Sinapsi: Linkedin - Un’opportunità di selezione e di ricollocamento.Zenzero Comunicazione
Le slide dell'intervento che Davide Battistini, amministratore delegato di Sinapsi, ha svolto al "Web Show: Social Media Marketing per le aziende. Esperienze a confronto.", il convegno organizzato a Parma il 21 aprile 2010 da Zenzero Comunicazione e Sinapsi e dedicato all'utilizzo dei Social Network da parte delle aziende.
This is the presentation of my graduation thesis, it summarizes the results of a qualitative survey about social recruiting that I have done. The main question that I have tried to answer is: is it possible that in the near future the recruiter will be a social media manager?
Sinapsi: Linkedin - Un’opportunità di selezione e di ricollocamento.Zenzero Comunicazione
Le slide dell'intervento che Davide Battistini, amministratore delegato di Sinapsi, ha svolto al "Web Show: Social Media Marketing per le aziende. Esperienze a confronto.", il convegno organizzato a Parma il 21 aprile 2010 da Zenzero Comunicazione e Sinapsi e dedicato all'utilizzo dei Social Network da parte delle aziende.
This is the presentation of my graduation thesis, it summarizes the results of a qualitative survey about social recruiting that I have done. The main question that I have tried to answer is: is it possible that in the near future the recruiter will be a social media manager?
Click through excerpts of LinkedIn's report on recruiting trends in Italy. This report is in Italian.
I 5 trend dell'acquisizione di talenti che e bene conoscere in Italia.
Scopri di più su LinkedIn Talent Solutions: http://linkd.in/1bgERGj
Iscriviti al Blog LinkedIn Talent: http://linkd.in/18yp4Cg
Segui la pagina Solutions di LinkedIn Talent: http://linkd.in/1cNvIFT
Tweet con noi: http://bit.ly/HireOnLinkedIn
Ottimizzare Profilo LinkedIn 2019: 4 elementi per farsi contattare dai potenz...Mario Pagani
Vuoi farti contattare dai potenziali clienti su LinkedIn?
Ecco i 4 elementi fondamentali da ottimizzare per farsi contattare e trovare clienti sfruttando il tuo profilo LinkedIn.
Scopri i consigli utili per usare LinkedIn e un tool per avere una immagine profilo perfetta
Social B2B, Linkedin per incrementare il tuo Business, Alessandro ColaMOCA Interactive
Slide presentate durante l'evento "Il marketing digitale – nel 2018 – pensato per le aziende B2B" svoltosi a Treviso, Palazzo Bomben, venerdì 21/09/2018
––
In guerra chi conosce il territorio ha il 50% della vittoria in mano. Impariamo dirigere la nostra comunicazione verso un territorio 'conosciuto' e leggere le meta informazioni che ci arrivano per ottenere un vantaggio strategico.
––
Da nerd a comunicatore dell'era social con un unico obiettivo, combattere la vecchia pubblicità a favore di vere relazioni di valore.
Personal Branding con LinkedIn (suggerimenti e strategie)Simone Serni
Come presentarsi e muoversi su #Linkedin per ottenere successo e rafforzare il proprio #PersonalBranding
La tua credibilità come persona privata, come lavoratore e come professionista del tuo settore passa, oggi ancora di più, da come ti presenti sul web, come ti sai muovere e cosa riesci a comunicare agli altri.
#OnlineReputation è sempre più strategica e può essere incrementata grazie ad una tua presenza su #LinkedIn studiata ad hoc.
Nella presentazione ci sono suggerimenti e strategie per utilizzare al meglio LinkedIn e fare del proprio profilo un profilo di successo, molto visitato ogni settimana e ricercato dagli Headhunters (persone che ricercano figure professionali specializzate). Essere presente su LinkedIn è molto importante e te lo dimostro in poche slide.
Si può discutere molto se per un avvocato sia utile (oltre che deontologicamente corretto) essere presente e promuoversi sui Social Media. Una cosa è certa però: avere un profilo LinkedIn è fondamentale, sia per il singolo avvocato, sia per lo Studio Legale.
Gaetano Romeo - Come fare SEO su linkedin? - Rinascita Digitale | 10TipsTalkStefano Saladino
È innegabile: quando si parla di SEO la mente corre subito a un unico pensiero, Google. Eppure, i motori di ricerca con cui entriamo in contatto sono molti di più. LinkedIn, oggi, è la piattaforma emergente per il business. La tua necessità è avere un profilo interessante e curato il quale ottenga molte più visite rispetto agli altri utenti con le tue stesse competenze. Per aiutarti ad ottenere un miglior posizionamento su LinkedIn. Sapevi che LinkedIn nel 2019 ha cambiato il suo algoritmo? Io ne ho studiato a fondo le complessità e ho fatto diversi esperimenti, seguirmi per capirne di più.
Come migliorare la propria presenza online, in modo da attirare più facilmente l'attenzione dei responsabili della selezione del personale che, sempre più spesso, cercano sul web - e in particolare sui social media- maggiori informazioni sui candidati che si propongono loro?
Un approfondimento su LinkedIn rivolto ad un utente con una conoscenza base/intermedia. Focus sul personal branding e accenno alle soluzioni business. In lingua italiana.
Scopri con LinkedIn i trend dei candidati e del recruiting in Italia e come applicarli per rendere più efficace la tua strategia di talent acquisition. Webcast presentato da Maria Pedrinelli e Marina Fantini di LinkedIn Italia il 15 dicembre 2016.
La Rete può aiutarci a trovare o cambiare lavoro, ma come? Nella presentazione mostro quali sono gli strumenti e i servizi che possono aiutarci, partendo dal presupposto che ormai tutte le professioni, e non solo quelle “digitali”, hanno a che fare con Internet.
Questi gli argomenti:
- Come (e dove) cercare un lavoro online
- Come valutare le inserzioni
- Cercare lavoro con i social network
- Come si redige un CV (anche su Internet) e una lettera di presentazione
- Riconoscere ed evitare le truffe
Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
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LAVORO 2.0 - SOCIAL RECRUITING E WEB REPUTATION Tesi Master di 1° Livello - M...Andrea Niccolò Strummiello
LAVORO 2.0 - SOCIAL RECRUITING E WEB REPUTATION
Tesi Master di 1° Livello - Master in Management dei Servizi e delle Politiche per il Lavoro
LinkCampus University (Roma)
A.A. 2014/2015
RELATORE:
Chiar.mo Prof. Andrea Pugliese
ll Social CRM: cos'è e quali opportunità offre se gestito con una strategia di business, processi e strumenti adeguati al web 2.0. Articolo pubblicato su CMI Magazine di aprile 2013 (www.cmimagazine.it)
Le opportunità dei Social Network per i giovani: la ricerca del lavoroPaola Valeri
E' importante che le giovani generazioni siano consapevoli dei rischi ma anche delle grandi opportunità che l'uso dei social consente loro. In particolare di tutti gli strumenti social per la ricerca del lavoro.
Descrizione del caso aziendale relativo ad Linkedin
Corso di Economia dell’Innovazione 2011/2012,
a cura del Professor Savino Santovito, del
Cdl in Informatica e Tecnologia per la Produzione del Software,
Facoltà di Scienza Matematica Fisica Naturali,
Università degli Studi di Bari
L'utilizzo dei nuovi media nella ricerca del lavoroGiulia
Presentazione dell'incontro all'INformagiovani di Alessandria (7 febbraio 2012).
Suggerimenti e consigli per usare il web al meglio per cercare lavoro.
Linkedin Network Capabilites - come rendere efficace il proprio profilo LinkedinAlessandro Sposato
Linkedin è la più efficace piattaforma Social per il business. Il training presenta alcuni elementi per rendere questo strumento un valido alleato per la creazione di opportunità di business e di lavoro.
Social Work, gli strumenti per migliorare il proprio PR e desk di lavoroEnrico Rudello
La lezione era improntata come sfruttare Linkedin per migliorare la propria visibilità sfatando i miti & leggende e consigliando quali sono le migliori azioni da sviluppare. Comprendere che cos'è il cloud e come sfruttarlo per il mondo del lavoro e quali sono i siti dove poter acquistare uno spazio per un sito e una email personalizzata.
BrandMe
Marketing Agency specializzata nel Personal Branding e nell'evoluzione di strategie che sfruttano i più recenti sistemi di unconventional growth.
#marketing #personalbranding #digital #growthacking
Uno spazio virtuale – ma concreto, parte integrante del Social Media marketing – che le aziende possono sfruttare per presentare se stesse, creare senso di appartenenza, condividere valori e informazioni con dipendenti e stakeholder.
Le pagine business di Linkedin - articolo CMI Gennaio e Febbraio 2013Roberto Grossi
Uno spazio virtuale – ma concreto, parte integrante del Social Media
marketing – che le aziende possono sfruttare per presentare se stesse,
creare senso di appartenenza, condividere valori e informazioni con
dipendenti e stakeholder.
1. nuovi
media
on
line
10
comunicazione e i social network
e autrice di un manuale edito da
Apogeo che si intitola “LinkedIn,
la rete per trovare il lavoro dei
sogni”, 160 pagine in cui si
spiega come fare a sfruttare al
meglio LinkedIn e si dedicano
dei capitoli alla presenza delle
aziende nostrane sul social
media e a come gli head hunter
(cacciatori di teste) cerchino
i profili più specializzati.
Il tutto ruota, dunque, attorno a
una parola: lavoro. E di questi
tempi, si sa, qualsiasi occasione in
più per trovarne uno, va presa al
volo. L’hanno capito anche coloro
che si muovono nel campo
dell’arte contemporanea, che,
come racconta Napolitano, “sono
su LinkedIn per promuovere le
proprie gallerie e si affidano al
social media per un primo
contatto. Insomma, per fare
relazioni”. Non sono da meno le
aziende, che lo usano sia per
pubblicare annunci (esiste una
voce del menu in alto denominata
appunto “lavoro”) che per
verificare le credenziali e la
veridicità di curriculum o
proposte di collaborazioni
ricevute. “Provate a cercarvi su
Google o su qualsiasi altro motore
– spiega ancora la consulente –: il
link che si rifà al profilo LinkedIn
vi apparirà nella prima pagina e
sicuramente tra le prime tre
posizioni, il che dimostra una
grande indicizzazione e dà la
possibilità a chi vuole sapere
di cosa vi occupate e dove
operate di vederlo subito”.
Una volta registrati su
www.linkedin.com, su quali
aspetti puntare per creare un
profilo adatto? “Innanzitutto, sul
summary, ossia la descrizione
sintetica di quello che fate e
sapete fare – precisa Napolitano
–. Va curato bene, in poche righe
bisogna saper descriversi al
meglio, perché chi lavora nelle
risorse umane spesso non scorre
fino alla fine tutto il profilo
professionale di un candidato,
ma legge quelle prime parole
che possono fare la differenza”.
E le prime righe sono importanti
non solo per quello che si può
dire, ma anche per quello
che si può mostrare. Se avete
fatto una ricerca di cui siete
particolarmente orgogliosi o
siete dei grafici che vogliono
far vedere il proprio lavoro o
ancora degli scrittori, giornalisti,
creatori di App o di tutto quello
che è possibile testimoniare
attraverso la Rete, potete usare
LinkedIn in più modi: mettendo
il link diretto al vostro sito, al
vostro blog o ad altri siti in cui
si è parlato di voi o ancora
condividere una presentazione
tramite slideshare, che – come
dice la parola stessa – permette
di caricare in Rete le vostre
attività sotto forma di slide.
Non solo. È anche possibile
postare sul proprio profilo un
curriculum vitae che può essere
scaricato da chi è interessato.
Il passaggio immediatamente
successivo prevede l’indicazione
delle referenze, che LinkedIn,
sfruttando un modo di lavorare
tipicamente anglosassone,
consente di far vedere sul profilo
precedentemente “costruito”.
“Fate in modo che a scrivervele
sia qualcuno che ha lavorato
realmente con voi – continua
Antonella –. Meglio se è stato un
vostro capo o una persona con
cui avete operato a stretto
contatto. E poi non trascurate i
gruppi, ma seguite quei 4 o
5 in cui potete partecipare
attivamente”. Importanti non
solo perché si condividono
informazioni legate alla sfera
professionale d’appartenenza,
ma anche perché all’interno è
possibile trovare offerte di
lavoro, bandi di concorso o
eventi da non perdere. Alcuni,
come quello denominato
“Offerte di lavoro e opportunità
per psicologi e psicoterapeuti”,
dichiarano apertamente quali
saranno le informazioni
condivise, altri, come “Il mercato
italiano del lavoro”, si
propongono di affrontare il tema
da più punti di vista e sono
frequentati da professionisti,
responsabili delle risorse umane
e anche da cacciatori di teste.
Che nei gruppi si muovono
spesso anche per vedere come
un potenziale candidato si
rapporta agli altri e discute di
un determinato argomento.
Un altro modo per farsi notare
dalle aziende è descrivere le
proprie competenze con parole
chiave: questo permette di far
capire a chi sta guardando il
profilo di cosa ci si occupa, ma
soprattutto agevola quando le
aziende, che usano sempre più
un profilo corporate (con tutta
una serie di vantaggi per loro e
che prevede un investimento
economico da parte delle
aziende stesse), stanno facendo
una ricerca inserendo
determinati parametri. “Se
corrispondono a quello che
sapete fare, è più facile che
arrivino a voi”, spiega ancora
Antonella Napolitano. Come è
successo ad Andrea Russo, 30
anni, che ricopre la posizione di
area sales per la Toscana e
l’Umbria per l’agenzia
immobiliare ReMax e ha trovato
Sono sempre più numerose le aziende italiane che si rivolgono al social network,
non solo per la richiesta di professionalità specializzate,ma anche per verificare
le credenziali e la veridicità di curriculum o proposte di collaborazione ricevute
S
22 - 28 MARZO 2012 | N. 9
Cercare lavoro
aitempidiLinkedIn
CRISTINA MACCARRONE
L
e aziende preferiscono ancora LinkedIn,
ma strizzano l’occhio anche agli altri
social network. A dimostrarlo è
un’indagine dal titolo “Recruting e social
network”, a cura di Lorenzo Pulici, specialista
in risorse umane di Synesis Career Service, e
condotta tra i mesi di dicembre 2011 e gennaio
2012 su un campione di oltre 200 selezionatori
del personale, tra Hr recruiter, Hr manager e
responsabili di area di aziende presenti sul
territorio nazionale. Dal sondaggio emerge che
il 37,5 per cento delle imprese segue una vera
e propria policy per il recruitment attraverso i
social network, ma che il 73,6 per cento delle
aziende dichiara di avvalersi dei social
network senza una vera e propria procedura
aziendale ufficiale. La parte del leone la fa
LinkedIn, usato dal 96,1 per cento delle
imprese contattate, seguito da Facebook,
che viene adoperato nel 37,7 per cento dei
casi. In crescendo Twitter, scelto anche dal
18,2 per cento delle società, e Youtube, dal
6,5 per cento, mentre un 5,2 per cento dà
peso in materia di recruting anche ai blog.
L’indagine dà anche interessanti informazioni
sui profili più ricercati tramite i social network.
Al primo posto le aziende vanno a pescare in
Rete i commerciali (46,6 per cento), seguiti dai
profili economici (43,2), dagli ingegneristici
(40,9) e informatici (20,5). Chance inferiori,
almeno per quanto riguarda la ricerca attiva da
parte delle aziende, per chi lavora nell’area
umanistica (10,2 per cento), in quella legale
(9,1), scientifica (6,8), medicale (5,7). Fanalino
di coda – e del resto non stupisce neanche
tanto, visto che sono in pochi i professionisti del
settore presenti sui social network – è il profilo
dell’architetto (1,1). I responsabili delle risorse
umane intervistati hanno asserito di ricorrere
ai social media per cercare candidati in
maniera costante nel 27,6 per cento dei casi,
saltuaria nel 46 per cento. Il 19,5 per cento
adopera questi canali solamente per verificare
le candidature che riceve, mentre il 14,6
per cento dichiara di non farne ancora uso.
Per quel che riguarda le assunzioni, sembra
che LinkedIn, Facebook & co funzionino
abbastanza bene. La maggior parte delle
aziende ha concluso positivamente almeno
una selezione che ha utilizzato un social
network come canale di recruiting: il 56,5 per
cento degli intervistati ha inserito il candidato
nell’organico. “È decisamente interessante il
fatto che due aziende su tre riconoscano e
utilizzino i social network per valutare profili e
per selezionare nuove risorse, e che lo
facciano anche indipendentemente dal fatto
che esista una procedura formale a livello
aziendale”, commenta Pulici. “Se è vero che
è LinkediIn a farla da padrone tra i social
network più adoperati dai recruiter, è
anche importante sottolineare come ogni
social media abbia un proprio codice e un
proprio linguaggio e possa quindi essere
uno strumento di ricerca per determinate
tipologie di ruoli professionali”. C. M.
I commerciali
i più “pescati”
PROFILI CON MAGGIORI CHANCE
Scrivere le proprie esperienze
professionali a partire dalla più
recente per arrivare alla più datata,
mettersi in contatto con colleghi
passati, attuali o con chi si
vorrebbe lavorare in futuro. E
ancora: entrare a far parte di
gruppi in cui non si condividono
tanto o solo le proprie passioni,
ma soprattutto la propria
professionalità. Se si volesse essere
riduttivi, si potrebbe descrivere
così quello che è LinkedIn, il social
network per eccellenza dedicato al
mondo del lavoro. Se si volesse
essere riduttivi, appunto, e
invece le vie per trovare un
impiego o quelle delle opportunità
professionali interessanti
possono essere le più svariate.
Che nel nostro paese LinkedIn
stia diventando sempre più
diffuso, lo dimostra non solo il
fatto che l’azienda di Mountain
View qualche mese fa ha aperto
una sede a Milano, ma anche che
a essersi iscritti sul social network
sono più di 2 milioni di italiani.
Non tutti attivi: alcuni si fermano
allo scrivere il proprio nome e
cognome, titolo di studi e lavoro
attuale e desiderato. Ma molti lo
usano davvero, per dirla
all’inglese, come un business
social network. E se in un primo
momento a indirizzarsi in tal
senso erano per lo più
professionisti appartenenti al
mondo dell’Ict o a quello della
comunicazione e del marketing,
ultimamente su Linkedin “sono
sempre più partecipi anche coloro
che lavorano in settori che non
ti aspetteresti, come quello
bancario, e che tradizionalmente
si servivano di altri canali”,
osserva Antonella Napolitano,
consulente per le aziende sulla
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