5. I caratteri della giovinezza «non solo si
moltiplicano, ma sfumano fino a perdere
una vera e propria specificità. Per
converso, quei tratti che venivano
attribuiti esclusivamente ai giovani
sembrano connotare più in generale la
condizione dell’uomo nella società
contemporanea; si ha cioè una diffusione
delle domande, dei disagi, delle speranze
che, anni addietro, caratterizzavano
unicamente una fascia generazionale»
(Bobba, 1986, 16).
Gioventù diffusa
6. Al di là della
provocazione, quello della
giovinezza è un ambito in
movimento, che richiede
precisazioni e
contestualizzazioni
Eterna giovinezza
17. Consumo
Discutibile il fatto che i
“consumi” siano diversi
da altre attività
umane.
Agire sociale dotato di
senso
Metalinguaggio
18. I dati mostrano un
declino (non ancora
radicale) del
generalismo e l’avanzata
dei media interattivi.
I “consumi” mediali
19. I media tradizionali (1993-2012)
Fonte: elaborazione dati ISTAT Valori percentuali
20. In quale fascia d’età si
collocano i più forti
fruitori di Tv, radio e
giornali?
Le età dei media tradizionali
21. Anni
Guarda la Tv
Ascolta la radio
tutti i giorni
Legge quotidiani
5 volte e più a settimana
3-5 91,7 34,4 -
6-10 95,4 34,1 31,1
11-14 96,3 49,1 19,3
15-17 95,2 56,7 13,1
18-19 93,8 55,1 19,6
20-24 90,7 60,5 23,5
25-34 89,6 64,7 29,7
35-44 90,1 65,3 34
45-54 91,3 61,9 39,7
55-59 94,1 57,9 43
60-64 95,9 50,1 45,9
65-74 95,7 51,9 43,5
75 e più 91,9 58,4 42,9
Totale 92,4 59 36,7
Fonte: dati ISTAT Valori percentuali
Le età dei media tradizionali (2012)
25. L’uso di pc e internet
Nel 2012, non usa mai il pc il
46,2% della popolazione
Non usa mai internet il 45,6%
Usa il web tutti giorni il 29,5%
e una o più volte alla
settimana il 18,7%
Usa il pc tutti i giorni il 31,8%,
una o più volte alla settimana
il 16,5%
Fonte: Istat 2012
26. Persone che usano il pc tutti i giorni
(da 3 anni in su)
Fonte: Istat 2012
27. Persone che usano internet tutti i
giorni (da 3 anni in su)
Fonte: Istat 2012
28. Le età di Internet (2012)
Classe d’età Uso del pc tutti i giorni Uso di Internet tutti i giorni
3-5 1,5 -
6-10 7,9 4,7
11-14 36 33
15-17 57,7 56,3
18-19 65,7 65,7
20-24 60,7 60,1
25-34 52,2 48,4
35-44 44,2 38,8
45-54 38,3 32,4
55-59 29,7 25,8
60-64 17,6 15,8
65-74 8,8 7,5
75 e più 1,8 1,6
Totale 31,8 29,5
Fonte: dati ISTAT 2012 Valori percentuali
29. I dati però sono
piuttosto discordanti e
variano anche
radicalmente
Gli utenti dei nuovi media
31. Il confronto nazionale
e internazionale
contribuisce a chiarire
lo scenario
Gli utenti dei nuovi media
32. Personedi 6 anni e più che hannoutilizzato
Internetnegli ultimi3 mesi per leggere o
scaricare giornali,news, rivisteper regione
Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie
“Aspetti della vita quotidiana”
33. Personetra i 16 e i 74 anniche hannoutilizzato
Internetnegli ultimi3 mesi per leggere o
scaricare giornali,news, rivistenei paesi Ue
Fonte: Eurostat, Community survey on Ict usage in households and by individuals
34. Altri dati
L’età dell’incertezza – Paola Panarese
2001 2009 2011 2012 Diff. 11/12 (%)
Televisione 95,8 97,8 97,4 98,3 +0,9
Radio 68,8 81,2 80,2 83,9 +3,7
Quotidiani
(carta+online) 60,6 64,2 66,6 62,9 -3,7
Internet 20,1 47,0 53,1 62,1 +9
Cellulare 72,8 85 79,5 81,8 +2,3
* Utenti che hanno indicato una frequenza d’uso di almeno una volta la settimana
Fonte: indagini Censis, 2001, 2009 e 2011, 2012 (effettuata nei primi 6 mesi dei rispettivi anni)
35. L’utenza della Tv resta
altissima, grazie al Dtt
Prosegue la crisi della carta
stampata
Si attenua il digital divide
Si amplia il press divide
L’ascolto della radio resta a
livelli alti (grazie all’autoradio)
Superata la soglia del 60% di
utenti di Internet
Trend secondo il Censis
36. «Il notevole sviluppo di Internet
(sia del numero degli utenti, sia
delle sue applicazioni, che ormai
permeano ogni aspetto della nostra
vita quotidiana), il web 2.0, i social
network, la miniaturizzazione dei
dispositivi hardware e la
proliferazione delle connessioni
mobili hanno esaltato il primato
del soggetto»
Fonte: Rapporto Censis UCSI 2012
L’era biomediatica
37. «L’individuo si specchia nei media (ne è il contenuto) creati
dall’individuo stesso (che ne è anche il produttore). Siamo
noi stessi a costruirci i nostri palinsesti multimediali
personali, tagliati su misura in base alle nostre esigenze e
preferenze. E noi stessi realizziamo di continuo contenuti
digitali che, grazie a Internet, rendiamo disponibili in molti
modi. L’autoproduzione di contenuti nell’ambiente web
privilegia in massima parte l’esibizione del sé: l’utente è il
contenuto.»
L’era biomediatica
Fonte: Rapporto Censis UCSI 2012
38. La Sinottica Eurisko
Si basa su due
rilevazioni annuali che
prevedono 5.000
interviste ciascuna.
Il campione è
rappresentativo della
popolazione italiana
superiore ai 14 anni.
42. Kids, Teens, Post-Teens
Dal 1998 indagine su bambini
tra i 2 e i 24 anni.
Il campione è di 2400 casi
divisi in:
Pre-school (2-5 anni)
Kids (6-10 anni)
Pre-teens (11-13 anni)
Teens (14-19 anni)
Post-teens (20-24 anni)
2.400 interviste e nel 2010, focus
sui bambini
45. La televisione è di gran
lunga il mezzo più
frequentato dai bambini:
la guarda tutti i giorni il
64% di coloro che hanno
tra 2 e 5 anni, l’86% di
chi ha tra i 6 e i 10 anni e
l’84% dei ragazzi tra gli
11 e i 13
Kids, Teens, Post-Teens
46. È più contenuta
l’esposizione agli altri
mezzi come la radio
(tranne che tra gli 11 e i 13
anni quando raggiunge il
51%) e Internet che nel
corso degli ultimi 5 anni è
più che raddoppiato,
passando dal 10% al 25%
tra i 6 e i 10 anni e dal 33%
al 67% tra gli 11 e i 13 anni
Kids, Teens, Post-Teens
49. La televisione, in ogni
caso, è il mezzo di
comunicazione che
esercita la più forte
attrattiva.
I bambini dichiarano
che le occasioni per
vederla sono molteplici
L’età dell’incertezza – Paola Panarese
Kids, Teens, Post-Teens
53. Al di là delle difficoltà definitorie,
ci sono profonde differenze nelle
ricerche nazionali principali sul
rapporto tra media e giovani.
Ci sono anche profonde
differenze tra fasce d’età e
contesti socioculturali diversi
Differenze e difficoltà
54. L’età dell’incertezza – Paola Panarese
Giovani 14-19 anni
Fonte: Eurisko 2010
I giovani prediligono i media interattivi, che favoriscono una
connessione costante e permettono di essere protagonisti
56. Il punti di partenza è
diverso
L’oggetto di
osservazione anche
Il concetto di giovinezza
è variabile
Le costanti negli esiti
delle diverse ricerche
hanno bisogno di
precisazioni e
contestualizzazione
Quale punto di incontro?
57. Ha analizzato soprattutto il
rapporto tra giovani e media,
focalizzando l’attenzione su :
Le diete mediali
I giovani come driver del
cambiamento
Il rapporto con la tv e con i
media digitali, soprattutto per i
minori
La produzione
Mediamonitor Minori
59. Tra le ricerche relative alle
diete mediali,
Nonsolomedia. Luoghi e
percorsi del tempo libero
del 2004
Nonsolomedia
60. Le fasi:
Analisi della letteratura di
riferimento
Inchiesta campionaria
(questionario)
Indagine in profondità
(Focus group)
Laboratori della
mediazione culturale
Nonsolomedia
61. Il campione:
18 scuole medie superiori
12 di Roma e 6 del
territorio della Provincia
(comuni di Bracciano,
Civitavecchia, Palestrina,
Subiaco, Tivoli e Velletri)
Nonsolomedia
68. «La televisione per me
è vitale, anche se non
c’è niente… mi tiene
compagnia, magari
non c’è niente da
guardare, però la lascio
accesa...»
(Chiara, IV C, I.T.C.
“Calamandrei”, Roma)
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
Tv da compagnia
69. «Senza tv non saprei come fare, infatti quando c’è stato
il black out ho vissuto momenti di noia, non potrei
immaginare la mia vita senza un mezzo elettronico come
la tv perché, soprattutto quando stai solo o non sai cosa
fare, ti tiene compagnia»
(Sabrina, V C, I.T.C. “Villa Scarpellini”, Subiaco)
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
Tv da compagnia
71. «La musica rispecchia gli
stati d’animo, viene
associata a momenti,
ricordi e situazioni
particolari della vita»
(Massimo, V C, I.T.C.
“Villa Scarpellini”,
Subiaco)
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
Musica e ricordi
73. L’età dell’incertezza – Paola Panarese
Uso del pc
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
Usi il computer per:
Studiare, fare ricerca 80,8%
Navigare su Internet 71,5%
Giocare 63,8%
Vedere cd-rom 56,6%
Realizzare compilation musicali 51,5%
Scaricare musica, video, immagini 50,5%
Inviare e ricevere e-mail 44,3%
Vedere dvd 42,6%
Utilizzare programmi di grafica 38,3%
Chattare 29,9%
Creare album fotografici 28,2%
Scrivere 27,8%
Comporre musica 15,8%
Creare pagine web 11,9%
Realizzare montaggi video 11,1%
74. L’età dell’incertezza – Paola Panarese
Pc e chat
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
«Tempo fa passavo molto
tempo in chat, ma adesso non
ci provo più gusto perché la
maggior parte delle persone
che stanno in chat sono false e
pensano di poter dire tutto ciò
che vogliono solo perché si
nascondono dietro ad un
nickname»
(Massimo, V C, I.T.C. “Villa
Scarpellini”, Subiaco)
76. L’età dell’incertezza – Paola Panarese
Cellulare come protesi
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
«Se la mattina arrivo a scuola e
mi accorgo che ho dimenticato
il cellulare entro alle 9 e vado a
casa a riprenderlo… sento che
mi manca qualcosa, se mi deve
chiamare qualcuno e non mi
trovano…»
(Andrea, IV C, I.T.C.
“Calamandrei”, Roma)
77. Quando piove
Fonte: Mediamonitor Minori, 2004
Ricercatore: Come sarebbe
la vostra vita senza
computer?
Sonia: Uguale. Preferisco un
libro.
Luciano: Quando piove lo
uso. Ci gioco ai giochetti.
Sennò è uguale e poi
quando il tempo è bello
esco mica sto a casa.
(IV I, I.T.C. “Calamandrei”,
Roma)
78. L’outdoor
Il cinema (90,7%) incalza la
Tv (92%)
Seguono mostre e musei
(60%)
Feste di piazza (55,9%)
Manifestazioni sportive
(54,8%)
Discoteche (53,4%)
Teatro (46%)
79. Tra le ricerche,
Comunicare a scuola
(2007), sui media nel
contesto scolastico, la
mediaeducation, ma
anche l’influenza mediale
sui bambini di scuole
primarie e secondarie
inferiori
Comunicare a scuola
80. Campione di 2400 bambini
di II e IV elementare e II
media
Strumenti di indagine:
questionari, temi e disegni
Comunicare a scuola
81. Aree tematiche:
Uso dei media a casa
Uso dei media a scuola
Discorsi sui media
Valori e paure
Immaginario
Comunicare a scuola
82. Nella scuola primaria, si
parla di libri (27%), Tv
(16,7%), PC (10,6%)
soprattutto con gli
insegnanti
Nella secondaria, di
telefonini (79,9%), Tv
(78,5%), musica (78%),
cinema (75,9%).
Solo con gli insegnanti, si
discute di libri (22,7%),
giornali (20,7%), teatro
(16,2%)
Discorsi sui media
83. A scuola i bambini usano
Fonte: Mediamonitor minori, 2007
85. A scuola i ragazzi usano
Soprattutto:
1. Pc 25,4%
(Internet 5,7%)
2. Giornali (20,3%)
3. Videoregistratore
(9,3%)
In ogni caso,
vorrebbero usarli
di più
86. Per piacere ai propri compagni
Secondo i bambini, serve:
Avere… 21,7%
Simpatia 18,7%
Bellezza 16,2%
87. Per piacere ai propri compagni
Secondo i ragazzi, serve:
Simpatia 28,9%
Essere alla moda 8,8%
Bellezza 6,2%
88. Per i bambini conta avere
• “La playstation”, “il
cellulare”, “la figurine”, “le
macchinette”, “la giacca di
pelle e i jeans”, “l’autografo
di Totti”, “cinquecentomila
euro”,
• “Avere testa” e “avere
classe”
89. Per i bambini serve anche
• “Vestirsi con la minigonna”,
• “Essere magri”
• “Cantare come Tiziano
Ferro”
• “Vedere i film di paura”
• “Abbracciarci”, “volersi
bene” e “aiutarsi”
90. Per i ragazzi serve
• “Avere gli stessi gusti”
• “Conoscere i cantanti”, “conoscere il calcio”,
• “Avere un buon cellulare e fare uno sport popolare come
il calcio”
• “Essere bullo”
• Essere “gentile”, “disponibile”, “leale”, “generoso”,
• “Essere divertenti senza esagerare, senza fare scherzi
stupidi, senza essere gradassi”
• “Essere belli, con un bel fisico, simpatici, benestanti, così
da permettersi vestiti di marca”
• “Avere la ragazza. Avere bei vestiti firmati D&G, Rich,
Armani, Dutch”
91. La cosa più importante al mondo
• Per i bambini la
famiglia (39,9%)
• Per i loro genitori
loro (61,9%)
• Per i loro amici non
lo so e la famiglia
(16,1% e 16,3%),
giocare (8,8%)
92. La cosa più importante al mondo
• Per i ragazzi famiglia
e amicizia (19,8% e
18,9%)
• Per i genitori i figli
(39,8% - io nel 6,8%
dei casi) e il lavoro
(11,5%)
• Per i loro amici non
lo sanno e divertirsi
(32,1% e 24%)
93. La cosa più importante al mondo
Per i bambini anche:
•“Gesù”, “la pace”,“non morire” “vivere”
• “Il Colosseo”, “la luna”, “l’acqua e il cibo”, “l’ossigeno”
•“Vedere la Tv”, “andare a mangiare fuori”, “andare in
montagna con la neve” “andare ai Caraibi”
•“Comprare roba delle Winx”, “la playstation”
95. Le paure
Dei bambini:
•la morte (di sé e dei genitori) 22,1%
• Ai loro genitori niente (29,1%), “che io muoia” (17,5%) (o
che mi rapiscano, che mi uccidano, che mi faccia male…)
• Ai loro amici non lo so (22%),
• morte, ladri, assassini, zingari, fantasmi, mostri, buio.
96. Le paure
Dei ragazzi:
• nessuna (25,4%), seguita dalla morte (11,1%), i ladri, i
pazzi, i pedofili, i criminali
• ai loro genitori nessuna (19,2%) il futuro (6,3%), ladri e
aggressioni (5,4%)
• ai loro amici non lo so (39,6%), la scuola (21,9%)
97. I ragazzi temono anche
• “La solitudine”, “la cattiveria del mondo”
• “Il terrorismo”, “i terremoti”, “lo tsunami”,
• Alcuni insegnanti, le pagelle, gli esami…
98. E i bambini temono anche
• Quando i miei genitori
litigano
• “CSI”, “i film di paura”
“The Ring” “Harry Potter
4”, “Scream”
• “L’assassino nella
doccia”, “quando mi
perdo di notte nel bosco
da solo”
• “Prendere una nota e
le bombe radioattive”
99. Per i bambini
Ai loro genitori fanno paura:
• “I ladri”, “gli assassini”, “gli zingari”, “che mi rapiscano”,” che
non torni a casa”, “che prenda brutti voti”,
• “la guerra”
• “la separazione”
• “i film”
• “le lumache”, “la zanzara tigre”, “la zucca di Halloween”, “i
piccioni”, “le galline”, “il sangue”, “i vermi”, “il computer”
100. Per i bambini
Ai loro amici fanno paura:
• “Essere sgridati dalle mamme”, “essere accusati dalla
maestra”
• “I mostri”, “i coccodrilli”, “gli spettri”, “i leoni”, “i gorilla”,
“i giganti”, “il buio”, “il fuoco”.
101. I miei trent’anni
Immagina di avere
trent’anni.
Com’è la tua vita? Che
lavoro fai? Dove abiti?
Cosa fai nel tempo
libero?
102. Milionari
«Ho una bellissima vita di lusso: sono milionario.
Ho appena iniziato la mia carriera di cardiochirurgo.
Abito in America in una villa immensa con una mega
piscina.
Ascolto musica e guardo la Tv».
F., 12 anni, madre insegnante; padre dirigente d’azienda.
103. Milionari
«La mia vita sarà bellissima sarò milionario e vivrò in una
casa come quella del Grande Fratello (più grande) e avrò
una piscina gigante e due cani (Labrador) e 5 figli e faccio il
calciatore e nel tempo libero andrò a fare dei ponti».
P. 12 anni, padre carabiniere, madre ristoratrice
104. Milionari
Ho trent’anni, lavoro ai computer, ho una villa all’Eur, con
piscina, campo da calcio, tennis ed altri, ho un televisore al
plasma 42 pollici, 30 camere, 3 bagni, un sacco di saloni e
di camere da letto, cucine ecc…
La mia vita è bella, ho un sacco di amici e nel tempo libero
vado al cinema, a volte gioco a calcio, navigo su internet».
C. 12 anni, padre impiegato, madre casalinga
105. Milionari
«Sono famoso, ricco sfondato, sono l’uomo più ricco del
mondo e riguardo il campo tecnologico mi chiamano l’erede
di Bill Gate.
Ho vinto Il milionario e l’Eredità e mi chiamano: l’asso dei
quiz. Ho una moglie bionda alta».
L. 12 anni, padre carabiniere, madre commissario di polizia
106. Realismo femminile
«Forse sarò una studentessa o forse un lavoratore, questo
non lo so. Ora come ora credo proprio che farò la
studentessa che lavora e studia come tale per laurearsi.
Io penso che nel tempo libero uscirei per vedermi con gli
amici, fare due chiacchiere qualche risatina insieme e
magari anche mangiare una pizza».
M. 12 anni, padre manager, madre impiegata
107. Realismo dei piccoli
«A trent’anni la mia vita sarà felice, avrò una moglie e due
bambini. Farò l’impiegato e avrò uno stipendio fisso.
Abiterò in Via Marconi in una villa a tre piani con un cavallo
e una scimmia. Nel mio tempo libero starò con i miei figli e
giocherò con loro».
L. 9 anni, padre impiegato, madre impiegata.
108. Realismo dei piccoli
«La mia vita sarà movimentata. Io farò il carabiniere. Io
abiterò in Spagna. Andrò in moto.»
A. 9 anni, papà archivista, mamma impiegata.
«A trent’anni la mia vita sarà felicissima con una bella
famiglia numerosa; porterò le lenti a contatto. Farò il
calciatore e abiterò a Roma …, praticamente dove abito
ora. Sicuramente aiuterò i poveri e gli ospedali. Sarà una
vita bellissima!»
C. 9 anni, padre chimico, madre insegnante
109. Realismo a Wisteria Lane
«La mia vita è nè troppo semplice nè troppo difficile. Ho
due figli (Giovanni e Michele) sono sposata con un
calciatore.
Il mio lavoro è il notaio o l’attrice.
Abito in una casa con 2 piani e una villa con una piscina e
tanto prato e fiori come vicini ci sono i miei genitori o i miei
cugini o … amici.
Nel tempo libero faccio shopping … mi riposo un po’ sul
letto guardando un telefilm, sto con mio marito e a casa
invito una mia amica.»
M. 11 anni, padre medico, madre giudice
110. Immaginario da fiction
«Se avessi trent’anni in questo momento avrei gli occhiali,
piccoli che cadrebbero leggeri sul naso concentrato sul
computer sforzando le meningi per cercare di elaborare un
buon articolo per il giornale da me diretto. Luca, arriva a
passo svelto dal salone si avvicina e mi bacia leggero sulle
labbra; ha un graffio sulla guancia e la pistola sotto la giacca
ormai non dà più troppe attenzioni, sa bene che sua moglie
ha capito che fa l’agente segreto, è proprio al suo lavoro
che dobbiamo il nostro portafoglio sempre pieno e la
nostra casa Holliwoodiana su piazza di Spagna».
S. 13 anni, padre dirigente Alitalia, madre medico
111. Modello Beautiful
«Sarò stilista e mi sposerò con un uomo ricco sfondato,
bello, biondo con gli occhi azzurri, pompato ricoperto di
muscoli su tutto il corpo. Insieme faremo due figli, un
maschio e una femmina, che si chiameranno Simona e
Francesca. Dopo quattro anni divorzieremo e mi sposerò (di
nuovo) con un famoso attore molto giovane e muscoloso.
Con lui avrò altri tre figli che si chiameranno: Sarah,
Edoardo e Silvia. Con lui la mia vita cambierà radicalmente:
vivremo in una super villa colmata da ori e chiwawa di tutti
i generi e poi due askie e quattro volpini».
112. Modello Beautiful
«Insieme vivremo una vita felice e d’amore, e soprattutto
di soldi!
Insieme la nostra storia durerà fino a quando dopo
vent’anni morirà avvelenato da nostro figlio Edoardo.
Allora torno dal mio ex marito, ma lui mi caccia perché si
era risposato anche lui, però dopo poco tempo capirà che
io, la sua vecchia fiamma, voglio tornare veramente con lui
e uccide la sua nuova moglie.
Una volta compiuti i miei 80 anni andiamo tutti a vivere a
Las Vegas. E vivremo tutti felici e contenti».
S. 12 anni, padre geologo, madre professoressa
114. Le paure di Marco
Marco è un ragazzo di
dodici anni (o un
bambino di sette o nove
anni), accende la Tv e
vede qualcosa che gli fa
paura.
Immagina cosa può aver
fatto paura a Marco,
perché ne è spaventato e
come si comporta per
superare la paura.
115. Nei panni di Marco
«Io mi metto nei panni di Marco di solito una delle cose
che mi spaventano di più sono le scene terribili che fanno
vedere delle guerre in Iraq di tutti quei bambini morti.
Di solito per superare la paura alzo il telefono e chiamo i
miei amici oppure m’incuffio e metto la musica a tutto
volume e mi isolo dal mondo.»
L., 13 anni
116. Io, Marco
«Ho acceso la Tv e mi ha colpito subito la strage del killer
che ha fatto esplodere 10 bombe a Roma, Londra, New
York, Washington, Mosca, Parigi, Beffast, Amsterdam,
Madrid, Lisbona.
Ho avuto tanta paura perché penso che colpisca di nuova
per passare la paura ho spento la Tv e mi sono
addormentato.»
L., 12 anni
117. Film
«Marco ha paura di “The Ring”: è terrorizzato e in preda al
panico, perché pensa che lo acchiappi e lo porti via
durante la notte. Allora spegne la tivù, si chiude in
camera, chiude la finestra e per far passare il tempo si
mette davanti ad un videogame.»
L., 9 anni
118. Soluzioni
«Marco ha paura della parte che recita un attore, perché
si vede che rapisce i bambini.
Oltretutto il film era un giallo e un horror messi insieme.
Per far passare lo spavento va nella sua cameretta,
abbraccia il suo orsacchiottone e accende la radio,
mettendo una musica calma e rilassante così non pensa
più a niente, e quindi non pensa neanche al film e si
addormenta.»
B., 9 anni e mezzo
119. Effetti della Tv
«Marco scappa perché vede un programma che a metà fa
venire l’epilessia.
Quindi va di là e aspetta che finisce il programma.»
M., 12 anni
120. Orrori della Tv
«Marco è assonnato, sono le 11 di notte. Accende la TV e
mette su Raidue. C’era una trasmissione condotta da
Bruno Vespa, più orrendo che mai, e da Pippo Baudo.
Come se non bastasse compare Mike Bongiorno. A quel
punto Marco è spaventato e annoiato.
Mette su Canale5 e vede un film dove c’è un maniaco
senza un occhio che al posto della mano ha una vecchia e
arrugginita motosega. Quest’uomo gira di notte di casa in
casa e con la sua motosega uccide tutti gli abitanti di
queste case. Il sangue non viene risparmiato. Come se ciò
non bastasse il maniaco prende gli organi delle persone e
li mangia.»
M., 12 anni
121. Orrori della Tv
«Marco ogni giovedì vede “Un medico in famiglia” allora
un giorno decide di cambiare canale e non vedere la
pubblicità.
Preme Canale 5 perché pensava ci fosse un telefilm
divertente ma invece ascolta e vede quei senza cervello
dei partecipanti al Grande Fratello 7 (GF7).
Marco si spaventa perché sente che le persone non
sanno i vari luoghi d’Italia.»
M., 13 anni
122. Saggezza
«A Marco può aver fatto paura una scena di troppa
violenza o semplicemente di sangue.
Marco è spaventato perché ha paura che qualcuno possa
fare la stessa cosa con lui …
Per superare la paura Marco cambia canale, pensa ad
altro, si distrae telefona ad un amico o legge un libro. Ci
sono tanti modi per superare la paura; il primo è andargli
addosso abbattendola.
Ma la paura non nasce dalla Tv, ma è sempre dentro di
noi.»
S., 12 anni e mezzo
124. Un’altra ricerca
“Business e gaming” per SCEI nel 2009-2010
Ambito d’indagine vastissimo, ma focus sui
consumi culturali dei videogiocatori
Metodologia. Censimento online, analisi del
contenuto, websurvey, focus online e offline,
interviste in profondità
Videogiocatori raggiunti dalla survey 12199
8.829 questionari completi e validi
125. Media + Generations – Milano, 12 settembre 2009
L’età dei rispondenti
Fonte: CORIS 2010
126. Media + Generations – Milano, 12 settembre 2009
Frequenza d’uso dei videogiochi
Fonte: CORIS 2010
130. Il 64% degli intervistati sono lettori abituali di giornali
Il 30,7% legge uno o due libri in tre mesi e il 19,7% uno o
più al mese
Vanno al cinema più volte al mese nel 38,3% dei casi e una
volta al mese, nel 33,7%.
Il 56,2% frequenta musei e mostre una o due volte ogni tre
mesi e il 42,3% segue concerti con la stessa frequenza.
Anche le attività sportive sono piuttosto diffuse: il 20%
circa del campione pratica sport tutti i giorni o quasi e il
36,6% una o più volte a settimana
Fonte: CORIS 2010
Videogiocatori outdoor
131. Mancanza di risorse
Fasce d’età ignorate
Focus sulla “devianza”
Ricerche poco coordinate
Bisogno di una riflessione sulla
metodologia
Per concludere