Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
Partecipazione della classe 3^A Cat dell'I.I.S.Vincenzo Capirola al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". Insegnante Manuela Tebaldini
Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
Partecipazione della classe 3^A Cat dell'I.I.S.Vincenzo Capirola al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". Insegnante Manuela Tebaldini
La lotta per le investiture tra Papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV: dal Dictatus Papae al Concordato di Worms, passando per l'umiliazione di Canossa
Sintesi e mappe mentali con immagini sul medioevo; un modo per apprendere istantaneamente le linee fondanti del Medioevo con metodi innovativi per memorizzare i concetti
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Festival dell'ospitalita 2016: il borgo diffuso di Eco BelmonteEvermind
L'albergo diffuso – ECOBELMONTE- di Belmonte Calabro e costituito ad oggi da 13 casette completamente arredate ed autonome (44 posti letto) restaurate affidando i lavori (molte delle casette erano disabitate da decenni e decenni) ad esperti artigiani locali, che hanno utilizzato materiali tipici,
mantenendo le originali caratteristiche degli interni delle case calabresi e nello stesso tempo seguendo le indicazioni della bioarchitettura e della bioedilizia più attuali.
Viaggio in Galizia: Celeste Ferrazzi e Maria QuaresimaCristinaGalizia
Guida turistica della galizia. Approfondimento sulla Spagna, a cura di Celeste Ferrazzi e Maria Quaresima, classe IIA, a.s. 2014-2015, San Vito Romano (Rm).
www.arringo.wordpress.com
Presentazione realizzata con Power Point dagli alunni delle classi quinte in occasione di un gemellaggio con una scolaresca di Negrar, provincia di Verona
1. STORIA DEL CASTELLO
L’origine del castello risale all’VIII secolo.
Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di
difendersi costruendo fortificazioni di vario
genere.
2. Nel Medioevo erano soprattutto i signori che
possedevano delle terre e volevano risiedervi
senza correre troppi rischi. L’unica soluzione
era costruire un’abitazione capace di
resistere agli attacchi nemici e di ospitare
tutta la famiglia ,i servi,i cavalieri insieme
con i beni e le riserve alimentari.
3. ESTERNO DEL
CASTELLO
I castelli sono all’inizio fragili fortificazioni di legno
costruite nella parte domìnica della corte signorile.
All’esterno del castello di legno c’era un ponte
levatoio,una palizzata
in legno che “proteggeva”
la città,una passerella
che collegava la città
alla torre,un camminamento
per la difesa della
seconda palizzata e un
terrapieno artificiale.
4. Le fortificazioni di legno si trasformarono in
possenti costruzioni di pietra.
All’esterno del castello di pietra c’era una porta
esterna con ponte levatoio, un muro esterno a
protezione delle stalle e una porta superiore.
5. INTERNO DEL
CASTELLO
All’interno del castello di legno c’era il deposito
degli attrezzi agricoli, il cortile,le stalle e la
torre, chiamata ”mastio”,residenza del signore.
6. All’interno del castello di pietra c’era la torre di
prima difesa, la residenza del signore, la
chiesa, il mastio, il pozzo e la cisterna
(essenziali negli assedi).
7. LA VITA NEL CASTELLO
E NEL VILLAGGIO
Un castello non era solo una costruzione di
difesa, ma anche un luogo dove vivere,
un’abitazione in tutti i sensi. Durante i secoli
XII e XIII si fecero grandi passi avanti nella
salvaguardia dei problema igienici, ma ciò
nonostante i castelli restarono spesso poco
confortevoli, freddi e maleodoranti.
8. Spesso un signore passava tutto l’anno al
castello. Solamente chi aveva molti
possedimenti poteva trascorrervi solo qualche
mese. Il numero delle persone che vivevano al
castello dipendeva
dall’importanza del
signore e dal numero
dei componenti la sua
famiglia e la sua scorta.
9. La giornata degli abitanti del castello incomincia,
almeno nella buona stagione, assai presto: verso
le sei, un domestico entra nella camera dove
riposano il signore e la castellana e dà loro la
sveglia con un sistema molto semplice: scrolla
leggermente il guanciale del letto.
10. La stanza è arredata con pochi mobili: di
fronte al caminetto c'è un grande letto,
sormontato da una specie di baldacchino
che poggia su quattro colonne, intorno alle
quali scorrono le cortine; le lenzuole sono
di lino o di seta, la coperta di ermellino o di
martora.
11. Un paio di sgabelli o di seggiole talvolta ricoperte
da cuscini, un forziere contenente il cofanetto
dei gioielli della castellana ed altri oggetti di
valore, una cassapanca nella quale sono deposti gli
abiti accuratamente piegati completano il
semplice arredamento. Tappezzerie in seta, in
tinta unita o a vivaci colori, talvolta con splendidi
ricami in oro, abbelliscono le pareti e rendono
luminosa la stanza.
12. Alla sera, prima di coricarsi, il signore e la
sua consorte hanno deposto le vesti di uso
quotidiano su di una pertica, collocata
orizzontalmente non lontano dal letto: in
tal modo gli abiti non rischiano di finire
sul pavimento o di essere insudiciati dai
cani che spesso dormono nella camera dei
padroni.
13. IL CASTELLOMEDIEVALE
La guerra è l’occupazione principale per il
signore del castello che deve difendere
le terre e i contadini devono pagare
ingenti tasse.
Nella città c’è gente povera che soffre di
epidemie e di malattie.
14. I MENESTRELLI
All’interno del castello si svolgevano
feste e banchetti, c’erano acrobati e
animali ammaestrati che ascoltavano
musiche dei menestrelli,
cioè la musica profana
che serviva per
divertire il popolo.
15. TROVATORI E TROVIERI
A partire dalla Francia si sviluppa la poesia
cortese che conferisce grande risalto alla
figura della nobildonna, facendone l’oggetto
di devozione,d’ammirazione e d’amore da
parte dei trovatori ( nella Francia del sud)
e dei trovieri ( nella Francia del nord).
Questi singoli personaggi sono per lo più
nobili che amano dilettarsi nelle lettere e
nella musica componendo versi ,e a volte,
anche la melodia sulla quale cantarli
16. TROVATORI E TROVIERI
I trovatori e i trovieri facevano testi
che parlavano :
- d’amore
- della natura
- delle imprese
cavalleresche
17. LA GHIRONDA
Nella ghironda, strumento di origine
medievale, le corde sono fatte vibrare da
una ruota posta all’ interno
della cassa armonica
e azionata da una
manovella.