Questo Learning Object muove dall’esigenza di approfondire l’analisi del terzo e più importante romanzo di Italo Svevo, caratterizzato da una struttura fortemente sperimentale, da un tono ricco di spunti ironici e da tematiche estremamente attuali
Abbiamo avuto il piacere di presentare una delle più brillanti menti del novecento. Dall'analisi della sua esistenza e dei suoi scritti abbiamo potuto ragionare su come certi regimi totalitaristi siano potuti nascere e svilupparsi in europa e nel mondo. L'annientamento della persona in quanto essere pensante è una delle conseguenze dell'insediamento di queste forme di governo e la Arendt non ha avuto mezzi termini per descrivere i periodi del nazi-fascismo come fra i più bui della storia moderna.
Questo Learning Object muove dall’esigenza di approfondire l’analisi del terzo e più importante romanzo di Italo Svevo, caratterizzato da una struttura fortemente sperimentale, da un tono ricco di spunti ironici e da tematiche estremamente attuali
Abbiamo avuto il piacere di presentare una delle più brillanti menti del novecento. Dall'analisi della sua esistenza e dei suoi scritti abbiamo potuto ragionare su come certi regimi totalitaristi siano potuti nascere e svilupparsi in europa e nel mondo. L'annientamento della persona in quanto essere pensante è una delle conseguenze dell'insediamento di queste forme di governo e la Arendt non ha avuto mezzi termini per descrivere i periodi del nazi-fascismo come fra i più bui della storia moderna.
2. IL ROMANZO DELLA CRISI CERCA DUE VIE
NUOVE, INTRECCIATE TRA LORO: DA UN LATO
CERCA DI DARE UNA VOCE ALLA CRISI
ESISTENZIALE DI INIZIO NOVECENTO,
DALL’ALTRO CERCA UNA SPERIMENTAZIONE
NUOVA PER RACCONTARLA
3. QUESTA VIE DI SPERIMENTAZIONE PRENDONO SPUNTO
DA:
- TUTTE LE INNOVAZIONI IN CAMPO SCIENTIFICO,
FILOSOFICO E PSICOLOGICO CHE DISTRUGGONO LE
VECCHIE VERITÀ E PORTANO GLI SCRITTORI A
DESTRUTTURARE LE VECCHIE FORME NARRATIVE
SULLE QUALE ESSE SI BASAVANO.
- I MOVIMENTI DELLE AVANGUARDIE, CHE CERCANO DI
ROMPERE CON LA TRADIZIONE E PERSEGUIRE UN
ADEGUAMENTO ALLE CONDIZIONI TECNICHE E
INDUSTRIALI DI INIZIO NOVECENTO
- LA SOCIETÀ DI MASSA CHE PORTA GLI SCRITTORI A
RACCONTARE DI UOMINI MENO CHE COMUNI, DEGLI
ESCLUSI, DEGLI ANTI-EROI, CHE CON LA LORO
INCAPACITÀ A VIVERE QUESTA NUOVA CONDIZIONE
POSSONO RACCONTARE MEGLIO COSA AVVIENE
NELL’UOMO MASSA DEL NOVECENTO
4. ALCUNI TRA I PIÙ GRANDI SCRITTORI DI PRIMO NOVECENTO TENTANO
COSÌ UN’IMPRESA IMMENSA: RIFONDARE IL ROMANZO RISPETTO ALLA
NARRAZIONE REALISTA DELL’OTTOCENTO.
NON SOLO ANDANDO CONTRO LE FORME NARRATIVE TRADIZIONALI, MA
INVENTANDONE DI NUOVE
- «Flusso di coscienza» del monologo interiore (James Joyce, Virginia Woolf)
- Lavoro sulla memoria e sulle «intermittenze del cuore» (Marcel Proust)
- Strutture aperte che creano un’opera senza una fine (L. Pirandello, R. Musil)
- Romanzo con numerose riflessioni filosofiche, il romanzo-saggio (R. Musil, T.
Mann)
5. I NUOVI TEMI DEL ROMANZO DELLA CRISI
- Il tema della nevrosi (= disordine mentale di natura
prevalentemente psicologica, derivato da un conflitto
inconscio tra l'individuo e l'ambiente)
- Il tema dell’inettitudine (l’inetto è l’incapace a
vivere nella società moderna)
- Il tema della dimensione onirica e dell’assurdo
- Il tema dell’uomo senza qualità
- Il tema della malattia
- Il conflitto col padre, simbolo dei valori borghesi
ottocenteschi, ora non più recuperabili
TUTTI QUESTI TEMI MOSTRANO UN’ATTENZIONE AL
DISAGIO, ALLA MALATTIA, ALLA MENOMAZIONE CHE LO
SCOPPIO DELLA GUERRA PORTERA’ ALLE ESTREME
CONSEGUENZE
6.
7. VEDIAMO UN BREVE ELENCO DEI
PRINCIPALI SCRITTORI DI QUELL’EPOCA
CONSIGLIO A TUTTI: ALMENO UNA
VOLTA NELLA VITA, LEGGETE UNA
DELLE LORO OPERE, VALE TUTTA LA
FATICA DELLA LETTURA
8. MARCEL PROUST (1871-1922)
- Scrittore francese
- Opera fondamentale: Alla ricerca del tempo perduto.
Si dice che uno grande scrittore scriva una sola opera
nella sua vita, è ciò è vero nel caso di Proust, che con la
Ricerca si impegnò per più di 10 anni, per scrivere sette
volumi senza poterli terminare, perché morì a soli 51 anni.
- Trama: non possiede una trama unitaria, ma il narratore
racconta ricordando varie fasi della sua vita (dalla sua
infanzia alla Grande Guerra); ed è un percorso di
consapevolezza e conoscenza, attraverso lo svelamento
del segreto del tempo.
- Temi da ricordare: il concetto di memoria involontaria,
che diventerà proverbiale (La madeleine proustiana); le
intermittenze del cuore; tutto ciò viene descritto con
9. Le intermittenze del cuore non è solo il titolo
di una delle sezioni più commoventi, nel
cuore de La ricerca del tempo perduto di
Proust. Questo doveva essere il titolo
d’insieme. Ci si dimentica spesso che Proust
non parla della memoria e delle
intermittenze, solo per ragioni metafisiche,
ma innanzitutto come uno strappo intimo,
nelle relazioni umane. Le intermittenze del
cuore sono quei soprassalti straordinari che
nello scorrere di una vita normale ci
riportano a eventi, cose o persone del
passato rimaste nell’ombra, marginali, e che
aprono una prospettiva sfuggente e
rivelatrice al di là del fluire irreversibile del
tempo. Sono momenti di rottura,
cambiamento, metamorfosi, come si danno
anche in certe forme di depressione e
angoscia, nei mutamenti dell’adolescenza e
perfino in certi riassestamenti di identità
seguiti a trapianti d’organo. Far lievitare la
vita interiore, coglierne le sfumature, ci aiuta
«Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre
accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere,
contro la mia abitudine, un po’ di tè. Mandò a prendere uno di
quei dolci corti e paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo
stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo.
E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la
prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente
alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato
inzuppare un pezzetto della madeleine. Un delizioso piacere
m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito,
m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci,
illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre,
contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia
violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della
madeleine. […]. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa,
ma in me. […] Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito.
Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante
in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. […] sento in me il
trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che
si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia,
ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore
degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il
gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la
domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in
camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel
10. Alcuni link utili per approfondire Proust e la sua
opera
- Presentazione della Ricerca del tempo
perduto:
https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/201
8/12/Paolo-Di-Paolo-racconta-Marcel-Proust-
9d9d19af-67fd-4466-85b7-c553f2625790.html
(molto breve, se si sceglie, unirlo con il video
successivo)
La Vita e l’opera: i luoghi della Recherche:
https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/201
8/12/Marcel-Proust-0615c33e-724c-4670-
11. THOMAS MANN (1875-1955)
- Uno tra i più importanti scrittori tedeschi del Novecento
- Scrittore prolifico, pubblicò numerose opere straordinarie.
- Opere: Morte a Venezia (1912); i Buddenbrook (1901); La
montagna incantata (1924); Doktor Faustus (1947)
- Temi ricorrenti: la malattia fisica come rivelazione di
un’essenziale che una vita sana non rivela (La montagna
incantata e Morte a Venezia) ; decadenza familiare e romanzo
psicologico (i Buddenbrook) ; romanzo-saggio (La montagna
incantata); patto diabolico come metafora della catastrofe
nazista in Germania (Doktor Faustus)
12. • La morte a Venezia è un romanzo breve di un centinaio di pagine, che racconta la
storia di Gustav von Aschenbach un intellettuale che se ne va a Venezia per ritrovare la
vena artistica perduta. E la incontrerà un giovane ragazzo Tadzio, di cui si innamorerà
follemente e da cui trarrà ispirazione per i suoi scritti. L’amore per il giovane tuttavia
non verrà mai apertamente dichiarato. Ma un’epidemia di colera spinge tutti gli ospiti a
lasciare Venezia, ma non Gustav che deciderà di rimanere accanto a quel ragazzo.
• Qui vi lascio dei link di alcune scene del riadattamento cinematografico del Luchino
Visconti (1971): https://www.youtube.com/watch?v=SU1mBBM0pzw (è solo un
testo musicale, con le principali scene del film)
• Mentre qui vi è la presentazione de La montagna incantata:
https://www.youtube.com/watch?v=4qKscTkL8Gs
• Presentazione dei Buddenbrook:
https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/Thomas-Mann-il-romanzo-di-
una-famiglia-a6c940be-3cc6-4fa8-b9f4-d9fef4868bf7.html (breve da unire con il
secondo video)
13. FRANZ KAFKA (1883-1924)
Uno scrittore tra i più importanti del XX secolo, nato a Praga
da una famiglia ebrea, userà sempre il tedesco nei suoi testi.
- Le sue opere seguono storie irreali e inquietanti,
anticipando alcuni dei grandi mali del XX secolo, come lo
spaesamento, l’alienazione, la mancanza di senso: Le
metamorfosi (1915); il processo; Il castello; America;
Lettera al padre (1919); nonché numerosi racconti.
- Temi: L’inquietante presenza della burocrazia come
macchina assassina (Il processo); un non-senso nascosto
dietro i fatti narrati (Le metamorfosi); l’espressionismo
spinto verso aspetti grotteschi e allucinati della realtà (Il
Castello); la realtà sembra minacciata da una dimensione
oppressiva e distruttiva; il rapporto disastroso col padre
14. Grazie alla capacità di creare una situazione
ispirata all'assurdità e all'incomprensibilità delle
situazioni in cui viene a trovarsi l'esistenza
umana, è stato coniato il termine KAFKIANO.
Per farvi un esempio di cosa stiamo parlando, vi
propongo un breve riassunto della vicenda delle
Metamorfosi:
Una mattina il giovane Gregor Samsa si accorge
al suo risveglio di essersi trasformato in un
insetto, senza un motivo accertabile. Questo
cambiamento non è facile da accettare per lui,
ma soprattutto per la sua famiglia, composta dai
due genitori e da una sorella minore. Vari episodi
porteranno il protagonista a riflettere sulle sue
condizioni prima e dopo la trasformazione e
questo lo porterà a prendere una decisione
drastica…
I temi della metamorfosi
rispecchiano una colpa e una
punizione senza che ci sia un
vero colpevole, il senso
dell’emarginazione e
dell’esclusione familiare, perché
vittima di una diversità che gli altri
componenti della famiglia vedono
15. • Per la sua capacità visionaria, Kafka sembra prefigurare il genocidio del suo
popolo, durante la Shoah, nella Seconda guerra mondiale. Come per il
protagonista delle Metamorfosi, anche il popolo ebraico viene distrutto come
punizione ad una colpa non commessa.
Alcuni link utili per approfondire Kakfa e la sua
opera:
- La mattina del 17 novembre 1912 il ventinovenne
Franz Kafka, dopo una notte di incubi, si sveglia
con una domanda: che sensazione si proverebbe a
risvegliarsi trasformati in un insetto?(riassunto sulle
metamorfosi)
https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2020/03/La-
metamorfosi-di-Franz-Kafka-c106ee2a-9fab-47f8-9396-
ad2b67505f9f.html
- Vita di Kafka: https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/Franz-Kafka-un-ritratto-
64d11a70-62f5-47c5-b429-f8d1d8b523df.html
16. ROBERT MUSIL (1880-1942)
È uno scrittore austriaco, che forse più di tutti
gli autori precedenti ha compiuto una vera e
propria rivoluzione delle forme espressive, col
suo sterminato «romanzo-saggio», incompiuto
e di difficile letture, L’uomo senza qualità
(1943)
- Ulrich, il protagonista dell’opera, non è affatto un
uomo privo di qualità, come il titolo potrebbe
incautamente suggerire, ma piuttosto la figura
emblematica di una civiltà ricca di passato e priva di
futuro, che appare immobilizzata per troppa nobiltà e
troppo sapere. Che non intende rassegnarsi alla
propria deriva e vi oppone la ricerca disperata di
qualcosa che valga per il proprio valore intrinseco.
Una uomo che nel mondo moderno, per la sua ricerca
17. CERCHIAMO ORA DI
SPIEGARE UNA
TECNICA CHE VERRÀ
IMPIEGATA
SOPRATTUTTO DAGLI
SCRITTORI DI LINGUA
INGLESE E CHE
AVEVAMO GIÀ
TROVATO IN FORMA
EMBRIONALE CON LE
OPERE DI VERGA
18. JAMES JOYCE (1882-1941)
- Scrittore irlandese che dopo aver
studiato a Dublino, visse la maggior
parte della sua vita in esilio, in tre luoghi:
Trieste, Zurigo, Parigi.
- Dublino sarà onnipresente nelle sue
opere
- Opere principali: Gente di Dublino
(1914), 14 racconti legate a differenti
aspetti della vita di Dublino; Ritratto
dell’artista da giovane (1917), il
protagonista Stephan Dedalus è un alter-
ego dello scrittore. Il testo parla della sua
educazione e della sua crescita, fino ad
arrivare a ribellarsi alla chiusa e
soffocante Dublino e così andare in
esilio, e diventare un artista. Arte ed
esilio coincidono.
- Il capolavoro assoluto di
Joyce è Ulisse (1922), un
racconto sterminato che
vuole descrivere i personaggi
senza veli e la vita umana in
19. L’intero romanzo dell’Ulisse si concentra in una sola
giornata, il 16 giugno 1904. Protagonista è Leopold
Bloom, ebreo irlandese, impegnato a tradire la
moglie Molly da cui è tradito. I suoi orizzonti sono
limitati, ha slanci lirici di breve respiro, si adatta alle
condizioni di marito tradito e, in affari, accetta
qualsiasi compromesso possa portargli qualche
vantaggio (inclusa l'eventualità di vendere foto
della moglie nuda).
L’opera riprende la struttura dell’Odissea di Omero,
e come la definisce lo stesso Joyce è una riscrittura
moderna dell’opera di Omero. Solo che Leopold
Bloom è un anti-eroe, accompagnato da continui
insuccessi e da una costante, anche se simulata,
disperazione.Temi: l’esilio, la fallita ricerca della paternità, l’instabilità di
tutte le cose, la crisi della storia moderna, il flusso di
coscienza viene portato alle estreme conseguenze.
Per approfondire vi lascio un
interessante video su
youtube che spiega bene le
caratteristiche dell’opera
https://www.youtube.com/
watch?v=Zh5K6SGLMag
20. NONOSTANTE LA MOLE, ANCHE
PERSONAGGI FAMOSI SI SONO CIMENTATI
NELLA LETTURA DELL’ULISSE DI JOYCE
IL 16 GIUGNO È DIVENTATA UNA GRANDE
FESTA A DUBLINO, CHE RICORDA IL
GIORNO NARRATO NELL’ULISSE: IL
BLOOMSDAY
21. VIRGINIA WOOLF (1882-1941)
- Una grande scrittrice inglese,
l’unica donna dopo tanti
scrittori maschi
- Opere principali: Mrs.
Dalloway (1925); Gita al faro
(1927); Le onde (1931); Una
stanza tutta per sé (1929)
- Temi: la presenza del tempo
che minaccia la continuità
dell’io e ne divide l’esistenza
in momenti staccati; diverse
prospettive che si
presentano intrecciate tra
loro, attraverso la tecnica del
flusso di coscienza.
22. VI LASCIO ALCUNI LINK SU:
VITA DI VIRGINIA WOOLF:
HTTPS://WWW.YOUTUBE.COM/WATCH?V=0RVAOF
GAYPA (DA UNIRE CON UN ALTRO DEGLI ALTRI
DUE VIDEO PERCHÉ TROPPO BREVE)
MRS. DALLOWAY:
HTTPS://WWW.RAICULTURA.IT/LETTERATURA/A
RTICOLI/2020/03/MRS-DALLOWAY-DI-
VIRGINIA-WOOLF-29A8815F-D6D0-4102-882C-
6373DC4358C5.HTML
GITA AL FARO:
HTTP://WWW.RAISCUOLA.RAI.IT/ARTICOLI/VIRGIN
IA-WOOLF-GITA-AL-FARO-LETTURE-
DAUTORE/3033/DEFAULT.ASPX
23. SPERANDO CHE IL LAVORO NON SIA
VANO, AL DI LÀ DEL PROGRAMMA DI
SCUOLA, MI AUGURO CHE LA VOSTRA
CURIOSITÀ SIA STATA SUSCITATA; COSÌ
DA ACCOMPAGNARVI LUNGO I SENTIERI
DELL’ESISTENZA. CHE QUESTI LIBRI
SIANO UNA RISORSA PER ARRICCHIRSI
DI UMANITÀ E PER RESTARE APERTI,
ANCHE IN QUESTO MOMENTO DI
NOTTE OSCURA