SLA N.C.I.O. La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni evolute. Lo studio è stato realizzato dall’Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD, con la collaborazione di FIASO ed AISLA, per sviluppare una conoscenza diretta e approfondita delle attuali procedure di diagnosi e cura delle persone con SLA in due realtà Regionali: Lombardia e Veneto.
Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilitàISTUD Business School
I risultati dello studio “Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilità” realizzato dall’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD per la Fondazione italiana continenza. Lo studio è nato con l'obiettivo di conoscere e valutare l’incontinenza urinaria sotto il profilo dell’impatto socio-economico sulle persone affette da tale patologia, sui loro familiari e su chi se ne occupa.
SLA N.C.I.O. La malattia SLA: Network delle Cure In Organizzazioni evolute. Lo studio è stato realizzato dall’Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD, con la collaborazione di FIASO ed AISLA, per sviluppare una conoscenza diretta e approfondita delle attuali procedure di diagnosi e cura delle persone con SLA in due realtà Regionali: Lombardia e Veneto.
Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilitàISTUD Business School
I risultati dello studio “Gestione dell’Incontinenza nell’anziano: appropriatezza e sostenibilità” realizzato dall’Area Sanità e Salute di Fondazione ISTUD per la Fondazione italiana continenza. Lo studio è nato con l'obiettivo di conoscere e valutare l’incontinenza urinaria sotto il profilo dell’impatto socio-economico sulle persone affette da tale patologia, sui loro familiari e su chi se ne occupa.
Musicoterapia - Nuovi Orrizonti di una antica praticaAgnese Cremaschi
Nella Musicoterapia il suono e la musica sono il sussidio interattivo mediante il quale
si crea una relazione terapeutica tra l’operatore e il cliente.
In questo caso la musica, che è il veicolo di cura.
Presentazione dei principi alla base del laboratorio di teatro terapia per ragazzi autistici (Associazione Pianeta Autismo - AVELLINO). Team di Lavoro:
Carmen Guarino
Fania Gimmelli
Paolo Capozzo
Maurizio Picariello
Le attività proposte hanno la finalità di offrire agli alunni la possibilità di conoscere un linguaggio universale che coinvolge la persona in modo completo (sensorialità, emotività, intelletto, creatività..) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso di responsabilità; migliorare il modo di ascoltare e il controllo del proprio modo di operare, anche in relazione agli altri.
Università Di Salerno Presentazione Tesi Gaetano Costaguest777bcf
Presentazione della Tesi di Laurea in Informatica "Editoria Online e Nuovi Media: un'Esperienza Lavorativa sull'Utilizzo delle Tecnologie Web 2.0" a cura di Gaetano Costa
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CURA DA ATTIVARE NEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE PER I DISTURBI SCHIZOFRENICI, I DISTURBI DELL’UMORE E I DISTURBI GRAVI DI PERSONALITÀ
Musicoterapia - Nuovi Orrizonti di una antica praticaAgnese Cremaschi
Nella Musicoterapia il suono e la musica sono il sussidio interattivo mediante il quale
si crea una relazione terapeutica tra l’operatore e il cliente.
In questo caso la musica, che è il veicolo di cura.
Presentazione dei principi alla base del laboratorio di teatro terapia per ragazzi autistici (Associazione Pianeta Autismo - AVELLINO). Team di Lavoro:
Carmen Guarino
Fania Gimmelli
Paolo Capozzo
Maurizio Picariello
Le attività proposte hanno la finalità di offrire agli alunni la possibilità di conoscere un linguaggio universale che coinvolge la persona in modo completo (sensorialità, emotività, intelletto, creatività..) e che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione, concentrazione, memoria, impegno personale, senso di responsabilità; migliorare il modo di ascoltare e il controllo del proprio modo di operare, anche in relazione agli altri.
Università Di Salerno Presentazione Tesi Gaetano Costaguest777bcf
Presentazione della Tesi di Laurea in Informatica "Editoria Online e Nuovi Media: un'Esperienza Lavorativa sull'Utilizzo delle Tecnologie Web 2.0" a cura di Gaetano Costa
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CURA DA ATTIVARE NEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE PER I DISTURBI SCHIZOFRENICI, I DISTURBI DELL’UMORE E I DISTURBI GRAVI DI PERSONALITÀ
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...Wega Formazione
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radioterapia: casistica clinica del Centro Ospedaliero di Medicina Integrata di Pitigliano - Dott. Franco Cracolici, R.Pulcri, S. Bernardini, R. Ferreri, M.Rinaldi, C.Lucenti
1. Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Musicologia
e Beni Culturali
Laura Gamba
Musicoterapista
Azienda Ospedaliera di Cremona
La musicoterapia è una terapia?
laura.gamba.musicoterapia@gmail.com
2. La Musicoterapia non è una terapia
• In Italia la Musicoterapia non è ancora
riconosciuta come disciplina scientifica e il
profilo professionale del Musicoterapista
non è ancora definito e previsto nel ruolo
sanitario.
• Anche se alcuni musicoterapisti riescono
ad inserirsi nelle strutture sanitarie con la
propria professionalità, di fatto per il SSN
la MT non esiste.
3. Diventare musicoterapisti
• in Italia non è previsto un corso di studi
universitario per diventare musicoterapisti;
non c’è una laurea in musicoterapia
• ci sono invece molte scuole e molti modelli
formativi
• iniziano ad essere numerosi corsi e
master in musicoterapia all’interno di
percorsi formativi inerenti professioni
riconosciute e codificate
4. Formazione in musicoterapia
• nessuno dei titoli in musicoterapia ha un
reale valore legale
• il riconoscimento della scuola e del corso
non è il riconoscimento del profilo
professionale
• i master in MT sono rivolti principalmente
a professionisti già accreditati nel ruolo
sanitario
5. Formazione in musicoterapia
• scuole di MT > strutture
sanitarie in cui la MT è
presente in modo istituzionale
• professori di MT >
professionisti della MT attivi
sul campo
6. Obiettivi da raggiungere
• Dimostrare il valore scientifico e l’efficacia
degli interventi di musicoterapia, nei vari
ambiti di applicazione
• Ottenere il riconoscimento del profilo
professionale all’interno del ruolo sanitario
e definire un percorso di studi
universitario: facoltà di medicina e
chirurgia - corsi di laurea professioni
sanitarie della riabilitazione L/SNT2
7. La Musicoterapia è una terapia
• Malgrado il vuoto legislativo di fatto sono
presenti in Italia diverse realtà in cui la
Musicoterapia viene applicata in contesti di cura
e di riabilitazione
• Le realtà in cui è presente la Musicoterapia in
modo strutturato e regolare sono il risultato della
competenza e della serietà professionale, degli
sforzi, del coraggio e della tenacia dei singoli
operatori, oltre che della sensibilità e della
lungimiranza dei dirigenti
8. Musicoterapia nel DSM
dipartimento di salute mentale
• Area Riabilitativa: centro diurno CD, centro
riabilitativo ad alta assistenza CRA,
comunità protetta CPA
• Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
• Servizio Territoriale di Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza
9. Musicoterapia
nella riabilitazione psichiatrica
• Da alcuni anni nella unità operativa di
psichiatria dell’azienda ospedaliera di
Cremona vengono portati avanti
interventi riabilitativi strutturati e
specifici, basati sull’evidenza
• tra questi è compresa anche la
musicoterapia.
10. Misurare in psichiatria
• Per anni la psichiatria ha considerato non
misurabile l’oggetto del proprio intervento,
anzi quasi blasfemo il solo pensare di
poter misurare pensieri, sentimenti ed
emozioni
• Ma se i fenomeni psichiatrici non sono
misurabili come può la psichiatria avere
dignità scientifica e come può provare la
sua efficacia?
11. Misurare in musicoterapia
• È necessario costruire progetti di
ricerca finalizzati alla dimostrazione
dell’efficacia dell’intervento di
musicoterapia e alla quantificazione
dei risultati ottenuti
• Utilizzo di strumenti codificati e
messa a punto di specifici strumenti
di osservazione e valutazione
12. MT in psichiatria – studi clinici
• 2005 trattamento dei disturbi d’ansia,
somatoformi e dei quadri misti ansioso
depressivi – 8 pz
• 2006 riabilitazione cognitiva nella schizofrenia –
67 pz
• 2007 MT nel trattamento di pazienti schizofrenici
– studio osservazionale 65 pz
• 2009 MT nel trattamento di pazienti schizofrenici
– studio osservazionale retrospettivo 39 pz
• 2011-2012 MT nel trattamento di pazienti
psicotici cronici – studio multicentrico 64 pz
13. Scopo dello studio
valutare nella pratica clinica l’efficacia
di trattamenti musicoterapici in
aggiunta al trattamento standard sulla
condizione clinica globale del
paziente, sulla sintomatologia
psicotica e in particolare sui sintomi
negativi, sul funzionamento
complessivo e sulla qualità della vita.
14. Valutare e misurare l’efficacia
• Scale validate e abitualmente usate in
psichiatria per valutare il funzionamento
globale, per verificare la gravità dei sintomi
caratteristici della psicosi e in particolare i
sintomi negativi
• Strumenti di osservazione e valutazione
specifici per l’intervento musicoterapico
15. Studio multicentrico
• Area Riabilitativa Unità Operativa di
Psichiatria Azienda Ospedaliera Cremona.
Psichiatra Roberto Poli, Mtp Laura Gamba
• Centro Diurno Riabilitativo di Campodarsego
AULSS 15 Alta Padovana Cittadella e
Camposanpiero. Psichiatra Gabriella
Bonifaci, Mtp Simonetta Benetton,
Tirocinanti Mtp Cristina Zoppo e Valentina
Cavazzana
• Centro Diurno “Il Sentiero“ Ascoli Piceno
Dipartimento di Salute Mentale ASUR zona
territoriale 13. Responsabile medico Enrico
Iommetti, Psicologa Lorena Mancini, Mtp
Sandra Masci
16. Durata dello studio
• Lo studio ha interessato un arco temporale
di 6 mesi
• Sono state applicate le valutazioni
testistiche prima dell’inizio dell’attività di
musicoterapia e al termine della stessa,
dopo 6 mesi
T0 prima valutazione
T6 seconda e ultima valutazione
17. Modalità di reclutamento
I pazienti coinvolti nello studio sono stati reclutati
all’interno di strutture riabilitative e territoriali,
residenziali semiresidenziali.
• Sono stati applicati i seguenti criteri:
criteri di inclusione:
pazienti con diagnosi di schizofrenia
secondo i criteri del DSM-IV-TR,
età 18/65 anni
criteri di esclusione:
comorbilità con uso di sostanze,
pazienti in fase psicotica acuta.
18. Formazione dei gruppi
• Sono stati reclutati per lo studio 64
pazienti afferenti le strutture riabilitative e
territoriali.
• Nel gruppo sperimentale sono stati inseriti
i pazienti che avrebbero seguito l’attività di
musicoterapia in aggiunta alla terapia
standard, nel gruppo di controllo sono stati
inseriti i pazienti che avrebbero seguito
solo la terapia standard
Gruppo sperimentale: 40 pazienti
Gruppo di controllo: 24 pazienti
19. Il gruppo dei pazienti
• Ci sono stati 2 drop out (un paziente
dimesso e uno ricoverato in medicina).
• Il gruppo sperimentale risulta pertanto
formato da 62 pazienti, di cui 28 afferenti
le strutture di Padova, 12 afferenti le
strutture di Ascoli Piceno e 22 afferenti le
strutture di Cremona
• I gruppi erano omogenei per diagnosi
20. Dati sociodemografici
• Il gruppo era formato da
46 maschi (75%)
16 femmine (25%)
• I pazienti erano di età
compresa tra i 26 e i 70 anni
• Età media 46.16 ds 10.4
21. Dati sociodemografici
• Gruppo sperimentale
Età media 48.38 (9.8 sd)
range 31-70 Maschi/femmine
• Gruppo controllo
Età media 42.75 (10.5 sd)
range 26-65 Maschi/femmine
22. Metodo
• Per un periodo di 6 mesi i pazienti del gruppo
sperimentale hanno frequentato
settimanalmente e regolarmente l’attività di
musicoterapia
• A Cremona e ad Ascoli Piceno i pazienti hanno
seguito una seduta settimanale della durata di
un’ora circa di musicoterapia attiva ed una di
musicoterapia recettiva, a Padova i pazienti
hanno seguito una seduta settimanale di
musicoterapia attiva e recettiva della durata di
un’ora e mezza circa
• In ognuna delle strutture il setting si è mantenuto
costante (conduttore, luogo e tempi delle
sedute, proposte di attività)
23. L’attività di musicoterapia
• Dialogo sonoro e improvvisazione
di gruppo, con il libero utilizzo di
strumenti musicali e della voce
• Ascolto di brani musicali proposti
dalla musicoterapista e dagli
stessi pazienti, verbalizzazione e
condivisione dei vissuti
24. Scale di Valutazione
Sono state utilizzate le seguenti scale:
clinical global impression scale (CGI-S)
positive and negative sindrome scale
(PANSS)
scala di valutazione del funzionamento
globale (VGF - GAF)
Somministrate a T0 e a T6 da un valutatore
esterno
30. Conclusioni
• L’analisi dei risultati ottenuti ha consentito
di riscontrare miglioramenti statisticamente
significativi riguardo:
–la condizione clinica globale del
paziente
–la sintomatologia psicotica, in
particolare i sintomi negativi
–il funzionamento complessivo
–la qualità della vita.
31. Prospettive future
• I risultati incoraggianti ci invitano a
proseguire la ricerca e la pratica clinica in
questa direzione in funzione, oltre che di
un maggiore benessere nei pazienti,
anche di una validazione dell’efficacia
della musicoterapia nel trattamento di
gravi disturbi psichiatrici.
32. Studio clinico - 2005
Studio clinico di tipo osservazionale proposto dall’U.O. di
Psichiatria di Cremona e approvato dalla Direzione
Generale Sanità della Regione Lombardia, all’interno del
“Programma quadriennale di collaborazione con l’OMS
sulla valutazione e sull’utilizzo della medicina
complementare, in attuazione del PSSR 2002 – 2004”.
Musicoterapia come trattamento
add-on nei disturbi d’ansia, nei
disturbi somatoformi e nei quadri
misti ansioso-depressivi
33. Metodologia dello studio clinico
• Sono stati coinvolti 8 pazienti con diagnosi di
disturbo d’ansia (ICD10)
• Visita psichiatrica prima dell’inizio
• I pazienti coinvolti stavano già assumendo
terapia psicofarmacologica da almeno 6 mesi; la
terapia non è stata modificata durante lo studio
• Rating Scales somministrate da valutatore
esterno (non coinvolto nella conduzione del
gruppo)
• 17 sedute di MT della durata di 90’ ciascuna
• Tecniche utilizzate: ascolto e improvvisazione
34. Rating scales
• T0 sono state somministrate dallo
psichiatra due scale validate:
Anxiety Status Inventory (ASI) per la
valutazione quantitativa dei sintomi ansiosi
Hamilton Rating Scale for Depression
(HAM-D) nella versione a 21 item per la
valutazione quantitativa dei sintomi
depressivi
• T1 le stesse scale sono state
somministrate dallo psichiatra al termine
del ciclo di trattamento in musicoterapia
35. Strumenti di valutazione
musicoterapici
• è stata utilizzata all’inizio, a metà e alla fine
del trattamento una griglia di osservazione
predisposta dalla Musicoterapista.
• In occasione della prima seduta sono state
distribuite ad ogni partecipante due schede
informative da compilare, utili per
comprendere l’approccio nei confronti della
musica – dell’esperienza dell’ascolto in
particolare – e le aspettative riguardo il
trattamento che stava per iniziare
36. Risultati sui sintomi depressivi
• Al tempo T0 tutti i soggetti presentavano
alla scala di valutazione HAM-D una
condizione di depressione lieve o
moderata (HAM-D > 8 con punteggio
medio pari a 10.6).
• Al tempo T1 vi è stata una remissione del
quadro depressivo (ossia HAM-D < 7) di 5
pazienti su 6 (p< 0.05) e una riduzione del
punteggio medio della HAM-D del 50%
rispetto al punteggio iniziale.
37. Risultati sui sintomi ansiosi
• T0: alla scala ASI 5 pazienti su 6
presentavano valori al di sopra della soglia
considerata patologica (ASI > 45).
• T1: tutti i pazienti hanno ottenuto un
punteggio al di sotto della soglia con una
riduzione media di oltre 14 punti rispetto
alla media iniziale. In termini percentuali vi
è stata una riduzione del punteggio medio
alla ASI di oltre il 30 %.
38. Regione Lombardia - Decreto Direzione Generale Sanità n° 11274 del 18/7/05
Identificativo atto n° 798
Approvazione studi osservazionali presentati da enti pubblici e/o privati, da
professionisti singoli e associati e da società scientifiche, promossi con la DGR
VII/13235 del 9/6/03 per la valutazione e l’utilizzo della medicina
complementare in attuazione del PSSR 2002/2004
• Codice 31
• Titolo L’applicazione della MUSICOTERAPIA
nei disturbi d'ansia, nei disturbi somatoformi e nei
quadri misti ansioso depressivi.
• Struttura AO CREMONA viale Concordia, 1 26100 Cremona
• Responsabile Poli Roberto
• Settore di
applicazione Psichiatria
• Metodo
• di cura ALTRO
• Esito APPROVATO
39. Musicoterapia in SPDC
• Non solo in ambito riabilitativo ma anche
in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e
Cura è possibile offrire ai pazienti
ricoverati un’opportunità espressiva
finalizzata a stimolare, riattivare e
veicolare la comunicazione a partire dal
contesto non verbale.
• Poche esperienze strutturate di MT in
reparto, molto più diffuse le esperienze in
riabilitazione
40. MT in SPDC: le attività
• Frequente ricambio dei pazienti (degenza media
una settimana)
• Piccolo gruppo
• Partecipare all’attività consente di uscire dal
reparto
• Esercizi di respirazione con movimenti lenti e
consapevoli, attenzione al corpo, calmare la
mente, concentrazione
• Ascolto di sequenze di brani e verbalizzazione
delle proprie sensazioni, immagini, impressioni;
condivisione nel gruppo
41. musicoterapia in psichiatria
• “Case – series: la Musicoterapia come trattamento add-on nei
disturbi d’ansia, nei disturbi somatoformi e nei quadri misti ansioso –
depressivi” in “Psichiatria oggi” anno XX, n° 1-2 giugno-dicembre
2007 p. 27-29.
• “Attività di Musicoterapia nella riabilitazione psichiatrica” in “Musica
et Terapia - quaderni italiani di Musicoterapia” (n°. 17, p. 49 – 55)
• “Il metodo STAM nella psicosi: il contributo della ricerca” in “Musica
e Terapia” (n° 20 p. 10 – 15)
• “La misurazione degli esiti nel trattamento musicoterapico” in Rivista
“Musica e Terapia” (n° 20 p. 32 – 35)
• “Musicoterapia nella riabilitazione cognitiva del paziente
schizofrenico. Studio multicentrico randomizzato controllato in
singolo cieco di applicazione del protocollo STAM (Sound Training
Attention and Memory) in “Giornale italiano di psicopatologia”,
Volume 15 dicembre 2009
• “La musicoterapia nei disturbi psichiatrici” p. 146 – 158 all’interno
del volume “Le cure musicali – applicazioni musicoterapiche in
ambito psichiatrico” a cura di G. Manarolo Edizioni Cosmopolis,
Torino, 2012
42. MT in neuropsichiatria
dell’infanzia e dell’adolescenza
• Invio da parte del neuropsichiatra
• Confronto con le altre figure presenti
all’interno dell’équipe per la definizione del
progetto riabilitativo
• Osservazione e valutazione
• Cicli di trattamento
• Incontri di sintesi e verifica
43. La valutazione in musicoterapia
• Può contribuire alla definizione del profilo
diagnostico
• Offre un particolare punto di vista
nell’osservazione complessiva del
bambino e del ragazzo
• Contribuisce a definire o ridefinire gli
obiettivi del progetto riabilitativo
• Tratteggia un profilo evolutivo del bambino
e del ragazzo dal punto di vista mtp
44. Osservazione in MT
• Cosa si osserva in musicoterapia?
• Quali criticità nello sviluppo si osservano?
• Quali competenze si stimolano e si
rinforzano?
• Quali cambiamenti si riscontrano durante il
trattamento?
• In quali ambiti dello sviluppo può
intervenire la MT?
45. Osservare e valutare
in musicoterapia
Proposta
di uno strumento operativo
sperimentale.
Possibile pensare ad una
validazione e taratura?
46. Il trattamento
• Paralisi cerebrale infantile
• Sindrome di Rett
• Autismo
• Ritardo mentale
• Ritardo di linguaggio
• Disturbo del linguaggio
• Disturbi dell’apprendimento
• ADHD
47. Protocollo STAM
• Ceccato E., Caneva P., Lamonaca D. Music
Therapy and cognitive rehabilitation with
schizophrenia: a controlled study. In Music
Therapy Today, vol. VI, Issue 4, November 2005,
Music Therapy World net, pp. 810 – 824
• Ceccato E., Lamonaca D., Caneva P., Gamba L.,
Poli R., Agrimi E. Musicoterapia nella riabilitazione
cognitiva del paziente schizofrenico. Studio
multicentrico randomizzato controllato in singolo
cieco di applicazione del protocollo STAM (Sound
Trainig Attention and Memory) A Multicentre study
to test the effectiveness of the STAM (Sound
Training Attention and Memory) protocol in the
rehabilitation of patients with schizophrenia: a single
blind, randomized control trial in Giornale italiano di
psicopatologia. Vol 15, dec. 2009. Issue 4
48. STAM e disturbi dell’attenzione
• Il protocollo STAM è già stato
utilizzato con risultati interessanti
con pazienti adulti psicotici per
migliorare attenzione e memoria
• Si sta adattando e perfezionando
il protocollo per utilizzarlo con
bambini e ragazzi con disturbo
dell’attenzione
51. La Musicoterapia
nella Malattia di Parkinson
• Insieme ad altri interventi
complementari ed integrativi la
Musicoterapia contribuisce alla
riabilitazione dei disturbi motori.
• La Musicoterapia aiuta ad
intervenire anche sugli aspetti
cognitivi, psichici ed emozionali
implicati nella malattia.
52. Ritmo e Movimento
• Fin dal suo esordio la malattia di
Parkinson si manifesta in un disordine del
ritmo con conseguenti compromissioni del
movimento.
• Il ritmo è un elemento fondamentale della
musica e lavorando con esso è possibile
intervenire sul disturbo del movimento.
• L’intervento di Musicoterapia può avere un
effetto sulla plasticità della corteccia
motoria.
53. ASCOLTARE – SENTIRE
ESPRIMERE – COMUNICARE
CONDIVIDERE
• L’intervento musicoterapico
agisce sulla sfera emotiva
è centrato sulla consapevolezza
è finalizzato all’apertura e riattivazione di
canali di comunicazione
• La tecnica musicoterapica si basa
sull’ascolto di sé e dell’altro
sul dialogo sonoro
sull’empatia
sulla sintonizzazione affettiva
54. L’esperienza con l’Associazione
“La Tartaruga” di Cremona
• 2009/2010: 10 partecipanti, 10 incontri
settimanali di 90’
• 2011/2012: 14 partecipanti, 20 incontri
• 2012/2013: 15 partecipanti, 20 incontri
• valutazione all’inizio e alla fine del
trattamento con la scala PQD39
(Parkinson’s Disease Quality of Life
Questionnaire)
• utilizzo della scala UPDRS – parte III
55. L’attività
• Consapevolezza del corpo, del
respiro, del movimento, della voce.
• Movimento su musica.
• Utilizzo degli strumenti musicali.
• Dialogo sonoro e improvvisazione.
• Terapia del suono: esperienza con
la poltrona sonora.
56. Valutazione
dei risultati del trattamento
• Parkinson’s Disease Quality of Life Questionnaire
PDQ39
39 items suddivisi in 8 domini:
oMotilità
oAttività quotidiane
oBenessere emotivo
oStigma sociale
oSupporto sociale
oFunzionamento cognitivo
oComunicazione
oDolore
57. La valutazione viene fatta all’inizio e al
termine del trattamento.
Si sono riscontrati miglioramenti
relativamente a:
•grado di depressione
•umore
•grado di indipendenza funzionale
58.
59. • L’incremento dell’8% nelle risposte
“mai” può essere interpretato come
un positivo effetto del trattamento di
Musicoterapia.
• La diminuzione del 6% delle risposte
“sempre” può a sua volta essere
interpretata come un indice di
miglioramento della qualità della vita.
60. • L’esiguità del gruppo e la brevità del
trattamento non ci permettono di
generalizzare i risultati e di valutare la
permanenza degli effetti nel tempo.
• I risultati ottenuti e il riscontro avuto da
parte dei partecipanti nel corso
dell’esperienza ci incoraggiano a
proseguire nella messa a punto e nella
verifica di un protocollo di intervento
musicoterapico rivolto a persone con
malattia di Parkinson.
61. Musicoterapia
nelle cure palliative
• “Un’esperienza di Musicoterapia presso
l’Hospice dell’Azienda Ospedaliera di Cremona”
“Musica et Terapia. Quaderni italiani di
Musicoterapia” (n. 14, p. 41 – 46).
• “Musicoterapia nelle cure palliative: l’esperienza
dell’Hospice di Cremona” “Musica e Terapia” (n°
19 p. 39 – 44)
62. VIDEO
• Video “Progetto Musicoterapia Hospice di Cremona”
realizzato nel 2008 dalla Associazione Liberitutti in
collaborazione con ACCD (Associazione Cremonese
Cura del Dolore)
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=get
it&id=8463
• Video “Musicoterapia in Hospice” realizzato nel 2011 da
Diego Monfredini, presentato al XVIII Congresso
Internazionale di Cure Palliative e vincitore del Premio
Ventafridda
http://www.youtube.com/watch?v=sGyrY4nttF8
63. Grazie per l’attenzione
per contatti:
laura.gamba.musicoterapia@gmail.com
l.gamba@ospedale.cremona.it
0372 405960 0372 31409
347 2638332