La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
e subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendiovorrei
Il Museo MA*GA di Gallarate è una delle più rilevanti istituzioni
italiane dedicate alla ricerca, all’educazione e alla promozione
dell’arte contemporanea. Questa istituzione nasce nel 1950 con la
prima edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate,
premio ancora oggi esistente, che ha portato alla nascita della
collezione del museo.
A causa dell’incendio che il 14 Febbraio 2013 ha colpito l’edificio
museale, le attività del MA*GA, programmate per l’anno in corso,
si sono trasformate in una serie di progetti diffusi sul territorio
cittadino, provinciale e regionale. All’interno di questa cornice
nasce il progetto espositivo E subito riprende il viaggio... una
mostra itinerante dedicata alle opere della collezione del MA*GA.
La prima parte di questo progetto si è svolta presso la Triennale di
Milano dal 10 Maggio al 25 agosto di quest’anno, con un percorso
che dagli anni cinquanta è giunto fino alla stretta contemporaneità.
La seconda configurazione di questo progetto è la mostra presso
la Reggia di Monza in cui il percorso espositivo si sofferma sul
nucleo più storico della collezione e su alcuni affondi di carattere
ambientale, come quelli dedicati a Giuliano Mauri e Franco
Mazzucchelli. Completano questo percorso alcune preziose opere
della Collezione Walter Fontana concesse in comodato al MA*GA,
che arricchiscono lo sguardo sulla storia dell’arte italiana dagli
anni trenta agli anni sessanta e in cui spiccano tra gli altri, i nomi
di Felice Casorati, Pietro Consagra, Giacomo Manzù e Mario Tozzi.
Acquired by the City of Rome's Cultural Heritage Department in 1992, the Enrico Prampolini fonds was first described by Archivist Luisa Montevecchi. Though in subsequent years this general description of fonds content was fine-tuned by Librarian A.M. Di Stefano and others, the present version (in Italian) is still very useful to get an in-depth introduction to Prampolini's papers. Nevertheless, the organization in boxes and subseries introduced by Ms. Montevecchi - which didn't belong to the original organization of the archive - is being presently revised by Archivist Alessandra Francescangeli, who is carrying out an analytic description and classification of each individual document.
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019mauvet52
Ingresso gratuito nei Musei Civici per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana per la prima domenica del mese di agosto. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
IAD - Innovation Art Design è una etichetta indipendente di design artistico di qualità.
Quello che ci anima e dà vita al nostro progetto è la passione per l’arte, il desiderio di diffonderla a un pubblico sempre più vasto attraverso eventi, mostre, iniziative su misura e anche sul web.
La ricerca della qualità dirige le scelte di IAD nel mondo multiforme delle arti visive contemporanee ed è la linea guida che ha ispirato la realizzazione di un progetto unico ed esclusivo.
Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturità di Raffaello a Roma.
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Università di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Città di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
La Biblioteca di Area delle Arti, Sezione Storia dell’Arte “Luigi Grassi”, presenta
"Carte: estratti, opuscoli, inviti e libri antichi dalle miscellanee di Luigi Grassi"
a cura di Simone D’Ambrosi
e subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendiovorrei
Il Museo MA*GA di Gallarate è una delle più rilevanti istituzioni
italiane dedicate alla ricerca, all’educazione e alla promozione
dell’arte contemporanea. Questa istituzione nasce nel 1950 con la
prima edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate,
premio ancora oggi esistente, che ha portato alla nascita della
collezione del museo.
A causa dell’incendio che il 14 Febbraio 2013 ha colpito l’edificio
museale, le attività del MA*GA, programmate per l’anno in corso,
si sono trasformate in una serie di progetti diffusi sul territorio
cittadino, provinciale e regionale. All’interno di questa cornice
nasce il progetto espositivo E subito riprende il viaggio... una
mostra itinerante dedicata alle opere della collezione del MA*GA.
La prima parte di questo progetto si è svolta presso la Triennale di
Milano dal 10 Maggio al 25 agosto di quest’anno, con un percorso
che dagli anni cinquanta è giunto fino alla stretta contemporaneità.
La seconda configurazione di questo progetto è la mostra presso
la Reggia di Monza in cui il percorso espositivo si sofferma sul
nucleo più storico della collezione e su alcuni affondi di carattere
ambientale, come quelli dedicati a Giuliano Mauri e Franco
Mazzucchelli. Completano questo percorso alcune preziose opere
della Collezione Walter Fontana concesse in comodato al MA*GA,
che arricchiscono lo sguardo sulla storia dell’arte italiana dagli
anni trenta agli anni sessanta e in cui spiccano tra gli altri, i nomi
di Felice Casorati, Pietro Consagra, Giacomo Manzù e Mario Tozzi.
Acquired by the City of Rome's Cultural Heritage Department in 1992, the Enrico Prampolini fonds was first described by Archivist Luisa Montevecchi. Though in subsequent years this general description of fonds content was fine-tuned by Librarian A.M. Di Stefano and others, the present version (in Italian) is still very useful to get an in-depth introduction to Prampolini's papers. Nevertheless, the organization in boxes and subseries introduced by Ms. Montevecchi - which didn't belong to the original organization of the archive - is being presently revised by Archivist Alessandra Francescangeli, who is carrying out an analytic description and classification of each individual document.
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019mauvet52
Ingresso gratuito nei Musei Civici per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana per la prima domenica del mese di agosto. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
IAD - Innovation Art Design è una etichetta indipendente di design artistico di qualità.
Quello che ci anima e dà vita al nostro progetto è la passione per l’arte, il desiderio di diffonderla a un pubblico sempre più vasto attraverso eventi, mostre, iniziative su misura e anche sul web.
La ricerca della qualità dirige le scelte di IAD nel mondo multiforme delle arti visive contemporanee ed è la linea guida che ha ispirato la realizzazione di un progetto unico ed esclusivo.
Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturità di Raffaello a Roma.
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Università di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Città di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
La Biblioteca di Area delle Arti, Sezione Storia dell’Arte “Luigi Grassi”, presenta
"Carte: estratti, opuscoli, inviti e libri antichi dalle miscellanee di Luigi Grassi"
a cura di Simone D’Ambrosi
A comparison between two different cities within Western society. Vision and Imagination.
A project of cooperation and interchange between the cities of Boston and Como during the period 2013 - 2014.
The project is curated by James Hull (for the Boston event) and Carolina Lio
organizing and concept by fabrizio bellanca
www.fabriziobellanca.com
L’IDEA e L’EVENTO
Il progetto Boston/Como nasce dall’idea di realizzare un confronto e uno scambio artistico-culturale
di arte contemporanea, tra gli artisti americani della Laconia Gallery di Boston e artisti italiani, teatro
dell'evento la città di Como. L'evento si svolgerà dal 18 luglio al 18 agosto 2013, durata di 30 giorni,
L'idea di realizzarlo in diverse sedi era proprio il valorizzare artisticamente la città creando un flusso di
utenti e un percorso alla mostra per le vie cittadine.
Durante la mostra saranno realizzati una serie di eventi quali Concerti di musica Classica, Jazz, Etnica,
Rappresentazioni, Video, Performance nelle sedi pubbliche e sul Palco messo a disposizione dal Comune
di Como di P.za Volta o P.za Cavour, in modo da valorizzare e arricchire il programma culturale a 360°...
Lo stesso Progetto sarà realizzato a Boston primavera 2014 col patrocinio del Consolato italiano di Boston
TITOLO
Il titolo Boston/Como ... more than a Art exchange simboleggia una sorta di biglietto di andata per un
viaggio nel mondo dell’arte contemporanea.
LOGO
Il logo per colori utilizzati e simboli si ispira chiaramente a entrambe le bandiere, Americana e Italiana che
si fondono per creare uno scudo
TESTI CRITICI / CURATORI
Carolina Lio - Italia
James Hull - Usa
SEDI PUBBLICHE messe a disposizione dal COMUNE di COMO che ospitano l’evento:
- San Pietro in Atrio
- Spazio Natta
- Palazzo del Broletto
SEDI PRIVATE che ospitano l’evento:
- Spazio Pedraglio
- Galleria Lopez
- Galleria Marsiglione
- Galleria Roberta Lietti
Dal 9 ottobre 2011 all’8 gennaio 2012 la Fondazione Ragghianti dedica una grande mostra retrospettiva a Luigi Veronesi (Milano, 1908-1998), pittore, fotografo, autore cinematografico, teorico, tra i maggiori protagonisti dell’astrattismo italiano.
Curriculum ed elenco pubblicazioni completo di emidio d. de albentiisemidealbe
Si tratta dell'elenco, preceduto da un mio curriculum delle mie pubblicazioni archeologiche, storico-artistiche e di critica letteraria. L'ho inserito, più che per sciocca vanità, perché possa essere utile a chiunque si trovasse ad occu
100 posti gratuiti per partecipare all’inaugurazione della mostra ESTETICHE D...News E-PR
Le Sale Monumentali della Biblioteca Marciana in Piazza San Marco, luogo simbolo di Venezia, accolgono la mostra dal grande valore iconico Estetiche di Soglia/ In- Betweenness il doppio la luce il vuoto.
L’apertura della mostra avverrà venerdì 18 novembre alle ore 18.00 a Venezia presso gli spazi espositivi delle Biblioteca Nazionale Marciana in Piazzetta San Marco n. 13/A alla presenza del Console Generale della Repubblica di Corea, Kang Hyung-Shik e del Direttore della Biblioteca, Stefano Campagnolo. La cerimonia di apertura sarà seguita da un piccolo cocktail di benvenuto. È possibile partecipare gratuitamente all’inaugurazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili, mediante prenotazione al seguente link:
https://bit.ly/3NVj9Rq
Biografia dell'artista e critico d'arte Andrea SpezialiAndrea Speziali
Andrea Speziali (28 settembre 1988, Rimini) è un docente di grafica, autore letterario, artista e critico d'arte al tempo stesso. Ha fondato l'associazione culturale Italia Liberty di cui è presidente. Nel 2023 è stato nominato direttore del Museo del Liberty a Sarnico, primo in Italia oltre a ricoprire la carica di funzionario alla Bellezza nel medesimo comune.
Andrea Speziali, capelli biondi, occhi marroni è alto 1,8 metri, figlio dei coniugi Rodolfo Speziali e Daniela Pesaresi. Ha un fratello, Mattia Speziali.
Speziali si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Urbino nel 2014.
Tra i libri pubblicati si segnalano: "Una Stagione del Liberty a Riccione", "Romagna Liberty", "Mario Mirko Vucetich. Architettura, scultura, pittura, disegno".
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I.I.S. Falcone Righi - Corsico, Milano - gli elaborati progetto 'se faccio capisco' - sono degli allievi o per gli allievi in quanto
programmati con la prof.ssa Anna Dall'Ora
Milano
- Quando c'eran le cascine e i corsi d'acqua
- Olona fiume di Milano, fiume che scompar
- Quando la ferrovia cingeva Milano
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1. Comunicato stampa
Milano, 3 gennaio 2014
14 - 19 gennaio 2014
La Galleria Blanchaert
presenta presso
l’Antico Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio (ingresso dall'entrata principale subito a sinistra)
la mostra di
Gino Cosentino
AFFINITA’ – SCULTURE e DIPINTI
a cura di Paola Garbuglio
inaugurazione il 14 gennaio 2014 dalle ore 18,00 alle 21,30
chiusura il 19 gennaio con incontro dibattito su “Cosentino e gli architetti” dalle 17,00 alle 19,00
La natura è letta da Cosentino come evoluzione di armonie, come ricerca di affinità osservate attraverso un processo
creativo dichiarato. La sua evoluzione plastica diventa nel tempo un suggerimento raffigurato ed evocativo, che sempre più
spesso è esigenza di ritorno ad un’armonia condivisibile quella che attorno gli pare vada perdendosi. I volumi tendono ad
essere più semplicemente individuabili, a definire i lati di rapporti che a volte si configurano come amorevoli e generosi, altre
volte come generati da una natura matrigna e angosciosa. Cosentino individua e comunica così diversi stati d’animo
riconoscibili che la mostra rappresenta in una scelta di opere tra sculture, disegni, dipinti e gessi.
L ’Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio’, costruito nel 1477 insieme all’annesso chiostro decorato con affreschi di
Bernardino Luini, prende il nome dalla Confraternita di Santa Maria della Passione qui un tempo accolta. Requisito nel ‘700
fu poi adibito a vari usi e dal 2000 ospita mostre d’arte.
E’ questa la cornice nella quale la Galleria Blanchaert
presenta ed espone, a cura di Paola Garbuglio, alcune opere di Gino Cosentino, allievo di Arturo Martini, in un luogo non
lontano dal suo primo studio milanese di via Olona.
…“ La scuola di Arturo Martini ha lasciato in Cosentino segni indelebili
ma se in Martini la crisi della scultura era la crisi del monumentale, in Cosentino la crisi attuale della scultura è la crisi
dell’intellettualismo e il ritorno alla forgiatura, quasi artigianale, dei
prepotente che invade i nostri orizzonti.’…
“pezzi unici”, gesto forse di sfida alla macchina
1
La Fondazione Gino ed Isabella Cosentino patrocina questa mostra a Milano, dopo la chiusura dello studio milanese di
via Watt alla Barona, nella convinzione dell’importanza di promuovere: iniziative di dibattito attorno alle opere del Maestro
nel contesto storico che le ha generate; di conoscenza delle molte opere realizzate e delle tante diffuse in luoghi pubblici.
Cosentino pensa in gesso, disegna e assembla materiali diversi: pietra, marmi, terracotta, produce bronzi e multipli, piccoli
gioielli, recupera e trasforma. Con gli architetti sperimenta effetti e risultati diversi su edifici, in graffiature e sporgenze, con
loro collabora a definire facciate, recinti scultorei, marcapiani in cemento. Fa partecipare l’esterno con l’interno attorno ad un
percorso, come nella via Crucis di Baranzate di Bollate, o anche definisce e caratterizza elementi costruttivi e cinte murarie;
interseca e accompagna le cornici al dipinto, a volte intagliandole come fossero bassorilievi.
Riflette nelle sue opere corrispondenze tra i sentimenti umani e la natura, tra i sentimenti umani e il paesaggio come
un’inquietudine, come un indizio di qualche cosa che c’è ma non ha spiegazioni.
Mette generosamente a disposizione dei
suoi allievi le proprie conoscenze lasciando loro la massima libertà d’espressione - interviene, evoca, suggerisce - non
impone un modo di vedere, lascia trovare a ciascuno la propria armonia.
Nel 2011 al Museo del Paesaggio di Pallanza (VB) si sono esposte alcune opere della Fondazione Gino e Isabella
Cosentino in un percorso, valutato da esperti dell’ Associazione Amici del Libro Parlato per i Ciechi d’Italia del Lions Club di
Verbania, come iniziativa tesa ad illustrare nuove situazioni d’apprendimento in un itinerario scultoreo, attivamente nuovo, di
contatto tattile tra i ragazzi e le opere per emozionare e far scoprire che “toccare è guardare” come “guardare è toccare”.
(Adele Bugatti)
1
Bruno Alfieri, Cosentino - Galleria Cadario – Milano 11-24 novembre 1961
1
2. RIEPILOGO DELLE INFORMAZIONI
Galleria Blanchaert
presenta
Titolo:
‘AFFINITA’ – SCULTURE e DIPINTI
opere del maestro Gino Cosentino
Sede espositiva:
Antico Oratorio della Passione di Sant’Ambrogio (Milano)
A cura di:
Paola Garbuglio
Foto:
Video:
Alberto Bonardi
Francesco Di Maio
Inaugurazione:
14 gennaio ore 18,00 – 21,30
Durata:
14 -19 gennaio 2014
Orario di apertura:
mercoledì - domenica:
Chiusura
19 gennaio “Cosentino e gli architetti”
Informazioni:
info@galleriablanchaert.it
Tel. +39
12,00 -19,00;
incontro / dibattito: 17,30 -19,00
335.7064109
Elenco ed itinerari delle opere di Cosentino, collocate in luoghi pubblici, sono visibili ai link :
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario1.html
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario2.html
http://www.ginocosentino.com/itinerari/itinerario3.html
www.ginocosentino.com
Si ringrazia:
UNIFOR
2
3. Gino Cosentino ( 1916- 2005)
Cenni biografici
‘ Nato a Catania, Gino Cosentino costruisce gli elementi decisivi della sua formazione negli anni della guerra – e della crisi di
un’epoca – all’Accademia di Venezia. Con il solo testamento di Arturo Martini: “ Fa di me un arco dello spirito, fa che io non
sia più rupe ma acqua e cielo”, giunge a Milano, dove costruisce una baracca per lavorare.
Nel 1956 pubblica un album con le sue opere e scrive la sua poetica. Si dedica in quegli anni sempre più spesso alle
sculture per l’architettura, collaborando con gli architetti Mangiarotti e Morassutti, Belotti, Invernizzi, Nelly Kraus, Farina
Morez, Tiraboschi, Fragapane.
Nel 1958 realizza una via Crucis in serpentino d’Oira – la sua pietra d’eccellenza - per l’esterno della chiesa di Baranzate
di Bollate (Milano) di Mangiarotti e Morassutti. Negli anni ’60, dopo le personali del ’62 a Firenze e Roma per la Galleria
Numero, presentate da Bruno Alfieri, inizia una serie di esposizioni all’estero, specie in Svizzera, dove esce una
pubblicazione delle sue opere con testi di Gillo Dorfles e Hans Neuberg.
2
Nel 1970 apre l’atelier di via Watt 5 a Milano’ … in zona San Cristoforo alla Barona, ..che contiene tutta la sua produzione
ed ospiterà poi la FONDAZIONE GINO E ISABELLA COSENTINO. Nel 1972 vince il concorso per una scultura da collocare
presso le scuole di via Appennini a Milano.
…‘Nel 1975 il comune di Milano organizza una sua grande mostra personale alla Rotonda della Besana, inaugurata dal
Sindaco Aldo Aniasi.
Gli anni ’80 del novecento segnano un ritorno di Cosentino a una nuova dimensione anche
figurativa e un approfondimento dell’espressione pittorica, quale estensione dei suoi temi, l’ ‘affinità’, la germinazione, la
maternità, l’abbraccio, e – nella ricerca plastica- l’armonia, come rapporto cultura-natura ‘.’
Nel1981 realizza il monumento ai caduti di Lodivecchio, nel 1982 le sculture per la chiesa di San Donato milanese;
…‘Nel 1986 realizza le sculture per la chiesa di Baggio progettata dall’arch. Benati.
A partire da quegli anni si susseguono diverse mostre personali, in diverse gallerie di Milano e della Lombardia, intercalate
dalla partecipazione ad eventi collettivi, quali ‘Percorso delle scultura’ alla Permanente di Milano, ‘Trent’anni da Sem’ degli
scultori mondali a Pietrasanta (1991), ‘ Le ragioni della libertà’ alla Triennale di Milano. …
Nel 1995 riceve un attestato di benemerenza dalla Diocesi per il contributo artistico alle chiese milanesi e nel 1998 tre sue
grandi sculture vengono collocate nella nuova Facoltà di Ingegneria Aeronautica del Politecnico di Milano
…’Nel 2002 gli allievi di Cosentino gli organizzano una mostra nella Basilica di San Celso a Milano e alla fine del 2003 si
apre a Bergamo una collettiva ‘La scuola di Cosentino’.
Il 14 dicembre 2005 la Fondazione e il Dipartimento di
Progettazione dell’Architettura della Facoltà di Milano Bovisa, organizzano un seminario avente per tema ‘Gino Cosentino e
gli architetti’, nella quale intervengono Gillo Dorfles, architetti sodali di lavoro, docenti della Facoltà, allievi e amici.’
Bibliografia
Monografie
“Cosentino: disegni e sculture”, Roma 1956, ed. Bestetti, con testo dell’artista.
“Cosentino”: Teufen (CH) 1968, ed Nigli, testi in italiano e tedesco, di Hans Neuberg e Gillo Dorfles.
“La forma suggestiva di Cosentino”, Milano 1993, ed. Mazzotta, a cura di G. Gianazza.
“Cosentino: sculture e dipinti”, Milano 2002, ed. Apollo e Dioniso, a cura di G. Gianazza,
contributi di: M. De Carli, P. Garbuglio, G. Consonni, A. Bugatti, G. Di Maio, A, Melegari, V. Carrera;
foto di: Aldo Ballo, A. Bugatti, A. Colombo, G. Gianazza, P. Lazzarin.
“Gino Cosentino e gli Architetti”, atti del seminario tenutosi il 14 dicembre 2005, alla Facoltà di Architettura Civile,
dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano,
contributi di: Massimo Fortis, Giampiero
Gianazza, Gillo Dorfles, Bruno Morassutti, Marcello De Carli, Paolo Campiglio, Daniele Vitale, Alessandro Colombo, Maria Cristina Codecasa Conti,
Paola Garbuglio, Francesco Di Maio, Cristoforo Bono, Giancarlo Consonni, Giorgio Fiorese, Mario Fosso, Amalia Ercoli Finzi, Guido Canella.
“Gino Cosentino carte e parole”, Milano 2008, S.edizioni, a cura di G. Gianazza.
Introduzioni a cataloghi e opuscoli di mostre e personali:
1946: B. Joppolo, per la Galleria Santa Redegonda, Milano.
1961: B. Alfieri, per la Galleria Cadario, Milano.
1970: A. Bonardi, M. De Carli, C. Zaccaria, per la Galleria Blu, Milano.
1977: G. C. scritto dell’artista, per la Galleria Zunino, Milano.
1984: Yula Panin, per la galleria Borgogna, Milano.
1989: D. Vitale, per la Unifor, Milano.
1995: G. Gianazza, per Palazzo Sertoli, Sondrio.
1996: M. De Micheli, per la Galleria Ciovasso, Milano.
2002: V. Patarini, per AreaBanca, Milano.
2003: G. Gianazza, per Banca Popolare, Bergamo.
2007: C. Bono e A. Finocchi, Cosentino, Libreria Cardano Pavia
2
A. Finocchi, C. Bono, “Percorso delle opere di Cosentino dal 1956 al 2004” Libreria Cardano 2007- Pavia
3
4. Gino Cosentino
Mostre
1946
1956
1961
1962
1963
1966
1967
1968
1971
1973
1974
1975
1977
1978
1979
1980
1983
1984
1988
1989
1990
1991
1993
1994
1995
1996
1997
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2007
2008
2009
2010
2011
2013
2014
- Milano, Galleria S. Redegonda, personale.
- Milano, Galleria via Montenapoleone 6/a, personale.
- Milano, Galleria Cadario, personale.
- Firenze, via degli Artisti, personale organizzata dalla Galleria Numero;
- Roma, piazza di Spagna, personale, organizzata dalla Galleria Numero.
- Milano, Galleria Schettini, personale;
- Milano, Centro Culturale Pirelli, collettiva “Scultori della scuola di Milano”.
- Ascona (CH), Galleria Castelnuovo, personale.
- Solothurn (CH), Galleria Kunsi, personale.
- Teufen (CH), Galleria Nigli, personale.
- Milano, via Watt, personale organizzata dalla Galleria Blu.
- Pavia, Collegio Cairoli, personale;
- Locarno (CH), Palazzo della Sopracenerina, collettiva;
- Basel (CH), collettiva “Art 4 ‘73”.
- Verbania (NO), lungolago, collettiva “Scultorincontro”.
- Milano, Palazzo del Turismo, premio internazionale Stampa ’75;
- Milano, Rotonda della Besana, personale.
- Milano, Galleria Zunino, personale;
- Milano, Galleria Vismara, personale;
- Arese (MI), Premio nazionale di scultura per inviti.
- Campione d’Italia (VA), II Biennale internazionale di scultura.
- Brescia, Galleria Ferrari, collettiva.
- Padova, Palazzo della Ragione, XII Biennale del bronzetto.
- Brescia, Galleria Ferrari, personale.
- Milano, Galleria Zunino, collettiva.
- Milano, Galleria Borgogna, personale.
- Milano, Studio Blei, personale.
- Milano, Unifor, personale.
- Milano, C.so Vittorio Emanuele Il “Percorso della scultura”;
- Milano, Palazzo della Permanente, “Scultura a Milano 1945/1990”.
- Pietrasanta, Piazza del Duomo, collettiva ’Trent’anni da Sem’;
- Milano, spazio Ansaldo, collettiva ‘Arte e architettura’.
- Milano, Palazzo della Permanente, XXXII Biennale dell’Arte.
- Milano, Sede centrale della Banca Popolare, personale;
- Cesano Maderno (MI) Parco Borromeo collettiva ‘Arte in giardino’;
- Forlì, Palazzo Albertini, collettiva “Omaggio a Melozzo”.
- Milano, Triennale, collettiva “Le ragioni della libertà”, per il 50° della Resistenza;
- Sondrio, Palazzo Sertoli, personale;
- Castell’Arquato (PC), Palazzo della Pretura, collettiva.
- Mantova, Palazzo Ducale, collettiva “La croce e il vuoto”;
- Milano, Galleria Ciovasso, personale.
- Sondrio, Palazzo Sertoli, collettiva “Reale concreto astratto”.
- Milano, Palazzo delle Stelline, collettiva “Arte a Milano 1946/1959”.
- Milano, Unifor, personale.
- S. Pietro in Cerro (PC), Castello, MIM.
- Milano, Basilica di S. Celso, personale;
- Milano, AreaBanca, personale;
- Milano, Hotel Hilton, personale.
- Milano, Carcomauto, personale;
- Bergamo, Banca Popolare, collettiva ‘La scuola di Cosentino’.
- Borgomanero, Galleria Borgoarte, personale;
- Badia Tedalda (AR), fattoria Arsicci, collettiva.
- Milano - Bovisa, Facoltà di Architettura Civile e Dipartimento di Progettazione dell’Architettura
‘Gino Cosentino e gli Architetti’ – mostra e seminario.
- Pavia, Libreria Cardano, ‘Gino Cosentino scultore’ (1916-2005), prima mostra postuma.
- Milano, via Watt 5, Lo studio in mostra al pubblico, da un’idea di Jean Blanchaert,
prima della chiusura dello Spazio studio.
- Milano, via Watt 5, Mostra di alcune opere provenienti da collezioni private.
- Cogne (AO), Villaggio dei Minatori - Fondation Gran Paradis: collettiva “La Natura nell'Arte” nell'ambito del Film
Festival internazionale “Stambecco d'oro”
- Pallanza, presso il Museo del Paesaggio sono depositate le opere della Fondazione “Gino e Isabella
Cosentino” di cui alcune esposte al pubblico.
- Pallanza, a Palazzo Biumi Innocenti sono in mostra, nella sala tattile per gli amanti dell’arte, opere di Cosentino.
- Milano, allo Studio Terra in via Zenale, sono esposte opere di Cosentino.
- la Galleria Blanchaert con la Fondazione Gino e Isabella Cosentino promuovono l’esposizione di sculture, dipinti e
gessi del Maestro presso l’Antiquum Oratorium Passionis’ della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
A. Bugatti e Annalisa Melegari
4