La formazione manageriale in Italia, tra radicamento territoriale e disruption digitale
Di Enrico Viceconte
Dove “ha luogo” la formazione?
Il modello della “learning region” nelle ricerche di Stoà sulla formazione manageriale
Conservazione, dematurity o disruption della formazione superiore?
Conclusioni
Luoghi e non luoghi della formazione
La formazione manageriale in Italia, tra radicamento territoriale e disruption digitale
Di Enrico Viceconte
Dove “ha luogo” la formazione?
Il modello della “learning region” nelle ricerche di Stoà sulla formazione manageriale
3. Conservazione, dematurity o disruption della formazione superiore?
MODELLI E APPROCCI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL VALOR...Massimo Resce
Relazione alla XL Conferenza scientifica annuale
L'Aquila(AQ), 16-18 Settembre 2019
"OLTRE LE CRISI: RINNOVAMENTO, RICOSTRUZIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI"
Obiettivi: Analizzare nuovi modelli e approcci territoriali per la circolazione delle competenze negli Ecosistemi 4.0. Metodologia: L’approccio utilizzato nella ricerca è di tipo qualitativo tramite un indagine documentale di tipo desk e una field tramite interviste a testimoni privilegiati. Risultati: Su quali saranno gli impatti della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro le posizioni sono contrastanti ma molti concordano sul ruolo strategico che assumono la formazione e le competenze. Anche la competizione tra sistemi territoriali si sposta sulla capacità di generare capitale cognitivo. Di qui l’importanza di codificare i nuovi Ecosistemi 4.0 intesi come ambienti fertili per la conoscenza e i nuovi sistemi di produzione. Limiti e implicazioni: Individuare nuove politiche per questo trend evolutivo dei sistemi produttivi è particolarmente complesso. In Italia, conformemente a quanto previsto dalla strategia è stato avviato un network per supportare l’Impresa 4.0. Il rischio che questa misura rimanga inattuata sotto l’imperativo della “discontinuità” del Governo di turno. Originalità: Industria 4.0 è una tendenza evolutiva e siamo solo all’inizio di questo processo di cambiamento. Il paper vuole offrire un primo contributo in termini di descrizione e mappatura del percorso di attuazione della strategia di digitalizzazione prevista dalle politiche europee e nazionali negli ultimi anni e con l’analisi di alcune declinazioni territoriali.
Luoghi e non luoghi della formazione
La formazione manageriale in Italia, tra radicamento territoriale e disruption digitale
Di Enrico Viceconte
Dove “ha luogo” la formazione?
Il modello della “learning region” nelle ricerche di Stoà sulla formazione manageriale
3. Conservazione, dematurity o disruption della formazione superiore?
MODELLI E APPROCCI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL VALOR...Massimo Resce
Relazione alla XL Conferenza scientifica annuale
L'Aquila(AQ), 16-18 Settembre 2019
"OLTRE LE CRISI: RINNOVAMENTO, RICOSTRUZIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI"
Obiettivi: Analizzare nuovi modelli e approcci territoriali per la circolazione delle competenze negli Ecosistemi 4.0. Metodologia: L’approccio utilizzato nella ricerca è di tipo qualitativo tramite un indagine documentale di tipo desk e una field tramite interviste a testimoni privilegiati. Risultati: Su quali saranno gli impatti della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro le posizioni sono contrastanti ma molti concordano sul ruolo strategico che assumono la formazione e le competenze. Anche la competizione tra sistemi territoriali si sposta sulla capacità di generare capitale cognitivo. Di qui l’importanza di codificare i nuovi Ecosistemi 4.0 intesi come ambienti fertili per la conoscenza e i nuovi sistemi di produzione. Limiti e implicazioni: Individuare nuove politiche per questo trend evolutivo dei sistemi produttivi è particolarmente complesso. In Italia, conformemente a quanto previsto dalla strategia è stato avviato un network per supportare l’Impresa 4.0. Il rischio che questa misura rimanga inattuata sotto l’imperativo della “discontinuità” del Governo di turno. Originalità: Industria 4.0 è una tendenza evolutiva e siamo solo all’inizio di questo processo di cambiamento. Il paper vuole offrire un primo contributo in termini di descrizione e mappatura del percorso di attuazione della strategia di digitalizzazione prevista dalle politiche europee e nazionali negli ultimi anni e con l’analisi di alcune declinazioni territoriali.
Il webinar presenterà casi d’uso e buone pratiche di imprese che, anche grazie al supporto del network dei Digital Innovation Hub, hanno colto i vantaggi offerti dalle tecnologie digitali per realizzare percorsi di trasformazione digitale e transizione sostenibile verso le filiere del futuro.
Inoltre vi sarà l’opportunità di conoscere i servizi che il sistema Confindustria mette a disposizione del tessuto produttivo del territorio in questo ambito.
NE PARLANO:
Raffaele Moretti, President and CEO ACOMON S.r.l.
Antonio Cremaschi, Responsabile di stabilimento FLO S.p.A.
Accenture Italia Corporate Citizenship Report 2020Accenture Italia
Nel nostro paese, attraverso la comprensione della tecnologia e del suo impatto, ci impegniamo nel creare società più inclusive che offrano maggiori opportunità per le persone, i clienti, le comunità e l’ambiente, agendo come player responsabili. Il nostro impegno nell’ambito della Responsabilità Sociale ha l’obiettivo di valorizzare i talenti e favorire l’impiego delle persone, coinvolgendole in progetti gratuiti a beneficio della collettività. Attraverso il potere dell’innovazione generiamo valore sociale e offriamo competenze digitali alle fasce di popolazione senza accesso, aumentandone le opportunità professionali.
Rete competenze per l’economia digitale - Digital for JobCultura Digitale
La Rete competenze per l’Economia Digitale presenta il Quadro Europeo delle Competenze ICT, e-CF, per supportare la crescita delle skill ICT e facilitare la comunicazione tra le imprese dell’offerta e le imprese della domanda.
Nel Luglio 2012 è nata la RETE Competenze per l’Economia Digitale per diffondere una cultura delle competenze ICT nelle imprese italiane e aiutare lo sviluppo delle professioni ICT. La Rete è composta dalle principali associazioni datoriali italiane, ASSINTEL, Assinter Italia, CNA Comunicazione, Confindustria Digitale, Unimatica, e anche da Fondazione Politecnico di Milano che ha partecipato alla nascita e allo sviluppo del Quadro Europeo delle Competenze nell’ICT (European e-Competence Framework, e-CF).L’e-CF è lo strumento di riferimento europeo (Agenda Digitale), a supporto delle imprese e delle persone che operano nel campo dell’Information e Communication Technology (ICT), per identificare e valutare le competenze che servono, per facilitare il match tra domanda e offerta, per monitorare gli spazi di miglioramento e di crescita. l’e-CF è conforme ad altri framework internazionali sui processi ICT, ITIL e COBIT ne sono un esempio; costruito nell’ambito del CEN e supportato dalla DG Enterprise, è uno strumento open source, liberamente scaricabile dal sito www.ecompetences.eu. Infine, l’e-CF costituisce il riferimento per la norma quadro UNI per le professioni ICT, in fase di realizzazione.
La RETE intende promuovere l’e-CF a livello locale attraverso iniziative mirate, ed essere il punto di contatto nazionale per la governance dell’e-CF a livello europeo. L’obiettivo dell’evento è quello di presentare la RETE e l’e-CF e discuterlo assieme per capire il suo possibile utilizzo, allo scopo di identificare aree di miglioramento e di crescita, di sviluppo delle proprie competenze, tanto quelle dei singoli professionisti, quanto quelle dell’azienda nel suo complesso.
Il taglio del seminario sarà pratico-operativo.
11.30 – 11.50 Saluto di benvenuto da parte della RETE Competenze: Fabio Massimo, CNA comunicazione, imprenditore, Presidente Commissione UNIFO per la norma quadro e-CF; Mario Cesaroni, UNIMATICA VA, imprenditore; Clementina Marinoni, manager, Fondazione Politecnico di Milano.
11.50 - 12.10 Introduzione all’e-CF: cos’è, come si usa, chi lo ha voluto in Europa, come lo si sta adottando in Italia, qualche esperienza: Clementina Marinoni, Fondazione Politecnico di Milano, con i colleghi della RETE.
12.10 – 12.15 L’e-CF e la norma quadro UNI di prossima pubblicazione: Fabio Massimo, CNA comunicazione, imprenditore, Presidente Commissione UNIFO per la norma quadro e-CF.
12.15 – 12.45 L’e-CF in pratica: quali sono le competenze di maggiore interesse per me, allo scopo di rafforzare il mio business, aprire nuovi canali, introdurre nuovi prodotti/servizi, gestire meglio il cliente, scegliere i fornitori, sviluppare soluzioni, … Analisi delle 36 competenze ICT con
Il Master Tagliacarne di Sviluppo Economico è accreditato ASFOR secondo il modello General Management e ha l’obiettivo di formare giovani neolaureati sui temi della pianificazione e gestione dei processi di crescita dell’impresa.
Il master si rivolge a quanti vogliono lavorare in Azienda, Enti e Centri di Ricerca Statistico-economica.
I risultati del questionario proposto ai professionisti dall'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano.
Analisi del contesto e presentazione del Bando POR FESR 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna.
Ciclo di eventi presso gli ODCEC di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 8 - 15 - 17 maggio 2017
TENDENZE EVOLUTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO VERSO ECOSISTEMI TERRITORIALI 4.0Massimo Resce
Conferenza Internazionale - Bergamo
Industry 4.0: Triggering Factors and Enabling Skills
Infrastrutture immateriali per la conoscenza e l’innovazione
#skills40
Massimo Resce
113 MANAGERS E INDUSTRIA 4.0 NUOVE SFIDE E FIGURE PROFESSIONALI - LM Leaders...Cristian Randieri PhD
Da diverso tempo si sente parlare di Industria 4.0 o della quarta rivoluzione industriale, per usare due espressioni oggi in voga tra gli economisti e gli esperti di teoria aziendale, per indicare la diffusione in tutta la filiera della produzione della digitalizzazione dell’industria mediante nuovi strumenti, tecnologie e tools per dati e analisi. Da cui il termine “Smart Manufacturing”. Mentre la prima rivoluzione industriale fu determinata nel ‘700 dall’invenzione della macchina a vapore, la seconda dall’utilizzo e la produzione dell’elettricità e la terza dall’avvento dell’informatica, la quarta si basa invece su un fenomeno ancor più complesso che parte dallo sviluppo dell’Internet of Things (l’Internet delle cose), cioè la capacità di connettere alla rete e di far dialogare tra loro molti oggetti reali, compresi quelli più sofisticati come i macchinari dell’industria. Si tratta di tecnologie che cambieranno il modo di progettare, costruire e distribuire qualsiasi prodotto facendo leva su un nuovo concetto di “digitalizzazione” che partendo dal concetto di “ meccatronica” (branca dell’ingegneria dell’automazione che studia il modo di far interagire tre discipline: la meccanica, l’elettronica, e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione) si espanderà in tutta la catena industriale permettendo di analizzare, organizzare e gestire in modo automatico grandi quantità di informazioni, da cui il termine “big Data”.
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/lm-luglioagosto-2016
Private cloud computing in organizzazioni complesseLuca Garlaschelli
Private Cloud Computing nell’ambito di Organizzazioni complesse: il caso dell’Università di Bologna nel Software as a Service a supporto dell’attività didattica e dei servizi agli studenti.
"Finanziamenti Horizon 2020", presentazione di Alessandra Folli, direttore Centuria, che illustra struttura, obiettivi generali e regole di partecipazione ad Horizon 2020, il principale strumento per finanziare la ricerca e l’innovazione in Europa.
La diffusione delle competenze informaticheanafesto
eSkills Week 2010
Giovanni Franza
(AICA, Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico)
Seminario
"eSkills, dalla scuola al lavoro
Abilità e competenze digitali per la Società della Conoscenza"
25 febbraio 2010
Sala Carraresi della Fiera di Padova
Sito internet: http://urly.it/1ss
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Analisi del contesto e presentazione del Bando POR FESR 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna.
Ciclo di eventi presso gli ODCEC di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 8 - 15 - 17 maggio 2017
Tavola Rotonda Hotel Renaissance di Napoli.
Lo stato dell’arte della professione del Web a Napoli ed in Campania.
Le politiche di sostegno all’innovazione e alla nascita di nuove imprese in Campania
http://impresaeinnovazione.info/professioni-web/
Quin e Industria 4.0: Quale rotta verso il digitale?Quin
Come orientarsi verso il nuovo paradigma produttivo: assessment, affiancamento e strumenti per guidare le aziende verso la Quarta Rivoluzione Industriale.
Le slide Quin dell'intervento a Friuli Innovazione del 16 novembre 2017
User Centered Design, Verso una teoria generale della progettazioneEnrico Viceconte
Verso una teoria generale della progettazione: Il design centrato sull’utente.
Il contributo, della durata di un'ora e venti, viene da un ingegnere che, dopo esperienza nell’engineering e nella gestione di sistemi di automazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla ricerca e alla formazione al Business Management, al Project Management e al Design Management.
L'idea di partenza è che, in misura crescente, tutti i processi di progettazione, indipendentemente dal dominio in cui vengono prevalentemente sviluppati, abbiano una base comune nel focus sull'utente e nel “Value in Use” che esso trae dall’offerta del Producer. Dalla creazione ingegneristica di artefatti, basati sull'applicazione della tecnica, al design di artefatti in grado di agire a livello estetico ed emozionale, il paradigma emergente è quello dell’agilità e adattività con cui le soluzioni si configurano con una precoce e iterativa analisi in profondità di quello che effettivamente, in un progetto, produrrà valore per l’utente durante tutto il ciclo di vita della sua relazione con il prodotto e, più ad alto livello e su tempi più lunghi, con il brand che ha sviluppato quel progetto.
La “Customer Experience” è analizzata su tre scale di tempi:
1. Ciascun singolo touch di interazione tra Producer e User
2. La sequenza dei diversi touch lungo tutto il ciclo di uso del prodotto, dall’awareness della sua esistenza sul mercato, all’acquisito, all’uso e alla dismissione
3. La relazione dell’User con il brand del Producer
Ciascun progetto di sviluppo di nuovi prodotti-servizi è inscritto in un fascio di processi che vanno da quelli di alto livello o strategici (design strategico) a quelli “operativi”.
Il tema del Design Strategico si estende alla definizione di una proposta di valore di lungo periodo dell’impresa, che comprende la definizione del business model, il “quadro strategico” che esplicita le features di differenziazione dell’offerta e le fonti di vantaggi competitivo alla base dei eventuali barriere di differenziazione e di costo.
Il tema del Design Operativo è trattato facendo riferimento a modelli di analisi e progettazione affermati. Come il Customer Experience Journey o l’Empathy Map.
Verranno espresse opinioni, anche critiche, a concetti di larga adozione, come quello della “co-creazione” di valore e di customer centered design, nella convinzione del relatore che il valore è interamente nell’uso del cliente e che, al contempo, permanga un ruolo “autoriale” del progettista. Che si pone come sintesi intuitiva, personale ed idiosincratica dei bisogni e dei gusti di possibili adopters.
Enrico Viceconte
Professore a Contratto (ING-IND35) presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II
Adjunct Director, Project Management Institute-Southern Italy Chapter
Ingegnere Elettrico dei Sistemi di Automazione
Il webinar presenterà casi d’uso e buone pratiche di imprese che, anche grazie al supporto del network dei Digital Innovation Hub, hanno colto i vantaggi offerti dalle tecnologie digitali per realizzare percorsi di trasformazione digitale e transizione sostenibile verso le filiere del futuro.
Inoltre vi sarà l’opportunità di conoscere i servizi che il sistema Confindustria mette a disposizione del tessuto produttivo del territorio in questo ambito.
NE PARLANO:
Raffaele Moretti, President and CEO ACOMON S.r.l.
Antonio Cremaschi, Responsabile di stabilimento FLO S.p.A.
Accenture Italia Corporate Citizenship Report 2020Accenture Italia
Nel nostro paese, attraverso la comprensione della tecnologia e del suo impatto, ci impegniamo nel creare società più inclusive che offrano maggiori opportunità per le persone, i clienti, le comunità e l’ambiente, agendo come player responsabili. Il nostro impegno nell’ambito della Responsabilità Sociale ha l’obiettivo di valorizzare i talenti e favorire l’impiego delle persone, coinvolgendole in progetti gratuiti a beneficio della collettività. Attraverso il potere dell’innovazione generiamo valore sociale e offriamo competenze digitali alle fasce di popolazione senza accesso, aumentandone le opportunità professionali.
Rete competenze per l’economia digitale - Digital for JobCultura Digitale
La Rete competenze per l’Economia Digitale presenta il Quadro Europeo delle Competenze ICT, e-CF, per supportare la crescita delle skill ICT e facilitare la comunicazione tra le imprese dell’offerta e le imprese della domanda.
Nel Luglio 2012 è nata la RETE Competenze per l’Economia Digitale per diffondere una cultura delle competenze ICT nelle imprese italiane e aiutare lo sviluppo delle professioni ICT. La Rete è composta dalle principali associazioni datoriali italiane, ASSINTEL, Assinter Italia, CNA Comunicazione, Confindustria Digitale, Unimatica, e anche da Fondazione Politecnico di Milano che ha partecipato alla nascita e allo sviluppo del Quadro Europeo delle Competenze nell’ICT (European e-Competence Framework, e-CF).L’e-CF è lo strumento di riferimento europeo (Agenda Digitale), a supporto delle imprese e delle persone che operano nel campo dell’Information e Communication Technology (ICT), per identificare e valutare le competenze che servono, per facilitare il match tra domanda e offerta, per monitorare gli spazi di miglioramento e di crescita. l’e-CF è conforme ad altri framework internazionali sui processi ICT, ITIL e COBIT ne sono un esempio; costruito nell’ambito del CEN e supportato dalla DG Enterprise, è uno strumento open source, liberamente scaricabile dal sito www.ecompetences.eu. Infine, l’e-CF costituisce il riferimento per la norma quadro UNI per le professioni ICT, in fase di realizzazione.
La RETE intende promuovere l’e-CF a livello locale attraverso iniziative mirate, ed essere il punto di contatto nazionale per la governance dell’e-CF a livello europeo. L’obiettivo dell’evento è quello di presentare la RETE e l’e-CF e discuterlo assieme per capire il suo possibile utilizzo, allo scopo di identificare aree di miglioramento e di crescita, di sviluppo delle proprie competenze, tanto quelle dei singoli professionisti, quanto quelle dell’azienda nel suo complesso.
Il taglio del seminario sarà pratico-operativo.
11.30 – 11.50 Saluto di benvenuto da parte della RETE Competenze: Fabio Massimo, CNA comunicazione, imprenditore, Presidente Commissione UNIFO per la norma quadro e-CF; Mario Cesaroni, UNIMATICA VA, imprenditore; Clementina Marinoni, manager, Fondazione Politecnico di Milano.
11.50 - 12.10 Introduzione all’e-CF: cos’è, come si usa, chi lo ha voluto in Europa, come lo si sta adottando in Italia, qualche esperienza: Clementina Marinoni, Fondazione Politecnico di Milano, con i colleghi della RETE.
12.10 – 12.15 L’e-CF e la norma quadro UNI di prossima pubblicazione: Fabio Massimo, CNA comunicazione, imprenditore, Presidente Commissione UNIFO per la norma quadro e-CF.
12.15 – 12.45 L’e-CF in pratica: quali sono le competenze di maggiore interesse per me, allo scopo di rafforzare il mio business, aprire nuovi canali, introdurre nuovi prodotti/servizi, gestire meglio il cliente, scegliere i fornitori, sviluppare soluzioni, … Analisi delle 36 competenze ICT con
Il Master Tagliacarne di Sviluppo Economico è accreditato ASFOR secondo il modello General Management e ha l’obiettivo di formare giovani neolaureati sui temi della pianificazione e gestione dei processi di crescita dell’impresa.
Il master si rivolge a quanti vogliono lavorare in Azienda, Enti e Centri di Ricerca Statistico-economica.
I risultati del questionario proposto ai professionisti dall'Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano.
Analisi del contesto e presentazione del Bando POR FESR 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna.
Ciclo di eventi presso gli ODCEC di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 8 - 15 - 17 maggio 2017
TENDENZE EVOLUTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO VERSO ECOSISTEMI TERRITORIALI 4.0Massimo Resce
Conferenza Internazionale - Bergamo
Industry 4.0: Triggering Factors and Enabling Skills
Infrastrutture immateriali per la conoscenza e l’innovazione
#skills40
Massimo Resce
113 MANAGERS E INDUSTRIA 4.0 NUOVE SFIDE E FIGURE PROFESSIONALI - LM Leaders...Cristian Randieri PhD
Da diverso tempo si sente parlare di Industria 4.0 o della quarta rivoluzione industriale, per usare due espressioni oggi in voga tra gli economisti e gli esperti di teoria aziendale, per indicare la diffusione in tutta la filiera della produzione della digitalizzazione dell’industria mediante nuovi strumenti, tecnologie e tools per dati e analisi. Da cui il termine “Smart Manufacturing”. Mentre la prima rivoluzione industriale fu determinata nel ‘700 dall’invenzione della macchina a vapore, la seconda dall’utilizzo e la produzione dell’elettricità e la terza dall’avvento dell’informatica, la quarta si basa invece su un fenomeno ancor più complesso che parte dallo sviluppo dell’Internet of Things (l’Internet delle cose), cioè la capacità di connettere alla rete e di far dialogare tra loro molti oggetti reali, compresi quelli più sofisticati come i macchinari dell’industria. Si tratta di tecnologie che cambieranno il modo di progettare, costruire e distribuire qualsiasi prodotto facendo leva su un nuovo concetto di “digitalizzazione” che partendo dal concetto di “ meccatronica” (branca dell’ingegneria dell’automazione che studia il modo di far interagire tre discipline: la meccanica, l’elettronica, e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione) si espanderà in tutta la catena industriale permettendo di analizzare, organizzare e gestire in modo automatico grandi quantità di informazioni, da cui il termine “big Data”.
Tavola Rotonda completa disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/lm-luglioagosto-2016
Private cloud computing in organizzazioni complesseLuca Garlaschelli
Private Cloud Computing nell’ambito di Organizzazioni complesse: il caso dell’Università di Bologna nel Software as a Service a supporto dell’attività didattica e dei servizi agli studenti.
"Finanziamenti Horizon 2020", presentazione di Alessandra Folli, direttore Centuria, che illustra struttura, obiettivi generali e regole di partecipazione ad Horizon 2020, il principale strumento per finanziare la ricerca e l’innovazione in Europa.
La diffusione delle competenze informaticheanafesto
eSkills Week 2010
Giovanni Franza
(AICA, Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico)
Seminario
"eSkills, dalla scuola al lavoro
Abilità e competenze digitali per la Società della Conoscenza"
25 febbraio 2010
Sala Carraresi della Fiera di Padova
Sito internet: http://urly.it/1ss
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Analisi del contesto e presentazione del Bando POR FESR 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna.
Ciclo di eventi presso gli ODCEC di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. 8 - 15 - 17 maggio 2017
Tavola Rotonda Hotel Renaissance di Napoli.
Lo stato dell’arte della professione del Web a Napoli ed in Campania.
Le politiche di sostegno all’innovazione e alla nascita di nuove imprese in Campania
http://impresaeinnovazione.info/professioni-web/
Quin e Industria 4.0: Quale rotta verso il digitale?Quin
Come orientarsi verso il nuovo paradigma produttivo: assessment, affiancamento e strumenti per guidare le aziende verso la Quarta Rivoluzione Industriale.
Le slide Quin dell'intervento a Friuli Innovazione del 16 novembre 2017
User Centered Design, Verso una teoria generale della progettazioneEnrico Viceconte
Verso una teoria generale della progettazione: Il design centrato sull’utente.
Il contributo, della durata di un'ora e venti, viene da un ingegnere che, dopo esperienza nell’engineering e nella gestione di sistemi di automazione, ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla ricerca e alla formazione al Business Management, al Project Management e al Design Management.
L'idea di partenza è che, in misura crescente, tutti i processi di progettazione, indipendentemente dal dominio in cui vengono prevalentemente sviluppati, abbiano una base comune nel focus sull'utente e nel “Value in Use” che esso trae dall’offerta del Producer. Dalla creazione ingegneristica di artefatti, basati sull'applicazione della tecnica, al design di artefatti in grado di agire a livello estetico ed emozionale, il paradigma emergente è quello dell’agilità e adattività con cui le soluzioni si configurano con una precoce e iterativa analisi in profondità di quello che effettivamente, in un progetto, produrrà valore per l’utente durante tutto il ciclo di vita della sua relazione con il prodotto e, più ad alto livello e su tempi più lunghi, con il brand che ha sviluppato quel progetto.
La “Customer Experience” è analizzata su tre scale di tempi:
1. Ciascun singolo touch di interazione tra Producer e User
2. La sequenza dei diversi touch lungo tutto il ciclo di uso del prodotto, dall’awareness della sua esistenza sul mercato, all’acquisito, all’uso e alla dismissione
3. La relazione dell’User con il brand del Producer
Ciascun progetto di sviluppo di nuovi prodotti-servizi è inscritto in un fascio di processi che vanno da quelli di alto livello o strategici (design strategico) a quelli “operativi”.
Il tema del Design Strategico si estende alla definizione di una proposta di valore di lungo periodo dell’impresa, che comprende la definizione del business model, il “quadro strategico” che esplicita le features di differenziazione dell’offerta e le fonti di vantaggi competitivo alla base dei eventuali barriere di differenziazione e di costo.
Il tema del Design Operativo è trattato facendo riferimento a modelli di analisi e progettazione affermati. Come il Customer Experience Journey o l’Empathy Map.
Verranno espresse opinioni, anche critiche, a concetti di larga adozione, come quello della “co-creazione” di valore e di customer centered design, nella convinzione del relatore che il valore è interamente nell’uso del cliente e che, al contempo, permanga un ruolo “autoriale” del progettista. Che si pone come sintesi intuitiva, personale ed idiosincratica dei bisogni e dei gusti di possibili adopters.
Enrico Viceconte
Professore a Contratto (ING-IND35) presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II
Adjunct Director, Project Management Institute-Southern Italy Chapter
Ingegnere Elettrico dei Sistemi di Automazione
Ecosistemi della Formazione, lezione al Corso di HR Management di Marcello Martinez. Le 3 P dell'Ecosistema. In libreria a Cura di Raoul Nacamulli e Alessandra Lazazzara. Egea-Bocconi Editore.
Il cambiamento accelerato nel settore del retail. Maggiore customer centricità; tecnologie abilitanti; Nuovi business models. Necessità del design thinking e di considerare il customer experience journey. Strategie omnichannel. Verso nuovi modelli organizzativi delle reti di franchising.
Convegno: 3° ASFOR Quality Service Meeting 2016
Come comunicare il valore di un Master Accreditato ASFOR nel Digitale
Milano, 9 settembre 2016, ore 10.00-16.30
Fondazione Accademia di Comunicazione – Via Savona 112A - Milano
Se è vero che tutto è misurabile (eccetto che per la fisica quantistica) non è vero che posso gestire solo quello che misuro. Misurare è un processo a valle del quale ci sono processi di valutazione e decisione che sono l'autentico collo di bottiglia. Affidarsi troppo alla misurabilità delle cose può ingannare e portare ad errori di valutazione e decisione.
The Storytelling manager. Come le storie ci possono ingannare Enrico Viceconte
“L’istinto di narrare. Come le storie ci hanno resi umani” di Johnatan Gottschall, Ed. Bollati Boringhieri, 2014
Lettura di Enrico Viceconte
Abstract
Si moltiplicano senza sosta le pubblicazioni che parlano “Storytelling” applicato al management. Si tratta di una moda manageriale, un’idea che sta conquistando quote di attenzione crescente. Lo storytelling è una pratica efficace? La lettura di un saggio di Johnatan Gottschall, storico della letteratura, ci presenta una teoria sul perché le storie sono utili e hanno una forte presa su chi le legge o le ascolta. Ma il saggio, letto assieme ad altri libri e messo in relazione agli obiettivi per cui lo storytelling viene promosso nelle aziende, ci induce a credere che conoscere attraverso le storie, e utilizzare narrative nell’organizzazione e nel marketing, può essere distorsivo e controindicato per le finalità aziendali.
1. Luoghi e non luoghi della
formazione
La formazione manageriale in Italia, tra
radicamento territoriale e disruption digitale
Enrico Viceconte, Stoà
2. Luoghi e non luoghi della
formazione
La formazione manageriale in Italia, tra radicamento
territoriale e disruption digitale
La formazione
manageriale
Come l’abbiamo
conosciuta
è sotto minaccia
di disruption
Per i costi
elevati
Per
l’outcome
ottenuto
Per nuove
tecnologie
disponibili
Nasce un
nuovo
modello
Più
localizzato
e legato al
mondo
“fisico”
Più digitale e
ubiquo
La
sperimentazione
è in corso e
funziona
3. Project
based
Learning
Local
Social
networks
UNIVERSITAS
(Top Ranking
Schools)
Online
learning
MOOCs
Atenei
locali
Alumni
degli atenei
locali
MULTIVERSITAS
NON-LUOGHI
LUOGHI
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
“FISICO” “DEMATERIALIZZATO”
RADICAMENTO/DELOCALIZZAZIONE
NUOVI ECOSISTEMI DELL’APPRENDIMENTO
4. Un decennio di ricerca Stoà
Sulle “Learning Regions”
Progetti di Stoà per una Learning Region
Periodo Progetto Finanziamento
2003-
2004
Regiones - Un approccio di sistema allo sviluppo di
Learning Region
MLPS, Misura II.I, azione
II.I.c PON Assistenza
Tecnica e Azioni di
Sistema OB.1 IT 161 PO
001
2004 Food and Fashion Executive Programme per lo sviluppo
internazionale dell’Impresa nell’Era di Internet
POR Campania 2000-
2006, Misura 6.4 –
Tipologia di azione 5.5
2006-
2007
Continuous Education & Knowledge Lab (CEK-Lab), un
modello esemplare per la formazione del management
delle imprese e della pubblica amministrazione.
Regione Campania
2009-
2010
CIS-Forma, CIS-FORMA. Crescita,
Internazionalizzazione e Sviluppo attraverso la
FORMAzione, formazione per il distretto logistico e
commerciale CIS-Interporto di Nola
Fondimpresa, conto di
sistema
2010-
2011
DeSCartes "Development Skills for Career, Training and
Employment Support"
LLP-LDV-TOI-09-IT-
0483
LIFELONG LEARNING
PROGRAMME (2007 –
2013)
2011-
2012
Studio per la costituzione di un Centro Specialistico di
Alta formazione per il comparto industriale aeronautico
campano
Regione Campania
2013 Managerialità oltre la crisi. Ricerca sulla “Formazione
Manageriale Continua - dal Modello del Master in
General Management alla formazione manageriale per le
imprese”
Camera di Commercio
della Provincia di Napoli
2013-
2015
Progetti di formazione tecnica e manageriale a valere sui
Contratti di programma regionali per lo sviluppo
innovativo delle filiere Manifatturiere strategiche in
Campania
P.O.R. Campania FSE
2007/2013 - D.G.R. N. 88
DEL 06/ 03/12 ASSE I -
Adattabilità del sistema
produttivo regionale
2014 Costituzione della Fondazione Aerospazio Campania
Academy
13. April 2-3 , 2013
• Sloan hosted its Big Data 4Dx executive education program
both on the Avaya 2d Life platform and in-person on the
Cambridge campus.
• The virtual event featured the same faculty, content,
discussions, and exercises and was conducted
simultaneously with the on-campus program.
17. “Outsourcing based only on labor costs is yesterday’s model.”
--GE CEO Jeffrey Immelt in the Harvard Business Review, March 2012
• “The step that makes the most sense for the U.S. is to become the
producer of the machinery that will power the next global manufacturing
revolution. That is where the most complex and sophisticated products
are, and that is the work that can pay higher wages.”
• --Ricardo Hausmann, director Harvard Center for International
Development
18. Trends Reshaping U.S. Manufacturing
• U.S. becoming a more favorable location for
manufacturing. Why?
• Rising wages in China. Predicted to reach $6
per hour by 2015, up from $0.58 per hour in
2002.
• Low U.S. energy prices due to production of
shale gas.
• Fast product cycles create a need to be closer
to end markets.
• Under Obama, a renewed government interest
in revitalizing the manufacturing base.
• Advanced automation technologies.
19.
20. Project
based
Learning
Local
Social
networks
UNIVERSITAS
(Top Ranking
Schools)
Online
learning
MOOCs
Atenei
locali
Alumni
degli atenei
locali
MULTIVERSITAS
NON-LUOGHI
LUOGHI
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
“FISICO” “DEMATERIALIZZATO”
RADICAMENTO/DELOCALIZZAZIONE
NUOVI ECOSISTEMI DELL’APPRENDIMENTO