L'articolo analizza le tendenze relative alla quota di sanità pubblica gestita dai privati e alla compartecipazione alle spese sanitarie da parte delle famiglie.
L'articolo analizza le tendenze relative alla quota di sanità pubblica gestita dai privati e alla compartecipazione alle spese sanitarie da parte delle famiglie.
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)Franco Pesaresi
Il profilo di comunità costituisce una lettura ragionata dei bisogni di benessere della popolazione e, come tale, è sia un potente strumento di conoscenza sia uno strumento di supporto per la programmazione delle politiche sociali e sociosanitarie del territorio.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il documento costituisce la proposta del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza". Estensori del documento Cristiano Gori e Franco Pesaresi.
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
Gli strumenti e i livelli di programmazione delle politiche per il contrasto alla povertà, le priorità del piano nazionale di contrasto alla povertà, i piani regionali e zonali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
PROFILO DI COMUNITA' 2021 - Ambito sociale di Jesi (AN)Franco Pesaresi
Il profilo di comunità costituisce una lettura ragionata dei bisogni di benessere della popolazione e, come tale, è sia un potente strumento di conoscenza sia uno strumento di supporto per la programmazione delle politiche sociali e sociosanitarie del territorio.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il documento costituisce la proposta del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza". Estensori del documento Cristiano Gori e Franco Pesaresi.
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
Gli strumenti e i livelli di programmazione delle politiche per il contrasto alla povertà, le priorità del piano nazionale di contrasto alla povertà, i piani regionali e zonali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
MB Assicurazioni nasce dall’esigenza di offrire soluzioni competitive in ambito sanitario.
I servizi riguardano la consulenza assicurativa e contrattualistica, la tutela legale, le coperture di RC professionale, mentre una particolare attenzione è riservata al Risk Management e all’Area Sanità.
MB Assicurazioni, avvalendosi della sua esperienza pluriennale sul mercato, è in grado di garantire ai suoi assicurati le migliori condizioni per la copertura dei rischi, grazie ad un’offerta di prodotti e polizze in costante evoluzione ed in grado di rispondere alle più disparate esigenze strategiche del cliente.
La perdurante crisi del Servizio Sanitario Nazionale è, ormai, un dato di fatto con il quale sia i professionisti del settore medico sia i singoli utenti devono far fronte nella quotidianità. I continui tagli al bilancio dello Stato hanno, infatti, eroso la complessiva efficacia della Sanità Pubblica, la cui inadeguatezza intacca giorno dopo giorno le prestazioni in settori chiave quali: le strutture, l’assistenza e i tempi d’attesa.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
1. La spesa per le prestazioni di
assistenza sociale
CORSO DI MANAGEMENT SOCIALE
Franco Pesaresi
Ancona 29.09.2009
1
2. SPESA PER LA PROTEZIONE SOCIALE IN
ITALIA
Spesa per la protezione Sociale - Commissione Onofri
in % Pil
27
24
21
18
15
12
9
6
3
0
1997
2006
Totale
Am ortizzatori
m
Assistenza
Sanità
Pensioni
3. Classificazione ESSPROS/Eurostat delle prestazioni per la protezione sociale per funzione
Settore
Prestazioni in denaro
Prestazioni in servizi
Sanità
Permessi di malattia pagati
Altri benefici finanziari
assistenza dei ricoverati:
•In modo diretto
•Rimborsi
Cura dei pazienti non ricoverati
Di cui: prodotti farmaceutici
•In modo diretto
•Rimborsi
Altri benefici
Disabilità
Pensioni di invalidità
Pensionamento anticipato dovuto alla ridotta capacità lavorativa
Permessi di cura
Integrazione economica del disabile
Altri benefici finanziari
Alloggio
Assistenza nelle attività quotidiane
Riabilitazione
Altri benefici
Anzianità
Pensioni di anzianità
Pensioni di anzianità anticipate
Pensioni parziali
Indennità di accompagnamento
Altri benefici finanziari
Alloggio
Assistenza nelle attività quotidiane
Altri benefici
Superstiti
Pensioni per superstiti
Sussidio in caso di morte
Altri benefici finanziari
Spese per funerali
Altri benefici
Famiglia e infanzia
Sussidio di mantenimento per il figlio
Sussidio di nascita
Permessi parentali
Indennità di famiglia o infanzia
Altri benefici finanziari
Cura giornaliera dei bambini
Alloggio
Aiuto alla famiglia
Altri benefici
Disoccupazione
Sussidi di piena disoccupazione
Sussidi di disoccupazione parziale
Sussidi familiari
Indennità per formazione professionale
Risarcimento per licenziamento
Altri benefici finanziari
Mobilità e liquidazione
Formazione professionale
Altri benefici
Benefici per affitto di cui:
•Social housing
•Benefici per il proprietario-occupante
Abitazioni
Esclusione sociale
classificati altrove
e
casi
non
Reddito di sostegno
Altri benefici finanziari
Alloggio
Recupero di alcolisti e tossicodipendenti
Altri benefici
4. Spesa per la protezione sociale in % sul Pil nell’Europa dei 15.
Nazioni
2000
2001
2002
2003
2004
Svezia
30,7
31,3
32,3
33,3
32,9
Francia
29,5
29,6
30,4
30,9
31,2
Danimarca
28,9
29,2
29,7
30,7
30,7
Germania
29,2
29,3
29,9
30,2
29,5
Belgio
26,5
27,3
28,0
29,1
29,3
Austria
28,2
28,6
29,1
29,5
29,1
Olanda
26,4
26,5
27,6
28,3
28,5
EU 15
26,9
27,1
27,4
27,7
27,6
Finlandia
25,1
24,9
25,6
26,5
26,7
Regno Unito
27,1
27,5
26,4
26,4
26,3
Italia
24,7
24,9
25,3
25,8
26,1
Grecia
25,7
26,7
26,2
26,0
26,0
Portogallo
21,7
22,7
23,7
24,2
24,9
Lussemburgo
19,6
20,8
21,4
22,2
22,6
Spagna
19,7
19,5
19,8
19,9
20,0
Irlanda
14,1
15,0
16,0
16,5
17,0
Fonte: nostra elaborazione su dati Eurostat (2007b).
5. Spesa pro-capite a prezzi costanti per la protezione sociale nell’Europa dei 15. (in euro)
Nazioni
2000
2004
Lussemburgo
8.858
11.257
Danimarca
8.547
9.460
Svezia
8.627
9.194
Francia
6.705
7.477
Austria
6.898
7.338
Germania
7.047
7.150
Belgio
6.059
7.016
Olanda
6.154
6.872
Finlandia
5.758
6.633
Regno Unito
6.444
6.376
EU 15
5.730
6.083
Italia
4.529
4.902
Irlanda
3.266
4.416
Spagna
2.692
3.025
Grecia
2.259
2.730
Portogallo
2.276
2.636
Fonte: nostra elaborazione su dati Eurostat (2007a).
6. Suddivisione della spesa per la protezione sociale per funzione in % sul Pil nell’Europa dei 15. Anno 2004.
Nazioni
sanitarie
famiglie,
maternità e
figli
Ammortiz
zatori
mercato
del lavoro
Prestazioni
ai
superstiti
casa
invalidi
Svezia
vecchiaia
Inabili
Esclusione
sociale
12
8
4,7
3
2
0,7
0,6
0,7
Francia
10,9
8,8
1,7
2,5
2,3
1,9
0,8
0,4
Danimarca
11,1
6,1
4,1
3,9
2,8
0
0,7
1
Germania
12
7,7
2,2
3
2,4
0,4
0,2
0,5
Belgio
9,6
7,7
1,9
2
3,5
2,7
0,1
0,4
Austria
13,3
7,1
2,3
3
1,7
0,4
0,1
0,4
Olanda
9,6
8,1
2,9
1,3
1,7
1,4
0,3
1,3
EU 15
11
7,5
2,1
2,1
1,8
1,2
0,5
0,4
Finlandia
8,6
6,6
3,4
3
2,5
1
0,3
0,5
Regno Unito
10,7
7,8
2,4
1,7
0,7
0,9
1,5
0,2
Italia
12,9
6,5
1,5
1,1
0,5
2,5
0
0
Grecia
11,9
6,7
1,3
1,7
1,5
0,9
0,6
0,6
Portogallo
9,3
7,1
2,4
1,2
1,3
1,6
0
0,2
Lussemburgo
5,8
5,5
3
3,8
1
2,3
0,2
0,5
Spagna
7,9
6
1,5
0,7
2,5
0,6
0,2
0,2
Irlanda
3
6,9
0,9
2,5
1,3
0,8
0,5
0,4
7. La spesa europea per la
protezione sociale
La spesa sociale (malattia/assistenza sanitaria, invalidità, vecchiaia, superstiti,
famiglia/infanzia, disoccupazione, abitazione, esclusione sociale) italiana è inferiore alla
media europea dei 15.
Italia al 10°posto per spesa con il 26,4% del PIL contro il 27,8%
dell’Europa (2005).
L’Italia si caratterizza:
– per la spesa in assoluto più elevata per vecchiaia e superstiti: 15,4%
del PIL;
– per la spesa in assoluto più bassa per le politiche per le famiglie:
1,1% del PIL;
– per la spesa in assoluto più bassa per l’inclusione sociale: 0,0% del
PIL;
– per la tra le più basse per gli invalidi e gli inabili (superiore solo a
Grecia ed Irlanda): 1,5% del PIL.
7
8. Caratteristiche della spesa
italiana per la protezione sociale
Prevale il trasferimento monetario rispetto ai
servizi: Italia 75% della spesa contro Europa 70%.
Le prestazioni legate alla prova dei mezzi sono tra
le più basse in Europa.
La spesa per la protezione sociale è finanziata per
il 56% dai contributi sociali, per il 42,4% dal
sistema fiscale e per l’1,6% da altre fonti.
8
9. ITALIA:La spesa per la protezione sociale dal 1997 al 2006 (in milioni di €)
1997
2006
138.882
209.314
in % del Pil
13,2
14,2
in % delle prestazioni per la spesa di protezione sociale
55,7
56,1
22.344
24.521
2,1
1,7
9
6,6
36.291
44.540
in % del Pil
3,5
3
in % delle prestazioni per la spesa di protezione sociale
14,6
11,9
51.845
94.727
in % del Pil
4,9
6,4
in % delle prestazioni per la spesa di protezione sociale
20,8
25,4
249.362
373.102
23,8
25,3
1. Pensioni in senso stretto e Tfr
2. Assicurazioni del mercato del lavoro
in % del Pil
in % delle prestazioni per la spesa di protezione sociale riclassificate
3. Assistenza sociale
4. Sanità
5. Prestazioni per la protezione sociale riclassificate (1+2+3+4)
in % del Pil
10. Squilibri - commento
La dinamica non ha seguito le aspettative
della Commissione Onofri
Continua ad elevarsi il peso della spesa
pensionistica
Scarse risorse per assistenza e
ammortizzatori
11. Le prestazioni di assistenza sociale
Prestazione sociale
Gestione
destinatari
INPS
Anziani con prova dei mezzi
Pensione di invalidità sociale
INPS e regioni
Disabili con prova dei mezzi
Assegno 3°figlio
INPS e comuni
Famiglie con almeno 3 figli, con
prova dei mezzi
Assegno di maternità
INPS e comuni
Neo-mamme prive copertura
assicurativa, con prova dei mezzi.
Assegno per il nucleo
familiare
INPS
Lav. dipendenti e pensionati ex
dipendenti, con prova dei mezzi.
Integrazione al minimo
pensioni
INPS
Pensionati da lavoro, con prova dei
mezzi.
Ministero infrastrutture,
regioni, comuni
Titolari di contratto di locazione, con
prova dei mezzi
Comuni
Residenti in difficoltà. Discrezionale.
Assegno sociale
Sostegno locazioni
Sussidi alle famiglie in
difficoltà
Esoneri e/o riduzioni tariffe
Servizi sociali
Comuni/regioni
Comuni, province, ASL
Residenti, con forte discrezionalità
(risorse)
Tutti i cittadini. Accesso diversificato.
11
12. La spesa per le prestazioni nazionali di
assistenza sociale
Prestazione
sociale
Valore assoluto
(milioni di €)
In % sul PIL
In % sulla spesa
sociale totale
3.346
0,24
8,9
13.945
1,0
37,0
Pensione di invalidità
civile
2.544
0,18
6,8
Indennità di
accompagnamento
8.166
0,59
21,7
Maggiorazione sociale
1.620
0,12
4,3
Assegno per il nucleo
familiare
5.495
0,40
14,6
Sostegno locazioni
248
0,02
0,7
Assegno famiglie con
almeno 3 figli
423
0,03
1,1
Assegno di maternità
290
0,02
0,8
1.558
0,11
4,1
37.635
2,71
100,0
Assegno sociale
Integrazione al minimo
pensioni
Pensioni di guerra
TOTALE
12
13. Fondo nazionale politiche sociali
1.
Previsto dal 1998 con l’obiettivo di ricondurre in
un unico fondo gli stanziamenti delle varie leggi
tematiche (in effetti raccoglie fondi e funzioni di 20 diverse leggi)
2.
Gli stanziamenti previsti affluiscono al FNPS
senza vincolo (settoriale) di destinazione (c.1, art. 46, L.
289/2002)
3.
Il FNPS contribuisce a finanziare insieme a
comuni e regioni le politiche sociali e in
particolare i LEPS (c.2, art. 22, L.328/00, c.3, art.46, L. 289/2002).
13
14. FNPS: criteri di riparto
Aree di intervento
Persone anziane
%
Indicatori per il riparto
fra le regioni
60
Persone >65 anni
Persone>75 anni
Responsabilità familiari
15
Popolazione residente
Diritti dei minori
10
Popolazione<18 anni
Popolazione<4 anni
Contrasto della povertà
7
Tasso disoccupazione
% poveri
Disabili
7
n. disabili gravi
Avvio della riforma
1
Popolazione residente
Immigrati
-
Numero immigrati
Lotta alla droga
-
Popolazione obiettivo
14
15. FNPS: gli stanziamenti
1.
Il FNPS è cresciuto fino al 2004 poi ha
avuto un andamento discendente:
2004: 1884 milioni di euro
2005: 1308 milioni di euro
2006: 1625 milioni di euro
2007: 1565 milioni di euro
2008: 1582 milioni di euro
2009: 1355 milioni di euro
2010: 1.064 milioni di euro ?
•
•
•
•
•
•
•
2.
Ripartito in media: 48 % alle regioni (745
mil.) e 46-47% all’INPS (e 6% ad alcuni comuni e al
). Il taglio pesa solo sui comuni.
Ministero
15
16. Il futuro del FNPS
1.
Le norme costituzionali non prevedono finanziamenti
statali finalizzati alle politiche sociali o ai LEPS. Le risorse
identificate dalla Costituzione devono servire al
finanziamento di tutte le attività regionali di istituto.
2.
A livello nazionale sono previsti un fondo perequativo
(non finalizzato) per i territori con minore capacità fiscale
e delle risorse aggiuntive per determinati comuni o regioni
per promuovere la coesione e la solidarietà sociale, per
rimuovere gli squilibri economici e sociali ed altro.
3.
Il FNPS non è riconducibile a nessuno degli strumenti di
finanziamento previsti dall’art. 119 della Costituzione.
Secondo Corte costituzionale il FNPS rimane fino
all’attuazione con legge dell’art. 119.
16
17. LA SPESA REGIONALE
Le regioni ricevono il FNPS e lo ripartiscono ai comuni
aggiungendo proprie risorse.
I criteri di riparto, in genere, fanno riferimento alla struttura
demografica della popolazione a cui, in qualche caso, si
aggiunge l’estensione del territorio.
Le regioni co-finanziano le politiche sociali meno dello
stato e riducono il loro finanziamento quando lo Stato lo
accresce.
anno
Spesa regionale propria
Quota regionale del FNPS
2000
556.000.000
249.000.000
2001
249.000.000
758.000.000
2002
354.000.000
771.000.000
2003
310.500.000
897.000.000
17
18. La spesa provinciale
– Competenze provinciali ridotte (osservatorio,
formazione), dopo le L. 328/2000.
– Le province per il sociale spendono 503 milioni
ma se escludiamo Bolzano e Trento queste si
riducono a 143 milioni di euro.
– Le province trasferiscono ai comuni, per il
sociale, 270 milioni che diventano solo 25
milioni se escludiamo le due province
autonome.
18
19. La spesa comunale 2006
Spesa sociale comunale: 5.954 milioni pari allo
0,4% del PIL.
Spesa pro-capite 101 euro (92 nel 2004). Nel nord-est
146 euro e nel sud 44 euro. In testa RSS VdA (€
359), RSO Em. Romagna (€ 151), in coda la
Calabria (25 €). Marche € 98.
I principali settori di intervento:
– Famiglia e minori: 38,7% della spesa
– Anziani: 23,0% della spesa
– Disabili: 20,7% della spesa.
19
20. Tipologie di spesa comunale
39,3% spesa: servizi resi direttamente alla
persona (SAD, segretariato sociale, ecc.). Prevale
nell’area dei disabili (50,2%) e degli anziani
(48,5%) e dipendenze (51,4).
36,9% spesa: gestione di strutture stabili (asili
nido, strutture residenziali, ecc.). Prevale
nell’area della famiglia e minori (57,4%) per la
presenza degli asili nido e delle comunità per
minori.
23,8% spesa: contributi economici per i cittadini
bisognosi. Prevale nell’area del disagio adulti
(53,9%).
20
22. Spesa sociale pubblica totale
Prestazioni
(2003)
Milioni di €
In % sul PIL
In % su totale spesa
Assegno sociale
3.346
0,24
7,7
Integrazione al minimo pensioni
13.945
1,00
32,3
Pensioni di invalidità civile
2.544
0,18
5,9
Indennità di accompagnamento
8.166
0,59
18,9
Maggiorazione sociale
1.620
0,12
3,7
Assegno per il nucleo familiare
5.495
0,40
12,7
Sostegno locazione
248
0,02
0,6
Assegno per 3°figlio
423
0,03
1,0
Assegno di maternità
290
0,02
0,7
1.558
0,11
3,6
31
0,00
0,1
Totale prestazioni nazionali
37.666
2,71
87,2
Servizi sociali comunali
5.378
0,39
12,5
129
0,01
0,3
Totale prestazioni locali
5.507
0,40
TOTALE SPESA PER L’ASSISTENZA
43.173
3,11
12,822
100,0
Pensioni di guerra
Ministero solidarietà sociale
Province
23. La riclassificazione della spesa sociale
Per arricchire i dati a disposizione in funzione della
costruzione dei Livelli essenziali delle prestazioni
sociali (LEPS) si è riclassificata la spesa sociale
secondo le indicazioni generali sulla metodologia
per la costruzione dei livelli essenziali delle
prestazioni sociali fornite dal Piano nazionale
degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003
(DPR 3/5/2001).
24. La riclassificazione della spesa sociale
Griglia corretta per la definizione dei Leps (importi in milioni di euro) (2003)
Tipologie di servizi e
prestazioni
Prest.
monetarie
►
Promozione
soc.
e
Serv.soc.
professionale
pronto
intervento
soc.
per
emergenze
Assist.
domicilia
re
Struttur
e semiresiden
ziali
Struttur
e
residen
ziali
Totale
aree di intervento
▼
Politiche per la famiglia
comp.
%
6.693
231
40
151
40
1.020
1.862
133
477
povertà
19.341
106
Disabili
10.929
417
Dipendenze
17
27
immigrati
34
62
minori
Persone anziane
(intera) Popolazione
6.924
16,0
173
1.424
3,3
68
326
2.866
6,6
19
6
47
19.527
45,2
131
222
117
11.816
27,4
2
1
5
3
55
0,1
2
2
5
38
143
0,3
8
418
418
1,0
Totale
comp. %
38.916
1.545
12
670
1.326
704
43.173
90,1
3,6
0,0
1,6
3,1
1,6
100,0
100,0
25. Sintesi/1
– Italia spende poco per l’assistenza. Il
3,1% del PIL mentre la media europea è
di almeno il 5,1%. Il dato italiano è il più
basso in Europa.
– La spesa sociale pubblica italiana è
caratterizzata dalla elevatissima
presenza di prestazioni monetarie (90%
spesa) e da una ridotta spesa per i
servizi alla persona (10%).
25
26. Sintesi/2
– Spesa locale marginale rispetto alla
spesa complessiva, con tassi di
crescita inferiori alle necessità e con
meccanismi che non promuovono una
crescita della stessa.
– La spesa sociale locale presenta grandi
differenze fra le aree del paese.
26
27. Sintesi/3
– L’area di intervento che assorbe la
maggior quota di spesa complessiva è
quella del contrasto alla povertà che
assorbe il 45% della spesa (20 miliardi).
Ma viene distribuita quasi integralmente
solo agli anziani e senza ridurre la
povertà in Italia.
– Al 2°posto l’assistenza ai disabili con il
27,4% della spesa (11,8 miliardi di euro)
27
28. Quello che serve
un piano di servizi per il sostegno delle responsabilità
familiari (servizi per la prima infanzia);
un programma completo di assicurazione contro il rischio
della non autosufficienza per gli anziani, fondato - accanto a
trasferimenti monetari, che prendono le mosse da una riforma
dell’indennità di accompagnamento – sull’offerta di una
gamma adeguata di servizi (almeno 8 miliardi);
un programma di contrasto della povertà, sulle linee del
Reddito minimo di inserimento, sperimentato nel corso della
passata legislatura;
il riordino degli interventi di redistribuzione monetaria con
funzioni di sostegno delle responsabilità familiari (detrazioni
Irpef e assegni familiari).
29. Dove trovare risorse aggiuntive?
Arrestare l’irresistibile attrazione dei trasferimenti
monetari sul fronte Irpef e Assegni per il nucleo
familiare (Anf)
Trasferimento di risorse fra previdenza (in pensioni)
e assistenza
Riordino delle prestazioni monetarie nazionali sui
due fronti principali: i trattamenti al minimo e le
prestazioni per i disabili.
Risorse aggiuntive dalla fiscalità generale