La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
Il capitolo si occupa della suddivisione della spesa per l'assistenza ai non autosufficienti fra enti ed utenti e delle politiche ad essa relative. Il capitolo 7 è inserito all'interno del volume "Le riforme regionali per i non autosufficienti" a cura di Cristiano Gori, Carocci, 2008.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
Il capitolo si occupa della suddivisione della spesa per l'assistenza ai non autosufficienti fra enti ed utenti e delle politiche ad essa relative. Il capitolo 7 è inserito all'interno del volume "Le riforme regionali per i non autosufficienti" a cura di Cristiano Gori, Carocci, 2008.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
L'articolo descrive l'organizzazione, il costo e gli utenti del servizio di assistenza domiciliare sociale (SAD) erogato dai comuni italiani agli anziani.
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'assistenza domiciliare comunale (SAD) per anziani in ItaliaFranco Pesaresi
L'articolo descrive l'organizzazione, il costo e gli utenti del servizio di assistenza domiciliare sociale (SAD) erogato dai comuni italiani agli anziani.
Nella prima parte dell’intervento si riprendono alcuni dei più significativi risultati presentati nel rapporto statistico, facendo emergere concordanze e discordanze con la realtà italiana osservata nell’ultimo decennio.
I centri diurni per anziani: organizzazione e prospettiveFranco Pesaresi
L'organizzazione dei centri diurni per anziani non autosufficienti e dei centri diurni alzheimer nelle regioni italiane.
Chi non riuscisse a scaricare le slides, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Gli uni per gli altri. I servizi per gli anziani a BresciaBSdelNOI
Gli anziani della città e la fragilità anagrafica anno 2016.
La fragilità sociale ed i servizi di supporto domiciliare anno 2016.
Il pensiero progettuale di “Brescia Città del Noi” a sostegno della domiciliarità
Analisi del Sad erogato dai comuni italiani. Presentazione della proposta di definizione del livello essenziale dell’assistenza domiciliare socio-assistenziale e dei relativi obiettivi di servizio.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
La domiciliarità nei servizi sanitari e socialiFranco Pesaresi
i servizi domiciliari sociali e sanitari in Italia e in Europa. Nel caso non si riesca a scaricare le slides nel presente sito si può provare quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
Seminario Istat, Roma, Aula Magna 18.11.19
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo
sapere in più dall’integrazione delle fonti?
Via Cesare Balbo 16
Similar to Prestazioni residenziali per anziani. Le scelte regionali (20)
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
3. Franco Pesaresi 3
% anziani in strutture residenziali
(metà degli anni 2000)
nazione % nazione %
Belgio 8,1 Spagna 4,0
Svezia 6,8 Irlanda 3,9
Olanda 6,8 Germania 3,7
Portogallo 6,7 Austria 3,6
Francia 6,3 Italia 3,0
Danimarca 5,4 Finlandia 2,2
Lussemburgo 5,3 Grecia 1,0
Regno Unito 4,2 Europa media non
comparata
4,9
4. Franco Pesaresi 4
E’ un bene o un male?
Diversamente dall’Europa, in Italia il numero degli
anziani istituzionalizzati si è stabilizzato al 3%. Un
livello basso rispetto agli altri paesi europei.
Stabile anche l’offerta di posti letto.
E’ un bene o un male?
Potrebbe essere un dato positivo a patto che
esso sia il prodotto di una incisiva politica di
offerta di servizi alternativi al ricovero. Ed invece
su questo i dati italiani sono di grande
contraddittorietà (presenza di liste d’attesa nel centro nord, posti
letto in diminuzione al sud dove più bassa è anche l’offerta di servizi
alternativi, debolezza delle politiche alternative).
5. Franco Pesaresi 5
Da cosa dipende?
Il contenimento della istituzionalizzazione è
dovuto soprattutto al fenomeno delle assistenti
familiari (774.000)
In misura minore
Domanda ed offerta che stentano ad incontrarsi.
(richiesta per non autosufficienti e ritardo nella
riconversione)
Rette a carico delle famiglie troppo elevate.
6. Franco Pesaresi 6
Caratteristiche degli utenti
Ultraottantenni (68,8%). Si riducono
costantemente gli anziani con meno di 75
anni (13,7%).
Donne (76,4%).
Non autosufficienti : 70,3%. Costantemente
in aumento (+1% all’anno).
7. 7
TIPOLOGIA DELLE
STRUTTURE PER ANZIANI
Le strutture residenziali per anziani
appartengono a due grandi categorie:
Le residenze sanitarie;
Le residenze assistenziali.
Ancora nessuno utilizza il nuovo sistema di classificazione delle
prestazioni sanitarie residenziali definito dal Ministero:
R1 - unità di cure residenziali intensive (es. stati vegetativi)
R2 – Unità di cure residenziali estensive (es. RSA);
R2D – Nuclei Alzheimer
R3 – Unità di cure residenziali di mantenimento (es.
residenze/case protette)
8. 8
TIPOLOGIA delle RESIDENZE per
ANZIANI (DPCM 308/2001)
Tipologia competenza Utenza Denominazioni
Strutture di tipo
familiare
Socio-
assistenziale
Anziani per i quali la
permanenza nel
nucleo familiare sia
impossibile
Comunità
alloggio, ecc.
Strutture a
prevalente
accoglienza
alberghiera
Socio-
assistenziale
Anziani autosufficienti
o parzialmente non
autosufficienti
Casa di riposo,
ecc.
Strutture protette Socio-
sanitaria
Anziani non
autosufficienti
Residenza
protetta, casa
protetta, ….
RSA sanitaria Anziani non
autosufficienti
RSA
9. 9
Perché varie tipologie?
Per adeguarle alle diverse necessità degli
anziani
Per ottimizzare l’uso delle risorse
Per migliorare l’assistenza e la qualità
della vita degli anziani
10. Franco Pesaresi 10
LE TRASFORMAZIONI
DELLE STRUTTURE/1
Tipologia Posti letto
2005
Posti letto per 1.000
anziani
RSA 95.734 8,3
Residenze socio-
sanitarie
95.620 8,2
Residenze assistenziali 73.972 6,4
Totale 265.326 22,9
11. Franco Pesaresi 11
LE TRASFORMAZIONI
DELLE STRUTTURE/2
La casa di riposo dal 2002 smette di essere la
struttura di riferimento e continua a ridursi: 1999=
50% dei pl; 2005= 28%
Dal 2004 la struttura più diffusa è la RSA quasi
appaiata dalla casa/residenza protetta, ambedue
in continua crescita.
Proprietà: in forte crescita quella privata (67%).
Modesta quella delle ASL: 3,4%. Fra le RSA
prevalgono le imprese non profit.
12. Franco Pesaresi 12
Che cosa sta accadendo?
E’ in corso una radicale trasformazione interna
dei servizi residenziali e delle caratteristiche
dell’utenza…
…Verso organizzazioni a sempre più rilevante
contenuto assistenziale e sanitario…
…Rivolte a pazienti con crescente gravità e con
rilevanti bisogni sanitari.
13. Franco Pesaresi 13
Le differenze: Posti letto di RSA + Residenze
protette per mille anziani (2005)
Regione Posti letto RSA+RP per mille anziani
1. Trento 50,2
2. Bolzano 43,7
3. Valle d’Aosta 35,0
4. Friuli V. G. 33,5
5. Veneto 30,7
12. Marche 13,3
21. Basilicata 2,1
Italia 16,5
14. 14
Moduli Alzheimer in RSA
Su 95.700 posti letto di RSA sono solo 3.500 (0,3
posti letto ogni 1.000 anziani) posti letto nei moduli
Alzheimer in Italia.
Gli anziani con disturbi cognitivi sono ormai la
maggioranza nelle RSA (e RP) ma evidentemente
non ricevono una assistenza dedicata.
Bisogna sviluppare enormemente le strutture
dedicate ai malati di alzheimer (costo unitario più
elevato).
15. 15
Case di riposo
Struttura residenziale a prevalente accoglienza alberghiera
destinata ad accogliere anziani autosufficienti.
Bisognerebbe disincentivare (o sospendere) la
realizzazione di case di riposo. Gli anziani autosufficienti
meritano strutture più adatte e qualificate.
Bisognerebbe puntare sugli alloggi protetti (qualcuno le
chiama case albergo). Si tratta di spazi abitativi individuali
o familiari che forniscono servizi collettivi solo a chi li
chiede. Siamo nel campo di forme particolari di abitazione.
Evitare la regolamentazione assistenziale che ne
disincentiva la realizzazione.
16. Franco Pesaresi 16
% anziani in alloggi protetti
NAZIONE ANNO %
Olanda 1996 11,0
Inghilterra 1996 6,5
Danimarca 2001 5,3
Norvegia 1995 4,6
Svezia 1996 3,0
Finlandia 1996 2,0
Francia 1996 2,0
Belgio 1993 2,0
17. Franco Pesaresi 17
Serve una politica per ridurre i
ricoveri?
Si. Serve ma non è la cosa più urgente.
Nel medio periodo ciò che è prioritario è far
incontrare la domanda e l’offerta favorendo la
riconversione delle strutture per autosufficienti in
quelle per non autosufficienti.
Per gli autosufficienti o i parzialmente
autosufficienti occorre promuovere la
realizzazione degli alloggi protetti.
19. Franco Pesaresi 19
Costo medio di un posto letto
2004 Italia
Tipologia di
presidio
Costo medio
mensile
Costo medio
annuo
Residenza
assistenziale
1.528 18.336
Residenza
sociosanitaria
2.454 29.448
RSA 2.702 32.424
20. Franco Pesaresi 20
RSA: % costi sostenuti dalla sanità
Regione Anno % quota sanitaria
Basilicata 2004 81
Umbria 2007 79-82
Abruzzo 2004 67-76
Calabria 2007 70
Liguria 2008 52-62
Bolzano 2007 50-60
Piemonte 2007 50-57
Sardegna 2006 50
Lazio, Sicilia, Toscana,
Veneto
2007 50
Lombardia 2004 36-54
Emilia Romagna 2007 43
Media regioni 58
21. Franco Pesaresi 21
Residenze protette: quota sanitaria
Regione Anno Quota sanitaria al giorno
Sardegna 2008 10,40
Marche 2008 16,00
Liguria 2008 27,20
Emilia Romagna 2008 21,00 – 26,25 – 34,85
Molise 2008 30,00
Puglia 2004 32,00
Piemonte 2007 34,00 – 36,50
Sicilia 2007 35,00
Abruzzo 2002 37,95
Umbria 2008 41,54
Veneto 2008 46,87
Calabria 2007 41,40 – 49,62 – 55,20
Media regioni 32,66
22. Franco Pesaresi 22
Spesa sanitaria pro capite per assistenza
residenziale per anziani (non autosufficienti)
Regione Euro (2005)
1. Trento 230,20
2. Bolzano 172,00
3. Lombardia 128,71
4. E. Romagna 120,71
13. Marche 75,84
21. Campania 35,04
Italia 89,14
23. Franco Pesaresi 23
La partecipazione alla spesa dell’assistito
Gli alti oneri per la spesa residenziale portano gli assistiti e,
spesso anche le loro famiglie, a pagare quote mensili
elevate.
Questo ha portato a sviluppare un grande contenzioso
soprattutto fra famiglie degli assistiti e comuni.
I temi del dibattito sono relativi a:
a) paga solo l’assistito o anche la sua famiglia;
b) il patrimonio dell’assistito si può usare per pagare la retta?
c) Si può usare l’istituto della rivalsa?
24. Franco Pesaresi 24
La partecipazione alla spesa dell’assistito/2
Le risposte ai quesiti si possono trovare ma deve essere la
legge a risolverli. Non possiamo permetterci che sia il
tribunale a regolarli di volta in volta.
L’obiettivo deve comunque essere quello di aiutare di più
l’assistito a far fronte agli oneri dell’assistenza residenziale,
ma senza incentivare l’assistenza residenziale rispetto alle
altre forme (domiciliare e semiresidenziale).
25. Franco Pesaresi 25
Che fare?
Assicurazione per la non autosufficienza come in Germania
che aiuta in modo importante le famiglie a pagare le rette
(appare improbabile nella situazione attuale).
OPPURE
Una serie di iniziative per aiutare le famiglie:
Monitoraggio statale e sanzioni per chi scende sotto le
quote LEA;
Quota sanitaria delle RSA elevata al 60%;
Limiti al coinvolgimento economico delle famiglie.
27. Le Unità valutative/1
Per l’accesso alle prestazioni residenziali socio-
sanitarie (RSA, ecc.) tutte le regioni hanno
previsto le unità valutative multidimensionali,
seppur con termini diversi (UVG, UVD, UVT, UVM,
UVMD, UVI).
L’unità valutativa:
– Effettua la valutazione multidimensionale;
– Elabora i piani assistenziali individualizzati;
– Stabilisce l’accesso alle prestazioni;
– Individua il case manager (in alcune regioni).
28. Le Unità valutative/2
Per la valutazione le regioni utilizzano strumenti
diversissimi. 14 regioni utilizzano 11 diversi
strumenti multidimensionali. Le altre regioni
utilizzano altri 18 strumenti monodimensionali.
Composizione minima: da 3 a 8 membri. Nucleo
fondamentale sempre composto da medico,
infermiere e assistente sociale. + consulenti.
29. Franco Pesaresi 29
Politiche per la qualità:
Autorizzazione e accreditamento
Le politiche principali per la qualità, nelle varie regioni, si
realizzano soprattutto con i processi di autorizzazione e
accreditamento.
Autorizzazione sociale: 18 regioni hanno definito le
procedure. 15 regioni hanno approvato i requisiti per
l’autorizzazione.
Accreditamento: 15 regioni hanno approvato le procedure
per l’accreditamento. Solo 4 regioni hanno approvato i
requisiti per l’accreditamento (Abruzzo, E. Romagna, Molise, Veneto)
30. Franco Pesaresi 30
I modelli regionali
Contributo pubblico
alla retta superiore alla
media (52,9%)
Contributo pubblico
alla retta inferiore alla
media (52,9%)
Prevalenza delle
strutture socio-
sanitarie (RSA+RP)
1. Modello
dell’assistenza
sociosanitaria avanzata:
Abruzzo, Liguria,
Toscana, Trento,
Umbria,Veneto.
2. Modello
dell’assistenza
sociosanitaria: Emilia
Romagna, Friuli
Venezia Giulia,
Lombardia, Molise,
Valle d’Aosta.
Prevalenza delle
strutture
assistenziali (RA)
3. Modello delle strutture
assistenziali: Basilicata,
Calabria, Campania,
Lazio, Piemonte,
Sardegna, Sicilia.
4. Modello del grande
ritardo: Puglia, Marche.
31. Franco Pesaresi 31
Per concludere: Quale direzione?
Per superare le criticità indicate (Domanda ed offerta che stentano ad
incontrarsi,Straordinarie disomogeneità regionali, Oneri elevati per le famiglie, ecc.) occorre:
1. Riconvertire le strutture per autosufficienti in quelle per non
autosufficienti;
2. Alloggi protetti per anziani autosufficienti o parzialmente a.
3. Monitorare le liste d’attesa
4. Ridurre gli oneri a carico delle famiglie (diverse regioni: FRNA);
5. Migliorare la qualità delle strutture;
6. Sviluppare le politiche per le assistenti familiari e per i
caregiver (contrasto efficace delle istituzionalizzazioni)