3. Ipnosi
L’ipnosi è una procedura che coinvolge processi
cognitivi (come l’immaginazione) durante la quale il
soggetto è guidato da un ipnotista attraverso suggestioni
per ottenere dei cambiamenti nelle sensazioni, nelle
percezioni, nei sentimenti, nei pensieri e nei
comportamenti.
4. Ipnosi
l’ipnosi è quello strumento che crea la condizione
specifica nella quale la persona adotta una modalità di
funzionamento in cui, il pensiero ed il comportamento,
sono caratterizzati da un intensa concentrazione su
specifici stimoli e da una ridotta possibilità di essere
distratti dall’ambiente circostante, raggiungendo uno
stato psicofisiologico diverso dal normale stato di
coscienza, definito “trance”.
.
5. Ipnosi
Il lavoro viene svolto dal
paziente. Il terapeuta si limita a
fornire le condizioni in cui
questo lavoro può essere fatto.
Milton H. Erickson
6. Ipnosi
Le vie di induzione dell'ipnosi sono quasi
infinite. Qualsiasi strumento la favorirà, a
condizione che voi conosciate l’arte della
suggestione e che l’interlocutore si aspetti
di essere ipnotizzato... (Findings In
Hypnosis P. 57).
Dave Elman
.
7. Coscienza
Per la scienza neurologica la coscienza è lo stato di
vigilanza della mente, risultante da un sistema molto
complesso e dinamico dato da componenti psicologiche
e fisiologiche interagenti tra di loro.
8. Stati alterati di coscienza
In ogni situazione in cui i processi che costituiscono la
coscienza come la memoria, la percezione, l'attenzione,
le emozioni, non lavorano più in modo ottimale, si entra
in ciò che viene definito stato alterato dell'ordinario stato
di coscienza.
9. Stati alterati di coscienza
Pur essendo difficile effettuare una netta distinzione tra uno
stato alterato e uno stato ordinario, quest'ultimo lo si può
considerare come quello stato in cui un soggetto si trova
mentre svolge le normali attività della vita quotidiana, è
perfettamente consapevole delle azioni che sta compiendo
e si rende conto di ciò che gli accade intorno.
10. Stati alterati di coscienza
Lo stato alterato è quello in cui il soggetto non è
consapevole dell'ambiente circostante oppure ha un
controllo parziale o nullo dei suoi sensi a tal punto da
percepire in modo distorto le sue sensazioni e tutto ciò che
vede o gli accade. Essendo una fisiologica condizione
dell'organismo ogni individuo nel corso della sua vita può
avere l'esperienza di uno stato alterato.
11. Stati alterati di coscienza
Poiché il cervello è un organo sempre attivo, lo stato di veglia è solo uno degli
stati possibili di funzionamento e dipende dalle aree cerebrali attive in quel
determinato momento. Il prodotto dell’attività del cervello che in questo
momento ci interessa è lo stato di coscienza e la condizione mutevole e
dinamica in cui viene a trovarsi in quel determinato momento: veglia,
dormiveglia, fantasticheria, meditazione, ipnosi, sonno, sogno, coma. A
seconda dello stato mentale in cui ci si trova ci sono delle aree del cervello, e
quindi delle funzioni, che sono più o meno attive: durante la veglia l’attenzione
è attiva, nel sonno non lo è.
12. Stati alterati di coscienza
Più che di stati di coscienza forse è meglio parlare di livelli di
coscienza, dato che i diversi stati, pur essendo nettamente
distinguibili, nella realtà si ha la sensazione di passare da
uno stato all’altro in modo graduale e spesso impercettibile.
E’ vero che è possibile svegliarsi di soprassalto da un sogno
e passare immediatamente allo stato di veglia, ma il più
delle volte il passaggio è graduale.
13. EEG e neuroimmaging
Che ci siano diversi livelli di attività è confermato dal fatto
che varia l’emissione elettrica generata dall’attività
cerebrale, come convalidato sia dalle rilevazioni
elettroencefalografiche che dai recenti contributi della
tecnica del neuroimaging.
14. EEG e ritmi
Le onde celebrali, individuate dall’EEG sono state ordinate in quattro ritmi
principali, in base alla loro frequenza. Il primo è il ritmo beta compreso tra i 13 e i
32-45 Hertz, caratteristico dello stato di veglia. Segue il ritmo alfa compreso tra gli
8 e i 12 hertz, caratterizzato da maggiore distensione muscolare e rilassamento
psico-fisico, caratteristico della trance ipnotica. Il terzo ritmo è quello theta, che ha
frequenze tra i 4 e gli 8 Hertz e si osserva durante la fase del sonno, dell’attività
onirica e dell’anestesia. Per arrivare al ritmo delta (che ha frequenze comprese tra
0,5 e 4 Hertz) corrisponde ad uno stato di sonno molto profondo fino al coma.
15. Caratteristiche
degli stati alterati di coscienza
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Alterazione del pensiero
Alterazione del senso del tempo e dello spazio
Perdita del controllo
Diverso modo di apparire delle emozioni
Diversa percezione del proprio corpo
Distorsioni percettive
Modificazione del significato delle cose
Acutizzazione dei sensi
Dissociazione
Amnesia-ipermnesia
16. Caratteristiche
degli stati alterati di coscienza
Ovviamente queste sono solo i fenomeni più comuni alle diverse esperienze di
coscienza alterata.
Questi stati di coscienza diversi possono sorgere spontaneamente oppure
possono essere provocati da una grande varietà di agenti e di tecniche che in
un modo o nell’altro interferiscono con il normale flusso di stimoli sensoriali,
con la normale reazione motoria, con il normale stato emotivo e con la normale
organizzazione dei processi cognitivi.
17. Ipnosi e Stati alterati di
coscienza
L’ipnosi è uno stato mentale alterato e focalizzato con un grande potenziale
terapeutico.
Durante un induzione in ipnosi si passa dalle onde beta tipiche degli stati di
coscienza ordinari ad un rilassamento e ad un distacco dalla realtà esterna
passando allo stato alfa che caratterizza la trance vera e propria.
Successivamente, con un particolare approfondimento dell'attenzione
all'interno si può tendere verso le onde theta, raggiunte le quali si avrà la
perdita di coscienza e il sopraggiungere del sonno.
18. Le neuroscienze e
le nuove tecnologie
- EEG e Potenziali Evocati Evento-correlati (ERP) Osservare i tracciati
elettroencefalografici mentre il soggetto viene stimolato dall’esterno
(potenziale evocato) o mentre risponde a livello psicologico ad uno stimolo
(potenziale endogeno)
- PET Tomografia a emissione di positroni Osservare la variazione di flusso
sanguigneo (emodinamica) nell’area del cervello che si attiva
- fMRI Risonanza Magnetica Funzionale Osservazione emodinamica più
dettagliata
20. L’ipnosi altera il cervello
Kosslyn S. e Thompson W. (2000)
soggetti ipnotici vs soggetti coscienti
vedere colori o scale di grigio
21. L’ipnosi altera il cervello
Kosslyn S. e Thompson W. (2000)
soggetti coscienti
soggetti ipnotici
solo attività
emisfero destro
entrambi gli
emisferi
23. Conclusioni
L’ipnosi è una procedura che coinvolge processi
cognitivi (come l’immaginazione) durante la quale il
soggetto è guidato da un ipnotista attraverso suggestioni
per ottenere dei cambiamenti nelle sensazioni, nelle
percezioni, nei sentimenti, nei pensieri e nei
comportamenti.
24. Conclusioni
La capacità ipnotica di modulare la percezione ha evidenti
applicazioni cliniche, specialmente nel controllo del dolore
e dell’ansia.
L'ipnosi può inoltre facilitare la ristrutturazione cognitiva di
problemi che spaziano dall’eliminare abitudini nocive, come
il fumo, al padroneggiare fattori stressogeni traumatici.
25. Bibliografia
- Kosslyn, S. M., Thompson, W. L., Costantini-Ferrando, M. F., Alpert,
N. M. and Spiegel, D. (2000). Hypnotic visual illusion alters color
processing in the brain. American Journal of Psychiatry, 157,
1279-1284. (download pdf)
- Yapko M. D. (2011), Lavorare con l'ipnosi. Un introduzione alla
pratica clinica, FrancoAngeli
- Tart C.T. (1975), Stati di coscienza, ed. Astrolabio
26. Si ringrazia il Maestro Umberto Verdirosi per il permesso di utilizzo delle
immagini delle sue opere. http://www.verdirosi.com/