I climi sul pianeta. Fattori, elementi e classificazione. Per esercitarsi, usare l'Atlante "Marble" (leggere post su La Scuoleria http://scuoleria.blogspot.com/2010/10/geografia-studiare-con-kde-marble.html )
I climi sul pianeta. Fattori, elementi e classificazione. Per esercitarsi, usare l'Atlante "Marble" (leggere post su La Scuoleria http://scuoleria.blogspot.com/2010/10/geografia-studiare-con-kde-marble.html )
Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterraneaCNR-ISMed
"Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterranea"
Giorgio Budillon
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Climate change, socio-economic crises and food (in) security: a Mediterranean in Transition. Conference in memory of Eugenia Ferragina
2018, 17th September
Italian Navy Officer’s Club, Naples Via Cesario Console, 3 bis Naples (Italy)
Institute for Studies on Mediterranean Societies, National Council of Research
www.issm.cnr.it/en/
In questo breve ricerca si cerca di affrontare nel modo più semplice i vari cambiamenti nell'intero ecosistema Artico. Diminuzione dell'Effetto Albedo, scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, innalzamento delle temperature e profonde modifiche nella flora e nella fauna di questa regione del Pianeta. Questi sono solo alcuni dei punti che verranno affrontati.
Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterraneaCNR-ISMed
"Cambiamenti climatici globali e possibili impatti nell’area mediterranea"
Giorgio Budillon
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Direttore Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Climate change, socio-economic crises and food (in) security: a Mediterranean in Transition. Conference in memory of Eugenia Ferragina
2018, 17th September
Italian Navy Officer’s Club, Naples Via Cesario Console, 3 bis Naples (Italy)
Institute for Studies on Mediterranean Societies, National Council of Research
www.issm.cnr.it/en/
In questo breve ricerca si cerca di affrontare nel modo più semplice i vari cambiamenti nell'intero ecosistema Artico. Diminuzione dell'Effetto Albedo, scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, innalzamento delle temperature e profonde modifiche nella flora e nella fauna di questa regione del Pianeta. Questi sono solo alcuni dei punti che verranno affrontati.
Some issues about air-water-soil from the 3rd chapter of Città Tecnologie Ambiente (reference book). Human environmental impact.
Updated April 17 2015.
Modellazione Ecoidrologica della Tundra: Fusione del Permafrost, Termocarsism...pietro richelli
La struttura della vegetazione nella tundra è il frutto dell’interazione di una serie di processi climatici, idrologici ed ecologici connessi con il degrado del permafrost e lo sviluppo di termocarsismo che questo lavoro intende analizzare. Gli scenari di cambiamento climatico prevedono che alle alte latitudini l’innalzamento delle temperature sarà maggiore che altrove. Il permafrost, terreno congelato che caratterizza tali regioni del pianeta, risente del surriscaldamento climatico ed è soggetto ad un generale processo di degrado ed assottigliamento. La fusione del permafrost e il conseguente ispessimento dello strato attivo causano una serie di fenomeni geomorfologici che alterano la topografia e l’idrologia dei terreni in superficie. Il più comune di questi consiste in una serie di superfici irregolari, depressioni e calanchi causati dal cedimento differenziale del terreno e va sotto il nome di termocarsismo. La tundra, bioma caratterizzante le regioni dove è presente il permafrost, risente dei cambiamenti climatici sia direttamente attraverso l’innalzamento della temperatura, sia indirettamente per l’azione su microtopografia del terreno e l’alterazione della distribuzione di acqua e nutrienti. Sono presenti osservazioni in letteratura che documentano mutamenti nella composizione della vegetazione: si tratta spesso di sviluppi della biomassa di muschi e licheni a scapito di quella delle piante vascolari. L’obiettivo di questo lavoro è modellare il complesso sistema descritto sopra focalizzandosi sull’impatto del termocarsismo sull’idrologia del terreno e sul rapporto tra essa e la distribuzione spaziale della vegetazione. Il modello, implementato con NetLogo, è stato poi simulato su un orizzonte temporale di 20 anni e con diversi tassi di degrado del permafrost in linea con quelli previsti dai rapporti dell’IPCC, e poi confrontato qualitativamente con dei dati di vegetazione osservati a Healy, sito dell’Alaska centro- meridionale. Da tale confronto è emerso come solo con velocità di degrado del permafrost ottimistiche dal punto di vista dei cambiamenti climatici (2 cm/anno), si ha una lieve manifestazione del fenomeno termocarsico e una accettabile variazione della struttura dell’ecosistema. Con tassi di degrado del permafrost maggiore (3.5 - 5 cm/anno) sono presenti estese caratteristiche termocarsiche e ampi mutamenti nella composizione di specie vegetali.
2. La meteorologia è la branca delle scienze dell'atmosfera che
studia i fenomeni fisici che avvengono nell'atmosfera
terrestre (troposfera) e sono responsabili del tempo
atmosferico. Lo studio dell’atmosfera è lo studio dei suoi
parametri fondamentali : temperatura dell'aria, umidità
atmosferica, pressione atmosferica, radiazione solare, vento;
è uno studio sia sperimentale, che fa largo uso di
osservazioni e misurazioni dirette e indirette per mezzo di
stazioni meteorologiche, sonde, razzi, palloni e satelliti
meteorologici equipaggiati della necessaria strumentazione,
sia teorico, che fa uso dell'astrazione propria del linguaggio
della fisica matematica per la quantificazione delle leggi
fisiche appartenenti alla fisica dell'atmosfera.
3. Il clima è lo stato medio del tempo atmosferico su
varie scale spaziali (locale, regionale, nazionale,
continentale, emisferico o globale) rilevato nell'arco di
almeno 20-30 anni. La parola clima viene dal greco
klima che vuol dire "inclinato": il clima infatti è in
massima parte una funzione dell'inclinazione dei raggi
solari sulla superficie della Terra al variare
della latitudine. Esso determina molte caratteristiche
ambientali come flora e fauna, al punto che a ciascuna
fascia climatica si associano spesso ambienti simili
(biomi) su tutto il globo ad esempio foreste
pluviali, deserti, foreste
temperate, steppe, taiga, tundra e banchisa polare), ed
influenza fortemente le attività economiche,
le abitudini e la cultura delle popolazioni che abitano
il territorio.
5. L’ ALTITUDINE
L'altitudine è la distanza verticale
di un oggetto da un livello noto (di
riferimento), chiamato livello zero.
Nella maggior parte dei casi, questo
livello è quello del mare (m s.l.m.).
Ovviamente non è l' unico caso.
6. INQUINAMENTO
L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente,
naturale o antropico, e può essere altrettanto
di origine antropica o naturale. Esso produce
disagi temporanei, patologie o danni permanenti
per la vita in una data area, e può porre la zona in
disequilibrio con i cicli naturali esistenti.
L'alterazione può essere di svariata origine,
chimica o fisica.
7. VEGETAZIONE
•Vegetazione è un termine generale che
riguarda la vita vegetale di una regione,
componente della biosfera; fa riferimento
alla copertura del suolo da parte dipiante,
ed è, di gran lunga, il più abbondante
elemento della biosfera. La vegetazione è
un insieme di piante o comunità
vegetali che popolano un certo
territorio[1]. È stata definita come
l'insieme di individui vegetali viventi o
fossili, coerenti con il sito nel quale sono
cresciuti e nella disposizione spaziale
assunta spontaneamente.[2].
Le specie coltivate o piantate non
costituiscono dunque vegetazione, in
quanto non spontanee.
8. CATENE MONTUOSE
Una catena montuosa o cordigliera è un gruppo
di montagne facenti parte del medesimo sistema
montuoso geologico, confinante con pianure o
separato da altre catene montuose
da passi o fiumi.
9. ESPOSIZIONE AL SOLE
•Il sole fa bene: è fondamentale
nell’infanzia per l’accrescimento
osseo e più avanti negli anni
costituisce per alcune patologie
come psoriasi o osteoporosi una
vera e propria terapia.
Le radiazioni solari però possono
provocare seri danni (in particolare
i raggi UVA e UVB): dal colpo di
calore o all’eritema, dalla comparsa
o peggioramento di alcune malattie
della pelle, all’insorgenza di tumori
cutanei. Inoltre il sole è la causa
principale dell’invecchiamento
cutaneo.
10. LATITUDINE
•La latitudine (o latitudine
geografica) è la coordinata
geografica pari all'altezza del polo
celeste sull'orizzonte. La latitudine
è pari all'angolo che la verticale di
un punto sulla superficie
della Terra (o di un pianeta) forma
con il piano equatoriale. Tale angolo
viene misurato
in gradi sessagesimali e può
assumere valori nell'intervallo da 0
a 90° N e da 0 a 90° S.
11. Differenza tra clima e tempo
• Il tempo metereologico è una successione di fenomeni
atmosferici dalla durata molto limitata, dell'ordine di
ore o di qualche giorno: ad esempio, il vento, le
formazioni delle nubi, le precipitazioni. Quando ci
riferiamo alle condizioni metereologiche di una
località, diamo sempre precise indicazioni temporali.
Ad esempio, affermiamo che oggi a Roma piove o che
in queste ore a Brindisi spira un forte vento da
levante. Se vogliamo conoscere le condizioni
metereologiche tipiche di una località, non possiamo
limitarci a quello che succede in un certo giorno, ma
dobbiamo fare riferimento alle condizioni
metereologiche che si determinano nell'arco di tempo
di almeno un anno. Le condizioni metereologiche,
infatti, cambiano col succedersi delle stagioni.
L'andamento annuo complessivo degli eventi del
tempo metereologico costituisce il clima di una
località.
12. Il clima è lo stato medio del tempo atmosferico a varie scale spaziali
(locale, regionale, nazionale, continentale, emisferico o globale)
rilevato nell'arco di almeno 20-30 anni. .
La caratteristica principale del clima rispetto al comune "tempo
meteorologico", oltre all'intervallo temporale di osservazione, è
l'avere un andamento che tende a mantenersi stabile nel corso degli
anni pur con una variabilità climatica interannuale dovuta
alle stagioni e di medio-lungo periodo che vi si sovrappone.
L'attenzione scientifica negli ultimi decenni si è spostata sempre
più sulla comprensione o ricerca approfondita dei meccanismi che
regolano il clima terrestre, specie in rapporto ai
temuti cambiamenti climatici osservati negli ultimi decenni. La
disciplina scientifica che studia tutti questi aspetti è la
climatologia.