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Sull’opera giuridica di Michele
        Psello (sec. XI)
  Considerazioni sparse di diritto
    ecclesiastico e processuale.


                            Psello con l’allievo
                            Michele VII Doukas




            Antonio Banfi
             14.2.2013
Premessa
qualche cenno sul diritto bizantino
Cronologia
• Quando inizia il diritto bizantino?
1. Impostazione storico-sociale: con Costantino e la
   rifondazione di Bisanzio (330). Questa scelta è
   condivisa anche da alcuni giuristi (Wan der Val,
   Lokin).
2. Impostazione romanistica «tradizionale»: con la
   morte di Giustiniano (565).

• Quando termina il diritto bizantino?
1. Impostazione istituzionalista (finisce lo Stato, finisce il
   diritto): con la caduta di Bisanzio a opera dei Turchi
   (1453).
2. Più realisticamente: nel 1946.
Permanenze
• La chiesa ortodossa si ritiene erede dell’Impero, di
  cui attende la restaurazione. I suoi tribunali
  continuano ad utilizzare il diritto bizantino
  (specialmente nella forma dei nomocanoni), anche
  nei paesi slavi.




• Nel 1939 gli occupanti italiani aboliscono la
  giurisdizione ecclesiastica, ancora salda nelle isole
  dell’Egeo.
L’Hexabiblos
• E’ l’ultima grande compilazione bizantina, scritta da
  Costantino Armenopulo nel 1345 e composta di sei
  volumi. Armenopulo, katholikos krites di Tessalonica,
  la scrive come manuale pratico ad uso dei giudici:
  attinge ancora al diritto giustinianeo (attraverso la
  Synopsis Basilicorum), ma esso è arricchito dai
  numerosi sviluppi successivi (ad esempio il diritto al
  paesaggio riceve una notevolissima attenzione).
• L’Hexabiblos resta in uso presso le comunità greche
  durante la dominazione turca. Viene tradotto in
  neogreco; nel 1828 diviene il codice del Regno di
  Grecia e resta in vigore fino alla promulgazione del
  Codice Civile del 1946 (di ispirazione germanica)
Scuole e strumenti di
           indagine
• Per ragioni di carattere ideologico, la tradizione
  della bizantinistica italiana è avviata alla sua fine
  negli anni ‘30 del ‘900.




        Ferrini                       Brandileone, Delle Spade
La fine della bizantinistica
            italiana
  • La politica culturale fascista non ha interesse a
    valorizzare le tracce (abbondanti) della
    dominazione bizantina in Italia meridionale.




Prochiron
Calabriae
Ed. V. Brandileone                      La Cattolica di Stilo
Altre scuole ancora
      viventi
                                          Pitsakis †,
                                          Velissaropoulos,
                                          Makrides, ecc.

Problemi di accessibilità linguistica     Oikonomides,
                                          Troianos, ecc.


                                          Lokin, Stolte, ecc.




  Problemi di accessibilità linguistica
E i loro orientamenti…
                        Formazione
                         Formazione
  Scuola di           neopandettistica
                       neopandettistica
  Scheltema
(Van der Wal,
Lokin, Stolte,
     ecc.)              Impostazione
                         Impostazione
                          filologica
                           filologica




Attenzione focalizzata sulle compilazioni bizantine con     Herman Jan Scheltema
interesse specialmente orientato a quanto esse possono
  dire sulla genesi della compilazione di Giustiniano
            (es. analisi degli scolii dei Basilici).
 Il diritto bizantino è per certi versi più strumento che
                    oggetto di indagine.
In alcuni casi le scuole
 hanno orientamenti
      «nazionali»


                    Connessione fra
                  identità nazionale e
                        religiosa
Sýntagma
•   Article 3 (traduzione ufficiale in lingua inglese)
    1. The prevailing religion in Greece is that of the Eastern Orthodox
    Church of Christ. The Orthodox Church of Greece, acknowledging
    our Lord Jesus Christ as its head, is inseparably united in doctrine with
    the Great Church of Christ in Constantinople and with every other
    Church of Christ of the same doctrine, observing unwaveringly, as
    they do, the holy apostolic and synodal canons and sacred
    traditions. It is autocephalous and is administered by the Holy Synod
    of serving Bishops and the Permanent Holy Synod originating thereof
    and assembled as specified by the Statutory Charter of the Church in
    compliance with the provisions of the Patriarchal Tome of June 29,
    1850 and the Synodal Act of September 4, 1928.
    2. The ecclesiastical regime existing in certain districts of the State
    shall not be deemed contrary to the provisions of the preceding
    paragraph.
    3. The text of the Holy Scripture shall be maintained unaltered.
    Official translation of the text into any other form of language,
    without prior sanction by the Autocephalous Church of Greece and
    the Great Church of Christ in Constantinople, is prohibited.
•   Cfr. Epan./Eisag. II,4-12
Le fonti
• COMPILAZIONI: Basilici, Ecloghe, Epitomi, Manuali
  (Prochira), raccolte di varia natura. Sono prodotte
  per tutto l’arco della vita dell’Impero.
• SINGOLI TESTI NORMATIVI E ATTI: chrysobullae, atti e
  documenti vari, prevalentemente conservati presso
  i grandi monasteri.
• NOMOCANONI: Fozio, Teodoro Balsamone, ecc.
• NOTIZIE INDIRETTE: dall’enorme numero di testi storici
  e letterari pervenutici.

                   Chrysobulla di
                   Giovanni VII
                   Paleologo (1405),
                   dal Monte Athos
problemi




Ad es. UFFICI
       CARICHE
       TRIBUNALI
RAPPORTI STATO-CHIESA
Ruolo della chiesa
• Il rapporto Stato-Chiesa è talmente organico da
  renderle per certi versi istituzioni non separabili.
• Τῆς πολιτείας ἐκ μερῶν καὶ μορίων ἀναλόγως τῷ
  ἀνθρώπῳ συνισταμένης, τὰ μέγιστα καὶ
  ἀναγκαιότατα μέρη βασιλεύς ἐστι καὶ πατριάρχης. διὸ
  καὶ ἡ κατὰ ψυχὴν καὶ σῶμα τῶν ὑπηκόων εἰρήνη καὶ
  εὐδαιμονία βασιλείας ἐστὶ καὶ ἀρχιερωσύνης ἐν πᾶσιν
  ὁ μοφροσύνη καὶ συμφωνία. (Epan./Eisag. III.8), IX
  sec.
• Διαφοραὶ δὲ τῶν κριτηρίων δύο· τὸ μὲν γὰρ διὰ
  μόνων τῶν νόμων πρόεισι, τὸ δὲ διὰ κανόνων. ἐστὶ δὲ
  καὶ τρίτη διαφορά, τὸ ἐξ ἀμφοῖν ἔκ τε τοῦ νόμου καὶ
  τοῦ κανόνος, φημί, συνιστῶσα καὶ διορίζουσα.
  (Epan./Eisag XI.3). [Nov.123 di Giustiniano?]
nomocanoni
                              Quando viene fondata la facoltà di legge di
 Nov. 31 (545)
 Nov. 31 (545)          Costantinopoli da Costantino IX Monomaco (XI sec.),
                           viene designato a dirigerla un ecclesiastico con il
                        titolo di nomophylax. Sono solitamente anche giudici
                         ecclesiastici (protekdikoi, chartophylakes). Anche il
  Equipara ii
   Equipara              console (hypatos) dei filosofi e il magister (maistor)
  canoni alle
   canoni alle                         dei retori sono ecclesiastici.
     leggi
      leggi


 Collezioni di
   Collezioni di
 canoni eeleggi
  canoni leggi
     imperiali
      imperiali            Favoriscono il formarsi di
                            Favoriscono il formarsi di
   concernenti
    concernenti            una salda connessione fra
                            una salda connessione fra
    materie di
     materie di            diritto canonico eesecolare
                            diritto canonico secolare
     interesse
      interesse
  ecclesiastico:
   ecclesiastico:
                    Es. Nomoc. L Titulorum (VI sec.)
NOMOCANONI
NOMOCANONI
                    Nomoc. XIV Titulorum (VII sec.)
                    Ecc.
Conseguenze di un regime di
   assoluta non separazione
• Vi è porosità fra diritto canonico e secolare,
  tribunali ecclesiastici e secolari.
• Nel diritto canonico si sviluppa il concetto di
  oikonomia, che si oppone all’akribeia: l’oikonomia
  non ha a che fare con la dispensatio della chiesa
  occidentale. E’ un criterio interpretativo che
  consente di distaccarsi per ragioni di equità da
  un’interpretazione «esatta» dei canoni. Si applica,
  dal punto di vista della Chiesa, anche alle leggi
  dello stato.
Due esempi
-Interpretazioni secondo il criterio dell’akribeia:
1) Non è possibile santificare i caduti in battaglia (come richiesto
da Niceforo II Foca), perché il can. 13 di Basilio il Grande stabilisce
la scomunica di tre anni per chi abbia ucciso in battaglia (960
ca.).
2) L’influenza della Chiesa è tale che Bisanzio diviene il primo Stato
abolizionista (di fatto) della pena capitale della storia.
-Interpretazione secondo il criterio dell’oikonomia: la nov. 17 di
Giustiniano esclude gli omicidi dal diritto all’asilo. La chiesa
difende il valore dei propri tribunali (ekdikeia) e delle proprie pene
«salvifiche», concedendo comunque l’asilo, fino a ottenere da
Costantino VII (X sec.) il riconoscimento del privilegio, anche se
limitato alla Grande Chiesa. Nel 1166 Manuele I Comneno si
lamenta che gli omicidi vengono rilasciati dalla Chiesa con
«grammata sympatheias»: l’asilo si estende oltre i confini della
Chiesa.
Psello
• Costantino Psello, detto Michele, nasce nel 1018.
• Intraprende gli studi legali per ragioni economiche con
  Giovanni Xifilino, nomophylax della scuola di
  Costantinopoli.
• A 16 anni è già assistente giudice (mikros dikastes, senza
  giuridizione): opera in Tracia, Macedonia, Anatolia.
• Entra nella cancelleria imperiale. Sotto Costantino
  Monomaco, a 25 anni è segretario dell’imperatore.
• Diviene ypatos philosophon, protasekretis (uno dei
  «grandi giudici»). Si fa Monaco per sfuggire a torbidi
  politici. Diviene capo del Senato, e primo ministro sotto
  Michele VII.
• Uomo politico spregiudicato, muore probabilmente nel
  1078.
L’italica sapienza
In quel tempo mi capitò di abitare fuori dalla Città, poiché feci
un breve viaggio in compagnia di un famoso retore che era
stato nominato giudice di una parte non piccola delle regioni
occidentali. [..] Avevo sedici anni ed ero robusto per la mia età
e avendo terminato lo studio della poesia cominciai a
dedicarmi a quello della retorica. [..] Ma non solo a parole, ma
anche con l’uso delle mani mi riportarono alla sapienza italica
(πρὸς τὴν Ἰταλικὴν σοφίαν), non quella del filosofo Pitagora, ma
quello studio materialistico e amante delle cose pubbliche
(φιλόκοινον ταύτην καὶ φιλόϋλον) che si occupa di processi
pubblici e privati, laboriose dimostrazioni, servitù e libertà,
matrimoni legittimi e non, doti e doni, gradi di parentela e poi
contratti (διαθηκῶν), che cosa sia una garanzia e quali siano gli
obblighi processuali del garante (τί τε ἡ ἐγγύη καὶ τί παρὰ τοῖς
πράγμασιν ἡ ἔγγυος δύναται), quale sia la responsabilità per
danni del padrone, quando un cavallo scalcia, una mucca
incorna, o un cane morde, quale sia la norma da applicare (τίς
τε ὁ νόμιμος κανὼν)
Segue..
• ..perché qualcuno ha mentito sul suo nome, la
  ripartizione dell’eredità, l’avo e il discendente, il
  figlio legittimo e illegittimo, che cosa sia iniuria e
  come si definisca (τίς ἡ ὕβρις καὶ εἰς πόσα διῄρηται),
  e quali siano i termini di prescrizione per ogni azione
  (πόσος τε ἑκάστῃ τῶν ἀγωγῶν χρόνος ἀφώρισται).
• Encomium in matrem §125-8; 302-303. Trad. mia.

• Una singolare considerazione del diritto da parte di
  un giurista, autore di opere giuridiche.
Opere di scuola ad uso
      degli studenti
• Synopsis Legum

• De nominibus actionum

• Synopsis [Nomo]canonum (irreperibile)
Opere «forensi»
Scritti di diritto penale canonico
•Accusatio di Michele Cerulario (1059) per eresia,
tirannia, omicidio, sacrilegio. E’ uno psogos.
•Defensio di Lazzaro di Filippopoli avverso sentenze di
deposizione e di esilio.
•Defensio di Giovanni Xifilino contro Ofrida
Scritti di diritto civile
•Hypomnema del Vestarca Michele contro il
protospatario Elpidio dinnanzi al tribunale imperiale
(1056)
•Hypomnema per la controversia fra il protospatario
Giovanni Iveritze contro il manglabite Basilio per un
fondo rustico (1049)
Teologia, diritto e retorica
• Hypomnema redatto per ordine imperiale relativo
  alla controversia fra lo stratego Leone Mandalo e il
  convento di Kallio per i diritti sopra acque e un
  mulino in Tracia: la Theotokos come arbitro
  inappellabile. (1075)
Cosa ci dice la lettura
     delle opere di Psello?
• L’educazione giuridica è coltivata, ma in stretta
  connessione con l’insegnamento di altre discipline.
• La filosofia è ritenuta unanimemente superiore alla
  scienza giuridica.
• Nella scuola di diritto si studia il canone degli oratori
  classici.
• L’argomentazione nelle controversie è molto più
  retorico-argomentativa che legale.
• «byzantine legal practice was anithing but rigid…a
  judge did not need much of a legal education»
  (Dennis).
• PERCHE’?
• Manuele I Comneno, nov.2 (trad. mia) [1166]
•   La mia maestà è stanca dei discorsi senza fine degli avvocati
    e delle loro tecniche ostruzionistiche, e molte volte ha rilevato
    i tentativi di costoro di perdere tempo e sfuggire al processo
    (φυγοδικεῖν), ripetendo mille volte gli stessi argomenti (τὰς
    αὐτὰς πολλάκις δικαιολογίας ἀνακυκλοῦσι) e restando
    attaccati ai loro argomenti precedenti così da impedire al
    tribunale di procedere, per questi motivi delibera che essi
    debbano condursi secondo gli usi di un tempo, in modo
    sintetico e stando in piedi, non sedendosi fra i giudici nel
    corso della causa, e senza parlare tutti insieme, cosa che
    rende difficile ascoltare e impedisce un preciso e accurato
    esame da parte dei giudici. Al contrario, nel silenzio
    dell’avversario, la parte titolata a parlare per prima con
    ordine e disciplina avanzerà le proprie ragioni (τὰ οἰκεῖα δίκαια
    προτείνειν). Quindi, dopo essersene stata tranquilla, anche la
    parte avversa esporrà le proprie ragioni con pari libertà
    (ἀντιδικαιολογεῖσθαι δὲ μετὰ τῆς ἴσης ἀδείας ). Quindi i giudici
    renderanno la loro decisione (καὶ οὕτω λέγειν τοὺς δικαστὰς ἃ
    διαγινώσκουσι).
•   Se i giudici avranno raggiunto una decisione unanime, il caso
    sarà concluso. Se sono divisi, gli avvocati dovranno rimanere
    calmi, mentre i giudici risolvono i loro dubbi e giungono senza
    parzialità alcuna ad un’opinione unica (..). Se non riescono
    ad accordarsi e alcuni sono in disaccordo con la
    maggioranza oppure sono divisi in parti uguali, prevale la
    decisione di coloro con i quali concorda il presidente della
    corte (ἐκείνων τὴν ψῆφον προκρίνεσθαι, οἷς καὶ ὁ τοῦ
    δικαστηρίου προεστὼς συμφωνεῖ). Coloro che non si
    conformano alle nostre prescrizioni ma ripetono gli stessi
    argomenti (..) senza vergogna e ripetono le cose che già
    hanno esposto (..) talora parola per parola, talora
    cambiando qualche parola per non farsi cogliere in fallo,
    cosa che è capitata anche quando la Mia Maestà sedeva in
    giudizio, (..) saranno esclusi dall’esercizio dell’avvocatura. Se
    riterranno di essere stati ingiustamente sanzionati potranno far
    ricorso all’appello secondo la legge. In ogni caso, i giudici si
    prenderanno cura di giungere alle loro decisioni con cautela,
    sapendo che gravi pene, spesso mutilazioni, seguiranno le
    loro pronunzie (εἰδόσιν ὅτι μεγάλαι ζημίαι, πολλάκις δὲ καὶ
    σωμάτων         ἀκρωτηριασμοὶ      ταῖς     αὐτῶν     ἀποφάσεσιν
in una tale cultura il processo ha una funzione prevalentemente
  competitiva e si avvale di tecniche che, come quelle della retorica, sono
        destinate a favorire il prevalere di un vincitore nella contesa,
    indipendentemente da un effettivo risultato conoscitivo (A. Nappi)

                Peira                                           Non c’è
                 Peira
              (XI sec.)                                     separazione fra
               (XI sec.)
                                                             Stato e Chiesa


          filosofia



diritto           retorica



                                                              oikonomia



 il diverso orientamento della Chiesa Ortodossa, rispetto a quella d’Occidente
 determina uno sviluppo opposto del sistema processuale penale: in oriente resta
 il sistema accusatorio, in occidente ci si muove verso quello inquisitorio.
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE

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Relazione reggio cfebbr2013

  • 1. Sull’opera giuridica di Michele Psello (sec. XI) Considerazioni sparse di diritto ecclesiastico e processuale. Psello con l’allievo Michele VII Doukas Antonio Banfi 14.2.2013
  • 2. Premessa qualche cenno sul diritto bizantino
  • 3. Cronologia • Quando inizia il diritto bizantino? 1. Impostazione storico-sociale: con Costantino e la rifondazione di Bisanzio (330). Questa scelta è condivisa anche da alcuni giuristi (Wan der Val, Lokin). 2. Impostazione romanistica «tradizionale»: con la morte di Giustiniano (565). • Quando termina il diritto bizantino? 1. Impostazione istituzionalista (finisce lo Stato, finisce il diritto): con la caduta di Bisanzio a opera dei Turchi (1453). 2. Più realisticamente: nel 1946.
  • 4. Permanenze • La chiesa ortodossa si ritiene erede dell’Impero, di cui attende la restaurazione. I suoi tribunali continuano ad utilizzare il diritto bizantino (specialmente nella forma dei nomocanoni), anche nei paesi slavi. • Nel 1939 gli occupanti italiani aboliscono la giurisdizione ecclesiastica, ancora salda nelle isole dell’Egeo.
  • 5. L’Hexabiblos • E’ l’ultima grande compilazione bizantina, scritta da Costantino Armenopulo nel 1345 e composta di sei volumi. Armenopulo, katholikos krites di Tessalonica, la scrive come manuale pratico ad uso dei giudici: attinge ancora al diritto giustinianeo (attraverso la Synopsis Basilicorum), ma esso è arricchito dai numerosi sviluppi successivi (ad esempio il diritto al paesaggio riceve una notevolissima attenzione). • L’Hexabiblos resta in uso presso le comunità greche durante la dominazione turca. Viene tradotto in neogreco; nel 1828 diviene il codice del Regno di Grecia e resta in vigore fino alla promulgazione del Codice Civile del 1946 (di ispirazione germanica)
  • 6.
  • 7. Scuole e strumenti di indagine • Per ragioni di carattere ideologico, la tradizione della bizantinistica italiana è avviata alla sua fine negli anni ‘30 del ‘900. Ferrini Brandileone, Delle Spade
  • 8. La fine della bizantinistica italiana • La politica culturale fascista non ha interesse a valorizzare le tracce (abbondanti) della dominazione bizantina in Italia meridionale. Prochiron Calabriae Ed. V. Brandileone La Cattolica di Stilo
  • 9. Altre scuole ancora viventi Pitsakis †, Velissaropoulos, Makrides, ecc. Problemi di accessibilità linguistica Oikonomides, Troianos, ecc. Lokin, Stolte, ecc. Problemi di accessibilità linguistica
  • 10. E i loro orientamenti… Formazione Formazione Scuola di neopandettistica neopandettistica Scheltema (Van der Wal, Lokin, Stolte, ecc.) Impostazione Impostazione filologica filologica Attenzione focalizzata sulle compilazioni bizantine con Herman Jan Scheltema interesse specialmente orientato a quanto esse possono dire sulla genesi della compilazione di Giustiniano (es. analisi degli scolii dei Basilici). Il diritto bizantino è per certi versi più strumento che oggetto di indagine.
  • 11. In alcuni casi le scuole hanno orientamenti «nazionali» Connessione fra identità nazionale e religiosa
  • 12. Sýntagma • Article 3 (traduzione ufficiale in lingua inglese) 1. The prevailing religion in Greece is that of the Eastern Orthodox Church of Christ. The Orthodox Church of Greece, acknowledging our Lord Jesus Christ as its head, is inseparably united in doctrine with the Great Church of Christ in Constantinople and with every other Church of Christ of the same doctrine, observing unwaveringly, as they do, the holy apostolic and synodal canons and sacred traditions. It is autocephalous and is administered by the Holy Synod of serving Bishops and the Permanent Holy Synod originating thereof and assembled as specified by the Statutory Charter of the Church in compliance with the provisions of the Patriarchal Tome of June 29, 1850 and the Synodal Act of September 4, 1928. 2. The ecclesiastical regime existing in certain districts of the State shall not be deemed contrary to the provisions of the preceding paragraph. 3. The text of the Holy Scripture shall be maintained unaltered. Official translation of the text into any other form of language, without prior sanction by the Autocephalous Church of Greece and the Great Church of Christ in Constantinople, is prohibited. • Cfr. Epan./Eisag. II,4-12
  • 13. Le fonti • COMPILAZIONI: Basilici, Ecloghe, Epitomi, Manuali (Prochira), raccolte di varia natura. Sono prodotte per tutto l’arco della vita dell’Impero. • SINGOLI TESTI NORMATIVI E ATTI: chrysobullae, atti e documenti vari, prevalentemente conservati presso i grandi monasteri. • NOMOCANONI: Fozio, Teodoro Balsamone, ecc. • NOTIZIE INDIRETTE: dall’enorme numero di testi storici e letterari pervenutici. Chrysobulla di Giovanni VII Paleologo (1405), dal Monte Athos
  • 14. problemi Ad es. UFFICI CARICHE TRIBUNALI RAPPORTI STATO-CHIESA
  • 15. Ruolo della chiesa • Il rapporto Stato-Chiesa è talmente organico da renderle per certi versi istituzioni non separabili. • Τῆς πολιτείας ἐκ μερῶν καὶ μορίων ἀναλόγως τῷ ἀνθρώπῳ συνισταμένης, τὰ μέγιστα καὶ ἀναγκαιότατα μέρη βασιλεύς ἐστι καὶ πατριάρχης. διὸ καὶ ἡ κατὰ ψυχὴν καὶ σῶμα τῶν ὑπηκόων εἰρήνη καὶ εὐδαιμονία βασιλείας ἐστὶ καὶ ἀρχιερωσύνης ἐν πᾶσιν ὁ μοφροσύνη καὶ συμφωνία. (Epan./Eisag. III.8), IX sec. • Διαφοραὶ δὲ τῶν κριτηρίων δύο· τὸ μὲν γὰρ διὰ μόνων τῶν νόμων πρόεισι, τὸ δὲ διὰ κανόνων. ἐστὶ δὲ καὶ τρίτη διαφορά, τὸ ἐξ ἀμφοῖν ἔκ τε τοῦ νόμου καὶ τοῦ κανόνος, φημί, συνιστῶσα καὶ διορίζουσα. (Epan./Eisag XI.3). [Nov.123 di Giustiniano?]
  • 16. nomocanoni Quando viene fondata la facoltà di legge di Nov. 31 (545) Nov. 31 (545) Costantinopoli da Costantino IX Monomaco (XI sec.), viene designato a dirigerla un ecclesiastico con il titolo di nomophylax. Sono solitamente anche giudici ecclesiastici (protekdikoi, chartophylakes). Anche il Equipara ii Equipara console (hypatos) dei filosofi e il magister (maistor) canoni alle canoni alle dei retori sono ecclesiastici. leggi leggi Collezioni di Collezioni di canoni eeleggi canoni leggi imperiali imperiali Favoriscono il formarsi di Favoriscono il formarsi di concernenti concernenti una salda connessione fra una salda connessione fra materie di materie di diritto canonico eesecolare diritto canonico secolare interesse interesse ecclesiastico: ecclesiastico: Es. Nomoc. L Titulorum (VI sec.) NOMOCANONI NOMOCANONI Nomoc. XIV Titulorum (VII sec.) Ecc.
  • 17. Conseguenze di un regime di assoluta non separazione • Vi è porosità fra diritto canonico e secolare, tribunali ecclesiastici e secolari. • Nel diritto canonico si sviluppa il concetto di oikonomia, che si oppone all’akribeia: l’oikonomia non ha a che fare con la dispensatio della chiesa occidentale. E’ un criterio interpretativo che consente di distaccarsi per ragioni di equità da un’interpretazione «esatta» dei canoni. Si applica, dal punto di vista della Chiesa, anche alle leggi dello stato.
  • 18. Due esempi -Interpretazioni secondo il criterio dell’akribeia: 1) Non è possibile santificare i caduti in battaglia (come richiesto da Niceforo II Foca), perché il can. 13 di Basilio il Grande stabilisce la scomunica di tre anni per chi abbia ucciso in battaglia (960 ca.). 2) L’influenza della Chiesa è tale che Bisanzio diviene il primo Stato abolizionista (di fatto) della pena capitale della storia. -Interpretazione secondo il criterio dell’oikonomia: la nov. 17 di Giustiniano esclude gli omicidi dal diritto all’asilo. La chiesa difende il valore dei propri tribunali (ekdikeia) e delle proprie pene «salvifiche», concedendo comunque l’asilo, fino a ottenere da Costantino VII (X sec.) il riconoscimento del privilegio, anche se limitato alla Grande Chiesa. Nel 1166 Manuele I Comneno si lamenta che gli omicidi vengono rilasciati dalla Chiesa con «grammata sympatheias»: l’asilo si estende oltre i confini della Chiesa.
  • 19. Psello • Costantino Psello, detto Michele, nasce nel 1018. • Intraprende gli studi legali per ragioni economiche con Giovanni Xifilino, nomophylax della scuola di Costantinopoli. • A 16 anni è già assistente giudice (mikros dikastes, senza giuridizione): opera in Tracia, Macedonia, Anatolia. • Entra nella cancelleria imperiale. Sotto Costantino Monomaco, a 25 anni è segretario dell’imperatore. • Diviene ypatos philosophon, protasekretis (uno dei «grandi giudici»). Si fa Monaco per sfuggire a torbidi politici. Diviene capo del Senato, e primo ministro sotto Michele VII. • Uomo politico spregiudicato, muore probabilmente nel 1078.
  • 20. L’italica sapienza In quel tempo mi capitò di abitare fuori dalla Città, poiché feci un breve viaggio in compagnia di un famoso retore che era stato nominato giudice di una parte non piccola delle regioni occidentali. [..] Avevo sedici anni ed ero robusto per la mia età e avendo terminato lo studio della poesia cominciai a dedicarmi a quello della retorica. [..] Ma non solo a parole, ma anche con l’uso delle mani mi riportarono alla sapienza italica (πρὸς τὴν Ἰταλικὴν σοφίαν), non quella del filosofo Pitagora, ma quello studio materialistico e amante delle cose pubbliche (φιλόκοινον ταύτην καὶ φιλόϋλον) che si occupa di processi pubblici e privati, laboriose dimostrazioni, servitù e libertà, matrimoni legittimi e non, doti e doni, gradi di parentela e poi contratti (διαθηκῶν), che cosa sia una garanzia e quali siano gli obblighi processuali del garante (τί τε ἡ ἐγγύη καὶ τί παρὰ τοῖς πράγμασιν ἡ ἔγγυος δύναται), quale sia la responsabilità per danni del padrone, quando un cavallo scalcia, una mucca incorna, o un cane morde, quale sia la norma da applicare (τίς τε ὁ νόμιμος κανὼν)
  • 21. Segue.. • ..perché qualcuno ha mentito sul suo nome, la ripartizione dell’eredità, l’avo e il discendente, il figlio legittimo e illegittimo, che cosa sia iniuria e come si definisca (τίς ἡ ὕβρις καὶ εἰς πόσα διῄρηται), e quali siano i termini di prescrizione per ogni azione (πόσος τε ἑκάστῃ τῶν ἀγωγῶν χρόνος ἀφώρισται). • Encomium in matrem §125-8; 302-303. Trad. mia. • Una singolare considerazione del diritto da parte di un giurista, autore di opere giuridiche.
  • 22. Opere di scuola ad uso degli studenti • Synopsis Legum • De nominibus actionum • Synopsis [Nomo]canonum (irreperibile)
  • 23.
  • 24.
  • 25. Opere «forensi» Scritti di diritto penale canonico •Accusatio di Michele Cerulario (1059) per eresia, tirannia, omicidio, sacrilegio. E’ uno psogos. •Defensio di Lazzaro di Filippopoli avverso sentenze di deposizione e di esilio. •Defensio di Giovanni Xifilino contro Ofrida Scritti di diritto civile •Hypomnema del Vestarca Michele contro il protospatario Elpidio dinnanzi al tribunale imperiale (1056) •Hypomnema per la controversia fra il protospatario Giovanni Iveritze contro il manglabite Basilio per un fondo rustico (1049)
  • 26. Teologia, diritto e retorica • Hypomnema redatto per ordine imperiale relativo alla controversia fra lo stratego Leone Mandalo e il convento di Kallio per i diritti sopra acque e un mulino in Tracia: la Theotokos come arbitro inappellabile. (1075)
  • 27. Cosa ci dice la lettura delle opere di Psello? • L’educazione giuridica è coltivata, ma in stretta connessione con l’insegnamento di altre discipline. • La filosofia è ritenuta unanimemente superiore alla scienza giuridica. • Nella scuola di diritto si studia il canone degli oratori classici. • L’argomentazione nelle controversie è molto più retorico-argomentativa che legale. • «byzantine legal practice was anithing but rigid…a judge did not need much of a legal education» (Dennis). • PERCHE’?
  • 28. • Manuele I Comneno, nov.2 (trad. mia) [1166] • La mia maestà è stanca dei discorsi senza fine degli avvocati e delle loro tecniche ostruzionistiche, e molte volte ha rilevato i tentativi di costoro di perdere tempo e sfuggire al processo (φυγοδικεῖν), ripetendo mille volte gli stessi argomenti (τὰς αὐτὰς πολλάκις δικαιολογίας ἀνακυκλοῦσι) e restando attaccati ai loro argomenti precedenti così da impedire al tribunale di procedere, per questi motivi delibera che essi debbano condursi secondo gli usi di un tempo, in modo sintetico e stando in piedi, non sedendosi fra i giudici nel corso della causa, e senza parlare tutti insieme, cosa che rende difficile ascoltare e impedisce un preciso e accurato esame da parte dei giudici. Al contrario, nel silenzio dell’avversario, la parte titolata a parlare per prima con ordine e disciplina avanzerà le proprie ragioni (τὰ οἰκεῖα δίκαια προτείνειν). Quindi, dopo essersene stata tranquilla, anche la parte avversa esporrà le proprie ragioni con pari libertà (ἀντιδικαιολογεῖσθαι δὲ μετὰ τῆς ἴσης ἀδείας ). Quindi i giudici renderanno la loro decisione (καὶ οὕτω λέγειν τοὺς δικαστὰς ἃ διαγινώσκουσι).
  • 29. Se i giudici avranno raggiunto una decisione unanime, il caso sarà concluso. Se sono divisi, gli avvocati dovranno rimanere calmi, mentre i giudici risolvono i loro dubbi e giungono senza parzialità alcuna ad un’opinione unica (..). Se non riescono ad accordarsi e alcuni sono in disaccordo con la maggioranza oppure sono divisi in parti uguali, prevale la decisione di coloro con i quali concorda il presidente della corte (ἐκείνων τὴν ψῆφον προκρίνεσθαι, οἷς καὶ ὁ τοῦ δικαστηρίου προεστὼς συμφωνεῖ). Coloro che non si conformano alle nostre prescrizioni ma ripetono gli stessi argomenti (..) senza vergogna e ripetono le cose che già hanno esposto (..) talora parola per parola, talora cambiando qualche parola per non farsi cogliere in fallo, cosa che è capitata anche quando la Mia Maestà sedeva in giudizio, (..) saranno esclusi dall’esercizio dell’avvocatura. Se riterranno di essere stati ingiustamente sanzionati potranno far ricorso all’appello secondo la legge. In ogni caso, i giudici si prenderanno cura di giungere alle loro decisioni con cautela, sapendo che gravi pene, spesso mutilazioni, seguiranno le loro pronunzie (εἰδόσιν ὅτι μεγάλαι ζημίαι, πολλάκις δὲ καὶ σωμάτων ἀκρωτηριασμοὶ ταῖς αὐτῶν ἀποφάσεσιν
  • 30. in una tale cultura il processo ha una funzione prevalentemente competitiva e si avvale di tecniche che, come quelle della retorica, sono destinate a favorire il prevalere di un vincitore nella contesa, indipendentemente da un effettivo risultato conoscitivo (A. Nappi) Peira Non c’è Peira (XI sec.) separazione fra (XI sec.) Stato e Chiesa filosofia diritto retorica oikonomia il diverso orientamento della Chiesa Ortodossa, rispetto a quella d’Occidente determina uno sviluppo opposto del sistema processuale penale: in oriente resta il sistema accusatorio, in occidente ci si muove verso quello inquisitorio.