L'effimero e l'illusorio in età barocca di Fausto Di StefanoFrattura Scomposta
Partendo da uno dei più grandi interpreti della pittura illusionistica barocca, Andrea Pozzo, la riflessione di Fausto Di Stefano vuole indagare due grandi temi dell'arte barocca: l'effimero e l'illusorio. Due caratteristiche che contribuiscono anche a rendere l'arte barocca uno strumento di propaganda in mano alla Chiesa cattolica, che avvertiva l'esigenza di imporre ai fedeli un insegnamento ben preciso: l'unica verità indiscussa doveva essere ancora quella cattolica, nonostante la Riforma protestante. E avendo ben chiaro questo obiettivo, l'arte barocca lascia da parte il convincimento razionale, che era uno dei fondamenti dell'arte rinascimentale, per abbracciare invece un messaggio volto a far leva sulle emozioni dell'osservatore. L'effimero e l'illusorio in età barocca è un affascinante viaggio all'interno di questa dimensione, che ci porterà alla scoperta di grandi e potenti capolavori.
Contenuti extra
Insieme a L'effimero e l'illusorio in età barocca sono disponibili anche due "pop-up", versione occidentale del "kirigami": con questo termine giapponese si intende un'opera realizzata su un unico foglio di carta, che piegato dà origine a forme tridimensionali (è una variante del più famoso origami). La differenza tra pop-up e kirigami consiste nel fatto che il secondo si ottiene solo tagliando e piegando un singolo foglio di carta, mentre il primo risulta da un assemblaggio. Sono disponibili, come contenuti extra, due pop-up relativi a due grandi capolavori dell'arte barocca (cliccando sui nomi si apriranno le immagini):
- Niccolò Salvi, Fontana di Trevi
- Pietro da Cortona, Ratto delle Sabine
L'effimero e l'illusorio in età barocca di Fausto Di StefanoFrattura Scomposta
Partendo da uno dei più grandi interpreti della pittura illusionistica barocca, Andrea Pozzo, la riflessione di Fausto Di Stefano vuole indagare due grandi temi dell'arte barocca: l'effimero e l'illusorio. Due caratteristiche che contribuiscono anche a rendere l'arte barocca uno strumento di propaganda in mano alla Chiesa cattolica, che avvertiva l'esigenza di imporre ai fedeli un insegnamento ben preciso: l'unica verità indiscussa doveva essere ancora quella cattolica, nonostante la Riforma protestante. E avendo ben chiaro questo obiettivo, l'arte barocca lascia da parte il convincimento razionale, che era uno dei fondamenti dell'arte rinascimentale, per abbracciare invece un messaggio volto a far leva sulle emozioni dell'osservatore. L'effimero e l'illusorio in età barocca è un affascinante viaggio all'interno di questa dimensione, che ci porterà alla scoperta di grandi e potenti capolavori.
Contenuti extra
Insieme a L'effimero e l'illusorio in età barocca sono disponibili anche due "pop-up", versione occidentale del "kirigami": con questo termine giapponese si intende un'opera realizzata su un unico foglio di carta, che piegato dà origine a forme tridimensionali (è una variante del più famoso origami). La differenza tra pop-up e kirigami consiste nel fatto che il secondo si ottiene solo tagliando e piegando un singolo foglio di carta, mentre il primo risulta da un assemblaggio. Sono disponibili, come contenuti extra, due pop-up relativi a due grandi capolavori dell'arte barocca (cliccando sui nomi si apriranno le immagini):
- Niccolò Salvi, Fontana di Trevi
- Pietro da Cortona, Ratto delle Sabine
3. Il 21 dicembre 1401 nacque Tommaso Cassai, noto
come Masaccio. Nel corso della sua breve vita
rivoluzionò l’arte del suo tempo, ponendosi come
uno spartiacque tra la pittura medievale e quella
rinascimentale, fatta di realismo ed espressività
In soli sei anni Masaccio ha
rivoluzionato la pittura rompendo i
legami con la cultura artistica delle
generazioni precedenti e aprendo la
strada alla maniera moderna. La
novità della sua pittura consisteva
nel dare maggiore plasticità ai corpi
unendola alle scoperte prospettiche
di Brunelleschi, così da creare così
figure più tridimensionali e dalla
forte carica espressiva.
5. "Il tributo" di Masaccio venne fatto tra il 1425-28 nella Cappella
Brancacci ed è una delle sue decorazioni più ammirate. Viene
raffigurato l'episodio in cui Gesù e gli Apostoli, secondo la legge del
posto, dovevano pagare una tassa per entrare.
7. • Dando una rapida occhiata si può notare che all’interno
di quest’unico quadro vengono rappresentati ben tre
momenti distinti, legati tra loro attraverso un sistema di
gesti e anche attraverso lo sguardo dei protagonisti.
Volendo mettere in ordine cronologico le tre scene,
ecco quale sarebbe il loro ordine: prima c’è l’ordine da
parte di Cristo nella scena centrale, poi c’è la pesca di
Pietro e successivamente il pagamento del tributo.
Il quadro è un affresco molto interessante dove si nota una
grande contrapposizione tra i colori delle vesti degli apostoli e
di Cristo stesso, che sono nettamente contrari a tutta
l’ambientazione, la quale è molto spoglia. La composizione
dell’ambiente è molto povera e questo è un fatto voluto dallo
stesso Masaccio, cosicché l’osservatore possa concentrare il suo
sguardo sulla scena in atto e non sul resto del quadro.
8. • Il personaggio ritratto più volte all’interno del il
pagamento del tributo è San Pietro, il quale nella
scena centrale è colui che si trova di fronte a Cristo
che gli indica di dover andare a prendere il denaro
dalla bocca del pesce, poi nella scena a sinistra è
rappresentato sempre San Pietro proprio mentre si
trova a prendere il denaro necessario in mare e alla
fine nell’ultima scena a destra invece è rappresentato
mentre paga il gabelliere.
• Anche la figura del gabelliere è rappresentata due
volte: nella scena centrale è ritratto di spalle con le
vesti diverse da quelle degli apostoli, con un colore
tendente all’arancione e rappresentato anche di
spalle (posizione attribuita solitamente alle figure
empie come Lucifero o altri personaggi oscuri
all’interno dei quadri con tema religioso).
9. • C’è un motivo ben preciso se all’interno de il
pagamento del tributo sia proprio Pietro a pagare il
tributo e non la figura di Cristo: è Pietro ad
effettuare il pagamento poiché simbolicamente
sarà colui che poi avrà una relazione importante
con il genere umano (bisogna ricordare infatti che
San Pietro diventerà il primo Papa in assoluto).
• Tornando rapidamente all’ambientazione, si può
sottolineare in ultima istanza che è presente
un’ultima contrapposizione tra la natura, che si
trova alle spalle degli apostoli nella scena centrale
e un piccolo scorcio di città che invece si trova alle
spalle del gabelliere nell’ultima scena.
• Il pagamento del tributo è uno dei quadri più
importanti in assoluto nel ‘400, sia per lo
schema utilizzato all’interno del quadro
(ovvero per la successione degli avvenimenti
attraverso tre fasi diverse) e anche per la
tecnica pittorica utilizzata, dove tutti sono
rappresentati in modo molto realistico, quasi
come se fossero vivi e non delle figure dipinte.