Presentazione ad ArcheoFOSS 2013 del Progetto Urbs Salvia: plastico digitale interattivo di oltre 10.000Ha del territorio della colonia romana della Val di Fiastra in età Augusteo-Tiberiana.
Modellazione e visualizzazione 3D interattiva del territorio romano di Urbs Salvia con VTerrain
1. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Modellazione e visualizzazione 3D interattiva delModellazione e visualizzazione 3D interattiva del
territorio romanoterritorio romano didi Urbs SalviaUrbs Salvia concon VTerrainVTerrain
Alberto Antinori, Antonello Buccella e Massimiliano Ferrini (Ge o Info rm atiX)
Roberto Perna e Sofia Cingolani (Dip. Studi Umanistici Università di Macerata)
Giovanni Villani (GRender)
Alberto Antinori - Catania 18/06/2013
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Obiettivi, localizzazione e attori del progetto
Sperimentare un nuovo modello di analisi, presentazione e fruizione delle conoscenze
archeologiche di un vasto territorio di notevole valenza paesaggistica e turistica
Finalità: studio, didattica e supporto al turismo
Valle del F. Fiastra (MC), che ospita il parco archeologico della città romana di Urbs
Salvia, colonia fondata nel II secolo a.C. che vide il massimo sviluppo urbanistico e
architettonico in età augusteo-tiberiana,
citata da Dante:
Se tu riguardi Luni e Urbisaglia
Come son ite e come se ne vanno
Di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia
Udir come le schiatte si disfanno
Non ti parrà cosa nova né forte
Poscia che le cittadi termine hanno
(Divina Commedia, Paradiso XVI, 72-78)
Dx: ricostruzione disegnata di UrbsSalvia (Galvin ‘80)
Partecipanti:
GGeoeoIInformatinformatiXX di Antinori A. e Coll.:
Antonello Buccella e Massimiliano Ferrini
Università di Macerata D. St. Uman.:
Roberto Perna e Sofia Cingolani
GRender di Giovanni Villani
Committente:
Associazione Sistema Museale della Provincia
di Macerata
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Dati di partenza:
Ripresa aerofotogrammetrica classica del 21-06-2007 (su pellicola 23x23cm) da 1100 m
di quota relativa di proprietà del committente
Carta Tecnica 1:10.000 in formato CAD 3D edizione 2002 della Regione Marche (da
ripresa aerea del 2000)
Dati GIS tematici a varie scale: carta puntuale delle emergenze archeologiche, carta
della vegetazione, carta geologica e geomorfologica
Carta archeologica in formato GIS della città e del territorio contermine con
l’organizzazione catastale cittadina e le emergenze architettoniche, frutto delle
ricognizioni effettuate nel territorio dall'Università di Macerata a partire dal 1995.
Planimetrie in formato CAD 2D dei maggiori elementi architettonici archeologici finora
rilevati: mura, porte, torri, anfiteatro, teatro, complesso tempio-criptoportico e tratti di
strade restituite dalle campagne archeologiche svolte dal 1995 e ancora in corso
Scansioni di mappe catastali storiche
Sezioni ipotetiche ed estrapolate, schizzi e disegni frontali, assonometrici e prospettici +
o – recenti dei ruderi minori e maggiori
Foto da terra e aeree verticali, orizzontali ed inclinate
Ortofoto disponibili in BN e colori a varie risoluzioni: 1944* (RAF), 1955* (GAI), 1990* (per
CTR2k), 1996-97-98-2001-2010 (AIMA e AGEA) e 2002 (SASA); (*Già realizzate da GGeoeoIInformatinformatiXX)
Stampe e scansioni di foto aeree e fotopiani: 1978-88-90-94-95-98-99
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Fasi di elaborazione: DTM e OrtoFoto 2007
Conversione e merge in
formato GIS 3D dei livelli
tematici di 9 sezioni della CTR
10k
Realizzazione del DTM
dettagliato (TIN) usando dai
livelli della CTR anche le
informazioni 3D non
orografiche selezionate e
corrette (idrografia, viabilità,
morfologia e edificato)
Ortocorrezione con il DTM
ricampionato in GRID (passo
5m) di 18 foto aeree del volo
proprietario del 2007 e
mosaicatura in unico file:
risoluzione 30 cm, peso 3,7
GB, dim. 32k x 38k pixels
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Montaggio del plastico digitale del 2007
Per montare il plastico è stato
usato il SW OpenSource VTP
www.vterrain.org che incorpora il
motore grafico OSG
Gestisce efficacemente DTM
“vestiti” (Terrains) di grandi
dimensioni permettendone la
navigazione interattiva con
un’interfaccia grafica in italiano
Nella libreria di oggetti 3D sono
già presenti: alberi, recinzioni,
linee eletriche, automobili
Permette di generare edifici
estrusi da planimetrie in files GIS
2D con tetti, colori e altezze
specificabili da attributi
Consente di caricare file GIS 2D e
3D per generare linee ed etichette
A lato uno scatto dal plastico della
Valfiastra 2007 (9,6x10,9km 10.500 ha )
con la mappa archeologica
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Elaborazione del DTM per il plastico Romano
Si è iniziato ad rielaborare il DTM eliminando tutte le
modifiche antropiche moderne: rilevati stradali, cave,
laghi artificiali, canali, spianate per campi sportivi sui
versanti collinari e impronte delle strade non coincidenti
con quelle romane intervenendo anche sulle isoipse e
quote relative
Sempre sul DTM si è modificato il tracciato del F. Fiastra
per spostarlo su quello di un paleoalveo del quale si
hanno indizi geomorfologici e da cronache medioevali
su una possibile deviazione antropica riconducibile al
XII° secolo (quando il fiume è stato probabilmente
deviato per la costruzione della vicina abbazia
cistercense di Chiaravalle di Fiastra)
A lato si vedono a confronto I 2 DTM (formato TIN) in
corrispondenza della deviazione del Fiastra: in alto il
DTM dalla CTR 10k che risale al 2000 e sotto il DTM
Romano ottenuto con questi criteri
In quello attuale si notano laghi, rilevati della viabilità
principale e incisioni di strade a mezzacosta, assenti nel
DTM Romano tranne per le strade romane che
coincidono in parte del tracciato con quelle moderne
In mancanza di informazioni sicure si è scelto questa
metodologia che, comunque, si basa sulle attuali
conoscenze specifiche e generali disponibili
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Fotoritocco dell’ortofoto per il plastico Romano
Durante la rielaborazione del DTM è iniziato il
ritocco dell’ortofotomosaico per vestire il
plastico Romano: si è scelta questa strada,
invece di usare tessiture sintetiche, per non
rinunciare al maggiorr fotorealismo che
garantisce
Sono stati prima inseriti gli elementi che
possiamo chiamare di copertura: boschi e
pascoli secondo la mappa realizzata sulla
base di conoscenze (es. la localizzazione
delle emergenze archeologiche) e di
supposizioni.
Poi si è iniziato ad eliminare gli elementi
moderni (anche fuori dell’area di studio):
città e nuclei abitati, strade con carreggiate
più ampie e viabilità troppo fitta, fabbriche,
capannoni, depuratori, serre, campi sportivi,
tralicci e cavi, e gran parte delle fattorie e
abitazioni troppo densamente distribuite nella
campagna odierna.
Per un maggiore fotorealismo, le strade
coincidenti con I tracciati di quelle romane,
ove compatibili, sono state mantenute o
parzialmente ritoccate, come per il DTM
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Linee guida del fotoritocco dell’ortofoto
Le scelte metodologiche e lo sviluppo di
alcuni elementi della topografia del
territorio (viabilità minore, assi centuriati
etc.) sono stati esaminati e in alcuni casi
modificati sulla base della compatibilità
con i dati forniti dal modello 3D.
Ad esempio, le perimetrazioni preliminari
dei boschi e i tracciati di alcune strade
sono stati modificati tenendo conto delle
scarpate, dei guadi e delle pendenze dei
versanti ben percepibili nella navigazione
interattiva del plastico
Si è cercato di armonizzare le specifiche
informazioni raccolte (es. localizzazione
dei resti di monumenti funerari, strade,
ville e domus) con elementi ipotetici
coerenti, allo scopo di visualizzare il
paesaggio di un territorio realistico, anzi
fotorealistico, secondo le attuali
conoscenze archeologiche
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Fotoritocco delle aree centuriate
Le centurie sono state ottenute
mosaicando elementi presenti
nell’ortofoto originale per
mantenerne la resa cromatica, la
risoluzione e il contesto
Nelle coltivazioni (e nei boschi) si
è cercato di scegliere le specie
botaniche e colture compatibili
con quelle del tempo: (vite,
olivo, frumento e orzo)
Sono state quindi collezionate
immagini di frutteti, oliveti,
vigneti, orti, campi coltivati, prati,
aie e strade d’accesso
Il ritocco complessivo ha tenuto
conto dei lineamenti naturali
(reticolo idrografico, morfologia,
boschi) e antropici (viabilità,
mura, monumenti, divisioni delle
centurie) noti e ipotizzati
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Ricostruzione archeologica dei monumenti
Dal punto di vista archeologico la
ricostruzione dei monumenti è avvenuta a
partire dai dati esistenti (piante, sezioni, fasi
architettoniche) e dalle strutture riportate
alla luce, conservate nella maggior parte
dei casi solo a livello di fondazione
Con l’obiettivo di fornire ipotesi di
ricostruzione scientificamente coerenti, tali
dati sono stati sviluppati per quanto
concerne piante, alzati, articolazione
architettonica degli esterni e degli interni,
rivestimenti e decorazioni:
sia attraverso lo studio di alcune categorie
di materiali restituite dalle indagini
archeologiche: in particolare i materiali
architettonici per le ricostruzioni dell’alzato
e delle decorazioni esterne e interne
(marmi, decorazioni architettoniche,
colonne e capitelli, mosaici e intonaci
dipinti, epigrafi, materiali pertinenti
all’arredo mobile etc.)
sia, naturalmente, sulla base di quanto
desumibile da analoghe tipologie di edifici
note grazie all’analisi mensiocronologica e
comparativo-tipologica basata sulla
moderna letteratura di settore.
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Realizzazione dei modelli dei monumenti
Una prerogativa del sw VTP è la
possibilità di inserire nel plastico virtuale
modelli di solidi renderizzati
Sono stati modellati i monumenti più
importanti e meglio conosciuti della città:
la cinta muraria con le sue torri e 3 porte
principali, il teatro, l’anfiteatro e il
complesso tempio-criptoportico
Sono stati inoltre realizzati 4 tipi di
monumenti funerari rinvenuti
Edifici di campagna tipo: villa rustica,
domus e casa colonica
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Elementi 3D aggiuntivi
I boschi decidui e ripariali sono stati
renderizzati posizionando circa 1,2M di
istanze di modelli 3D tipo billboard di
15 specie diverse
Le strade sono generate a partire da
files GIS lineari con attributi: la rete
viaria è composta da strade principali in
basolato e glareate: la tessitura del
basolato (come altre usate nei modelli
dei monumenti), è stata ottenuta da
una foto di un tratto di strada rinvenuto
Sono stati aggiunti elementi divisori
delle centurie costituiti, oltre alle strade,
da siepi, muretti e per ora solo alcuni
alberi fuori dai boschi (oliveti, filari)
13. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 1/10
14. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 2/10
15. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 3/10
16. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 4/10
17. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 5/10
18. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 6/10
19. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 7/10
20. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 8/10
21. GGe oe o IInfo rm atinfo rm atiXX di Antinori Alberto ArcheoFOSS 2013 Catania 18-19 Giugno 2013 Università di Macerata – Dip. Studi Umanistici
Paesaggio centuriato 9/10
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Paesaggio centuriato 10/10
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Utilità e funzionalità:
E’ un nuovo strumento di
lavoro per gli specialisti e gli
utenti del patrimonio
archeologico
Oltre a viste e navigazione
3d da qualsiasi punto di vista
e con qualsiasi percorso
permette di eseguire misure,
profili, analisi di intervisibilità,
delle ombre e altro
Scatti in sequenza e alta
risoluzione, diversi scenari,…
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Sviluppi dell’applicazione realizzata
Potranno essere aggiunti gli altri elementi architettonici non ancora
modellati: il portico a NordOvest e il tempietto a sud del foro, un edificio
repubblicano in corso di scavo, i ponti della viabilità principale
Per popolare la città e l’edificato romani al di fuori dell’area centuriata,
potranno essere generati edifici per estrusione (più leggeri per il
modello)
Sul modello possono essere gestiti strati informativi di tipo Testuale
(etichette), vettoriale come punti (di interesse) e linee (viabilità,
percorsi, sentieri, ciclabili): potrà quindi essere di valido ausilio alla
didattica e divulgazione scientifica e turistica del patrimonio
archeologico
Potranno essere create ulteriori istanze del plastico che documentino
altre epoche dello stesso territorio nel quale sono presenti una rocca,
un castello e un’abbazia medioevali
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Ringraziamenti:
Roberto Perna che mi ha affidato questo incarico e tutti gli altri che
hanno collaborato, credendo in questo progetto
Roberto Angeletti per i suoi preziosi consigli di amico e collega
Ben Discoe responsabile del progetto VTP www.vterrain.org per il
supporto tecnico a distanza
Grazie per l’attenzione
Modello 3d SfM del padiglione affrescato conservatosi nel lato nord della basilica del teatro (poster 25)
Editor's Notes
L’interattività è ora possibile con l’aumentata capacità di calcolo dei PC e soprattutto della sezione video dell’hw
L’interattività è ora possibile con l’aumentata capacità di calcolo dei PC e soprattutto della sezione video dell’hw
Esempio del modello di S. Giuliano Terme: i dati in input sono Carta 2000 in 3D e uno scatto dal volo pisa 2002 per l'aggiornamento della topografia 1:2000
I punti numerati sono fondamentali, gli altri facoltativi