XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
I climi
1.
2. Il CLIMA è l’insieme dei fenomeni meteorologi che si ripetono nel tempo e
che sono principalmente due: le TEMPERATURE e le PRECIPITAZIONI. A
queste si posso aggiungere LA PRESSIONE ATMOSFERICA, I VENTI,
L’UMIDITÀ, L’INSOLAZIONE E LA NUVOLOSITÀ.
3. La temperatura è la quantità di
calore presente nell'aria.
Con l'espressione "precipitazioni" intendiamo la pioggia, la neve, la grandine
e la rugiada.
4. Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima.
Molto importante è l’inclinazione con cui i raggi solari arrivano sulla Terra.
LATITUDINE
La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore.
ALTITUDINE
L'altitudine è l'altezza di un punto rispetto al livello del mare.
DISTANZA DEL MARE
La distanza dal mare influisce sulla temperatura e sull'umidità. A causa
della diversa capacità termica della terraferma e dell'acqua, le terre si riscaldano
più dei mari durante il giorno e durante la stagione estiva.
5. LE ISOTERME SONO LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONO PUNTI AVENTI
LA STESSA TEMPERATURA.
6. Linea che unisce tutti i punti della superficie terrestre aventi uguale altezza
sul livello del mare; è detta anche curva di livello o altimetrica.
7. boreale
boreale
torrida
australe
australe
In base alla latitudine è possibile individuare nel nostro pianeta 5 GRANDI ZONE
CLIMATICHE.Esse sono: la zona torrida intertropicale, le 2 zone temperate e le 2
zone polari.
8. La zona intertropicale, presenta un clima caldo-umido con una temperatura media
Elevata e abbondanti precipitazioni. Man mano che ci si sposta verso i tropici le
Temperature restano elevate, ma le piogge diminuiscono e si ha un clima caldo a 2 Stagioni.
Foresta equatoriale
9. I climi delle zone temperate, presentano temperature in genere miti, con le piogge
Distribuite tutto l’anno e l’alternarsi delle 4 stagioni.
Macchia mediterranea
10. Le zone fredde sono per lo più caratterizzate dall’ambiente polare. Nelle zone
Polari, situate tra i Circoli Polari e i Poli. Il clima è freddo ed il gelo permane tutto
L’anno.
11. La savana è un bioma terrestre soprattutto subtropicale e tropicale,
caratterizzato da una vegetazione a prevalenza erbosa,
con arbusti e alberi abbastanza distanziati da non dar luogo a
una volta chiusa. Il clima della savana è caratterizzato da due stagioni ben
definite, la stagione umida e la stagione secca. La prima comporta piogge
intense e durature per molti giorni, la seconda invece è molto secca, con
piogge quasi assenti.
Zona della Terra
caratterizzate dal clima
della savana.
12. Uniforme distesa di graminacee. Tipica di aree più aride, dove
la vegetazione è formata per
lo più da cespugli ed alberi
spinosi.
13. Nelle zone più ricche di acqua è presente
la SAVANA ARBORATA, costituita da
macchie di alberi ad alto fusto che
interrompono la distesa erbosa.
14. I deserti caldi, si trovano dove il clima è più torrido e più secco; forti sono le
escursioni termiche tra giorno e notte e le temperature si mantengono elevate in
inverno e altissime in estate. Le precipitazioni sono molto scarse e variano dai 100 ai
250 mm all’anno.
I paesaggi nel deserto si presentano in modo abbastanza vario, a seconda se siano
rocciosi o sabbiosi. In un deserto di tipo sabbioso l’elemento più ricorrente è la
duna, un accumulo di sabbia portata dal vento, che può modificarsi
frequentemente, oppure essere fissa, nel caso che la sabbia abbia trovato un
ostacolo. Le dune più frequenti sono le barkana, a forma di mezzaluna che si
formano quando il vento spira sempre nello stesso senso.
15. Il Sahara è il deserto caldo più grande del mondo, non ha un aspetto uniforme, infatti s identificano diversi tipi
di paesaggi. Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete
di valli disseccate e di fiumi fossili, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti.
Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che
danno origine alla grande maggioranza delle oasi. La caratteristica fondamentale del Sahara è la forte siccità:
le precipitazioni sono ben al di sotto dei 100 mm annui. Rapidissima è l'evaporazione, fortissimo il
riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni termiche.
Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, nella stagione estiva comprese tra i 45 °C e i 50 °C di
media mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Una particolarità del clima del
Sahara sono i venti desertici, che prendono vari nomi.
Il Sahel si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso ed è la zona di
passaggio tra il deserto del Sahara e la regione della savana.
16. Per zona temperata si intende l'area geografica compresa tra i 30 e i 60 gradi
di latitudine. Nell'emisfero boreale, alle medie latitudini, le terre emerse sono molto
estese. Le zone temperate sono molto ricche di corsi d'acqua, anche a causa delle
abbondanti precipitazioni. La loro presenza ha favorito lo sviluppo dell'agricoltura e, di
conseguenza, gli insediamenti umani. A causa della disposizione delle catene montuose,
nell'America settentrionale sono pochi i fiumi che sfociano nell'oceano Pacifico; mentre il
più vasto versante orientale è attraversato dai maggiori fiumi del continente.
17. Gli ambienti a clima freddo hanno un’estensione enorme: comprendono entrambi gli
entrambi gli emisferi, le zone tra il 55/60° di latitudine e i poli. Oltre i Circoli
Polari,nell’Artide e nell’Antartide,vi sono le regioni del gelo perenne, ricoperte da
calotte glaciali molto ampie. Nelle regioni a clima freddo, gli inverni durano quasi 9
mesi, mentre le estati sono brevissime. Le temperature medie invernali si aggirano
intorno ai –10 °C; quelle estive non superano i 10 °C.
L’escursione termica annua è molto marcata: in alcuni regioni può raggiungere i 100
°C. La tundra è l’ultimo ambiente con vegetazione prima dei ghiacci eterni polari: in
inverno è sempre coperto di neve, mentre in estate è un’immensa distesa di erbe e di
fiori, muschi e licheni, tra cui si allunga qualche betulla nana. A sud della tundra si
incontra la taiga, una grande foresta di aghifoglie, formata da poche varietà vegetali:
soprattutto pini e abeti, che resistono al clima proibitivo.
La taiga è interrotta da vasti laghi e acquitrini che sono spesso di origine glaciale.
18. THE END
LAVORO REALIZZATO DA IDA CASSANO.
ANNO-SCOLASTICO 2014/2015.
2^CT.