6. SCHEDA DI RICOGNIZIONE ARCHIVISTICA
COLLOCAZIONE
Istituto: ARCHIVIO SEGRETO VATICANO
Fondo: DOCUMENTA MISCELLANEA
Inventario: 4291
SERIE: II
NUMERO: 9
SUPPORTO: pergamena CONSISTENZA (CARTE/FOGLI): 1
DIMENSIONI: 56,3x34,7cm
SOGGETTO PRODUTTORE: Richerio, vescovo di Melfi
DESTINATARIO: Monache benedettine di S. Venere
REGESTO/CONTENUTO:
Il vescovo di Melfi, Richerio, stretto collaboratore di Federico II, su richiesta della
badessa Maria, trasferisce il monastero femminile benedettino di Santa Venere in
un luogo più adatto alla vita religiosa, presso San Giovanni d'Iliceto.
Della nuova collocazione vengono delineati con precisione i confini.
Voci d'indice
ANTROPONIMI: Richerio, Maria, Nicolao et Bonoinfante iudicibus, sottoscrizioni
TOPONIMI:Cisterna, Iliceto, Salsola, Gaudiano, Melfi
Storia testuale
Originale/copia/autografo/olografo/chirografo: originale
Edizioni: Araneo (da una copia)
Bibliografia: Mercati 1947
7. TRASCRIZIONE DI ROSA E FILOMENA SACCO
Innocentius episcopus.
Circaradices infructuosae arboris flercora […]
fodientes, e per tempora plurima […] si far farsan
frudum produceret expotatum. Verum quia non
potest arbor mala bonos frudus facere, juxta
sententiam veritatis, arbor cadem sic fora
flercoribus, e tamdiu expectata, non solum fructum
bonum non pertulit, sed prarupit in spinas, quae
satis acriter pupugere cultorem Haec autem pro
Episcopo Melphiensi proponimus, de quo nobis sunt
saepius nefando, et selecta suggesta, et cum in
ipsum, propter fuerunt exigentiam meritorum,
manum nostram debuerimus […] aggravare.. tanta
erga eum patientia usi sum, quod parrectum nobis
[…] scelerum codicillum, tibi duximus
SCHEDA DI RICOGNIZIONE ARCHIVISTICA
FONTE: Italia Sacra, I, 926
COLLOCAZIONE
Istituto:
Fondo:
Inventario:
SERIE:
NUMERO:
SUPPORTO: CONSISTENZA
(CARTE/FOGLI):
DIMENSIONI:
SOGGETTO PRODUTTORE: papa Innocenzo
III
DESTINATARIO: vescovo di Muro Lucano
REGESTO/CONTENUTO:
Poiché il vescovo di Melfi, nominato con la sola
lettera R., si rifiuta di correggere la sua condotta,
il papa incarica il vescovo di Muro di
comunicargli un ultimatum di tre mesi prima
della scomunica.
Voci d'indice
ANTROPONIMI: Innocentius, R.
TOPONIMI:
Storia testuale
Originale/copia/autografo/olografo/chirografo:
Edizioni: Italia Sacra
Bibliografia:
8. TRASCRIZIONE DI NICOLA TARTAGLIA & DIEGO PASTORE
17. JACOBUS PONZETTUS Cardinalis superioris ex fratre nepos, Camerae Apostolicae Clericus,
& S. R. E. Thesaurarius, cactus est coadiutor autri cum futura successione 28. Maii 1518.
eidemque
successit anno 1528. Postquam bene 25.&. eo amplius anno sedisset, Episcopatu se abdicavit sub
Julio III. Anno 1553.
18. NICOLAUS Majoranus a de Malignano Hydruntinus, Graecis, & Latinis litteriseruditus electus
15. Decemb. 1553. resignavit an. 1566.
19. MAIORANUS de Majoranis, Patruo Nicolao successit 13. b Maii 1566. cum anii. 30.
laudabiliter hanc rexisset Ecclesiam, Omnibus charus, pauperum pater, Cleri lumen, Gloria populi,
extrema clausit 31. Julii 1597. conditus jacet in Ecclesia S. Mariae de Martyribus, quam vivens
maxime coluerat.
20. OFRREDUS de Offredis Florentiuns e Basilicae Vaticanae Canonicus, à Clemente VIII.
Episcopus renunciatus est anno 1598. 13. Maii, & ad Rempublicam Venetam Apostol. Nuncius
missus, ibidem debitum naturae persolvit, Mense Junio 1606. ubi & sepultus jacet. Vicariu habuit
Jo. Sylvestru de Majora I.V.D. Archipresbyterum Melphitensem.
21. Fr. JO. ANTONIUS Bovius Novariensis, d Ordinis Carmelitarum Theologus insignis, omnique
scientiarum genere ornatus, cumque de immunirate Ecclesiastica in Venetos Slylum struxisser, à
Paulo V. intuitu virtutum, & laborum pro Romana Ecclesia exantlatorum, Episcopatu Melphitano
ornatus est anno 1606. 19. Februarii, quem cum an. 16. summa cum laude rexister, morte sublatus
interit 11. August. 1622. Cadaver in Cathedrali humatum quiescit cum hoc epitaphio.
D. O. M.
Joanni Antonio Bovio Carmelita Episcopo
Melphiten. Magno S.T. Magistero, suiordinis
Splendori, Romana Ecclesia authoritatis
Acerrimo vindici, verbo, & exemplo omnibus
Perspicuo, in gregis vigilantia pauperum,
& vitiis evellendis solertissimo Presuli
Benemaerentis C.F.F. Obist prid. Id.
Aug. M. DC. XXII.
SCHEDA DI RICOGNIZIONE
ARCHIVISTICA
FONTE: Italia Sacra, I, 919
COLLOCAZIONE
Istituto:
Fondo:
Inventario:
SERIE:
NUMERO:
SUPPORTO: epigrafe
CONSISTENZA (CARTE/FOGLI):
DIMENSIONI:
SOGGETTO PRODUTTORE:
Cattedrale di Molfetta
DESTINATARIO: Giovanni Antonio
Bovio
REGESTO/CONTENUTO:
Lapide funeraria del insigne teologo,
vescovo di Molfetta.
Voci d'indice
ANTROPONIMI: Giovanni A. Bovio
TOPONIMI: Molfetta
Storia testuale
Originale/copia/autografo/olografo/ch
irografo:
Edizioni: Italia Sacra
Bibliografia:
9. Toponimi ricorrenti
Gaudiano / Salzola
Iliceto / Cisterna
Balnea / ...
Punti di riferimento e segnali di confine
Vallo
Via puplica
Fons
13. Castel Varaggiano
Fonte: Archivio storico per le province napoletane (1876)
Editore: Società napoletana di storia patria, R . Deputazione napoletana di storia patria
Anno: 1876
Pagina: 448
Baragiano. Il suffisso terminativo di questa parola significherebbe (come si è detto in Albano)
possessivo proveniente da nomi gentilizii. Ma né il prof. Flechia ha trovato il gentilizio Varagius o
simigliante; né so se si troverà mai. — L'origine della parola è del medio evo. — Barragium significò
anche il dritto di pedaggio che era pagato « alle barre » di una città , o ponte, o via sbarrata dal
feudatario al transito di greggi e de' commercianti. Da barragium é Barragianum in significato di « luogo
proprio o destinato a pagare il pedaggio », — con aggiunta al radicale una flessione che esprime
relazione generica di appartenenza come in italiano. A questo Barragiano (se è dato risalire al lume di
una parola la buia catena de' tempi ) pagavano il passo le greggi che dalla valle del Sele risalivano alle
pascione degli appennini tra Picerno e Potenza.
Un altro Colle di Varagiano è in quel di Melfi sull'Ofanto.
Quivi pagavano il passo le greggi che dalle pianure di Ascoli salivano ai pascoli di Monticchio.
Nelle carte Angioine, publicate nel Syllabus membran. ad regiae Siciliae archiv. pertinentium, è
frequente mensione di uffiziali super custodiam passuum et stratarum di Basilicata e di altre provincie.
L' editore delle carte li crede destinati per uffici civili di sicurezza pubblica: io ne dubito; e credo piuttosto
per ufficii di fiscalità sui pedaggi.
12. Barile. Le sbarre o cancelli, messi alle porte della città, ai ponti e alle vie per esigervi i dazii, erano
detti Barrale, Barrelium, Bar ragium. Da questi rozzi congegni della fiscalità medievale é venuto il nome
a molti paesi: come , presso Napoli, La Barra ; Barrizzo in quel di Salerno, e il nostro Barrile. A questo
Barrile pagavano il passo le greggi che salivano al Monticchio dal lato di Levante ; ad un altro Barrile
(che non è paese) presso l'Ofanto e T. Olivento, quelle che venivano dalle pianure di Cerignola.
14. Charles du Fresne du Cange, Historia
Byzantina duplici commentario illustrata,
Apud Ludovicum billaine, 1680,pag. 326
(nella serie dei bani e re di Bosnia)
G. Alessio, Appunti sulla toponomastica
pugliese, in Iapigia, Anno XIII (1942) Fasc. III,
pag. 182