SlideShare a Scribd company logo
perché risveglia
in noi intense
ed
...
Per attirare il consumatore ed «orientarlo» nell’acquisto di un
prodotto piuttosto che un altro, nelle agenzie lavorano
psicologi esperti nella comunicazione che utilizzano sofisticate
strategie di “persuasione occulta”. Nella «progettazione» di un
messaggio pubblicitario vengono sollecitati precisi
:
- Il : vengono presentati
personaggi affascinanti, belli, ricchi, simpatici ed originali, tanto
interessanti e “perfetti”, da essere presi come da
imitare; la motivazione ‘più alta’ riguarda il raggiungimento di un
‘ideale dell’Io’ che genera soddisfazione interiore, fiducia e
autostima, ma spesso questo processo produce nel consumatore
una sensazione di inadeguatezza, di inferiorità, di
insoddisfazione, di frustrazione, che solo in parte e per breve
tempo vengono colmate dall’acquisto del prodotto pubblicizzato.
- Il : vengono presentati
personaggi “normali” e situazioni quotidiane, tanto consuete
che il consumatore riconosce in esse le proprie aspettative e
problematiche, le proprie condizioni di vita; questo processo
trasmette una sensazione di fiducia e di sicurezza che porta
all’acquisto di quel prodotto.
- Il : in questo caso
la ‘peack experience’* viene espressa in negativo, evidenziando
situazioni di inferiorità e di disagio dovute alla mancanza
implicita o esplicita del prodotto o del marchio pubblicizzato
*Esperienza di picco: sono momenti particolarmente gioiosi ed emozionante nella vita,
con sentimenti improvvisi di intensa felicità e benessere, meraviglia e stupore, ispirati
da una profonda meditazione, da intensi sentimenti di amore, dall'esposizione alla
grande arte o alla musica, o alla bellezza travolgente della natura.
• Un bravo grafico pubblicitario è in
grado di ottenere immagini
esteticamente molto piacevoli e
curate per l’uso delle inquadrature
e della luce, per la bellezza ed
armonia dei colori, nonché per le
scelte formali e compositive.
• Un messaggio pubblicitario risulta EFFICACE se
rispetta le seguenti
(cioè il modo in cui viene costruito):
1. SEMPLIFICAZIONE: consiste nella riduzione
all’essenziale, eliminando ogni elemento superfluo che
distragga dalla comprensione immediata; quindi
poche FIGURE e poche PAROLE, ma significative.
2. SIMBOLIZZAZIONE: consiste nel trovare immagini e
figure in grado di rappresentare in modo sintetico,
chiaro ed immediato un’idea o un concetto.
3. RIPETIZIONE: la ripresa di forme, marchi, parole ed
immagini facilita la comprensione e la memorizzazione
del messaggio
4. CONCRETEZZA: il prodotto si deve riconoscere
subito…
5. ORIGINALITA’: consiste nel proporre immagini
sempre nuove e ricche di fantasia, in grado di
attirare e fissare l’attenzione del consumatore,
creando in lui la disposizione a trasferire
quell’originalità al prodotto.
6. CAPACITA’ DI SUSCITARE EMOZIONI: consiste nel
presentare immagini suggestive e affascinanti
così da creare nel consumatore nuovi bisogni e
nuovi desideri; naturalmente la p. che predilige
questa caratteristica, curerà particolarmente la
presentazione e l’estetica dell’immagine.
1. SEMPLIFICAZIONE
2. SIMBOLIZZAZIONE
3. RIPETIZIONE
4. CONCRETEZZA
5. ORIGINALITA’
6. CAPACITA’ DI
SUSCITARE EMOZIONI
TARGET (“bersaglio”), cioè
un gruppo di persone
definite secondo parametri
di età, sesso, classe sociale,
provenienza geografica e
culturale, gusti ed interessi
specifici a cui si «rivolge»
(mira) il messaggio
pubblicitario.
Campagna di comunicazione per pubblicizzare Shoes from Italy (Agenzia: Le Balene; solo per il
mercato statunitense). L‘ headline (SLOGAN) recita It takes more than money to foot the bill
(Non basta il denaro per pagare il conto): il gioco di parole con foot, piede, è coerente con una
pubblicità di calzature. Gli oggetti della «natura morta» richiamano le virtù per le quali
l'Italia è celebre nel mondo, vale a dire l'arte (scultura, architettura), il vino e la musica.
Le scarpe italiane sono presentate come espressione del medesimo genio italico.
Il messaggio punta sull’avventura, sul
fascino dell’esotico, sul gusto per l’ignoto,
sull’evasione dalla realtà in un mondo di
fantasia; così colpisce fortemente il target
di coloro che desiderano uscire dal
monotono e insoddisfacente vivere
quotidiano .
La figura umana femminile, sempre più spesso maschile, più o
meno “vestita”, sempre attraente e fisicamente “perfetta”,
costituisce un richiamo “naturale” molto forte, sia per il
fascino e la seduzione che esercita sulle persone del sesso
opposto, sia per il desiderio di imitazione che suscita in quelle
dello stesso sesso. Acquistando quel prodotto, ci si illude di
poter conquistare o di poter somigliare a quel modello.
1973 Oliviero Toscani
Dalla famiglia «del Mulino Bianco» all'amore in
tutte le sue forme: la pubblicità si evolve e apre
gli occhi sulla società di oggi, lasciando "entrare"
nel quadro anche modelli di famiglia alternativi.
La crescente sensibilità ecologista e l’attenzione verso le
problematiche ambientali, vengono sfruttate per proporre la
“supposta naturalità” o il rispetto dell’ambiente quali
caratteristiche salienti del prodotto, trasmettendo quel senso
di fiducia o di soddisfazione per un ‘acquisto che fa sentire
responsabili e attenti al bene proprio e all’interesse comune .
noto ed apprezzato, risulta molto convincente in quanto il fascino
personale o la simpatia che suscita, vengono
automaticamente estesi al prodotto.
Kristen Stewart
Questo argomento mira a far sì che il consumatore,
usando il prodotto pubblicizzato, si senta accettato
ed inserito in un gruppo particolare (il giovane, lo
sportivo, il raffinato, la casalinga, ecc)
Valorizzare la propria personalità attraverso atteggiamenti
disinvolti, comportamenti originali o che “infrangono le regole”,
l’evidente prestanza fisica con la cura accentuata del proprio
corpo, la simpatia personale, interessi e gusti particolari, il
successo professionale, ecc… per distinguersi dalla “massa” è
un’aspirazione di molti; la pubblicità insinua l’idea che ciò sia
possibile a tutti, a patto di usare quel prodotto. (argomento
emotivo). Oggi si vedono diffusamente rappresentate diverse
forme di narcisismo infantile più o meno patologico, poiché la
pubblicità provoca una distorsione dell’ ‘amore per se stessi’ in
senso egoistico e megalomane.
Si cerca di rendere più
desiderabili certi prodotti
presentandoli come il risultato
dell’innovazione tecnologica o
dei più recenti studi scientifici.
I giovani oggi utilizzano il termine tecnologia per definire quello che in realtà rappresenta la
periferia della tecnologia. Associano spesso tale termine ad oggetti che offrono illusive
sensazioni di evoluzione. Nascono così siti internet e blog che utilizzano impropriamente il
termine nel titolo al fine di comunicare che si sta parlando dell’ultimo modello del prodotto x.
Domanda retorica: “Se l’aggiornamento tecnologico è rappresentato
dall’ultimo smartphone, che cosa saranno mai: le nanotecnologie, lo
studio dei fenomeni termoelettrici, gli accumulatori di energia
cinetica a volano, le strutture realizzate basandosi sullo studio della
biomimetica, gli smart materials, i materiali piezoelettrici di cui sono
dotati i marciapiedi di un corso di Tolosa che autoalimentano i
lampioni, le stampanti 3D, il taglio al plasma, i generatori
termoelettrici, i sistemi E.R.S., il fotovoltaico retrofit, ecc.?”.
Prima o dopo il termine tecnologia è sempre bene porre un secondo termine che definisce
la branca alla quale ci si riferisce (vedi ad es. nanotecnologie, tecnologia meccanica,
tecnologia dei materiali, tecnologia alimentare, tecnologia microelettronica, tecnologia delle
costruzioni, tecnologia delle comunicazioni, ecc.) per evitare di finire nel vago o, peggio,
svalutare un concetto che ha un peso decisamente maggiore di un affascinante gadget.
• I consigli dati da un esperto (reale o presunto) risultano
sempre molto convincenti circa l’alta qualità ed i vantaggi
offerti dal prodotto. (argomento misto)
sottolineare il prezzo conveniente o
l’economia d’uso del prodotto, può
convincere all’acquisto il target dei
consumatori meno abbienti.
si presentano immagini riferite ad opere d’arte del
passato o recenti, ad ambienti museali o a biblioteche,
alla storia del cinema, alla musica classica, etnica o
moderna, al teatro, alla danza, alla poesia, alla
letteratura, alla filosofia, a culture di etnie o di popoli
diversi, ecc… La p. si rivolge al target degli intenditori e
degli intellettuali che apprezzano di veder valorizzata la
loro “elite” e danno al prodotto un “valore aggiunto”
che lo eleva dai consumi di massa. (argomento
emotivo)
D.G. ROSSETTI, Il petalo
di rosa, disegno (1865)
Antonio Canova, Paolina Borghese
Bonaparte come Venere vincitrice
Nel 2000 sulla stampa periodica e quotidiana
appare la pubblicità di una macchina per il
caffè del marchio Lavazza, curata da
Armando Testa.
Si tratta di un vero e proprio calco figurativo
del quadro più famoso di Pellizza da
Volpedo, Il Quarto Stato (olio su tela, 1898-
1901), solo che i protagonisti - braccianti e
operai - sono sostituiti da una schiera di
'colletti bianchi' in giacca e cravatta o
tailleur, e la donna in primo piano non tiene
tra le braccia un bambino ma l'apparecchio
per il caffè reclamizzato. Anche la gamma
cromatica è simile, giocata sul predominio di
tonalità ocra, brune e rosate che, nella foto
pubblicitaria, sono ravvivate da una più
incisiva presenza di bianchi e rossi.
Il quadro è considerato "il monumento» più
alto che il movimento operaio abbia mai
potuto vantare in Italia ed un vero
caposaldo della pittura a sfondo sociale.
Armando Testa gioca ironicamente con
tutto questo. L'headline recita 'Tutti hanno
diritto a una buona pausa caffè', nel payoff
si ribadisce che il prodotto reclamizzato è 'il
tuo ideale compagno di lavoro' e la lunga
body-copy si apre così: 'Per avere in ogni
ufficio un grande espresso firmato Lavazza
non è necessario fare una rivoluzione'.
Pellizza da Volpedo, Il quarto stato. 1898-1901
olio su tela, cm 545 x 293
Milano, Galleria d'Arte Moderna.
• Il termine logo (dal greco logos=parola) è l'abbreviazione di
logotipo e si usa per indicare la scritta (il nome) di un'azienda o di
una marca (brand). Il logo, solitamente, è un elemento di testo
scritto con la font (tipo di carattere grafico)istituzionale che può
essere più o meno caratterizzata.
• Il marchio è un simbolo grafico che riesce a rappresentare, in
sintesi, un'azienda, un prodotto o una marca (brand) evocandone
i valori, i caratteri distintivi e l'identità visiva
• Il marchio, solitamente, è abbinato al logotipo; esistono marchi che sono
separati dal logo perché sufficientemente conosciuti per cui il brand è
identificabile anche senza l'inserimento del nome. Assai più comune è
incontrare dei logotipi che per la loro caratterizzazione sono essi stessi un
"marchio”.
• La ragione principale per cui una società decide di adottare un logo, è
quella di potersi distinguere dai suoi rivali grazie ad un design unico e
distinguibile.
Bella idea di Allianz … Questa non è
una pipa, recita la pubblicità, con
evidente riferimento al celeberrimo
quadro di Magritte … e poi aggiunge
: Questo è un aggeggio che
compromette i bronchi in modo
fatale …
La Pubblicità Sociale, detta anche campagna
di utilità sociale, è quella forma di pubblicità
che sfrutta le proprie caratteristiche
principali con lo scopo di sensibilizzare
l’opinione pubblica su problematiche di
carattere morale e civile che interessano
l’intera comunità ; per farlo molto spesso
ricorre a immagini dirette e d’impatto che
siano in grado di trasmettere con forza il
messaggio alla COSCIENZA degli individui.
• La pubblicità nella sua forma più simile a quella odierna nasce nell’Ottocento, più precisamente
tra il 1870 e il 1910 quando si ebbe il massimo dell’incremento demografico che si sia registrato
fino ad oggi nelle aree industrializzate; ciò portò lentamente, ma inesorabilmente alla scomparsa
definitiva dell’autoconsumo contadino (tutto veniva prodotto artigianalmente) e delle lavorazioni
a domicilio (lattoniere, ciabattino, falegname, materassaio, sarto, ecc.).
• L’industria dette una svolta definitiva alla propria struttura produttiva: se prima era rivolta
essenzialmente alla produzione delle grandi strutture meccaniche (ferrovie, macchine utensili,
armi, ecc.) ora tende a sviluppare la produzione di oggetti d’uso quotidiano, e dei beni di
consumo durevoli più tardi. E’ dopo il 1870 che comincia la produzione in serie del mobilio e degli
utensili da cucina metallici, comincia l’inscatolamento della frutta e delle marmellate; sempre
prima del 1910 vengono gettati sul mercato dell’industria chimica i primi due grandi medicinali di
largo impiego individuale. Nello stesso periodo arrivano sul mercato beni di consumo durevoli,
quali la macchina per cucire, la macchina per scrivere, la macchina fotografica, la bicicletta.
• Il rapporto non è più tra grande industria e grande acquirente, ma tra grande industria e singolo
acquirente.
• Attraverso la produzione in serie l’industra riesce ad abbassare il costo dei prodotti, ma per
coprire le spese di produzione (costo dei macchinari e dell’energia per farli funzionare, paga agli
operai, investimenti per il miglioramento tecnologico, ecc…) deve vendere a molti acquirenti le
migliaia e milioni di prodotti realizzati.
• Per raggiungere le masse degli individui – consumatori, nel loro complesso e singolarmente, si
cercano nuovi sistemi di vendita, quale quello a rate ( e più tardi per corrispondenza) o
realizzando una capillare assistenza commerciale e tecnica; ma soprattutto si puntò sulla
PUBBLICITA’ (“la pubblicità è l’anima del commercio”).
• La pubblicità comunica attraverso diversi MEDIA (MASS-MEDIA, cioè
mezzi di comunicazione di massa):
- MANIFESTI murali e PAGINE stampate
- SPOT IN TELEVISIONE e al CINEMA
- CONFEZIONE del prodotto (packaging)
- PANNELLI con insegne elettroniche
- Pubblicità ON LINE
Ai nostri giorni le «vecchie» tecniche del
, della e della
, si sono velocemente
evolute nella
(Grafica vettoriale, Grafica pittorica con
fotomontaggi e fotoritocchi, illustrazioni
e creazione immagini, impaginazione
elettronica, Web Design con
progettazione di siti statici, Grafica in
movimento, Lettering…).
L’uso del computer ha raggiunto livelli
tecnico – artistici notevoli, in particolare
negli effetti speciali computerizzati dell’
illustrazione digitale e delle immagini in
movimento.
Infatti, come tutti sanno,
cominciò il serpente a
decantare a Eva le virtù
della sua frutta.
Cesare Marchi
(scrittore e giornalista)
La pubblicità non è soltanto
uno strumento per orientare
all’acquisto di prodotti, ma
anche un modello che
influenza i comportamenti
adottati nella vita di tutti i
giorni ed un potente viatico
di promozione e
legittimazione ideologica
della cultura del consumo.
(Daniela Martino)
La pubblicità è vecchia come il mondo!
1. Il prodotto pubblicizzato è …
2. La marca è … ed è rappresentata da… (marchio e/o
LOGO, descrivi e disegna)
3. Si rivolge al target ….
4. Viene usato un argomento (razionale, emotivo, misto
- spiega qual’è e da cosa lo si capisce …)
5. Lo SLOGAN (headline) è……; ci sono parole che
corrispondono ad elementi dell’immagine (se sì, spiega
quali…)
6. L’immagine rispetta le seguenti caratteristiche FORMALI:
semplificazione, simbolizzazione, ripetizione, concretezza,
originalità, capacità di suscitare emozioni… (spiega…)
7. La COMPOSIZIONE è SIMMETRICA/ASIMMETRICA ed
esprime (ordine ed equilibrio o dinamismo e vitalità…)
8. Il PESO VISIVO è collocato … (al centro, in alto, in basso,
a dx, a sinistra…) perché in quel punto vediamo…
9. I COLORI sono in ARMONIA/in CONTRASTO , caldi/freddi, vivaci/delicati, chiari/scuri, neutri…
ed esprimono sensazioni di … (energia, allegria e vitalità/ dolcezza e morbidezza/ malinconia
e/o tristezza/ mistero ed inquietudine/ passione e calore/ freschezza e serenità/ tensione ed
aggressività/ serietà e rigore…)
10. La tecnica usata è … (fotografia/disegno/ pittura / fotomontaggio/fotoritocco/illustrazione
digitale, ecc…)
11. L’aspetto che più COLPISCE in questo messaggio è… (originalità, fantasia, ambiguità, ironia,
eleganza e bellezza formale, semplicità essenziale o eccesso e confusione, rigore e serietà…)

More Related Content

Similar to L'immagine pubblicitaria

La pubblicità sessista
La pubblicità sessistaLa pubblicità sessista
La pubblicità sessista
Graziella Priulla
 
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketing
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketingChanel - Due "C" tra semiotica e marketing
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketing
Nicolò Montevecchi
 
Slide Show - A Red Carpet to a New Life
Slide Show - A Red Carpet to a New LifeSlide Show - A Red Carpet to a New Life
Slide Show - A Red Carpet to a New Life
Marcello Marziale
 
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazioneMarketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
Claudio Simbula
 
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeone
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca SimeoneArti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeone
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeonemeetingsalongtheedge
 
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends Lab
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends LabIl marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends Lab
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends LabFrancesca Uss
 
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
Sarah Cillo
 
Consumo liquido
Consumo liquidoConsumo liquido
Consumo liquidoerikabordi
 
Marco paliotti Portfolio
Marco paliotti Portfolio Marco paliotti Portfolio
Marco paliotti Portfolio
MarcoPaliotti
 
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
Gabriele Qualizza
 
Che consumatore sostenibile sei?
Che consumatore sostenibile sei? Che consumatore sostenibile sei?
Che consumatore sostenibile sei?
Punto 3 Srl
 
Università non convenzionale
Università non convenzionaleUniversità non convenzionale
Università non convenzionale
Andrea Riccio
 
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicolo
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicoloIstant paper sulla comunicazione del settore vitivinicolo
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicoloMarcello Di Vita
 
Future Trends and LuXury
Future Trends and LuXuryFuture Trends and LuXury
Future Trends and LuXury
Adacto
 
Presentazione Wip Racconti Ok
Presentazione Wip Racconti OkPresentazione Wip Racconti Ok
Presentazione Wip Racconti Ok
Maria Percoco
 
Nescafe'
Nescafe'Nescafe'
Nescafe'
Enzo Bartalotta
 
Eventmag sept 08
Eventmag sept 08Eventmag sept 08
Eventmag sept 08
The Next Agency
 
Facebook Fan Page&Storytelling_def
Facebook Fan Page&Storytelling_defFacebook Fan Page&Storytelling_def
Facebook Fan Page&Storytelling_deftagbologna lab
 

Similar to L'immagine pubblicitaria (20)

La pubblicità sessista
La pubblicità sessistaLa pubblicità sessista
La pubblicità sessista
 
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketing
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketingChanel - Due "C" tra semiotica e marketing
Chanel - Due "C" tra semiotica e marketing
 
Slide Show - A Red Carpet to a New Life
Slide Show - A Red Carpet to a New LifeSlide Show - A Red Carpet to a New Life
Slide Show - A Red Carpet to a New Life
 
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazioneMarketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
Marketing culturale e nuovi strumenti di comunicazione
 
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeone
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca SimeoneArti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeone
Arti e Culture Digitali, Lezione 2, Luca Simeone
 
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends Lab
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends LabIl marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends Lab
Il marketing esperienziale come risorsa strategica: il caso Nokia Trends Lab
 
Alma Mater Studiorum
Alma Mater StudiorumAlma Mater Studiorum
Alma Mater Studiorum
 
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
Tesi: La comunicazione d'impresa e il marketing virale.
 
Consumo liquido
Consumo liquidoConsumo liquido
Consumo liquido
 
Marco paliotti Portfolio
Marco paliotti Portfolio Marco paliotti Portfolio
Marco paliotti Portfolio
 
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
It all starts with a story: brand e strategie narrative per comunicare l'offe...
 
Che consumatore sostenibile sei?
Che consumatore sostenibile sei? Che consumatore sostenibile sei?
Che consumatore sostenibile sei?
 
Università non convenzionale
Università non convenzionaleUniversità non convenzionale
Università non convenzionale
 
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicolo
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicoloIstant paper sulla comunicazione del settore vitivinicolo
Istant paper sulla comunicazione del settore vitivinicolo
 
Future Trends and LuXury
Future Trends and LuXuryFuture Trends and LuXury
Future Trends and LuXury
 
Presentazione Wip Racconti Ok
Presentazione Wip Racconti OkPresentazione Wip Racconti Ok
Presentazione Wip Racconti Ok
 
Nescafe'
Nescafe'Nescafe'
Nescafe'
 
Eventmag sept 08
Eventmag sept 08Eventmag sept 08
Eventmag sept 08
 
Facebook Fan Page&Storytelling_def
Facebook Fan Page&Storytelling_defFacebook Fan Page&Storytelling_def
Facebook Fan Page&Storytelling_def
 
globaltrend09
globaltrend09globaltrend09
globaltrend09
 

More from esterbesusso

2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani
esterbesusso
 
2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani
esterbesusso
 
Progettare una visita guidata
Progettare una visita guidataProgettare una visita guidata
Progettare una visita guidata
esterbesusso
 
Terre di fiaba
Terre di fiabaTerre di fiaba
Terre di fiaba
esterbesusso
 
Terre di fiaba
Terre di fiabaTerre di fiaba
Terre di fiaba
esterbesusso
 
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
esterbesusso
 
2018 addensamenti spaziali
2018 addensamenti spaziali 2018 addensamenti spaziali
2018 addensamenti spaziali
esterbesusso
 
Giornata della memoria
Giornata della memoriaGiornata della memoria
Giornata della memoria
esterbesusso
 
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
esterbesusso
 
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
esterbesusso
 
Laboratori continuita zanellato
Laboratori continuita zanellatoLaboratori continuita zanellato
Laboratori continuita zanellato
esterbesusso
 
Presentazione irc carraro matteo 3 e
Presentazione irc carraro matteo 3 ePresentazione irc carraro matteo 3 e
Presentazione irc carraro matteo 3 e
esterbesusso
 
Zanellato iscrizioni 2017 2018
Zanellato iscrizioni 2017 2018Zanellato iscrizioni 2017 2018
Zanellato iscrizioni 2017 2018
esterbesusso
 
Locandina a.s. 2017 2018 Zanellato
Locandina a.s. 2017 2018 ZanellatoLocandina a.s. 2017 2018 Zanellato
Locandina a.s. 2017 2018 Zanellato
esterbesusso
 
Laboratori continuita' Zanellato a. s. 2017 2018
Laboratori continuita'  Zanellato a. s. 2017 2018Laboratori continuita'  Zanellato a. s. 2017 2018
Laboratori continuita' Zanellato a. s. 2017 2018
esterbesusso
 
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
esterbesusso
 
2016 grattacieli in prospettiva
2016 grattacieli in prospettiva2016 grattacieli in prospettiva
2016 grattacieli in prospettiva
esterbesusso
 
Dall'agricoltore al consumatore
Dall'agricoltore al consumatoreDall'agricoltore al consumatore
Dall'agricoltore al consumatore
esterbesusso
 
I paesaggi della nostalgia
I paesaggi della nostalgiaI paesaggi della nostalgia
I paesaggi della nostalgia
esterbesusso
 
2016 prof.ssa dindiani foto monet e fauves
2016 prof.ssa dindiani  foto monet e fauves2016 prof.ssa dindiani  foto monet e fauves
2016 prof.ssa dindiani foto monet e fauves
esterbesusso
 

More from esterbesusso (20)

2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani
 
2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani2018 claristorio prof.ssa dindiani
2018 claristorio prof.ssa dindiani
 
Progettare una visita guidata
Progettare una visita guidataProgettare una visita guidata
Progettare una visita guidata
 
Terre di fiaba
Terre di fiabaTerre di fiaba
Terre di fiaba
 
Terre di fiaba
Terre di fiabaTerre di fiaba
Terre di fiaba
 
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
2018 tappeti di foglie prof.ssa dindiani
 
2018 addensamenti spaziali
2018 addensamenti spaziali 2018 addensamenti spaziali
2018 addensamenti spaziali
 
Giornata della memoria
Giornata della memoriaGiornata della memoria
Giornata della memoria
 
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
Plesso Zanellato iscrizioni 2018 2019
 
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
Locandina iscrizioni zanellato 2018 2019
 
Laboratori continuita zanellato
Laboratori continuita zanellatoLaboratori continuita zanellato
Laboratori continuita zanellato
 
Presentazione irc carraro matteo 3 e
Presentazione irc carraro matteo 3 ePresentazione irc carraro matteo 3 e
Presentazione irc carraro matteo 3 e
 
Zanellato iscrizioni 2017 2018
Zanellato iscrizioni 2017 2018Zanellato iscrizioni 2017 2018
Zanellato iscrizioni 2017 2018
 
Locandina a.s. 2017 2018 Zanellato
Locandina a.s. 2017 2018 ZanellatoLocandina a.s. 2017 2018 Zanellato
Locandina a.s. 2017 2018 Zanellato
 
Laboratori continuita' Zanellato a. s. 2017 2018
Laboratori continuita'  Zanellato a. s. 2017 2018Laboratori continuita'  Zanellato a. s. 2017 2018
Laboratori continuita' Zanellato a. s. 2017 2018
 
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
2016 selfie fauve prof.ssa dindiani
 
2016 grattacieli in prospettiva
2016 grattacieli in prospettiva2016 grattacieli in prospettiva
2016 grattacieli in prospettiva
 
Dall'agricoltore al consumatore
Dall'agricoltore al consumatoreDall'agricoltore al consumatore
Dall'agricoltore al consumatore
 
I paesaggi della nostalgia
I paesaggi della nostalgiaI paesaggi della nostalgia
I paesaggi della nostalgia
 
2016 prof.ssa dindiani foto monet e fauves
2016 prof.ssa dindiani  foto monet e fauves2016 prof.ssa dindiani  foto monet e fauves
2016 prof.ssa dindiani foto monet e fauves
 

L'immagine pubblicitaria

  • 1.
  • 2.
  • 3. perché risveglia in noi intense ed ...
  • 4. Per attirare il consumatore ed «orientarlo» nell’acquisto di un prodotto piuttosto che un altro, nelle agenzie lavorano psicologi esperti nella comunicazione che utilizzano sofisticate strategie di “persuasione occulta”. Nella «progettazione» di un messaggio pubblicitario vengono sollecitati precisi :
  • 5. - Il : vengono presentati personaggi affascinanti, belli, ricchi, simpatici ed originali, tanto interessanti e “perfetti”, da essere presi come da imitare; la motivazione ‘più alta’ riguarda il raggiungimento di un ‘ideale dell’Io’ che genera soddisfazione interiore, fiducia e autostima, ma spesso questo processo produce nel consumatore una sensazione di inadeguatezza, di inferiorità, di insoddisfazione, di frustrazione, che solo in parte e per breve tempo vengono colmate dall’acquisto del prodotto pubblicizzato.
  • 6. - Il : vengono presentati personaggi “normali” e situazioni quotidiane, tanto consuete che il consumatore riconosce in esse le proprie aspettative e problematiche, le proprie condizioni di vita; questo processo trasmette una sensazione di fiducia e di sicurezza che porta all’acquisto di quel prodotto.
  • 7. - Il : in questo caso la ‘peack experience’* viene espressa in negativo, evidenziando situazioni di inferiorità e di disagio dovute alla mancanza implicita o esplicita del prodotto o del marchio pubblicizzato *Esperienza di picco: sono momenti particolarmente gioiosi ed emozionante nella vita, con sentimenti improvvisi di intensa felicità e benessere, meraviglia e stupore, ispirati da una profonda meditazione, da intensi sentimenti di amore, dall'esposizione alla grande arte o alla musica, o alla bellezza travolgente della natura.
  • 8. • Un bravo grafico pubblicitario è in grado di ottenere immagini esteticamente molto piacevoli e curate per l’uso delle inquadrature e della luce, per la bellezza ed armonia dei colori, nonché per le scelte formali e compositive.
  • 9. • Un messaggio pubblicitario risulta EFFICACE se rispetta le seguenti (cioè il modo in cui viene costruito): 1. SEMPLIFICAZIONE: consiste nella riduzione all’essenziale, eliminando ogni elemento superfluo che distragga dalla comprensione immediata; quindi poche FIGURE e poche PAROLE, ma significative. 2. SIMBOLIZZAZIONE: consiste nel trovare immagini e figure in grado di rappresentare in modo sintetico, chiaro ed immediato un’idea o un concetto. 3. RIPETIZIONE: la ripresa di forme, marchi, parole ed immagini facilita la comprensione e la memorizzazione del messaggio
  • 10. 4. CONCRETEZZA: il prodotto si deve riconoscere subito… 5. ORIGINALITA’: consiste nel proporre immagini sempre nuove e ricche di fantasia, in grado di attirare e fissare l’attenzione del consumatore, creando in lui la disposizione a trasferire quell’originalità al prodotto. 6. CAPACITA’ DI SUSCITARE EMOZIONI: consiste nel presentare immagini suggestive e affascinanti così da creare nel consumatore nuovi bisogni e nuovi desideri; naturalmente la p. che predilige questa caratteristica, curerà particolarmente la presentazione e l’estetica dell’immagine.
  • 11. 1. SEMPLIFICAZIONE 2. SIMBOLIZZAZIONE 3. RIPETIZIONE 4. CONCRETEZZA 5. ORIGINALITA’ 6. CAPACITA’ DI SUSCITARE EMOZIONI
  • 12. TARGET (“bersaglio”), cioè un gruppo di persone definite secondo parametri di età, sesso, classe sociale, provenienza geografica e culturale, gusti ed interessi specifici a cui si «rivolge» (mira) il messaggio pubblicitario.
  • 13. Campagna di comunicazione per pubblicizzare Shoes from Italy (Agenzia: Le Balene; solo per il mercato statunitense). L‘ headline (SLOGAN) recita It takes more than money to foot the bill (Non basta il denaro per pagare il conto): il gioco di parole con foot, piede, è coerente con una pubblicità di calzature. Gli oggetti della «natura morta» richiamano le virtù per le quali l'Italia è celebre nel mondo, vale a dire l'arte (scultura, architettura), il vino e la musica. Le scarpe italiane sono presentate come espressione del medesimo genio italico.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17. Il messaggio punta sull’avventura, sul fascino dell’esotico, sul gusto per l’ignoto, sull’evasione dalla realtà in un mondo di fantasia; così colpisce fortemente il target di coloro che desiderano uscire dal monotono e insoddisfacente vivere quotidiano .
  • 18. La figura umana femminile, sempre più spesso maschile, più o meno “vestita”, sempre attraente e fisicamente “perfetta”, costituisce un richiamo “naturale” molto forte, sia per il fascino e la seduzione che esercita sulle persone del sesso opposto, sia per il desiderio di imitazione che suscita in quelle dello stesso sesso. Acquistando quel prodotto, ci si illude di poter conquistare o di poter somigliare a quel modello. 1973 Oliviero Toscani
  • 19.
  • 20. Dalla famiglia «del Mulino Bianco» all'amore in tutte le sue forme: la pubblicità si evolve e apre gli occhi sulla società di oggi, lasciando "entrare" nel quadro anche modelli di famiglia alternativi.
  • 21. La crescente sensibilità ecologista e l’attenzione verso le problematiche ambientali, vengono sfruttate per proporre la “supposta naturalità” o il rispetto dell’ambiente quali caratteristiche salienti del prodotto, trasmettendo quel senso di fiducia o di soddisfazione per un ‘acquisto che fa sentire responsabili e attenti al bene proprio e all’interesse comune .
  • 22. noto ed apprezzato, risulta molto convincente in quanto il fascino personale o la simpatia che suscita, vengono automaticamente estesi al prodotto. Kristen Stewart
  • 23. Questo argomento mira a far sì che il consumatore, usando il prodotto pubblicizzato, si senta accettato ed inserito in un gruppo particolare (il giovane, lo sportivo, il raffinato, la casalinga, ecc)
  • 24. Valorizzare la propria personalità attraverso atteggiamenti disinvolti, comportamenti originali o che “infrangono le regole”, l’evidente prestanza fisica con la cura accentuata del proprio corpo, la simpatia personale, interessi e gusti particolari, il successo professionale, ecc… per distinguersi dalla “massa” è un’aspirazione di molti; la pubblicità insinua l’idea che ciò sia possibile a tutti, a patto di usare quel prodotto. (argomento emotivo). Oggi si vedono diffusamente rappresentate diverse forme di narcisismo infantile più o meno patologico, poiché la pubblicità provoca una distorsione dell’ ‘amore per se stessi’ in senso egoistico e megalomane.
  • 25.
  • 26. Si cerca di rendere più desiderabili certi prodotti presentandoli come il risultato dell’innovazione tecnologica o dei più recenti studi scientifici.
  • 27. I giovani oggi utilizzano il termine tecnologia per definire quello che in realtà rappresenta la periferia della tecnologia. Associano spesso tale termine ad oggetti che offrono illusive sensazioni di evoluzione. Nascono così siti internet e blog che utilizzano impropriamente il termine nel titolo al fine di comunicare che si sta parlando dell’ultimo modello del prodotto x. Domanda retorica: “Se l’aggiornamento tecnologico è rappresentato dall’ultimo smartphone, che cosa saranno mai: le nanotecnologie, lo studio dei fenomeni termoelettrici, gli accumulatori di energia cinetica a volano, le strutture realizzate basandosi sullo studio della biomimetica, gli smart materials, i materiali piezoelettrici di cui sono dotati i marciapiedi di un corso di Tolosa che autoalimentano i lampioni, le stampanti 3D, il taglio al plasma, i generatori termoelettrici, i sistemi E.R.S., il fotovoltaico retrofit, ecc.?”. Prima o dopo il termine tecnologia è sempre bene porre un secondo termine che definisce la branca alla quale ci si riferisce (vedi ad es. nanotecnologie, tecnologia meccanica, tecnologia dei materiali, tecnologia alimentare, tecnologia microelettronica, tecnologia delle costruzioni, tecnologia delle comunicazioni, ecc.) per evitare di finire nel vago o, peggio, svalutare un concetto che ha un peso decisamente maggiore di un affascinante gadget.
  • 28. • I consigli dati da un esperto (reale o presunto) risultano sempre molto convincenti circa l’alta qualità ed i vantaggi offerti dal prodotto. (argomento misto)
  • 29. sottolineare il prezzo conveniente o l’economia d’uso del prodotto, può convincere all’acquisto il target dei consumatori meno abbienti.
  • 30. si presentano immagini riferite ad opere d’arte del passato o recenti, ad ambienti museali o a biblioteche, alla storia del cinema, alla musica classica, etnica o moderna, al teatro, alla danza, alla poesia, alla letteratura, alla filosofia, a culture di etnie o di popoli diversi, ecc… La p. si rivolge al target degli intenditori e degli intellettuali che apprezzano di veder valorizzata la loro “elite” e danno al prodotto un “valore aggiunto” che lo eleva dai consumi di massa. (argomento emotivo)
  • 31. D.G. ROSSETTI, Il petalo di rosa, disegno (1865) Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte come Venere vincitrice
  • 32.
  • 33. Nel 2000 sulla stampa periodica e quotidiana appare la pubblicità di una macchina per il caffè del marchio Lavazza, curata da Armando Testa. Si tratta di un vero e proprio calco figurativo del quadro più famoso di Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato (olio su tela, 1898- 1901), solo che i protagonisti - braccianti e operai - sono sostituiti da una schiera di 'colletti bianchi' in giacca e cravatta o tailleur, e la donna in primo piano non tiene tra le braccia un bambino ma l'apparecchio per il caffè reclamizzato. Anche la gamma cromatica è simile, giocata sul predominio di tonalità ocra, brune e rosate che, nella foto pubblicitaria, sono ravvivate da una più incisiva presenza di bianchi e rossi. Il quadro è considerato "il monumento» più alto che il movimento operaio abbia mai potuto vantare in Italia ed un vero caposaldo della pittura a sfondo sociale. Armando Testa gioca ironicamente con tutto questo. L'headline recita 'Tutti hanno diritto a una buona pausa caffè', nel payoff si ribadisce che il prodotto reclamizzato è 'il tuo ideale compagno di lavoro' e la lunga body-copy si apre così: 'Per avere in ogni ufficio un grande espresso firmato Lavazza non è necessario fare una rivoluzione'. Pellizza da Volpedo, Il quarto stato. 1898-1901 olio su tela, cm 545 x 293 Milano, Galleria d'Arte Moderna.
  • 34. • Il termine logo (dal greco logos=parola) è l'abbreviazione di logotipo e si usa per indicare la scritta (il nome) di un'azienda o di una marca (brand). Il logo, solitamente, è un elemento di testo scritto con la font (tipo di carattere grafico)istituzionale che può essere più o meno caratterizzata. • Il marchio è un simbolo grafico che riesce a rappresentare, in sintesi, un'azienda, un prodotto o una marca (brand) evocandone i valori, i caratteri distintivi e l'identità visiva • Il marchio, solitamente, è abbinato al logotipo; esistono marchi che sono separati dal logo perché sufficientemente conosciuti per cui il brand è identificabile anche senza l'inserimento del nome. Assai più comune è incontrare dei logotipi che per la loro caratterizzazione sono essi stessi un "marchio”. • La ragione principale per cui una società decide di adottare un logo, è quella di potersi distinguere dai suoi rivali grazie ad un design unico e distinguibile.
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38. Bella idea di Allianz … Questa non è una pipa, recita la pubblicità, con evidente riferimento al celeberrimo quadro di Magritte … e poi aggiunge : Questo è un aggeggio che compromette i bronchi in modo fatale … La Pubblicità Sociale, detta anche campagna di utilità sociale, è quella forma di pubblicità che sfrutta le proprie caratteristiche principali con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su problematiche di carattere morale e civile che interessano l’intera comunità ; per farlo molto spesso ricorre a immagini dirette e d’impatto che siano in grado di trasmettere con forza il messaggio alla COSCIENZA degli individui.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42. • La pubblicità nella sua forma più simile a quella odierna nasce nell’Ottocento, più precisamente tra il 1870 e il 1910 quando si ebbe il massimo dell’incremento demografico che si sia registrato fino ad oggi nelle aree industrializzate; ciò portò lentamente, ma inesorabilmente alla scomparsa definitiva dell’autoconsumo contadino (tutto veniva prodotto artigianalmente) e delle lavorazioni a domicilio (lattoniere, ciabattino, falegname, materassaio, sarto, ecc.). • L’industria dette una svolta definitiva alla propria struttura produttiva: se prima era rivolta essenzialmente alla produzione delle grandi strutture meccaniche (ferrovie, macchine utensili, armi, ecc.) ora tende a sviluppare la produzione di oggetti d’uso quotidiano, e dei beni di consumo durevoli più tardi. E’ dopo il 1870 che comincia la produzione in serie del mobilio e degli utensili da cucina metallici, comincia l’inscatolamento della frutta e delle marmellate; sempre prima del 1910 vengono gettati sul mercato dell’industria chimica i primi due grandi medicinali di largo impiego individuale. Nello stesso periodo arrivano sul mercato beni di consumo durevoli, quali la macchina per cucire, la macchina per scrivere, la macchina fotografica, la bicicletta. • Il rapporto non è più tra grande industria e grande acquirente, ma tra grande industria e singolo acquirente. • Attraverso la produzione in serie l’industra riesce ad abbassare il costo dei prodotti, ma per coprire le spese di produzione (costo dei macchinari e dell’energia per farli funzionare, paga agli operai, investimenti per il miglioramento tecnologico, ecc…) deve vendere a molti acquirenti le migliaia e milioni di prodotti realizzati. • Per raggiungere le masse degli individui – consumatori, nel loro complesso e singolarmente, si cercano nuovi sistemi di vendita, quale quello a rate ( e più tardi per corrispondenza) o realizzando una capillare assistenza commerciale e tecnica; ma soprattutto si puntò sulla PUBBLICITA’ (“la pubblicità è l’anima del commercio”).
  • 43. • La pubblicità comunica attraverso diversi MEDIA (MASS-MEDIA, cioè mezzi di comunicazione di massa): - MANIFESTI murali e PAGINE stampate - SPOT IN TELEVISIONE e al CINEMA - CONFEZIONE del prodotto (packaging) - PANNELLI con insegne elettroniche - Pubblicità ON LINE
  • 44.
  • 45. Ai nostri giorni le «vecchie» tecniche del , della e della , si sono velocemente evolute nella (Grafica vettoriale, Grafica pittorica con fotomontaggi e fotoritocchi, illustrazioni e creazione immagini, impaginazione elettronica, Web Design con progettazione di siti statici, Grafica in movimento, Lettering…). L’uso del computer ha raggiunto livelli tecnico – artistici notevoli, in particolare negli effetti speciali computerizzati dell’ illustrazione digitale e delle immagini in movimento.
  • 46.
  • 47. Infatti, come tutti sanno, cominciò il serpente a decantare a Eva le virtù della sua frutta. Cesare Marchi (scrittore e giornalista) La pubblicità non è soltanto uno strumento per orientare all’acquisto di prodotti, ma anche un modello che influenza i comportamenti adottati nella vita di tutti i giorni ed un potente viatico di promozione e legittimazione ideologica della cultura del consumo. (Daniela Martino) La pubblicità è vecchia come il mondo!
  • 48. 1. Il prodotto pubblicizzato è … 2. La marca è … ed è rappresentata da… (marchio e/o LOGO, descrivi e disegna) 3. Si rivolge al target …. 4. Viene usato un argomento (razionale, emotivo, misto - spiega qual’è e da cosa lo si capisce …) 5. Lo SLOGAN (headline) è……; ci sono parole che corrispondono ad elementi dell’immagine (se sì, spiega quali…) 6. L’immagine rispetta le seguenti caratteristiche FORMALI: semplificazione, simbolizzazione, ripetizione, concretezza, originalità, capacità di suscitare emozioni… (spiega…) 7. La COMPOSIZIONE è SIMMETRICA/ASIMMETRICA ed esprime (ordine ed equilibrio o dinamismo e vitalità…) 8. Il PESO VISIVO è collocato … (al centro, in alto, in basso, a dx, a sinistra…) perché in quel punto vediamo… 9. I COLORI sono in ARMONIA/in CONTRASTO , caldi/freddi, vivaci/delicati, chiari/scuri, neutri… ed esprimono sensazioni di … (energia, allegria e vitalità/ dolcezza e morbidezza/ malinconia e/o tristezza/ mistero ed inquietudine/ passione e calore/ freschezza e serenità/ tensione ed aggressività/ serietà e rigore…) 10. La tecnica usata è … (fotografia/disegno/ pittura / fotomontaggio/fotoritocco/illustrazione digitale, ecc…) 11. L’aspetto che più COLPISCE in questo messaggio è… (originalità, fantasia, ambiguità, ironia, eleganza e bellezza formale, semplicità essenziale o eccesso e confusione, rigore e serietà…)