Il sondaggio Istat di marzo sul clima di fiducia delle imprese italiane ha evidenziato che le aspettative di produzione sono nettamente migliorate fra le imprese produttrici di beni strumentali, a conferma che gli incentivi fiscali stanno dando un forte stimolo alla domanda.
Monitor Economico - Fiducia delle imprese italiane - Nuovi progressi - 4 magg...Pio De Gregorio
The confidence of Italian companies has improved again in April, with the index of the manifacturing sector at the highest level since January 2008. The combination of strenghtening domestc demand, particularly in the area of capital goods, and rebounding external demand is fueling the recovery, which could get stronger in the wake of the likely election of Macron as fears of political destabilisation within the Eurozone fade.
Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
VEDI TUTTI GLI INTERVENTI SU http://www.economiaefinanza.org/atti
Monitor Economico - Fiducia delle imprese italiane - Nuovi progressi - 4 magg...Pio De Gregorio
The confidence of Italian companies has improved again in April, with the index of the manifacturing sector at the highest level since January 2008. The combination of strenghtening domestc demand, particularly in the area of capital goods, and rebounding external demand is fueling the recovery, which could get stronger in the wake of the likely election of Macron as fears of political destabilisation within the Eurozone fade.
Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
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Relazione al bilancio di previsione 2014 - Città di TorinoGianguido Passoni
Relazione di accompagnamento al bilancio di previsione 2014 della Città di Torino. Documento approvato dall'aula il 30 settembre.
Il bilancio di previsione 2014 della Città di Torino pareggia a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 in meno rispetto al previsionale assestato del 2013. In particolare le entrate tributarie ammontano a 899 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 2013, ampiamente compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) che ammontano a 263 milioni di euro.
La spesa per personale continua a ridursi. Nel 2014 rispetto al 2013 questa scende di oltre 5,5 milioni di euro, incidendo sul totale della spesa corrente per il 33,99%. Negli ultimi sei anni, i dipendenti sono diminuiti di 1.419 unità pari a circa il 12%, mentre i dirigenti sono scesi a 123 unità con una riduzione di oltre il 25% e quelli a contratto sono passati dalle 27 unità del 2008 alle 6 attualmente in servizio.
Confermate anche per il 2014 misure destinate ad alleggerire il peso delle imposte sui redditi delle famiglie torinesi. Nel dettaglio, per il pagamento della Tasi sono state previste detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. Sempre per la tassa sui servizi indivisibili è stato istituito di un fondo di sostegno di un milione e 300mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti proprietari esclusivamente di prima casa, che dichiarano un reddito Isee inferiore a 17mila euro. Di una analoga misura nel 2013 hanno beneficiato quasi 10.000 nuclei. Per il pagamento della Tari le agevolazioni prevedono una riduzione del 50% per i redditi sino a 13mila euro, del 35% per quelli da 13mila a 17mila e per i redditi da 17mila a 24mila euro l’importo sarà ridotto del 25%.
Anche nel 2014 - così come già fatto nel 2013 – la Città di Torino ha aderito al decreto sbloccacrediti con l’obiettivo di diminuire il debito verso i fornitori e ridare così ossigeno ad un sistema che sconta una ormai endemica mancanza di liquidità. Risultati apprezzabili anche sul fronte del debito complessivo che diminuisce di altri 112 milioni.
Mentre prosegue l’attività di risanamento, Torino deve tornare a crescere: aumentano, dopo anni di contrazione, le risorse destinate al Piano degli investimenti che passano dai 177 milioni del 2013 ai 201 di quest’anno.
Monitor Economico - Quota di profitto in risalita - 10 aprile 2017Pio De Gregorio
La quota di profitto delle società non finanziarie italiane è risalita negli ultimi due anni per effetto del calo del costo delle materie prime e dell'energia, solo in parte trasferito sui prezzi di vendita, e della moderata inflazione salariale per i lavoratori dipendenti. Inoltre è tornato ad ampliarsi il gap positivo sia nei riguardi delle società non finanziarie dell'Eurozona che dell'intera Unione Europea.
Prelios - Real Estate Pills del 30 marzo 2015Prelios
Milano, Economia & Immobiliare - ISTAT: per l’industria, a gennaio, fatturato e ordinativi in rosso. L'Istat rileva che, a gennaio, il fatturato nell'industria diminuisce dell'1,6% rispetto a dicembre, con una flessione dello...
Monitor Economico Fabbrica Italia Ordini in crescita 24 febbraio 2017Pio De Gregorio
In febbraio migliorano nettamente i giudizi delle imprese manifatturiere italiane riguardo l'andamento degli ordini. Gli ordini appaiono in salita in tutti i macrosettori e in particolare in quello dei beni di consumo. Dopo l'accelerazione degli ultimi mesi, la stabilità delle attese a breve sulla raccolta ordini rappresenta un segnale di fiducia sulle prospettive di attività dei prossimi mesi.
Monitor Economico - Vento in poppa per Draghi - 10 marzo 2017Pio De Gregorio
Il calo del costo delle materie prime, largamente inatteso, potrebbe raffreddare le aspettative inflazionistiche recentemente alimentate proprio dal rincaro degli input produttivi. Questo raffreddamento è ancor più probabile alla luce del fatto che, come evidenziato dagli ultimi sondaggi Eurostat, le attese di aumento dei prezzi alla produzione delle imprese manifatturiere dell' Eurozona erano già modeste prima della flessione del costo delle commodity. L'indebolimento delle aspettative inflazionistiche rende più agevole per la BCE il proseguimento della politica monetaria monetaria di segno fortemente espansivo.
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Confindustria
Slide del Centro Studi Confindustria di TeamSystem presentate all'evento di lancio del Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia italiana
Relazione al bilancio di previsione 2014 - Città di TorinoGianguido Passoni
Relazione di accompagnamento al bilancio di previsione 2014 della Città di Torino. Documento approvato dall'aula il 30 settembre.
Il bilancio di previsione 2014 della Città di Torino pareggia a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 in meno rispetto al previsionale assestato del 2013. In particolare le entrate tributarie ammontano a 899 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 2013, ampiamente compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) che ammontano a 263 milioni di euro.
La spesa per personale continua a ridursi. Nel 2014 rispetto al 2013 questa scende di oltre 5,5 milioni di euro, incidendo sul totale della spesa corrente per il 33,99%. Negli ultimi sei anni, i dipendenti sono diminuiti di 1.419 unità pari a circa il 12%, mentre i dirigenti sono scesi a 123 unità con una riduzione di oltre il 25% e quelli a contratto sono passati dalle 27 unità del 2008 alle 6 attualmente in servizio.
Confermate anche per il 2014 misure destinate ad alleggerire il peso delle imposte sui redditi delle famiglie torinesi. Nel dettaglio, per il pagamento della Tasi sono state previste detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. Sempre per la tassa sui servizi indivisibili è stato istituito di un fondo di sostegno di un milione e 300mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti proprietari esclusivamente di prima casa, che dichiarano un reddito Isee inferiore a 17mila euro. Di una analoga misura nel 2013 hanno beneficiato quasi 10.000 nuclei. Per il pagamento della Tari le agevolazioni prevedono una riduzione del 50% per i redditi sino a 13mila euro, del 35% per quelli da 13mila a 17mila e per i redditi da 17mila a 24mila euro l’importo sarà ridotto del 25%.
Anche nel 2014 - così come già fatto nel 2013 – la Città di Torino ha aderito al decreto sbloccacrediti con l’obiettivo di diminuire il debito verso i fornitori e ridare così ossigeno ad un sistema che sconta una ormai endemica mancanza di liquidità. Risultati apprezzabili anche sul fronte del debito complessivo che diminuisce di altri 112 milioni.
Mentre prosegue l’attività di risanamento, Torino deve tornare a crescere: aumentano, dopo anni di contrazione, le risorse destinate al Piano degli investimenti che passano dai 177 milioni del 2013 ai 201 di quest’anno.
Monitor Economico - Quota di profitto in risalita - 10 aprile 2017Pio De Gregorio
La quota di profitto delle società non finanziarie italiane è risalita negli ultimi due anni per effetto del calo del costo delle materie prime e dell'energia, solo in parte trasferito sui prezzi di vendita, e della moderata inflazione salariale per i lavoratori dipendenti. Inoltre è tornato ad ampliarsi il gap positivo sia nei riguardi delle società non finanziarie dell'Eurozona che dell'intera Unione Europea.
Prelios - Real Estate Pills del 30 marzo 2015Prelios
Milano, Economia & Immobiliare - ISTAT: per l’industria, a gennaio, fatturato e ordinativi in rosso. L'Istat rileva che, a gennaio, il fatturato nell'industria diminuisce dell'1,6% rispetto a dicembre, con una flessione dello...
Monitor Economico Fabbrica Italia Ordini in crescita 24 febbraio 2017Pio De Gregorio
In febbraio migliorano nettamente i giudizi delle imprese manifatturiere italiane riguardo l'andamento degli ordini. Gli ordini appaiono in salita in tutti i macrosettori e in particolare in quello dei beni di consumo. Dopo l'accelerazione degli ultimi mesi, la stabilità delle attese a breve sulla raccolta ordini rappresenta un segnale di fiducia sulle prospettive di attività dei prossimi mesi.
Monitor Economico - Vento in poppa per Draghi - 10 marzo 2017Pio De Gregorio
Il calo del costo delle materie prime, largamente inatteso, potrebbe raffreddare le aspettative inflazionistiche recentemente alimentate proprio dal rincaro degli input produttivi. Questo raffreddamento è ancor più probabile alla luce del fatto che, come evidenziato dagli ultimi sondaggi Eurostat, le attese di aumento dei prezzi alla produzione delle imprese manifatturiere dell' Eurozona erano già modeste prima della flessione del costo delle commodity. L'indebolimento delle aspettative inflazionistiche rende più agevole per la BCE il proseguimento della politica monetaria monetaria di segno fortemente espansivo.
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
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Monitor Economico - Fiducia delle imprese italiane: al traino dei beni strumentali - 3 aprile 2017
1. FIDUCIA DELLE IMPRESE ITALIANE:
AL TRAINO DEI BENI STRUMENTALI
Monitor Economico
P I O D E G R E G O R I O
D E G R E G O R I O . P I O @ G M A I L . C O M
3 A P R I L E 2 0 1 7
2. Fiducia in crescita
Nel mese di marzo il clima di
fiducia delle imprese italiane ha
segnato un ulteriore
miglioramento, raggiungendo il
livello più alto da gennaio 2016.
Italia – Indice destagionalizzato del clima di fiducia delle
imprese
2
105,0
110,0
La fiducia è salita in tutti i macrosettori
ad eccezione di quello delle costruzioni,
dove è stata registrata una lieve
flessione.
Si tratta quindi di un
miglioramento del clima di fiducia
apparentemente diffuso, ma che in
realtà risulta particolarmente marcato
solo in alcuni comparti.
Monitor Economico Pio De Gregorio
Fonte: Istat
80,0
85,0
90,0
95,0
100,0
mar-14
mag-14
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nov-14
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mar-15
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mar-16
mag-16
lug-16
set-16
nov-16
gen-17
mar-17
Indice del clima di fiducia delle imprese
3. Clima migliore per il manifatturiero
Nel settore manifatturiero è cresciuta a
livello aggregato la quota delle imprese
che prevedono un aumento sia degli
ordini che della produzione per i
prossimi mesi.
Tuttavia il miglioramento delle
3
12
14
16
18
Italia – Settore manifatturiero: saldo destagionalizzato
delle risposte delle imprese riguardo l’andamento atteso
degli ordini e della produzione
Tuttavia il miglioramento delle
attese è stato concentrato
principalmente nel comparto delle
imprese produttrici di beni
strumentali, a conferma del forte
stimolo alla domanda derivante dagli
incentivi fiscali.
Nel comparto dei beni di consumo e di
quelli intermedi le aspettative di
produzione hanno mostrato solo un
lieve miglioramento.Fonte: Istat
Monitor Economico Pio De Gregorio
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2
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Ordini Produzione
4. Quadro stabile per i servizi di mercato
Nel settore dei servizi di mercato il
sondaggio dell’Istat ha rilevato un
maggior ottimismo delle imprese circa
l’andamento attuale degli ordini.
Tuttavia le attese sull’andamento
4
Italia – Settore servizi di mercato: saldo destagionalizzato
delle risposte delle imprese riguardo l’andamento attuale
degli ordini e l’andamento atteso nei prossimi mesi
5
10
15
20
Tuttavia le attese sull’andamento
futuro degli ordini sono rimaste
sostanzialmente stabili.
Infatti aspettative migliori nel comparto
della logistica sono state compensate dal
minor ottimismo espresso dalle imprese
turistiche, a fronte della sostanziale
costanza delle attese per le imprese degli
altri comparti del settore.
Fonte: Istat
Monitor Economico Pio De Gregorio
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Ordiniattuali Ordiniattesi
5. Commercio al dettaglio senza sussulti
Nel settore del commercio al dettaglio è
lievemente cresciuta in marzo la quota
delle imprese che ha segnalato un
miglioramento dell’andamento
delle vendite attuali.
5
Italia – Settore del commercio al dettaglio: saldo
destagionalizzato delle risposte delle imprese riguardo
l’andamento attuale e atteso delle vendite
30
40
50
Le attese sull’andamento futuro
delle vendite hanno mostrato
invece un deterioramento,
concentrato soprattutto nel comparto
della grande distribuzione organizzata.
Tuttavia un fattore prospetticamente
positivo è dato dal calo delle scorte,
che è stato particolarmente forte fra le
imprese della GDO.
Fonte: Istat
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Vendite attuali Vendite attese
6. Al traino dei beni strumentali
6
Il sondaggio del clima di fiducia realizzato dall’Istat in marzo presso le imprese italiane è stato accolto
favorevolmente, avendo segnalato un ulteriore miglioramento del quadro generale.
A ben guardare, però, nel settore manifatturiero il maggior ottimismo è concentrato in
gran parte nel comparto delle imprese produttrici di beni strumentali, che stanno
beneficiando dell’aumento della domanda trainato dagli incentivi fiscali (superammortamento e
iperammortamento in particolare). Nei comparti dei beni intermedi e di quelli di consumo le
aspettative di produzione delle imprese sono cresciute solo marginalmente.
Monitor Economico Pio De Gregorio
Negli altri macrosettori il sondaggio ha evidenziato un lieve deterioramento del clima di fiducia nel
comparto delle costruzioni, mentre in quello dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio è stato
rilevato un miglioramento, ma a macchia di leopardo.
Nel complesso, quindi, contrariamente a quanto suggerito da letture sommarie, i
giudizi espressi dalle imprese non sembrano indicare un cambiamento di passo
dell’attività economica complessiva nei prossimi mesi.
L’eccezione è rappresentata dal comparto dei beni strumentali, dove le imprese hanno
indicato un netto miglioramento delle aspettative di produzione. Ciò sembra confermare le
previsioni di forte crescita di questo comparto anticipate dal Monitor Economico scorso.