Le avanguardie storiche, istituto stringher, udine, elio varuttiElio Varutti
LE AVANGUARDIE STORICHE Inizio '900 - I Guerra Mondiale, tra Storia e Storia dell’Arte. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Turistico, 5^ A Alberghiero, 5^ C Turistico, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Il futurismo è un movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il futurismo, attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto fare tabula rasa del passato e di ogni forma espressiva tradizionale, ispirandosi al dinamismo della vita moderna, della civiltà meccanica, e proiettandosi verso il futuro fornendo il modello a tutte le successive avanguardie.Ciò che il futurismo rifiutava era il concetto di un’arte élitaria e decadente, confinata nei musei e negli spazi della cultura aulica. Proponeva invece un balzo in avanti, per esplorare il mondo del futuro, fatto di parametri quali la modernità contro l’antico, la velocità contro la stasi, la violenza contro la quiete.
Le avanguardie storiche, istituto stringher, udine, elio varuttiElio Varutti
LE AVANGUARDIE STORICHE Inizio '900 - I Guerra Mondiale, tra Storia e Storia dell’Arte. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Turistico, 5^ A Alberghiero, 5^ C Turistico, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Paola Carboni (Italiano e Storia), Paola Chiopris (Storia dell’Arte) e Adriana Odorico (Tecniche di Comunicazione e Relazione). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Il futurismo è un movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il futurismo, attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto fare tabula rasa del passato e di ogni forma espressiva tradizionale, ispirandosi al dinamismo della vita moderna, della civiltà meccanica, e proiettandosi verso il futuro fornendo il modello a tutte le successive avanguardie.Ciò che il futurismo rifiutava era il concetto di un’arte élitaria e decadente, confinata nei musei e negli spazi della cultura aulica. Proponeva invece un balzo in avanti, per esplorare il mondo del futuro, fatto di parametri quali la modernità contro l’antico, la velocità contro la stasi, la violenza contro la quiete.
Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
Futurismo e dinamismo - arte italiana dei futuristi
1. 1909
Situazione arretrata dell’Italia,
economicamente e culturalmente
In arte, le tendenze più innovative
risalgono tutte agli anni 80 o al massimo 90
dell’Ottocento:
• Divisionismo (corrispettivo del
Neoimpressionismo francese)
• Simbolismo
• Secessionismo
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7. Filippo Tommaso Marinetti
Intuizione del ruolo dei mezzi di comunicazione di massa
>> Strategie pubblicitarie >> diffusione europea
del futurismo e suo carattere di fenomeno di moda
All’inizio fenomeno letterario
Marinetti poeta simbolista di cultura francese
Paradosso del manifesto futurista del 1909:
Contenuto trasgressivo e iconoclasta ma
Linguaggio ‘passatista’, decadente e dannunziano
D’Annunzio a sua volta maestro
della comunicazione di massa
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11. Non solo propaganda
Abbattimento delle barriere tra arte e vita
Le serate futuriste,
con il loro coinvolgimento degli
spettatori e del pubblico,
anticipano la performance
12. in Italia nel 1909 non c’erano artisti che
incarnassero le idee del Manifesto
del Futurismo
Marinetti però riesce a intuire le potenzialità
di un gruppo di pittori:
Umberto Boccioni
Carlo Carrà
Gino Severini
Giacomo Balla
Luigi Russolo
13.
14. Sono tutti divisionisti
Ma nelle loro opere emerge l’interesse
per “il nuovo tempo industriale”
la modernità, la macchina
Tema della ‘città che sale’
Contrasto città campagna
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17.
18. Manifesto della pittura futurista -1910
(Marinetti)
Ripete i temi del manifesto del 1909
Manifesto tecnico della pittura futurista -1910
(Boccioni)
Affronta i problemi più specifici della pittura
>> “Complementarismo congenito”
= divisionismo,
visto però non come ricetta pittorica,
bensì come bisogno irrefrenabile
(innato, irrazionale)
di esprimersi attraverso il colore
19.
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22. Tema del dinamismo
1. Moto relativo (spostamento dei corpi nello spazio fisico)
2. Moto assoluto (dinamismo universale)
Moto relativo
Giacomo Balla
Carlo Carrà
>> Jules E. Marey, cronofotografia
facendo scattare velocemente l’otturatore
segmenta il movimento (studia la macchina uomo
per progettare macchine, pompe cardiache,
macchine volanti ecc. ).
>> Edward Muybridge fotografa i cavalli con una serie di macchine
dislocate in punti successivi del percorso
(studia gli animali in movimento per ottimizzare
i metodi di allevamento).
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29. Moto assoluto
Boccioni
Movimento universale, non solo fisico ma psichico
Influsso delle idee filosofiche di Henri Bergson:
• la materia= inerzia viene superata nel movimento
e nell’energia
• esplorazione di stati intermedi tra spirito e materia
• L’intuizione coglie la spiritualità-dinamismo-durata,
la razionalità coglie la materia
per Boccioni i due poli materia-spirito
si identificano nell’energia
30.
31. Boccioni, La città che sale, 1910-11
La forza trascinante del progresso e della modernità
non simboleggiata dalla macchina ma dal cavallo
Nella cultura classica, il cavallo = irrazionalità, istinto
controllato dalla mente razionale = auriga
Il dinamismo genera un vortice che brucia
la rappresentazione e produce eccitazione emotiva
Dinamismo (fatto fisico) e emozione (fatto spirituale)
Si identificano
“il movimento distrugge la materialità dei corpi”
32.
33. Boccioni, trittico Gli stati d’animo 1911-12
(Gli addii, Quelli che vanno,
Quelli che restano)
Dipinto prima in versione
simbolista-espressionista
Poi rifatto in stile cubista
Dopo che Boccioni era stato a Parigi
(novembre 1911 con Carrà e 1912 per la mostra
Futurista alla galleria Bernheim Jeune)
40. Boccioni, Materia, 1912
>> Cézanne, Ritratto di madame Cézanne, 1877
>> Picasso, Ritratto di Kahnweiler, 1910
Frontalità dell’immagine
Simbolismo: mater-materia-matrix
L’immagine femminile = matrice di tutto il reale
Boccioni, Dinamismo di un footballer, 1913
Realtà = fusione di spirito e materia (>> Bergson)
compenetrati nella luce-energia
Punto di massima astrazione nel percorso di Boccioni
41.
42.
43.
44. Il dinamismo va colto per Boccioni attraverso la ricerca della
forma unica che dia la continuità
nello spazio
(non ripetendo i movimenti di braccia e gambe!)
Boccioni, Sviluppo di una bottiglia nello spazio, 1912
• unico punto di vista, frontale
• struttura tipo rilievo
• serie di gusci concentrici sezionati al centro
• centro-staticità / gusci-movimento.
Tenta di riassumere in una sola visione tutti i punti di vista
> problematica cubista trasportata in scultura
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48. Scultura di Boccioni
Esperimenti polimaterici (pezzi di oggetti incorporati
nella scultura)
Ma finisce per usare materiali tradizionali (gesso, bronzo)
Boccioni: scultura modellata
Picasso: scultura costruita
(Chitarra, 1912)
E’ da Picasso che inizia
la scultura moderna
49.
50. Carlo Carrà
influenza del Cubismo più evidente che in Boccioni:
La galleria di Milano, 1912
Ripresa del collage:
Manifestazione interventista, 1914
Rispetto al cubismo però il collage qui
• Invece che una strategia di ambiguità diventa un modo
per trasmettere messaggi chiari e univoci
• Dinamismo invece che staticità
• Coinvolgimento emotivo invece che distacco intellettuale
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53. Giacomo Balla
Resta divisionista più a lungo degli altri
Ma nel 1913
Voli di rondine
Velocità d’automobile
Serie di dipinti quasi astratti
Già nel 1912 aveva realizzato lavori astratti
Le Compenetrazioni iridescenti
nate però come ricerche decorative
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57. Gino Severini
A Parigi dal 1906
Cubismo + colorismo lieve e gioioso
Simultaneità sinestesica invece che plastico-dinamica
= cerca di associare alla pittura sensazioni diverse
(auditive, tattili)
Danzatrice in blu, 1912
Uso del collage molto superficiale (le paillettes incollate
Sull’abito della danzatrice)
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61. 2 fasi principali del Futurismo
Primo Futurismo 1909-1916
Figure chiave Marinetti e Boccioni
Epicentro Milano
Protagoniste pittura e scultura
Secondo Futurismo 1917-anni Trenta
Figure chiave Balla e Fortunato Depero
Epicentro Roma
Protagoniste le arti applicate
>> Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo
di Balla e Depero, 1915:
Portare il futurismo nella vita quotidiana
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68. Rivalutazione solo a partire dagli anni Settanta
del secondo Futurismo, prima ritenuto un fatto
ritardatario e di seconda mano
A rivalutarlo gli studi di Enrico Crispolti
Temi: aeropittura, tattilismo, polimaterismo,
E soprattutto arti applicate
Nonostante tutto però preso nel suo insieme
( tantissimi aderenti, molti dei quali giovani e
giovanissimi)
resta meno ricco di interesse della prima fase
69. Poca fortuna del Futurismo all’estero
>> incapacità dello stato italiano a difendere i suoi artisti
Nel secondo dopoguerra ripudiato dalla cultura italiana
per via della sua associazione con il fascismo
Marinetti legato al regime dimostra la sua indipendenza
quando questo nel 1937-38 attacca le avanguardie
Il più influente manuale italiano di storia dell’arte,
l’Argan (1970) definisce i futuristi un fenomeno provinciale
tipico dei paesi sottosviluppati
Fino a poco tempo fa valutazioni bassissime
sul mercato internazionale
Eppure i futuristi hanno esercitato una larga influenza sugli
altri movimenti d’avanguardia europei