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Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’ufficio
(autocertificazioni, posta elettronica certificata, firma digitale,
SPID, PagoPa, misure di sicurezza, protocollo informatico, Agid)
Lezione 10
A cura di
dott. Simone Chiarelli
simone.chiarelli@gmail.com
Cell. +39 3337663638
Forme di semplificazione
NORMATIVA
AMMINISTRATIVA
DOCUMENTALE
Il termine “semplificare”
1. Rendere più semplice, agevolare, facilitare (anche + a ): s. una
procedura; s. la contabilità di un'azienda, l'amministrazione dello stato; la
tecnologia ci può s. la vita;
2. In matematica: s. una frazione, ridurla in forma più semplice o ai minimi
termini; s. un'equazione, dividere i due membri per un fattore comune o
sottrarre dagli stessi una medesima quantità.
I termini della semplificazione
Imparzialità
Buon andamento
Riforme Bassanini
Burocrazia
Digital divide
Complicazione vs semplificazione
Complicazione e corruzione
Semplificazione e cittadini
Semplificazione e imprese
Semplificazione
NORMATIVA
TESTI UNICI “legislativi”
Testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato, approvato con RD 26 giugno 1924, n° 1054;
Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con RD 18 giugno 1931, n° 773;
Testo unico delle leggi sulla pesca, approvato con RD 8 ottobre 1931, n° 1604;
Testo unico sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato, approvato con RD 30 ottobre 1933, n° 1612;
Testo unico delle leggi sulle acque e sugli impianti elettrici, approvato con RD 11 dicembre 1933, n° 1775;
Testo unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con RD 12 luglio 1934, n° 1214;
Testo unico sulle leggi sanitarie, approvato con RD 27 luglio 1934, n. 1265;
Testo unico su sequestro, pignoramento e cessione degli stipendi dei pubblici dipendenti, approvato con DPR 5 gennaio 1950, n°
180;
Testo unico degli impiegati civili dello Stato, approvato con DPR 10 gennaio 1957, n° 3;
Testo unico elettorale della Camera dei deputati, approvato con DPR 30 marzo 1957, n° 361;
Testo unico sull'assicurazione degli infortuni sul lavoro, approvato con DPR 30 giugno 1965, n° 1124;
Testo unico sull'IVA, approvato con DPR 26 ottobre 1972, n° 633;
Testo unico in materia doganale, approvato con DPR 23 gennaio 1973, n° 43.
Testo unico in materia postale, approvato con DPR 29 marzo 1973, n° 156;
Testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno approvato con DPR 6 marzo 1978, n° 218;
Testo unico in materia di pensioni di guerra, approvato con DPR 23 dicembre 1978, n°915;
Testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, approvato con DPR 28 dicembre 1985, n° 1092;
Testo unico dell'imposta di registro, approvato con DPR 26 aprile 1986, n° 131;
Testo unico delle imposte sul reddito, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n° 917;
TESTI UNICI “legislativi”
Testo unico sugli stupefacenti, approvato con DPR 9 ottobre 1990, n° 309;
Testo unico dell'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con D. Lgs. 31 ottobre 1990, n° 346;
Testo unico sulle imposte ipotecaria e catastale, approvato con D. Lgs. 31 ottobre 1990 n° 347;
Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, approvato con D. Lgs. 1º settembre 1993, n° 385;
Testo unico elettorale del Senato della Repubblica, approvato con D. Lgs. 20 dicembre 1993, n° 533;
Testo unico in materia di istruzione, approvato con D. Lgs. 16 aprile 1994, n° 297;
Testo unico delle imposte sulla produzione e sui consumi, approvato con D. Lgs. 26 ottobre 1995, n° 504;
Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, approvato con D. Lgs. 24 febbraio 1998, n° 58;
Testo unico sulla disciplina dell'immigrazione, approvato con D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286;
Testo unico sull'ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
Testo unico in materia di sostegno della maternità, approvato con D. Lgs. 26 marzo 2001, n° 151;
Testo unico sul lavoro nella P.A., approvato con D. Lgs. 30 marzo 2001, n° 165;
Testo unico della radiotelevisione, approvato con D. Lgs. 31 luglio 2005, n° 177;
Testo unico in materia ambientale, approvato con D. Lgs. 3 aprile 2006, n° 152 (intitolato Norma in materia di ambiente)[2];
Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, approvato con D. Lgs. 9 aprile 2008, n° 81.
TESTI UNICI “misti”
Testo unico in materia di documentazione amministrativa, approvato con DPR 28 dicembre
2000, n° 445;
Testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilità, approvato con DPR 8 giugno
2001, n° 327;
Testo unico in materia edilizia, approvato con DPR 6 giugno 2001, n° 380;
Testo unico in materia di circolazione dei cittadini UE, approvato con DPR 18 gennaio 2002,
n. 54, abrogato e sostituito dal D. Lgs. n. 30/2007;
Testo unico in materia di spese di giustizia, approvato con DPR 30 maggio 2002, n° 115;
Testo unico in materia di casellario giudiziario, approvato con DPR 14 novembre 2002, n°
313;
Testo unico in materia di debito pubblico, approvato con DPR 30 dicembre 2003, n° 398;
Testo unico regolamentare in materia di ordinamento militare, approvato con DPR 15 marzo
2010, n. 90.
I Codici
Codice degli appalti
Codice della strada
Codice del terzo settore
Codice della privacy
Codice dell’amministrazione digitale
Codice del processo amministrativo
Codice del turismo
Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Semplificazione normativa
L'abrogazione è l'istituto mediante il quale il legislatore determina la cessazione ex nunc (non
retroattiva) dell'efficacia di una norma giuridica. Si distingue dalla deroga (posta in essere da una norma
speciale o eccezionale) in quanto una norma "derogata" resta in vigore per la generalità dei casi, mentre
una norma abrogata cessa di produrre effetti giuridici. Si distingue dall'annullamento, che priva
retroattivamente di efficacia una norma.
La nuova legge abroghi quella precedente qualora:
- vi sia un'espressa previsione in tal senso da parte del legislatore
(abrogazione espressa)
- vi sia incompatibilità tra le nuove norme e quelle precedenti (abrogazione
tacita)
- la nuova legge ridisciplini l'intera materia prima regolata dalla legge
previgente (abrogazione implicita).
Semplificazione
AMMINISTRATIVA
Semplificazione amministrativa
Termine “certo” del procedimento
Conferenza di servizi
Silenzio significativo
Riduzione degli organi collegiali
Liberalizzazioni
SCIA e comunicazioni
Dematerializzazione
Digitalizzazione
Domicilio digitale
Semplificazione del linguaggio amministrativo
Controllo a campione
Semplificazione
Decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 2000, n. 445
Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di
documentazione amministrativa
Art. 2 (L) Oggetto
1. Le norme del presente testo unico disciplinano la formazione, il rilascio, la
tenuta e la conservazione, la gestione, la trasmissione di atti e documenti da
parte di organi della pubblica amministrazione; disciplinano altresì la
produzione di atti e documenti agli organi della pubblica amministrazione
nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l’utenza,
e ai privati che vi consentono.
Art. 4 (R) Impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione
1. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo
accertamento dell’identità del dichiarante. Il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è
stata a lui resa dall’interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere. (R)
2. La dichiarazione nell’interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento
temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione,
contenente espressa indicazione dell’esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in
sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale
fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell’identità del dichiarante. (R)
3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano in materia di dichiarazioni fiscali.
(R)
Art. 7 (L) Redazione e stesura di atti pubblici
1. Le leggi, i decreti, gli atti ricevuti dai notai, tutti gli altri atti pubblici, e le certificazioni sono
redatti, anche promiscuamente, con qualunque mezzo idoneo, atto a garantirne la
conservazione nel tempo.
2. Il testo degli atti pubblici comunque redatti non deve contenere lacune, aggiunte,
abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. Sono ammesse abbreviazioni, acronimi,
ed espressioni in lingua straniera, di uso comune. Qualora risulti necessario apportare
variazioni al testo, si provvede in modo che la precedente stesura resti leggibile.
Art. 18 (L - R) Copie autentiche
1. Le copie autentiche, totali o parziali, di atti e documenti possono essere ottenute con
qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o
documento. Esse possono essere validamente prodotte in luogo degli originali. (L)
2. L'autenticazione delle copie può essere fatta dal pubblico ufficiale dal quale è stato
emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il
documento, nonché da un notaio, cancelliere, segretario comunale, o altro funzionario
incaricato dal sindaco. Essa consiste nell'attestazione di conformità con l'originale scritta
alla fine della copia, a cura del pubblico ufficiale autorizzato, il quale deve altresì indicare la
data e il luogo del rilascio, il numero dei fogli impiegati, il proprio nome e cognome, la
qualifica rivestita nonché apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell'ufficio. Se la
copia dell'atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale appone la propria firma a
margine di ciascun foglio intermedio. Per le copie di atti e documenti informatici si
applicano le disposizioni contenute nell’articolo 20. (L)
Arti. 21 (R) Autenticazione delle sottoscrizioni
1. L’autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi
pubblici è garantita con le modalità di cui all’art. 38, comma 2 e comma 3. (R)
2. Se l’istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti
diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di
terzi di benefici economici, l’autenticazione è redatta da un notaio, cancelliere, segretario
comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente
incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l’autenticazione è redatta di seguito alla
sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata
apposta in sua presenza, previo accertamento dell’identità del dichiarante, indicando le
modalità di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e
la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell’ufficio. (R)
Art. 30 (L) Modalità per la legalizzazione di firme
1. Nelle legalizzazioni devono essere indicati il nome e il cognome di colui la cui firma si
legalizza. Il pubblico ufficiale legalizzante deve indicare la data e il luogo della
legalizzazione, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita, nonché apporre la propria
firma per esteso ed il timbro dell'ufficio.
Art. 34 (L) Legalizzazione di fotografie
1. Le amministrazioni competenti per il rilascio di documenti personali sono tenute a
legalizzare le prescritte fotografie presentate personalmente dall’interessato. Su richiesta di
quest’ultimo le fotografie possono essere, altresì, legalizzate dal dipendente incaricato dal
Sindaco.
2. La legalizzazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei documenti personali non è
soggetta all’obbligo del pagamento dell’imposta di bollo.
Art. 35 (L - R) Documenti di identità e di riconoscimento
1. In tutti i casi in cui nel presente testo unico viene richiesto un documento di identità, esso
può sempre essere sostituito dal documento di riconoscimento equipollente ai sensi del
comma 2. (R)
2. Sono equipollenti alla carta di identità il passaporto, la patente di guida, la patente
nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti
termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro
o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato. (R)
3. Nei documenti d’identità e di riconoscimento non è necessaria l’indicazione o
l’attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente. (L)
Art. 38 (L - R) Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze
1. Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione o ai gestori
o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica.(L)
2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica ivi comprese le domande per la
partecipazione a selezioni e concorsi per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche
amministrazioni, o per l'iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti presso le pubbliche
amministrazioni, sono valide se effettuate secondo quanto previsto dall'articolo 65 del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. (L)
Art. 38 (L - R) Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze
3. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli organi della
amministrazione pubblica o ai gestori o esercenti di pubblici servizi sono sottoscritte
dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate
unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del
sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel fascicolo. La copia
dell'istanza sottoscritta dall'interessato e la copia del documento di identità possono essere
inviate per via telematica; nei procedimenti di aggiudicazione di contratti pubblici, detta
facoltà è consentita nei limiti stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 15, comma 2 della
legge 15 marzo 1997, n. 59. (L)
3-bis. Il potere di rappresentanza per la formazione e la presentazione di istanze, progetti,
dichiarazioni e altre attestazioni nonché per il ritiro di atti e documenti presso le pubbliche
amministrazioni e i gestori o esercenti di pubblici servizi può essere validamente-conferito
ad altro soggetto con le modalità di cui al presente articolo.
Art. 39 (L) Domande per la partecipazione a concorsi pubblici
1. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a
qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento
di abilitazioni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione.
Art. 40 (L) Certificati
01. Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità
personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli
organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di
notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47.
02. Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura:
"Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o
ai privati gestori di pubblici servizi".
1. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e
fatti, concernenti la stessa persona, nell’ambito del medesimo procedimento, sono
contenute in un unico documento.
Art. 41 (L) Validità dei certificati
1. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e
fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno
validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non
prevedono una validità superiore.
Art. 43 (L - R) Accertamenti d'ufficio
1. Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire
d’ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47,
nonché tutti i dati e i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni,
previa indicazione, da parte dell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento
delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva
prodotta dall’interessato. (L)
.. 5. In tutti i casi in cui l’amministrazione procedente acquisisce direttamente informazioni
relative a stati, qualità personali e fatti presso l’amministrazione competente per la loro
certificazione, il rilascio e l’acquisizione del certificato non sono necessari e le suddette
informazioni sono acquisite, senza oneri, con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la
certezza della loro fonte di provenienza. (R)
Art. 46 (R) Dichiarazioni sostitutive di certificazioni
1. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte
dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni i seguenti stati, qualità
personali e fatti:
a) data e il luogo di nascita;
b) residenza;
c) cittadinanza;
d) godimento dei diritti civili e politici;
e) stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;
f) stato di famiglia;
g) esistenza in vita;
h) nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente;
i) iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni;
l) appartenenza a ordini professionali; …………..
Art. 47 (R) Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà
1. L'atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti che siano a diretta
conoscenza dell'interessato è sostituito da dichiarazione resa e sottoscritta dal medesimo
con la osservanza delle modalità di cui all’articolo 38. (R)
2. La dichiarazione resa nell’interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati,
qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza. (R)
3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei rapporti con la pubblica
amministrazione e con i concessionari di pubblici servizi, tutti gli stati, le qualità personali e i
fatti non espressamente indicati nell'articolo 46 sono comprovati dall'interessato mediante
la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. (R)
4. Salvo il caso in cui la legge preveda espressamente che la denuncia all’Autorità di Polizia
Giudiziaria è presupposto necessario per attivare il procedimento amministrativo di rilascio
del duplicato di documenti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità
personali dell’interessato, lo smarrimento dei documenti medesimi è comprovato da chi ne
richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva. (R)
Art. 48 (R) Disposizioni generali in materia di dichiarazioni sostitutive
1. Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che
sostituiscono.
2. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle
dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Nei moduli per la
presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle
sanzioni penali previste dall'articolo 76, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci
ivi indicate. Il modulo contiene anche l'informativa di cui all'articolo 10 della legge 31
dicembre 1996, n. 675.
3. In tutti i casi in cui sono ammesse le dichiarazioni sostitutive, le singole amministrazioni
inseriscono la relativa formula nei moduli per le istanze.
Art. 49 Limiti di utilizzo delle misure di semplificazione
1. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti
non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della
normativa di settore.
2. Tutti i certificati medici e sanitari richiesti dalle istituzioni scolastiche ai fini della pratica
non agonistica di attività sportive da parte dei propri alunni sono sostituiti con un unico
certificato di idoneità alla pratica non agonistica di attività sportive rilasciato dal medico di
base con validità per l'intero anno scolastico.
Art. 71 (R) Modalità dei controlli
1. Le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a
campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni
sostitutive di cui agli articoli 46 e 47. (R)
2. I controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione sono effettuati
dall’amministrazione procedente con le modalità di cui all’articolo 43 consultando
direttamente gli archivi dell’amministrazione certificante ovvero richiedendo alla medesima,
anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della corrispondenza di
quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi.
3. Qualora le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 presentino delle irregolarità o delle
omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la
documentazione dà notizia all’interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla
regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non
ha seguito. (R)
Art. 72 (L) Responsabilità in materia di accertamento d’ufficio e di
esecuzione dei controlli
1. Ai fini dell’accertamento d’ufficio di cui all’articolo 43, dei controlli di cui all’articolo 71 e
della predisposizione delle convenzioni quadro di cui all’articolo 58 del codice
dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le
amministrazioni certificanti individuano un ufficio responsabile per tutte le attività volte a
gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l’accesso diretto agli stessi da
parte delle amministrazioni procedenti.
2. Le amministrazioni certificanti, per il tramite dell’ufficio di cui al comma 1, individuano e
rendono note, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione, le
misure organizzative adottate per l’efficiente, efficace e tempestiva acquisizione d’ufficio
dei dati e per l’effettuazione dei controlli medesimi, nonché le modalità per la loro
esecuzione.
3. La mancata risposta alle richieste di controllo entro trenta giorni costituisce violazione
dei doveri d’ufficio e viene in ogni caso presa in considerazione ai fini della misurazione e
della valutazione della performance individuale dei responsabili dell’omissione.
Art. 73 (L) Assenza di responsabilità della pubblica amministrazione
1. Le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono
esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l’emanazione sia conseguenza di
false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità,
prodotti dall’interessato o da terzi.
Art. 74 (L-R) Violazione dei doveri d’ufficio
1. Costituisce violazione dei doveri d’ufficio la mancata accettazione delle dichiarazioni
sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del
presente testo unico. (L)
2. Costituiscono altresì violazioni dei doveri d’ufficio:
a) la richiesta e l'accettazione di certificati o di atti di notorietà; (L)
b) il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l’attestazione di stati, qualità
personali e fatti mediante l’esibizione di un documento di riconoscimento; (R)
c) la richiesta e la produzione, da parte rispettivamente degli ufficiali di stato civile e dei
direttori sanitari, del certificato di assistenza al parto ai fini della formazione dell’atto di
nascita; (R)
c-bis) il rilascio di certificati non conformi a quanto previsto all’articolo 40, comma 02. (L)
Art. 75 (R) Decadenza dai benefici
1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 76, qualora dal controllo di cui all’articolo 71
emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici
eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non
veritiera.
Art. 76 (L) Norme penali
1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal
presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.
2. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto
falso.
3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le dichiarazioni rese per
conto delle persone indicate nell'articolo 4, comma 2, sono considerate come fatte a
pubblico ufficiale.
4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere la nomina ad un
pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi
più gravi, può applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e
arte.
Informatica
Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82
Codice dell'amministrazione digitale
Art. 2. Finalità e ambito di applicazione.
1. Lo Stato, le regioni e le autonomie locali assicurano la disponibilità, la gestione, l'accesso,
la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale e si
organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione.
2. Le disposizioni del presente Codice si applicano:
a) alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza di cui all'articolo 117 della
Costituzione, ivi comprese le partorita di sistema portuale, nonché alle autorità
amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione;
b) ai gestori di servizi pubblici, ivi comprese le società quotate, in relazione ai servizi di
pubblico interesse;
c) alle società a controllo pubblico, come definite nel decreto legislativo 19 agosto 2016, n.
175, escluse le società quotate di cui all'articolo 2, comma 1, lettera p), del medesimo
decreto che non rientrino nella categoria di cui alla lettera b).
Art. 2. Finalità e ambito di applicazione.
5. Le disposizioni del presente Codice si applicano nel rispetto della disciplina in materia di
trattamento dei dati personali e, in particolare, delle disposizioni del Codice in materia di
protezione dei dati personali approvato con decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
6. Le disposizioni del presente Codice non si applicano limitatamente all'esercizio delle
attività e funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale, polizia
giudiziaria e polizia economico-finanziaria e consultazioni elettorali, nonché alle
comunicazioni di emergenza e di allerta in ambito di protezione civile. Le disposizioni del
presente Codice si applicano al processo civile, penale, amministrativo, contabile e
tributario, in quanto compatibili e salvo che non sia diversamente disposto dalle
disposizioni in materia di processo telematico.
Art. 3-bis. Identità digitale e Domicilio digitale
01. Chiunque ha il diritto di accedere ai servizi on-line offerti dai soggetti di cui all'articolo 2,
comma 2, lettere a) e b), tramite la propria identità digitale.
3-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per la
semplificazione e la pubblica amministrazione, sentiti l'AgID e il Garante per la protezione
dei dati personali e acquisito il parere della Conferenza unificata, è stabilita la data a
decorrere dalla quale le comunicazioni tra i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, e coloro
che non hanno provveduto a eleggere un domicilio digitale ai sensi del comma 1-bis,
avvengono esclusivamente in forma elettronica. Con lo stesso decreto sono determinate le
modalità con le quali ai predetti soggetti è messo a disposizione un domicilio digitale e
sono individuate altre modalità con le quali, per superare il divario digitale, i documenti
possono essere consegnati a coloro che non sono in grado di accedere direttamente a un
domicilio digitale.
Art. 3-bis. Identità digitale e Domicilio digitale
4. A decorrere dal 1° gennaio 2013, salvo i casi in cui è prevista dalla normativa vigente una
diversa modalità di comunicazione o di pubblicazione in via telematica, le amministrazioni
pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi comunicano con il persona fisica
esclusivamente tramite il domicilio digitale dallo stesso dichiarato, anche ai sensi
dell'articolo 21-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, senza oneri di spedizione a suo carico.
Ogni altra forma di comunicazione non può produrre effetti pregiudizievoli per il
destinatario. L'utilizzo di differenti modalità di comunicazione rientra tra i parametri di
valutazione della performance dirigenziale ai sensi dell'articolo 11, comma 9, del decreto
legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
...4-ter. Le disposizioni di cui al precedente comma soddisfano a tutti gli effetti di legge gli
obblighi di conservazione e di esibizione dei documenti previsti dalla legislazione vigente
laddove la copia analogica inviata al persona fisica contenga una dicitura che specifichi che
il documento informatico, da cui la copia è tratta, è stato predisposto ed è disponibile
presso l'amministrazione in conformità alle Linee guida.
Art. 5. Effettuazione di pagamenti con modalità informatiche.
1. I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, sono obbligati ad accettare, tramite la
piattaforma di cui al comma 2, i pagamenti spettanti a qualsiasi titolo attraverso sistemi di
pagamento elettronico, ivi inclusi, per i micro-pagamenti, quelli basati sull'uso del credito
telefonico. Tramite la piattaforma elettronica di cui al comma 2, resta ferma la possibilità di
accettare anche altre forme di pagamento elettronico, senza discriminazione in relazione
allo schema di pagamento abilitato per ciascuna tipologia di strumento di pagamento
elettronico come definita ai sensi dell'articolo 2, punti 33), 34) e 35) del regolamento UE
2015/751 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2015 relativo alle
commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.
2. Al fine di dare attuazione al comma 1, l'AgID mette a disposizione, attraverso il Sistema
pubblico di connettività, una piattaforma tecnologica per l'interconnessione e
l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento
abilitati, al fine di assicurare, attraverso gli strumenti di cui all'articolo 64, l'autenticazione
dei soggetti interessati all'operazione in tutta la gestione del processo di pagamento.
Art. 5-bis. Comunicazioni tra imprese e amministrazioni pubbliche.
1. La presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti,
anche a fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche avviene esclusivamente
utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Con le medesime
modalità le amministrazioni pubbliche adottano e comunicano atti e provvedimenti
amministrativi nei confronti delle imprese.
2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la
pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dello sviluppo
economico e con il Ministro per la semplificazione normativa, sono adottate le modalità di
attuazione del comma 1 da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e fissati i relativi
termini.
Art. 6-bis. Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei
professionisti
1. Al fine di favorire la presentazione di istanze, dichiarazioni e dati, nonché lo scambio di
informazioni e documenti tra i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2 e le imprese e i
professionisti in modalità telematica, è istituito, il pubblico elenco denominato Indice
nazionale dei domicili digitali (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti, presso il Ministero
per lo sviluppo economico.
2. L'Indice nazionale di cui al comma 1 è realizzato a partire dagli elenchi di indirizzi PEC
costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali, in attuazione di
quanto previsto dall'articolo 16 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. I domicili digitali inseriti in tale Indice
costituiscono mezzo esclusivo di comunicazione e notifica con i soggetti di cui all'articolo 2,
comma 2.
2-bis. L'INI-PEC acquisisce dagli ordini e dai collegi professionali gli attributi qualificati
dell'identità digitale ai fini di quanto previsto dal decreto di cui all'articolo 64, comma
2-sexies.
Art. 6-ter. Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei
gestori di pubblici servizi.
1. Al fine di assicurare la pubblicità dei riferimenti telematici delle pubbliche amministrazioni
e dei gestori dei pubblici servizi è istituito il pubblico elenco di fiducia denominato "Indice
degli indirizzi della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi", nel quale
sono indicati i domicili digitali da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di
informazioni e per l'invio di documenti a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche
amministrazioni, i gestori di pubblici servizi e i privati.
2. La realizzazione e la gestione dell'Indice sono affidate all'AgID, che può utilizzare a tal fine
elenchi e repertori già formati dalle amministrazioni pubbliche.
3. Le amministrazioni di cui al comma 1 e i gestori di pubblici servizi aggiornano gli indirizzi
e i contenuti dell'Indice tempestivamente e comunque con cadenza almeno semestrale,
secondo le indicazioni dell'AgID. La mancata comunicazione degli elementi necessari al
completamento dell'Indice e del loro aggiornamento è valutata ai fini della responsabilità
dirigenziale e dell'attribuzione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili.
Art. 6-quater. Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche e
degli altri enti di diritto privato, non tenuti all'iscrizione in albi professionali o
nel registro delle imprese
1. E’ istituito il pubblico elenco dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di
diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese, nel
quale sono indicati i domicili eletti ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 1-bis. La realizzazione
e la gestione dell'Indice sono affidate all'AgID, che vi provvede avvalendosi delle strutture
informatiche delle Camere di commercio già deputate alla gestione dell'elenco di cui
all'articolo 6-bis.
..
3. Al completamento dell'ANPR di cui all'articolo 62, AgID provvede al trasferimento dei
domicili digitali contenuti nell'elenco di cui al presente articolo nell'ANPR.
Art. 12. Norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle
comunicazioni nell'azione amministrativa.
1. Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività
utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli
obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e
partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per
l'effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in
conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica
amministrazione di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera b).
… 2. Le pubbliche amministrazioni utilizzano, nei rapporti interni, in quelli con altre
amministrazioni e con i privati, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
garantendo l'interoperabilità dei sistemi e l'integrazione dei processi di servizio fra le diverse
amministrazioni nel rispetto delle Linee guida.
Art. 13. Formazione informatica dei dipendenti pubblici.
1. Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, attuano
politiche di reclutamento e formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all'uso
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché dei temi relativi
all'accessibilità e alle tecnologie assistive, ai sensi dell'articolo 8 della legge 9 gennaio 2004,
n. 4.
1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresì volte allo sviluppo delle
competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la
transizione alla modalità operativa digitale.
14-bis. Agenzia per l'Italia digitale.
1. L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) è preposta alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda
Digitale Italiana, in coerenza con gli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei ministri
o dal Ministro delegato, e con l'Agenda digitale europea. AgID, in particolare, promuove
l'innovazione digitale nel Paese e l'utilizzo delle tecnologie digitali nell'organizzazione della
pubblica amministrazione e nel rapporto tra questa, i cittadini e le imprese, nel rispetto dei
principi di legalità, imparzialità e trasparenza e secondo criteri di efficienza, economicità ed
efficacia. Essa presta la propria collaborazione alle istituzioni dell'Unione europea e svolge i
compiti necessari per l'adempimento degli obblighi internazionali assunti dallo Stato nelle
materie di competenza.
Art. 17. Responsabile per la transizione digitale e difensore civico digitale.
1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono l'attuazione delle linee strategiche per la
riorganizzazione e la digitalizzazione dell'amministrazione definite dal Governo in coerenza
con le Linee guida. A tal fine, ciascuna pubblica amministrazione affida a un unico ufficio
dirigenziale generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla
modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla
realizzazione di un'amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di
qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità. Al suddetto ufficio sono inoltre
attribuiti i compiti relativi a:
a) coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi, di telecomunicazione e
fonia, in modo da assicurare anche la coerenza con gli standard tecnici e organizzativi
comuni;
b) indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi, sia interni che esterni, forniti dai
sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell'amministrazione;
…...
Art. 20. Validità ed efficacia probatoria dei Documenti informatici.
1-bis. Il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l'efficacia
prevista dall'articolo 2702 del Codice civile quando vi è apposta una firma digitale, altro
tipo di firma elettronica qualificata o una firma elettronica avanzata o, comunque, è formato,
previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti
fissati dall'AgID ai sensi dell'articolo 71 con modalità tali da garantire la sicurezza, integrità
e immodificabilità del documento e, in maniera manifesta e inequivoca, la sua
riconducibilità all'autore. In tutti gli altri casi, l'idoneità del documento informatico a
soddisfare il requisito della forma scritta e il suo valore probatorio sono liberamente
valutabili in giudizio, in relazione alle caratteristiche di sicurezza, integrità e immodificabilità.
La data e l'ora di formazione del documento informatico sono opponibili ai terzi se apposte
in conformità alle Linee guida.
1-ter. L'utilizzo del dispositivo di firma elettronica qualificata o digitale si presume
riconducibile al titolare di firma elettronica, salvo che questi dia prova contraria.
Art. 22. Copie informatiche di documenti analogici.
1. I documenti informatici contenenti copia di atti pubblici, scritture private e documenti in
genere, compresi gli atti e documenti amministrativi di ogni tipo formati in origine su
supporto analogico, spediti o rilasciati dai depositari pubblici autorizzati e dai pubblici
ufficiali, hanno piena efficacia, ai sensi degli articoli 2714 e 2715 del codice civile, se sono
formati ai sensi dell'articolo 20, comma 1-bis, primo periodo. La loro esibizione e produzione
sostituisce quella dell'originale.
1-bis. La copia per immagine su supporto informatico di un documento analogico è
prodotta mediante processi e strumenti che assicurano che il documento informatico abbia
contenuto e forma identici a quelli del documento analogico da cui è tratto, previo raffronto
dei documenti o attraverso certificazione di processo nei casi in cui siano adottate tecniche
in grado di garantire la corrispondenza della forma e del contenuto dell'originale e della
copia.
Art. 23. Copie analogiche di documenti informatici.
1. Le copie su supporto analogico di documento informatico, anche sottoscritto con firma
elettronica avanzata, qualificata o digitale, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale
da cui sono tratte se la loro conformità all'originale in tutte le sue componenti è attestata
da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato.
2. Le copie e gli estratti su supporto analogico del documento informatico, conformi alle
vigenti regole tecniche, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale se la loro
conformità non è espressamente disconosciuta. Resta fermo, ove previsto l'obbligo di
conservazione dell'originale informatico.
2-bis. Sulle copie analogiche di documenti informatici può essere apposto a stampa un
contrassegno …..
Art. 23-bis. Duplicati e copie informatiche di documenti informatici.
1. I duplicati informatici hanno il medesimo valore giuridico, ad ogni effetto di legge, del
documento informatico da cui sono tratti, se prodotti in conformità alle Linee guida.
2. Le copie e gli estratti informatici del documento informatico, se prodotti in conformità alle
vigenti Linee guida, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale da cui sono tratte se
la loro conformità all'originale, in tutti le sue componenti, è attestata da un pubblico ufficiale
a ciò autorizzato o se la conformità non è espressamente disconosciuta. Resta fermo, ove
previsto, l'obbligo di conservazione dell'originale informatico.
Art. 23-ter. Documenti amministrativi informatici.
1. Gli atti formati dalle pubbliche amministrazioni con strumenti informatici, nonché i dati e i
documenti informatici detenuti dalle stesse, costituiscono informazione primaria ed
originale da cui è possibile effettuare, su diversi o identici tipi di supporto, duplicazioni e
copie per gli usi consentiti dalla legge.
… 4. In materia di formazione e conservazione di documenti informatici delle pubbliche
amministrazioni, le Linee guida sono definite anche sentito il Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo.
5-bis. I documenti di cui al presente articolo devono essere fruibili indipendentemente dalla
condizione di disabilità personale, applicando i criteri di accessibilità definiti dai requisiti
tecnici di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4.
Art. 24. Firma digitale.
1. La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca ad un solo soggetto ed al documento o
all'insieme di documenti cui è apposta o associata.
2. L'apposizione di firma digitale integra e sostituisce l'apposizione di sigilli, punzoni, timbri,
contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa vigente.
3. Per la generazione della firma digitale deve adoperarsi un certificato qualificato che, al
momento della sottoscrizione, non risulti scaduto di validità ovvero non risulti revocato o
sospeso.
4. Attraverso il certificato qualificato si devono rilevare, secondo le Linee guida, la validità
del certificato stesso, nonché gli elementi identificativi del titolare di firma digitale e del
certificatore e gli eventuali limiti d'uso. Le linee guida definiscono altresì le modalità, anche
temporali, di apposizione della firma.
Art. 25. Firma autenticata.
1. Si ha per riconosciuta, ai sensi dell'articolo 2703 del codice civile, la firma elettronica o
qualsiasi altro tipo di firma elettronica avanzata autenticata dal notaio o da altro pubblico
ufficiale a ciò autorizzato.
2. L'autenticazione della firma elettronica, anche mediante l'acquisizione digitale della
sottoscrizione autografa, o di qualsiasi altro tipo di firma elettronica avanzata consiste
nell'attestazione, da parte del pubblico ufficiale, che la firma è stata apposta in sua
presenza dal titolare, previo accertamento della sua identità personale, della validità
dell'eventuale certificato elettronico utilizzato e del fatto che il documento sottoscritto non
è in contrasto con l'ordinamento giuridico.
Art. 40. Formazione di documenti informatici.
1. Le pubbliche amministrazioni formano gli originali dei propri documenti, inclusi quelli
inerenti ad albi, elenchi e pubblici registri, con mezzi informatici secondo le disposizioni di
cui al presente codice e le Linee guida.
Art. 40-bis. Protocollo informatico.
1. Formano comunque oggetto di registrazione di protocollo ai sensi dell'articolo 53 del
d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le comunicazioni che provengono da o sono inviate a
domicili digitali eletti ai sensi di quanto previsto all'articolo 3-bis, nonché le istanze e le
dichiarazioni di cui all'articolo 65 in conformità alle Linee guida.
Art. 42. Dematerializzazione dei documenti delle pubbliche amministrazioni.
1. Le pubbliche amministrazioni valutano in termini di rapporto tra costi e benefici il
recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia
obbligatoria o opportuna la conservazione e provvedono alla predisposizione dei
conseguenti piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici, nel rispetto
delle Linee guida.
Art. 45. Valore giuridico della trasmissione.
1. I documenti trasmessi da soggetti giuridici ad una pubblica amministrazione con
qualsiasi mezzo telematico o informatico, idoneo ad accertarne la provenienza, soddisfano
il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del
documento originale.
2. Il documento informatico trasmesso per via telematica si intende spedito dal mittente se
inviato al proprio gestore, e si intende consegnato al destinatario se reso disponibile
all'indirizzo elettronico da questi dichiarato, nella casella di posta elettronica del destinatario
messa a disposizione dal gestore.
Art. 47. Trasmissione dei documenti tra le pubbliche amministrazioni.
1. Le comunicazioni di documenti tra le pubbliche amministrazioni avvengono mediante
l'utilizzo della posta elettronica o in cooperazione applicativa; esse sono valide ai fini del
procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Il documento
può essere, altresì, reso disponibile previa comunicazione delle modalità di accesso
telematico allo stesso.
1-bis. L'inosservanza della disposizione di cui al comma 1, ferma restando l'eventuale
responsabilità per danno erariale, comporta responsabilità dirigenziale e responsabilità
disciplinare.
Art. 47. Trasmissione dei documenti tra le pubbliche amministrazioni.
2. Ai fini della verifica della provenienza le comunicazioni sono valide se:
a) sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata;
b) ovvero sono dotate di segnatura di protocollo di cui all'articolo 55 del d.P.R. 28 dicembre
2000, n. 445;
c) ovvero è comunque possibile accertarne altrimenti la provenienza, secondo quanto
previsto dalla normativa vigente o dalle Linee guida. È in ogni caso esclusa la trasmissione
di documenti a mezzo fax;
d) ovvero trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al d.P.R. 11
febbraio 2005, n. 68.
Art. 48. Posta elettronica certificata.
1. La trasmissione telematica di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di
una ricevuta di consegna avviene mediante la posta elettronica certificata ai sensi del d.P.R.
11 febbraio 2005, n. 68, o mediante altre soluzioni tecnologiche individuate con le Linee
guida.
2. La trasmissione del documento informatico per via telematica, effettuata ai sensi del
comma 1, equivale, salvo che la legge disponga diversamente, alla notificazione per
mezzo della posta.
3. La data e l'ora di trasmissione e di ricezione di un documento informatico trasmesso ai
sensi del comma 1 sono opponibili ai terzi se conformi alle disposizioni di cui al d.P.R. 11
febbraio 2005, n. 68, ed alle relative regole tecniche, ovvero conformi con le regole tecniche
adottate ai sensi dell'articolo 71.
Capo V - Dati delle pubbliche amministrazioni e identità digitali, istanze e
servizi on-line
Art. 50-ter. Piattaforma Digitale Nazionale Dati
Art. 51. Sicurezza e disponibilità dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture delle pubbliche
amministrazioni.
Art. 52. Accesso telematico e riutilizzo dei dati.
Art. 60. Base di dati di interesse nazionale.
Art. 62. Anagrafe nazionale della popolazione residente - ANPR
Art. 65. Istanze e dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni per
via telematica.
1. Le istanze e le dichiarazioni presentate per via telematica alle pubbliche amministrazioni e ai gestori
dei servizi pubblici ai sensi dell'articolo 38, commi 1 e 3, del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sono
valide:
a) se sottoscritte mediante una delle forme di cui all'articolo 20, il cui certificato è rilasciato da un
certificatore qualificato;
b) ovvero, quando l'istante o il dichiarante è identificato attraverso il sistema pubblico di identità
digitale (SPID), nonché attraverso uno degli altri strumenti di cui all'articolo 64, comma 2-novies, nei
limiti ivi previsti;
c) ovvero sono sottoscritte e presentate unitamente alla copia del documento d'identità;
c-bis) ovvero se trasmesse dall'istante o dal dichiarante dal proprio domicilio digitale purché le relative
credenziali di accesso siano state rilasciate previa identificazione del titolare, anche per via telematica
secondo modalità definite con Linee guida, e ciò sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o
in un suo allegato. In tal caso, la trasmissione costituisce elezione di domicilio speciale ai sensi
dell'articolo 47 del Codice civile. Sono fatte salve le disposizioni normative che prevedono l'uso di
specifici sistemi di trasmissione telematica nel settore tributario.
Art. 66. Carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi.
1. Le caratteristiche e le modalità per il rilascio della carta d'identità elettronica sono definite
con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato su proposta del Ministro
dell'interno, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro per
l'innovazione e le tecnologie e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante
per la protezione dei dati personali e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Art. 69. Riuso delle soluzioni e standard aperti.
1. Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici
realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l'obbligo di rendere
disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in
repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o
ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di
ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali.
2. Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle pubbliche
amministrazioni, ai sensi del comma 1, nei capitolati o nelle specifiche di progetto è
previsto, salvo che ciò risulti eccessivamente oneroso per comprovate ragioni di carattere
tecnico-economico, che l'amministrazione committente sia sempre titolare di tutti i diritti sui
programmi e i servizi delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
appositamente sviluppati per essa.
Art. 71. Regole tecniche.
1. L'AgID, previa consultazione pubblica da svolgersi entro il termine di trenta giorni, sentiti le
amministrazioni competenti e il Garante per la protezione dei dati personali nelle materie di
competenza, nonché acquisito il parere della Conferenza unificata, adotta Linee guida
contenenti le regole tecniche e di indirizzo per l'attuazione del presente Codice. Le Linee
guida divengono efficaci dopo la loro pubblicazione nell'apposita area del sito Internet
istituzionale dell'AgID e di essa ne è data notizia nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana. Le Linee guida sono aggiornate o modificate con la procedura di cui al primo
periodo.
… 1-ter. Le regole tecniche di cui al presente codice sono dettate in conformità ai requisiti
tecnici di accessibilità di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4, alle discipline
risultanti dal processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale ed alle
normative dell'Unione europea.
Semplificazione del
linguaggio e
provvedimento
La responsabilità nella PA : i reati della e contro la Pubblica
Amministrazione, anticorruzione e trasparenza (L. 190/2012 e Dlgs
33/2013), Codici di comportamento, e procedimento disciplinare
Lezione 11
A cura di
dott. Simone Chiarelli
simone.chiarelli@gmail.com
Cell. +39 3337663638

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Lezione n. 10 (2 ore) - Codice degli appalti: la disciplina speciale del sett...
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Lezione n. 10 (2 ore) - Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’ufficio (autocertificazioni, posta elettronica certificata, firma digitale, SPID, PagoPa, misure di sicurezza, protocollo informatico, Agid)

  • 1. Semplificazione e informatizzazione nelle attività d’ufficio (autocertificazioni, posta elettronica certificata, firma digitale, SPID, PagoPa, misure di sicurezza, protocollo informatico, Agid) Lezione 10 A cura di dott. Simone Chiarelli simone.chiarelli@gmail.com Cell. +39 3337663638
  • 3. Il termine “semplificare” 1. Rendere più semplice, agevolare, facilitare (anche + a ): s. una procedura; s. la contabilità di un'azienda, l'amministrazione dello stato; la tecnologia ci può s. la vita; 2. In matematica: s. una frazione, ridurla in forma più semplice o ai minimi termini; s. un'equazione, dividere i due membri per un fattore comune o sottrarre dagli stessi una medesima quantità.
  • 4. I termini della semplificazione Imparzialità Buon andamento Riforme Bassanini Burocrazia Digital divide Complicazione vs semplificazione Complicazione e corruzione Semplificazione e cittadini Semplificazione e imprese
  • 6. TESTI UNICI “legislativi” Testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato, approvato con RD 26 giugno 1924, n° 1054; Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con RD 18 giugno 1931, n° 773; Testo unico delle leggi sulla pesca, approvato con RD 8 ottobre 1931, n° 1604; Testo unico sull'ordinamento dell'Avvocatura dello Stato, approvato con RD 30 ottobre 1933, n° 1612; Testo unico delle leggi sulle acque e sugli impianti elettrici, approvato con RD 11 dicembre 1933, n° 1775; Testo unico delle leggi sulla Corte dei Conti, approvato con RD 12 luglio 1934, n° 1214; Testo unico sulle leggi sanitarie, approvato con RD 27 luglio 1934, n. 1265; Testo unico su sequestro, pignoramento e cessione degli stipendi dei pubblici dipendenti, approvato con DPR 5 gennaio 1950, n° 180; Testo unico degli impiegati civili dello Stato, approvato con DPR 10 gennaio 1957, n° 3; Testo unico elettorale della Camera dei deputati, approvato con DPR 30 marzo 1957, n° 361; Testo unico sull'assicurazione degli infortuni sul lavoro, approvato con DPR 30 giugno 1965, n° 1124; Testo unico sull'IVA, approvato con DPR 26 ottobre 1972, n° 633; Testo unico in materia doganale, approvato con DPR 23 gennaio 1973, n° 43. Testo unico in materia postale, approvato con DPR 29 marzo 1973, n° 156; Testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno approvato con DPR 6 marzo 1978, n° 218; Testo unico in materia di pensioni di guerra, approvato con DPR 23 dicembre 1978, n°915; Testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, approvato con DPR 28 dicembre 1985, n° 1092; Testo unico dell'imposta di registro, approvato con DPR 26 aprile 1986, n° 131; Testo unico delle imposte sul reddito, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n° 917;
  • 7. TESTI UNICI “legislativi” Testo unico sugli stupefacenti, approvato con DPR 9 ottobre 1990, n° 309; Testo unico dell'imposta sulle successioni e donazioni, approvato con D. Lgs. 31 ottobre 1990, n° 346; Testo unico sulle imposte ipotecaria e catastale, approvato con D. Lgs. 31 ottobre 1990 n° 347; Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, approvato con D. Lgs. 1º settembre 1993, n° 385; Testo unico elettorale del Senato della Repubblica, approvato con D. Lgs. 20 dicembre 1993, n° 533; Testo unico in materia di istruzione, approvato con D. Lgs. 16 aprile 1994, n° 297; Testo unico delle imposte sulla produzione e sui consumi, approvato con D. Lgs. 26 ottobre 1995, n° 504; Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, approvato con D. Lgs. 24 febbraio 1998, n° 58; Testo unico sulla disciplina dell'immigrazione, approvato con D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286; Testo unico sull'ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; Testo unico in materia di sostegno della maternità, approvato con D. Lgs. 26 marzo 2001, n° 151; Testo unico sul lavoro nella P.A., approvato con D. Lgs. 30 marzo 2001, n° 165; Testo unico della radiotelevisione, approvato con D. Lgs. 31 luglio 2005, n° 177; Testo unico in materia ambientale, approvato con D. Lgs. 3 aprile 2006, n° 152 (intitolato Norma in materia di ambiente)[2]; Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, approvato con D. Lgs. 9 aprile 2008, n° 81.
  • 8. TESTI UNICI “misti” Testo unico in materia di documentazione amministrativa, approvato con DPR 28 dicembre 2000, n° 445; Testo unico in materia di espropriazione per pubblica utilità, approvato con DPR 8 giugno 2001, n° 327; Testo unico in materia edilizia, approvato con DPR 6 giugno 2001, n° 380; Testo unico in materia di circolazione dei cittadini UE, approvato con DPR 18 gennaio 2002, n. 54, abrogato e sostituito dal D. Lgs. n. 30/2007; Testo unico in materia di spese di giustizia, approvato con DPR 30 maggio 2002, n° 115; Testo unico in materia di casellario giudiziario, approvato con DPR 14 novembre 2002, n° 313; Testo unico in materia di debito pubblico, approvato con DPR 30 dicembre 2003, n° 398; Testo unico regolamentare in materia di ordinamento militare, approvato con DPR 15 marzo 2010, n. 90.
  • 9. I Codici Codice degli appalti Codice della strada Codice del terzo settore Codice della privacy Codice dell’amministrazione digitale Codice del processo amministrativo Codice del turismo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
  • 10. Semplificazione normativa L'abrogazione è l'istituto mediante il quale il legislatore determina la cessazione ex nunc (non retroattiva) dell'efficacia di una norma giuridica. Si distingue dalla deroga (posta in essere da una norma speciale o eccezionale) in quanto una norma "derogata" resta in vigore per la generalità dei casi, mentre una norma abrogata cessa di produrre effetti giuridici. Si distingue dall'annullamento, che priva retroattivamente di efficacia una norma. La nuova legge abroghi quella precedente qualora: - vi sia un'espressa previsione in tal senso da parte del legislatore (abrogazione espressa) - vi sia incompatibilità tra le nuove norme e quelle precedenti (abrogazione tacita) - la nuova legge ridisciplini l'intera materia prima regolata dalla legge previgente (abrogazione implicita).
  • 12. Semplificazione amministrativa Termine “certo” del procedimento Conferenza di servizi Silenzio significativo Riduzione degli organi collegiali Liberalizzazioni SCIA e comunicazioni Dematerializzazione Digitalizzazione Domicilio digitale Semplificazione del linguaggio amministrativo Controllo a campione
  • 13. Semplificazione Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa
  • 14. Art. 2 (L) Oggetto 1. Le norme del presente testo unico disciplinano la formazione, il rilascio, la tenuta e la conservazione, la gestione, la trasmissione di atti e documenti da parte di organi della pubblica amministrazione; disciplinano altresì la produzione di atti e documenti agli organi della pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi nei rapporti tra loro e in quelli con l’utenza, e ai privati che vi consentono.
  • 15. Art. 4 (R) Impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione 1. La dichiarazione di chi non sa o non può firmare è raccolta dal pubblico ufficiale previo accertamento dell’identità del dichiarante. Il pubblico ufficiale attesta che la dichiarazione è stata a lui resa dall’interessato in presenza di un impedimento a sottoscrivere. (R) 2. La dichiarazione nell’interesse di chi si trovi in una situazione di impedimento temporaneo, per ragioni connesse allo stato di salute, è sostituita dalla dichiarazione, contenente espressa indicazione dell’esistenza di un impedimento, resa dal coniuge o, in sua assenza, dai figli o, in mancanza di questi, da altro parente in linea retta o collaterale fino al terzo grado, al pubblico ufficiale, previo accertamento dell’identità del dichiarante. (R) 3. Le disposizioni del presente articolo non si applicano in materia di dichiarazioni fiscali. (R)
  • 16. Art. 7 (L) Redazione e stesura di atti pubblici 1. Le leggi, i decreti, gli atti ricevuti dai notai, tutti gli altri atti pubblici, e le certificazioni sono redatti, anche promiscuamente, con qualunque mezzo idoneo, atto a garantirne la conservazione nel tempo. 2. Il testo degli atti pubblici comunque redatti non deve contenere lacune, aggiunte, abbreviazioni, correzioni, alterazioni o abrasioni. Sono ammesse abbreviazioni, acronimi, ed espressioni in lingua straniera, di uso comune. Qualora risulti necessario apportare variazioni al testo, si provvede in modo che la precedente stesura resti leggibile.
  • 17. Art. 18 (L - R) Copie autentiche 1. Le copie autentiche, totali o parziali, di atti e documenti possono essere ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della riproduzione fedele e duratura dell'atto o documento. Esse possono essere validamente prodotte in luogo degli originali. (L) 2. L'autenticazione delle copie può essere fatta dal pubblico ufficiale dal quale è stato emesso o presso il quale è depositato l'originale, o al quale deve essere prodotto il documento, nonché da un notaio, cancelliere, segretario comunale, o altro funzionario incaricato dal sindaco. Essa consiste nell'attestazione di conformità con l'originale scritta alla fine della copia, a cura del pubblico ufficiale autorizzato, il quale deve altresì indicare la data e il luogo del rilascio, il numero dei fogli impiegati, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita nonché apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell'ufficio. Se la copia dell'atto o documento consta di più fogli il pubblico ufficiale appone la propria firma a margine di ciascun foglio intermedio. Per le copie di atti e documenti informatici si applicano le disposizioni contenute nell’articolo 20. (L)
  • 18. Arti. 21 (R) Autenticazione delle sottoscrizioni 1. L’autenticità della sottoscrizione di qualsiasi istanza o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da produrre agli organi della pubblica amministrazione, nonché ai gestori di servizi pubblici è garantita con le modalità di cui all’art. 38, comma 2 e comma 3. (R) 2. Se l’istanza o la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è presentata a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 o a questi ultimi al fine della riscossione da parte di terzi di benefici economici, l’autenticazione è redatta da un notaio, cancelliere, segretario comunale, dal dipendente addetto a ricevere la documentazione o altro dipendente incaricato dal Sindaco; in tale ultimo caso, l’autenticazione è redatta di seguito alla sottoscrizione e il pubblico ufficiale, che autentica, attesta che la sottoscrizione è stata apposta in sua presenza, previo accertamento dell’identità del dichiarante, indicando le modalità di identificazione, la data ed il luogo di autenticazione, il proprio nome, cognome e la qualifica rivestita, nonché apponendo la propria firma e il timbro dell’ufficio. (R)
  • 19. Art. 30 (L) Modalità per la legalizzazione di firme 1. Nelle legalizzazioni devono essere indicati il nome e il cognome di colui la cui firma si legalizza. Il pubblico ufficiale legalizzante deve indicare la data e il luogo della legalizzazione, il proprio nome e cognome, la qualifica rivestita, nonché apporre la propria firma per esteso ed il timbro dell'ufficio. Art. 34 (L) Legalizzazione di fotografie 1. Le amministrazioni competenti per il rilascio di documenti personali sono tenute a legalizzare le prescritte fotografie presentate personalmente dall’interessato. Su richiesta di quest’ultimo le fotografie possono essere, altresì, legalizzate dal dipendente incaricato dal Sindaco. 2. La legalizzazione delle fotografie prescritte per il rilascio dei documenti personali non è soggetta all’obbligo del pagamento dell’imposta di bollo.
  • 20. Art. 35 (L - R) Documenti di identità e di riconoscimento 1. In tutti i casi in cui nel presente testo unico viene richiesto un documento di identità, esso può sempre essere sostituito dal documento di riconoscimento equipollente ai sensi del comma 2. (R) 2. Sono equipollenti alla carta di identità il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un’amministrazione dello Stato. (R) 3. Nei documenti d’identità e di riconoscimento non è necessaria l’indicazione o l’attestazione dello stato civile, salvo specifica istanza del richiedente. (L)
  • 21. Art. 38 (L - R) Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze 1. Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica.(L) 2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica ivi comprese le domande per la partecipazione a selezioni e concorsi per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, o per l'iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti presso le pubbliche amministrazioni, sono valide se effettuate secondo quanto previsto dall'articolo 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. (L)
  • 22. Art. 38 (L - R) Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze 3. Le istanze e le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà da produrre agli organi della amministrazione pubblica o ai gestori o esercenti di pubblici servizi sono sottoscritte dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritte e presentate unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel fascicolo. La copia dell'istanza sottoscritta dall'interessato e la copia del documento di identità possono essere inviate per via telematica; nei procedimenti di aggiudicazione di contratti pubblici, detta facoltà è consentita nei limiti stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 15, comma 2 della legge 15 marzo 1997, n. 59. (L) 3-bis. Il potere di rappresentanza per la formazione e la presentazione di istanze, progetti, dichiarazioni e altre attestazioni nonché per il ritiro di atti e documenti presso le pubbliche amministrazioni e i gestori o esercenti di pubblici servizi può essere validamente-conferito ad altro soggetto con le modalità di cui al presente articolo.
  • 23. Art. 39 (L) Domande per la partecipazione a concorsi pubblici 1. La sottoscrizione delle domande per la partecipazione a selezioni per l'assunzione, a qualsiasi titolo, in tutte le pubbliche amministrazioni, nonché ad esami per il conseguimento di abilitazioni, diplomi o titoli culturali non è soggetta ad autenticazione.
  • 24. Art. 40 (L) Certificati 01. Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47. 02. Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi". 1. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona, nell’ambito del medesimo procedimento, sono contenute in un unico documento.
  • 25. Art. 41 (L) Validità dei certificati 1. I certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni hanno validità illimitata. Le restanti certificazioni hanno validità di sei mesi dalla data di rilascio se disposizioni di legge o regolamentari non prevedono una validità superiore.
  • 26. Art. 43 (L - R) Accertamenti d'ufficio 1. Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d’ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47, nonché tutti i dati e i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall’interessato. (L) .. 5. In tutti i casi in cui l’amministrazione procedente acquisisce direttamente informazioni relative a stati, qualità personali e fatti presso l’amministrazione competente per la loro certificazione, il rilascio e l’acquisizione del certificato non sono necessari e le suddette informazioni sono acquisite, senza oneri, con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della loro fonte di provenienza. (R)
  • 27. Art. 46 (R) Dichiarazioni sostitutive di certificazioni 1. Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni i seguenti stati, qualità personali e fatti: a) data e il luogo di nascita; b) residenza; c) cittadinanza; d) godimento dei diritti civili e politici; e) stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero; f) stato di famiglia; g) esistenza in vita; h) nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente; i) iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni; l) appartenenza a ordini professionali; …………..
  • 28. Art. 47 (R) Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà 1. L'atto di notorietà concernente stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato è sostituito da dichiarazione resa e sottoscritta dal medesimo con la osservanza delle modalità di cui all’articolo 38. (R) 2. La dichiarazione resa nell’interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza. (R) 3. Fatte salve le eccezioni espressamente previste per legge, nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i concessionari di pubblici servizi, tutti gli stati, le qualità personali e i fatti non espressamente indicati nell'articolo 46 sono comprovati dall'interessato mediante la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. (R) 4. Salvo il caso in cui la legge preveda espressamente che la denuncia all’Autorità di Polizia Giudiziaria è presupposto necessario per attivare il procedimento amministrativo di rilascio del duplicato di documenti di riconoscimento o comunque attestanti stati e qualità personali dell’interessato, lo smarrimento dei documenti medesimi è comprovato da chi ne richiede il duplicato mediante dichiarazione sostitutiva. (R)
  • 29. Art. 48 (R) Disposizioni generali in materia di dichiarazioni sostitutive 1. Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale degli atti che sostituiscono. 2. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare. Nei moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni inseriscono il richiamo alle sanzioni penali previste dall'articolo 76, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate. Il modulo contiene anche l'informativa di cui all'articolo 10 della legge 31 dicembre 1996, n. 675. 3. In tutti i casi in cui sono ammesse le dichiarazioni sostitutive, le singole amministrazioni inseriscono la relativa formula nei moduli per le istanze.
  • 30. Art. 49 Limiti di utilizzo delle misure di semplificazione 1. I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformità CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore. 2. Tutti i certificati medici e sanitari richiesti dalle istituzioni scolastiche ai fini della pratica non agonistica di attività sportive da parte dei propri alunni sono sostituiti con un unico certificato di idoneità alla pratica non agonistica di attività sportive rilasciato dal medico di base con validità per l'intero anno scolastico.
  • 31. Art. 71 (R) Modalità dei controlli 1. Le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47. (R) 2. I controlli riguardanti dichiarazioni sostitutive di certificazione sono effettuati dall’amministrazione procedente con le modalità di cui all’articolo 43 consultando direttamente gli archivi dell’amministrazione certificante ovvero richiedendo alla medesima, anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi. 3. Qualora le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità, il funzionario competente a ricevere la documentazione dà notizia all’interessato di tale irregolarità. Questi è tenuto alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito. (R)
  • 32. Art. 72 (L) Responsabilità in materia di accertamento d’ufficio e di esecuzione dei controlli 1. Ai fini dell’accertamento d’ufficio di cui all’articolo 43, dei controlli di cui all’articolo 71 e della predisposizione delle convenzioni quadro di cui all’articolo 58 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le amministrazioni certificanti individuano un ufficio responsabile per tutte le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l’accesso diretto agli stessi da parte delle amministrazioni procedenti. 2. Le amministrazioni certificanti, per il tramite dell’ufficio di cui al comma 1, individuano e rendono note, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione, le misure organizzative adottate per l’efficiente, efficace e tempestiva acquisizione d’ufficio dei dati e per l’effettuazione dei controlli medesimi, nonché le modalità per la loro esecuzione. 3. La mancata risposta alle richieste di controllo entro trenta giorni costituisce violazione dei doveri d’ufficio e viene in ogni caso presa in considerazione ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei responsabili dell’omissione.
  • 33. Art. 73 (L) Assenza di responsabilità della pubblica amministrazione 1. Le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità per gli atti emanati, quando l’emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall’interessato o da terzi.
  • 34. Art. 74 (L-R) Violazione dei doveri d’ufficio 1. Costituisce violazione dei doveri d’ufficio la mancata accettazione delle dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto di notorietà rese a norma delle disposizioni del presente testo unico. (L) 2. Costituiscono altresì violazioni dei doveri d’ufficio: a) la richiesta e l'accettazione di certificati o di atti di notorietà; (L) b) il rifiuto da parte del dipendente addetto di accettare l’attestazione di stati, qualità personali e fatti mediante l’esibizione di un documento di riconoscimento; (R) c) la richiesta e la produzione, da parte rispettivamente degli ufficiali di stato civile e dei direttori sanitari, del certificato di assistenza al parto ai fini della formazione dell’atto di nascita; (R) c-bis) il rilascio di certificati non conformi a quanto previsto all’articolo 40, comma 02. (L)
  • 35. Art. 75 (R) Decadenza dai benefici 1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 76, qualora dal controllo di cui all’articolo 71 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.
  • 36. Art. 76 (L) Norme penali 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. 2. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. 3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le dichiarazioni rese per conto delle persone indicate nell'articolo 4, comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale. 4. Se i reati indicati nei commi 1, 2 e 3 sono commessi per ottenere la nomina ad un pubblico ufficio o l'autorizzazione all'esercizio di una professione o arte, il giudice, nei casi più gravi, può applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.
  • 37. Informatica Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell'amministrazione digitale
  • 38. Art. 2. Finalità e ambito di applicazione. 1. Lo Stato, le regioni e le autonomie locali assicurano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale e si organizzano ed agiscono a tale fine utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. 2. Le disposizioni del presente Codice si applicano: a) alle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza di cui all'articolo 117 della Costituzione, ivi comprese le partorita di sistema portuale, nonché alle autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione; b) ai gestori di servizi pubblici, ivi comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse; c) alle società a controllo pubblico, come definite nel decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, escluse le società quotate di cui all'articolo 2, comma 1, lettera p), del medesimo decreto che non rientrino nella categoria di cui alla lettera b).
  • 39. Art. 2. Finalità e ambito di applicazione. 5. Le disposizioni del presente Codice si applicano nel rispetto della disciplina in materia di trattamento dei dati personali e, in particolare, delle disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali approvato con decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. 6. Le disposizioni del presente Codice non si applicano limitatamente all'esercizio delle attività e funzioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa e sicurezza nazionale, polizia giudiziaria e polizia economico-finanziaria e consultazioni elettorali, nonché alle comunicazioni di emergenza e di allerta in ambito di protezione civile. Le disposizioni del presente Codice si applicano al processo civile, penale, amministrativo, contabile e tributario, in quanto compatibili e salvo che non sia diversamente disposto dalle disposizioni in materia di processo telematico.
  • 40. Art. 3-bis. Identità digitale e Domicilio digitale 01. Chiunque ha il diritto di accedere ai servizi on-line offerti dai soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettere a) e b), tramite la propria identità digitale. 3-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sentiti l'AgID e il Garante per la protezione dei dati personali e acquisito il parere della Conferenza unificata, è stabilita la data a decorrere dalla quale le comunicazioni tra i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, e coloro che non hanno provveduto a eleggere un domicilio digitale ai sensi del comma 1-bis, avvengono esclusivamente in forma elettronica. Con lo stesso decreto sono determinate le modalità con le quali ai predetti soggetti è messo a disposizione un domicilio digitale e sono individuate altre modalità con le quali, per superare il divario digitale, i documenti possono essere consegnati a coloro che non sono in grado di accedere direttamente a un domicilio digitale.
  • 41. Art. 3-bis. Identità digitale e Domicilio digitale 4. A decorrere dal 1° gennaio 2013, salvo i casi in cui è prevista dalla normativa vigente una diversa modalità di comunicazione o di pubblicazione in via telematica, le amministrazioni pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi comunicano con il persona fisica esclusivamente tramite il domicilio digitale dallo stesso dichiarato, anche ai sensi dell'articolo 21-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, senza oneri di spedizione a suo carico. Ogni altra forma di comunicazione non può produrre effetti pregiudizievoli per il destinatario. L'utilizzo di differenti modalità di comunicazione rientra tra i parametri di valutazione della performance dirigenziale ai sensi dell'articolo 11, comma 9, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. ...4-ter. Le disposizioni di cui al precedente comma soddisfano a tutti gli effetti di legge gli obblighi di conservazione e di esibizione dei documenti previsti dalla legislazione vigente laddove la copia analogica inviata al persona fisica contenga una dicitura che specifichi che il documento informatico, da cui la copia è tratta, è stato predisposto ed è disponibile presso l'amministrazione in conformità alle Linee guida.
  • 42.
  • 43. Art. 5. Effettuazione di pagamenti con modalità informatiche. 1. I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, sono obbligati ad accettare, tramite la piattaforma di cui al comma 2, i pagamenti spettanti a qualsiasi titolo attraverso sistemi di pagamento elettronico, ivi inclusi, per i micro-pagamenti, quelli basati sull'uso del credito telefonico. Tramite la piattaforma elettronica di cui al comma 2, resta ferma la possibilità di accettare anche altre forme di pagamento elettronico, senza discriminazione in relazione allo schema di pagamento abilitato per ciascuna tipologia di strumento di pagamento elettronico come definita ai sensi dell'articolo 2, punti 33), 34) e 35) del regolamento UE 2015/751 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta. 2. Al fine di dare attuazione al comma 1, l'AgID mette a disposizione, attraverso il Sistema pubblico di connettività, una piattaforma tecnologica per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati, al fine di assicurare, attraverso gli strumenti di cui all'articolo 64, l'autenticazione dei soggetti interessati all'operazione in tutta la gestione del processo di pagamento.
  • 44.
  • 45. Art. 5-bis. Comunicazioni tra imprese e amministrazioni pubbliche. 1. La presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, anche a fini statistici, tra le imprese e le amministrazioni pubbliche avviene esclusivamente utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Con le medesime modalità le amministrazioni pubbliche adottano e comunicano atti e provvedimenti amministrativi nei confronti delle imprese. 2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro per la semplificazione normativa, sono adottate le modalità di attuazione del comma 1 da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e fissati i relativi termini.
  • 46.
  • 47. Art. 6-bis. Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti 1. Al fine di favorire la presentazione di istanze, dichiarazioni e dati, nonché lo scambio di informazioni e documenti tra i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2 e le imprese e i professionisti in modalità telematica, è istituito, il pubblico elenco denominato Indice nazionale dei domicili digitali (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti, presso il Ministero per lo sviluppo economico. 2. L'Indice nazionale di cui al comma 1 è realizzato a partire dagli elenchi di indirizzi PEC costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 16 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. I domicili digitali inseriti in tale Indice costituiscono mezzo esclusivo di comunicazione e notifica con i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2. 2-bis. L'INI-PEC acquisisce dagli ordini e dai collegi professionali gli attributi qualificati dell'identità digitale ai fini di quanto previsto dal decreto di cui all'articolo 64, comma 2-sexies.
  • 48.
  • 49. Art. 6-ter. Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. 1. Al fine di assicurare la pubblicità dei riferimenti telematici delle pubbliche amministrazioni e dei gestori dei pubblici servizi è istituito il pubblico elenco di fiducia denominato "Indice degli indirizzi della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi", nel quale sono indicati i domicili digitali da utilizzare per le comunicazioni e per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblici servizi e i privati. 2. La realizzazione e la gestione dell'Indice sono affidate all'AgID, che può utilizzare a tal fine elenchi e repertori già formati dalle amministrazioni pubbliche. 3. Le amministrazioni di cui al comma 1 e i gestori di pubblici servizi aggiornano gli indirizzi e i contenuti dell'Indice tempestivamente e comunque con cadenza almeno semestrale, secondo le indicazioni dell'AgID. La mancata comunicazione degli elementi necessari al completamento dell'Indice e del loro aggiornamento è valutata ai fini della responsabilità dirigenziale e dell'attribuzione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili.
  • 50.
  • 51. Art. 6-quater. Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato, non tenuti all'iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese 1. E’ istituito il pubblico elenco dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese, nel quale sono indicati i domicili eletti ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 1-bis. La realizzazione e la gestione dell'Indice sono affidate all'AgID, che vi provvede avvalendosi delle strutture informatiche delle Camere di commercio già deputate alla gestione dell'elenco di cui all'articolo 6-bis. .. 3. Al completamento dell'ANPR di cui all'articolo 62, AgID provvede al trasferimento dei domicili digitali contenuti nell'elenco di cui al presente articolo nell'ANPR.
  • 52. Art. 12. Norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa. 1. Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l'effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera b). … 2. Le pubbliche amministrazioni utilizzano, nei rapporti interni, in quelli con altre amministrazioni e con i privati, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, garantendo l'interoperabilità dei sistemi e l'integrazione dei processi di servizio fra le diverse amministrazioni nel rispetto delle Linee guida.
  • 53. Art. 13. Formazione informatica dei dipendenti pubblici. 1. Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, attuano politiche di reclutamento e formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché dei temi relativi all'accessibilità e alle tecnologie assistive, ai sensi dell'articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4. 1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresì volte allo sviluppo delle competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la transizione alla modalità operativa digitale.
  • 54. 14-bis. Agenzia per l'Italia digitale. 1. L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) è preposta alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Digitale Italiana, in coerenza con gli indirizzi dettati dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato, e con l'Agenda digitale europea. AgID, in particolare, promuove l'innovazione digitale nel Paese e l'utilizzo delle tecnologie digitali nell'organizzazione della pubblica amministrazione e nel rapporto tra questa, i cittadini e le imprese, nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e trasparenza e secondo criteri di efficienza, economicità ed efficacia. Essa presta la propria collaborazione alle istituzioni dell'Unione europea e svolge i compiti necessari per l'adempimento degli obblighi internazionali assunti dallo Stato nelle materie di competenza.
  • 55.
  • 56. Art. 17. Responsabile per la transizione digitale e difensore civico digitale. 1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono l'attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell'amministrazione definite dal Governo in coerenza con le Linee guida. A tal fine, ciascuna pubblica amministrazione affida a un unico ufficio dirigenziale generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità. Al suddetto ufficio sono inoltre attribuiti i compiti relativi a: a) coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi, di telecomunicazione e fonia, in modo da assicurare anche la coerenza con gli standard tecnici e organizzativi comuni; b) indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi, sia interni che esterni, forniti dai sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell'amministrazione; …...
  • 57. Art. 20. Validità ed efficacia probatoria dei Documenti informatici. 1-bis. Il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l'efficacia prevista dall'articolo 2702 del Codice civile quando vi è apposta una firma digitale, altro tipo di firma elettronica qualificata o una firma elettronica avanzata o, comunque, è formato, previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall'AgID ai sensi dell'articolo 71 con modalità tali da garantire la sicurezza, integrità e immodificabilità del documento e, in maniera manifesta e inequivoca, la sua riconducibilità all'autore. In tutti gli altri casi, l'idoneità del documento informatico a soddisfare il requisito della forma scritta e il suo valore probatorio sono liberamente valutabili in giudizio, in relazione alle caratteristiche di sicurezza, integrità e immodificabilità. La data e l'ora di formazione del documento informatico sono opponibili ai terzi se apposte in conformità alle Linee guida. 1-ter. L'utilizzo del dispositivo di firma elettronica qualificata o digitale si presume riconducibile al titolare di firma elettronica, salvo che questi dia prova contraria.
  • 58.
  • 59. Art. 22. Copie informatiche di documenti analogici. 1. I documenti informatici contenenti copia di atti pubblici, scritture private e documenti in genere, compresi gli atti e documenti amministrativi di ogni tipo formati in origine su supporto analogico, spediti o rilasciati dai depositari pubblici autorizzati e dai pubblici ufficiali, hanno piena efficacia, ai sensi degli articoli 2714 e 2715 del codice civile, se sono formati ai sensi dell'articolo 20, comma 1-bis, primo periodo. La loro esibizione e produzione sostituisce quella dell'originale. 1-bis. La copia per immagine su supporto informatico di un documento analogico è prodotta mediante processi e strumenti che assicurano che il documento informatico abbia contenuto e forma identici a quelli del documento analogico da cui è tratto, previo raffronto dei documenti o attraverso certificazione di processo nei casi in cui siano adottate tecniche in grado di garantire la corrispondenza della forma e del contenuto dell'originale e della copia.
  • 60. Art. 23. Copie analogiche di documenti informatici. 1. Le copie su supporto analogico di documento informatico, anche sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale da cui sono tratte se la loro conformità all'originale in tutte le sue componenti è attestata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. 2. Le copie e gli estratti su supporto analogico del documento informatico, conformi alle vigenti regole tecniche, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale se la loro conformità non è espressamente disconosciuta. Resta fermo, ove previsto l'obbligo di conservazione dell'originale informatico. 2-bis. Sulle copie analogiche di documenti informatici può essere apposto a stampa un contrassegno …..
  • 61. Art. 23-bis. Duplicati e copie informatiche di documenti informatici. 1. I duplicati informatici hanno il medesimo valore giuridico, ad ogni effetto di legge, del documento informatico da cui sono tratti, se prodotti in conformità alle Linee guida. 2. Le copie e gli estratti informatici del documento informatico, se prodotti in conformità alle vigenti Linee guida, hanno la stessa efficacia probatoria dell'originale da cui sono tratte se la loro conformità all'originale, in tutti le sue componenti, è attestata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato o se la conformità non è espressamente disconosciuta. Resta fermo, ove previsto, l'obbligo di conservazione dell'originale informatico.
  • 62. Art. 23-ter. Documenti amministrativi informatici. 1. Gli atti formati dalle pubbliche amministrazioni con strumenti informatici, nonché i dati e i documenti informatici detenuti dalle stesse, costituiscono informazione primaria ed originale da cui è possibile effettuare, su diversi o identici tipi di supporto, duplicazioni e copie per gli usi consentiti dalla legge. … 4. In materia di formazione e conservazione di documenti informatici delle pubbliche amministrazioni, le Linee guida sono definite anche sentito il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. 5-bis. I documenti di cui al presente articolo devono essere fruibili indipendentemente dalla condizione di disabilità personale, applicando i criteri di accessibilità definiti dai requisiti tecnici di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4.
  • 63.
  • 64. Art. 24. Firma digitale. 1. La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca ad un solo soggetto ed al documento o all'insieme di documenti cui è apposta o associata. 2. L'apposizione di firma digitale integra e sostituisce l'apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa vigente. 3. Per la generazione della firma digitale deve adoperarsi un certificato qualificato che, al momento della sottoscrizione, non risulti scaduto di validità ovvero non risulti revocato o sospeso. 4. Attraverso il certificato qualificato si devono rilevare, secondo le Linee guida, la validità del certificato stesso, nonché gli elementi identificativi del titolare di firma digitale e del certificatore e gli eventuali limiti d'uso. Le linee guida definiscono altresì le modalità, anche temporali, di apposizione della firma.
  • 65. Art. 25. Firma autenticata. 1. Si ha per riconosciuta, ai sensi dell'articolo 2703 del codice civile, la firma elettronica o qualsiasi altro tipo di firma elettronica avanzata autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato. 2. L'autenticazione della firma elettronica, anche mediante l'acquisizione digitale della sottoscrizione autografa, o di qualsiasi altro tipo di firma elettronica avanzata consiste nell'attestazione, da parte del pubblico ufficiale, che la firma è stata apposta in sua presenza dal titolare, previo accertamento della sua identità personale, della validità dell'eventuale certificato elettronico utilizzato e del fatto che il documento sottoscritto non è in contrasto con l'ordinamento giuridico.
  • 66. Art. 40. Formazione di documenti informatici. 1. Le pubbliche amministrazioni formano gli originali dei propri documenti, inclusi quelli inerenti ad albi, elenchi e pubblici registri, con mezzi informatici secondo le disposizioni di cui al presente codice e le Linee guida. Art. 40-bis. Protocollo informatico. 1. Formano comunque oggetto di registrazione di protocollo ai sensi dell'articolo 53 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, le comunicazioni che provengono da o sono inviate a domicili digitali eletti ai sensi di quanto previsto all'articolo 3-bis, nonché le istanze e le dichiarazioni di cui all'articolo 65 in conformità alle Linee guida.
  • 67. Art. 42. Dematerializzazione dei documenti delle pubbliche amministrazioni. 1. Le pubbliche amministrazioni valutano in termini di rapporto tra costi e benefici il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conservazione e provvedono alla predisposizione dei conseguenti piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici, nel rispetto delle Linee guida.
  • 68. Art. 45. Valore giuridico della trasmissione. 1. I documenti trasmessi da soggetti giuridici ad una pubblica amministrazione con qualsiasi mezzo telematico o informatico, idoneo ad accertarne la provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. 2. Il documento informatico trasmesso per via telematica si intende spedito dal mittente se inviato al proprio gestore, e si intende consegnato al destinatario se reso disponibile all'indirizzo elettronico da questi dichiarato, nella casella di posta elettronica del destinatario messa a disposizione dal gestore.
  • 69. Art. 47. Trasmissione dei documenti tra le pubbliche amministrazioni. 1. Le comunicazioni di documenti tra le pubbliche amministrazioni avvengono mediante l'utilizzo della posta elettronica o in cooperazione applicativa; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Il documento può essere, altresì, reso disponibile previa comunicazione delle modalità di accesso telematico allo stesso. 1-bis. L'inosservanza della disposizione di cui al comma 1, ferma restando l'eventuale responsabilità per danno erariale, comporta responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare.
  • 70. Art. 47. Trasmissione dei documenti tra le pubbliche amministrazioni. 2. Ai fini della verifica della provenienza le comunicazioni sono valide se: a) sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata; b) ovvero sono dotate di segnatura di protocollo di cui all'articolo 55 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; c) ovvero è comunque possibile accertarne altrimenti la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle Linee guida. È in ogni caso esclusa la trasmissione di documenti a mezzo fax; d) ovvero trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68.
  • 71. Art. 48. Posta elettronica certificata. 1. La trasmissione telematica di comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di una ricevuta di consegna avviene mediante la posta elettronica certificata ai sensi del d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68, o mediante altre soluzioni tecnologiche individuate con le Linee guida. 2. La trasmissione del documento informatico per via telematica, effettuata ai sensi del comma 1, equivale, salvo che la legge disponga diversamente, alla notificazione per mezzo della posta. 3. La data e l'ora di trasmissione e di ricezione di un documento informatico trasmesso ai sensi del comma 1 sono opponibili ai terzi se conformi alle disposizioni di cui al d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68, ed alle relative regole tecniche, ovvero conformi con le regole tecniche adottate ai sensi dell'articolo 71.
  • 72. Capo V - Dati delle pubbliche amministrazioni e identità digitali, istanze e servizi on-line Art. 50-ter. Piattaforma Digitale Nazionale Dati Art. 51. Sicurezza e disponibilità dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture delle pubbliche amministrazioni. Art. 52. Accesso telematico e riutilizzo dei dati. Art. 60. Base di dati di interesse nazionale. Art. 62. Anagrafe nazionale della popolazione residente - ANPR
  • 73. Art. 65. Istanze e dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni per via telematica. 1. Le istanze e le dichiarazioni presentate per via telematica alle pubbliche amministrazioni e ai gestori dei servizi pubblici ai sensi dell'articolo 38, commi 1 e 3, del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, sono valide: a) se sottoscritte mediante una delle forme di cui all'articolo 20, il cui certificato è rilasciato da un certificatore qualificato; b) ovvero, quando l'istante o il dichiarante è identificato attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID), nonché attraverso uno degli altri strumenti di cui all'articolo 64, comma 2-novies, nei limiti ivi previsti; c) ovvero sono sottoscritte e presentate unitamente alla copia del documento d'identità; c-bis) ovvero se trasmesse dall'istante o dal dichiarante dal proprio domicilio digitale purché le relative credenziali di accesso siano state rilasciate previa identificazione del titolare, anche per via telematica secondo modalità definite con Linee guida, e ciò sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato. In tal caso, la trasmissione costituisce elezione di domicilio speciale ai sensi dell'articolo 47 del Codice civile. Sono fatte salve le disposizioni normative che prevedono l'uso di specifici sistemi di trasmissione telematica nel settore tributario.
  • 74. Art. 66. Carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi. 1. Le caratteristiche e le modalità per il rilascio della carta d'identità elettronica sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro per l'innovazione e le tecnologie e con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
  • 75.
  • 76. Art. 69. Riuso delle soluzioni e standard aperti. 1. Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l'obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali. 2. Al fine di favorire il riuso dei programmi informatici di proprietà delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del comma 1, nei capitolati o nelle specifiche di progetto è previsto, salvo che ciò risulti eccessivamente oneroso per comprovate ragioni di carattere tecnico-economico, che l'amministrazione committente sia sempre titolare di tutti i diritti sui programmi e i servizi delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, appositamente sviluppati per essa.
  • 77. Art. 71. Regole tecniche. 1. L'AgID, previa consultazione pubblica da svolgersi entro il termine di trenta giorni, sentiti le amministrazioni competenti e il Garante per la protezione dei dati personali nelle materie di competenza, nonché acquisito il parere della Conferenza unificata, adotta Linee guida contenenti le regole tecniche e di indirizzo per l'attuazione del presente Codice. Le Linee guida divengono efficaci dopo la loro pubblicazione nell'apposita area del sito Internet istituzionale dell'AgID e di essa ne è data notizia nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Le Linee guida sono aggiornate o modificate con la procedura di cui al primo periodo. … 1-ter. Le regole tecniche di cui al presente codice sono dettate in conformità ai requisiti tecnici di accessibilità di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4, alle discipline risultanti dal processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale ed alle normative dell'Unione europea.
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  • 85. La responsabilità nella PA : i reati della e contro la Pubblica Amministrazione, anticorruzione e trasparenza (L. 190/2012 e Dlgs 33/2013), Codici di comportamento, e procedimento disciplinare Lezione 11 A cura di dott. Simone Chiarelli simone.chiarelli@gmail.com Cell. +39 3337663638