Sinapsi: Linkedin - Un’opportunità di selezione e di ricollocamento.Zenzero Comunicazione
Le slide dell'intervento che Davide Battistini, amministratore delegato di Sinapsi, ha svolto al "Web Show: Social Media Marketing per le aziende. Esperienze a confronto.", il convegno organizzato a Parma il 21 aprile 2010 da Zenzero Comunicazione e Sinapsi e dedicato all'utilizzo dei Social Network da parte delle aziende.
Sinapsi: Linkedin - Un’opportunità di selezione e di ricollocamento.Zenzero Comunicazione
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Come progettare la tua carriera: alla ricerca del lavoro - estratto dispensa ...Formazionescelta.it
Quali sono i passi da compiere per entrare nel mercato del lavoro? Come realizzo un buon curriculum vitae? E durante il colloquio come mi devo comportare? Quanto è importante presentarmi in modo efficace? È facile cercare lavoro se sai come farlo!
Nella ricerca del lavoro è importante applicare gli stessi principi di marketing che le aziende utilizzano con successo per vendere prodotti e servizi. Negli audiotraining di Antonella Stringaro e Loredana De Palma, orientatrici della Cooperativa Informa, ti vengono forniti consigli utili per costruire il tuo Curriculum Vitae efficace, per prepararti al meglio ad un colloquio di selezione e costruire il tuo personale progetto professionale.
Gaetano Romeo - Come fare SEO su linkedin? - Rinascita Digitale | 10TipsTalkStefano Saladino
È innegabile: quando si parla di SEO la mente corre subito a un unico pensiero, Google. Eppure, i motori di ricerca con cui entriamo in contatto sono molti di più. LinkedIn, oggi, è la piattaforma emergente per il business. La tua necessità è avere un profilo interessante e curato il quale ottenga molte più visite rispetto agli altri utenti con le tue stesse competenze. Per aiutarti ad ottenere un miglior posizionamento su LinkedIn. Sapevi che LinkedIn nel 2019 ha cambiato il suo algoritmo? Io ne ho studiato a fondo le complessità e ho fatto diversi esperimenti, seguirmi per capirne di più.
Ricerca Attiva del lavoro
Capire cosa vuol dire ricerca attiva del lavoro, vuol dire iniziare a lavorare su se stessi in modo organizzato con degli obiettivi e degli strumenti ben precisi
Il curriculum è il nostro biglietto da visita, lo strumento per arrivare al colloquio. In questa presentazione ci sono delle indicazioni su come compilare le varie sezioni, senza dimenticare che il CV ci deve rappresentare.
Partite da un modello per poi personalizzarlo e renderlo unico!
Facebook for Business - Capitolo 1 - Conosci facebook?HouseLead Italia
Quando si parla di social media è il primo nome che ci viene in mente; si tratta del sito più visitato al mondo, il social network dei record con oltre un miliardo di utenti attivi, disponibile in 70 lingue e fondato nel non lontano Febbraio 2004. Quando si parla di social network si parla di Facebook. Scopri di più leggendo questo capitolo!
Webinar | Come scrivere il proprio curriculum vitae, la lettera di presentazi...Obiettivo Psicologia Srl
E’ impossibile fare una seconda “prima buona impressione”.
Questa frase rappresenta in modo chiaro come ogni persona che si candida ad una ricerca di lavoro ha, quasi sempre, una sola possibilità di attirare l’attenzione dei selezionatori.
Come?
In primo luogo attraverso il proprio curriculum vitae e, quando richieste, la lettera di presentazione e/o quella di motivazione.
Soprattutto in un momento storico particolare come quello che stiamo vivendo dove riuscire a conquistare un posto di lavoro sembra una meta difficilmente raggiungibile questi tre strumenti di comunicazione devono essere elaborati con consapevolezza e professionalità anche in considerazione del fatto che, il più delle volte, vengono letti e vagliati in modo veloce e standardizzato.
Il webinar presenta elementi e strategie utili a scrivere, revisionare e ottimizzare il proprio Cv, una lettera di motivazione e una lettera di presentazione in modo che dalla loro lettura possano emergere in modo evidente e funzionale le proprie competenze, peculiarità e potenzialità.
Simona Toni - 10 tips per ottimizzare il tuo profilo LinkedIn - Rinascita Dig...Stefano Saladino
In LinkedIn tutto (o quasi tutto) passa attraverso i profili personali, anche la reputazione aziendale, nolenti o volenti. Per questo è importante avere un profilo completo e comunicativamente efficace, ovvero che riesca a posizionarci in modo chiaro e definito nella mente del nostro target di interesse! Il profilo LinkedIn non è un CV online, ma uno strumento di marketing molto potente, sia per il mercato B2B che B2C. In soli 10 minuti vedremo 10 consigli super pratici per ottimizzare al meglio il proprio profilo LinkedIn e avere così un ottimo biglietto da visita che ci permetta di cominciare a costruire relazioni professionali online di valore!
Le slide della mia Secret Lesson per Rinascita Digitale del 5 giugno 2020. Abbiamo parlato dei formati dei contenuti da pubblicare su Linkedin e della ricerca avanzata per creare un network in target
Perché su Linkedin è tanto importante avere un buon network? Come lo credo? Questo filo risponde a queste domande.
Questo è il settimo file del corso interno
Come migliorare la propria presenza online, in modo da attirare più facilmente l'attenzione dei responsabili della selezione del personale che, sempre più spesso, cercano sul web - e in particolare sui social media- maggiori informazioni sui candidati che si propongono loro?
Guida alla scrittura del profilo LinkedIn Rocco Cutrupi
Come scrivere un profilo Linkedin efficace in grado di aumentare la tua visibilità e farti considerare come un professionista stimato all'interno del tuo settore professionale.
Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
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Si può discutere molto se per un avvocato sia utile (oltre che deontologicamente corretto) essere presente e promuoversi sui Social Media. Una cosa è certa però: avere un profilo LinkedIn è fondamentale, sia per il singolo avvocato, sia per lo Studio Legale.
Strategie e tecniche di social business networking con LinkedIn.
Intervento di Leonardo Bellini durante l'evento formativo organizzato dalla Fondazione Ordine Ingegneri della PV. di Milano
LinkedIn e PMI: introduzione all'utilizzo e case history Martina De Nardi
LinkedIn, il social network professionale.
L'obiettivo di questa presentazione è di dare consigli pratici e nozioni di base fondamentali per capire come utilizzare questo social nelle proprie strategie di marketing.
Vi sono anche due case history che riguardano due differenti realtà imprenditoriali che hanno utilizzato correttamente lo strumento per raggiungere ottimi risultati in termini di contatti e visibilità.
PER I LAUREANDI
L'assistenza redazionale per l' elaborazione della tesi di laurea consiste in un sostanziale affiancamento dello studente nella fase di ricerca bibliografica, impostazione dell'indice analitico e della materiale stesura degli elaborati.
Lo studente potrà quindi contare su un valido supporto sia nella fase propositiva dell'iter logico concettuale alla base della tesi di laurea, sia nella fase della concretizzazione scritta del disegno della ricerca che nelle eventuali rettifiche richieste dal docente.
La consulenza prende dunque forma attraverso un processo di correzione graduale che ha come fine ultimo la realizzazione di un corretto elaborato, si tratti di una tesi di laurea triennale, specialistica o del vecchio ordinamento.
PER I LAUREATI
Cos'è il servizio Placement
Il servizio Placement si occupa dell’inserimento dei laureati nel mercato del lavoro, un servizio a supporto degli studenti per quanto riguarda l’orientamento in uscita dal percorso universitario, per agevolare l’inizio della carriera professionale dei laureati.
Offro ai laureati la possibilità di coniugare il percorso di studi effettuati con i profili professionali richiesti al fine di determinare una valida Web Reputation
Offro ai laureati dei percorsi di accompagnamento per prepararli a gestire in maniera competente e autonoma la propria ricerca attiva del lavoro mediante: il supporto nella stesura del CV, la collaborazione alla definizione del proprio progetto professionale, la definizione dell'immagine online a partire dalla creazione di un sito e la relativa produzione di contenuti in sintonia con i propri obiettivi.
Incrementare le competenze digitali è importante se non fondamentale perché rappresentano il modo in cui il lavoro si sta evolvendo e viene condotto. Sono ormai poche le professioni che non richiedono l’uso della rete e di tutto ciò che riguarda il digitale.
Nonostante l’importanza delle competenze digitali, numerosi studi registrano le difficoltà delle aziende nel trovare lavoratori in grado di padroneggiare le competenze digitali richieste. Come riportato da McKinsey, circa un terzo dei lavoratori negli Stati Uniti entro il 2030 dovranno trovare un nuovo lavoro a causa dell’evoluzione delle mansioni portate dallo sviluppo tecnologico. Sono molti infatti, i lavori che presto diventeranno obsoleti.
Dal neolaureato al lavoratore con 30 anni di carriera alle spalle, tutti in futuro dovranno acquisire nuove competenze.
/ Consigli Per Migliorare Il Tuo LinkedInDavide Musco
Piccoli consigli per muovere i primi passi su LinkedIn in modo corretto, oppure per aggiustare il tiro della propria presenza su questa piattaforma di networking.
BrandMe
Marketing Agency specializzata nel Personal Branding e nell'evoluzione di strategie che sfruttano i più recenti sistemi di unconventional growth.
#marketing #personalbranding #digital #growthacking
Linkedin Network Capabilites - come rendere efficace il proprio profilo LinkedinAlessandro Sposato
Linkedin è la più efficace piattaforma Social per il business. Il training presenta alcuni elementi per rendere questo strumento un valido alleato per la creazione di opportunità di business e di lavoro.
Similar to Networking polizza di assicurazione sulla carriera (20)
As a pioneer in the staffing industry, and in the study of workforce preferences, Kelly takes a high-level look at collaboration as it pertains to the global worker today. In addition to analyzing worker preferences and psychographic insights based on survey data from the 2015 and 2014 Kelly Global Workforce Index™ (KGWI), this report pulls insights from Kelly Free Agent research (2015) survey data and other research sources. Unless otherwise noted, all statistics come from recent Kelly workforce research data.
Maßnahmen gegen den Fachkräftemangel in Europa in den Bereichen Mathematik, Informatik, Naturwissenschaft und Technik: Warum eine Strategie der Inklusion entscheidend ist.
Wenn wir den massiven Fachkräftemangel in den MINT-Berufen (Mathematik, Informatik, Naturwissenschaft und Technik) in Europa lindern wollen, müssen wir schleunigst damit beginnen, mehr Frauen einzustellen. Und wir müssen dabei an einem Strang ziehen. Zur Optimierung des MINT-Talentepools durch größere Diversität bedarf es jedoch mehr als nur ein wenig zusätzlicher Mühe bei der Personalanwerbung. Vor allem gilt es, ein Klima der Inklusion zu schaffen, das die Einstellung und Bindung von Frauen in der MINT-Branche begünstigt. Gleichzeitig müssen Unternehmen die Beseitigung von Vorurteilen und Barrieren zur Priorität erheben und zur Chefsache erklären; Führungskräfte müssen aktive Unterstützung leisten und institutionelle Verantwortung übernehmen. Des Weiteren ist es von wesentlicher Bedeutung, Frauen in diesen Berufen ein besseres Mentoring zu bieten und die Diversität weiter zu erhöhen. Denn es steht eine ganze Menge auf dem Spiel – und das betrifft nicht nur Ihr Unternehmen, sondern die Zukunft der Branche in ganz Europa.
Als Pionier auf dem Gebiet der Personaldienstleistungen und der Erforschung von Arbeitnehmervorlieben bietet Kelly Services eine umfassende Analyse, die verdeutlicht, weshalb es so wichtig ist, gegen die Unterrepräsentation von Frauen in Europas MINT-Branche anzugehen. Dabei untersuchen wir auch, welche Faktoren Unternehmen berücksichtigen müssen, um diese Spezialistinnen langfristig zu binden.
Neben der Analyse von Arbeitnehmervorlieben und psychographischen Einblicken auf Grundlage der Umfrageergebnisse aus dem Kelly Global Workforce Index von 2014 und 2015 werden in diesem Bericht auch Erkenntnisse aus der Kelly Free Agent Research-Studie von 2015 und sekundären Quellen berücksichtigt. Sofern nicht anders angegeben, stammen alle Statistiken aus aktuellen Arbeitsmarktstudien von Kelly.
The Kelly Global Workforce Index (KGWI) is an annual global survey that is the largest study of its kind. In 2015, Kelly collected feedback from 164,000 workers across 28 countries across the Americas, EMEA, and APAC regions and a multitude of industries and occupations.
This study is taking a high level look at:
- Work-Life Design as it pertains to the global worker today.
- Women in STEM Talent Gap - a study that at the gap of women talent in STEM – Science, Technology, Engineering and Math – fields.
- Career Management – specifically the emerging trend of do-it-yourself (“DIY”) career development – as it pertains to the global worker seeking to be as resilient as possible in today’s uncertain environment
- Collaborative Work Environment as it pertains to the global worker today.
Here is our second global report on the topic Women in STEM.
2. 2
44%
Un candidato
segnalato ha
1 possibilità su 35
di essere assunto, rispetto alle
500 su 1
di un candidato normale
dei selezionatori ha assunto gente tramite LinkedIn
dei selezionatori utilizza LinkedIn
per individuare talenti
93%
89%
1 selezionatore
su 4 ha trovato
il candidato
giusto su
Facebook
dei selezionatori
usa Twitter
per individuare
persone di talento
54%
Check list networking
DI PERSONA
Parlare di sé
Mostrare interesse
Non chiedere un lavoro
Avere un piano
Essere professionali
Comunicare bene
Essere proattivi
Check list networking
ONLINE
Partecipare a commu-
nity di talenti
Aderire o creare gruppi
su LinkedIn (o simili)
Twittare, tenere un blog
o commentare su siti/
blog specializzati
*A seconda del settore e del Paese. Fonte: evento #TruLondon
Fonte
Fonte
NETWORKING: È LA POLIZZA D’ASSICURAZIONE SULLA TUA CARRIERA?
Respira profondamente e lascia stare blog, news, video, conferenze, opinion leader e - per un attimo - smartphone, per pensare a questo. Sì, i metodi a disposizione di chi cerca
lavoro possono essere cambiati, ma i criteri alla base di tale ricerca sono importanti oggi come 20 anni fa. E la buona notizia è che la tecnologia ha reso davvero più facile ed
efficiente la costruzione del proprio network.
GLI ELEMENTI UNIVERSALI
per ottenere un buon
lavoro rimangono gli stessi:
Tra
il 60%
e 80%*
delle opportunità di lavoro
non vengono pubblicizzate
delle aziende si affida
alle segnalazioni dei
dipendenti per assu-
mere altre persone
un buon CV
attraverso il quale
presentarsi
un approccio proattivo
e professionale alla
ricerca di lavoro,
e cosa più importante,
la capacità e la volontà
di sfruttare il proprio
network
3. 3
IL NUOVO CORAGGIOSO MONDO DI CHI CERCA LAVORO
Lo scenario occupazionale, oggi, è molto diverso rispetto
a 20 anni fa.
Il progresso tecnologico ha cambiato per sempre il nostro
modo di comunicare ed interagire con gli altri. Inoltre, è
cambiato radicalmente anche il modo in cui troviamo e
pubblicizziamo le opportunità di lavoro.
Da un lato, il Web ha aperto le porte a molte nuove
opportunità di lavoro. Ruoli che non esistevano appena cinque
anni fa oggi vengono pubblicizzati su molte piattaforme online,
e la tecnologia ha consentito di accedere ad offerte di lavoro
che superano i confini geografici e della legislazione locale in
materia di occupazione.
Dall’altro lato, comunque, la connettività del Web ha anche
aumentato la competizione per il lavoro, in un periodo in
cui la congiuntura economica sta già esercitando una forte
pressione a livello occupazionale. Essenzialmente, c’è un più
ampio accesso alle opportunità, ma anche un più alto grado di
competizione.
Per chi cerca lavoro, che questa situazione possono dare modo
di ottenere un ruolo di prestigio, in un’azienda importante,
sembra poco plausibile. Infatti, dato il diluvio d’informazioni e
un numero quasi schiacciante di direttrici per la ricerca di un
lavoro, può sembrare addirittura impossibile.
Respirate profondamente e allontanatevi da blog, news, video,
conferenze, opinion leader e - solo per un attimo - anche dallo
smartphone, per pensare a questo. Aldilà dei cambiamenti
che stanno accadendo intorno a voi, gli elementi universali
dell’ottenere un buon lavoro rimangono questi tre:
• un buon CV attraverso il quale presentarsi
• un approccio proattivo e professionale alla ricerca di
lavoro e, cosa più importante,
• la capacità e la volontà di sfruttare il proprio network.
Sì, i metodi a disposizione di chi cerca lavoro per soddisfare
questi tre criteri possono essere cambiati, ma i criteri stessi
sono validi oggi come 20 anni fa.
E la buona notizia è che la tecnologia ha davvero reso più facile
ed efficace la costruzione del proprio network.
4. 4
L
’IMPORTANZA CRESCENTE DEI NETWORK
NEL RECRUITMENT
In base alle statistiche, ben più della metà delle opportunità di
lavoro disponibili non vengono pubblicizzate. Con differenze
dipendenti dal settore e/o dal Paese, la percentuale delle
opportunità non pubblicizzate varia tra il 60 e l’80%: non si
trovano sui siti specializzati né vengono offerti dalle agenzie
di reclutamento. Alcuni studi statunitensi1
mostrano che il
69% dei posti di lavoro è ricoperto tramite il “networking”, e
non ci sono dati che suggeriscano differenze al riguardo per il
mercato europeo. Ma, di preciso, cosa significa trovare lavoro
attraverso il proprio network?
Il concetto del “non è cosa conosci, ma chi conosci” si è
sempre applicato al processo dell’acquisizione di talenti, ma,
di fronte ad un mercato del lavoro in contrazione e alla crescita
dei network online, il trend delle grandi aziende di assumere
candidati segnalati dai propri dipendenti è in aumento2
. Infatti,
uno studio della Millennial Branding and Experience Inc.
rivela che il 44% dei datori di lavoro3
utilizza le segnalazioni
dei dipendenti per trovare nuove persone da assumere. Un
candidato segnalato ha 1 possibilità su 35 di venire assunto,
rispetto ad 1 probabilità su 500 per il candidato-tipo.4
1
Dalla trascrizione di Tru London
2
Fonte
3
Fonte
4
Fonte
Dal punto di vista delle aziende, le segnalazioni dei dipendenti
riducono i costi del reclutamento e il tempo necessario per
trovare un candidato adatto: possono evitare la montagna
di candidature inutili generate dai siti specializzati e,
presumibilmente, individuare persone che
si adattano meglio alla cultura aziendale.
Inoltre, le segnalazioni dei
lavoratori sono fatte sempre
più spesso tramite network online,
attraverso siti come LinkedIn e Facebook
(in larga misura, la scelta dipende
dall’età delle persone).
5. 5
L
’ASCESA DEL SOCIAL RECRUITMENT
Il “social recruiting” è diventata un’espressione in voga tra gli addetti
ai lavori delle HR. Si tratta d’individuare talenti sfruttando i social
media e altri network online, compresi quelli dei siti aziendali. È un
approccio dal quale le aziende ricavano due benefici su tutti: consente
loro di gestire una delle insidie principali del processo di recruitment
tradizionale - la scarsa sovrapposizione tra chi cerca lavoro e chi
assume - e dà anche ai dipartimenti HR e ai selezionatori l’opportunità
di comunicare indirettamente l’employer brand della propria azienda.
Essenzialmente, aziende e dipendenti stanno costruendo relazioni
molto prima che venga fuori un’opportunità di lavoro che vada
bene per entrambi. E ciò significa che quanti si creano attivamente
un network durante il proprio percorso professionale hanno molte
opportunità in più di trovare rapidamente un nuovo lavoro rispetto
a quanti non lo fanno. Quanti non hanno un numero di contatti
professionali consolidati saranno in notevole svantaggio, perché le
aziende inizieranno a cercare nuovi dipendenti sempre dal proprio
network.
Fare networking, e costruire il proprio personal brand, ancor prima
di averne strettamente bisogno, è una vera e propria “polizza
assicurativa” sulla carriera. Ma è lo strumento più efficace nella ricerca
di lavoro?
6. 6
IL NETWORK MIGLIORE NON È NECESSARIAMENTE
IL PIÙ AMPIO
Le dimensioni del network, e la sua composizione, dipenderanno molto dalla durata dell’esperienza professionale e dal proprio percorso
di carriera. Un network professionale non si giudica dal numero di persone che conoscono il vostro nome, ma da quante vi segnalerebbero
ad un’eventuale azienda o ci aiuterebbero ad avanzare nel vostro percorso professionale.
Quindi, si potrebbero anche avere più di 500 contatti su LinkedIn, ma se la maggior parte di questi proviene dall’attuale o dal precedente
datore di lavoro, o non si è mai interagito con loro a parte l’invio dell’invito a connettersi, allora il valore di tale network, per quanto
riguarda la possibilità di sfruttarlo per cercare lavoro, è discutibile.
Rapporti reali e di reciproco vantaggio con le proprie connessioni rafforzeranno il vostro network, così come la sua diversificazione.
Perciò, è vitale avvicinarsi al networking in modo da massimizzare le opportunità ed offrire valore sia a se stessi che ai propri contatti.
Applicare ai rapporti online le stesse regole di base che si utilizzerebbero offline garantisce i risultati migliori. Vale a dire: mostrate interesse
verso gli altri, rispondete personalmente e in breve tempo a richieste e domande e cercate sempre di dare qualcosa in cambio, quando
potete.
7. 7
FARE NETWORKING DI PERSONA
Nell’era di Internet, è facile pensare che l’unica cosa che conta
sia ciò che si fa online. Ma, per quanto l’attività online pesi
sempre di più nella costruzione del proprio brand, bisognerebbe
applicare anche alcuni di questi consigli-base, quando si fa
networking di persona:
• Parlare di sé, ma non troppo. Basta una sintesi di una
quindicina di secondi per presentarsi in maniera professionale
e cordiale.
• Mostrare interesse: parlare meno, ascoltare di più e porre
domande.
• Non chiedere un lavoro: l’obiettvo dell’incontro dovrebbe
essere solo la raccolta di informazioni, non chiedere un
lavoro. Non mettere mai in imbarazzo la persona che si sta
incontrando. Meglio stabilire un rapporto con lei, in modo
che la voglia di aiutarvi le nasca spontaneamente.
• Avere un piano. In ogni evento a cui partecipate, partite
pronti ad entrare in contatto con 3-5 persone. In incontri
informali one-to-one, dichiarate l’obiettivo dell’incontro e
fate in modo che la conversazione prosegua secondo i vostri
piani.
• Essere professionali. Vestitevi ed agite in modo da fare una
buona impressione. Portate sempre con voi biglietti da
visita chiari ed aggiornati e ricordate di chiederli anche alle
persone che incontrate.
• Comunicare bene. Stabilite un contatto visivo, parlate
chiaramente e stringete la mano con convinzione. Usate
il nome della persona che avete di fronte e, alla fine,
ringraziatela per il tempo che vi ha dedicato.
• Essere proattivi. Se incontrate qualcuno in maniera
informale, prima informatevi sull’azienda per la quale lavora.
Dopo il meeting, mandategli una mail di ringraziamento.
Se questa persona vi mette in contatto con altre persone
del suo network, fatele sapere come vanno tali contatti.
Che incontriate qualcuno faccia a faccia o su un forum,
ricordate che è sempre un rapporto bidirezionale.
Mostrate interesse verso l’altra persona, così come
vorreste che ne fosse dimostrato a voi.
8. 8
FARE NETWORKING ONLINE
Che si tratti di creare un profilo online o tenere un blog,
o ancora di connettersi a recruiter o entrare in contatto con
la community online di un’azienda, ci sono molti modi
per crearsi una presenza professionale online. Come minimo,
chiunque cerchi lavoro dovrebbe avere un profilo dettagliato
-e professionale- su LinkedIn o Facebook, ma ci sono altri modi
creativi per contattare potenziali connessioni. Per esempio:
1. Far parte di una community di talenti
Secondo la blogger Stephanie Lloyd:
“Una community di talenti è un forum interattivo cui si aderisce su
base volontaria e dove persone con particolari competenze e interessi
possono interagire in modo personale e significativo con dipartimenti HR
aziendali e altri esponenti del management per conoscere meglio - e far
parte di - un’azienda e tutto ciò che può offrire”.
Le community di talenti offrono a chi cerca lavoro l’opportunità di
entrare in contatto con dipendenti attuali e del passato, recruiter e altri
candidati; alcune prevedono anche la funzione di segnalazione da parte
di un dipendente.
La pagina Facebook “Into Deloitte” di Deloitte Nuova Zelanda è un
ottimo esempio5
di community di talenti.
2. Partecipare ai Gruppi di LinkedIn (o simili) o crearne uno
Ci sono migliaia di gruppi LinkedIn ai quali si può aderire in modo semplice e
veloce praticamente per ogni tipo di ruolo ed interesse professionale. Alcune
aziende hanno i propri gruppi e consentono a non-dipendenti di aderirvi per creare
talent engagement. Qualora non esistesse un gruppo giusto per voi, prendete
in considerazione l’idea di crearne uno. Cercate persone che, secondo voi,
potrebbero ritenerlo utile ed invitatele ad aderirvi. Pensate a come condividere
informazioni, e di che tipo, all’interno del gruppo (sia come leader che come
semplice partecipante), per consentire a tutti d’impiegarvi il tempo in maniera
costruttiva.
Lindsay Kirchell, laureata disoccupata che scrive di marketing su Hubspot, ha
utilizzato il proprio profilo LinkedIn per promuovere il proprio blog, stabilire
connessioni online e offline, individuare responsabili d’assunzione e, alla fine, ha
trovato il lavoro dei propri sogni.6
3. Usare Twitter e i blog, postare commenti su siti/blog specializzati
Seguire ed interagire con l’account Twitter di un’azienda, oppure le persone più
influenti nel proprio settore di competenza (anche a livello locale) è un modo
formidabile per farsi un nome in quel contesto ed acquisire conoscenze, oltre a
creare contatti. Pensate a come potreste contribuire alle conversazioni in atto, in
modo da dimostrare il vostro expertise. Ricordate: non basta seguire persone e
leggere i loro blog; bisogna porre domande, restituire feedback e farsi coinvolgere.
5
Fonte
6
Fonte
9. 9
I SOCIAL MEDIA PER I RECRUITER
Un tempo ritenuti a disposizione solo dei professionisti di livello
più alto, oggi i recruiter possono essere considerati un potente
alleato per chiunque cerchi lavoro, a qualsiasi livello e i social
media forniscono una piattaforma accessibile sulla quale costruire
relazioni con loro.
Mentre le aziende continuano a rivolgersi ad agenzie di
reclutamento per trovare i migliori candidati per il proprio pool di
talenti, Internet oggi consente loro di gettare la rete in uno spazio
più ampio rispetto alle possibilità offerte in passato.
Dalla gestione di una pipeline di talenti tramite LinkedIn
Recruiter o tramite le applicazioni di networking di Facebook,
alla partecipazione alle community di talenti, i recruiter stanno
espandendo costantemente e perfezionando i propri network.
Ecco uno spaccato dell’attività dei recruiter sui social media:
• il 93% dei recruiter usa LinkedIn per individuare talenti
• l’89% dei recruiter ha assunto qualcuno tramite LinkedIn
• 1 recruiter su 4 ha trovato il candidato giusto su Facebook
• il 54% dei recruiter usa Twitter per individuare talenti
• I recruiter postano offerte di lavoro su Twitter, Tweet My Jobs
e Twit Job Search7
Oggi, i social media sono uno strumento fondamentale
per ogni recruiter. Li usano per gestire i contatti, cercare
competenze specifiche e per estendere la ricerca di candidati
all’interno dei loro network.
Dato che i social media sono centrali per i recruiter, vale
la pena di portare questi professionisti nel vostro network
ed iniziare a stabilire un rapporto con loro ancor prima di
aver bisogno del loro aiuto per cercare un lavoro. Una volta
connessi, potrete segnalare loro candidati appartenenti al
vostro network che siano adatti alla posizione che stanno
pubblicizzando sui social media o, semplicemente, per
scambiare periodicamente aggiornamenti su tendenze, novità
ed opportunità nel vostro settore. Il buon networking si basa
proprio su relazioni reciprocamente vantaggiose
di questo tipo e i recruiter sono una parte
importante di questo scenario.
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Fonte
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CONCLUSIONI
Oggi, come in passato, chi cerca lavoro sfrutta il proprio network
per avere accesso alle “opportunità nascoste”. Il fatto che lo si faccia
non è cambiato: è diverso, invece, il modo, il tempo e il luogo in
cui lo si fa.
Nel nostro mondo post-social media, il concetto di “network” può
assumere varie connotazioni, ma, fondamentalmente, ha ancora a
che fare con le connessioni. E, per chi cerca lavoro o per persone
che gestiscono attivamente la propria carriera, le connessioni sono
ancora molto, molto importanti. Piattaforme social come LinkedIn,
Twitter e Facebook consentono a chi cerca lavoro di sviluppare profili
online dinamici che fungono da canali di inbound marketing nelle
loro attività di ricerca di lavoro e di altri interessi. Inoltre, ci aiutano a
connetterci, interagire e trovare persone simili a noi con cui lavorare.
Imparare a costruire un network di alta qualità che dia valore ad
entrambe le parti è ancora il fattore-chiave per essere un buon
networker. E, sebbene la tecnolgia giochi un ruolo sempre più
importante nell’aiutarci a costruire e gestire i nostri network, il loro
valore aggiunto dipende sempre dagli individui. Come si suol dire, si
riceve quel che si dà e questo è vero soprattutto per i nostri network
personali e professionali.
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La promessa di Kelly
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Kelly
Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è un workforce solutions provider leader a livello mondiale. Kelly offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, oltre a selezione di personale in
somministrazione o per l’assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Con clienti in tutto il mondo, Kelly dà lavoro a più di 550.000 persone ogni anno. Il fatturato 2011 è stato di 5.6 milioni di $. Visita il
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Stefan Renzewitz
Stefan è l’Operations
Lead per il Talent Sourcing
nell’area DACH. Ha una
solida esperienza nelle
soluzioni per Career
Event, Employer Branding
e Talent Relationship,
incluse la pianificazione e
l’esecuzione di campagne
incentrate su laureati e
giovani professionisti
(Business, Ingegneri e IT).
Sally Hunter
Come RPO Practice
Lead EMEA per Kelly
Outsourcing & Consulting
Group, Sally è responsabile
della proposta di RPO
per le relazioni coi clienti,
dall’account management
alla consulenza HR.
Sally ha una consolidata
esperienza nel settore del
capitale umano, comprese
posizioni di leadership
presso account strategici,
dalla gestione del cliente
per quanto riguarda
lo staffing all’aspetto
operativo.
Bence Bak
Bence Bak è EMEA
Sourcing Manager. Bence
ha 4 anni d’esperienza
nella ricerca e nel sourcing
di candidati di vari livelli
nel settore IT. Attualmente
è responsabile della
formazione e della
conservazione della
base di conoscenze per
vari stakeholder, della
creazione nuovi standard
e processi nell’ambito
della ricerca proattiva e
dell’implementazione di
un nuovo sistema IT di
carattere internazionale.
Lauren Clovis
Lauren è EMEA Marketing
Manager, con focus
particolare su employer
branding, comunicazioni
verso i candidati e
organizzazione di eventi.
Con un solido background
nella selezione di profili
finance e nell’ambito
dell’erogazione di
soluzioni per la gestione
dei lavoratori occasionali,
l’esperienza di Lauren
spazia dal B2B al B2C.
Astrid Akse
Astrid è HR Manager
EMEA in Kelly Services.
Dopo aver ricoperto per
vari anni posizioni di
rilievo nel recruitment,
Astrid è ora responsabile
dell’HR per tutta la regione
EMEA. Astrid ha un profilo
internazionale e il suo
attuale ruolo, tra le altre
cose, è incentrato sulla
selezione interna.
Stefano Giorgetti
Stefano è il Managing
Director & Vice President di
Kelly Services Germania. Ha
un’esperienza consolidata
nel settore del recruitment
e, attualmente, è un
promotore dell’innovazione
di Kelly, con l’obiettivo di
migliorare l’esperienza del
candidato e del cliente.