A talk given as part of a course in Securitisation of Development at the Institute of Social Studies, The Hague. You are welcome to use this, share it and I hope you find it a useful summary. Since this is part of a larger course, it needs to be supplemented by readings, not all of which are included in the links given.
Liceo Scientifico “G. Vailati”
Attività di approfondimento
nell'ambito del corso di Filosofia
della Prof.ssa P. Nunnari
Anno Scolastico : 2010/2011
Classe : 3° C
Le slide e gli approfondimenti sono a cura di F. M. Pepe e F. Pianigiani
A talk given as part of a course in Securitisation of Development at the Institute of Social Studies, The Hague. You are welcome to use this, share it and I hope you find it a useful summary. Since this is part of a larger course, it needs to be supplemented by readings, not all of which are included in the links given.
Liceo Scientifico “G. Vailati”
Attività di approfondimento
nell'ambito del corso di Filosofia
della Prof.ssa P. Nunnari
Anno Scolastico : 2010/2011
Classe : 3° C
Le slide e gli approfondimenti sono a cura di F. M. Pepe e F. Pianigiani
Qual è l'esperienza della formazione eLearning per un neoassunto? E per chi è inserito nella medesima azienda da anni? Come cambia la predisposizione dell'utente che deve svolgere un corso eLearning di formazione mandatoria rispetto ad un corso scelto e progettato insieme al proprio superiore?
Per rispondere a queste domande, importante è apprendere i fondamenti del microlearning e rimanere aggiornati sui nuovi strumenti per la produzione in autonomia di contenuti multimediali. In linea con i trend sull'autoproduzione per l'apprendimento, nasce skilla learningCards: un format per la formazione e un tool per la creazione di contenuti.
Spunti per ottimizzare tempi, modi e spazi della formazione, arricchendo e aggiornando continuamente contenuti in completa autonomia.
CONTENUTI:
- Microlearning: spunti di metodo
- LearningCards: l’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
- Consigli e linee guida per l’autoproduzione
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/LZetupcAwdc
Qual è l'esperienza della formazione eLearning per un neoassunto? E per chi è inserito nella medesima azienda da anni? Come cambia la predisposizione dell'utente che deve svolgere un corso eLearning di formazione mandatoria rispetto ad un corso scelto e progettato insieme al proprio superiore?
Per rispondere a queste domande, importante è apprendere i fondamenti del microlearning e rimanere aggiornati sui nuovi strumenti per la produzione in autonomia di contenuti multimediali. In linea con i trend sull'autoproduzione per l'apprendimento, nasce skilla learningCards: un format per la formazione e un tool per la creazione di contenuti.
Spunti per ottimizzare tempi, modi e spazi della formazione, arricchendo e aggiornando continuamente contenuti in completa autonomia.
CONTENUTI:
- Microlearning: spunti di metodo
- LearningCards: l’esperienza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
- Consigli e linee guida per l’autoproduzione
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/LZetupcAwdc
Quello che i giornalisti possono imparare dal metodo scientificoNico Pitrelli, Ph.D
La mia lezione di apertura alla scuola estiva di data journalism alla Sissa del 17 settembre 2014. Lo scopo dell'intervento era mostrare come e perché la scienza può aiutare il giornalismo a diventare più credibile in un momento di crisi di identità della professione. Una strada concreta possibile è il data journalism.
Mario Tedeschini Lalli giornalismo offshore #digit19 Pin 15 marzoMarco Renzi
presentazione dell'intervento su giornalismo offshore del giornalista Mario Tedeschini Lalli al panel di #digit19 dal titolo Off shore journalism toolkit
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
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MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
La sfera pubblica online: nuovi processi, nuovi attori e nuovi spazi per la partecipazione al dibattito pubblico sulla cosa pubblica
Docente: Alessio Cornia
Corso di Teorie e Tecniche dei Nuovi Media
Università di Perugia
Nuovi scenari della comunicazione pubblica. Proposte per una nuova narrazione...Pierluigi De Rosa
La comunicazione pubblica a 16 anni dalla legge 150/2000. Rappresentazione mediatica della PA, contesto esterno e interno; strategie e strumenti per applicare alla comunicazione pubblica alcune forme di giornalismo emergente, dal constructive journalism alle positive news. Seminario presso il corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa - Università di Bologna, 3 marzo 2016
2. Che cos'è un'inchiesta?
“Un'inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare
alla luce i fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e
nella loro durezza. Il buon giornalista sa che i fatti non
sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa
custode nell'interesse dell'opinione pubblica”.
Giuseppe D'Avanzo
3. L'inchiesta
Reporter detective e non semplici cronisti
Tenta di scoprire e ricostruire i fatti
E' un'indagine approfondita
Si basa su tre punti: causa, antecedenti e
possibili conseguenze
Richiede tempo ed è un lavoro di gruppo
4. Cronista
Racconta la notizia
del giorno
La notizia è il fatto in
sé
Utilizza fonti e
comunicati ufficiali
Reporter
Porta sotto la luce dei
riflettori fatti ignoti o
che qualcuno vuole
nascondere
La notizia è ciò che
sta dietro o oltre il
fatto
Scava in profondità
oltre le verità formali
5. Le regole dell'inchiesta
Tratta a fondo un argomento
L'argomento è di pubblico interesse
E' un processo, e non un evento
Deve essere originale
Deve produrre nuove informazioni o spiegare
fatti già accaduti
Ha bisogno di molte fonti
Necessità di tempo, risorse e lavoro in team
6. Fare un'inchiesta: da dove partire?
Le quattro domande dell'inchiesta
1) Chi è responsabile per questo
malfunzionamento?
2) Come è stato prodotto?
3) Quali sono le conseguenze?
4) Cosa può essere fatto?
Gli strumenti: fonti, documenti, interviste e Car
7. Fare un'inchiesta: le fonti
Fonti chiuse
Off the record
Fonti aperte
Interviste
Deep background
Documenti (primari o
secondari), archivi,
libri, articoli di
giornale
Banche dati e fonti
open source
Comunicati stampa
Background
On the record
Il rapporto si costruisce
nel tempo e si basa
sulla fiducia
8. Computer assisted reporting
Andrea Cairola:
“Il Car è l'uso di tecnologie e software per la
ricerca e verifica delle informazioni on line sulla
rete e l'analisi informatica di archivi dati offline”.
Un esempio di inchiesta:
Stephen Gray e l'indagine sui flight logs
9. In Italia si fanno poche
inchieste?
Oppure le inchieste
contano poco?
10. L'inchiesta in Italia
1950: Tommaso Besozzi
indaga sulla morte del
bandito Salvatore Giuliano.
“L'Europeo mette a nudo
le nudità dello Stato”
(Enrico Mannucci)
11. 1969: all'indomani della strage di
Piazza Fontana viene pubblicata
La strage di Stato.
“Il volume è considerato la
bibbia della controinformazione”
(Massimo Veneziani)
12. 1976: l'affaire Lockheed provoca
le dimissioni del Presidente
Giovanni Leone.
1980: le inchieste sulla strage di
Ustica, lo schianto aereo che il
27 giugno 1980 costò la vita a 81
persone.
1990: lo scandalo Gladio rivela la presenza in
Italia di una rete anticomunista.
13. Le nuove forme dell'inchiesta
Saggistica
Infotainment
Webdocumentari
Crowdfunding
Approfondimento tv
14. L'inchiesta in tv: Report
1997: nasce Professione Reporter
Giornalisti freelance
Assenza di troupe
Argomenti economici
Supervisione di Milena Gabanelli
Mai perso un processo per diffamazione
15. L'inchiesta in tv: Infotainment
“L’informazione televisiva è
morta: cede il passo
all’infotainment, cioè a chi
racconta storie grazie a
una ibridazione nefasta tra
informazione e gossip”.
Carlo Freccero
16. Striscia la notizia e Le Iene
Denuncia e intrattenimento
Inviati folkloristici
Espressività accentuata
Notizie segnalate dai cittadini
Uso di telecamere nascoste
Servizi rapidi e veloci
Pubblico giovane
“Quando non è intrattenimento, la
formula giornalistica de Le Iene è
vincente”. A. Cairola
17. L'inside journalism: Fabrizio Gatti
reporter protagonista
della storia che racconta
uso del camuffamento
racconto e narrazione in
prima persona (inside
story)
Gatti F., 2005, Io clandestino a Lampedusa
18. Tecniche dell'inside story
“Non in tutte le occasioni è necessario lavorare sotto
copertura. A Lampedusa non c'era alternativa, dato
che nei Cpt è impossibile entrare per i giornalisti, e
siccome questa non è altro che censura, l'unica
possibilità che avevamo era raggirarla”
Fabrizio Gatti
Parte istruttoria (sopralluogo, studio delle
mappe,analisi di archivi e documenti)
Parte operativa (camuffamento e cambio d'identità.
Tecniche di memorizzazione di ciò che accade)
19. L'inchiesta sul web
Internet nuovo luogo del giornalismo
investigativo
Webdocumentari, inchieste interattive,
gamification
Feedback immediato degli utenti, nessun limite
di spazio
Abbattimento dei costi dell'indagine
Crowdfunding, inchieste finanziate
Esempio: Re, Le Inchieste di Repubblica
20. Il webdocumentario
Nuova forma dell'inchiesta su Internet, adatto ad
indagini giornalistiche complesse e articolate:
Multimedialità
Non linearità
Interattività
Video: Come nasce un webdocumentario
21. Come è fatto un webdoc
Reportage scritto
Videointerviste ai protagonisti
Grafici e tabelle
Mappe
Galleria fotografica
Analisi dei contesti
Esempio: Lampedusa frontiera d'Europa
22. Il crowdfunding
Inchieste finanziate dai lettori
Argomenti sociali e locali
Pro Publica, Spotus, Pubblico Bene
In Italia perché non funziona?
Mancanza di etica pubblica
Lettori maldisposti al pagamento
dell'informazione
23. I pericoli dell'inchiesta
Censura da parte degli editori impuri
Mancati introiti della pubblicità
Querele per diffamazionie richieste di
risarcimento danni
Minacce e intimidazioni
Dal 2006 ad oggi sono 1.578 i giornalisti
minacciati in Italia secondo i dati
dell'Osservatorio Ossigeno per l'Informazione
24. “Le soft news piacciono agli editori perché non
portano querele, non hanno costi elevati, e
conquistano facilmente l'attenzione dei lettori.
L'inchiesta giornalistica trova sempre meno
spazio, diventando un prodotto di nicchia. Ma è
un prodotto che nel giornalismo italiano ancora
è presente. Anche se per molti giornali è
diventato un bene di lusso”.
dal libro Dentro l'inchiesta