Michele Pietropaolo, architetto e presidente della sezione Pesaro-Urbino di INBAR (Istituto Nazionale di BioArchitettura), ci spiega quali sono i concetti base della bioarchitettura e ci illustra case history interessanti per la costruzione e riqualificazione di immobili adibiti alla ricezione e agli eventi.
Similar to La scelta dei materiali per una riqualificazione energetico-ambientale - Michele Pietropaolo, INBAR (Istituto Nazionale di BioArchitettura) (20)
3. L’analisi del sito alla base di un progetto ecosostenibile
La
progettazione
ecosostenibile
è
necessariamente
dipendente
dall’ambiente circostante, fra gli elementi
dell’analisi del sito dobbiamo distinguere
tre categorie:
1. Fattori climatici ( clima termoigrometrico,
impatto
sole
aria,
disponibilità di luce naturale, clima
acustico , CEM)
2. Fattori ambientali propri dell’area di
intervento (aria, acque superficiali
sotterranee, suolo e sottosuolo, ambiente
naturale, paesaggio)
3. Aspetti storici e tipologici del contesto in
cui ci troviamo
Mappa dell’irraggiamento solare medio sul piano
orizzontale nel mese di febbraio, con linee che mettono
insieme le stesse quantità di sole captato, si nota la
presenza degli insediamenti storici di mezza costa nelle
aree a maggiore vocazione solare.
4. Per la scelta di un materiale, nel caso di nuovo edificio o
di una riqualificazione energetico-ambientale, quali sono i
requisiti da considerare?
•aspetto economico
•aspetto estetico
•performance tecniche, (acustiche,termiche nel periodo invernaleestivo…)
•il contesto ambientalearchitettonico
•riciclabilità, riuso del materiale
•life cycle assesment (ciclo di vita del materiale)
•lo smaltimento del materiale (vedi materiali accoppiati guaina +isolamento)
•la distanza di produzione del materiale (il km 0), vedi i protocolli EA, Itaca, Leed..
•Il comportamento nel tempo (mantenimento delle caratteristiche originali)
•Possibilità di problematiche legate all’invecchiamento del materiale (Inq.indoor),es.fibre
•Posizionamento del materiale rispetto all’orientamento e clima del fabbricato
5. MATERIALI DI ORIGINE VEGETALE
MATERIALI DI ORIGINE ANIMALE
MATERIALI DI ORIGINE MINERALE
Isole Baleari, (Spagna) 2013
MATERIALI DI ORIGINE SINTETICA
7. La trasformazione
sostenibile di New York sta
avvenendo attraverso il
Plan NYC in vista degli
obiettivi prefissati per il
2030. E’ questo il caso delle
interessanti
“Rooftop
Farm“, letteralmente le
fattorie sui tetti, che da
diverso tempo, riforniscono
la comunità Newyorchese
di frutta e verdura a
chilometri zero
New York Rooftop farm
8. Rooftop farm
South Bronx New York housing
complex will feature a 10,000
square foot, fully integrated
rooftop farm
“Green Infrastructure Grant Program” NY
9. “Oasis
d’Aboukir”, il nuovo Living Wall
parigino di Patrick Blanc.
I lavori per la realizzazione del giardino
verticale di rue d’Aboukir, sono iniziati in
aprile 2013 e sono durati 7 settimane. Sono
presenti oltre 7.600 piante di 250 varietà
differenti
Palazzo in rue d’Aboukir, Parigi, Patrick Blanc
10. Hotel a Victoria District a Londra
Livivng Wall
Oltre 10.000 piante,
16 tonnellate di terra,
21 metri di altezza
per il Living Wall
(muro vivente)
più grande di Londra.
Installato sulla
facciata di un Hotel a
Victoria District il
giardino
pensile
servirà a regolare il
deflusso delle acque
piovane e mitigare
l’inquinamento
atmosferico.
11. Le piante sono disposte in
facciata in funzione del
comfort dell’appartamento
(sempreverdi sul lato sudovest, spoglianti a nord –
est)
Bosco verticale
Milano (certificazione LEED Gold) www.stefanoboeriarchitetti.net
12. Il bosco, tenuto in vita
da
un
particolare
sistema di irrigazione
alimentato da acqua di
recupero, migliorerà il
microclima attorno agli
appartamenti,
diminuirà
l’inquinamento
acustico e aiuterà il
quartiere a respirare
meglio assorbendo CO2
e rilasciando ossigeno.
D’estate fornirà ombra
agli inquilini, d’inverno
la
luce
passerà
attraverso i rami spogli.
Bosco verticale Milano (110 appartamenti) www.stefanoboeriarchitetti.net
13. La manutenzione è
centralizzata:
una
unica
impresa
è
responsabile
degli
interventi e agisce
sulla base di un piano
di
intervento
quinquennale.
Una
gru fissa, a sbalzo,
posta in copertura
consentirà
di
intervenire
dall’esterno
dei
balconi per controllare
lo sviluppo degli alberi
(posti su un metro di
spessore del substrato
di coltivazione)
Bosco verticale Milano (110 appartamenti) www.stefanoboeriarchitetti.net
14. Tanto più un materiale è traspirante, tanto più
bassa è la possibilità che si crei condensa sulla
sua superficie. Il potere traspirante determina
quindi una maggiore durabilità del prodotto, in
quanto l’acqua che verrebbe a formarsi in
prossimità della superficie del materiale, lo
renderebbe soggetto a maggiori sbalzi termici e
più facilmente deteriorabile.
In tutto il mondo il sughero nasce solo qui (zone
colorate in rosso). La quercia da sughero non alligna
ovunque. Essa predilige il clima mediterraneo e i terreni
ricchi di potassa. Tali condizioni ambientali sono
precisamente quelle di una ristretta fascia del bacino
mediterraneo.
Il sughero
16. Il comportamento del sughero in presenza di ALTE o
BASSE temperature ambientali: a 0°C accusa una
temperatura di 8° C a temperatura ambiente (10 ¸ 20° C)
risulta una temperatura di +13°C
a -160° C misura una temperature di 0° C, a +165° C rileva
una temperatura di +30° C.
Vendas Novas Lisbona 2012
20. Corkpan MD Facciate
Pannello in sughero espanso
autocollato
puro,
isolante
biologico
per
isolamenti
termoacustici a cappotto a vista, è
un prodotto di sughero naturale
che ha subito un processo termico
di tostatura.
Questa operazione comporta la
fusione di varie sostanze cerose
nella struttura cellulare del
sughero che agiscono da
collante naturale per aggregare i
diversi granuli.
Il processo di tostatura determina
un rigonfiamento del granulo e
quindi un miglioramento delle
caratteristiche di coibenza.
Tapada de Mata , Lisbona 2012
23. Pannelli con spessori diversi (rompigoccia)
una serie di texture, sfumature ombre che
contribuiscono all'idea di una costruzione che muta
nel tempo, in una chiara allusione alla maturazione
del vino durante il periodo di produzione.
"Logowines", Herdade da Pimenta in Évora PMC Arquitectos
25. •La canna palustre (Phragmites
australis) è la più alta
graminacea italiana, ha fusti
duri e rigidi e foglie grigio-verdi,
liscie che circondano il fusto
con ampie guaine coriacee.
Vive in densi gruppi ai margini
dei fiumi, laghi e acque
salmastre e la loro diffusione
può provocare l'ostruzione
delle vie d'acqua.
Canna palustre
27. Cappotto esterno in canna palustre (Pesaro)
Rete sottointonaco in fibra di vetro per
esterni (CLAYTEC 35.020).
28. OPUS-C Massetto Tassullo (HD system)è un
massetto di cocciopesto (frammenti di
laterizi) e calce idraulica naturale B FLUIDX/A realizzabile in cantiere miscelando una
opportuna miscela madre contenente il
legante ed inerti selezionati con cocciopesto
selezionato di granulometria da 1 a 3 mm.
Ristrutturazione edificio esistente pavimento in cocciopesto (Pesaro)
30. IL TADELAKT
una
tecnica
di
intonacatura di origine
marocchina che si ottiene
attraverso l'utilizzo di una
speciale calce idratata, e
pigmenti
naturali.
La
mescola applicata come
intonaco e successivamente
lisciata con particolari
pietre di fiume e lucidata
con un sapone nero,
prodotto
artigianalmente
con le olive.
La superficie cos lavorata
risulta impermeabile.
Ristrutturazione edificio esistente intonaco in argilla e tadelakt in bagno(Pesaro)
33. Le pareti perimetrali sono state
rivestite, all’interno, da incannicciata
costituita da canna palustre naturale.
I pannelli sono stati premuti in un
letto di malta di fondo a base di terra
cruda per garantire un’adesione
perfetta e fissati usando 5 viti ogni m3
e il fissaggio sulle costruzioni portanti
avviene
con
apposite
spine
utilizzando rondelle da 25mm.
L’intonaco viene applicato utilizzando
una malta non troppo solida, senza
inumidire l’incannicciata
Cappotto interno in canna palustre con intonaco in argilla Fano (Pu)
34. BioTrass (Trasso) è un prodotto
naturale che deve la sua
formazione ed efficacia all'attività
vulcanica nella zona renana
dell'Eifel. Esso è costituito
principalmente da anidride silicea
e allumina. I materiali di questa
tipologia sono detti anche
'pozzolane', secondo la nota
località di rinvenimento Pozzuoli
presso il Vesuvio.
Contro parete vano interrato con muro in Biotrass Fano (Pu)
35. indoor
Il surriscaldamento estivo è
impedito da tende metallizzate
poste appena dietro alla vetrata
inclinata e dalle prese di
ventilazione. In inverno e nelle
stagioni intermedie, il calore
irradiato
è
accumulato
dal
pavimento e dalla parete di fondo.
Rauch
propose
uno
strato
monumentale di terra battuta,
spesso 35 cm, facendo uso di
materiali di riporto degli scavi.
Gli impasti di terra cruda sono stati
posati in strati di 8-12 cm e pressati
da compattatori pneumatici,il
muro in terra è un regolatore
bioclimatico.
L’uso dell’argilla cruda; l’Ospedale Regionale di Feldkirch (A), 1992 Martin Rauch
37. Il “polmone” del complesso è la
serra, uno spazio di 15.000 m2
orientato a sud, non riscaldato, che
funge da cuscinetto climatico tra
l’esterno e l’interno e da elemento
di comunicazione sociale.
Qui, laghetti, corsi d’acqua e
cascatelle, oltre a realizzare eventi
piacevoli alla vista, hanno la
funzione di incrementare l’umidità
dell’aria e al tempo stesso,
generando un “rumore”di fondo,di
arricchire la qualità dell’ambiente di
lavoro.
La vegetazione sistemata sul livello
terreno, sulle terrazze e lungo le
pareti ossigena l’aria, aumenta
l’umidità e funge da filtro per le
polveri.
Centro Prisma Kassel (Germania) Arch.Eble, viaggio Inbar 2000
39. Schema del sistema
di climatizzazione.
Funzionamento
estivo diurno.
Schema del sistema di
climatizzazione.
Funzionamento estivo
notturno
Centro Prisma Kassel (Germania) Arch.Eble, viaggio Inbar 2000
40. Per molte amministrazioni ed
imprenditori delle aree costiere le
foglie di posidonia oceanica
spiaggiate sono solo un fastidio per
il turismo ed un costoso "rifiuto" da
smaltire, ma questa materia prima altrove - si è rivelata un ottimo
isolante.
Durante l'autunno, l'inverno e la
primavera le spiagge mediterranee
sono disseminate di piccole palle di
"alghe" formate dalla pianta.
Sebbene questo materiale naturale
sia considerato come un prodotto di
scarto e generalmente va a finire in
discarica.
Posidonia oceanica come materiale per l’isolamento.
41. Su
un’isola
della
Danimarca, abitazioni in
cui le alghe sono usate
come isolante termico
per il tetto, la cronica
carenza di alberi ha
fatto sì che gli abitanti
imparassero
ad
utilizzare quanto l’isola
offriva
loro
in
abbondanza ovvero le
alghe che ogni giorno si
depositavano
sulla
spiaggia.
Modern Seaweed
www.architetturaecosostenibile.it/architettura/in-europa/alghe-isolante-termico-modern-seaweed-house-453.html
43. La sperimentazione nasce all'interno del
progetto che la città di Amburgo sta
portando avanti, l’IBA 2013, una Esposizione
Internazionale di Architettura che mira ad
incidere
concretamente
sul
futuro
sostenibile di una parte della città,
attraverso una serie di interventi mirati
all’efficienza
energetica,
alla
tutela
ambientale e climatica.
Sono 50, i progetti, l’obiettivo è quello di
rendere questo quartiere entro il 2025
autosufficiente energeticamente grazie
all’utilizzo di sistemi integrati di energie
rinnovabili ed entro il 2050 CO2 neutrale.
IBA 2013 Internationale Bauausstellung Hamburg (Mostra Internazionale del Costruito)
45. La casa BIQ Amburgo, edificio ZEB (Zero Energy Building).
46. How Algae feed a House
German 'algae experiment' powers green houses
BIQ House Algae Powered Building
www.youtube.com
47. Un edificio dimostrativo, pensato e progettato
affinché gli occupanti, ma anche i curiosi
visitatori,
possano
comprenderne
il
funzionamento energetico di un’abitazione.
La facciata, costituita da 129 pannelli
fotobiorettori a microalghe, disegna il prospetto
sud-ovest e sud-est, mentre sui prospetti opposti
slogan a fumetti sintetizzano il significato
energetico dei curiosi schermi solari verdi .
Fasce marcapiano a righe rosse e bianche
simboleggiano e nascondono i tracciati
impiantistici che collegano i fotobioreattori al
locale tecnico.
I pannelli
svolgono una tripla funzione
energetica per l’edifico:
1.schermo solare orientabile
2.produttori di biomassa (30 kWh/mq)
3.collettori solari termici (30 kWh/mq)
La casa BIQ Amburgo
48. l’edificio è composto da 15
unità immobiliari
(dai 50 ai 120 mq), di cui
due rappresentano “gli
appartamenti del futuro”.
Un nucleo nasconde i
servizi igienici e l’angolo
cottura, mentre gli spazi
attorno non hanno una
funzione fissa: è l’utente,
secondo le necessità, ad
attribuire alla stanza una
funzione piuttosto che
un’altra. Gli arredi sono
integrati e nascosti lungo
le pareti perimetrali, in
questo modo un locale
soggiorno può diventare la
zona letto e viceversa.
La casa BIQ Amburgo, edificio ZEB (Zero Energy Building).
49. La facciata sar in costante movimento e cambiamento
di colore con la crescita delle alghe
La casa BIQ Amburgo, edificio ZEB (Zero Energy Building).