Conclusione - Tesi sperimentale IL PROCESSO FORMATIVO E IL BILANCIO SOCIALECorrado Izzo
per sviluppare le prospettive del Bilancio sociale occorre innanzitutto innalzare i livelli di consapevolezza individuale e di gruppo circa la valorizzazione del capitale umano e la rendicontazione sociale.
Sarà necessario stimolare e verificare la capacità da parte dell’intero sistema educazione/istruzione di promuovere, sostenere e controllare (in ottica formativa) i connessi e propedeutici processi di crescita umana e professionale, soprattutto dei dirigenti scolastici, che così come ricordato da J. Delors, esercitano un ruolo fondamentale per ottenere importanti miglioramenti nella qualità della scuola.
Nell’ambito di tale processo bisognerà, infine, interrogarsi su alcune criticità emerse nel corso della ricerca che investono i livelli decisionali superiori.
I nodi problematici, secondo chi scrive, sono i seguenti:
Venti anni fa la mia avventura nel mondo del Turismo iniziava con la Tesi di laurea DINAMICA ORGANIZZATIVA E "GESTIONE" DELLE RISORSE UMANE NELL'AZIENDA ALBERGHIERA ITALIANA
Conclusione - Tesi sperimentale IL PROCESSO FORMATIVO E IL BILANCIO SOCIALECorrado Izzo
per sviluppare le prospettive del Bilancio sociale occorre innanzitutto innalzare i livelli di consapevolezza individuale e di gruppo circa la valorizzazione del capitale umano e la rendicontazione sociale.
Sarà necessario stimolare e verificare la capacità da parte dell’intero sistema educazione/istruzione di promuovere, sostenere e controllare (in ottica formativa) i connessi e propedeutici processi di crescita umana e professionale, soprattutto dei dirigenti scolastici, che così come ricordato da J. Delors, esercitano un ruolo fondamentale per ottenere importanti miglioramenti nella qualità della scuola.
Nell’ambito di tale processo bisognerà, infine, interrogarsi su alcune criticità emerse nel corso della ricerca che investono i livelli decisionali superiori.
I nodi problematici, secondo chi scrive, sono i seguenti:
Venti anni fa la mia avventura nel mondo del Turismo iniziava con la Tesi di laurea DINAMICA ORGANIZZATIVA E "GESTIONE" DELLE RISORSE UMANE NELL'AZIENDA ALBERGHIERA ITALIANA
Questa relazione è stata redatta al termine del periodo di tirocionio curricolare previsto nel percorso di laurea triennale.
This internship report has been done at the end of the training period provided for in the curriculum of undergraduate course.
Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
Questa relazione è stata redatta al termine del periodo di tirocionio curricolare previsto nel percorso di laurea triennale.
This internship report has been done at the end of the training period provided for in the curriculum of undergraduate course.
Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
Web & Social Media Communication for Territory Development through Events(Ext...Fabrizio Marra
The aim of this paper, is to show how a cultural event, such as the Torre
Alfina Blues Festival, may be a multiplier value for the area and tourism, if
supported by an effective marketing and integrated communication
campaign exploits the potential of Web and social networking.
In the first chapter, we identified and quantified (as far as possible) our
country as a real good that, thanks to the presence of an invaluable
cultural and environmental heritage which is able to attract tourists from
around the world to help revitalize the tourism sector, can become the
driving force behind the revival of the Italian economy in the European
context.
Later, in the second chapter, we moved to analyze the marketing tools
through which you can exploit the territory. The integrated communication
can and should be the engine of this process of development that needs
to involve not only individuals but also organizations. It will be necessary
that the marketing strategies, adopted in order to enhance the territory, will
have to refer to the tools offered by Emotional Marketing to generate a
synaesthetic experience able to fully involve. Here is the concept of
Marketing of and with the events that become a means of generating this
experience and able to generate value for the area. About we have
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Testo aggiornato a: 20 Maggio 2011
examinated the concept of Event based Tourism and Cultural Events
like the Festival. Is the event which takes care of the senses of the viewer
(potential tourists) but also able to sensitize the community and local
policies to a greater focus on the enhancement of the local area.
In order to achieve its mission and create value for the land, the event
must be able to promote itself through the various communication tools
and involving all types of local product linked to the territory. For this
reason, in this chapter is placed special attention to the potential of the
Web and Social Media marketing, now indispensable to meet the new
demands of communication and promotion in the Globalization era.
Particular emphasis has been placed on affordability of these instruments
that are able to create value even when you have limited resources.
This is the case of Torre Alfina Blues Festival, which takes place in
idyllic setting of the ancient village of Torre Alfina. This is the case study
of our discussion analyzed in the third chapter. Torre Alfina Blues
Festival is a successful example of event based tourism where the
competitive advantage of the tourist destination of the product, is
primarily based on the uniqueness of resources (cultural, historical,
landscape, music/art) and the achievement of a great event which acts as
a true “cultural attraction”.
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Testo aggiornato a: 20 Maggio 2011
The presence of Torre Alfina Blues Festival at the International Tourism
Exchange (BIT) in Milan confirmed not only that attitude, but also the
fact that the event can serve as reference for tour opera
Il turismo ai tempi del web ha più che mai bisogno di solide basi marketing partendo dalle teorie del marketing dei servizi che già insegnavano la predisposizione ad una cultura dell'ascolto e dell'interazione.
Relazione al convegno sul Travel 2.0 Milano
BIT 21 febbraio 2009.
Sullo schermo a fianco della presentazione ogni relatore ha avuto la possibilità di segnalare alcuni siti la cui navigazione contestuale aiutasse la platea nella comprensione dei contenuti della relazione. Ecco quelli scelti dalla sottoscritta:
- tripshake, una sturt-up in campo turistico che seguo dagli esordi e che reputo estremamente interessante
- tripology, un modello di business che valorizza le specificità delle agenzie
- 91 tesi per un marketing diverso di Gianluca Diegoli
Turismo digitale startup e innovazione in italiaRedazione GHnet
Una tesi di laurea che, osservando la realtà del turismo digitale in Italia e le start up, indaga sulle caratteristiche delle micro imprese turistiche che compongono il tessuto imprenditoriale italiano.
“Tecnologie di libertà” è una frase colta nel testo di Manuel Castells “Comunicazione e potere” e sono intese quale “base materiale e culturale dei movimenti nella loro battaglia contro la globalizzazione capitalista” e contro il conseguente allontanamento dei luoghi decisionali in sedi sempre più distanti dalle istanze democratiche.
Partendo da questa affermazione, al fine di verificarne la veridicità, la presente tesi ha voluto dapprima sviluppare un approccio teorico che consentisse di raffrontare il pensiero di alcuni tra i più importanti studiosi delle ripercussioni del digitale sulla nostra società e, successivamente, verificarne la rispondenza nei sconvolgimenti politici che hanno caratterizzato l’anno 2011, appena trascorso.
Cercando di non cadere nel determinismo, ci si è resi conto che molte delle teorie di autori quali Bauman, Castells, John Friedmann, Hardt e Negri, Latouche, Mezza, Rheingold, Sassen, ed altri, potevano concorrere alla definizione di un unico quadro teorico nel quale il digitale, ed in particolar modo il web 2.0, stia effettivamente contribuendo alla creazione di un “uomo nuovo”: oggi, come nel Rinascimento, non ci si accontenta più di salire sulle spalle dei giganti del XIX-XX secolo, ma si pretende di essere parti attive nei processi sociali, economici e politici che ci coinvolgono.
Al di là dello scontato effetto di “amplificazione dell’informazione” che internet indubbiamente possiede, si sono evidenziati tre cambiamenti che stanno caratterizzando le persone che stanno mettendo in discussione gli attuali assetti del potere e ad ogni cambiamento è stata associato un preciso metodo di fruizione sociale del digitale:
· Disintermediazione: Presa di coscienza dei fallimenti del secolo breve; Acquisizione di nuovo senso di responsabilità;
· User generated content: Analisi e costruzione condivisa di una alternativa; è la produzione di “nuovo senso”;
· Adhocracy: L’azione, la tendenza a formare gruppi spontanei in rete, su obiettivi anche minimi, ma che nel corso del 2011 ha assunto caratteristiche molto più politiche.
Anche utilizzando il parallelismo tra i movimenti del Social Forum del 2001 e quelli del 2011, si è provveduto a vedere se quanto proposto teoricamente si sia poi effettivamente verificato nelle proteste delle primavere arabe, degli indignados, di Occupy wall street. Per farlo sono stati utilizzati i commenti che giornalisti, scrittori e blogger hanno prodotto per stampa e rete.
La conclusione della tesi è che le dinamiche con le quali i protesters del 2011 sono scesi nelle piazze del mondo arabo e occidentale non sono rintracciabili nelle manifestazioni di protesta degli anni precedenti, eccezion fatta per il primo periodo del social forum 2011, quello caratterizzato dallo “Spirito di Genova”: l’orizzontalità delle decisioni prese sia al momento della nascita che nella gestione dei movimenti rimanda ai tre momenti sopra descritti.
Quest'anno ho avuto il piacere di condensare riflessioni ed esperienze su smart city e attivismo civico in questo breve scritto che introduce il lavoro di Luca Mora e Roberto Bolici, nella pubblicazione "Come costruire un Smart City", edizioni Forum PA 2016. E' solo una parte di un lavoro che per forza di cose "insegue" una fenomenologia in divenire, ma a mio modo di vedere è una premessa che resta valida per futuri sviluppi che seguiranno nel 2017...
Tourist Experience Design: recensione di Laura GeminiinnovActing
Recensione del libro Tourist Experience Design di Laura Gemini - Rivista di Sociologia della Comunicazione - semestrale fondato da E. Mascilli - Migliorini Anno XXII n. 41-42, 2011
Le Aziende come Media Company: il Transmedia Storytelling per un Nuovo Modell...Giulia Cennamo
Tesi di laurea magistrale di Giulia Cennamo in Scienze della Comunicazione, cattedra di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Sapienza Università di Roma.
Questo contenuto viene pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione 3.0.
Come realizzare una strategia sui social? Quali sono gli ingredienti necessari per una realizzazione? Quali sono gli strumenti? Come si lavora sul social media? Queste sono alcune delle domande che sono state analizzate durante il panel sul social media stratey tenutosi durante la #Bit2014
Panel organizzato e condotto durante la #Bit2014 incentrato sullo storytelling turistico. Quale è il giusto approccio della narrazione di un territorio, ma sopratutto le leve psico/sociali su cui si dovrebbero basare le strategie. Una veloce panoramica sugli ingredienti essenziali per una buona narrazione di storytelling.
Le basi dello storytelling nel turismo: [ri]partire dalla progettazione delle esperienze, dal racconto, dalla diffusione delle emozioni. Monomito di Campbell e Archetipi Junghiani al centro delle strategia. L'immaginazione e la magia gli ingredienti per [ri]tornare bambini e vedere le cose da un'altra percezione : quella dell'amore e della passione della vita.
Marketing del Cuore, un progetto [ innovativo] di marketing avente l'obiettivo di creare una strategia di storytelling basata sulle emozioni delle persone [ri]svegliando l'immaginazione delle persone e la magia.
Una destinazione che parla direttamente al cuore delle persone, in grado di trasmettere una pienezza di umanitá e di bellezza. Questo é quello che l´Umbria puó offrire : la sua intimitá, tutta da vivere e scoprire!
Il progetto di social media marketing del brand VitaNova Trentino Wellness : una strategia che mette al centro le persone e l'ascolto.
Realizzazione di tre blog trip tematici sul territorio ..e il destination blog !!!
Presentazione del mio intervento durante la Borsa Internazionale del Turismo, giovedì 16 febbraio 2012. Come cambia la comunicazione per un territorio nell'attuale contesto del 2.0 ?
Il mio speech del GTStudy di Giorgio Tave avvenuto il 19 novembre a Riccione.
Ho parlato dell' importanza del destination blog all’interno di una strategia di
social media marketing turistico,
Speech in merito all'importanza del blog in una strategia di social media marketing per le agenzie di viaggio e non solo, presentato al convegno al No Frills Expò, appuntamento dedicato al b2b [ agenzie di viaggio] tenutosi a Bergamo il 23 settembre 2011
Webinar di Ninja Marketing sul marketing e comunicazione turistica non convenzionale, tenuto il 20 giugno 2011: un vero successo.
Tra i temi trattati, come realizzare una social media strategy, l'importanza del marketing integrato e crossmediale.
Umbria on the blog, primo blog trip italiano per una destinazione turistica è stato presentato in main hall durante la seconda edizione della Travel Bloggers Unite [ 25-27 agosto] riscuotendo successo e applausi.
Illustrazione e presentazione del primo blog trip a carattere pubblico in Italia, #umbria11 , svoltosi in Umbria dal 15 al 17 aprile 2011
[ www.umbriaontheblog.com ]
Come costruire una strategia di social media marketing nel settore turistico partendo dall'ascolto per poi passare all'azione e al monitoraggio dei risultati. Il social media marketing è una rivoluzione culturale e non tecnologica.
Fare marketing turistico con il Web 2.0 : un nuovo modo di comunicare il territorio in una strategia di destination marketing che comprende sia l'online e l'offline. E' stato analizzato il case study di Umbria on the Blog come primo blogger trip organizzato in Italia.
L'importanza del blog destination all'interno di una social media strategy per il settore turistico. Ricco approfondimento con case history e spunti interessante per implementare un blog nel turismo e produrre valore aggiunto per i tuoi lettori.
Come realizzare un'ottima strategia di social media marketing per il turismo. Ascoltare Conoscere, per pianificare e sviluppare la tua identità digitale per rafforzare il tuo "brand".
Ricco approfondimento con case history turistiche.
Il turismo è cambiato perchè è la società che è cambiata. Una presentazione socio antropologica dell'evoluzione del turista e del turismo nell'attuale scenario postmoderno, alla ricerca dei fattori culturali che sono alla base per un'ottima pianificazione sul social media marketing
Dal turismo 1.0 al turismo 2.0: non solo questione di numeri
Introduzione tesi
1. INTRODUZIONE
Il presente elaborato è frutto di un’accorta e costante ricerca in merito alla
“trasformazione” che sta rivoluzionando i nostri giorni, il nostro modo di
interagire in una società che “corre” sempre più verso uno spasmodico
progresso, rischiando di perdere quelle sfumature di vita, di profumi,di
tonalità scandite dai giorni che segnano la nostra esistenza.
In questa sede si è cercato di descrivere i tratti più salienti di tali
cambiamenti in chiave di marketing e dipingerli nel poliedrico scenario
che si sta delineando giorno dopo giorno nel mondo del turismo.
La società sta attraversando un’era dove tutto cambia molto rapidamente,
dove le tecnologie si susseguono, come la notte lascia sbocciare
irrimediabilmente il giorno, dove il sorgere delle Rete e del Web 2.0
“obbligano” a rivedere alcuni aspetti legati al modo di comunicare e di fare
marketing. Qualora ciò avvenisse, si assisterebbe all’inesorabile tramonto
del marketing tradizionale dietro l’ ascesa della nuova società: quella
postmoderna.
Gli strumenti, le teorie e le tecniche finora utilizzati dagli uomini di
marketing si dimostrano sempre più inadeguate ad intercettare persone
sempre più impermeabili ai messaggi pubblicitari. È qui che si colloca il
marketing non convenzionale, un nuovo modo di conversare di interagire
con il “consumatore”, sempre più connesso, sempre più informato, sempre
più digitale.
Fare marketing non convenzionale, significa adottare un ventaglio di
strumenti ad alto impatto emotivo ed a basso costo, in grado di comunicare
con il consumatore postmoderno in ambienti non convenzionali della
classica pubblicità, in grado di generare quell’effetto “spiazzamento” che
stimola l’eco virale: la genuina nonché veritiera caratteristica del non
convenzionale.
8
2. Il mondo del turismo, o meglio, il modo di comunicare nel turismo negli
ultimi anni è cambiato, data la rilevanza dei metodi di comunicazione più
innovativi ed in particolare Internet, vivificando il nerboruto connubio tra
tecnologia e turismo.
Lo scopo del seguente lavoro è quello di analizzare i tratti salienti e dunque
connotanti il nuovo approccio del marketing non convenzionale, catapultato
nel contesto del Web 2.0, e di come tali strumenti, o meglio “attitudini”
possano essere adottati per comunicare nel settore turistico.
Chi scrive si pone una domanda, alla quale cercherà di affidare una
confacente risposta nelle pagine successive: “se la comunicazione
costituisce la salda matrice del turismo, gli operatori saranno all’altezza di
operare, nonché comunicare, in questo contesto di siffatta innovazione” ?
Prima di rispondere, si è voluto delineare l’innovazione addotta dallo
scenario postmoderno nel capitolo primo, nel quale si mettono in risalto,
sotto il punto di vista sociologico, i cambiamenti che stanno avvenendo
nella sfera sociale. Se si accetta tale scenario postmoderno, l’immaginario
delle società occidentali e quindi i valori che le strutturano sarebbero in
procinto di attuare un’inversione dal “progresso” al “regresso”. D’altra
parte, come scrive Maffesoli1, la postmodernità è la sinergia fra l’arcaismo
e lo sviluppo tecnologico, fra il progresso e il primitivismo. Secondo questo
autore, si starebbe costruendo una società postmoderna sulle rovine della
fiducia nella libertà e nel progresso, che proprio in tal senso si definirebbe
postmoderna.
Lasciato alle spalle il contesto sociologico, nel secondo capitolo si tratta la
“materia” marketing nella sua essenza, sprigionando i tratti che l’hanno
contraddistinta dai tempi che furono, la sua naturale evoluzione e
delineando scenari futuri, come quello di un’abdicazione concettuale in
1
Maffesoli M., L’istante eterno. Ritorno del tragico nel postmoderno, Sossella, Roma, 2003
9
3. favore del societing: il campo di osservazione non è più il mercato (market)
ma la società (society). Sempre in tale sede, si delinea il nuovo
consumatore, o meglio il consumAttore, ovvero il ruolo chiave che il
consumatore “interpreta” attraverso la sua attiva partecipazione e co-
produzione di idee a favore dell’azienda.
Nel terzo capitolo, in chiave profana, si delineano i dieci comandamenti del
marketing non convenzionale, redatti dai “Messia” italiani del Ninja
Marketing, Alex Giordano e Mirko Pallera, soci fondatori del primo
osservatorio riconosciuto a livello internazionale di marketing non
convenzionale. Tali principi ci delineano un quadro più definito del
marketing non convenzionale. Il marketing della nuova era vede il
passaggio dall’advertising - che puntava a persuadere i consumatori -
all’advertainment, vale a dire ad una comunicazione di marca che punta ad
intrattenere il pubblico, sempre più spesso a stupirlo, per stimolare la
conversazione e innescare i meccanismi di diffusione virale. E ancora, dal
broadcasting al narrowcasting: vale a dire dall’emissione di messaggi ad
una massa indifferenziata, verso forme e mezzi di comunicazione sempre
più tribali, che si rivolgono solamente alle persone più interessate ed
influenti. Dalla pianificazione di campagne pubblicitarie sui mezzi di
comunicazione di massa, il media planning, si passa al media hunting, in
cui tutto può essere un potenziale veicolo della comunicazione e dove i
mini-media, contrapposti ai mass-media, assumono un ruolo rilevante e
strategico. Dal fare comunicazione all’essere comunicazione, dal fare
marketing all’essere marketing: queste sono alcune analogie che emergono
dal confronto con il marketing tradizionale.
Nel quarto capitolo vengono profilate le differenti e variopinte tonalità del
marketing non convenzionale, prendendo in esame il Guerrilla Marketing e
il Viral Marketing. Il Guerrilla Marketing è un’esperienza insolita, che
appare nel territorio urbano in cui si muove il pubblico spezzandone
10
4. sorprendentemente la consueta routine, mostrando il prodotto pubblicizzato
in una circostanza concreta e peculiare. Il Viral Marketing, dal suo canto,
consiste nella rivisitazione del più potente strumento di marketing, il
passaparola, secondo le ottiche ed i dettami accreditati del Web 2.0.
Il quinto capitolo, prendendo spunto dalla famosa pubblicazione di
Giacomazzi e Calzolari, Impresa 4.0, analizza l’evoluzione del marketing e
della comunicazione in ottica aziendale, osservando i nuovi strumenti del
Web 2.0 che un’impresa può implementare, identificando nuovi dispositivi
per avviare canali di comunicazione chiari e condivisi nella network
society.
Prima di andare a delineare lo scenario turistico nel contesto che si è venuto
creare, si delinea in modo approfondito il significato del Web 2.0, per poi
affrontarlo in maniera viscerale nel sesto capitolo.
Qui si mette in risalto l’evoluzione culturale che sta investendo il mondo
del turismo, o meglio la dicotomia intrinseca tra turisti ed operatori, dove i
primi sono i protagonisti di tale rivoluzione, in contrapposizione agli
operatori che ricoprono un ruolo marginale in tale rivoluzione,
“combattendo” ancora con metodi e strumenti obsoleti per i tempi correnti.
La pervasività di Internet e, nello specifico, le potenzialità delle nuove
applicazioni del Web 2.0, hanno indotto a valutare la possibile efficacia dei
network on-line nella promozione turistica, come mezzo per la diffusione
del passaparola e per l’ampliamento dello spettro d’utenza da questo
raggiungibile.
“I mercati sono conversazioni”, recita il primo articolo del Cluetrain
Manifesto, lo stesso dicasi per i turisti, i quali oggi sono alla ricerca di
relazioni, di autenticità, di esperienze, esperienze che ora sono condivise in
Rete o nei più famosi travel network , i quali risultano essere uno strumento
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5. molto importante ai fini della scelta da compiersi da parte degli altri turisti
virtuali.
L’opportunità lanciate dal Web 2.0 e dal marketing non convenzionale,
risultano essere molto vantaggiose al cospetto dell’impresa turistica,
specialmente se essa è medio piccola, permettendo loro di emergere come
in un vasto oceano, grazie alla teoria di Anderson “The Long Tail”, e di
poter entrare in relazione diretta con i “turisti”, sentendosi quest’ultimi
presi in considerazione, sfatando allo stesso tempo la logora concezione
seconda la quale il turista è un “portafoglio viaggiante”.
La comunicazione nel turismo ricopre un ruolo focale, anche se per la
maggior parte degli addetti ai lavori, essa è rilegata al solo partecipare a
fiere. Oggigiorno con il marketing non convenzionale e il Web 2.0, si ha la
possibilità di prendere parte alla fiera più grande: quella sul proprio sito per
365 giorni l’anno.
Nel nono ed ultimo capitolo si è voluto riportare l’unico caso di
comunicazione integrata nel turismo, a cura della Toscana che, per
riposizionarsi sul mercato, ha scelto i nuovi media in un mix di
comunicazione, sfruttando le leve del marketing non convenzionale e di
quello tradizionale, facendo si che la stessa Regione risultasse più visibile
nella vetrina più famosa della comunicazione: il Web.
Si voglia concludere con una provocazione lanciata da Alex Giordano: “non
esiste il marketing non convenzionale, è esistito ed esiste un solo tipo di
marketing: il marketing efficace, cioè quello che funziona.
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