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“Porre domande”
Dalla nostra attività emerge un dato assolutamente significativo: le persone non fanno
domande, sono inibite dal farle e spesso le formulano confusamente.
Posto che non esistono domande sbagliate, ma solo risposte sciocche, è vero anche che il
problema si pone a monte. Sarà il riflesso dell’educazione ricevuta da bambini e dalla formazione
scolastica, ma le persone tant’è non fanno domande.
Le motivazioni ricorrenti addotte di fronte alla reticenza alla domanda sono : la paura di
apparire impreparati, sembrare invadenti e inopportuni e dimostrare curiosità non apprezzabile per
gli interlocutori, ricevere risposte false. Risultato: astensione.
Chi domanda comanda si dice, l’importanza del ruolo dell’informazione non sfugge a nessuno
nella società di oggi. Uno dei veicoli più efficaci per conoscere è e resterà sempre la domanda.
Detto questo è vero anche che la sfiducia nel porre domande potrebbe nascere da esperienze
pregresse, che ci hanno dimostrato la scarsa efficacia di esse nell’ottenere risposte.
Ci sono alcuni accorgimenti che potrebbero aiutarci a migliorare l’efficacia delle nostre
domande. Analizziamone 3.
Evitare di fare più domande contemporaneamente: affatica l’interlocutore che si sente
aggredito.
Evitare di fare domande giudicanti: sono le tipiche domande che già suggeriscono la risposta
che chi la pone vuol sentirsi dare e inibiscono lo sviluppo dell’empatia.
Evitare di offrire due scelte senza poterne soddisfare una di esse. Qualche tempo fa sentii dire a
una persona: “Vuoi che ti parli della parte commerciale o della parte organizzativa della mia
azienda?”. L’interlocutore rispose: “Della parte commerciale grazie, mi interessa di più”. E il primo
rispose: “Ah no, mi spiace, ma io di quella commerciale non ne so nulla, quindi visto che ci lavoro ti
parlo di quella organizzativa.” Inutile descrivere lo sconcerto che si generò.
Socrate andava alla ricerca della verità ponendo domande, alimentando il dubbio salvifico e ben
consapevole della difficoltà che tale attività comportava tanto da definirla “maieutica”, ossia
accomunarla all’ostetricia, all’arte di estrarre il neonato dal corpo della madre.
Un utile esercizio è quello di allenarsi a porre domande, non dimentichi che poi però bisogna
predisporsi ad ascoltare le risposte. Forse nell’elenco delle cause che provocano l’astensione dalle
domande abbiamo dimenticato la causa principale: spesso non poniamo domande, perché non
vogliamo sentire e non siamo preparati a sentire le risposte.
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