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LA VALUTAZIONE DEL “PROGETTO
    VIA PADOVA”
    27 aprile 2012
1
    Ugo De Ambrogio (udeambrogio@irsonline.it) e Carla
    Dessi (cdessi@irsonline.it )
IL PERCORSO DI RICERCA VALUTATIVA


   MODULO I: La costruzione
  partecipata del disegno di
  valutazione
  MODULO II: La realizzazione della
  ricerca valutativa



                                      2
PRESENTAZIONE DEL PERCORSO


La metodologia che proponiamo si definisce intorno alla
       costruzione di un disegno partecipato di
valutazione che rappresenta l’elemento centrale su cui
si basa il rigore della valutazione, la catena di senso, la
 strada che conduce all’espressione e alla declinazione
 del giudizio valutativo e all’individuazione di strategie
                   migliorative possibili



                                                         3
La definizione del disegno di valutazione, è un passaggio
      che è importante che sia realizzato in modo
 partecipato insieme ai referenti del Progetto che sono
    portatori di conoscenza diretta della mission, dei
   principi fondanti del servizio e quindi consentono di
    mettere meglio a fuoco criteri di valore realmente
                centrali per la valutazione




                                                        4
IL GRUPPO DI VALUTAZIONE


 E’ composto da:
  I referenti del Consiglio di zona,
  Codici, Comin, Terrenuove, Tempo per
  l’infanzia, Parrocchia di S. Giovanni
  Crisostomo e ricercatori Irs (esperti di
  valutazione)


                                             5
GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE
           COMMITTENTE




                               6
GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE
       COMMITTENTE: il Comune




                                7
I RUOLI DELLA VALUTAZIONE


Resta inteso che la responsabilità dei
giudizi valutativi finali rimane di Irs;
il vantaggio è che la valutazione sarà
realizzata all’interno di un quadro di
criteri ed indicatori riconosciuti e
condivisi dagli attori dei 3 ruoli in
campo

                                           8
LE AZIONI PREVISTE

MODULO I:

 3 incontri con il gruppo di valutazione
 Lavoro di back office per l’elaborazione del disegno di
 valutazione
 Elaborazione degli strumenti per la rilevazione
 Redazione del documento “Disegno di valutazione del
 progetto Via Padova”


                                                           9
LE AZIONI PREVISTE

MODULO II:

 Coordinamento della Rilevazione sul campo
 limitatamente alla dimensione costruzione della rete
 Conduzione di focus group
 Analisi di dati ed informazioni
 Redazione del rapporto valutativo finale



                                                        10
QUALCHE DEFINIZIONE …

          è un’espressione di giudizio rispetto ad
          azioni di interesse collettivo
          con l’intento di migliorare le azioni
          pubbliche
          viene svolta attraverso attività di ricerca
VALUTA-   realizzate con metodi rigorosi e
ZIONE     codificabili
          valorizzando gli aspetti inattesi e
          contraddittori
          deve essere comunicata a terzi in modo
          esplicito e trasparente
          all’interno di un processo nel quale
          valutazione e progettazione sono percorsi
          integrati
L’OTTICA PROGETTUALE E STRATEGICA
  NELLA VALUTAZIONE DEL SOCIALE
             PROGETTAZIONE




                             VALUTAZIONE
INTERVENTO




                                      12
CHE COSA SI INTENDE PER
VALUTAZIONE NEI SERVIZI SOCIALI


   Valutare significa garantire senso alle azioni
    intraprese, avviare processi di riflessione e
                    consapevolezza
Individuare obiettivi precisi, predisporre strumenti di
  valutazione dei risultati, coinvolge in un processo di
     crescita, preserva dai vissuti di impotenza e di
      onnipotenza, permette di valorizzare i singoli
    piccoli passi, di riconoscerli come successi. In tal
                         senso è una
          costruzione di significato                       13
FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE DEGLI
 INTERVENTI E DELLE POLITICHE SOCIALI

 Letta in questa chiave la valutazione nel sociale
risponde ad entrambe le funzioni che la letteratura
 assegna alla valutazione delle politiche pubbliche:

       Accountability
      (rendicontazione)
  Learning (apprendimento)
     In un contesto nel quale riteniamo che

   il learning è prioritario e
         propedeutico al
                                                       14
         l’accountability
VALUTAZIONE



    ACCOUNTA
    BILITY




               15
VALUTAZIONE NEL SOCIALE




        LEARNING



           ACCOUNTA-
           BILITY


                          16
LA DIMENSIONE RELAZIONALE
     DELLA VALUTAZIONE

17
ESERCITAZIONE INDIVIDUALE


Come ci si sente nella posizione del
valutatore?
Come ci si sente nella posizione del
valutato?



                                       18
ESITI ESERCITAZIONE INDIVIDUALE
          VALUTATORE                                 VALUTATO
o   Fatica a scindere il momento       o   Senso di inadeguatezza,
    della valutazione dalla                pregiudizio sul valutatore che ha
    relazione con il ragazzo. La           messo in crisi il processo
    valutazione potrebbe non           o   Necessità di modificare dei
    essere oggettiva. Poi aiutato          comportamenti per stare nella
    da una griglia che l’ha resa più       situazione
    “fredda”
                                       o   Il valutatore ha aiutato il distacco
o   Difficoltà a trasformare gli           emotivo e a ridimensionare
    aspetti qualitativi in                 l’onnipotenza: ottica migliorativa
    quantitativi. trovare criteri          della valutazione
    oggettivi mantenendo la
    distanza e gli elementi
    importanti dell’aspetto
    qualitativo
                                                                            19
ESITI ESERCITAZIONE INDIVIDUALE
           VALUTATORE                                VALUTATO
o   Inadeguatezza e eccessiva          o   Sentirsi impreparati rispetto al
    responsabilità nel dover               compito di rendicontazione:
    valutare le competenze di una          dover usare strumenti sempre
    persona                                diversi di cui a volte non si
o   Difficoltà di rimanere legati al       capisce il senso
    dato oggettivo. Difficoltà nello   o   Senso di inadeguatezza.
    stare in equilibrio tra le             Esigenza di mettermi nei panni
    diverse funzioni professionali.        del valutatore per valutarlo. In
    Pregiudizio da parte degli altri       quel momento sono valutato ma
    e vissuto come controllo               potrei diventare valutatore
o   Difficoltà ad attribuire
    significato a dei dati
    quantitativi. Non mi sento nel
    ruolo di valutatore perché poi
                                                                         20
    sono a mia volta valutata. Più
    livello esecutivo
Probabilmente, molti di noi hanno
 "introiettato" il modello "scolastico
    tradizionale" di valutazione: la
 valutazione finalizzata a stabilire i
   promossi e i bocciati; chi vale va
avanti secondo le previsioni e chi vale
          meno ripete l'anno

                                          21
LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE
POLITICHE SOCIALI È UN'ALTRA COSA!


La finalità non è di stabilire chi sono i promossi e i
          bocciati, né i buoni e i cattivi, è di
  raccogliere e analizzare informazioni, per dare
                   giudizi, al fine di

MIGLIORARE LE POLITICHE


                                                         22
CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA
VALUTAZIONE


  Un processo di valutazione può essere
  inteso anche come un sistema relazionale
  all’interno del quale vengono agite una
  pluralità di interazioni

  L’efficacia della valutazione dipende
  pertanto anche dalla relazione che si
  instaura fra i soggetti in campo
                                             23
CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA
VALUTAZIONE

Presenza di soggetti valutatori e di soggetti
valutati, rischio di asimmetria nella
relazione fra i soggetti




                                           24
CARATTERISTICHE RELAZIONALI
  DELLA VALUTAZIONE
                    Sentirsi intrusivo in
                    “casa d’altri”
                    Sentirsi preso per un
                    giudice sanzionatore
Possibili vissuti   Trovarsi di fronte a
                    qualcuno che vuole
difensivi del       nascondere qualcosa
valutatore          Sentirsi un controllore
                    sentirsi un operatore o
                    nel posto e nel luogo
                    sbagliato            25
CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA
VALUTAZIONE


                     Sentirsi giudicato come
                     professionista
                     Sentirsi giudicato come
possibili vissuti    persona
                     Trovarsi di fronte a un
difensivi            giudice sanzionatore
del valutato         Sentirsi controllato



                                               26
RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE
   PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI


Si farà strada per entrambi
      la convinzione che
   se lui vince io perdo
            oppure
  se io vinco, lui perde
      In questo caso la
   comunicazione diverrà
                                     27
difficile e provocherà disagi
RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE
PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI



 Non ci sarà apertura né disponibilità ad
    intraprendere insieme percorsi di
     ricerca, bensì ci sarà chiusura,
  occultamento delle informazioni,
  diffidenza, boicottaggio dell’altro
                    ecc .
                                            28
RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE
PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI



   In questi casi il processo di valutazione appare
  destinato a divenire semplice controllo, percepito in
   modo simile al voto scolastico, e, paradossalmente
     sia il valutatore che il valutato finiranno per
    svalutarsi l’uno l’altro e svalutare il processo
                  valutativo generale.



                                                          29
LA SVALUTAZIONE
     “Un processo mentale
   inconsapevole che consiste
 nell’ignorare o sminuire delle
  informazioni pertinenti alla
   soluzione di un problema”.
     A. W. Shiff e J.L. Shiff

                                  30
LA SVALUTAZIONE

     Svalutare, nell’accezione
       proposta, significa non
  considerare e stravolgere i dati
    di realtà, non riconoscere le
 risorse personali e materiali, far
 prevalere i propri pregiudizi, non
  prendere sul serio sé, l’altro e il
      problema, non vedere e
     boicottare le possibilità di       31

            cambiamento
“La misura del successo della
      valutazione può essere
rappresentata dall’ampiezza dei
 cambiamenti intervenuti nel
   comportamento degli attori
dell’intervento, servizio o politica
      valutata” (Dente, 2000)

                                       32
VALUTAZIONE E SVALUTAZIONE

Appare pertanto evidente rilevare che
   una buona valutazione non può
    essere realizzata da soggetti
 svalutanti, perché non si possono
  promuovere cambiamenti con
 chi disconferma la rilevanza, le
 possibilità e le capacità stesse di
           cambiamento.
                                        33
STRATEGIE PER EVITARE CHE LA
VALUTAZIONE DIVENGA “SVALUTAZIONE”



     E’ opportuno che la componente di
        contenuto della comunicazione
(“siamo qui a valutarci per migliorare”)
     sia in accordo con la componente di
     relazione (il nostro è un incontro fra
                 professionisti,
è un incontro fra pari che si riconoscono in
 un obiettivo comune, in un quadro di fiducia34
               e stima reciproci )
NE CONSEGUE CHE DURANTE LA RICERCA VALUTATIVA È
OPPORTUNO CHE NON SI INSTAURI UNA RELAZIONE NELLA
QUALE “UNO VINCE E L’ALTRO PERDE”, BENSÌ UNA
RELAZIONE GENERATIVA, IN CUI POSSONO VINCERE
ENTRAMBI, PERCHÉ ENTRAMBI PERSEGUONO IL MEDESIMO
OBIETTIVO




                                               35
ALL’INTERNO DI   ALL’INTERNO DI
UNA RELAZIONE    UNA RELAZIONE
  GENERATIVA      COMPETITIVA
    AVREMO:          AVREMO:

accoglienza      rifiuto
apertura         chiusura
atteggiamento    atteggiamento
ricercante       giudicante
atteggiamento    atteggiamento
collaborativo    difensivo
                                  36
ATTENZIONI METODOLOGICHE PER LA
     VALUTAZIONE DEL SOCIALE


37
1. PRINCIPIO DI AUTOVALUTAZIONE


                       ogni soggetto
                      interessato dalla
                        valutazione è
                       responsabile e
                            primo
                      utilizzatore della
                           propria
                         valutazione
                                      38
2. PRINCIPIO DEI DIVERSI LIVELLI DI
VALUTAZIONE


                         Il processo di
                           valutazione
                         interessa tutti i
                       livelli istituzionali
                          coinvolti nell’
                        erogazione di un
                            intervento


                                           39
3. PRINCIPIO DI NON
 AUTOREFERENZIALITÀ


 Per quanto possibile
 la valutazione deve
 essere basata su
 riscontri oggettivi e
 comunque esterni al
 soggetto valutatore


                         40
ATTENZIONI DI PROCESSO

Consideriamo l’attenzione al coinvolgimento
 e alla partecipazione degli stakeholder alla
  valutazione efficace per interventi sociali
    in quanto è un settore in cui si produce
 benessere, autonomia, soddisfazione, questi
elementi non sono valutabili esclusivamente
   con indicatori oggettivi ma attraverso la
   messa in comune di diverse soggettività
       confrontate con riscontri oggettivi
                                                41
4. PRINCIPIO DI CONFRONTABILITÀ


                    Le valutazioni
                     devono essere
                     condotte sulla
                   base di criteri di
                   giudizio e metodi
                       omogenei e
                       permettere
                      confronti nel
                   corso del tempo,
                     anche fra più      42
                       esperienze
5. PRINCIPIO DI TRASPARENZA

              Le valutazioni devono
               essere condotte sulla
                  base di criteri di
                trasparenza ovvero
                 attraverso attività
                 chiare, esplicite e
                 documentate per i
                   diversi livelli e
               soggetti coinvolti (chi
               ha diritto di sapere e    43
               chi è utile che sappia)
I PASSAGGI PRINCIPALI: IL DISEGNO DELLA
                            VALUTAZIONE
1. Individuazione       della finalità della valutazione
2. Identificazione dello scopo/mission dell’oggetto di valutazione
3. Identificazione delle dimensioni di valutazione
4. Identificazione dei criteri
5. Identificazione degli indicatori
6. Identificazione degli strumenti e delle fonti informative
7. Rilevazione sul campo.
---------------------------------------------------------------------------
8. Analisi dei dati e delle informazioni raccolte
9. Valutazione vera e propria (espressione di un giudizio).
10. Individuazione delle strategie di miglioramento
11. Restituzione dei risultati della valutazione agli
    stakeholder                                                             44
BIBLIOGRAFIA BASE SULLA VALUTAZIONE DELLE
POLITICHE SOCIALI E SOCIOSANITARIE

•AA.VV. ,”Valutare i progetti nel sociale”, in Prospettive Sociali e
Sanitarie, n.20, 2009
•AA.VV. ,”Regioni e valutazione delle politiche sociali”, in Prospettive
sociali e sanitarie, n. 15, 2009
•C. Bezzi, Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Franco Angeli ,
2009
•F. Ciucci, Valutazione delle politiche e dei servizi sociali, Franco
Angeli, 2008
•U. De Ambrogio, Valutare gli interventi e le politiche sociali, Carocci
Faber, 2003
•U. De Ambrogio, T. Bertotti, F. Merlini , L’assistente sociale e la
valutazione, Carocci Faber, 2007
•U. De Ambrogio, “La valutazione partecipata della qualità come
processo relazionale generativo”, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n.
14, 2004
•U. De Ambrogio, “Domande e contratti di valutazione nel settore
                                                                       45
sociale”, Rassegna Italiana di Valutazione, n.36, 2007
•E. Ranci Ortigosa (a cura di), La valutazione di qualità dell’intervento
sanitario , Franco Angeli, 2000

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Il percorso di ricerca valutativa

  • 1. LA VALUTAZIONE DEL “PROGETTO VIA PADOVA” 27 aprile 2012 1 Ugo De Ambrogio (udeambrogio@irsonline.it) e Carla Dessi (cdessi@irsonline.it )
  • 2. IL PERCORSO DI RICERCA VALUTATIVA MODULO I: La costruzione partecipata del disegno di valutazione MODULO II: La realizzazione della ricerca valutativa 2
  • 3. PRESENTAZIONE DEL PERCORSO La metodologia che proponiamo si definisce intorno alla costruzione di un disegno partecipato di valutazione che rappresenta l’elemento centrale su cui si basa il rigore della valutazione, la catena di senso, la strada che conduce all’espressione e alla declinazione del giudizio valutativo e all’individuazione di strategie migliorative possibili 3
  • 4. La definizione del disegno di valutazione, è un passaggio che è importante che sia realizzato in modo partecipato insieme ai referenti del Progetto che sono portatori di conoscenza diretta della mission, dei principi fondanti del servizio e quindi consentono di mettere meglio a fuoco criteri di valore realmente centrali per la valutazione 4
  • 5. IL GRUPPO DI VALUTAZIONE E’ composto da: I referenti del Consiglio di zona, Codici, Comin, Terrenuove, Tempo per l’infanzia, Parrocchia di S. Giovanni Crisostomo e ricercatori Irs (esperti di valutazione) 5
  • 6. GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE COMMITTENTE 6
  • 7. GLI ATTORI DELLA VALUTAZIONE COMMITTENTE: il Comune 7
  • 8. I RUOLI DELLA VALUTAZIONE Resta inteso che la responsabilità dei giudizi valutativi finali rimane di Irs; il vantaggio è che la valutazione sarà realizzata all’interno di un quadro di criteri ed indicatori riconosciuti e condivisi dagli attori dei 3 ruoli in campo 8
  • 9. LE AZIONI PREVISTE MODULO I: 3 incontri con il gruppo di valutazione Lavoro di back office per l’elaborazione del disegno di valutazione Elaborazione degli strumenti per la rilevazione Redazione del documento “Disegno di valutazione del progetto Via Padova” 9
  • 10. LE AZIONI PREVISTE MODULO II: Coordinamento della Rilevazione sul campo limitatamente alla dimensione costruzione della rete Conduzione di focus group Analisi di dati ed informazioni Redazione del rapporto valutativo finale 10
  • 11. QUALCHE DEFINIZIONE … è un’espressione di giudizio rispetto ad azioni di interesse collettivo con l’intento di migliorare le azioni pubbliche viene svolta attraverso attività di ricerca VALUTA- realizzate con metodi rigorosi e ZIONE codificabili valorizzando gli aspetti inattesi e contraddittori deve essere comunicata a terzi in modo esplicito e trasparente all’interno di un processo nel quale valutazione e progettazione sono percorsi integrati
  • 12. L’OTTICA PROGETTUALE E STRATEGICA NELLA VALUTAZIONE DEL SOCIALE PROGETTAZIONE VALUTAZIONE INTERVENTO 12
  • 13. CHE COSA SI INTENDE PER VALUTAZIONE NEI SERVIZI SOCIALI Valutare significa garantire senso alle azioni intraprese, avviare processi di riflessione e consapevolezza Individuare obiettivi precisi, predisporre strumenti di valutazione dei risultati, coinvolge in un processo di crescita, preserva dai vissuti di impotenza e di onnipotenza, permette di valorizzare i singoli piccoli passi, di riconoscerli come successi. In tal senso è una costruzione di significato 13
  • 14. FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE POLITICHE SOCIALI Letta in questa chiave la valutazione nel sociale risponde ad entrambe le funzioni che la letteratura assegna alla valutazione delle politiche pubbliche: Accountability (rendicontazione) Learning (apprendimento) In un contesto nel quale riteniamo che il learning è prioritario e propedeutico al 14 l’accountability
  • 15. VALUTAZIONE ACCOUNTA BILITY 15
  • 16. VALUTAZIONE NEL SOCIALE LEARNING ACCOUNTA- BILITY 16
  • 17. LA DIMENSIONE RELAZIONALE DELLA VALUTAZIONE 17
  • 18. ESERCITAZIONE INDIVIDUALE Come ci si sente nella posizione del valutatore? Come ci si sente nella posizione del valutato? 18
  • 19. ESITI ESERCITAZIONE INDIVIDUALE VALUTATORE VALUTATO o Fatica a scindere il momento o Senso di inadeguatezza, della valutazione dalla pregiudizio sul valutatore che ha relazione con il ragazzo. La messo in crisi il processo valutazione potrebbe non o Necessità di modificare dei essere oggettiva. Poi aiutato comportamenti per stare nella da una griglia che l’ha resa più situazione “fredda” o Il valutatore ha aiutato il distacco o Difficoltà a trasformare gli emotivo e a ridimensionare aspetti qualitativi in l’onnipotenza: ottica migliorativa quantitativi. trovare criteri della valutazione oggettivi mantenendo la distanza e gli elementi importanti dell’aspetto qualitativo 19
  • 20. ESITI ESERCITAZIONE INDIVIDUALE VALUTATORE VALUTATO o Inadeguatezza e eccessiva o Sentirsi impreparati rispetto al responsabilità nel dover compito di rendicontazione: valutare le competenze di una dover usare strumenti sempre persona diversi di cui a volte non si o Difficoltà di rimanere legati al capisce il senso dato oggettivo. Difficoltà nello o Senso di inadeguatezza. stare in equilibrio tra le Esigenza di mettermi nei panni diverse funzioni professionali. del valutatore per valutarlo. In Pregiudizio da parte degli altri quel momento sono valutato ma e vissuto come controllo potrei diventare valutatore o Difficoltà ad attribuire significato a dei dati quantitativi. Non mi sento nel ruolo di valutatore perché poi 20 sono a mia volta valutata. Più livello esecutivo
  • 21. Probabilmente, molti di noi hanno "introiettato" il modello "scolastico tradizionale" di valutazione: la valutazione finalizzata a stabilire i promossi e i bocciati; chi vale va avanti secondo le previsioni e chi vale meno ripete l'anno 21
  • 22. LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE POLITICHE SOCIALI È UN'ALTRA COSA! La finalità non è di stabilire chi sono i promossi e i bocciati, né i buoni e i cattivi, è di raccogliere e analizzare informazioni, per dare giudizi, al fine di MIGLIORARE LE POLITICHE 22
  • 23. CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA VALUTAZIONE Un processo di valutazione può essere inteso anche come un sistema relazionale all’interno del quale vengono agite una pluralità di interazioni L’efficacia della valutazione dipende pertanto anche dalla relazione che si instaura fra i soggetti in campo 23
  • 24. CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA VALUTAZIONE Presenza di soggetti valutatori e di soggetti valutati, rischio di asimmetria nella relazione fra i soggetti 24
  • 25. CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA VALUTAZIONE Sentirsi intrusivo in “casa d’altri” Sentirsi preso per un giudice sanzionatore Possibili vissuti Trovarsi di fronte a qualcuno che vuole difensivi del nascondere qualcosa valutatore Sentirsi un controllore sentirsi un operatore o nel posto e nel luogo sbagliato 25
  • 26. CARATTERISTICHE RELAZIONALI DELLA VALUTAZIONE Sentirsi giudicato come professionista Sentirsi giudicato come possibili vissuti persona Trovarsi di fronte a un difensivi giudice sanzionatore del valutato Sentirsi controllato 26
  • 27. RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI Si farà strada per entrambi la convinzione che se lui vince io perdo oppure se io vinco, lui perde In questo caso la comunicazione diverrà 27 difficile e provocherà disagi
  • 28. RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI Non ci sarà apertura né disponibilità ad intraprendere insieme percorsi di ricerca, bensì ci sarà chiusura, occultamento delle informazioni, diffidenza, boicottaggio dell’altro ecc . 28
  • 29. RISCHI RELAZIONALI NEL CASO CHE PREVALGANO VISSUTI DIFENSIVI In questi casi il processo di valutazione appare destinato a divenire semplice controllo, percepito in modo simile al voto scolastico, e, paradossalmente sia il valutatore che il valutato finiranno per svalutarsi l’uno l’altro e svalutare il processo valutativo generale. 29
  • 30. LA SVALUTAZIONE “Un processo mentale inconsapevole che consiste nell’ignorare o sminuire delle informazioni pertinenti alla soluzione di un problema”. A. W. Shiff e J.L. Shiff 30
  • 31. LA SVALUTAZIONE Svalutare, nell’accezione proposta, significa non considerare e stravolgere i dati di realtà, non riconoscere le risorse personali e materiali, far prevalere i propri pregiudizi, non prendere sul serio sé, l’altro e il problema, non vedere e boicottare le possibilità di 31 cambiamento
  • 32. “La misura del successo della valutazione può essere rappresentata dall’ampiezza dei cambiamenti intervenuti nel comportamento degli attori dell’intervento, servizio o politica valutata” (Dente, 2000) 32
  • 33. VALUTAZIONE E SVALUTAZIONE Appare pertanto evidente rilevare che una buona valutazione non può essere realizzata da soggetti svalutanti, perché non si possono promuovere cambiamenti con chi disconferma la rilevanza, le possibilità e le capacità stesse di cambiamento. 33
  • 34. STRATEGIE PER EVITARE CHE LA VALUTAZIONE DIVENGA “SVALUTAZIONE” E’ opportuno che la componente di contenuto della comunicazione (“siamo qui a valutarci per migliorare”) sia in accordo con la componente di relazione (il nostro è un incontro fra professionisti, è un incontro fra pari che si riconoscono in un obiettivo comune, in un quadro di fiducia34 e stima reciproci )
  • 35. NE CONSEGUE CHE DURANTE LA RICERCA VALUTATIVA È OPPORTUNO CHE NON SI INSTAURI UNA RELAZIONE NELLA QUALE “UNO VINCE E L’ALTRO PERDE”, BENSÌ UNA RELAZIONE GENERATIVA, IN CUI POSSONO VINCERE ENTRAMBI, PERCHÉ ENTRAMBI PERSEGUONO IL MEDESIMO OBIETTIVO 35
  • 36. ALL’INTERNO DI ALL’INTERNO DI UNA RELAZIONE UNA RELAZIONE GENERATIVA COMPETITIVA AVREMO: AVREMO: accoglienza rifiuto apertura chiusura atteggiamento atteggiamento ricercante giudicante atteggiamento atteggiamento collaborativo difensivo 36
  • 37. ATTENZIONI METODOLOGICHE PER LA VALUTAZIONE DEL SOCIALE 37
  • 38. 1. PRINCIPIO DI AUTOVALUTAZIONE ogni soggetto interessato dalla valutazione è responsabile e primo utilizzatore della propria valutazione 38
  • 39. 2. PRINCIPIO DEI DIVERSI LIVELLI DI VALUTAZIONE Il processo di valutazione interessa tutti i livelli istituzionali coinvolti nell’ erogazione di un intervento 39
  • 40. 3. PRINCIPIO DI NON AUTOREFERENZIALITÀ Per quanto possibile la valutazione deve essere basata su riscontri oggettivi e comunque esterni al soggetto valutatore 40
  • 41. ATTENZIONI DI PROCESSO Consideriamo l’attenzione al coinvolgimento e alla partecipazione degli stakeholder alla valutazione efficace per interventi sociali in quanto è un settore in cui si produce benessere, autonomia, soddisfazione, questi elementi non sono valutabili esclusivamente con indicatori oggettivi ma attraverso la messa in comune di diverse soggettività confrontate con riscontri oggettivi 41
  • 42. 4. PRINCIPIO DI CONFRONTABILITÀ Le valutazioni devono essere condotte sulla base di criteri di giudizio e metodi omogenei e permettere confronti nel corso del tempo, anche fra più 42 esperienze
  • 43. 5. PRINCIPIO DI TRASPARENZA Le valutazioni devono essere condotte sulla base di criteri di trasparenza ovvero attraverso attività chiare, esplicite e documentate per i diversi livelli e soggetti coinvolti (chi ha diritto di sapere e 43 chi è utile che sappia)
  • 44. I PASSAGGI PRINCIPALI: IL DISEGNO DELLA VALUTAZIONE 1. Individuazione della finalità della valutazione 2. Identificazione dello scopo/mission dell’oggetto di valutazione 3. Identificazione delle dimensioni di valutazione 4. Identificazione dei criteri 5. Identificazione degli indicatori 6. Identificazione degli strumenti e delle fonti informative 7. Rilevazione sul campo. --------------------------------------------------------------------------- 8. Analisi dei dati e delle informazioni raccolte 9. Valutazione vera e propria (espressione di un giudizio). 10. Individuazione delle strategie di miglioramento 11. Restituzione dei risultati della valutazione agli stakeholder 44
  • 45. BIBLIOGRAFIA BASE SULLA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI E SOCIOSANITARIE •AA.VV. ,”Valutare i progetti nel sociale”, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n.20, 2009 •AA.VV. ,”Regioni e valutazione delle politiche sociali”, in Prospettive sociali e sanitarie, n. 15, 2009 •C. Bezzi, Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Franco Angeli , 2009 •F. Ciucci, Valutazione delle politiche e dei servizi sociali, Franco Angeli, 2008 •U. De Ambrogio, Valutare gli interventi e le politiche sociali, Carocci Faber, 2003 •U. De Ambrogio, T. Bertotti, F. Merlini , L’assistente sociale e la valutazione, Carocci Faber, 2007 •U. De Ambrogio, “La valutazione partecipata della qualità come processo relazionale generativo”, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n. 14, 2004 •U. De Ambrogio, “Domande e contratti di valutazione nel settore 45 sociale”, Rassegna Italiana di Valutazione, n.36, 2007 •E. Ranci Ortigosa (a cura di), La valutazione di qualità dell’intervento sanitario , Franco Angeli, 2000