Did you know? 80% of Twitter usage is on a mobile device. 35% of books on Amazon are for the Kindle. 25% of Americans in the past month said they have watched a short video on their phone. Mobile is driving the way we communicate, consume and connect; Drupal provides a superior mobile content delivery system. Why Drupal? Drupal’s node based platform allows site builders to easily repurpose content for consumption on smart phones, tablets and other mobile devices. Drupal’s tremendous flexibility to reformat content for delivery on mobile devices is built into the core, by separating presentation from content at the atomic level, site builders pick and choose which elements on a page they want to include on a mobile device, e.g. headline, teaser, text, demos and images. This session will showcase Drupal’s tremendous content flexibility and what it means for mobile devices and mobile application development.
Information / software architectures based on Content Management Systems (CMS)Valeria Pesce
Presented at the WORKSHOP ON INFORMATION SYSTEMS ARCHITECTURES held on 25th April 2010 as a side event of the IAALD 13th Congress in Montpeller, France, 26-29 April 2010.
Information on the workshop:
http://aims.fao.org/events/ciard-workshop-information-systems-architectures-iaald-2010
Did you know? 80% of Twitter usage is on a mobile device. 35% of books on Amazon are for the Kindle. 25% of Americans in the past month said they have watched a short video on their phone. Mobile is driving the way we communicate, consume and connect; Drupal provides a superior mobile content delivery system. Why Drupal? Drupal’s node based platform allows site builders to easily repurpose content for consumption on smart phones, tablets and other mobile devices. Drupal’s tremendous flexibility to reformat content for delivery on mobile devices is built into the core, by separating presentation from content at the atomic level, site builders pick and choose which elements on a page they want to include on a mobile device, e.g. headline, teaser, text, demos and images. This session will showcase Drupal’s tremendous content flexibility and what it means for mobile devices and mobile application development.
Information / software architectures based on Content Management Systems (CMS)Valeria Pesce
Presented at the WORKSHOP ON INFORMATION SYSTEMS ARCHITECTURES held on 25th April 2010 as a side event of the IAALD 13th Congress in Montpeller, France, 26-29 April 2010.
Information on the workshop:
http://aims.fao.org/events/ciard-workshop-information-systems-architectures-iaald-2010
Slides delle lezioni del corso "Strumenti e applicazioni del Web", Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo - A.A.2012-13 - Lezione del 9 maggio 2013.
Le registrazione della lezione si trova su YouTube:
Parte I: http://youtu.be/fBsx-_CdOzk
Parte II: http://youtu.be/ezGsVPQIsUY
Vedi anche www.corsow.wordpress.com
Sapienza Università di Roma
Anno Accademico 2012 – 2013
Informatica per gli Archivi e le Biblioteche
Prof.ssa Linda Giuva
Prof. Maurizio Caminito
Lezione 8a
AIB Toscana Formazione. Corso di aggiornamento professionale: Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. "TECNOLOGIE PER OPAC", Valdo pasqui, Firenze, 30 gennaio 2012. I Syndication feed (RSS), cenni sui widget, funzionalità e servizi offerti dalla tecnologia dei Portali.
Museo Torino - un esempio reale d'uso di NOSQL-GraphDB, Linked Data e Web Sem...Codemotion
La presentazione tenuta da Gian Luca Farina Perseu in occasione del Codemotion del 5 marzo 2011 a Roma - http://www.codemotion.it/
Verrà presentato il progetto Museo Torino, che implementa tutte le tecnologie per Web 3.0 (Web Semantico) grazie all'uso degli standard più recenti (RDFa e Open Graph) e alla progettazione basata sulla a filosofia dei Open Data. Il motore interno è invece basato su un GraphDB, una tecnologia perfetta per gestire linked data e con una struttura flessibile e mutevole nel tempo. Inoltre una architettura leggera e dinamica basata su servizi REST, rende semplice implementare moduli applicativi.
Presentazione al Corso di Accesso alle Risorse Bibliografiche per la Scuola del Dottorato in Scienze delle Produzioni Vegetali - Università degli Studi di Padova - Agripolis
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Codes of conduct for farm data sharing. Work done and ideas for a GODAN/CTA s...Valeria Pesce
Presentation given at the GODAN / CTA / KTBL workshop on "On legal and policy aspects of open data in agriculture affecting farmers" hed in Darmstadt on 25-26 July 2019.
Digital agriculture: ICT-amplified data asymmetries and power imbalances. Pol...Valeria Pesce
Presentation given at the World Bank / Georgetown University workshop "Digital Acceleration of Agricultural Transformation", 25 June 2019, Washington D.C.
Slides delle lezioni del corso "Strumenti e applicazioni del Web", Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo - A.A.2012-13 - Lezione del 9 maggio 2013.
Le registrazione della lezione si trova su YouTube:
Parte I: http://youtu.be/fBsx-_CdOzk
Parte II: http://youtu.be/ezGsVPQIsUY
Vedi anche www.corsow.wordpress.com
Sapienza Università di Roma
Anno Accademico 2012 – 2013
Informatica per gli Archivi e le Biblioteche
Prof.ssa Linda Giuva
Prof. Maurizio Caminito
Lezione 8a
AIB Toscana Formazione. Corso di aggiornamento professionale: Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. "TECNOLOGIE PER OPAC", Valdo pasqui, Firenze, 30 gennaio 2012. I Syndication feed (RSS), cenni sui widget, funzionalità e servizi offerti dalla tecnologia dei Portali.
Museo Torino - un esempio reale d'uso di NOSQL-GraphDB, Linked Data e Web Sem...Codemotion
La presentazione tenuta da Gian Luca Farina Perseu in occasione del Codemotion del 5 marzo 2011 a Roma - http://www.codemotion.it/
Verrà presentato il progetto Museo Torino, che implementa tutte le tecnologie per Web 3.0 (Web Semantico) grazie all'uso degli standard più recenti (RDFa e Open Graph) e alla progettazione basata sulla a filosofia dei Open Data. Il motore interno è invece basato su un GraphDB, una tecnologia perfetta per gestire linked data e con una struttura flessibile e mutevole nel tempo. Inoltre una architettura leggera e dinamica basata su servizi REST, rende semplice implementare moduli applicativi.
Presentazione al Corso di Accesso alle Risorse Bibliografiche per la Scuola del Dottorato in Scienze delle Produzioni Vegetali - Università degli Studi di Padova - Agripolis
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Codes of conduct for farm data sharing. Work done and ideas for a GODAN/CTA s...Valeria Pesce
Presentation given at the GODAN / CTA / KTBL workshop on "On legal and policy aspects of open data in agriculture affecting farmers" hed in Darmstadt on 25-26 July 2019.
Digital agriculture: ICT-amplified data asymmetries and power imbalances. Pol...Valeria Pesce
Presentation given at the World Bank / Georgetown University workshop "Digital Acceleration of Agricultural Transformation", 25 June 2019, Washington D.C.
Presentation prepared for CTA, for the CTA/AgriCord/PAFO workshop on "Building the next generation of farmers
Supporting capacity-development of African Farmers Organisations through improved Policies, Technologies and Capabilities", Brussels, 6-7 November 2018 .
How to describe a dataset. Interoperability issuesValeria Pesce
Presented by Valeria Pesce during the pre-meeting of the Agricultural Data Interoperability Interest Group (IGAD) of the Research Data Alliance (RDA), held on 21 and 22 September 2015 in Paris at INRA.
A global linked and open data infrastructure for agricultural developmentValeria Pesce
Valeria Pesce, FAO / GFAR, Italy.
Presented at the BigDataEurope workshop on Societal Challenge 2 "food and agriculture", held in Paris at INRA on 22 September 2015.
The EC-funded agINFRA project implemented a Linked Data layer of vocabularies and data. This presentation gives an overview of the methodology and the outcomes.
Presented at the 4th RDA Plenary Meeting in Amsterdam on 22/09/2014.
The new CIARD RING, a machine-readable directory of datasets for agricultureValeria Pesce
The CIARD RING, a global directory of datasets for agriculture, has been enhanced during the EC-funded agINFRA project. It has become a Linked Data hub that can be queried by other applications.
Presented at the 4th RDA Plenary Meeting in Amsterdam on 22/09/2014.
Publishing Germplasm Vocabularies as Linked DataValeria Pesce
What has already been published?
What may still be needed?
How to do it?
This presentation is a part of the 3rd Session of the 1st International e-Conference on Germplasm Data Interoperability https://sites.google.com/site/germplasminteroperability/
Developing Agricultural Research Information Systems. The experience of the G...Valeria Pesce
Presented by Ajit Maru at the WCCA Congress 2010 held in Reno, US.
The role of the Global Forum has been that of fostering and supporting the development of agricultural research information systems at national, regional and global levels. This cross-stakeholder vision has allowed GFAR to have a privileged perspective on the evolution of the approach to building ARD information systems.
The CIARD RING, an infrastructure for interoperability of agricultural resear...Valeria Pesce
Presented at the IAALD 13th Congress held in Montpellier, France, 26-29 April 2010.
Abstract: "Creating integrated information services in agriculture giving access and adding value to information residing in distributed sources remains a major challenge.
In distributed architectures, value added services by definition interface several information sources / services. Therefore value added services cannot be built without an awareness of what others have done: which sources are available, how to tap into them, how to exploit their semantics.
The Coherence in Information for Agricultural Research for Development (CIARD) Routemap to Information Nodes and Gateways (RING) is a portal offering an interlinked registry of existing information services in agriculture..."
The CIARD RING is available at:
http://ring.ciard.net
This presentation is dated May 2009.
The CIARD RING has since become available at:
http://ring.ciard.net
A more up-to-date presentation is available here:
http://www.slideshare.net/valeriap/the-ciard-ring-an-infrastructure-for-interoperability-of-agricultural-research-information-services
Creazione: si passa dalle pagine web create dai webmaster all'UCC (user-created content), dal sito web al blog e al wiki, dall'inserimento manuale di informazioni all'aggregazione di informazioni da altre fonti.
Fruizione: si passa dalla semplice visualizzazione dei contenuti sulla pagina web all'offerta di modi personalizzati di ri-utilizzare quei contenuti: email alerts, feeds da caricare nel proprio news reader o da ri-pubblicare sul proprio sito, fino a web services che permettono di effettuare in maniera remota operazioni avanzate sui contenuti e di ri-aggregarli in altri contesti.
E' cambiata la concezione dei sistemi informativi avanzati: il passaggio da sistemi informativi chiusi e altamente coordinati a sistemi informativi aperti basati su architetture distribuite (con fonti facilmente accessibili, addirittura “hackable”) in cui la necessità di coordinazione è minima grazie all'utilizzo di tecnologie, protocolli e formati standard.
Le tecnologie Web 2.0 offrono gli strumenti per rendere i contenuti accessibili da qualsiasi servizio “consumer” senza necessità di coordinazione: in questo modo qualsiasi produttore di contenuti è una potenziale fonte per altri servizi: i servizi che producono e che consumano informazioni diventano minimamente interdipendenti, “loosely coupled”: il passaggio da sistemi “tightly coupled” a sistemi “loosely coupled” è una delle trasformazioni chiave del Web 2.0 individuate da Tim O'Reilly nelle sue famose pagine che definiscono il Web 2.0.
Il flusso delle informazioni: da un flusso che era (o almeno era percepito come) un flusso diretto dalla fonte all'utente finale, che visualizzava l'informazione in una schermata, ad un flusso incontrollato multi-direzionale in cui i produttori sono spesso anche consumer e i consumer sono spesso servizi avanzati che rielaborano, aggregano e disgregano i contenuti e li rendono disponibili ad altri servizi consumer, in un ciclo potenzialmente infinito.
In questo nuovo contesto, l'informazione estratta da un database e visualizzata dall'utente finale in una schermata, senza l'offerta di ulteriori modi di ri-utilizzo e possibilmente di estrazione dinamica delle informazioni da quel sistema, ha un ciclo di vita breve e possibilità quasi nulle di disseminazione
In base a quanto detto sopra, per le biblioteche, adottare un approccio Web 2.0 significa andare oltre l'offerta di un'interfaccia web per navigare e fare ricerche nei propri cataloghi e iniziare ad usare tecnologie Web 2.0 per rendere le proprie informazioni bibliografiche accessibili ad altri servizi consumer e per, a propria volta, “consumare” e ri-utilizzare informazioni rese disponibili attraverso le stesse tecnologie da altre biblioteche o da altri servizi bibliografici.
In base a quanto detto sopra, per le biblioteche, adottare un approccio Web 2.0 significa andare oltre l'offerta di un'interfaccia web per navigare e fare ricerche nei propri cataloghi e iniziare ad usare tecnologie Web 2.0 per rendere le proprie informazioni bibliografiche accessibili ad altri servizi consumer e per, a propria volta, “consumare” e ri-utilizzare informazioni rese disponibili attraverso le stesse tecnologie da altre biblioteche o da altri servizi bibliografici.
A questo fine, sia l'architettura OAI1 che il meccanismo RSS sono esempi del tipico approccio Web 2.0: entrambi si basano su un'architettura distribuita, entrambi realizzano l'accessibilità in modo semplice tramite web services di tipo RESTful (il classico meccanismo richiesta / risposta http "stateless") ed entrambi si appoggiano su standard largamente adottati cosicché non sono necessari ulteriori accordi tra servizio produttore dei contenuti (fonte) e servizi che vogliano ri-utilizzare quei contenuti. Nota: Normalmente, il protocollo OAI-PMH non viene incluso tra le tipiche tecnologie Web 2.0, perché si parlava di OAI anche prima di iniziare a parlare di Web 2.0, ma è una tecnologia e un tipo di approccio Web 2.0 a pieno titolo, soprattutto se si considerano le potenzialità del self-archiving da parte degli autori.
Di solito, la soluzione proposta alle biblioteche per rendere accessibili i loro cataloghi è quella di diventare Open Archive providers, rendendo così i loro record bibliografici disponibili per l'harvesting da parte di altri servizi. L'architettura OAI, pur basandosi su un protocollo semplicissimo e su standard largamente adottati come il Dublin Core, è piuttosto complessa, e l'implementazione delle risposte ai “verb” richiede l'intervento di un programmatore esperto. Fortunatamente, diversi software di gestione delle biblioteche adesso forniscono un'interfaccia OAI-PMH che richiede solo una configurazione iniziale.
Un ostacolo alla condivisione dei cataloghi tra biblioteche o alla disseminazione delle informazioni bibliografiche può essere la difficoltà per alcune di queste a creare un'interfaccia OAI-PMH e soprattutto la difficoltà sia per le biblioteche che per eventuali altri servizi “consumer” a incorporare un OAI harvester nel proprio sito per poter accedere alle informazioni bibliografiche degli altri provider. Inoltre, di solito gli OAI harvester si limitano a raccogliere i record dai vari archivi e ad offrire un semplice motore di ricerca. Difficilmente si può configurare un OAI harvester per filtrare le ultime accessioni di n biblioteche su un certo soggetto... Esistono anche protocolli standard per la ricerca e l'estrazione di informazioni da servizi remoti (come SRU) ma per adesso il numero di servizi che li utilizza è ancora bassissimo.
Considerato che i potenziali servizi “consumer” delle informazioni prodotte da una biblioteca sono molti e di diverso tipo (dai siti delle facoltà universitarie ai siti dei Comuni fino ai servizi inter-bibliotecari), la possibilità di renderne il ri-utilizzo il più semplice possibile è importante.
Facilità di implementazione per i consumer: Con l'utilizzo di un CMS in grado di aggregare feed (la maggior parte): nessuna difficoltà Senza l'utilizzo di un CMS: esistono widget (poche righe di codice javascript) per incorporare feed in qualsiasi pagina web ed esistono servizi di aggregazione di feed che producono a loro volta feed aggregate che possono essere incorporate nelle pagine web Inoltre, molti CMS avanzati permettono di salvare i record aggregati e permettono il browsing e la ricerca dei record
Vantaggio rispetto a OAI-PMH: alta ri-usabilità: esistono i tool per leggere le feed e per incorporarle nei siti; la maggior parte dei tool per creare siti web o blog offre funzionalità sia per incorporare RSS feed sia per aggregarne gli item in modo avanzato (es. Drupal). I servizi “consumer” possono molto più facilmente incorporare un RSS reader o usare un plugin per un RSS aggregator che non leggere i record bibliografici tramite OAI-PMH
Si possono produrre feed di qualità usando tutti gli elementi previsti: la maggior parte dei lettori RSS è in grado di trattare quasi tutti gli elementi Il campo <category>, ad es., usando una classificazione o un soggettario comune, permette di gestire la semantica si può mappare la maggior parte dei campi fondamentali del Dublin Core agli elementi RSS
RSS è estendibile con altri namespaces: di solito si usa Dublin Core (che in RSS 1.0, che è RDF, è incluso di default), ma si può usare qualsiasi altro namespace. Naturalmente, i lettori RSS standard ignoreranno gli elementi aggiuntivi (anche se DC è spesso accettato), ma con alcuni tool, in maniera più o meno facile (??), si possono configurare i campi da leggere. Vista la caratteristica di estendibilità di RSS, si spera che i lettori e gli aggregatori RSS evolvano verso la consapevolezza dei namespace aggiuntivi o almeno verso la configurabilità degli elementi da leggere.