Cos'è il flow? Che differenza c'è tra peak experience e peak performance? Come si raggiunge e come si mantiene lo stato di flow? Si può cominciare a lavorarci da giovani?
Cosa serve per raggiungere una buona performance sportiva?
Sempre più spesso l'esigenza delle organizzazioni sportive (Federazioni, Società, Associazioni) è quella di affinare i metodi di allenamento per raggiungere dei risultati in gara. Ma, a volte, questa necessità si scontra con i bisogni e i diritti degli atleti. Conoscere la motivazione delle persone è di sicuro il primo passo per impostare un programma di Mental Training adeguato e corretto.
Definire gli obiettivi (goal setting), regolare l'attenzione e ristrutturare le cognizioni (self talk) sono alcune delle tecniche dirette a innescare un circolo virtuoso in favore della self efficacy dell'atleta.
Customizzare la preparazione mentale sulla base delle caratteristiche e delle necessità dell'atleta o dell'intera squadra è una delle azioni essenziali che un professionista deve garantire sul campo.
Cosa serve per raggiungere una buona performance sportiva?
Sempre più spesso l'esigenza delle organizzazioni sportive (Federazioni, Società, Associazioni) è quella di affinare i metodi di allenamento per raggiungere dei risultati in gara. Ma, a volte, questa necessità si scontra con i bisogni e i diritti degli atleti. Conoscere la motivazione delle persone è di sicuro il primo passo per impostare un programma di Mental Training adeguato e corretto.
Definire gli obiettivi (goal setting), regolare l'attenzione e ristrutturare le cognizioni (self talk) sono alcune delle tecniche dirette a innescare un circolo virtuoso in favore della self efficacy dell'atleta.
Customizzare la preparazione mentale sulla base delle caratteristiche e delle necessità dell'atleta o dell'intera squadra è una delle azioni essenziali che un professionista deve garantire sul campo.
Le transizioni di carriera rappresentano un'area di competenza e di intervento per gli psicologi dello sport. La possibilità di fornire supporto all'atleta impegnato nello svolgersi delle diverse fasi che compongono la carriera sportiva richiede un set di abilità su cui è importante fare ricerca e stilare dei protocolli applicativi. Naturalmente parliamo di un'esperienza che a diversi livelli si integra nel ciclo di vita della persona e pertanto è necessario considerare i fattori determinanti in modo che le transizioni e le conseguenti trasformazioni siano rispettose del processo di adattamento sotteso.
Quindi:
qual è la definizione di carriera sportiva?
Come si inserisce lo psicologo dello sport?
Quali sono i fattori di indagine?
Quando usare gli strumenti di lavoro disponibili?
Questi e altri spunti in una breve trattazione di quello che può rappresentare un momento di difficoltà per un atleta e di come lo psicologo dello sport ha il compito di intervenire.
Per ulteriori chiarimenti: info@cpspescara.it
Come le neuroscienze danno una mano a insegnare a giocare con i piedi
Riccardo Capanna
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 9788860284839
PAGINE: 175
Scopri di più su http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/capanna-neuroscienze-insegnare-giocare-piedi
GIPS, Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, n° 26
ANNO EDIZIONE: 2017
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 38
Gli psicologi dello sport supportano la salute mentale e il benessere psicologico delle persone coinvolte nel settore sportivo. Si avvalgono di un'attività di consulenza e di assistenza, oltre che di valutazione, e in caso di necessità stilano piani di trattamento specializzati. Lavorano principalmente in favore della salute mentale dell'atleta in considerazione delle sue prestazioni, ma possono rappresentare una guida anche al di fuori dello sport.
E poi:
qual è la definizione di psicologia dello sport?
Cosa fa lo psicologo dello sport?
Dove opera?
Come si articola la sua giornata di lavoro?
Questi e altri spunti in un compendio progettato per mostrare il risvolto pratico dello sforzo epistemiologico che continua a definire una professione, come quella dello psicologo in ambito sportivo, ancora tutta in divenire.
Per ulteriori chiarimenti: info@cpspescara.it
Come si passa dalla libertà di movimento alla capacità di azione, nel rispetto assoluto delle tappe evolutive dell'individuo?
Libertà, capacità, movimento e azione sono elementi fondamentali se si parla di educazione motoria, devono essere definiti e affermati. Ma quali sono i principi base tra gli ambienti scolastici e le società sportive? Esistono dei metodi operativi validi per entrambi i contesti? E in quale direzione occorre progettare per essere di supporto al tessuto sportivo? A queste e altre domande bisogna dare delle risposte chiare e fondate, partendo da degli spunti di riflessione e approfondendo i dettagli in maniera autonoma e responsabile.
Quante e quali competenze deve assemblare un tecnico dedito ai settori giovanili? Quali sono i principi base su cui fondare la consapevolezza di partenza? E quali azioni occorre intraprendere per essere efficaci e consentire ai giovani un'esperienza emotivamente sostenibile?
Partendo dal presupposto che in età evolutiva lo sport debba essere anzitutto fonte di gioia e felicità, alcune considerazioni possono favorire l'espressione del tecnico nell'ambito del lavoro che è chiamato a svolgere.
- Cosa si intende per sensibilità sul piano fisiologico;
- quale rapporto c'è tra sensibilità e cresibilità;
- quanto conta la sensibilità nell'elaborare le informazioni;
- cosa fa l'atleta per stimolare gli analizzatori sensoriali;
- è importante parlare di sensibilità nell'ambito della psicologia dello sport?
Che cos'è la creatività e come si sviluppa il processo creativo?
Approfondire le basi neurali della capacità di pensare in modo originale è l'unico modo per definire in maniera oggettiva la creatività.
Ad oggi le ipotesi a riguardo sono diverse, alcune più accreditate di altre. Ma i meccanismi neurobiologici potrebbero in un futuro non troppo lontano consentirci di valutare il pensiero creativo e i livelli di intelligenza dell'individuo.
La cresibilità® è un modello impostato per tutelare lo sviluppo della persona a partire dall'espressione del pensiero creativo, e viene studiato soprattutto in riferimento al settore sportivo.
Cosa intendiamo quando parliamo di competenza sportiva? È così rilevante, oggi, creare comunità sportive competenti? Che differenza c'è tra attitudini, capacità e abilità?
Da quale profilo possiamo partire per individuare la qualità della prestazione di un allenatore?
Qual è il ruolo dello psicologo dello sport nell'attività agonistica? Come si distingue un campione? Quanto è importante lavorare sull'auto-efficacia? Quali metodi di lavoro compongono un programma di mental training? Che relazione c'è tra emozioni e arousal?
Che differenza c'è tra attività sportiva ed esercizio fisico? Praticare sport a scuola e in Società è la stessa cosa? Come si profila il rischio del drop-out sportivo nei giovani? Quali riflessioni occorre fare sul processo di I-A?
Che cos'è la psicologia dello sport? Quali sono le sue direttive di intervento? Esiste la persona fisicamente educata? Qual è la definizione di sport? Qual è il connubio tra medicina e psicologia dello sport?
Cosa sono i neuroni a specchio? Che ruolo hanno i comportamenti imitativi? Qual è l'importanza dei processi cognitivi legati all'imitazione? Si può imparare a praticare uno sport osservando gli altri?
Autore: Margherita Sassi
info@cpspescara.it
Le transizioni di carriera rappresentano un'area di competenza e di intervento per gli psicologi dello sport. La possibilità di fornire supporto all'atleta impegnato nello svolgersi delle diverse fasi che compongono la carriera sportiva richiede un set di abilità su cui è importante fare ricerca e stilare dei protocolli applicativi. Naturalmente parliamo di un'esperienza che a diversi livelli si integra nel ciclo di vita della persona e pertanto è necessario considerare i fattori determinanti in modo che le transizioni e le conseguenti trasformazioni siano rispettose del processo di adattamento sotteso.
Quindi:
qual è la definizione di carriera sportiva?
Come si inserisce lo psicologo dello sport?
Quali sono i fattori di indagine?
Quando usare gli strumenti di lavoro disponibili?
Questi e altri spunti in una breve trattazione di quello che può rappresentare un momento di difficoltà per un atleta e di come lo psicologo dello sport ha il compito di intervenire.
Per ulteriori chiarimenti: info@cpspescara.it
Come le neuroscienze danno una mano a insegnare a giocare con i piedi
Riccardo Capanna
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 9788860284839
PAGINE: 175
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GIPS, Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, n° 26
ANNO EDIZIONE: 2017
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 38
Gli psicologi dello sport supportano la salute mentale e il benessere psicologico delle persone coinvolte nel settore sportivo. Si avvalgono di un'attività di consulenza e di assistenza, oltre che di valutazione, e in caso di necessità stilano piani di trattamento specializzati. Lavorano principalmente in favore della salute mentale dell'atleta in considerazione delle sue prestazioni, ma possono rappresentare una guida anche al di fuori dello sport.
E poi:
qual è la definizione di psicologia dello sport?
Cosa fa lo psicologo dello sport?
Dove opera?
Come si articola la sua giornata di lavoro?
Questi e altri spunti in un compendio progettato per mostrare il risvolto pratico dello sforzo epistemiologico che continua a definire una professione, come quella dello psicologo in ambito sportivo, ancora tutta in divenire.
Per ulteriori chiarimenti: info@cpspescara.it
Come si passa dalla libertà di movimento alla capacità di azione, nel rispetto assoluto delle tappe evolutive dell'individuo?
Libertà, capacità, movimento e azione sono elementi fondamentali se si parla di educazione motoria, devono essere definiti e affermati. Ma quali sono i principi base tra gli ambienti scolastici e le società sportive? Esistono dei metodi operativi validi per entrambi i contesti? E in quale direzione occorre progettare per essere di supporto al tessuto sportivo? A queste e altre domande bisogna dare delle risposte chiare e fondate, partendo da degli spunti di riflessione e approfondendo i dettagli in maniera autonoma e responsabile.
Quante e quali competenze deve assemblare un tecnico dedito ai settori giovanili? Quali sono i principi base su cui fondare la consapevolezza di partenza? E quali azioni occorre intraprendere per essere efficaci e consentire ai giovani un'esperienza emotivamente sostenibile?
Partendo dal presupposto che in età evolutiva lo sport debba essere anzitutto fonte di gioia e felicità, alcune considerazioni possono favorire l'espressione del tecnico nell'ambito del lavoro che è chiamato a svolgere.
- Cosa si intende per sensibilità sul piano fisiologico;
- quale rapporto c'è tra sensibilità e cresibilità;
- quanto conta la sensibilità nell'elaborare le informazioni;
- cosa fa l'atleta per stimolare gli analizzatori sensoriali;
- è importante parlare di sensibilità nell'ambito della psicologia dello sport?
Che cos'è la creatività e come si sviluppa il processo creativo?
Approfondire le basi neurali della capacità di pensare in modo originale è l'unico modo per definire in maniera oggettiva la creatività.
Ad oggi le ipotesi a riguardo sono diverse, alcune più accreditate di altre. Ma i meccanismi neurobiologici potrebbero in un futuro non troppo lontano consentirci di valutare il pensiero creativo e i livelli di intelligenza dell'individuo.
La cresibilità® è un modello impostato per tutelare lo sviluppo della persona a partire dall'espressione del pensiero creativo, e viene studiato soprattutto in riferimento al settore sportivo.
Cosa intendiamo quando parliamo di competenza sportiva? È così rilevante, oggi, creare comunità sportive competenti? Che differenza c'è tra attitudini, capacità e abilità?
Da quale profilo possiamo partire per individuare la qualità della prestazione di un allenatore?
Qual è il ruolo dello psicologo dello sport nell'attività agonistica? Come si distingue un campione? Quanto è importante lavorare sull'auto-efficacia? Quali metodi di lavoro compongono un programma di mental training? Che relazione c'è tra emozioni e arousal?
Che differenza c'è tra attività sportiva ed esercizio fisico? Praticare sport a scuola e in Società è la stessa cosa? Come si profila il rischio del drop-out sportivo nei giovani? Quali riflessioni occorre fare sul processo di I-A?
Che cos'è la psicologia dello sport? Quali sono le sue direttive di intervento? Esiste la persona fisicamente educata? Qual è la definizione di sport? Qual è il connubio tra medicina e psicologia dello sport?
Cosa sono i neuroni a specchio? Che ruolo hanno i comportamenti imitativi? Qual è l'importanza dei processi cognitivi legati all'imitazione? Si può imparare a praticare uno sport osservando gli altri?
Autore: Margherita Sassi
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2. INDICE
- Stato di flow e processi di sviluppo
- Le caratteristiche della peak
esperience e della peak
performance
- I fattori fondamentali del flow
- Riflessione sugli obiettivi da
condividere con l’atleta
J. Moreau (2015). Max Winson. BAO Publishing, Milano
“Pensa alla pallina da tennis come al legame che vi tiene uniti.
Coltivalo per tutto il tempo che puoi.
Non devi lottare contro gli altri per essere migliore, Max ...
devi diventare migliore grazie a loro.
Il tennis è un'arte ... l'arte dello scambio.”
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3. “Il flow appartiene alla
prestazione eccellente. […]
Ma il flow appartiene anche
allo sport della gente
comune. Indagarlo significa
contribuire all’ampliamento
degli studi, capaci di
alimentare non solo
prestazioni eccellenti, ma
anche entusiasmo e
progettualità.”
Mihály Csíkszentmihályi, psicologo
ungherese. Autore di studi sulla felicità e sulla
creatività, ha introdotto il concetto di flow.
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4. “L’approccio applicativo -
nell’area mentale - non focalizza
la propria attenzione su aspetti
negativi, deficitari o devianti, da
modificare nell’atleta o nel
sistema di analisi. Tende
piuttosto a costruirne il modello
di funzionamento ottimale e a
supportare e sviluppare le
condizioni individuali ed
ambientali predisponenti e/ o
favorenti la sua espressione.”
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Gaël Sébastien Monfils, tennista ATP
5. “ […] la Personal
Investment Theory,
secondo cui il
comportamento risulta
determinato dal significato
personale che le specifiche
situazioni rivestono per
l’individuo-atleta.”
“There is one thing that I think that, I mean, I
personally have learned over the years when balance
comes to matter is that balance is something that
once you achieve it, it doesn’t mean that you are in
balance. You know, it means that, you know, the next
morning when you wake up, you got to do it again,
and again, and again.” (N. Djokovic, tennista ATP)
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6. PROCESSI EDUCATIVI
9 aa
(fortuna vs
impegno)
7/8 aa
(difficoltà di un compito
e capacità individuali
vengono considerate
rispetto al gruppo)
11/12 aa
(maggiori capacità,
minore sforzo,
uguale prestazione)
fino ai 15/16 aa
(rischio abbandono)
0 1 2 4
8 16 24 32 48 64 80
SVILUPPO
PSICOFISICO
FASCIA DI ETÀ
D’INTERVENTO
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8. PROCESSI COGNITIVI: ATTENZIONE
I fattori che condizionano la gestione ottimale dell’attenzione:
a) caratteristiche individuali dell’atleta,
b) richieste sportive specifiche,
c) livello di performance,
d) condizioni ambientali,
e) livello di arousal.
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9. “Concentrarsi significa incanalare la tua
mente in un’area specifica mentre orienti
le tue energie in una sola direzione.”
Geoff Boycott, ex-giocatore di cricket
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10. COMPLESSITÀ DELL’ATLETA-INDIVIDUO
Esercizio della
competenza
personale
Organizzazione
generale della
consapevolezza
Incremento della
qualità della vita
Per favorire lo sviluppo
dell’atleta, occorre
guidare il processo di
selezione psicologica
considerando la
formazione di un individuo
che sia creativo,
soddisfatto, integrato nel
proprio contesto sportivo
ed impegnato nel
migliorarlo.
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11. VISIONE PERSONALE DELL’ATLETA
L’esperienza ottimale
(flow) orienta l’atleta nel
riprodurre le proprie
azioni, quindi favorisce la
selezione di quanto risulta
efficace e contribuisce a
definire stile di gioco e
problem solving.
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12. L’ESPERIENZA OTTIMALE - FLOW
stato di coscienza positivo, complesso e gratificante
equilibrio dinamico tra sfida e abilità
fusione tra azione e coscienza
mete chiare
feedback chiaro e immediato
concentrazione sul compito
percezione di controllo
assenza di auto-osservazione
destrutturazione del tempo
stato affettivo positivo
motivazione intrinseca
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13. PEAK PERFORMANCE
a) Prestazione superiore allo standard individuale
b) Chiara focalizzazione dell’attenzione sull’attività
c) Iniziale attrazione generata dal compito
d) Spontaneità
e) Forte senso del sé
f) Funzionamento eccezionale del sistema individuale
PEAK EXPERIENCE
stato di funzionamento eccezionale del sistema psicofisico individuale
stato psicologico caratterizzato da stati affettivi positivi profondi
a) Assenza di comportamento manifesto
b) Stati affettivi positivi profondi ad elevata intensità emotiva
c) Coinvolgimento passivo
d) Focalizzazione sugli stati interni
e) Profondo appagamento
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14. FATTORI FONDAMENTALI DEL FLOW
a) Caratteristiche delle attività (challenge/skill)
b) Caratteristiche individuali (percezione, motivazione)
c) Cultura di appartenenza (istruzione, status, famiglia)
FLOW: ATTENZIONE, IMPEGNO, EMOZIONI
ATTENZIONE!! Si può delineare una continuità nello sviluppo dell’esperienza ottimale
nel corso della vita, a partire dagli studi sull’impiego dell’attenzione in età evolutiva;
ma l’esperienza ottimale non si contraddistingue per la positività del tono dell’umore.
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15. Caratteristiche delle attività - Fig. 1
Alti challenge
moderate skill
Alti challenge
alte skill
Moderati challenge
alte skill
Bassi challenge
moderate skill
Bassi challenge
basse skill
Bassi challenge
alte skill
Moderati challenge
basse skill
Alti challenge
basse skill
ANSIA ESPERIENZA OTTIMALE
APATIA RILASSAMENTO
CHALLENGE
SKILL
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17. Tendenza al successo +
Compito di media difficoltà o difficile
Motivazione a evitare il fallimento +
Compito molto facile o molto difficile
Prima: eccitazione,
anticipazione del successo
Durante: soddisfazione
e orgoglio
Dopo: percezione di fattibilità,
attribuzione all’impegno,
perseveranza
Prima: apatia,
rassegnazione, ritiro
Durante: vergogna,
ansia, paura di fallire
Dopo: confusione, impotenza
appresa, attribuzione a
mancanza di capacità
ASPETTI MOTIVAZIONALI
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18. AUTO-EFFICACIA
L’auto-efficacia è una valutazione personale delle proprie capacità, è specifica ed
esprime l’idea che un atleta ha di mettere in atto un preciso comportamento.
Costituisce il presupposto per l’autodeterminazione,
la percezione di avere la possibilità di scegliere e regolare le proprie azioni (vedi figura).
Evento
Risultato successo/
insuccesso
Analisi post-evento
ATTRIBUZIONE,
SPIEGAZIONE
Motivazione per
partecipazione futura
Reazioni emozionali,
aspettative relative a
comportamenti futuri
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19. Il flow viene mantenuto sul
lungo termine, facendo leva
prima su concentrazione
ed impegno, poi
sull’attitudine ad affrontare i
problemi, ma prevede un
investimento continuo di
risorse da parte dell’atleta.
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“This year I’m just a normal tennis player again where I
can focus on tactics. I think that’s the difference. I’m
playing very well. I’m rested. I’m fresh. I’m confident, too.
Then great things do happen. Confidence is a huge thing.”
(R. Federer, Wimbledon 2017)
20. RIEPILOGANDO
Fattori predisponenti Aspetti emotivi e cognitivi
equilibrio dinamico sfida e abilità
mete chiare
feedback chiaro e immediato
fusione tra azione e coscienza
concentrazione sul compito
percezione di controllo
assenza di auto-osservazione
destrutturazione del tempo
motivazione intrinseca
(esperienza autotelica)
Aumento della self-efficacy e
motivazione intrinseca
PEAK PERFORMANCE
Ottimizzazione
del livello di arousal e
del focus attentivo
FLOW
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22. info@cpspescara.it
«Tutto quello che si fa per un mondo migliore
ha un punto di partenza, e questo punto di partenza
è conquistare il diritto a un’esistenza piena.
Un’esistenza felice nel senso più completo della parola.»
L. Sepúlveda, C. Petrini (2014), Un’idea di felicità
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