Rapporto IPCC 2013- climate change and international answerCosimoPieri
This is my final work for University of Florence; It's on IPCC 2013 and the following answers of International environment on climate change, especially relating on COP 21
Unfortunately in Italian
If needed, i can provide English version too ;)
For downloading, please write me on Linkedin
Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Il carbone non serve all'Italia: il nostro paese, con una potenza installata che già supera i 106 GW, a fronte di una punta massima della domanda di circa 57 GW, ha una sovraccapacità di produzione di energia elettrica tale da costringere le centrali a funzionare a scartamento ridotto. Non abbiamo quindi alcun bisogno di investire in impianti a carbone.
EDUCAZIONE: UN IMPORTANTE STRUMENTO PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLMATICOMario Agostinelli
Il cambiamento climatico sta scuotendo l'agenda politica. Mentre il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) suona regolarmente l'allarme, i processi internazionali volti a contenere il riscaldamento globale non sono riusciti a compiere alcun progresso. Alcuni governi, come il Regno Unito e il Canada, hanno recentemente dichiarato un'emergenza climatica, ma finora non hanno intrapreso alcuna azione.
E' ormai noto come il carbone sia il combustibile fossile più pericoloso per l'ambiente e la salute; anche le ultime tecnologie (impropriamente chiamate "carbone pulito") non sono altro che una foglia di fico messa sopra i devastanti effetti che la combustione del carbone ha sul clima e sulla salute umana. Il carbone è sempre il combustibile che emette più CO2 per unità bruciata (rispetto a petrolio e gas naturale), insieme a tutta una serie di elementi tossici che minano pesantemente la salute (dal particolato fine e ultrafine, mercurio, ossidi di zolfo, etc...) che, come orami dimostra una serie sterminata di studi, causano svariate patologie.▶▶bit.ly/stopcarbonedossier
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
Pierluigi Bersani won the leadership of Italy's centre-left Democratic Party, making him well positioned to become the next Prime Minister. As a former communist, Bersani is seen as a pragmatist rather than ideologue. His main task will be to make it clear that his government will continue the path set by current Prime Minister Mario Monti, including maintaining budget discipline, upholding recent labor and pension reforms, and cutting spending to finance tax cuts. However, Bersani will need to build a stable governing coalition and show that Italy can be led from the left in order to gain credibility with investors and European partners.
Rapporto IPCC 2013- climate change and international answerCosimoPieri
This is my final work for University of Florence; It's on IPCC 2013 and the following answers of International environment on climate change, especially relating on COP 21
Unfortunately in Italian
If needed, i can provide English version too ;)
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Crisi Climatica a IIS Meucci di Carpi 2021Luca Lombroso
presentazione all'assemblea stiudentesca di istituto dell'IIS Meucci di Carpi, 23 marzo 2021, Giornata Mondiale della Meteorologia
video conferenza on line
Il carbone non serve all'Italia: il nostro paese, con una potenza installata che già supera i 106 GW, a fronte di una punta massima della domanda di circa 57 GW, ha una sovraccapacità di produzione di energia elettrica tale da costringere le centrali a funzionare a scartamento ridotto. Non abbiamo quindi alcun bisogno di investire in impianti a carbone.
EDUCAZIONE: UN IMPORTANTE STRUMENTO PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLMATICOMario Agostinelli
Il cambiamento climatico sta scuotendo l'agenda politica. Mentre il gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) suona regolarmente l'allarme, i processi internazionali volti a contenere il riscaldamento globale non sono riusciti a compiere alcun progresso. Alcuni governi, come il Regno Unito e il Canada, hanno recentemente dichiarato un'emergenza climatica, ma finora non hanno intrapreso alcuna azione.
E' ormai noto come il carbone sia il combustibile fossile più pericoloso per l'ambiente e la salute; anche le ultime tecnologie (impropriamente chiamate "carbone pulito") non sono altro che una foglia di fico messa sopra i devastanti effetti che la combustione del carbone ha sul clima e sulla salute umana. Il carbone è sempre il combustibile che emette più CO2 per unità bruciata (rispetto a petrolio e gas naturale), insieme a tutta una serie di elementi tossici che minano pesantemente la salute (dal particolato fine e ultrafine, mercurio, ossidi di zolfo, etc...) che, come orami dimostra una serie sterminata di studi, causano svariate patologie.▶▶bit.ly/stopcarbonedossier
Buone azioni per rispettare la Terra. Energia, effetto serra, cambiamenti climatici, innalzamento dei mari e ispessimento delle foglie: effetti sulla vita!
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
Pierluigi Bersani won the leadership of Italy's centre-left Democratic Party, making him well positioned to become the next Prime Minister. As a former communist, Bersani is seen as a pragmatist rather than ideologue. His main task will be to make it clear that his government will continue the path set by current Prime Minister Mario Monti, including maintaining budget discipline, upholding recent labor and pension reforms, and cutting spending to finance tax cuts. However, Bersani will need to build a stable governing coalition and show that Italy can be led from the left in order to gain credibility with investors and European partners.
Progetto ELI4U - Convegno Conclusivo - WP6 - Attività 10 - Comune di LivornoProgettoELI4U
Presentazione, nell'ambito del Convegno Conclusivo del Progetto ELI4U intitolato "Innovare nella PA in tempi di crisi" tenutosi a Cesena il 6 Dicembre 2012, delle attività effettuate e dei prodotti realizzati nell'ambito del Work Package 6 - Attività 10, da parte del Comune di Livorno.
Progetto ELI4U - Convegno Conclusivo - WP3 - Attività 4 - Comune di FirenzeProgettoELI4U
Presentazione, nell'ambito del Convegno Conclusivo del Progetto ELI4U intitolato "Innovare nella PA in tempi di crisi" tenutosi a Cesena il 6 Dicembre 2012, delle attività effettuate e dei prodotti realizzati nell'ambito del Work Package 3 - Attività 4, 5 e 6, da parte del Comune di Firenze.
Progetto ELI4U - Convegno Conclusivo - WP3 - Attività 4 - Comune di Firenze
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La #cop21 e l'accordo di Parigi sul climaLuca Lombroso
Conferenza pubblica di
Luca Lombroso, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
sul tema ” La COP21 e l’accordo di Parigi sul clima” che si terrà mercoledì 10 febbraio alle 18.00
presso la Sala studenti della Biblioteca Scientifica Interdipartimentale, in via G. Campi 213/c a Modena.
Saluti e introduzione: prof. Glauco Ponterini, Direttore scientifico BSI UniMoRe, prof. Alessandro Capra, Direttore DIEF UniMoRe.
Tecnico dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari, Luca Lombroso, che ha partecipato come “observer” per il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”
dell’Università di Modena e Reggio Emilia alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici di dicembre 2015, verrà in BSI per informare gli studenti, la comunità dell’Ateneo e i cittadini sui risultati
della Conferenza e per condividere con il pubblico le prospettive attuali e future connesse ai cambiamenti climatici, alle loro cause, agli effetti e alle possibili soluzioni in materia di ambiente e biodiversità, energie rinnovabili e nuove tecnologie, stili di vita, giustizia climatica ed etica ambientale, presentando anche alcuni esempi e proposte concrete al riguardo.
“L’accordo di Parigi, in qualsiasi prospettiva lo si veda, – commenta Lombroso – è un passo storico. A differenza delle ultime COP (Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite sul clima) Parigi si è conclusa non solo con una “COP decision” ma è stato approvato anche un nuovo trattato internazionale. Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante, un limite di massimo riscaldamento planetario, inferiore di ben 2ºC rispetto all’era preindustriale
ed entro il 2100, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC”.
“Con le ‘promesse di riduzione attuali’, riconosce l’accordo stesso, c’è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming a 2°C, ma si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale: regioni, città e comuni, imprese, associazioni e società civile. Questa, ritengo, sarà anche una grande opportunità per lo sviluppo sostenibile e ovviamente per la ricerca.
Al proposito l’accordo di Parigi cita esplicitamente, art. 7.7, “l’approfondimento della conoscenza scientifica sul clima inclusa la ricerca, l’osservazione sistematica del sistema climatico ed i sistemi di allerta precoce in una maniera che aiuti i servizi climatici e supporti la presa di decisione.”
La conferenza è disponibile in streaming (http://tv.unimore.it ) .
25 settembre 2001 – 16 settembre 2021: Il peso delle variazioni climatiche ne...Luca Lombroso
l Museo della Bilancia giovedì 16 settembre 2021 dalle 18,30 alle 20,00 in modalità mista (in presenza con prenotazione obbligatoria e diretta streaming) Il peso delle variazioni climatiche negli ultimi 20 anni conferenza di Luca Lombroso meteorologo AMPRO, Osservatorio Geofisico UNIMORE e divulgatore ambientale.
Iniziativa nell'ambito di ALL4CLIMATE - Italy 2021, iniziativa nell'ambito della pre-COP di Milano e COP26 del Regno Unito.
Un'occasione per riprendere ed aggiornare i dati presentati esattamente 20 anni fa nell’ambito di due appuntamenti al museo sui cambiamenti climatici a scala globale e locale, con particolare attenzione alla provincia modenese.
Una breve introduzione sull’esperienza educativa del museo sottolinea l’importanza dei dati scientifici come elemento necessario per avvicinarsi al tema del cambiamento climatico.
Partecipazione in presenza a numero chiuso, prenotazione consigliata scrivendo a didattica@museodellabilancia.it
Diretta Youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z_7nwaoCSfE
Da Severn Suzuki a Greta Thunberg: come è cambiato il clima e la comunicazioneLuca Lombroso
In questo incontro virtuale, promosso all’interno del progetto LIFE Metroadapt, percorreremo l’evoluzione della comunicazione dei cambiamenti climatici dai tempi, ormai storici, dell’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ai giorni nostri. In questo arco di tempo sono cambiati i termini e gli slogan, ma è cambiato soprattutto il clima. Ci interrogheremo su cosa si è sbagliato e soprattutto su come migliorare la comunicazione climatica per farla risultare maggiormente efficace.
Aprirà l’incontro Cinzia Cesarini di Città Metropolitana
Parlerà Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore scientifico
Modera Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia
Corso On line «Futuro del pianeta, cambiamenti climatici, cibo, educazione all'ambiente, mitigazione ed adattamento
Seminario online UNIMORE nell'ambito delle iniziative per EXPO 2015
CRISI ECOLOGICA E SOCIALE - UN FUTURO SOSTENIBILE IN EUROPA? M. Morosini, ...morosini1952
Come ospitare degnamente 9-10 miliardi di abitanti della Terra, quanti arriveremo a essere nel 2050, senza stravolgere gli equilibri ecologici su cui si fondano l’alimentazione, il benessere e l’intera economia? Il progetto «Futuro sostenibile» da cui è scaturito un rapporto 1 del Wuppertal Institut 2 (cfr la scheda a p. XXX) vuole dare una risposta a questa domanda drammatica, offrendo un’opportunità di condurre anche in Italia una campagna per una svolta del nostro Paese verso la sostenibilità sociale ed ecologica secondo criteri d’equità globale. In questo momento storico il conflitto tra ecologia e giustizia palesa la sostenibilità come vero programma di sopravvivenza, perché la drammatica alternativa è tra la sostenibilità o l’autodistruzione. Lungi dal servire solo alla protezione dei panda e delle balene, l’ecologia è l’unica opzione per garantire sulla Terra il diritto d’ospitalità a un numero crescente di esseri umani. «Dobbiamo portare davanti agli occhi dell’opinione pubblica due ingiustizie: che i beni di questo mondo siano ripartiti in modo così sproporzionato e che quest’iniqua distribuzione non venga modificata». Quando nel 1958 il cardinale Joseph Frings pronunciò queste parole nel discorso di fondazione di Misereor, l’organizzazione tedesca cattolica per la cooperazione allo sviluppo che finanziò lo studio del 1996, forse non immaginava che 50 anni dopo i numeri di miliardari e di malnutriti nonché il grado di disuguaglianza che li separa avrebbero raggiunto record storici su un pianeta che già oggi potrebbe nutrire tutti i suoi abitanti. Fedele a quella consegna del 1958, lo scienziato tedesco Wolfgang Sachs Sachs, curatore del progetto, documenta l’evoluzione globale di povertà e ricchezza, constata l’inadeguatezza di molte ricette di sviluppo e conclude che «voler mitigare la povertà senza mitigare la ricchezza è ipocrisia» 3. Quel fuoco d’artificio di risorse che l’Europa brucia non è ripetibile nel mondo, non di certo con un numero crescente d’esseri umani. I due patrimoni che permisero l’ascesa dell’Europa non sono più a disposizione all’infinito: i combustibili fossili destabilizzano il clima e vanno esaurendosi, e per le materie prime biotiche 4 non sono più disponibili colonie oltreoceano. È questa la tragedia attuale: l’immaginario dei Paesi emergenti s’ispira alla civiltà euroatlantica, ma i mezzi per la sua realizzazione non sono più a disposizione. I ceti dei consumatori globali nel Nord e nel Sud, degli imprenditori e degli investitori sono chiamati a cedere alla natura e a chi sta peggio nel mondo una parte del loro potere in termini di capitale e confort. Se non lo faranno, resterà ben poco di ciò che ora rende la loro posizione così desiderabile. Il vero problema non è se vi sono risorse sufficienti, ma a chi sono destinate e per che cosa esse sono ripartite quando diventano scarse. Una politica ambientale che non si occupi anche di politica sociale non avrà successo.
Scenari futuri elaborati dal progetto SRES per il cambiamento climatico
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Energie naturali, decentrate e territoriali politiche
L'imperativo della riduzione delle emissioni climalteranti: motivazioni scientifiche, cultura della responsabilità, equità intergenerazionale
1. Stefano Caserini L'imperativo della riduzione delle emissioni climalteranti: motivazioni scientifiche, cultura della responsabilità, equità intergenerazionale
2.
3. Concentrazioni in atmosfera di biossido di carbonio, metano e protossido di azoto negli ultimi 2000 anni (Fonte: IPCC, Quarto Rapporto di Valutazione, Primo gruppo di lavoro, capitolo 2)
4.
5. Temperature globali nel periodo 1880-2009: variazioni rispetto alla media 1951-1980 (Fonte dati: GISS, 2007) “Il riscaldamento del pianeta è inequivocabile” (IPCC, 2007)
6. Temperature medie in Italia nel periodo 1865-2005, variazioni rispetto alla media 1961-1990 (Fonte dati: Brunetti et al., 2007)
7.
8. Il riscaldamento globale fa bene “ negazionismo climatico” testardo e irragionevole rifiuto delle evidenze scientifiche più robuste su cui la comunità scientifica ha raggiunto un consenso Niente sta cambiando Il clima è sempre cambiato L’uomo non c’entra Non dobbiamo preoccuparci Ormai è troppo tardi Fare qualcosa costa troppo
9. Ricostruzione delle temperature degli ultimi 2.000 anni nella zona Artica (latitudine superiore a 60°N), espresse in termini di variazioni rispetto al valore medio 1961-1990. Fonte: Kaufman D.S. et al. (2009) Recent warming reverses long-term arctic cooling. Science, 325, 1236-1239.
12. Estensione della banchisa glaciale artica in settembre nel periodo 1979-2009 (Fonte dati: NSIDC, 2007)
13. Variazione della temperatura superficiale (rispetto alla media dal 1901 al 2005): valori osservati e valori ricostruiti dai modelli climatici con tutte le forzanti (sopra) e con solo le forzanti naturali, esclusi i gas serra (sotto) (Fonte: IPCC-Quarto Rapportodi Valutazione, WG1, Fig. 9.5)
14. Proiezioni dei futuri cambiamenti climatici Le proiezioni climatiche prevedono che la temperatura media globale superficiale atmosferica nel 2100 potrebbe variare in un range, dipendente dagli scenari applicati e dai modelli usati, da circa 1,1 °C a 6,4 °C. (Fonte: IPCC, AR4, 2007)
15. Temperature globali ricostruite, osservate e proiezioni per il futuro. Variazioni rispetto alla media 1800-1900 (Fonte: Copenhagen Diagnosis, 2009) Aumento delle temperature globali
16. Fonte IPCC, TAR - 2001 Rischio per gli ecosistemi Rischio per eventi estremi Distribuzione degli impatti Impatti aggregati Rischio di discontinuità su grande scala Incremento di temperatura rispetto alle temperature medie del 1990 “Motivi di preoccupazione” per gli impatti dei cambiamenti climatici
17. Fonte: Smith et al. (2009) “Assessing dangerous climate change through an update of the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) “reasons for concern”. PNAS. 2001 - TAR 2008 Le conoscenze scientifiche degli ultimi anni hanno aumentato le preoccupazioni per le conseguenze derivanti da incrementi di temperatura anche limitati
18. Proiezioni di variazioni e temperature e precipitazioni in Europa (modelli PMCDI , scenario -A1B). Top row: Annual mean, DJF and JJA temperature change between 1980 to 1999 and 2080 to 2099, averaged over 21 models. Middle row: same as top, but for fractional change in precipitation. Proiezioni per l’Europa e il bacino del Mediterraneo (Fonte: IPCC, WG1, Fig. 11.5) Variazione precipitazioni Variazione temperatura
19.
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22. Mitigazione dei cambiamenti climatici : ridurre le emissioni e potenziare gli assorbimenti di gas serra Risparmio energetico ↔ tecnologie + “ stili di vita” Maggiore efficienza ↔ Cambiamento tecnologico Produzione di energia non fossile ↔ tecnologie Stoccaggio della CO 2 fossile ↔ tecnologie + pratiche agricole Numerosi studi hanno mostrato che la riduzione delle emissioni è possibile, sviluppando opportunamente alcune tecnologie Questo non significa che i cambiamenti saranno facili e indolori. La strada è percorribile, ma gli ostacoli non mancano.
23. Obiettivo di fondo: limitare l’incremento delle temperature globali a meno di 2°C rispetto ai livelli pre-industriali Picco globale entro il 2020 Emissioni globali: - - 50% entro il 2050 (rispetto al 1990) Paesi sviluppati: riduzione del 80-95% entro il 2050 (rispetto al 1990) Riduzione maggiore ?
24. www.wbcsd.org Worls Business Council for Sustainable development Facts and Trends to 2050, Energy and climate change Pacala e Socolow, Science, 305, 5686 , pag. 968-972 “Stabilization wedges”, Princeton Wedges Model INTERNATIONAL ENERGY AGENCY World Energy Outlook IPCC - Quarto Rapporto di Valutazione Terzo Gruppo di Lavoro (Mitigazione dei cambiamenti climatici) Potsdam Institute for Climate Impact Research Technology Options for Low Stabilisation - ADAM Model Comparison Molti gruppi di ricerca hanno studiato le potenzialità delle diverse tecnologie e pratiche a ridurre le emissioni globali, nonchè quale potrebbe essere il mix tecnologico più conveniente, ad esempio:
25. Gli scenari emissivi che prevedono riduzione delle emissioni per limitare la temperatura a 2°C prevedono riduzioni consistenti nei prossimi decenni
26. Lo studio “ADAM Comparison” ha confrontato i mix tecnologici proposti da diversi gruppi di ricerca, e i relativi costi 400 ppm non è raggiungibile senza CCS o maggior uso delle rinnovabili
33. Un accordo sulla ripartizione delle emissioni richiede il consenso sui principi alla base della negoziazione (es. equità, responsabilità, ecc) Come decidiamo cosa è giusto ? Come assegniamo il diritto alle emissioni future ? Uguali diritti tutti hanno lo stesso diritto a disporre delle future emissioni Responsabilità (“Polluter pay principle”): chi è più responsabile dell’attuale situazione deve assumersi un maggiore onere per risolverlo Sovranità i passati e attuali “usi e costumi” legittimano il diritto di una nazione ad emettere Capacità chi ha maggiori possibilità deve contribuire di più Comparabilità dello sforzo uguaglianza della perdita di benessere Bisogni basilari tutti devono poter soddisfare i bisogni di base; poi vengono altri diritti
34. Comparabilità dello sforzo uguaglianza della perdita di benessere Bisogni basilari tutti devono poter soddisfare i bisogni di base; poi vengono altri diritti Come definire i “bisogni basilari”? Cosa è necessario ? Come quantificare la “perdita di benessere” ? Capacità chi ha maggiori possibilità deve contribuire di più Chi ha maggiori possibilità?
35. Emissioni di gas serra nel 2005 dei 20 principali emettitori mondiali (espressi in milioni di tonnellate di CO 2 equivalenti in atmosfera; fonte dati: WRI, 2009)
36. Emissioni pro capite di gas serra nel 2005 (espressi in tonnellate di CO 2 l’anno, fonte dati: WRI, 2009)
37. Emissioni pro-capite Distribuzione regionale delle emissioni pro capite di gas serra nel 2000 rispetto alla popolazione (in milioni) in diverse nazioni o raggruppamenti di nazioni. Est Asia e Australia comprende: Giappone, Corea del Sud, Australia, Taiwan, Corea del Nord, Nuova Zelanda, Singapore. Federazione Russa comprende: Russia, Uzbekistan, Kazakhstan, Turkmenistan, Azerbaijan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Armenia. Fonte dati: WRI, 2006
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39. 1 Week’s Food for a Family in USA: $ 342 1 Week’s Food for a Family in Chad: $ 1.37 Il cambiamento climatico è una grande questione etica e politica
40. S. Solomon et al (2009) Irreversible climate change due to carbon dioxide emissions. PNAS, February 10, 2009, vol. 106, no. 6, 1704–1709 Simulazione di S.Solomon: le emissioni crescono del 2% l’anno; raggiunto il livello massimo di CO 2 le emissioni sono “spente”. CO 2 Δ T Δ H mare solo espansione termica Il riscaldamento e l’innalzamento del mare riguarderà tutto questo millennio
What is WBCSD? The World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) is a coalition of 170 international companies united by a shared commitment to sustainable development via the three pillars of economic growth, ecological balance and social progress. Our mission is to provide business leadership as a catalyst for change toward sustainable development, and to promote the role of eco-efficiency, innovation and corporate social responsibility. Disclaimer This brochure is released in the name of the WBCSD. Like other WBCSD publications, it is the result of a collaborative effort by members of the secretariat and executives several member companies. Drafts were reviewed by a wide range of members, so ensuring that the document broadly represents the majority view of the WBCSD membership. It does not mean, however, that every member company agrees with every word.
By 2050, global carbon emissions would need to be at levels similar to 2000, but also trending downward, in contrast to a sharply rising demand for energy over the same period. No single solution will deliver this change, rather we need a mix of options which focus on using energy more efficiently and lowering its carbon intensity. Changes in supply and demand can help us shift to a truly sustainable energy path. While change takes time, starting the process now and laying foundations for the future are matters of urgency, and business has a key role to play.
In order to achieve the long term objective of the UNFCCC, global emissions have to decline from 2020 on at the latest. This requires the participation of all countries: Graph shows kyoto parties with emission reduction targets in red, while future contributions from the USA and Newly industrializing countries like China and India are necessary, because of their huge share in global emissions. But the graph also shows the fundamental difference in per capita emissions which mirrors per capita income and thus ability to take agressive measures. Involving Developing countries has to reflect fairness principles like polluter pays, ability to pay and national development priorities and strategies.