Pubblico in questo spazio una mia presentazione del 2008 sul principio di trasparenza nella pubblica amministrazione. I link interni non sono attivi, facendo riferimento a vecchi materiali. Appena possibile, sistemerò la presentazione.
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Pubblico in questo spazio una mia presentazione del 2008 sul principio di trasparenza nella pubblica amministrazione. I link interni non sono attivi, facendo riferimento a vecchi materiali. Appena possibile, sistemerò la presentazione.
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
L'evento è stato patrocinato da ANORC e ANORC Professioni
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Il nuovo CAD è legge. Approvato questa mattina in via definitiva dal Conisglio dei ministri, il nuovo testo presenta alcune modifiche sugli aspetti giudicati più deboli del suo predecessore (il primo CAD, promosso dall'allora Ministro Lucio Stanca, risale al 2005). In particolare, si legge nel comunicato diffuso questa mattina dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, il nuovo CAD introduce misure premiali e sanzionatorie rispetto all'attuazione degli obblighi di "innovazione" per le amministrazioni, con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali (principio di effettività).
Lo scorso 22 giugno 2017 si è svolto a Taranto (Palazzo di Città - Salone degli Specchi) l'evento organizzato dal delegato territoriale Stefania Lo Cascio dal titolo "Digitalizzazione 2017!".
All'evento interverranno Alessandro Selam, direttore generale di ANORC, Luigi Foglia, componente del direttivo e Carola Caputo, consulente del Digital & Law Department.
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"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
(1) Premessa: il problema della «digitalizzazione» dell’Italia
(2) Introduzione all’Amministrazione digitale
(3) Il «documento informatico»
(4) Le 3 (o 4?) «firme elettroniche» in Italia
(5) La P.E.C. (posta elettronica certificata) (cenni)
(6) Conclusioni e rinvio (Open data e Fattura Elettronica PA)
Intervento dell'Avv. Luigi Foglia al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Dossier accordo grossekoalition CDU-SPDUnire I Punti
Servizio studi del Senato. XVII legislatura
L'accordo di coalizione tra CDU, CSU e SPD
Traduzione di capitoli scelti in tema di formazione e ricerca, politica industriale, energetica e del lavoro.
"Il nuovo CAD. Manuale d'uso" curato da DigitPA, DDI e FormezPa (aprile 2011)
Il Codice dell'Amministrazione Digitale (D.L. 82/2005; D.L. 235/2010) rappresenta una pietra miliare in materia di uso dell'informatica come strumento privilegiato nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Il CAD costituisce un'insieme di disposizioni che promuovono e regolano la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e nei rapporti tra amministrazione e privati.
(1) Premessa: il problema della «digitalizzazione» dell’Italia
(2) Introduzione all’Amministrazione digitale
(3) Il «documento informatico»
(4) Le 3 (o 4?) «firme elettroniche» in Italia
(5) La P.E.C. (posta elettronica certificata) (cenni)
(6) Conclusioni e rinvio (Open data e Fattura Elettronica PA)
Intervento dell'Avv. Luigi Foglia al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Dossier accordo grossekoalition CDU-SPDUnire I Punti
Servizio studi del Senato. XVII legislatura
L'accordo di coalizione tra CDU, CSU e SPD
Traduzione di capitoli scelti in tema di formazione e ricerca, politica industriale, energetica e del lavoro.
Pubblichiamo il primo capitolo del libro di Thomas Merton "Semi di contemplazione", Garzanti. Sebbene il linguaggio e i riferimenti simbolici siano piuttosto lontani dai nostri, l'esperienza di cui Merton parla è la stessa: la contemplazione è sguardo radicalmente nuovo sulla realtà non condizionato dall'identità. Il lettore che fosse interessato alla nostra visione può leggere questo breve testo.
Lezione sulla evoluzione normativa della comunicazione pubblica nel corso di insegnamento "Comunicazione e innovazione nella P.A." - Università Suor Orsola Benincasa Napoli - AA 2011/2012
Per accedere alla registrazione del seminario vai a questo link: http://goo.gl/jHfXLO
I webinar del Progetto Valutazione delle Performance (http://goo.gl/8cRWaU) sono una occasione di formazione per chiunque sia interessato al performance management nella PA.
I seminari on line sono dedicati anzitutto ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica,con la collaborazione di FormezPa, i webinar integrano il percorso di affiancamento delle amministrazioni che hanno aderito al Progetto e sono rivolti, in particolar modo, agli attori principali del Ciclo di gestione della performance nei Comuni, ovvero ai direttori generali, segretari generali, dirigenti, funzionari apicali e ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).
Nel "Vademecum Social Media e PA" pubblicato a fine 2011 dal Ministero per la PA e la Semplificazione, sono contenute anche utili indicazioni sulle norme da tenere in conto nel momento nel quale una PA decide di utilizzare un social network site.
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
Cittadini protagonisti in Comune per attuare la CostituzioneFranco Brugnola
L'intervento svolto da me nella sala consiliare del Comune di Torrice il 27 dicembre 2019 in occasione del convegno su "Il cittadino protagonista: partecipazione, informazione, trasparenza e tutela della legalità nei rapporti con la P.A."
Open Data e monitoraggio civico - MeetHub! di Social Hub Genova - Enrico AllettoSocial Hub Genova
Gli Open Data sono un tipo di dati liberamente accessibili a chiunque, senza le restrizioni imposte per esempio dal copyright. Chiunque può riutilizzarli, anche a fini commerciali, per esempio per realizzare app e servizi.
Strettamente correlata al concetto degli Open Data, è l’idea di una più ampia partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche. In quest’ottica si inserisce il monitoraggio civico, una forma di partecipazione alle scelte delle amministrazioni pubbliche.
Ma come va gestita l’enorme mole di dati che il web mette a disposizione degli utenti? Quali devono essere a accessibili a tutti e quali no? Come si trova l'equilibrio fra privacy e trasparenza, doveri e diritti, fini commerciali e bene pubblico? Questi sono gli argomenti di un dibattito che diventa sempre più attuale e acceso.
Open Data per la divulgazione. Come interpretare i dati per una corretta comu...domenico mimmo pennone
I dati governativi in formato aperto hanno un valore di riuso intrinseco inestimabile. Eppure, talvolta capita di avere a che fare con dati parziali, non aggiornati, e che mal interpretati possono comunicare un’informazione opposta rispetto alla realtà. In questo contesto, soprattutto l’utilizzo dei dati messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni deve risultare contestualizzato e certificato. Quali sono, quindi, i limiti dell’interpretazione del dato, e quali invece le opportunità? Quali sono le metodologie e gli strumenti per interpretare correttamente un dato?
Il riuso commerciale dei dati aperti, cioè la possibilità che le imprese utilizzano i dati aperti della PA al fine di generare prodotti e servizi per creare valore sociale ed economico è uno degli elementi prioritari che deve tenere presente un’organizzazione pubblica che intraprende un percorso di valorizzazione del proprio patrimonio informativo. Attraverso il riuso dei dati aperti la PA può contribuire alla creazione di nuove economie e insieme rafforzare quella già esistenti. Per quanto le possibilità di riuso dei dati siano infinite e dipendano solo dalla creatività degli sviluppatori, è possibile tracciare una prima distinzione tra le diverse forme di riuso
Le Pubbliche Amministrazioni sono una fonte inesauribile di dati: economici, finanziari, demografici, statistici. Comunicare in modo efficace i dati e gli strumenti che li raccolgono è indispensabile per aiutare la Pa e i possibili utenti.
La difficoltà è definire e raggiungere i diversi target. Chi può quindi aiutare la PA a far conoscere i propri dati? I portali open data non servono solo per aumentare la trasparenza ma anche per promuovere l’innovazione e l’efficienza dell’amministrazione pubblica. Firenze 17 ottobre, 2018 da 11:30 a 11:50
Un video o un’immagine sono strumenti che aumentano le informazioni per il lettore. E sono anche strumenti che aumentano la vostra reperibilità sul web, aiutando il vostro lavoro: un’immagine o un video comunicano molto di più della parola scritta. Vi daranno maggiore spazio per parlare di altri aspetti dell’argomento che trattate. Ovviamente, potete costruire blog anche basandovi solo su questo tipo di contenuti: ad esempio, un videoblog, costruito interamente con video supportati da brevi
informazioni.
2. Le comunicazioni della PA
■ La comunicazione normativa
■ La comunicazione delle attività
istituzionali
■ La comunicazione di pubblica
utilità
■ La comunicazione per la
promozione d’immagine
■ La comunicazione sociale
3.
4. La Comunicazione Pubblica
Negli anni Ottanta, la Pubblica
amministrazione si apre alla
cultura della comunicazione
le azioni di comunicazione
assumono un ruolo sempre
più strategico a supporto
delle decisioni di marketing.
5. Innovazione e
semplificazione
●Prima della semplificazione nell'ultimo decennio i
vincoli pubblici sulle attività private sono passati da
5400 ad oltre 6000
●Lo Stato, dopo leggi e norme di "semplificazione",
si trovava a gestire 14.500 procedimenti ai quali
vanno aggiunti quelli del sistema delle autonomie
locali.
●Liberalizzazioni, semplificazioni, autocertificazioni
stanno lentamente tornando nelle spire soffocanti
della complicazione amministrativa e della
sovrapposizione procedurale
6. L’informazione
come diritto
Sentenza 364 del 1988 della
Corte costituzionale afferma il
dovere della Pa di informare in
modo chiaro perché non si
creino casi di ignoranza
inevitabile della legge
7. Nella sentenza 348 del 20 luglio 1990 della Corte
Costituzionale afferma che “qualsivoglia
soggetto od organo rappresentativo, investito
di competenze di natura politica, non può…
risultare estraneo all’impiego dei mezzi di
comunicazione di massa”. Tale impiego per
le Regioni, secondo la Corte, ha due aspetti:
“quello delle informazioni che la Regione è
tenuta a offrire ai cittadini in ordine alle proprie
attività e ai propri programmi e quello delle
informazioni che la Regione può ricevere dalla
società regionale e che concorrono a
determinare la partecipazione di tale società
alle scelte attraverso cui si esprime l’indirizzo
politico e amministrativo regionale”.
8. La pubblicità per legge
■ Art. 13 legge 416/81 prevedeva che il
70% dei budget pubblicitari delle Pa
fossero destinati a quotidiani e periodici
■ La 67/87 portò la quota al 50% e
introdusse l’obbligo della pubblicazione
sui giornali di un estratto del bilancio e
costrinse le Pa a istituire una speciale
voce di bilancio da destinare alla
pubblicità. La Mammì (art. 9) introdusse
l’obbligo di destinare il 25% dei budget
alle emittenti radiotelevive locali
■ Quote abrogate dalla 150/2000
9. Il diritto all’accesso
■ Leggi 142 e 241 del 1990
segnano una rivoluzione
copernicana nella Pa:
• diritto di accesso
• trasparenza
• efficienza
11. Principi della nuova P.A.
■ Efficienza – trasparenza -
partecipazione
L 241/1990 legge 33/2013
Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33
Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni
(G.U. n. 80 del 5 aprile 2013)
12. Norme su pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni delle PA riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni.
Il decreto legislativo, in vigore dal 20.4.2013 , attua
alcune disposizioni della legge 190 del 2012 ,
(Legge anticorruzione), ed introduce alcuni elementi
di novità quali il diritto di accesso civico, il principio
della totale accessibilità delle informazioni, l'obbligo
di pubblicità per alcuni atti, dati e situazioni
patrimoniali, la creazione sui siti istituzionali di una
apposita sezione "Amministrazione trasparente" e la
relativa organizzazione.
SANZIONI
13. i nuovi media
■ Internet
■ Siti web
■ computer multimediali
■ videogiochi elettronici
■ CD ROM -- DVD
■ Programmi televisivi digitali
■ Film animazione tridimensionale
■ Film composizione digitale
■ Composizioni testo immagine al pc
■ Fotografia digitale
■ Telefonia digitale
■ sistemi wireless
■ radio e web
■ e - book
17. Rete Civica
Una Rete Civica è un ambiente telematico
che si propone di promuovere e favorire
la comunicazione, la cooperazione, lo
scambio e l'erogazione di servizi fra i
cittadini e tutti i soggetti, pubblici e
privati (associazioni, Enti Pubblici,
aziende), che costituiscono una
comunità locale e, al tempo stesso,
aprire la comunità locale alla
comunicazione via rete con il resto del
mondo (Fonte: AIReC 1997)
18. Le funzioni delle reti civiche
■ Facilitazione della socialità
■ Democratizzazione
● Partecipazione ai processi decisionali
● Accountability dei politici eletti
■ Informazione e diritto d’accesso
■ Comunicazione e feedback
■ Erogazione servizi
■ Marketing territoriale
19. Legge 7 giugno 2000, n. 150, Artt. 2 e 8
La rete civica…
■ rientra nell’elenco, per forza di
cose aperto, degli strumenti di
cui la pubblica amministrazione
si può avvalere per comunicare
con i cittadini (art. 2, comma 2).
■ rientra fra le competenze
dell’Urp fra le cui funzioni è si
ricorda promuovere l’adozione
di sistemi di interconnessione
telematica e coordinare le reti
civiche (art. 8, comma 2, lettera
c)
20. Realizzazione di un sito
internet
■ Molteplici figure professionali coinvolte
■ Webmaster (vecchia figura “on man
band”)
■ Sviluppatore HTML
■ Sviluppo di un sito web: 4 fasi
principali
1. Progettazione
2. Sviluppo
3. Realizzazione
4. Aggiornamento e manutenzione
21. Gli elementi del sito
■ Rapido
■ Organizzato
■ Navigabile
■ Omogeneo
■ Focalizzato
■ Interattivo
■ Aggiornato
■ Sicuro
■ Affidabile
■ Conosciuto
•Accessibilità
•Usabilità
22. Cosa comunica il sito
■ Trasparenza e performatività del
servizio ai cittadini
■ Disposizioni normative
■ Attività delle istituzioni e loro
funzionamento
■ Promozione dei “Diritti dei cittadini”
■ Informazioni per l’accesso ai servizi
pubblici
■ Promozione dell’ente e del territorio
■ Promozione del nuovo corso degli
enti pubblici, link e collegamenti
■ Servizi on line – call center
■ Reti civiche
24. La legge 150 del 2000 individua nell'Ufficio Relazioni con il
Pubblico uno dei principali strumenti organizzativi attraverso
cui le amministrazioni pubbliche possano assolvere ai loro
compiti di comunicazione e relazione con il pubblico.
Secondo quanto espresso dalla normativa, i soggetti che si
occupano di relazioni con il pubblico hanno il compito in primo
luogo di dare piena visibilità all'attività delle pubbliche
amministrazioni, garantendo al cittadino la possibilità di
partecipare ed accedere all'attività della stessa, attraverso il
coinvolgimento e l'aggiornamento costante rispetto agli iter dei
procedimenti amministrativi.
Questa attività è strettamente collegata all'ascolto dei cittadini,
alla gestione dei suggerimenti e dei reclami provenienti da essi
e alla gestione del disservizio: proprio da queste due attività, e
in particolar modo dalla seconda, possono scaturire alcuni dei
procedimenti amministrativi a cui si faceva riferimento in
precedenza. In questo senso viene anche stimolata la
partecipazione civica da parte degli stessi cittadini all'attività
dell'amministrazione.
25. In tal senso, una delle funzioni principali cui devono assolvere soggetti
che si occupano di relazioni con il pubblico è la comunicazione
esterna, ovvero di trasferire e diffondere le informazioni e le
comunicazioni verso l'esterno.
Al tempo stesso, coloro che si occupano di relazioni con il pubblico
devono assicurarsi che anche la comunicazione interna
all'organizzazione circoli in modo efficace e funzionale alla gestione
delle stesse relazioni con il pubblico.
La gestione dei rapporti con il pubblico presuppone anche competenze
e abilità di comunicazione interpersonale: infatti il rapporto con il
pubblico e il cliente esterno sottostanno alle medesime regole e
dinamiche di qualsiasi rapporto interpersonale.
Rispetto alla funzione di informazione, oggi diventa sempre più
rilevante la strumentazione tecnologica: grazie ad essa si può
strutturare una nuova modalità di comunicazione telematica che
imposta diversamente i rapporti sia con l'utente esterno sia
internamente alle stesse organizzazioni.
Infatti cambia proprio il modo stesso di gestire il servizio, che viene
fatto tramite modelli a rete, per cui ci si muove verso l'integrazione tra
gli enti, da un punto di vista strutturale e tra i servizi che ciascuno di
loro eroga: esempi di queste forme di integrazione sono gli sportelli
polifunzionali e le reti civiche.
27. La firma digitale
■ Fenomeno tecnico-giuridico
■ Tecnicamente già possibile dal 1975
con l’invenzione della crittografia a
chiave pubblica (Deffie e Hillmann,
RSA)
■ La prima legislazione in materia è
l’Utah Digital Signature Act del 1995
■ In Italia riconosciuta dall’art. 15 della
L. 59/97 come strumento di
semplificazione
29. Il documento amministrativo
informatico
■ L’atto amministrativo informatico
può avere due accezioni:
● Documento prodotto con sistemi
informatici (vedi d.lgs 39/93)
● Documento conservato in forma
elettronica (vedi dpr 445/00)
31. Che cos’è l’e-procurement
■ Con questa nozione si indica
generalmente l’acquisto di beni e
servizi online da parte della pubblica
amministrazione
■ Strumento di efficienza e anche
trasparenza
■ Il D.P.R. n. 101 del 4 aprile 2002
disciplina lo svolgimento delle
procedure telematiche di acquisto che
le amministrazioni pubbliche possono
utilizzare in via alternativa o come
supporto ai tradizionali sistemi di scelta
del contraente. I due modelli previsti
sono gare telematiche e mercato
elettronico
32. Acquisti in rete
■ Acquistiinretepa.it è il portale
specificamente dedicato agli
acquisti in rete per la PA
■ I servizi sono facoltativi per gli
enti locali
34. Di cosa si tratta
■ Il codice sorgente: sono le istruzioni
con cui è stato scritto un programma
(non visibile in versione. I programmi
di norma sono rilasciati senza codice
sorgente
■ Software proprietario: si paga una
licenza d’uso
■ Freeware: programma gratuito, ma
senza codice sorgente
■ Shareware: programma in prova,
che richiede una registrazione dopo
un periodo