1. Disinfestazione
IgieneAlimenti46 Marzo2016
Vari insetti hanno un ruolo significativo nel riciclaggio
di molte forme di rifiuti e altre sostanze nutritive accu-
mulate nell’ambiente.
Rifiuti organici ad alto impatto ambientale, come i
liquami prodotti dall’allevamento zootecnico inten-
sivo (specie nella Val Padana), i reflui dell’industria
alimentare o i rifiuti solidi urbani, solo per citarne
alcuni.
E sono numerose in particolare le larve di Ditteri e
di alcuni Coleotteri che si nutrono di rifiuti ad alto
impatto.
Il materiale organico trattato potrebbe essere utiliz-
zato come fertilizzante (concime ammendante), come
biocombustibile oppure per la produzione di proteine
nobili per l’alimentazione animale o umana.
Riportiamo il caso della tecnologia, messa a punto
dalla società americana EcoSystem Corporation, che
prevede l’impiego delle larve di Hermetia illucens (un
Dittero Brachicero) come digestore su biomasse pro-
venienti dagli scarti alimentari per l’estrazione del-
le riserve lipidiche dalle pupe e di olio additivo per
biodiesel.
Un impianto sarebbe in grado di fornire una produzio-
ne annua di quasi 1800 ettolitri di olio - per ogni ettaro
di superficie bioreattiva investita - contro i 3,8 ettolitri
annui prodotti da una superficie coltivata a soia.
Hermetia illucens è originaria del continente ameri-
cano, ove è conosciuta come black soldier fly (mosca
soldato nera), ma ha attualmente una distribuzione
cosmopolita.
Le sue larve si rinvengono frequentemente negli im-
pianti di compostaggio e di smaltimento dei rifiuti,
all’interno dei quali svolgono un utile ruolo nella ri-
duzione della massa e del carico inquinante dei rifiuti
stessi. Rivestono inoltre un ruolo significativo in ento-
mologia forense.
Larve e adulti: il regime dietetico
Il regime dietetico delle larve è prevalentemente
saprofago. Esse si rinvengono in substrati organici in
decomposizione, sia vegetali sia animali, negli escre-
menti, nei suoli umidi e nelle lettiere, nella corteccia
degli alberi, e così via. Lo sviluppo postembrionale
passa attraverso 6 età, al termine si osserva la ridu-
zione delle parti boccali e la accentuazione delle in-
clusioni di carbonato di calcio sulla cuticola, che si
indurisce formando una vera e propria custodia per
l’impupamento.
A differenza di altri Ditteri saprofagi, gli adulti di que-
sto gruppo di insetti non hanno rapporti con il sub-
strato di crescita delle larve, fatta eccezione per la fase
di ovideposizioni.
Secondo alcuni autori, gli adulti avrebbero un regime
dietetico glicifago, secondo altri il notevole accu-
mulo di grasso nelle larve consentirebbe loro di non
nutrirsi affatto (il peso secco di una larva è costituito
da circa il 42% di proteine e 35% di oli naturali). I loro
comportamenti non interessano le abitazioni dell’uo-
mo, non formano sciami molesti e, mediamente, la
produzione di allomoni allontanerebbe altre specie
di ditteri parassiti e molesti, antagonizzando anche la
Mosca domestica.
La grande voracità delle larve e il rapido ciclo bio-
logico della specie consentono di smaltire molti rifiuti
organici ad alto impatto ambientale. I rifiuti, ad esem-
pio, di mense, ristoranti, macellerie, strutture agricole
potrebbero venire trasformati in ottimi fertilizzanti.
I benefici risultanti dell’attività delle larve di Herme-
tia illucens sono molteplici, tra questi:
• riduzione del volume dei rifiuti del 30-50% in due
settimane;
• abbattimento del carico inquinante con riduzioni del
40-50% di Na e P;
SPECIALE
Riciclaggio di rifiuti e insetti:
il caso di Hermetia illucens
Giulio Brescia
Entomologo e consulente ambientale O.T Azienda USL Romagna
2. Riciclaggio di rifiuti e insetti: il caso di Hermetia illucens
Disinfestazione
47IgieneAlimentiMarzo 2016
• facilità di recupero delle pupe, legato alla loro parti-
colare etologia;
• minore impatto igienico-sanitario, con riduzione no-
tevole di cattivi odori.
Un insetto, molte “applicazioni”
La particolare etologia di questa specie permette di recupe-
rare le pupe; quando la larva matura cessa di alimentarsi,
passaallostatodiprepupaesiallontana,migrandodalsub-
strato di crescita per passare in ambienti più favorevoli; la
tecnica di raccolta non prevede particolari problematiche.
Se non reimpiegate nel processo di degradazione della
sostanza organica, calcolando che il periodo di pupa
dura 10 giorni, gli esemplari possono essere impiega-
ti per altri scopi: dalla pupa si estraggono due tipi di
lipidi e varie proteine nobili, non dimenticando l’alto
contenuto in calcio.
Dai lipidi possono essere ottenuti olii additivi per bio-
carburanti, mentre proteine e calcio potrebbero essere
utilizzate per l’alimentazione animale, ma anche uma-
na.Sebbene per noi occidentali quest’ultima prospet-
tiva non appaia allettante, bisogna considerare che le
risorse del pianeta non sono infinite: ad un certo punto
bisognerà trovare forme di alimentazione alternative.
Proprio al riguardo, la ricercatrice austriaca Katharina
Unger ha progettato e messo in
produzione il Farm 432 che per-
mette l’allevamento domestico
delle larve di Hermetia destinate
all’alimentazione umana.
Altro campo di applicazione abba-
stanza inconsueto è l’entomologia
forense: infatti, le larve di H. illu-
cens possono essere utilizzate in
medicina legale come misuratore
cronologico dello stato di decom-
posizione, al fine di stimare il mo-
mento in cui si è verificata la morte
e ricavare eventuali altre informa-
zioni relative al luogo e alle circo-
stanze del decesso.
Un ulteriore risvolto positivo arri-
va dal settore della ricerca medica
in quanto sembra che da questi in-
setti saprofagi sia possibile estrar-
re una serie di sostanze con proprietà antimicrobiche
e antifungine.
A proposito del compostaggio
tradizionale e del bio-compostaggio
Il compostaggio tradizionale è una metodologia che
viene comunemente usata per trasformare il rifiuto or-
ganico in compost, ovvero una sostanza inerte che può
essere usata come ammendante nel terreno di giardini
e orti. I principali agenti compostanti in questo caso
sono i batteri.I dati risalenti al 2010 attestano che il
39% del compost prodotto in Italia con impianti in-
dustriali e il solo uso di batteri come digestori deriva
dall’umido, il 34% dal verde, il 17% da fanghi e il re-
stante 10% da altre biomasse.
Il compostaggio permette:
• la stabilizzazione del rifiuto: nella fase di biossida-
zione termofila i microrganismi, in presenza di os-
sigeno, ossidano la sostanza organica attraverso
la mineralizzazione della frazione più facilmente
fermentescibile;
• l’igienizzazione del rifiuto: la decomposizione ae-
robica libera una notevole quantità di energia sotto
forma di calore; nella massa di materiale, in fermen-
tazione controllata, le alte temperature (55-70 °C)
distruggono gli agenti patogeni, stabilizzando il pro-
dotto dal punto di vista biologico.
Larve di Hermetia illucens
3. Disinfestazione
IgieneAlimenti48 Marzo2016
La commercializzazione dell’ammendante compostato
è regolata dal Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n. 75.
Il compost non avente lo standard qualitativo fissato
da D.Lgs. 75/2010, non può essere commercializzato
e viene comunemente utilizzato per la copertura delle
discariche di rifiuti e nelle bonifiche agrarie. La dige-
stione anaerobica permette anche di ottenere del bio-
gas utilizzabile quale combustibile.
Lo svantaggio consiste principalmente nella emissio-
ne di odori dall’impianto di compostaggio, qualora
esso manchi di opportuni filtraggi dell’aria. Inoltre, se
non si riesce a utilizzare tutto il compost prodotto in
agricoltura, florovivaismo hobbystico e professiona-
le, per bonifiche o per la copertura di discariche come
preferibile, il compost invenduto deve essere smaltito
inevitabilmente in discarica, il che è evidentemente
uno spreco di una risorsa preziosa, che diventa
invece un costo notevole.
Nel bio-compostaggio, invece, vengono usate co-
me principali agenti compostanti le larve di Hermetia
illucens. Queste larve sono in grado di sminuzzare la
sostanza organica e di degradarla molto più veloce-
mente. Risultato del bio-compostaggio è un’enorme
accelerazione dei tempi di compostaggio, una impor-
tantissima riduzione dei volumi dei rifiuti e soprattut-
to un elevato recupero energetico dai rifiuti.
Il bio-compostaggio in Italia sta muovendo i primi
passi, specialmente con impianti pilota dislocati pre-
valentemente in Puglia e Campania.
L’attuale scarso interesse verso l’uso di Hermetia illu-
cens come digestore di sostanza organica è da imputa-
re alle basse temperature invernali, a un lungo periodo
di diapausa, quindi alla forte stagionalità dell’attività
delle larve, alla relativa difficoltà di far riprodurre gli
adulti in cattività, agli alti costi iniziali di produzio-
ne e, forse, anche alla mancanza di spirito di iniziativa
imprenditoriale.
Alcune Università come Napoli e Torino stanno speri-
mentando applicazioni su Hermetia; in Piemonte c’è
un impianto pilota di produzione di mangimi per ani-
mali domestici e molti poi sono i privati che composta-
no da vari anni. L’utilizzo di questa mosca,
come digestore di sostanza organica per la
produzione di biocarburante e alimenti de-
stinati non solo alla alimentazione anima-
le, può essere una opportunità per il nostro
Paese.
Hermetia illucens:
carta d’identità
Si tratta di una mosca di medie dimensioni,
con corpo lungo 15-20 mm, di colore pre-
valentemente nero, con riflessi metallici dal
blu al verde sul torace e talora con estremi-
tà dell’addome rossastra. Il secondo tergite
addominale presenta delle aree translucide,
da cui deriva l’epiteto specifico. Il capo è
largo, con occhi molto sviluppati. Le anten-
ne sono lunghe circa il doppio della testa.
Le zampe risultano nere con tarsi biancastri.
Le ali sono membranose, in fase di riposo
ripiegate orizzontalmente sull’addome e sovrapposte.
Le uova misurano circa 1 mm e sono di colore dal bian-
co crema al giallo pallido.
La schiusa avviene in circa 4 giorni. La larva nelle pri-
me età è lunga 1,5-2 mm, apoda ed eucefala, con cor-
po cilindrico-fusiforme, marcatamente segmentato. Il
suo tegumento è fortemente sclerificato con cuticola
contenente inclusioni di carbonato di calcio e cristalli
esagonali che formano una caratteristica microscultu-
ra. La pupa si evolve all’interno dell’exuvia dell’ultimo
stadio larvale.
SPECIALE
Esemplare adulto di Hermetia illucens