L’orientamento alla smartness e alla gestione eco sostenibile
con L. Costanzo, D. Adamo, L. Buzzi, T. Di Sarro, A. Laganà
Istat - Direzione Statistiche socio-demografiche e ambientali
Il contributo presenta la strategia di contatto delle imprese adottata nella Rilevazione sulla Struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro 2012 descrivendo la tempistica e i principali aspetti organizzativi del processo di raccolta dei dati. Vengono illustrati i flussi informativi e i differenti canali di comunicazione tra i soggetti coinvolti con particolare riferimento al ruolo del contact center nella gestione del numero verde e all’importanza dell’utilizzo del nuovo strumento PEC sia per gli invii massivi che personalizzati.
Evento: Innovazioni metodologiche e di processo in una rilevazione multi-source su imprese e istituzioni: la Struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro 2012" del 17 Febbraio 2015.
Si evidenzia come l’efficacia dell’organizzazione, del timing delle diverse operazioni di contatto delle imprese e della strategia multimodale utilizzata siano stati elementi importanti per il sensibile incremento del tasso di risposta.
L’orientamento alla smartness e alla gestione eco sostenibile
con L. Costanzo, D. Adamo, L. Buzzi, T. Di Sarro, A. Laganà
Istat - Direzione Statistiche socio-demografiche e ambientali
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Si evidenzia come l’efficacia dell’organizzazione, del timing delle diverse operazioni di contatto delle imprese e della strategia multimodale utilizzata siano stati elementi importanti per il sensibile incremento del tasso di risposta.
In June 2014, Insee made a test on a sample of 1,000 products to check that scanner data prices are the same than collected prices. This test also showed that, in the sectors of clothing, durables goods and even manufactured goods, time series of scanner data prices have long interruptions that could be an issue in the computing of CPI for others products than food products.
http://www.istat.it/en/archive/168897
http://www.istat.it/it/archivio/168890
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
In June 2014, Insee made a test on a sample of 1,000 products to check that scanner data prices are the same than collected prices. This test also showed that, in the sectors of clothing, durables goods and even manufactured goods, time series of scanner data prices have long interruptions that could be an issue in the computing of CPI for others products than food products.
http://www.istat.it/en/archive/168897
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Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
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Contributo al convegno La salute ed il lavoro. Come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto.
Torino, 29 novembre 2018, Polo del '900.
Giornata Italiana della Statistica.
“Dati e indicatori per la governance del territorio. Studi e iniziative nell’ambito delle dimensioni del Benessere equo e sostenibile”.
Bari, 23 ottobre 2014
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F. Biolcati Rinaldi, S. Sarti, A. Vitalini - Un’analisi multilivello delle condizioni individuali e degli effetti di contesto dei comuni
1. LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI NELLA SALUTE
IN LOMBARDIA E IN ITALIA (2010-2012)
Un’analisi multilivello delle
condizioni individuali e degli
effetti di contesto dei comuni
Ferruccio Biolcati-Rinaldi,
Simone Sarti e Alberto Vitalini
3. Presupposti teorici
• Gli individui non sono monadi, vivono in
famiglie e sono radicati territorialmente in un
determinata comunità. Per capire i loro
comportamenti e le loro opinioni è necessario
indagare le interazioni con le caratteristiche
dei diversi contesti di appartenenza.
• Studiare la salute valorizzando il punto di
vista dell’individuo, in linea con l’approccio
indicato dall’OMS.
4. Scelte dovute ai presupposti teorici - 1
La valorizzazione del punto di vista dell’individuo
nello studio della salute
“It seems that people are excellent judges of their
own underlying state of health and future prospects.”
(Drever et al. 2004, p.590).
Salute auto-percepita dalle persone
5. Scelte dovute ai presupposti teorici - 2
L’analisi deve tenere conto non solo delle
caratteristiche dell’individuo, della sua famiglia
ma anche del contesto territoriale in cui vive
Contesto territoriale di riferimento
considerato nello studio:
il comune di residenza
6. Le nostre domande?
• Che cosa è più fortemente associato allo stato di
salute di un individuo: chi è, cosa fa
(caratteristiche individuali/familiari) oppure
dove vive (caratteristiche contestuali)?
• Quali sono le caratteristiche individuali/
familiari che sono strettamente associate allo
stato di salute?
7. Dati utilizzati
• Informazioni a livello comunale e familiare
provengono dai dati delle indagini Istat
“Multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita
quotidiana”, riferite agli anni 2010, 2011 e
2012.
• Informazioni a livello comunale sono state
ricavate dai dati del Censimento della
popolazione 2011 ed estratte dal sistema
informativo dell’Istat: “Atlante dei comuni
italiani”.
8. Selezione dei casi e popolazione di riferimento
• Sono stati selezionati individui in età compresa
tra i 27 e i 69 anni.
Questa scelta è legata a ragioni di tipo teorico:
indagare individui che hanno completato il corso
degli studi ed evitare, al contempo,
l’introduzione nell’analisi di distorsioni dovute
all’effetto della mortalità.
9. La salute percepita
• Nell’indagine “Multiscopo sulle famiglie - aspetti della
vita quotidiana” la salute percepita è rilevata dalla
domanda: “Come va in generale la sua salute?” con
cinque modalità di risposta:
La variabile dipendente
“Bene”
“Abbastanza bene”
“Né bene, Né male”
“Male”
“Molto male”.
10. LIVELLO INDIVIDUALE
• Genere
• Età centrata sulla media (prima in classi d’età)
• Anni di scolarità centrati sulla media (prima come
categoriale)
• Condizione occupazionale (occupato, in cerca di
occupazione, inattivo)
LIVELLO FAMILIARE
• Classe sociale familiare (Bor, CMI, PB, altro, OPE)
• Tipologia familiare (persona sola, coppia senza
figli, monogenitoriale, coppia con 1 figlio, coppia
con 2 figli, coppia con +2 figli, altro tipo)
Le variabili indipendenti
11. Tecniche di analisi
Regressioni multilivello
•Strumenti statistici appropriati per analizzare
dati con strutture gerarchiche: cioè strutture in
cui le unità singole sono contenute in
aggregati di livello superiore individuo,
famiglia, comune.
•Aiutano a distinguere tra effetti delle
caratteristiche individuali, familiari e comunali
12. Vantaggi
Regressioni multilivello
•Permettono di tenere in considerazione oltre
che la natura gerarchica dei dati, anche il
disegno di campionamento a più stadi
evitando di incorrere in stime distorte degli
intervalli di confidenza.
13. Il modello impiegato (Italia)
k Comuni
1758
… … …
j Famiglie
47102
i Individui
83375
Caratteristiche
dei comuni
Caratteristiche
familiari
Caratteristiche
individuali
14. Il modello impiegato (Lombardia)
k Comuni
196
… … …
j Famiglie
4054
i Individui
7014
Caratteristiche
dei comuni
Caratteristiche
familiari
Caratteristiche
individuali
15. Il modello impiegato formalizzato
∑ ∑∑ += +==
+++=
N
Mn
P
Np
pkpnjkn
M
m
mijkmijkijk XXXY
1 11
0 ββββ
kjkijkijk vue 00000 +++= ββ
( )ΩΒ,~ XNYijk
16. Controlli di robustezza dei modelli (I)
• Normalizzazione della variabile dipendente (Box Cox
algoritmo) e impiego di un fattore latente
• Dicotomizzazione (Logit Multilevel Regression)
• Analisi separate per anno (2010-2011-2012)
• Analisi con sotto-campionamento iterato dei comuni più
popolati (con limitazione a 100 casi)
17. Controlli di robustezza dei modelli (II)
• Analisi con effetti di interazione tra i regressori
Gli effetti di interazione non sono significativi, gli effetti
sono sostanzialmente additivi
• Analisi con alcuni effetti di interazione cross-level
L’unico effetto di interazione cross-level significativo, ma
sostanzialmente basso, è tra il tipo familiare “Altro” e la
“disoccupazione”
• Inserimento della tipologia familiare come ulteriore
variabile di controllo
18. Italia – Stima degli effetti sulla salute percepita (buona)
Modello 1.0 % Modello 1.4 %
Intercetta+
3,80 (0,01) 3,77 (0,01)
PRIMO LIVELLO
Genere (M) 0,07 (0,00)
Età (27-69 anni) centrata -0,02 (0,00)
Anni di scolarità (0-21) centrati 0,02 (0,00)
Condizione occupazionale:
Occupato 0a
In cerca di occupazione -0,09 (0,01)
Inattivo -0,11 (0,01)
SECONDO LIVELLO
Classe sociale
Borghesia 0,11 (0,01)
CMI 0,06 (0,01)
PB 0,05 (0,01)
Altro -0,01 (0,02)
OPE 0a
VPC Random:
Varianza individui 0,389 70,1% 0,334 70,5%
Varianza famiglie 0,142 25,6% 0,118 24,9%
Varianza comuni 0,024 4,3% 0,022 4,6%
IGLS Deviance (-2Ln(L)) 182.365 169.190
19. Modello 1.0 % Modello 1.4 %
Intercetta+
3,82 (0,01) 3,77 (0,02)
PRIMO LIVELLO
Genere (M) 0,09 (0,02)
Età (27-69 anni) centrata -0,02 (0,00)
Anni di scolarità (0-21) centrati 0,02 (0,00)
Condizione occupazionale:
Occupato 0a
In cerca di occupazione -0,03 (0,03)
Inattivo -0,10 (0,02)
SECONDO LIVELLO
Classe sociale
Borghesia 0,13 (0,03)
CMI 0,04 (0,02)
PB 0,05 (0,03)
Altro -0,04 (0,09)
OPE 0a
VPC Random:
Varianza individui 0,354 73,1% 0,315 73,9%
Varianza famiglie 0,120 24,8% 0,101 23,7%
Varianza comuni 0,010 2,1% 0,010 2,3%
IGLS Deviance (-2Ln(L)) 14.540 13.660
Lombardia – Stima degli effetti sulla salute percepita (buona)
20. Le condizioni sociali individuali e familiari si
mostrano correlate in modo importante alla salute
percepita, a parità di vari confondenti.
Queste relazioni appaiono poco sensibili alla
variabilità dei contesti a livello comunale.
“È ciò che sei e ciò che fai, non dove vivi,
che ha una maggiore influenza sullo stato
della tua salute percepita” (Tremblay et al. 2002)
Risposta agli interrogativi
21. • Approfondire analisi della variabilità a livello
contestuale
• Occorre tenere in considerazione l’eterogeneità non
osservata legata al patrimonio genetico degli individui,
soprattutto relativamente alla variabilità familiare
• Utilizzare altre variabili dipendenti: fattori di rischio
per la salute (fumo, alcol, obesità)
• Livelli di aggregazione più dettagliati potrebbero
portare a risultati diversi rispetto al ruolo dei contesti
(uso dei dati sui Censimenti ?)
Sviluppo e limiti dello studio
25. La variabilità a secondo livello (regioni) è estremamente bassa!
26. La variabilità a secondo livello (regioni) è estremamente bassa!
Editor's Notes
Si tratta, quindi, di una condizione complessa legata al benessere generale della persona, alla condizione di completa efficienza psico-fisica dei suoi organi e apparati e ad un equilibrio generale dell’individuo nel contesto sociale in cui è inserito.
Pur nella sua semplicità la condizione di salute percepita e dichiarata dall’individuo, rilevata con formulazioni simili a quelle utilizzate nell’indagine multiscopo, è risultata, sia in ambito internazionale che nazionale, non solo un buon indicatore della reale condizione di salute fisica e mentale, ma anche ritenuto un predittore della mortalità negli anni successivi (Idler, Benyamini, 1997, Singh-Manoux et al., 2007; Marja, 2009; Fayers, Sprangers, 2002; Egidi, Spizzichino, 2006).
Ogni anno sono state intervistate circa 20.000 famiglie campione e 50.000 individui, selezionati secondo un disegno di campionamento a più stadi, con stratificazione delle unità di primo stadio rappresentate dai comuni. All’interno di ciascun comune estratto sono selezionate, in maniera sistematica, dalle liste anagrafiche alcune famiglie. A tutti i componenti delle famiglie estratte è somministrata l’intervista.
Le tre edizioni dell’indagine sono state cumulate al fine di raggiungere una numerosità campionaria adeguata per le analisi (Biolcati-Rinaldi e Vezzoni 2012: 49-51).
Fomulazione standard OMS a fini comparativi.
Pur nella sua semplicità la condizione di salute percepita e dichiarata dall’individuo, rilevata con formulazioni simili a quelle utilizzate nell’indagine multiscopo, è risultata, sia in ambito internazionale che nazionale, non solo un buon indicatore della reale condizione di salute fisica e mentale, ma anche ritenuto un predittore della mortalità negli anni successivi (Idler, Benyamini, 1997, Singh-Manoux et al., 2007; Marja, 2009; Fayers, Sprangers, 2002; Egidi, Spizzichino, 2006).
Fomulazione standard OMS a fini comparativi.
Pur nella sua semplicità la condizione di salute percepita e dichiarata dall’individuo, rilevata con formulazioni simili a quelle utilizzate nell’indagine multiscopo, è risultata, sia in ambito internazionale che nazionale, non solo un buon indicatore della reale condizione di salute fisica e mentale, ma anche ritenuto un predittore della mortalità negli anni successivi (Idler, Benyamini, 1997, Singh-Manoux et al., 2007; Marja, 2009; Fayers, Sprangers, 2002; Egidi, Spizzichino, 2006).
*Gli effetti di interazione non sono significativi, ciò significa che gli effetti sono sostanzialmente additivi
**L’unico effetto di interazione cross-level significativo, ma sostanzialmente basso, è tra il tipo familiare “Altro” e la “disoccupazione”
*Gli effetti di interazione non sono significativi, ciò significa che gli effetti sono sostanzialmente additivi
**L’unico effetto di interazione cross-level significativo, ma sostanzialmente basso, è tra il tipo familiare “Altro” e la “disoccupazione”
Fomulazione standard OMS a fini comparativi.
Pur nella sua semplicità la condizione di salute percepita e dichiarata dall’individuo, rilevata con formulazioni simili a quelle utilizzate nell’indagine multiscopo, è risultata, sia in ambito internazionale che nazionale, non solo un buon indicatore della reale condizione di salute fisica e mentale, ma anche ritenuto un predittore della mortalità negli anni successivi (Idler, Benyamini, 1997, Singh-Manoux et al., 2007; Marja, 2009; Fayers, Sprangers, 2002; Egidi, Spizzichino, 2006).
Fomulazione standard OMS a fini comparativi.
Pur nella sua semplicità la condizione di salute percepita e dichiarata dall’individuo, rilevata con formulazioni simili a quelle utilizzate nell’indagine multiscopo, è risultata, sia in ambito internazionale che nazionale, non solo un buon indicatore della reale condizione di salute fisica e mentale, ma anche ritenuto un predittore della mortalità negli anni successivi (Idler, Benyamini, 1997, Singh-Manoux et al., 2007; Marja, 2009; Fayers, Sprangers, 2002; Egidi, Spizzichino, 2006).
Si tratta, quindi, di una condizione complessa legata al benessere generale della persona, alla condizione di completa efficienza psico-fisica dei suoi organi e apparati e ad un equilibrio generale dell’individuo nel contesto sociale in cui è inserito.
Si tratta, quindi, di una condizione complessa legata al benessere generale della persona, alla condizione di completa efficienza psico-fisica dei suoi organi e apparati e ad un equilibrio generale dell’individuo nel contesto sociale in cui è inserito.