Incontro Il lungo ‘68 dell’arte
Dialogo tra Laurana Lajolo, Fortunato D’Amico e Roberto Villa
Giovedì 21 giugno 2018 Ore 17.30
Polo del ‘900, Sala didattica
Nell’ambito delle attività culturali del Polo del ’900, ISMEL propone una nuova rassegna in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e con il Centro Studi Piero Gobetti, in occasione del 50° Anniversario del 1968.
Prosegue così il filone di riflessione avviato con successo nel 2017 con il ciclo di incontri Lavorare… ad Arte, conversazioni sul tema del lavoro nel contesto artistico-culturale con alcuni protagonisti dell’arte e della cultura contemporanea.
Mettendo a confronto una molteplicità di punti di vista, e in particolare grazie allo sguardo di artisti e protagonisti della scena culturale, ISMEL e il Dipartimento Educazione intendono evidenziare i mutamenti in atto nella società, non soltanto sul piano strutturale ma in rapporto al vissuto delle persone.
1968-2018: a 50 anni di distanza, lo spirito rivoluzionario che ha animato i sogni, le speranze e le lotte del 1968 verrà rievocato e ri-attualizzato nell’incontro con ospiti d’eccezione provenienti dai diversi ambiti artistici: l’Arte esprime infatti l’agenda del cambiamento toccando il sistema di valori, le emozioni profonde, l’idea stessa di armonia che regola l’evoluzione della società
Incontro Il lungo ‘68 dell’arte
Dialogo tra Laurana Lajolo, Fortunato D’Amico e Roberto Villa
Giovedì 21 giugno 2018 Ore 17.30
Polo del ‘900, Sala didattica
Nell’ambito delle attività culturali del Polo del ’900, ISMEL propone una nuova rassegna in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e con il Centro Studi Piero Gobetti, in occasione del 50° Anniversario del 1968.
Prosegue così il filone di riflessione avviato con successo nel 2017 con il ciclo di incontri Lavorare… ad Arte, conversazioni sul tema del lavoro nel contesto artistico-culturale con alcuni protagonisti dell’arte e della cultura contemporanea.
Mettendo a confronto una molteplicità di punti di vista, e in particolare grazie allo sguardo di artisti e protagonisti della scena culturale, ISMEL e il Dipartimento Educazione intendono evidenziare i mutamenti in atto nella società, non soltanto sul piano strutturale ma in rapporto al vissuto delle persone.
1968-2018: a 50 anni di distanza, lo spirito rivoluzionario che ha animato i sogni, le speranze e le lotte del 1968 verrà rievocato e ri-attualizzato nell’incontro con ospiti d’eccezione provenienti dai diversi ambiti artistici: l’Arte esprime infatti l’agenda del cambiamento toccando il sistema di valori, le emozioni profonde, l’idea stessa di armonia che regola l’evoluzione della società
Realizzazione della classe 5a F del Liceo Classico "Cairoli" di Varese, coordinata dai docenti Brochetta e Guerraggio: una panoramica completa del primo conflitto mondiale dal punto di vista storico, artistico e letterario precede la lettura della guerra in funzione della memoria del passato (art. 9 della Costituzione italiana) per ricostruire la propria identità di cittadino in rapporto all'art.11 della Costituzione.
2. Il Futurismo nasce ufficialmente il
20 febbraio 1909 con la
pubblicazione sul quotidiano
francese «Le Figaro» del
«Manifesto del Futurismo» redatto
da Filippo Tommaso Marinetti.
FUTURISMO
F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
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3. Rifiuto di ogni «passatismo» e
tradizionalismo
Esaltazione della potenza della
macchina e delle nuove tecnologie
Sperimentazione di nuovi metodi di
comunicazione capaci di superare i
confini tradizionali
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FUTURISMO
4. I punti centrali del manifesto
sono:
Rifiuto dei valori borghesi;
Culto della modernità;
Esaltazione di ideali eroici,
dell’aggressività, della violenza
e, dal 1914, anche della guerra.
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FUTURISMO
5. Gusto della provocazione;
Rifiuto delle componenti
razionali e soggettive dell’arte;
La celebrazione del vitalismo
di matrice nietzschiana e
dannunziana.
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FUTURISMO
6. Negazione delle forme poetiche
tradizionali
Libere associazioni di immagini e
parole
«Distruzione» della sintassi
Uso del verbo solo all’infinito
Abolizione dell’aggettivo e
dell’avverbio
I Princìpi della poetica
Fututrista
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FUTURISMO
7. Abolizione della punteggiatura
per eliminare ogni forma di pausa
Uso del verso libero e abbandono
della metrica tradizionale
Ricorso ai suoni onomatopeici
Sconvolgimento dell’aspetto
grafico della pagina
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FUTURISMO
8. o Nato nel 1876 ad Alessandria D’Egitto
o Si laurea a Genoa in giurisprudenza
o Nel 1905 si trasferisce a Milano dove fonda
la rivista internazionale «Poesia»
o Nel 1909 pubblicò il «Manifesto del
Futurismo»
o Nel 1911 parte per la Libia come
corrispondente di guerra
o Durante la prima guerra mondiale si
arruolò come volontario
o Sostenne il fascismo
o Muore nel 1944 a Bellagio, sul lago di
Como
8
F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
9. Nel poema Zang Tumb Tumb (1914) Marinetti volle
rappresentare e celebrare, secondo la sua innovativa e
provocatoria poetica, il conflitto Bulgaro-Turco scoppiato
nel 1912 per contrasti etnici e territoriali.
La Bulgaria aveva fatto parte dell’impero ottomano dalla
fine del ‘300 fino al 1878, e nel 1912 i due paesi erano
confinanti.
Zang Tumb Tumb (1914)
FILIPPO TOMMASO MARINETTI
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F R A N C E S C O C O L A N G E L O V D