Ne abbiamo lette di tutti i colori, da parte di una serie di economisti improvvisati che avrebbero fatto meglio a tacere per non rendere palese un pauroso connubio fra ignoranza, servilismo e malafede. Abbiamo dovuto ascoltare le spiegazioni inspiegabili di alcuni amministratori che si giustificano accusando i tagli del governo nazionale, dimenticando che a Roma e a Noci governano gli stessi partiti!
Visto che su questa questione si è fatto parlato molto (e molto a sproposito), abbiamo deciso, per chi ne ha voglia e tempo, di esporre la nostra modesta idea, di raccontare il preciso andamento della discussione ed il suo infausto epilogo, di mettere a disposizione dei nocesi cifre e dati per verificare le nostre parole e, magari, per proporre altre soluzioni migliori della nostra.
Tuttavia, non si tratta solo di questioni locali. Questo documento può essere spunto di riflessione per estendere il dibattito sull'equità fiscale anche ad altri contesti.
Buona lettura
Nell’ambito del mese della educazione finanziaria, come Fondo di previdenza complementare Fontex organizziamo, nella citta' sede di #LFoundry, due incontri aperti al pubblico sull’educazione previdenziale. E' un tema sempre piu' importante per la nostra generazione e le generazioni future per vari motivi. D'accordo con il nostro responsabile del Fondo, #Andrea Scaffidi di #Willis-Tower-Watson, allego le slide che verranno presentate. In esse vi sono informazioni sulla previdenza pubblica, la previdenza complementare e qualche nota sui meccanismi relativi al TFR, agli attuali requisiti per andare in pensione e il riscatto degli anni di laurea
Ricerca Osservatorio sulla SocialMediAbility delle Aziende Italiane, giunta alla sua quarta edizione. L’indagine, promossa e realizzata dall’Executive Master in Social Media Marketing & Digital Communication, ha continuato il monitoraggio avviato nel 2010 del panel di 720 aziende italiane, appartenenti a 6 diversi settori: Alimentare, Arredamento, Banche, Hospitality, Moda e, novità di quest’anno, aziende che, pur operando in settori diversi (manifattura, legno, gomma e plastica, metallurgia), sono accomunate da un modello di business di tipo B2B.
Ne abbiamo lette di tutti i colori, da parte di una serie di economisti improvvisati che avrebbero fatto meglio a tacere per non rendere palese un pauroso connubio fra ignoranza, servilismo e malafede. Abbiamo dovuto ascoltare le spiegazioni inspiegabili di alcuni amministratori che si giustificano accusando i tagli del governo nazionale, dimenticando che a Roma e a Noci governano gli stessi partiti!
Visto che su questa questione si è fatto parlato molto (e molto a sproposito), abbiamo deciso, per chi ne ha voglia e tempo, di esporre la nostra modesta idea, di raccontare il preciso andamento della discussione ed il suo infausto epilogo, di mettere a disposizione dei nocesi cifre e dati per verificare le nostre parole e, magari, per proporre altre soluzioni migliori della nostra.
Tuttavia, non si tratta solo di questioni locali. Questo documento può essere spunto di riflessione per estendere il dibattito sull'equità fiscale anche ad altri contesti.
Buona lettura
Nell’ambito del mese della educazione finanziaria, come Fondo di previdenza complementare Fontex organizziamo, nella citta' sede di #LFoundry, due incontri aperti al pubblico sull’educazione previdenziale. E' un tema sempre piu' importante per la nostra generazione e le generazioni future per vari motivi. D'accordo con il nostro responsabile del Fondo, #Andrea Scaffidi di #Willis-Tower-Watson, allego le slide che verranno presentate. In esse vi sono informazioni sulla previdenza pubblica, la previdenza complementare e qualche nota sui meccanismi relativi al TFR, agli attuali requisiti per andare in pensione e il riscatto degli anni di laurea
Ricerca Osservatorio sulla SocialMediAbility delle Aziende Italiane, giunta alla sua quarta edizione. L’indagine, promossa e realizzata dall’Executive Master in Social Media Marketing & Digital Communication, ha continuato il monitoraggio avviato nel 2010 del panel di 720 aziende italiane, appartenenti a 6 diversi settori: Alimentare, Arredamento, Banche, Hospitality, Moda e, novità di quest’anno, aziende che, pur operando in settori diversi (manifattura, legno, gomma e plastica, metallurgia), sono accomunate da un modello di business di tipo B2B.
LA presentazione dlla ricercatrice Clizia Savarese la convegno organizzato all'Inca nazionale, patronato della Cgil, WLa previdenza complementare: a più di venti anni dall’avvio quali prospettive per il suo futuro?", Roma, 23 aprile 2015).
Pillole di previdenza e assistenza forense.
Le prime slide del Dipartimento Previdenza Forense del Movimento Forense sui temi che maggiormente creano dubbi ai colleghi (e su cui si ricevono mille domande).
Si parte con la contribuzione.
- Quali sono le aliquote dei contributi previdenziali?
- Quali i tempi della contribuzione?
- Che differenze ci sono tra i contributi minimi e quelli in autoliquidazione?
- Il contributo soggettivo e quello integrativo non sono la stessa cosa.
- Agevolazioni per giovani e per neoiscritti.
Occupazione: il grande inganno.
Quanto sono affidabili i dati sull’occupazione? Quanto sono utili i provvedimenti adottati dal Governo per favorire la crescita? Continuiamo a nutrire seri dubbi…
L’ISEE è l’indicatore, in vigore dal 1998, che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari per regolare l’accesso alle prestazioni (in moneta e in servizi) sociali e sociosanitarie erogate dai diversi livelli di governo. In generale, l’ISEE viene utilizzato ai fini dell’applicazione di tariffe differenziate in relazione alla condizione economica oppure per la fissazione dib soglie oltre le quali non è ammesso l’accesso alla prestazione. Nel 2012 sono state presentate a fini ISEE circa 6,5 milioni di “dichiarazioni sostitutive uniche” (DSU), corrispondenti a più di 5,8 milioni di nuclei familiari (circa il 30% della popolazione).
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
presentazione della realtà italiana alle persone che dall'estero sono interessate a cercare lavoro nel nostro Paese - fonte coordinamento nazionale Eures
"Forfettario 2016: serve una mano?" Acta @ Freelancecamp 2016
Come districarsi nella scelta: conoscere le caratteristiche principali, capire gli aspetti su cui porre attenzione.
LA presentazione dlla ricercatrice Clizia Savarese la convegno organizzato all'Inca nazionale, patronato della Cgil, WLa previdenza complementare: a più di venti anni dall’avvio quali prospettive per il suo futuro?", Roma, 23 aprile 2015).
Pillole di previdenza e assistenza forense.
Le prime slide del Dipartimento Previdenza Forense del Movimento Forense sui temi che maggiormente creano dubbi ai colleghi (e su cui si ricevono mille domande).
Si parte con la contribuzione.
- Quali sono le aliquote dei contributi previdenziali?
- Quali i tempi della contribuzione?
- Che differenze ci sono tra i contributi minimi e quelli in autoliquidazione?
- Il contributo soggettivo e quello integrativo non sono la stessa cosa.
- Agevolazioni per giovani e per neoiscritti.
Occupazione: il grande inganno.
Quanto sono affidabili i dati sull’occupazione? Quanto sono utili i provvedimenti adottati dal Governo per favorire la crescita? Continuiamo a nutrire seri dubbi…
L’ISEE è l’indicatore, in vigore dal 1998, che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari per regolare l’accesso alle prestazioni (in moneta e in servizi) sociali e sociosanitarie erogate dai diversi livelli di governo. In generale, l’ISEE viene utilizzato ai fini dell’applicazione di tariffe differenziate in relazione alla condizione economica oppure per la fissazione dib soglie oltre le quali non è ammesso l’accesso alla prestazione. Nel 2012 sono state presentate a fini ISEE circa 6,5 milioni di “dichiarazioni sostitutive uniche” (DSU), corrispondenti a più di 5,8 milioni di nuclei familiari (circa il 30% della popolazione).
Approvata la legge di stabilità per il 2015Paolo Soro
Approvata la Legge di Stabilità per il 2015.
La Camera ha approvato in via definitiva la Legge di Stabilità per il 2015, con 307 voti favorevoli e 116 contrari. Ora, si attende la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2015, salvo alcune norme di carattere retroattivo, valevoli già dall’anno in corso.
presentazione della realtà italiana alle persone che dall'estero sono interessate a cercare lavoro nel nostro Paese - fonte coordinamento nazionale Eures
"Forfettario 2016: serve una mano?" Acta @ Freelancecamp 2016
Come districarsi nella scelta: conoscere le caratteristiche principali, capire gli aspetti su cui porre attenzione.
Il "Manifesto dei Lavoratori autonomi di seconda generazione" scritto e distribuito da ACTA nell'ottobre 2010.
Documento programmatico e di analisi che descrive chi sono i lavoratori professionali indipendenti in Italia, di quali diritti di cittadinanza godono e qual è la piattaforma di rivendicazione di ACTA - Associazione Consulenti Teriziario Avanzato.
Il "Manifesto dei Lavoratori autonomi di seconda generazione" è alla base della nuova coalizione dei freelance, consulenti e lavoratori autonomi in Italia.
Intervento introduttivo di Anna Soru al Convegno "L’inquadramento giuridico delle professioni non regolamentate: fra lavoro autonomo, lavoro parasubordinato e impresa.
Università Bocconi, Milano, 28 maggio 2007.
Presentazione di Dario Banfi - 17 GIUGNO 2009
Tema: come valutare il lavoro intellettuale. Prezzi, compensi, tempi di pagamento.
Seminario del ciclo "FARSI PAGARE", organizzato da ACTA - Associazione Consulenti Teriziario Avanzato
Presentazione di Enrica Poltronieri tenuta al seminario "Negoziare contro Golia" organizzato da ACTA - Associazione Consulenti Terziario Avanzato. NOVEMBRE 2009.
1. Le partite Iva tra
stereotipi e realtà
Roma, 15 marzo 2008
2. I temi
Chi siamo
Una tipologia difficile da delimitare
L’insostenibile condizione delle partite
Iva
Gli stereotipi che l’hanno originata
La drammaticità della situazione
pensionistica
Le richieste
3. Chi sono i nuovi lavoratori
autonomi?
Grafici
Informatici
Ricercatori
Formatori
Pubblicitari
Art director
Designer
Traduttori
Consulenti marketing
Consulenti amministrazione
Consulenti organizzazione
Consulenti tecnici
Tributaristi
………………………..
4. Una definizione ristretta
I professionisti autonomi che offrono i
propri servizi alle imprese operando con
partita Iva ma :
non regolamentati (senza ordine)
senza iscrizione al Registro Imprese
iscritti alla Gestione Separata come
professionisti
5. Ma che può essere molto
più ampia
Le pesanti condizioni fiscali e
previdenziali che gravano sui
professionisti con partita Iva che sono
iscritti alla Gestione Separata
favoriscono rilevanti fenomeni di
“FUGA”
6. Per una corretta stima
Occorrerebbe considerare tutti coloro che
svolgono le stesse attività, ma :
sono iscritti ad ordini con casse previdenziali
private (anche se tale iscrizione non è
necessaria allo svolgimento dell’attività);
sono iscritti al Registro Imprese come artigiani
hanno costituito studi associati o agenzie
hanno costituito società cooperative, di
persone o di capitale
7. La difficile condizione
delle partite Iva:
Le collaborazioni con partita Iva sono un ibrido:
assimilate alle collaborazioni (a progetto o
coordinate) sotto il profilo previdenziale
(cassa dei parasubordinati) costi previdenziali
alti come per i dipendenti, ma iniquità nella
prestazioni e assenza di tutele
assimilate alle imprese sotto il profilo fiscale
Oneri fiscali alti come per le imprese (sistema
fiscale inadeguato e punitivo), ma assenza di
incentivi
8. Una situazione paradossale che nasce
da stereotipi radicati e contraddittori:
Lavoratori autonomi = ricchi evasori
fiscali
Lavoro autonomo non distinto
dall’attività di impresa
nuovi lavoratori autonomi =
"dipendenti mascherati“, costretti ad un
rapporto autonomo per lavorare
9. Lavoratori autonomi =
dipendenti mascherati
Le ricerche non confermano quest’interpretazione:
ricerca Ires sui professionisti con partita Iva iscritti al
Nidil: solo il 13 per cento vorrebbe che i sindacati si
battessero per il loro riconoscimento come dipendenti;
Ricerca ISFOL Plus: il 92,7% degli autonomi con partita
Iva lo sono per scelta; l’81,9% non vorrebbe TI, il
62,8% reputa impossibile trasformare proprio rapporto
in TI (e il 22% poco possibile)
AlmaLaurea: le posizione autonome sono classificate
nell’area del lavoro stabile in seguito a verifiche;
Ricerca ADCI sui creativi freelance: solo il 20% di chi ha
partita Iva vorrebbe un lavoro dipendente TI
Soprattutto questa lettura contrasta con una presenza di
questi lavoratori molto più elevata nelle aree forti del
paese
10. Conseguenze degli
stereotipi
Per contrastare il ricorso “opportunistico” delle imprese
alla partita Iva sono stati aumentati i costi previdenziali,
ma non è stato modificato il sistema di tutele
Per compensare l’evasione agli autonomi sono concesse
minori detrazioni no tax area e per carichi familiari;
Per contrastare l’evasione sono assoggettati agli studi di
settore
In quanto assimilati a imprese le tasse sono più elevate:
Irap, contabilità complessa e costosa, addizionale Iva x
dichiarazioni trimestrali, Iva pagata sulla base del
fatturato e non dell’incasso….
E allo stesso tempo sistema di costi deducibili
inadeguato e nessun incentivo, né formazione
11. Il sistema della Gestione
Separata
Fondo costituito nel 1996, in
coincidenza con la riforma delle
pensioni che introduceva il regime
contributivo e che prevedeva un
processo di armonizzazione dei sistemi
pensionistici pubblici e privati di TUTTE
le categorie di lavoratori
12. Come è cresciuto il costo
della previdenza
28 contributi 2011
26
totali
26,81%
24 oggi: 24,72 % contributi
pensione
22
20
18
16
2004: 17,8 %
14
12
10
96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11
13. Aliquota contributiva e di
computo
aliquota contributiva aliquota di computo
28
26
24
2 punti
22
figurativi
20
18
16
14
12
10
96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11
14. Peso previdenziale più alto
che per i dipendenti
Se si confronta l'obbligo contributivo con
riferimento alla stessa base reddituale
(ponendo costo del lavoro per il committente
= retribuzione lorda), sulla base di calcoli fatti
dal CERM,
il peso contributivo dei professionisti
iscritti alla gestione separata supera già
oggi quello dei dipendenti (24% contro il
23,72%).
16. Quali prestazioni?
Maternità: SI, ma con qualche pasticcio;
Congedi parentali: solo per le donne
collaboratrici
Disoccupazione: NO
malattia domiciliare: IN SOSTANZA NO
pur pagando l’importo, i professionisti
senza cassa non hanno diritto all’indennità
gli importi dell’indennità dei collaboratori sono
irrisori: al massimo di 19,11 euro al giorno
le procedure burocratiche per accedere a tali
indennità sono troppo onerose.
17. E la pensione?
Ricadiamo tutti nel sistema pensionistico
contributivo puro
La pensione dipende da :
I contributi versati;
L’età in cui si va in pensione;
Il tasso di rivalutazione (legato al PIL e
insufficiente a mantenere potere d’acquisto)
Il coefficiente di trasformazione.
18. I coefficienti di calcolo della
pensione: bassi e in diminuzione
vecchi coefficienti nuovi coefficienti
57 anni 4,720% 4,419%
58 anni 4,860% 4,538%
59 anni 5,006% 4,664%
60 anni 5,163% 4,798%
61 anni 5,334% 4,940%
62 anni 5,514% 5,093%
63 anni 5,706% 5,257%
64 anni 5,911% 5,432%
65 anni e oltre 6,136% 5,620%
Diminuzione pensione dell’8,4%
19. Alcune proiezioni
ottimistiche
Ipotesi : 40 anni lavoro, pensione a 65 anni,
tasso di crescita del reddito = 2% annuo,
nessun periodo di disoccupazione o malattia,
la rivalutazione consente di mantenere il
potere d’acquisto
Anni lavoro: 2011-2050 (40 anni versamenti)
pensione 56,2% dell’ultimo reddito
Anni lavoro : 1996- 2035 (40 anni versamenti)
pensione 37,2% dell’ultimo reddito
Anni lavoro 1986- 2035 (30 anni versamenti)
pensione 22% dell’ultimo reddito
20. Il regime CONTRIBUTIVO è
sfavorevole per tutti, non solo per
noi.
Ma ci sono alcuni elementi che
rendono la nostra situazione
PIÙ DIFFICILE.
21. Perché la nostra
situazione è più difficile?
Abbiamo pochi spazi per la previdenza privata e il
pilastro privato non gode delle agevolazioni dei
dipendenti
Non fruendo di tutele, dobbiamo provvedere anche ad
accantonamenti che ci tutelino nelle situazioni di non
occupazione
Non esiste la reversibilità;
non sono state previste misure transitorie di alcun tipo
i contributi di lavoro dipendente versati in regime
retributivo sono recuperabili soltanto attraverso il loro
trasferimento alla gestione separata in regime contributivo
Non esiste ancora la possibilità di cumulare
gratuitamente accantonamenti in diverse gestioni da e
verso qualunque regime pensionistico (pubblico o
privato)
22. Le nostre richieste
Blocco dell’aumento delle aliquote INPS per i
professionisti con partita Iva;
l'estensione dei benefici fiscali presenti per il
trattamento TFR dei dipendenti e quindi prevedere che il
lavoratore possa investire in un fondo pensionistico
privato il 7,41% del reddito lordo ;
l'estensione delle stesse agevolazioni contributive cui
hanno diritto i dipendenti per ulteriori finanziamenti del
pilastro privato a carico del datore di lavoro entro la
soglia di 5.164 euro annui;
La possibilità di totalizzare gratuitamente i contributi
versati in diverse gestioni (anche riferiti a pochi mesi) e
di trasferire verso altre gestioni quanto versato alla
gestione separata;
Aumento della rivalsa dal 4% al 7%;
un confronto tra rappresentanti del governo,
rappresentanti dei professionisti e esperti sui temi
previdenziali per studiare altre soluzioni e per definire
misure transitorie