Il documento discute le iniziative di papa Gjergji per promuovere la lingua albanese nella liturgia, affrontando le sfide legate alla traduzione di testi sacri e alla terminologia. Papa Gjergji cercò di purificare la lingua ma dovette spesso ricorrere a termini greci o creare neologismi, enfatizzando l'identità linguistica degli arbereshe. La sua opera rappresenta un atto di fede e un rispetto per il rito latino, mirata a garantire che il popolo potesse pregare nella propria lingua.