tesi
4. Monti Peloritani:
Struttura a falde a vergenza
meridionale
UPPER COMPLEX
Unità dell’Aspromonte
Unità di Mandanici
LOWER COMPLEX
Capo S. Andrea
Unità di Taormina
Unità di S. Marco d’Alunzio
Da: Cirrincione et al., 1997
Inquadramento geologico
6. Rilevamento geologico-strutturale
Rilevazione dei dati ispirata al modello concettuale
GeoSciML.
Distribuzione delle stazioni di misura secondo una
maglia quadrata (ove possibile).
Definizione del grado di certezza del dato acquisito:
misurato, visto a distanza, ipotizzato.
Definizione di un numero minimo di misure per
ciascuna stazione (<10).
8. Strutture geologiche rilevate
Foliazioni
Lineazioni
Pieghe isoclinaliche
erciniche (Cirrincione
et al. 1999)
Pieghe tardo-
alpine nelle filladi
(Cirrincione et al.
1999).
Fratture a basso
ed alto angolo
Rilevamento geologico-strutturale
9. Redazione schede di rilevamento per ciascuna stazione
Sull’impronta del
geodatabase
adottato per il GIS è
stata redatta una
scheda per la
raccolta dei dati
geostrutturali di
campagna.
La successiva
elaborazione dei
dati con il software
“Stereonet” ha
consentito la
mappatura degli
stereoplot relativi
alle diverse
strutture rilevate.
Rilevamento geologico-strutturale
10. Stereoplot generali
1. Foliazione principale filladi
2. Foliazione principale gneiss
3. Foliazione principale marmi
4. Lineazioni nelle filladi
5. Fratture a basso angolo
6. Fratture ad alto angolo
Rilevamento geologico-strutturale
Presenza di un piegamento diffuso
che interessa prevalentemente le
filladi ed in parte gli gneiss, orientato
E-W, con vergenza meridionale,
compatibile con la fase deformativa
tardiva del metamorfismo Alpino o
“Terza Fase”.
Duplice orientazione delle fratture a
basso angolo, NW-SE e NE-SW,
riconducibili alla “Terza Fase” alpina.
Esse rappresentano l’evoluzione verso
il “fragile” delle pieghe.
Orientazione preferenziale delle fratture
ad alto angolo N-S ed una subordinata
ENE-WSW, riconducibile alla fase più
recente di collasso gravitativo della catena.
11. Digitalizzazione dei dati
Geodatabase model NCGMP09
Modello di database implementato su piattaforma Esri ArcGIS, basato
sul linguaggio GeoSciML. Esso è stato sviluppato dal NCGMP
(National Cooperative Geologic Mapping Program), ente di primaria
importanza per la realizzazione della mappatura geologica degli Stati
Uniti. Il database è stato localmente adattato in base alle esigenze di
una campagna di rilevamento geo-strutturale in ambito metamorfico.
GeoSciML è un Geoscience Markup Language (GSML), ovvero un
linguaggio di markup dedicato alle informazioni prettamente
geologiche e utilizzato per etichettare e strutturare le informazioni
in database geospaziali.
Cos’è GeoSciML?
Qual è il suo obiettivo?
L’INTEROPERABILITÀ dei dati geologici su scala internazionale:
Interscambio di dati tra sistemi informatici mediante l’uso di
protocolli e linguaggi standardizzati.
12. Geodatabase model NCGMP09
IL GeoDatabase utilizzato prevede l’esistenza delle seguenti feature classes:
1. Cartographic Lines
2. Map Unit Polys
3. Contacts and Faults
4. Faults
5. Stations
6. Foliations
7. Lineations
8. Folds
Il database è stato popolato nelle
modalità previste dal modello
concettuale GeoSciML, nel rispetto
del lessico e dei riferimenti previsti
dall’ultima versione 3.0
Digitalizzazione dei dati
13. Geodatabase model NCGMP09
Es. Folds
Axial Surface Orientation: orientazione del piano assiale rispetto alla verticale.
Hinge Line Orientation: orientazione della linea di cerniera.
Inter Limb Angle: valore dell’angolo di interlembo.
Azimuth & Inclination: direzione e inclinazione del piano assiale.
Symmetry: simmetria della piega.
Digitalizzazione dei dati
14. Es. Folds
Geodatabase model NCGMP09
1. Location Confidence Meters: margine di certezza nella localizzazione della stazione.
2. Identity Confidence: sicurezza circa l’identità della struttura rilevata.
3. Orientation Confidence Degrees: margine di errore in gradi relativo alla misura
dell’azimuth
Le “Location Source ID” e “Data Source ID” definiscono la reale fonte dei
dati, sia essa la campagna di rilevamento oppure un dato di letteratura.
1 2 3
Digitalizzazione dei dati
15. Layout
Dallo sviluppo del seguente lavoro sono stati ottenuti cinque differenti
mappature digitali, ciascuna inerente una particolare struttura tettono-
metamorfica.
La simbologia adottata proviene, invece, da un documento ufficiale
statunitense: “Digital Cartographic Standard for Geologic Map
Symbolization”, proposto dal FGDC (Federal Geographic Data Committee).
Essa sembrerebbe soddisfare al meglio i requisiti di interoperabilità dei
dati strutturali grazie ad una ampia diversificazione proposta, consentendo
di esprimere in modo chiaro anche la certezza del dato rappresentato.
Sono stati ricercati standard internazionali ed europei di rappresentazione
cartografica digitale, quali ad esempio, le simbologie ed i cromatismi
proposti da INSPIRE (Infrastructures for Spatial Information in Europe), ma
con scarse risultanze.
16. Es. “Main foliations e pieghe nelle
filladi”.
1. Main foliations delle rocce metamorfiche affioranti.
2. Pieghe nella foliazione principale delle filladi
Layout
17. Contatti, faglie e litotipi Stazioni di misura
Layout
Ipotetica presenza di una struttura ad
alto angolo in corrispondenza della fiumara
che avrebbe ribassato la sponda W,
conservando i terreni tettonicamente più
elevati, e rialzato quella E, riesumando i
terreni tettonicamente più profondi.
19. Dalle varie fasi di questo lavoro ho tratto una proficua esperienza nell’:
acquisire nuove conoscenze sull’ interoperabilità dei dati geologici e sul
modello concettuale GeoSciML, in particolare comprendere le relazioni
tra le molteplici entità, l’adozione di un lessico specifico per la definizione
dei relativi attributi secondo i rispettivi standard in uso.
eseguire un rilevamento geologico-strutturale su terreni
prevalentemente metamorfici, studiando nei particolari le diverse
strutture deformative fragili e duttili, riconducendole a differenti cicli
metamorfici che hanno interessato la Catena Calabro Peloritana.
utilizzare, infine una piattaforma GIS, ed in particolare un
geodatabase interoperabile, ispirato a GeoSciML, allo scopo di espandere
le mie conoscenze sulle geotecnologie e nel contempo testare
l’applicabilità di detto modello per il trattamento dei dati geo-strutturali
rilevati a scala ridotta.
Conclusioni