Presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
La dimensione di genere nell'Agenda DigitaleMargot Bezzi
Paper di accompagnamento alla presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
La leadership al femminile e un futuro al digitaleAlberto Mascia
L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
Progetto Visioni Urbane - Slides della presentazione di Rossella Tarantino al workshop "Tecnologia per la creatività in Basilicata", con Bruce Sterling. Dicembre 2007
Fondi Europei e potenzialità per la Sharing EconomyAndrea Pugliese
La programmazione, gestione, valutazione dei nuovi Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020 è intrinsecamente collaborativa e richiede (per Regolamento) una inedita partecipazione di tutte le parti connesse allo sviluppo economico, all'inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale.
Lo scenario delle soluzioni idonee a superare la difficile contingenza è molto povero e spesos inadatto alle complessità e ai bisogni. Vi spiccano l'Economia Collaborativa e tutta l'Innovazione Sociale. Ecco dunque come molte Amministrazioni stanno orientando politiche e finanziamenti in tale direzione
Questo avviene in un'ottica di collaborazione pubblico/privato. Già si stanno manifestando le prime forme di ingegneria finanziaria in cui il budget di una attività è composto da Fondi UE+Crowdfunding+ (ad esempio) Sponsor.
Questo è lo scenario di cui verranno esplorate le logiche, gli strumenti e i riferimenti principali
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Michele d'Alena
Come deve evolvere la PA al tempo della sharing economy? Cosa può fare la Pubblica Amministrazione per favorire la collaborazione? Molti territori, con le città in prima fila, vedono fiorire movimenti collaborativi con impatti di diverso tipo: i cittadini, da passivi destinatari di politiche, diventano fonti di idee, energie, competenze e progetti mentre le imprese creano servizi innovativi attraverso la gestione di relazioni. Presentazione nell'ambito della sharing school, gennaio 2015, Matera. http://www.sharingschool.it/
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
La dimensione di genere nell'Agenda DigitaleMargot Bezzi
Paper di accompagnamento alla presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
La leadership al femminile e un futuro al digitaleAlberto Mascia
L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
Progetto Visioni Urbane - Slides della presentazione di Rossella Tarantino al workshop "Tecnologia per la creatività in Basilicata", con Bruce Sterling. Dicembre 2007
Fondi Europei e potenzialità per la Sharing EconomyAndrea Pugliese
La programmazione, gestione, valutazione dei nuovi Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020 è intrinsecamente collaborativa e richiede (per Regolamento) una inedita partecipazione di tutte le parti connesse allo sviluppo economico, all'inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale.
Lo scenario delle soluzioni idonee a superare la difficile contingenza è molto povero e spesos inadatto alle complessità e ai bisogni. Vi spiccano l'Economia Collaborativa e tutta l'Innovazione Sociale. Ecco dunque come molte Amministrazioni stanno orientando politiche e finanziamenti in tale direzione
Questo avviene in un'ottica di collaborazione pubblico/privato. Già si stanno manifestando le prime forme di ingegneria finanziaria in cui il budget di una attività è composto da Fondi UE+Crowdfunding+ (ad esempio) Sponsor.
Questo è lo scenario di cui verranno esplorate le logiche, gli strumenti e i riferimenti principali
Piattaforma di relazioni: la Pubblica Amministrazione al tempo della sharing ...Michele d'Alena
Come deve evolvere la PA al tempo della sharing economy? Cosa può fare la Pubblica Amministrazione per favorire la collaborazione? Molti territori, con le città in prima fila, vedono fiorire movimenti collaborativi con impatti di diverso tipo: i cittadini, da passivi destinatari di politiche, diventano fonti di idee, energie, competenze e progetti mentre le imprese creano servizi innovativi attraverso la gestione di relazioni. Presentazione nell'ambito della sharing school, gennaio 2015, Matera. http://www.sharingschool.it/
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagementValeria Baudo
Le community online e il focus sull’utente: chi parla a chi?
I contenuti e il piano editoriale
Engagement: una buzzword o il cuore della community?
Cenni di social network analysis
Misurare le performance in relazione agli obiettivi
L'intervento di Augusto Vino in occasione del laboratorio “Formazione condivisa” percorso partecipato per definire un Piano di Formazione regionale sulle competenze trasversali in vista di Europa 2020. Il laboratorio, organizzato a Palermo l'11 dicembre 2013, rientra tra le attività della Linea PROGETTARE di Capacity SUD.
GWT 2014: Smart City Conference - 03 Smart cities per una politica industrial...Planetek Italia Srl
Geospatial World Tour 2014: Smart City Conference.
Roma, 24 giugno 2014.
Smart cities per una politica industriale digitale e ruolo del MISE.
Andrea Gumina, Consigliere Ufficio di Gabinetto Ministero dello Sviluppo Economico.
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagementValeria Baudo
Le community online e il focus sull’utente: chi parla a chi?
I contenuti e il piano editoriale
Engagement: una buzzword o il cuore della community?
Cenni di social network analysis
Misurare le performance in relazione agli obiettivi
L'intervento di Augusto Vino in occasione del laboratorio “Formazione condivisa” percorso partecipato per definire un Piano di Formazione regionale sulle competenze trasversali in vista di Europa 2020. Il laboratorio, organizzato a Palermo l'11 dicembre 2013, rientra tra le attività della Linea PROGETTARE di Capacity SUD.
GWT 2014: Smart City Conference - 03 Smart cities per una politica industrial...Planetek Italia Srl
Geospatial World Tour 2014: Smart City Conference.
Roma, 24 giugno 2014.
Smart cities per una politica industriale digitale e ruolo del MISE.
Andrea Gumina, Consigliere Ufficio di Gabinetto Ministero dello Sviluppo Economico.
Esperienze di concertazione sulle politiche giovanili nelle province di Manto...Giovanni Campagnoli
Esperienze di Dialogo strutturato tra giovani e istituzioni, rispetto alla partecipazione alla concertazione dei piani giovani territoriali nei territori novaresi, vco e mantovani.
Il proliferare dell’informazione (e della controinformazione) proveniente da fonti alternative digitali rispetto a quelle tradizionali, ha dato luogo ad un fenomeno di “disinformazione per eccesso”, in cui la molteplicità, la frammentazione e la contraddittorietà del gran numero di informazioni provenienti da una pluralità di fonti differenti ha finito per paralizzare lettrici e lettori, anziché orientarle/i. Serve un approccio di analisi che possa superare l’idea di tecnologie “neutre”, in realtà fortemente informate dal maschile con le donne considerate come mera particolarità che o si aggiunge al discorso generale maschile o lo specifica per complemento.
Emerge la necessità di cartografare e disegnare una mappa che analizzi e dia senso alle tecnologie dal punto di vista della differenza sessuale, riflettendo sulle relazioni di genere nella fase sia di progettazione sia d’uso degli artefatti, acquisendo riflessioni specifiche sulle relazioni di genere.
Tre considerazioni suggeriscono di no.
Si parla molto di Cultura Digitale, ma appena si entra nel dettaglio si parla di Competenze Digitali.
La seconda fase della trasformazione digitale (IoT) è appena iniziata e non ha ancora sviluppato tutta la sua influenza sulle esperienze, sull'immaginario e sulla creatività diffusa nella società.
Infine, la Cultura non si progetta, è una emergenza dallo stesso tessuto sociale; nasce dalla libera interpretazione creative delle persone sulla base delle nuove esperienze; vede la competizione di una pluralità di soggetti per influenzarne la natura
La presentazione utilizzata dal prof. Cellamare al corso di formazione organizzato dall'Assessorato a Bilancio, Programmazione Economico-Finanziaria e Partecipazione dell'ass. Luigi Nieri per i comuni della Regione Lazio che volgiono attivare pratiche partecipative. Temi del modulo: democrazia - partecipazione - istituzioni
L'importanza del tema dell’accessibilità digitale [Evert-Jan Hoogerwerf - mem...accessibilitydays
Slide del 1° speaker al webinar "Il progetto europeo Entelis+ ed il Plain language: strumenti per superare le barriere digitali".
Scheda del webinar: https://entelisplus-aias-bologna-ad.eventbrite.it/
I maker contribuiscono a migliorare la nostra società?Paola Negrin
Maker Fest Genova (11 giugno 2016) - Luca Mari
Una tecnologia (che è una forma di conoscenza, e solo in modo derivato un insieme di strumenti) modella ed è modellata dalla società in cui si sviluppa. Veniamo da decenni in cui la tecnologia è stata intesa soprattutto come strumento di efficienza. Ma forse è tempo per sperimentare una nuova dimensione, in cui la tecnologia diventa anche abilitatore e amplificatore di creatività, individuale e collettiva.
Riflessioni nel contesto del progetto di ricerca H2020 Digital Do It Yourself” (DiDIY)
LandCity Revolution - ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei ...giovanni biallo
Nella sessione plenaria "tecnologie, dati e soluzioni per la città e il territorio" della Conferenza LandCity Revolution 2016, è stata presentata da Giovanni Borga dello IUAV - Università di Venezia, la relazione "ICT e smartness per il futuro delle nostre città e dei nostri territori".
Le organizzazioni cambiano, la funzione HR può rimanere quella di sempre? E verso quale direzione questa può evolvere? Quali le competenze e gli strumenti da acquisire?
Open data: politiche e territorio in ottica di genere e generazioniRegioneLazio
La presentazione di Flavia Marzano sulle politiche territoriali e gli open data in chiave di genere, in occasione del seminario formativo di Accademia Open Data Lazio del 29 ottobre 2015.
Similar to La dimensione di genere nell'Agenda Digitale (20)
Open data: politiche e territorio in ottica di genere e generazioni
La dimensione di genere nell'Agenda Digitale
1. Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
Agenda digitale come piattaforma per
liberare le risorse delle donne
Forum PA – 28 maggio 2013
Leda Guidi
Margot Bezzi
2. Agenda Digitale: dov’è il problema?
•
L’agenda digitale e l’innovazione sono per definizione trasversali e toccano
settori ad alta concentrazione di contributo femminile: es: comunicazione con la
pubblica amministrazione, istruzione, sanità, trasporti, sostenibilità ambientale,
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
inclusione sociale, acquisti e gestione finanziaria (sezioni del D. Lgs “misure
urgenti per la crescita”)
Eppure
•
Quello dell’ICT / Innovazione resta un settore a “frequentazione”, visibilità
sostanziale e punto di vista e produzione prevalentemente maschili:
•
Scelte di studio, professionali, panel di eventi, carriere,ruoli/funzioni, …
•
Servizi/Processi (infrastrutture, hardware, software, piattaforme, usabilità,
applicazioni e soluzioni, funzionalità, contenuti, significati, usi, analisi di
feed-back…)
•
Documenti programmatici e politico-strategici (Agenda digitale europea e
italiana..)
•
Linguaggi, simboli e rappresentazione/I (es: motori di ricerca, stereotipi, …)
3. L’aspetto di genere nei documenti
programmatici e politico-strategici
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
Agenda digitale italiana (“Ulteriori misure urgenti per la crescita del
paese”)
Non fa riferimento organico, trasversale e sistematico agli aspetti di genere
Agenda digitale europea
Promuove (magari con un approccio un po’ troppo di marketing http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/neelie-and-clikkers-more-girlsdigital …) una maggiore partecipazione femminile in ambiti ICT (“Grand
Coalition for Digital Jobs” - trasversale tra DG Connect, DG Enterpise, DG
Employment e DG Education), e nell’Azione n. 60 - anche se non in modo
trasversale e sitematico - approccio chiave - affrontando gap come:
• Competenze digitali e standard condivisi;
• Accesso a percorsi di istruzione e professionali, stereotipi di genere, startup,…
• Parla di formazione, e-learning, produzione e progettazione tecnologia,
condivisione buone prassi…
4. Qual è l’obiettivo?
Valorizzare il ruolo e il punto di vista femminile
Dove:
•Nei processi di innovazione tecnologica e sociale; nel processo strategico di definizione/scrittura, implementazione e
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
monitoraggio (outcome) delle scelte operate dall’ agenda digitale (livello nazionale, regionale, locale)
•A livello di progettazione delle tecnologie e di definizione e produzione dei servizi integrati e delle soluzioni
Come? partendo da:
• esperienza ed intelligenza specifica e contributo pratico/vissuto delle donne alla sostenibilità della comunità
(“welfare” italiano) e alla sua evoluzione.
• bisogni specifici dell’universo femminile (bilanciamento vita privata/professionale, organizzazione ‘a rete’, qualità
della vita…)
• punto di vista “originale”: messa in rete delle energie e delle competenze; poter contare meglio su solidarietà e
condivisione, su economie di scala “sociali”, su modelli di relazione nuovi…ecc.
5. Principi di base e rischi
Rischio:
confondere la maggiore efficienza resa possibile dalle nuove tecnologie e dal lavoro in rete (più cose
contemporaneamente, risparmio di tempo per “essere all’altezza di tutto”, visione tech driven….) con un effettivo
miglioramento e un cambio di paradigma negli equilibri lavoro-vita privata-autorealizzazione, ecc…
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
Le ICT rendono possibili due tipi di soluzioni:
1. risolvono un problema e aumentano l’efficienza, confermando a monte il sistema organizzativo e l’equilibrio (o
squilibrio) che li hanno generato , perpetuando asimmetrie e status quo al livello sistemico, culturale, sociale, di
distribuzione delle risorse: “digitalizzazione” dell’esistente che poggia su un contesto sociale iniquo e non gender-friendlyoriented, e soprattutto a un mondo prevalente di consumatori/trici….!
2. risolvono il problema agendo direttamente (e concettualmente) su equilibri (o squilibri/asimmetrie), modificandoli /
superando il problema originario. La vera innovazione e il mutamento degli aspetti culturali, sociali e organizzativi
richiedono questa modalità “rivoluzionaria” che ha a che fare con il pensiero e il suo farsi pratica.
Disegnare una nuova e più equa/distribuita organizzazione di tempi e modalità dell’agire, il cui obiettivo non è “fare
tutto o fare più cose, più in fretta”, ma condividere responsabilità e ruoli, e - soprattutto - fare/inventare diversi utilizzi.
Visione alternativa che richiede creatività e audacia intellettuale.
6. Di cosa abbiamo bisogno:
•
Lavorare sugli stereotipi di genere (sia M che F) rispetto alle ICT e alla/nella rete
•
Comprensione ed elaborazione dell’aspetto di genere in tecnologia e scienza (sia M che F)
in tutti i casi in cui la tecnologia e le soluzioni sono “maschili” e non gender-balanced, produrre esempi
concreti (pratiche), per fare comprendere come questa modalità di progettazione/produzione impatti poi a
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
livello politico / di disegno di soluzioni.
•
Endorsement politico adeguato alla complessità dell’agenda digitale (non è un settore verticale, è un
“tutto”, una strategia trasversale)
•
Una precisa visione relativa all’organizzazione sociale (al “come”) e al progetto/modello di comunità
digitale si vuole far crescere
Quindi: riflessione su bisogni (analisi, ricerca, proposte, selezione e adattamento di best practices) relative
alla visione individuata come desiderabile.
•
Indicatori e outcomes
adeguati alla generazione di valore al femminile/ per le donne; (Es: risparmio di tempo, sostenibilità non
tanto o non solo ambientale, ma della persona, delle energie; tempo del pensare, degli affetti; nuovi modelli
di business e di valorizzazione delle risorse economiche e non, materiali e immateriali,…..).
7. Opportunità e Proposte
Politiche per l’agenda digitale: affiancare alla visione del digitale come settore al
servizio della crescita, quello dell’innovazione sociale e della generazione di capitale
sociale. → a maggior ragione le donne portatrici di innovazione e protagoniste.
•
Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
•
Politiche per le pari opportunità: portare questo tema all’attenzione anche di questo
ambito politico, consolidato ma che no fa tanta innovazione….?
•
L’agenda digitale è “giovane” nei sui intenti, definizioni, priorità e in quanto tale può
essere influenzata, indirizzata, scritta in modo condiviso.
•
Quale/i interlocutore/i può rappresentarci per ragionare sui processi della AD a livello
regionale o nazionale?
•
A livello locale come convogliare le energie creative e prospettiche per disegnare gli
scenari, le soluzioni e le modalità di verifica continua?
ADL: metodologia partecipata, processo iterativo, inclusione a tutti i livelli della
comunità con particolare riferimento a tutte le forme associative di donne, formali e
informali.
8. AGENDA DIGITALE LOCALE E INNOVAZIONE SOCIALE
Le tematiche di genere sono al centro, in modo trasversale
•INTERNET COME DIRITTO
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•COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI
•OPEN DATA/OPEN GOV
•STARTUP DIGITALI E PROMOZIONE
DEI TALENTI
Come: metodologia partecipata e collaborativa, processo iterativo, inclusione a tutti i livelli della
comunità con particolare riferimento a tutte le forme associative di donne, formali e informali.
9. Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
Facebook: Wister Sgi
LinkedIn: Wister – Women for Smart TERritories
Twitter: @wisterwister
leda.guidi@comune.bologna.it
margot.bezzi@gmail.com
10. Grafica a cura de Ilgeko (Elena Rossi) http://ilgeko.daportfolio.com
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