1. Sull’opera giuridica di Michele
Psello (sec. XI)
Considerazioni sparse di diritto
ecclesiastico e processuale.
Psello con l’allievo
Michele VII Doukas
Antonio Banfi
14.2.2013
3. Cronologia
• Quando inizia il diritto bizantino?
1. Impostazione storico-sociale: con Costantino e la
rifondazione di Bisanzio (330). Questa scelta è
condivisa anche da alcuni giuristi (Wan der Val,
Lokin).
2. Impostazione romanistica «tradizionale»: con la
morte di Giustiniano (565).
• Quando termina il diritto bizantino?
1. Impostazione istituzionalista (finisce lo Stato, finisce il
diritto): con la caduta di Bisanzio a opera dei Turchi
(1453).
2. Più realisticamente: nel 1946.
4. Permanenze
• La chiesa ortodossa si ritiene erede dell’Impero, di
cui attende la restaurazione. I suoi tribunali
continuano ad utilizzare il diritto bizantino
(specialmente nella forma dei nomocanoni), anche
nei paesi slavi.
• Nel 1939 gli occupanti italiani aboliscono la
giurisdizione ecclesiastica, ancora salda nelle isole
dell’Egeo.
5. L’Hexabiblos
• E’ l’ultima grande compilazione bizantina, scritta da
Costantino Armenopulo nel 1345 e composta di sei
volumi. Armenopulo, katholikos krites di Tessalonica,
la scrive come manuale pratico ad uso dei giudici:
attinge ancora al diritto giustinianeo (attraverso la
Synopsis Basilicorum), ma esso è arricchito dai
numerosi sviluppi successivi (ad esempio il diritto al
paesaggio riceve una notevolissima attenzione).
• L’Hexabiblos resta in uso presso le comunità greche
durante la dominazione turca. Viene tradotto in
neogreco; nel 1828 diviene il codice del Regno di
Grecia e resta in vigore fino alla promulgazione del
Codice Civile del 1946 (di ispirazione germanica)
6.
7. Scuole e strumenti di
indagine
• Per ragioni di carattere ideologico, la tradizione
della bizantinistica italiana è avviata alla sua fine
negli anni ‘30 del ‘900.
Ferrini Brandileone, Delle Spade
8. La fine della bizantinistica
italiana
• La politica culturale fascista non ha interesse a
valorizzare le tracce (abbondanti) della
dominazione bizantina in Italia meridionale.
Prochiron
Calabriae
Ed. V. Brandileone La Cattolica di Stilo
9. Altre scuole ancora
viventi
Pitsakis †,
Velissaropoulos,
Makrides, ecc.
Problemi di accessibilità linguistica Oikonomides,
Troianos, ecc.
Lokin, Stolte, ecc.
Problemi di accessibilità linguistica
10. E i loro orientamenti…
Formazione
Formazione
Scuola di neopandettistica
neopandettistica
Scheltema
(Van der Wal,
Lokin, Stolte,
ecc.) Impostazione
Impostazione
filologica
filologica
Attenzione focalizzata sulle compilazioni bizantine con Herman Jan Scheltema
interesse specialmente orientato a quanto esse possono
dire sulla genesi della compilazione di Giustiniano
(es. analisi degli scolii dei Basilici).
Il diritto bizantino è per certi versi più strumento che
oggetto di indagine.
11. In alcuni casi le scuole
hanno orientamenti
«nazionali»
Connessione fra
identità nazionale e
religiosa
12. Sýntagma
• Article 3 (traduzione ufficiale in lingua inglese)
1. The prevailing religion in Greece is that of the Eastern Orthodox
Church of Christ. The Orthodox Church of Greece, acknowledging
our Lord Jesus Christ as its head, is inseparably united in doctrine with
the Great Church of Christ in Constantinople and with every other
Church of Christ of the same doctrine, observing unwaveringly, as
they do, the holy apostolic and synodal canons and sacred
traditions. It is autocephalous and is administered by the Holy Synod
of serving Bishops and the Permanent Holy Synod originating thereof
and assembled as specified by the Statutory Charter of the Church in
compliance with the provisions of the Patriarchal Tome of June 29,
1850 and the Synodal Act of September 4, 1928.
2. The ecclesiastical regime existing in certain districts of the State
shall not be deemed contrary to the provisions of the preceding
paragraph.
3. The text of the Holy Scripture shall be maintained unaltered.
Official translation of the text into any other form of language,
without prior sanction by the Autocephalous Church of Greece and
the Great Church of Christ in Constantinople, is prohibited.
• Cfr. Epan./Eisag. II,4-12
13. Le fonti
• COMPILAZIONI: Basilici, Ecloghe, Epitomi, Manuali
(Prochira), raccolte di varia natura. Sono prodotte
per tutto l’arco della vita dell’Impero.
• SINGOLI TESTI NORMATIVI E ATTI: chrysobullae, atti e
documenti vari, prevalentemente conservati presso
i grandi monasteri.
• NOMOCANONI: Fozio, Teodoro Balsamone, ecc.
• NOTIZIE INDIRETTE: dall’enorme numero di testi storici
e letterari pervenutici.
Chrysobulla di
Giovanni VII
Paleologo (1405),
dal Monte Athos
15. Ruolo della chiesa
• Il rapporto Stato-Chiesa è talmente organico da
renderle per certi versi istituzioni non separabili.
• Τῆς πολιτείας ἐκ μερῶν καὶ μορίων ἀναλόγως τῷ
ἀνθρώπῳ συνισταμένης, τὰ μέγιστα καὶ
ἀναγκαιότατα μέρη βασιλεύς ἐστι καὶ πατριάρχης. διὸ
καὶ ἡ κατὰ ψυχὴν καὶ σῶμα τῶν ὑπηκόων εἰρήνη καὶ
εὐδαιμονία βασιλείας ἐστὶ καὶ ἀρχιερωσύνης ἐν πᾶσιν
ὁ μοφροσύνη καὶ συμφωνία. (Epan./Eisag. III.8), IX
sec.
• Διαφοραὶ δὲ τῶν κριτηρίων δύο· τὸ μὲν γὰρ διὰ
μόνων τῶν νόμων πρόεισι, τὸ δὲ διὰ κανόνων. ἐστὶ δὲ
καὶ τρίτη διαφορά, τὸ ἐξ ἀμφοῖν ἔκ τε τοῦ νόμου καὶ
τοῦ κανόνος, φημί, συνιστῶσα καὶ διορίζουσα.
(Epan./Eisag XI.3). [Nov.123 di Giustiniano?]
16. nomocanoni
Quando viene fondata la facoltà di legge di
Nov. 31 (545)
Nov. 31 (545) Costantinopoli da Costantino IX Monomaco (XI sec.),
viene designato a dirigerla un ecclesiastico con il
titolo di nomophylax. Sono solitamente anche giudici
ecclesiastici (protekdikoi, chartophylakes). Anche il
Equipara ii
Equipara console (hypatos) dei filosofi e il magister (maistor)
canoni alle
canoni alle dei retori sono ecclesiastici.
leggi
leggi
Collezioni di
Collezioni di
canoni eeleggi
canoni leggi
imperiali
imperiali Favoriscono il formarsi di
Favoriscono il formarsi di
concernenti
concernenti una salda connessione fra
una salda connessione fra
materie di
materie di diritto canonico eesecolare
diritto canonico secolare
interesse
interesse
ecclesiastico:
ecclesiastico:
Es. Nomoc. L Titulorum (VI sec.)
NOMOCANONI
NOMOCANONI
Nomoc. XIV Titulorum (VII sec.)
Ecc.
17. Conseguenze di un regime di
assoluta non separazione
• Vi è porosità fra diritto canonico e secolare,
tribunali ecclesiastici e secolari.
• Nel diritto canonico si sviluppa il concetto di
oikonomia, che si oppone all’akribeia: l’oikonomia
non ha a che fare con la dispensatio della chiesa
occidentale. E’ un criterio interpretativo che
consente di distaccarsi per ragioni di equità da
un’interpretazione «esatta» dei canoni. Si applica,
dal punto di vista della Chiesa, anche alle leggi
dello stato.
18. Due esempi
-Interpretazioni secondo il criterio dell’akribeia:
1) Non è possibile santificare i caduti in battaglia (come richiesto
da Niceforo II Foca), perché il can. 13 di Basilio il Grande stabilisce
la scomunica di tre anni per chi abbia ucciso in battaglia (960
ca.).
2) L’influenza della Chiesa è tale che Bisanzio diviene il primo Stato
abolizionista (di fatto) della pena capitale della storia.
-Interpretazione secondo il criterio dell’oikonomia: la nov. 17 di
Giustiniano esclude gli omicidi dal diritto all’asilo. La chiesa
difende il valore dei propri tribunali (ekdikeia) e delle proprie pene
«salvifiche», concedendo comunque l’asilo, fino a ottenere da
Costantino VII (X sec.) il riconoscimento del privilegio, anche se
limitato alla Grande Chiesa. Nel 1166 Manuele I Comneno si
lamenta che gli omicidi vengono rilasciati dalla Chiesa con
«grammata sympatheias»: l’asilo si estende oltre i confini della
Chiesa.
19. Psello
• Costantino Psello, detto Michele, nasce nel 1018.
• Intraprende gli studi legali per ragioni economiche con
Giovanni Xifilino, nomophylax della scuola di
Costantinopoli.
• A 16 anni è già assistente giudice (mikros dikastes, senza
giuridizione): opera in Tracia, Macedonia, Anatolia.
• Entra nella cancelleria imperiale. Sotto Costantino
Monomaco, a 25 anni è segretario dell’imperatore.
• Diviene ypatos philosophon, protasekretis (uno dei
«grandi giudici»). Si fa Monaco per sfuggire a torbidi
politici. Diviene capo del Senato, e primo ministro sotto
Michele VII.
• Uomo politico spregiudicato, muore probabilmente nel
1078.
20. L’italica sapienza
In quel tempo mi capitò di abitare fuori dalla Città, poiché feci
un breve viaggio in compagnia di un famoso retore che era
stato nominato giudice di una parte non piccola delle regioni
occidentali. [..] Avevo sedici anni ed ero robusto per la mia età
e avendo terminato lo studio della poesia cominciai a
dedicarmi a quello della retorica. [..] Ma non solo a parole, ma
anche con l’uso delle mani mi riportarono alla sapienza italica
(πρὸς τὴν Ἰταλικὴν σοφίαν), non quella del filosofo Pitagora, ma
quello studio materialistico e amante delle cose pubbliche
(φιλόκοινον ταύτην καὶ φιλόϋλον) che si occupa di processi
pubblici e privati, laboriose dimostrazioni, servitù e libertà,
matrimoni legittimi e non, doti e doni, gradi di parentela e poi
contratti (διαθηκῶν), che cosa sia una garanzia e quali siano gli
obblighi processuali del garante (τί τε ἡ ἐγγύη καὶ τί παρὰ τοῖς
πράγμασιν ἡ ἔγγυος δύναται), quale sia la responsabilità per
danni del padrone, quando un cavallo scalcia, una mucca
incorna, o un cane morde, quale sia la norma da applicare (τίς
τε ὁ νόμιμος κανὼν)
21. Segue..
• ..perché qualcuno ha mentito sul suo nome, la
ripartizione dell’eredità, l’avo e il discendente, il
figlio legittimo e illegittimo, che cosa sia iniuria e
come si definisca (τίς ἡ ὕβρις καὶ εἰς πόσα διῄρηται),
e quali siano i termini di prescrizione per ogni azione
(πόσος τε ἑκάστῃ τῶν ἀγωγῶν χρόνος ἀφώρισται).
• Encomium in matrem §125-8; 302-303. Trad. mia.
• Una singolare considerazione del diritto da parte di
un giurista, autore di opere giuridiche.
22. Opere di scuola ad uso
degli studenti
• Synopsis Legum
• De nominibus actionum
• Synopsis [Nomo]canonum (irreperibile)
23.
24.
25. Opere «forensi»
Scritti di diritto penale canonico
•Accusatio di Michele Cerulario (1059) per eresia,
tirannia, omicidio, sacrilegio. E’ uno psogos.
•Defensio di Lazzaro di Filippopoli avverso sentenze di
deposizione e di esilio.
•Defensio di Giovanni Xifilino contro Ofrida
Scritti di diritto civile
•Hypomnema del Vestarca Michele contro il
protospatario Elpidio dinnanzi al tribunale imperiale
(1056)
•Hypomnema per la controversia fra il protospatario
Giovanni Iveritze contro il manglabite Basilio per un
fondo rustico (1049)
26. Teologia, diritto e retorica
• Hypomnema redatto per ordine imperiale relativo
alla controversia fra lo stratego Leone Mandalo e il
convento di Kallio per i diritti sopra acque e un
mulino in Tracia: la Theotokos come arbitro
inappellabile. (1075)
27. Cosa ci dice la lettura
delle opere di Psello?
• L’educazione giuridica è coltivata, ma in stretta
connessione con l’insegnamento di altre discipline.
• La filosofia è ritenuta unanimemente superiore alla
scienza giuridica.
• Nella scuola di diritto si studia il canone degli oratori
classici.
• L’argomentazione nelle controversie è molto più
retorico-argomentativa che legale.
• «byzantine legal practice was anithing but rigid…a
judge did not need much of a legal education»
(Dennis).
• PERCHE’?
28. • Manuele I Comneno, nov.2 (trad. mia) [1166]
• La mia maestà è stanca dei discorsi senza fine degli avvocati
e delle loro tecniche ostruzionistiche, e molte volte ha rilevato
i tentativi di costoro di perdere tempo e sfuggire al processo
(φυγοδικεῖν), ripetendo mille volte gli stessi argomenti (τὰς
αὐτὰς πολλάκις δικαιολογίας ἀνακυκλοῦσι) e restando
attaccati ai loro argomenti precedenti così da impedire al
tribunale di procedere, per questi motivi delibera che essi
debbano condursi secondo gli usi di un tempo, in modo
sintetico e stando in piedi, non sedendosi fra i giudici nel
corso della causa, e senza parlare tutti insieme, cosa che
rende difficile ascoltare e impedisce un preciso e accurato
esame da parte dei giudici. Al contrario, nel silenzio
dell’avversario, la parte titolata a parlare per prima con
ordine e disciplina avanzerà le proprie ragioni (τὰ οἰκεῖα δίκαια
προτείνειν). Quindi, dopo essersene stata tranquilla, anche la
parte avversa esporrà le proprie ragioni con pari libertà
(ἀντιδικαιολογεῖσθαι δὲ μετὰ τῆς ἴσης ἀδείας ). Quindi i giudici
renderanno la loro decisione (καὶ οὕτω λέγειν τοὺς δικαστὰς ἃ
διαγινώσκουσι).
29. • Se i giudici avranno raggiunto una decisione unanime, il caso
sarà concluso. Se sono divisi, gli avvocati dovranno rimanere
calmi, mentre i giudici risolvono i loro dubbi e giungono senza
parzialità alcuna ad un’opinione unica (..). Se non riescono
ad accordarsi e alcuni sono in disaccordo con la
maggioranza oppure sono divisi in parti uguali, prevale la
decisione di coloro con i quali concorda il presidente della
corte (ἐκείνων τὴν ψῆφον προκρίνεσθαι, οἷς καὶ ὁ τοῦ
δικαστηρίου προεστὼς συμφωνεῖ). Coloro che non si
conformano alle nostre prescrizioni ma ripetono gli stessi
argomenti (..) senza vergogna e ripetono le cose che già
hanno esposto (..) talora parola per parola, talora
cambiando qualche parola per non farsi cogliere in fallo,
cosa che è capitata anche quando la Mia Maestà sedeva in
giudizio, (..) saranno esclusi dall’esercizio dell’avvocatura. Se
riterranno di essere stati ingiustamente sanzionati potranno far
ricorso all’appello secondo la legge. In ogni caso, i giudici si
prenderanno cura di giungere alle loro decisioni con cautela,
sapendo che gravi pene, spesso mutilazioni, seguiranno le
loro pronunzie (εἰδόσιν ὅτι μεγάλαι ζημίαι, πολλάκις δὲ καὶ
σωμάτων ἀκρωτηριασμοὶ ταῖς αὐτῶν ἀποφάσεσιν
30. in una tale cultura il processo ha una funzione prevalentemente
competitiva e si avvale di tecniche che, come quelle della retorica, sono
destinate a favorire il prevalere di un vincitore nella contesa,
indipendentemente da un effettivo risultato conoscitivo (A. Nappi)
Peira Non c’è
Peira
(XI sec.) separazione fra
(XI sec.)
Stato e Chiesa
filosofia
diritto retorica
oikonomia
il diverso orientamento della Chiesa Ortodossa, rispetto a quella d’Occidente
determina uno sviluppo opposto del sistema processuale penale: in oriente resta
il sistema accusatorio, in occidente ci si muove verso quello inquisitorio.