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Il CLIMA è l’insieme dei fenomeni meteorologi che si ripetono nel tempo e 
che sono principalmente due: le TEMPERATURE e le PRECIPITAZIONI. A 
queste si posso aggiungere LA PRESSIONE ATMOSFERICA, I VENTI, 
L’UMIDITÀ, L’INSOLAZIONE E LA NUVOLOSITÀ.
La temperatura è la quantità di 
calore presente nell'aria. 
Con l'espressione "precipitazioni" intendiamo la pioggia, la neve, la grandine 
e la rugiada.
Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. 
Molto importante è l’inclinazione con cui i raggi solari arrivano sulla Terra. 
 LATITUDINE 
La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore. 
 ALTITUDINE 
L'altitudine è l'altezza di un punto rispetto al livello del mare. 
 DISTANZA DEL MARE 
La distanza dal mare influisce sulla temperatura e sull'umidità. A causa 
della diversa capacità termica della terraferma e dell'acqua, le terre si riscaldano 
più dei mari durante il giorno e durante la stagione estiva.
LE ISOTERME SONO LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONO PUNTI AVENTI 
LA STESSA TEMPERATURA.
Linea che unisce tutti i punti della superficie terrestre aventi uguale altezza 
sul livello del mare; è detta anche curva di livello o altimetrica.
boreale 
boreale 
torrida 
australe 
australe 
In base alla latitudine è possibile individuare nel nostro pianeta 5 GRANDI ZONE 
CLIMATICHE.Esse sono: la zona torrida intertropicale, le 2 zone temperate e le 2 
zone polari.
La zona intertropicale, presenta un clima caldo-umido con una temperatura media 
Elevata e abbondanti precipitazioni. Man mano che ci si sposta verso i tropici le 
Temperature restano elevate, ma le piogge diminuiscono e si ha un clima caldo a 2 Stagioni. 
Foresta equatoriale
I climi delle zone temperate, presentano temperature in genere miti, con le piogge 
Distribuite tutto l’anno e l’alternarsi delle 4 stagioni. 
Macchia mediterranea
Le zone fredde sono per lo più caratterizzate dall’ambiente polare. Nelle zone 
Polari, situate tra i Circoli Polari e i Poli. Il clima è freddo ed il gelo permane tutto 
L’anno.
La savana è un bioma terrestre soprattutto subtropicale e tropicale, 
caratterizzato da una vegetazione a prevalenza erbosa, 
con arbusti e alberi abbastanza distanziati da non dar luogo a 
una volta chiusa. Il clima della savana è caratterizzato da due stagioni ben 
definite, la stagione umida e la stagione secca. La prima comporta piogge 
intense e durature per molti giorni, la seconda invece è molto secca, con 
piogge quasi assenti. 
Zona della Terra 
caratterizzate dal clima 
della savana.
Uniforme distesa di graminacee. Tipica di aree più aride, dove 
la vegetazione è formata per 
lo più da cespugli ed alberi 
spinosi.
Nelle zone più ricche di acqua è presente 
la SAVANA ARBORATA, costituita da 
macchie di alberi ad alto fusto che 
interrompono la distesa erbosa.
I deserti caldi, si trovano dove il clima è più torrido e più secco; forti sono le 
escursioni termiche tra giorno e notte e le temperature si mantengono elevate in 
inverno e altissime in estate. Le precipitazioni sono molto scarse e variano dai 100 ai 
250 mm all’anno. 
I paesaggi nel deserto si presentano in modo abbastanza vario, a seconda se siano 
rocciosi o sabbiosi. In un deserto di tipo sabbioso l’elemento più ricorrente è la 
duna, un accumulo di sabbia portata dal vento, che può modificarsi 
frequentemente, oppure essere fissa, nel caso che la sabbia abbia trovato un 
ostacolo. Le dune più frequenti sono le barkana, a forma di mezzaluna che si 
formano quando il vento spira sempre nello stesso senso.
Il Sahara è il deserto caldo più grande del mondo, non ha un aspetto uniforme, infatti s identificano diversi tipi 
di paesaggi. Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete 
di valli disseccate e di fiumi fossili, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti. 
Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che 
danno origine alla grande maggioranza delle oasi. La caratteristica fondamentale del Sahara è la forte siccità: 
le precipitazioni sono ben al di sotto dei 100 mm annui. Rapidissima è l'evaporazione, fortissimo il 
riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni termiche. 
Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, nella stagione estiva comprese tra i 45 °C e i 50 °C di 
media mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Una particolarità del clima del 
Sahara sono i venti desertici, che prendono vari nomi. 
Il Sahel si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso ed è la zona di 
passaggio tra il deserto del Sahara e la regione della savana.
Per zona temperata si intende l'area geografica compresa tra i 30 e i 60 gradi 
di latitudine. Nell'emisfero boreale, alle medie latitudini, le terre emerse sono molto 
estese. Le zone temperate sono molto ricche di corsi d'acqua, anche a causa delle 
abbondanti precipitazioni. La loro presenza ha favorito lo sviluppo dell'agricoltura e, di 
conseguenza, gli insediamenti umani. A causa della disposizione delle catene montuose, 
nell'America settentrionale sono pochi i fiumi che sfociano nell'oceano Pacifico; mentre il 
più vasto versante orientale è attraversato dai maggiori fiumi del continente.
Gli ambienti a clima freddo hanno un’estensione enorme: comprendono entrambi gli 
entrambi gli emisferi, le zone tra il 55/60° di latitudine e i poli. Oltre i Circoli 
Polari,nell’Artide e nell’Antartide,vi sono le regioni del gelo perenne, ricoperte da 
calotte glaciali molto ampie. Nelle regioni a clima freddo, gli inverni durano quasi 9 
mesi, mentre le estati sono brevissime. Le temperature medie invernali si aggirano 
intorno ai –10 °C; quelle estive non superano i 10 °C. 
L’escursione termica annua è molto marcata: in alcuni regioni può raggiungere i 100 
°C. La tundra è l’ultimo ambiente con vegetazione prima dei ghiacci eterni polari: in 
inverno è sempre coperto di neve, mentre in estate è un’immensa distesa di erbe e di 
fiori, muschi e licheni, tra cui si allunga qualche betulla nana. A sud della tundra si 
incontra la taiga, una grande foresta di aghifoglie, formata da poche varietà vegetali: 
soprattutto pini e abeti, che resistono al clima proibitivo. 
La taiga è interrotta da vasti laghi e acquitrini che sono spesso di origine glaciale.
THE END 
LAVORO REALIZZATO DA IDA CASSANO. 
ANNO-SCOLASTICO 2014/2015. 
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I climi

  • 1.
  • 2. Il CLIMA è l’insieme dei fenomeni meteorologi che si ripetono nel tempo e che sono principalmente due: le TEMPERATURE e le PRECIPITAZIONI. A queste si posso aggiungere LA PRESSIONE ATMOSFERICA, I VENTI, L’UMIDITÀ, L’INSOLAZIONE E LA NUVOLOSITÀ.
  • 3. La temperatura è la quantità di calore presente nell'aria. Con l'espressione "precipitazioni" intendiamo la pioggia, la neve, la grandine e la rugiada.
  • 4. Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante è l’inclinazione con cui i raggi solari arrivano sulla Terra.  LATITUDINE La latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore.  ALTITUDINE L'altitudine è l'altezza di un punto rispetto al livello del mare.  DISTANZA DEL MARE La distanza dal mare influisce sulla temperatura e sull'umidità. A causa della diversa capacità termica della terraferma e dell'acqua, le terre si riscaldano più dei mari durante il giorno e durante la stagione estiva.
  • 5. LE ISOTERME SONO LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONO PUNTI AVENTI LA STESSA TEMPERATURA.
  • 6. Linea che unisce tutti i punti della superficie terrestre aventi uguale altezza sul livello del mare; è detta anche curva di livello o altimetrica.
  • 7. boreale boreale torrida australe australe In base alla latitudine è possibile individuare nel nostro pianeta 5 GRANDI ZONE CLIMATICHE.Esse sono: la zona torrida intertropicale, le 2 zone temperate e le 2 zone polari.
  • 8. La zona intertropicale, presenta un clima caldo-umido con una temperatura media Elevata e abbondanti precipitazioni. Man mano che ci si sposta verso i tropici le Temperature restano elevate, ma le piogge diminuiscono e si ha un clima caldo a 2 Stagioni. Foresta equatoriale
  • 9. I climi delle zone temperate, presentano temperature in genere miti, con le piogge Distribuite tutto l’anno e l’alternarsi delle 4 stagioni. Macchia mediterranea
  • 10. Le zone fredde sono per lo più caratterizzate dall’ambiente polare. Nelle zone Polari, situate tra i Circoli Polari e i Poli. Il clima è freddo ed il gelo permane tutto L’anno.
  • 11. La savana è un bioma terrestre soprattutto subtropicale e tropicale, caratterizzato da una vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti e alberi abbastanza distanziati da non dar luogo a una volta chiusa. Il clima della savana è caratterizzato da due stagioni ben definite, la stagione umida e la stagione secca. La prima comporta piogge intense e durature per molti giorni, la seconda invece è molto secca, con piogge quasi assenti. Zona della Terra caratterizzate dal clima della savana.
  • 12. Uniforme distesa di graminacee. Tipica di aree più aride, dove la vegetazione è formata per lo più da cespugli ed alberi spinosi.
  • 13. Nelle zone più ricche di acqua è presente la SAVANA ARBORATA, costituita da macchie di alberi ad alto fusto che interrompono la distesa erbosa.
  • 14. I deserti caldi, si trovano dove il clima è più torrido e più secco; forti sono le escursioni termiche tra giorno e notte e le temperature si mantengono elevate in inverno e altissime in estate. Le precipitazioni sono molto scarse e variano dai 100 ai 250 mm all’anno. I paesaggi nel deserto si presentano in modo abbastanza vario, a seconda se siano rocciosi o sabbiosi. In un deserto di tipo sabbioso l’elemento più ricorrente è la duna, un accumulo di sabbia portata dal vento, che può modificarsi frequentemente, oppure essere fissa, nel caso che la sabbia abbia trovato un ostacolo. Le dune più frequenti sono le barkana, a forma di mezzaluna che si formano quando il vento spira sempre nello stesso senso.
  • 15. Il Sahara è il deserto caldo più grande del mondo, non ha un aspetto uniforme, infatti s identificano diversi tipi di paesaggi. Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete di valli disseccate e di fiumi fossili, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti. Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che danno origine alla grande maggioranza delle oasi. La caratteristica fondamentale del Sahara è la forte siccità: le precipitazioni sono ben al di sotto dei 100 mm annui. Rapidissima è l'evaporazione, fortissimo il riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni termiche. Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, nella stagione estiva comprese tra i 45 °C e i 50 °C di media mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Una particolarità del clima del Sahara sono i venti desertici, che prendono vari nomi. Il Sahel si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso ed è la zona di passaggio tra il deserto del Sahara e la regione della savana.
  • 16. Per zona temperata si intende l'area geografica compresa tra i 30 e i 60 gradi di latitudine. Nell'emisfero boreale, alle medie latitudini, le terre emerse sono molto estese. Le zone temperate sono molto ricche di corsi d'acqua, anche a causa delle abbondanti precipitazioni. La loro presenza ha favorito lo sviluppo dell'agricoltura e, di conseguenza, gli insediamenti umani. A causa della disposizione delle catene montuose, nell'America settentrionale sono pochi i fiumi che sfociano nell'oceano Pacifico; mentre il più vasto versante orientale è attraversato dai maggiori fiumi del continente.
  • 17. Gli ambienti a clima freddo hanno un’estensione enorme: comprendono entrambi gli entrambi gli emisferi, le zone tra il 55/60° di latitudine e i poli. Oltre i Circoli Polari,nell’Artide e nell’Antartide,vi sono le regioni del gelo perenne, ricoperte da calotte glaciali molto ampie. Nelle regioni a clima freddo, gli inverni durano quasi 9 mesi, mentre le estati sono brevissime. Le temperature medie invernali si aggirano intorno ai –10 °C; quelle estive non superano i 10 °C. L’escursione termica annua è molto marcata: in alcuni regioni può raggiungere i 100 °C. La tundra è l’ultimo ambiente con vegetazione prima dei ghiacci eterni polari: in inverno è sempre coperto di neve, mentre in estate è un’immensa distesa di erbe e di fiori, muschi e licheni, tra cui si allunga qualche betulla nana. A sud della tundra si incontra la taiga, una grande foresta di aghifoglie, formata da poche varietà vegetali: soprattutto pini e abeti, che resistono al clima proibitivo. La taiga è interrotta da vasti laghi e acquitrini che sono spesso di origine glaciale.
  • 18. THE END LAVORO REALIZZATO DA IDA CASSANO. ANNO-SCOLASTICO 2014/2015. 2^CT.