Differenze e complementarietà all’interno del MediterraneoCNR-ISMed
Differenze e complementarietà all’interno del Mediterraneo, Luca Forte – Analista SRM
Relazione di Luca Forte alla Presentazione del Rapporto sulle economie del Mediterraneo, Edizione 2018 del CNR-ISSM (REM18).
Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES)15 maggio 2019
Situata nel sud est del continente Europeo e nel sud ovest della pennisola dei Balcani, l’Albania vanta una posizione strategica di vicinanza ai mercati dell’Unione e dell’area balcanica che la rende attrattiva dal punto di vista economico-commerciale. I porti di Durazzo e Valona sono porti rilevanti nei Balcani e rappresentano punti d’accesso per il Corridoio VIII.
Poiché l'Albania è ancora un paese non interessato dalla globalizzazione, offre prezzi relativamente bassi nel mercato rispetto ad altri paesi della regione, diventando in questo modo il centro di interesse di molti investitori stranieri.
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Kaiti_expansion
«Siamo il sesto paese più ricco al mondo e il quinto per ricchezza pro capite davanti a Regno Unito e Giappone. Dal 2007 la ricchezza delle famiglie italiane è crescita da 5.882 miliardi a 8.744 miliardi, e il 46% di questa ricchezza è detenuta dal 10% delle famiglie. Anche se la ricchezza è aumentata, dalla fine del 2007 ha subito un decremento del 9% in termini reali: una misura sufficiente per generare una percezione di povertà molto forte. Gli italiani non sono effettivamente più poveri, ma sentono di avere una disponibilità economica ridotta. Occorre modificare il nostro pensiero alla radice, dare il giusto peso alle difficoltà degli ultimi anni, in quanto scalfiscono solo in parte quell’enorme incremento di ricchezza che abbiamo generato. Dobbiamo liberarci da ancoraggi mentali che ci spingono a guardare sempre negli specchietti retrovisori. Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a comportarci nello stesso modo».
Differenze e complementarietà all’interno del MediterraneoCNR-ISMed
Differenze e complementarietà all’interno del Mediterraneo, Luca Forte – Analista SRM
Relazione di Luca Forte alla Presentazione del Rapporto sulle economie del Mediterraneo, Edizione 2018 del CNR-ISSM (REM18).
Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES)15 maggio 2019
Situata nel sud est del continente Europeo e nel sud ovest della pennisola dei Balcani, l’Albania vanta una posizione strategica di vicinanza ai mercati dell’Unione e dell’area balcanica che la rende attrattiva dal punto di vista economico-commerciale. I porti di Durazzo e Valona sono porti rilevanti nei Balcani e rappresentano punti d’accesso per il Corridoio VIII.
Poiché l'Albania è ancora un paese non interessato dalla globalizzazione, offre prezzi relativamente bassi nel mercato rispetto ad altri paesi della regione, diventando in questo modo il centro di interesse di molti investitori stranieri.
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Kaiti_expansion
«Siamo il sesto paese più ricco al mondo e il quinto per ricchezza pro capite davanti a Regno Unito e Giappone. Dal 2007 la ricchezza delle famiglie italiane è crescita da 5.882 miliardi a 8.744 miliardi, e il 46% di questa ricchezza è detenuta dal 10% delle famiglie. Anche se la ricchezza è aumentata, dalla fine del 2007 ha subito un decremento del 9% in termini reali: una misura sufficiente per generare una percezione di povertà molto forte. Gli italiani non sono effettivamente più poveri, ma sentono di avere una disponibilità economica ridotta. Occorre modificare il nostro pensiero alla radice, dare il giusto peso alle difficoltà degli ultimi anni, in quanto scalfiscono solo in parte quell’enorme incremento di ricchezza che abbiamo generato. Dobbiamo liberarci da ancoraggi mentali che ci spingono a guardare sempre negli specchietti retrovisori. Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a comportarci nello stesso modo».
Be An Exceptional Manager with NLP - ekLeaderekLeader Admin
In any organization, individuals in managerial roles play an important in the growth and proper functioning of business, they have the responsibility of working effectively and also enabling their team members to do the same. ekLeader's NLP Program helps them to be an exceptional manager, mastering to be a powerful communicator, be a coach for peak performance, campaign in conflict management, and lots more.
Learn More at ekleader.com
Intervento di Luca Paolazzi, Direttore del Centro Studi di Confindustria, al "17° Meeting Nazionale ACEF - Evoluzione dei Servizi Professionali della Consulenza", tenutosi a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna, nei giorni 30 e 31 ottobre e 9 e 10 novembre 2017.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
La produttività aggregata è vista, da un lato, come risultato delle decisioni tecnologiche e manageriali, fatte dagli imprenditori; d'altro, come la capacità di un'economia di allocare le risorse verso le unità più produttive. Intuitivamente, la produttività aggregata aumenta ogni volta che vengono riallocati i fattori di produzione dall’impresa meno produttiva a quella più produttiva. In questo lavoro ci proponiamo di documentare il contributo dell’efficienza allocativa alla dinamica della produttività aggregata del lavoro in Italia e in Lombardia. La base dati utilizzata per la produzione di tali stime è costituita da un unico set di dati che copre l'universo delle imprese italiane, attive nel settore non-agricolo e non finanziario, per il periodo 2005-2013, costituiscono grazie ad una rinnovata collaborazione tra la Banca d'Italia e l'Istat. L’analisi è realizzata considerando tre tipologie di imprese: permanenti negli anni, entrate e uscite dal sistema produttivo: la componente di riallocazione delle risorse, tra gli operatori permanenti, offre un recupero al calo della produttività media; il contributo netto delle componenti demografiche risulta sempre positivo, in quanto l'uscita di imprese meno produttive compensa l’effetto negativo dell’ingresso di nuove imprese.
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In any organization, individuals in managerial roles play an important in the growth and proper functioning of business, they have the responsibility of working effectively and also enabling their team members to do the same. ekLeader's NLP Program helps them to be an exceptional manager, mastering to be a powerful communicator, be a coach for peak performance, campaign in conflict management, and lots more.
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Intervento di Luca Paolazzi, Direttore del Centro Studi di Confindustria, al "17° Meeting Nazionale ACEF - Evoluzione dei Servizi Professionali della Consulenza", tenutosi a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna, nei giorni 30 e 31 ottobre e 9 e 10 novembre 2017.
Giornata di studio, Milano 5 ottobre 2016, MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
La produttività aggregata è vista, da un lato, come risultato delle decisioni tecnologiche e manageriali, fatte dagli imprenditori; d'altro, come la capacità di un'economia di allocare le risorse verso le unità più produttive. Intuitivamente, la produttività aggregata aumenta ogni volta che vengono riallocati i fattori di produzione dall’impresa meno produttiva a quella più produttiva. In questo lavoro ci proponiamo di documentare il contributo dell’efficienza allocativa alla dinamica della produttività aggregata del lavoro in Italia e in Lombardia. La base dati utilizzata per la produzione di tali stime è costituita da un unico set di dati che copre l'universo delle imprese italiane, attive nel settore non-agricolo e non finanziario, per il periodo 2005-2013, costituiscono grazie ad una rinnovata collaborazione tra la Banca d'Italia e l'Istat. L’analisi è realizzata considerando tre tipologie di imprese: permanenti negli anni, entrate e uscite dal sistema produttivo: la componente di riallocazione delle risorse, tra gli operatori permanenti, offre un recupero al calo della produttività media; il contributo netto delle componenti demografiche risulta sempre positivo, in quanto l'uscita di imprese meno produttive compensa l’effetto negativo dell’ingresso di nuove imprese.
L'Innovazione sostenibile di Roberto Gallerani
“Parlare di innovazione, nel mondo delle PMI, è assai fin troppo facile e di “moda”; quando poi si prova a discuterne sul campo, con un cliente o un partner, quasi sempre si scopre la difficoltà di comprendersi, di parlare il medesimo linguaggio, di fare riferimento agli stessi concetti. Chi opera a vario titolo, come consulente, professionista, società commerciale, ha una sua visione maturata nel quotidiano attraverso la propria attività ed il rapporto con il mercato. In particolare, in queste pagine, si vogliono analizzare brevemente i principali aspetti pratici, di metodo e d’uso di strumenti atti a facilitare un diverso modo di operare nelle imprese, nel quale venga dato il massimo rilievo a quei processi che favoriscono lo sviluppo delle idee e, da esse, la creazione di nuove opportunità di valore e di business. Non a caso chi scrive ritiene che la chiave di volta di un diverso (e forse nuovo) modo di operare sia quello di creare un metodo, un’infrastruttura organizzativa ed ICT, una cultura della “Ricerca & Sviluppo permanente di idee e progetti di nuove opportunità e valore”, che sia alla base, in ogni settore, di un vantaggio competitivo che nasce dall’ “amplificazione esplosiva” delle capacità e dalle potenzialità umane anziché dal solo loro “sfruttamento”.
Tuttavia, come si è detto, prima di affrontare questo tema con proposte costruttive è necessario comunicare, capirsi, discutere e condividere ampiamente, laddove è possibile, un’impostazione e dei valori comuni. Lo scopo di queste pagine è quindi in questa direzione, quello di riassumere alcuni elementi ed una visione nati da riflessioni e discussioni sul campo, cercando al contempo di mettere in fila argomenti, domande e possibili risposte per fare un primo passo verso un confronto costruttivo. E’ possibile che la “prima edizione” non riesca al meglio in questo fine, ma per fortuna è sempre possibile, ed auspicabile, redarre versioni successive che traggano impulso da critiche e osservazioni.
E per queste ragioni ed in questo “spirito” che questo scritto viene distribuito in licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo”, per consentire ed agevolare un suo eventuale impiego in ulteriori estensioni del processo di discussione e confronto al riguardo di questi temi.”
Scenari Economici 2016 - La risalita modesta e i rischi di instabilitàConfindustria
Le slide proiettate alla presentazione del rapporto Scenari Economici del Centro Studi Confindustria il 01/07/2016 a Milano presso la sede di Assolombarda
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC Confindustria
Presentazione di Cristina Pensa e Matteo Pignatti del 16 novembre 2023 dal titolo "Catene di fornitura tra nuova globalizzazione e autonomia strategica", presso l’Università Cattolica.
NetConsulting cube - IT come Italia - Come far ripartire l'Italia?NetConsulting cube
Sullo sviluppo digitale l’Italia evidenzia ancora segnali di arretratezza, nonostante il contesto tecnologico risulti estremamente dinamico, anche se caratterizzato da luci e ombre.
Per quanto riguarda infatti l’utilizzo di Internet, dei Social media e per il Mobile shift, l'Italia si colloca decisamente al di sopra della media mondiale.
In questa presentazione NetConsulting cube analizza la situazione attuale del nostro Paese da un punto di vista dello sviluppo digitale e tecnologico e cerca di fornire degli spunti utili per rilanciare l'economia del Paese.
Similar to PEC CORPORATE 2015 - Roberta marracino (20)
1. /
DINAMICHE GLOBALI TRA RISCHI,
TURBOLENZE E OPPORTUNITÀ:
QUALI MOTORI DI CRESCITA PER
IL SISTEMA ITALIA?
Director of Communication, Institutional Relations, Research & CSR di SACE
2. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
“This latest financial turmoil raises a broader
question: why have we been having so many
bubbles?
Paul Krugman, 2013
3. Borsa
di Shangai
Set. 2014 – mag. 2015 +106%
Set 2014 – set. 2015 +42%
Indicatori
2015
Tasso di crescita PIL reale
(2015)
+6,8%
Debito estero
(2015, in % del PIL nominale)
9,1%
Riserve valutarie
(in mesi di import)
22
Svalutazione Yuan vs USD
(gen - ago 2015)
+1,6%
Rivalutazione Yuan vs Euro
(gen - ago 2015)
-3,1%
Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Cina: quant’è profonda la tana del Bianconiglio?
Fonte: SACE, Fmi, Eiu, Thomson Reuters
4. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
882
1.315
1.405 1.422
2003-2006 2007-2010 2011-2014 2015-2018
Fonte: Elaborazioni SACE su dati Eiu
Aumento del PIL, valori reali assoluti (miliardi di USD)
Cina: è vero rallentamento?
Hp crescita PIL al 5% dal 2015
5. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Oil & gas: un barile mezzo pieno
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
0
20
40
60
80
100
120
Brent (SX) PIL mondiale (DX)
Prezzo del petrolio e crescita mondiale (1987-2015)
Fonte: Eia, Fmi
6. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Fuga dai mercati emergenti
Andamento mercati azionari (agosto 2008 = 100)
40,0
60,0
80,0
100,0
120,0
140,0
160,0
MSCI WORLD U$ - PRICE INDEX MSCI EM U$ - PRICE INDEX
Fonte: Thomson Reuters
7. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
In verità, il mondo ha mantenuto, nel suo complesso, un livello di rischio
di business stabile
Fonte: SACE
2010
53/
100
2015
57/
100
+4 punti
Indice di rischio SACE
8. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
I rischi si sono spostati e hanno un valore «geo-economico»
Fonte: elaborazioni SACE su dati Istat
Impatto delle diverse crisi sull’export italiano tra il 2011 e il 2013
9. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Opportunità che si chiudono e altre che si aprono
Fonte: elaborazioni SACE su dati Istat
€ 2,4 mld di export perso
nel 2014-2015
€ 3 mld nuovo export per la
rimozione delle sanzioni nel
2015-2018
€ 100 mln export perso nel
2014-2015
€ 220 mln nuovo export per
riapertura ai mercati
internazionali nel 2015-19
10. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Il modello globale aperto non è messo in discussione e la leva dell’export
rimarrà fondamentale
Fonte: elaborazioni SACE su dati Ocse e Oxford Economics
Incidenza export/PIL (val. %)
11. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Export e internazionalizzazione fanno la differenza tra crescita e non
crescita
Fonte: elaborazioni SACE su dati Ocse
Contributo dell’export alla crescita cumulata del PIL,
valori correnti 2000-2014 (%)
12. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Soprattutto in un’economia, come quella italiana, dove consumi e
investimenti faticano a ripartire
Fonte: OCSE, Eiu
Variazioni 2014 vs 2010
13. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Siamo in una congiunzione astrale positiva che ci farà viaggiare più veloci
Fonte: SACE
Esportazioni italiane per raggruppamenti
14. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Le catene di fornitura, volenti o nolenti, saranno sempre più internazionali.
Esempio filiera agroalimentare
Valore interscambio mondiale della filiera agroalimentare (2013)
15. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
Geografia delle opportunità: quali mercati per le filiere globali?
Export Opportunity Index (0-100). Le 39 migliori opportunità
17. Nutriamo il procurement:
energia per il business
/
“The biggest risk is not taking any risk... In a
world that’s changing really quickly, the only
strategy that is guaranteed to fail is not taking
risks”
Mark Zuckerberg