Strategia nazionale di specializzazione intelligente invitaliaRoberto Scarafia
La nuova Politica di Coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020 individua come “condizionalità ex ante” per l’utilizzo delle risorse comunitarie in tema di R&I, che le autorità nazionali e regionali, definiscano una propria Smart Specialisation Strategy.
L’obiettivo è promuovere la costituzione nel Paese di una filiera dell’innovazione e della competitività, capace di trasformare i risultati della ricerca e dell’innovazione in un vantaggio competitivo per il sistema produttivo
Slide della relazione tematica di Carlo Penati - "Le competenze per la programmazione 2014-2020" - II sessione della Summer School "Affrontare il cambiamento" organizzata al Salerno il 3-4-5 luglio 2013 nell'ambito delle attività di FARE RETE, progetto Capacity SUD.
Ciclo di webinar #pongov per la presentazione della strategia di intervento e dei progetti in corso di attuazione. Materiali presentati il 16/3 dal Direttore Generale di AgID - Antonio Samaritani - nel corso del webinar dedicato al progetto finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 "Italia Login - La casa del cittadino".
Slide della comunicazione di Federica Busillo- "Stato dell’arte della programmazione dei Fondi
strutturali europei 2014-2020" - I sessione della Summer School "Affrontare il cambiamento" organizzata al Salerno il 3-4-5 luglio 2013 nell'ambito delle attività di FARE RETE, progetto Capacity SUD.
Strategia nazionale di specializzazione intelligente invitaliaRoberto Scarafia
La nuova Politica di Coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020 individua come “condizionalità ex ante” per l’utilizzo delle risorse comunitarie in tema di R&I, che le autorità nazionali e regionali, definiscano una propria Smart Specialisation Strategy.
L’obiettivo è promuovere la costituzione nel Paese di una filiera dell’innovazione e della competitività, capace di trasformare i risultati della ricerca e dell’innovazione in un vantaggio competitivo per il sistema produttivo
Slide della relazione tematica di Carlo Penati - "Le competenze per la programmazione 2014-2020" - II sessione della Summer School "Affrontare il cambiamento" organizzata al Salerno il 3-4-5 luglio 2013 nell'ambito delle attività di FARE RETE, progetto Capacity SUD.
Ciclo di webinar #pongov per la presentazione della strategia di intervento e dei progetti in corso di attuazione. Materiali presentati il 16/3 dal Direttore Generale di AgID - Antonio Samaritani - nel corso del webinar dedicato al progetto finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 "Italia Login - La casa del cittadino".
Slide della comunicazione di Federica Busillo- "Stato dell’arte della programmazione dei Fondi
strutturali europei 2014-2020" - I sessione della Summer School "Affrontare il cambiamento" organizzata al Salerno il 3-4-5 luglio 2013 nell'ambito delle attività di FARE RETE, progetto Capacity SUD.
La disponibilità dei servizi di e-government a livello localeLuigi Reggi
Presentazione del rapporto CRC-CNIPA-DIT "La disponibilità dei servizi di e-government a livello locale" al Convegno "L’innovazione nei territori", Forum PA, 13 maggio 09
Strategia per la crescita digitale 2014-2020AmmLibera AL
Le policies dell’innovazione italiana hanno
tradizionalmente pensato più a digitalizzare processi
esistenti, invece di utilizzare il digitale come leva di
trasformazione economica e sociale.
Ma l’agenda digitale è invece un’occasione di trasformazione
essenziale per perseguire i grandi obiettivi della crescita,
dell’occupazione, della qualità della vita, della rigenerazione
democratica nel paese. E se si mettono al centro delle azioni i cittadini
e le imprese, l’innovazione digitale diventa è un investimento pubblico
che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese.
Il processo di digitalizzazione, per definizione, è trasversale, pertanto
anche la presente strategia dovrà integrare in modo sussidiario
quanto realizzato o in fase di realizzazione sia nel settore pubblico, sia
nel settore privato, come ad esempio:
# La strategia per la smart specialization per la ricerca, l’innovazione e
la competitività del sistema produttivo;
# Il «Patto per la Salute» e le relative iniziative di e-Health del
Ministero delle Salute;
# Il piano della Giustizia Digitale in ambito civile e penale;l
programma di riforma “La Buona Scuola” del MIUR;
# La strategia per la digitalizzazione delle imprese all’interno del
PON competitività per le 8 regioni del SUD
# Le iniziative previste nel PON Governance – capacità istituzionale
# Le azioni relative al PON Metro per le Smart Cities and
Communities
In quest’ottica, deve realizzarsi una piena sinergia con altre strategie
pubbliche in essere, sia di pertinenza del governo nazionale sia di
competenza regionale, per mettere utilmente “a sistema” obiettivi,
processi e risultati.
Una ricetta nuova, dunque, che mette al centro le esigenze di
modernizzazione e sviluppo digitale di cittadini e imprese italiane,
anche utilizzando gli interventi nel settore pubblico come leva.
Per questo, la presente strategia si focalizza su:
# il coordinamento di tutti gli interventi di trasformazione digitale e
l’avvio di un percorso di centralizzazione della programmazione e
della spesa pubblica in materia
# il principio di Digital First, attraverso lo switch-off della tipologia
tradizionale di fruizione dei servizi al cittadino
# la diffusione di cultura digitale e lo sviluppo di competenze digitali
in imprese e cittadini
# la modernizzazione della pubblica amministrazione partendo dai
processi, superando la logica delle regole tecniche e delle linee
guida e puntando alla centralità dell’esperienza e bisogno
dell’utenza
# un approccio architetturale basato su logiche aperte e standard,
che garantiscano accessibilità e massima interoperabilità di dati e
servizi
La presente strategia ha, inoltre, un carattere dinamico, per essere
capace di adattarsi progressivamente agli scenari nel periodo di
riferimento 2014-2020.
[...]
Digital Revolution - Report di monitoraggioseyflecce
Report di Monitoraggio del progetto Digital Revolution.
Digital Revolution (Di.Re.) è stato un progetto di Partecipazione Giovanile promosso da SEYF nell'ambito del programma Erasmus+, supportato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani e in partenariato con il Liceo "G. Comi" di Tricase e La Natura Soc. Coop.
Il progetto ha messo al centro il dialogo tra giovani e politica, la partecipazione giovanile e la cittadinanza digitale.
Maggiori info: - http://www.seyf.eu/youth/321-digital-revolution-la-rivoluzione-digitale
L’iniziativa di OpenCoesione nel quadro della strategia di open government OpenCoesione
Presentazione di Simona De Luca DPS-UVAL durante il Seminario di formazione SSAI "Conoscere le politiche di coesione per lo sviluppo dei territori" (Roma, 1-5 luglio 2013)
OPEN DATA, L’ESPERIENZA DI REGIONE LOMBARDIADatiGovIT
La presentaizone usata da Ferdinando Ferrari per il webinar "Open data nelle regioni: Regione Lombardia e Regione Toscana" organizzato dalla redaizone di Dati.gov.it - Il portale nazionale dei dati aperti.
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeLucio Musacchio
La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.
La disponibilità dei servizi di e-government a livello localeLuigi Reggi
Presentazione del rapporto CRC-CNIPA-DIT "La disponibilità dei servizi di e-government a livello locale" al Convegno "L’innovazione nei territori", Forum PA, 13 maggio 09
Strategia per la crescita digitale 2014-2020AmmLibera AL
Le policies dell’innovazione italiana hanno
tradizionalmente pensato più a digitalizzare processi
esistenti, invece di utilizzare il digitale come leva di
trasformazione economica e sociale.
Ma l’agenda digitale è invece un’occasione di trasformazione
essenziale per perseguire i grandi obiettivi della crescita,
dell’occupazione, della qualità della vita, della rigenerazione
democratica nel paese. E se si mettono al centro delle azioni i cittadini
e le imprese, l’innovazione digitale diventa è un investimento pubblico
che coincide immediatamente con una riforma strutturale del Paese.
Il processo di digitalizzazione, per definizione, è trasversale, pertanto
anche la presente strategia dovrà integrare in modo sussidiario
quanto realizzato o in fase di realizzazione sia nel settore pubblico, sia
nel settore privato, come ad esempio:
# La strategia per la smart specialization per la ricerca, l’innovazione e
la competitività del sistema produttivo;
# Il «Patto per la Salute» e le relative iniziative di e-Health del
Ministero delle Salute;
# Il piano della Giustizia Digitale in ambito civile e penale;l
programma di riforma “La Buona Scuola” del MIUR;
# La strategia per la digitalizzazione delle imprese all’interno del
PON competitività per le 8 regioni del SUD
# Le iniziative previste nel PON Governance – capacità istituzionale
# Le azioni relative al PON Metro per le Smart Cities and
Communities
In quest’ottica, deve realizzarsi una piena sinergia con altre strategie
pubbliche in essere, sia di pertinenza del governo nazionale sia di
competenza regionale, per mettere utilmente “a sistema” obiettivi,
processi e risultati.
Una ricetta nuova, dunque, che mette al centro le esigenze di
modernizzazione e sviluppo digitale di cittadini e imprese italiane,
anche utilizzando gli interventi nel settore pubblico come leva.
Per questo, la presente strategia si focalizza su:
# il coordinamento di tutti gli interventi di trasformazione digitale e
l’avvio di un percorso di centralizzazione della programmazione e
della spesa pubblica in materia
# il principio di Digital First, attraverso lo switch-off della tipologia
tradizionale di fruizione dei servizi al cittadino
# la diffusione di cultura digitale e lo sviluppo di competenze digitali
in imprese e cittadini
# la modernizzazione della pubblica amministrazione partendo dai
processi, superando la logica delle regole tecniche e delle linee
guida e puntando alla centralità dell’esperienza e bisogno
dell’utenza
# un approccio architetturale basato su logiche aperte e standard,
che garantiscano accessibilità e massima interoperabilità di dati e
servizi
La presente strategia ha, inoltre, un carattere dinamico, per essere
capace di adattarsi progressivamente agli scenari nel periodo di
riferimento 2014-2020.
[...]
Digital Revolution - Report di monitoraggioseyflecce
Report di Monitoraggio del progetto Digital Revolution.
Digital Revolution (Di.Re.) è stato un progetto di Partecipazione Giovanile promosso da SEYF nell'ambito del programma Erasmus+, supportato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani e in partenariato con il Liceo "G. Comi" di Tricase e La Natura Soc. Coop.
Il progetto ha messo al centro il dialogo tra giovani e politica, la partecipazione giovanile e la cittadinanza digitale.
Maggiori info: - http://www.seyf.eu/youth/321-digital-revolution-la-rivoluzione-digitale
L’iniziativa di OpenCoesione nel quadro della strategia di open government OpenCoesione
Presentazione di Simona De Luca DPS-UVAL durante il Seminario di formazione SSAI "Conoscere le politiche di coesione per lo sviluppo dei territori" (Roma, 1-5 luglio 2013)
OPEN DATA, L’ESPERIENZA DI REGIONE LOMBARDIADatiGovIT
La presentaizone usata da Ferdinando Ferrari per il webinar "Open data nelle regioni: Regione Lombardia e Regione Toscana" organizzato dalla redaizone di Dati.gov.it - Il portale nazionale dei dati aperti.
Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo TerritorialeLucio Musacchio
La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.
A. Pennisi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: ll PNRR: sistemi di valutazione e monitoraggio delle politiche
Titolo: Il monitoraggio del PNRR: nuove prospettive per la valutazione
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City presentata il 24 Agosto 2014 al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
Come stiamo spendendo i fondi della coesione territoriale per la digitalizzaz...Luigi Reggi
Analisi dei pagamenti monitorati dal sistema nazionale di monitoraggio dei progetti per la digitalizzazione finanziati dalle politiche di coesione 2014-2020 in Italia.
Accountability e monitoraggio civico della politica regionale europeaLuigi Reggi
Intervento al seminario del corso di Economia Urbana e Regionale alla Scuola di Economia e Studi Aziendali, Università degli Studi Roma 3, 15 Maggio 2017.
Open Government Data Ecosystems: Linking Transparency for Innovation with Tra...Luigi Reggi
Presentation at IFIP EGOV 2016 Conference. September 5, 2016.
Abstract. The rhetoric of open government data (OGD) promises that data transparency will lead to multiple public benefits: economic and social innovation, civic participation, public-private collaboration, and public accountability. In reality much less has been accomplished in practice than advocates have hoped. OGD research to address this gap tends to fall into two streams – one that focuses on data publication and re-use for purposes of innovation, and one that views publication as a stimulus for civic participation and government accountability - with little attention to whether or how these two views interact. In this paper we use an ecosystem perspective to explore this question. Through an exploratory case study we show how two related cycles of influences can flow from open data publication. The first addresses transparency for innovation goals, the second addresses larger issues of data use for public engagement and greater government accountability. Together they help explain the potential and also the barriers to reaching both kinds of goals.
OpenCoesione - The Italian open government strategy on cohesion policyLuigi Reggi
Carlo Amati – Simona De Luca – Luigi Reggi
OpenCoesione Steering Committee
European Commission Webinar: Cohesion policy national portals 2014-2020
Discover different approaches to the creation of the national Cohesion policy portal from France, Italy and Poland
6 February 2015
DG Regional Policy, Brussels
Civic Monitoring - the example of the Italian open finance platforms OpenCoes...Luigi Reggi
Presentation at the Workshop on Open Finance and Participatory Budgeting. University of Bern,
Haus der Universität Bern, Schlösslistrasse 5, Bern, Switzerland, 21 Jan 2015
http://www.iwi.unibe.ch/content/digitale_nachhaltigkeit/veranstaltungen/workshop_on_open_finance_and_participatory_budgeting/index_ger.html
OpenCoesione Promoting transparency and civic monitoring on Cohesion PolicyLuigi Reggi
OpenCoesione
Promoting transparency and civic monitoring on Cohesion Policy
Carlo Amati, Simona De Luca, Aline Pennisi, Luigi Reggi
Center for Technology in Government State University of New York at Albany 23rd September 2014
OpenCoesione: l’iniziativa di open government sulle politiche di coesioneLuigi Reggi
di Carlo Amati, Simona De Luca, Luigi Reggi Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
Riunione dei Centri di informazione Europe Direct
Roma, 4-5 giugno 2014
Forum pa14 collaborazione e partecipazione da opencoesione a monithonLuigi Reggi
Presentazione a Forum PA 2014: spunti da lezioni apprese su partecipazione e collaborazione dopo quasi 2 anni di OpenCoesione e qualche mese di Monithon.it
Open coesione towards better use of development resources find out, follow,...Luigi Reggi
Presentation of OpenCoesione and Monithon at the International Conference on Policy Making 2.0 in Dublin, Ireland
http://www.crossover-project.eu/InternationalConferenceonPolicyMaking20.aspx
OpenCoesione: come partecipano cittadini, amministratori, media?
L’agenda digitale nella programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
1. L’agenda digitale nella programmazione
dei fondi strutturali 2014-2020
Seminario Regione Veneto
Venezia, 19 Giugno 2013
Luigi Reggi
Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica
DG Politica Regionale Unitaria Comunitaria
3. 1. Research & innovation
2. Information and communication technologies (ICT)
3. Competitiveness of Small and Medium-sized Enterprises
(SMEs)
4. Shift towards a low-carbon economy
5. Climate change adaptation & risk prevention and
management
6. Environmental protection & resource efficiency
7. Sustainable transport & removing bottlenecks in key
network infrastructures
8. Employment & supporting labour mobility
9. Social inclusion & combating poverty
10. Education, skills & lifelong learning
11. Institutional capacity building & efficient public
administrations
Obiettivi tematici
4. Concentrazione tematica
Le Risorse per l’agenda digitale *
Regioni meno sviluppate
Regioni più sviluppate e in
transizione
60% 20%
10%
40%
Ricerca, Innovazione e
Agenda Digitale
Risparmio energetico e
energie rinnovabili Competitività PMI
* Negoziato in corso!!
5. Fonte: elaborazioni DPS-DGPRUC Importi in milioni
Simulazione sull’allocazione delle risorse nel 2014-2020 sulla base delle
allocazioni 2007-13 nelle regioni più sviluppate, con metodo Consiglio
con accantonamento minimo del 20% delle risorse totali su temi 8, 9 e
10 *
2.266
1.092
508
638
2.239
1.343
448 448
45% 60% 20% 20%
Thematic objectives
8-9-10
RDT, PMI, SI CAT.UE
1-5, 7-15, 68, 74
Low Carbon Economy
CAT.UE
6, 24, 33-43, 52, 78
Altro
FESR
2007-2013 2014-2020
* Negoziato in corso!!
+23%
6. L’approvazione di una
Strategia per la specializzazione intelligente
è condizionalità ex ante per il supporto degli investimenti per
- Ricerca e Innovazione
- Agenda Digitale
Le condizionalità vanno soddisfatte entro il 31/12/2013
I programmi operativi non potranno spendere le risorse allocate
negli obiettivi tematici in questione finché le condizionalità
applicabili non siano state soddisfatte
Occasione per compliance sostanziale e non formale
Condizionalità ex-ante:
Smart Specialisation Strategy
7. I requisiti del nuovo regolamento per
la strategia “Digital growth” *
1. programmazione di bilancio e definizione delle azioni
prioritarie mediante l’analisi SWOT in linea con il quadro di
valutazione dell’agenda digitale europea;
> Descrizione metodologia seguita e risorse finanziarie
2. analisi del sostegno equilibrato a domanda e offerta ICT;
> L’analisi copre tutte le questioni socio-economiche rilevanti
3. obiettivi misurabili per gli esiti degli interventi in materia di
alfabetizzazione digitale, competenze, e-inclusione, e-accessibilità e
sanità (e-health), conformi alle pertinenti strategie settoriali
nazionali o regionali esistenti;
> Collegamento con il sistema di monitoraggio della S3
4. valutazione della necessità di rafforzare lo sviluppo delle capacità
nelle ICT
Strategic framework “within the national or regional innovation strategic
policy framework for smart specialisation” that contains:
* Negoziato in corso!!
9. Accordo di
partenariato
Programmi operativi
= Esplicitazione scelte
regionali
Il percorso è stato proposto alla Conferenza Stato Regioni a giugno
2012. Il documento “Metodi e obiettivi”, di indirizzo strategico e
metodologico, è il primo passo per il confronto pubblico sulle bozze
di Accordo e di Programmi da sottoporre all’Unione Europea.
600 SOGGETTI COINVOLTI
Il documento è stato elaborato dal Ministro per la Coesione Territoriale d’intesa con i Ministri del Lavoro
e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, responsabili per tre dei quattro
Fondi che alimentano la politica di coesione
Il percorso per il ciclo 2014-20
10. Il nuovo metodo: 7 innovazioni
RISULTATI ATTESI
1
AZIONI
2
TEMPI
3
PARTENARIATO
4
TRASPARENZA
5
VALUTAZIONE
6
PRESIDIO NAZIONALE
7
11. RISULTATI ATTESI
1
• Risultati misurabili attraverso indicatori di policy, associati a
valori obiettivo (target)
• Maggiore assunzione di responsabilià pubblica: scelta dei luoghi,
tempi, assumersi il rischio di “sbagliare velocemente”
• L’esplicitazione e la misurabilità degli interventi ne rende evidenti le
finalità, da un pungolo agli amministratori per la loro azione,
fornisce ai cittadini un metro per la verifica dell’azione pubblica e
l’esercizio della propria pressione
• La fissazione di indicatori e target è tema fondante della
programmazione che non può essere delegato a qualcun altro
(assistenze tecniche). La proposta deve essere quindi essere fatta dal
programmatore e il suo staff tecnico (a seguito di esercizio
partnernaliale) e non dal valutatore ex ante!
12. AZIONI
2
• I programmi operativi non conterranno indicazioni generiche, ma
circostanziate delle azioni che si intendono finanziare: es.
individuazione delle tempistiche per al definizione di bandi/avvisi,
criteri per l’assegnazione dei fondi, etc.
• Il POR non è la strategia per l’Innovazione e l’Agenda Digitale
• Evitare la “sindrome del frattale”
13. TEMPI
3
• Determinare ex ante (e aggiornare tempestivamente) un flusso
realistico di pagamenti da eseguire annualmente per ciascun
Programma/fondo, basato sui dati relativi all’attuazione prevista delle
azioni.
• Definire un corretto equilibrio tra azioni più rapide nell’attuazione
(e quindi nei pagamenti) e azioni più complesse, che richiedono più
tempo di preparazione e di attuazione.
PARTERNARIATO
4
• Coinvolgimento sostanziale del parternariato e di tutti gli
stakeholders nel disegno dei bandi e nella “valutazione pubblica
aperta”. Individuazione di
BENEFICIARI
CENTRI DI COMPETENZA
14. TRASPARENZA
5
• Disponibilità di tutta
l’informazione rilevante in
modalità aperta e secondo
standard di interoperabilità
• Un sistema di monitoraggio
per progetto, evoluzione
ottimizzata dell’attuale banca
dati unitaria, alimenterà
OpenCoesione
• Un sistema di sostegno
sistematico alla realizzazione
dei progetti costruito
attraverso sopralluoghi (non
controlli) in fasi molto
preliminari dell’attuazione e
dei cui esiti verrà data
informazione pubblica.
www.opencoesione.gov.it
www.monithon.it
15. 15
VALUTAZIONE DI
IMPATTO
6
?
?
?
Grazie all’esplicitazione dei
risultati attesi e
all’identificazione delle azioni
già nella fase di
programmazione, la
valutazione si traduce nella
misurazione di indicatori utili
a rispondere alle domande
essenziali già note nella
teoria e nella prassi.
Fino a che punto il programma
ha mantenuto le sue promesse?
Quanto ha contato il programma
nel risultato osservato, rispetto
ad altre variabili intervenienti?
Chi ha contribuito di più
o di meno al risultato osservato?
16. PRESIDIO NAZIONALE
7
a) Non contrattabilità delle regole e degli
indirizzi generali.
b) Possibilità che il centro lanci azioni di
co-progettazione strategica
territoriale per aprire il territorio a
contributi di soggetti privati e pubblici
nazionali o internazionali.
c) Trasformazione, de facto o de jure, del
Dipartimento per lo sviluppo e la
coesione economica in agenzia.
d) Ipotesi di un ruolo maggiore nella
gestione dei programmi da parte di
soggetti dell’Amministrazione
centrale.
17. Obiettivo tematico 2: Agenda Digitale
2- infrastrutture vs. servizi
Banda larga e BUL,
servizi infrastrutturali…
Servizi digitali,
digitalizzazione dei
processi interni…
1 - offerta vs. domanda di ICT
Infrastrutture, servizi digitali,
tecnologie smart cities…
Inclusione e competenze
digitali,
partecipazione, adozione /
diffusione tecnologie…
• Rispondere a obiettivi sia di crescita (produttività imprese, efficienza
PA..) sia di inclusione sociale (partecipazione ai benefici della
società della conoscenza)
• Garantire uno sviluppo bilanciato di tutte le componenti dell’Agenda
Digitale
• Le scelte regionali potranno essere utilmente “messe a sistema” in
un quadro coerente con le misure previste a livello nazionale
dall’Agenda Digitale Italiana finanziate con risorse ordinarie
18. Table 5
Determinants of regional strategies on IS and e-services: Logit results
Var Cluster 1 Cluster 2 Cluster 3
Coef. Std. Err. z Coef. Std. Err. z Coef. Std. Err. z
Broad_house -1.143005 0.4492695 -2.54** 0.0564842 0.1604883 0.35 0.4275693 0.1313482 3.26***
Internet_house 1.142004 0.448562 2.55** -0.1895048 0.1902209 -1 -0.3502617 0.1241232 -2.82***
Order_indiv -0.3475656 0.124287 -2.8*** 0.1648801 0.107555 1.53 0.1935861 0.0728091 2.66***
Interact_indiv 0.5869741 0.2845014 2.06** 0.3405171 0.2055405 1.66* -0.4194555 0.1579136 -2.66***
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Unemp 0.4254679 0.2084043 2.04** -0.2785523 0.1644312 -1.69** 0.0813006 0.0633516 1.28
Cons -6.153135 4.415426 -1.39 -1.577808 3.686809 -0.43 2.023108 2.100155 0.96
Number of obs. 70 70 70
LR chi2(10) 57.68 30.16 37.17
Log likelihood -14.734982 -11.777133 -29.475342
Prob> chi2 0.0000 0.0008 0.0001
Pseudo R-sq 0.6618 0.5615 0.3867
Note: Significance levels are as follows: * p<0.10, ** p<0.05, *** p<0.01.
18
Regioni CONV EU27: uno sviluppo “sbilanciato”?
Servizi pubblici digitali Banda larga + ICT nelle imprese
Analisi delle determinanti delle strategie di
allocazione delle risorse 2007-13
Fonte: Reggi, L. and Scicchitano, S. “Are EU regional digital strategies evidence-based? An analysis of the allocation of 2007-13 Structural Funds”.
Presented at Regional Innovation and Competitiveness Policy Workshop, UK-Innovation Research Centre - University of Cambridge, Nov 2012
19. Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di
connettività in banda larga e ultralarga coerentemente con
gli obiettivi fissati al 2020 dalla “Digital Agenda” europea
• Concorrere all’attuazione del «Progetto strategico Agenda digitale
per la banda ultra larga» e di altri interventi programmati nei territori
per assicurare una capacità di connessione ad almeno 30Mbps
• Accelerare il completamento del Piano Nazionale Banda Larga nei
territori che, eventualmente, non avessero ancora una copertura
stabile di connettività in banda larga ad almeno 2Mbps al 2013
Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di
servizi digitali della PA offerti a cittadini e imprese
• Servizi di eGovernment interoperabili, integrati, co-progettati con
cittadini e imprese.
• Soluzioni integrate per le smart cities and communities
• Processi amministrativi e banche dati interoperabili e basate su
standard condivisi
• Innovazione dei processi della PA in particolare su scuola, sanità,
giustizia
* Tali interventi possono includere soluzioni per la gestione del disaster recovery, la protezione di dati
sensibili anche attraverso il potenziamento di Data Center Pubblici (soprattutto a supporto della
“scuola digitale", della sanità e della giustizia) e sperimentazioni del cloud e green computing
RISULTATO 1:
RISULTATO 2:
AZIONI
AZIONI
Risultati e azioni Obiettivo Tematico
“Agenda Digitale”
20. Potenziamento della domanda di ICT in termini di utilizzo dei
servizi pubblici online e partecipazione in rete
• Alfabetizzazione e inclusione digitale (diffusione e l’utilizzo del web e
dei servizi pubblici digitali, azioni mirate verso i non-utilizzatori di
Internet e ICT)
• Empowerment dei cittadini (nuove competenze digitali, utilizzo degli
strumenti di dialogo, collaborazione e partecipazione civica in rete)
• Acquisizione di competenze avanzate da parte delle imprese
Diffusione di Open data e del riuso del dato pubblico
• Favorire lo sviluppo di applicazioni e servizi da parte di imprese,
cittadini e società civile con azioni mirate all’apertura di dati al loro
riutilizzo efficace
• Agire sulle capacità per un uso efficace di imprese, singoli cittadini e
comunità di interesse
Rafforzamento del settore ICT e ICT nei processi imprese
• Favorire la diffusione delle ICT nei processi produttivi coerentemente
con la strategia di smart specialization (settore ad alto potenziale di
crescita)
• Start up innovative nel settore dell’ICT
• Utilizzo servizi avanzati es. commercio elettronico
RISULTATO 3:
RISULTATO 4:
RISULTATO 5:
AZIONI
AZIONI
AZIONI
21. “Esiste un crescente consenso nell’interpretare le “trappole del non
sviluppo” – ad es. […] attorno a un blocco di produttività come nel
Centro Nord – quale risultato di scelte consapevoli delle classi dirigenti
locali e nazionali. Tali scelte sono dettate dalla convenienza a estrarre un
beneficio certo dalla conservazione dell’esistente (giovani non istruiti,
accessibilità inadeguate, imprese inefficienti assistite…) anziché competere
per un beneficio incerto in un contesto innovativo (giovani competenti,
buona accessibilità, entrata facile, bandi ben fatti…)
Se così stanno le cose, l’azione pubblica per la coesione deve destabilizzare
queste trappole del non-sviluppo, evitando di fare affluire i fondi nelle
mani di chi è responsabile dell’arretratezza e della conservazione.
Aprendo invece i varchi per gli innovatori sia nei beni pubblici che
produce, sia nel modo in cui li produce.
Ecco perché il “come spendere” è così rilevante„
“Metodi e Obiettivi per un uso efficace dei
fondi comunitari 2014-2020”, pag. 5