Contributo al convegno La salute ed il lavoro. Come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto.
Torino, 29 novembre 2018, Polo del '900.
Miglioramento dell’equità nella salute attraverso azioni condotte lungo tutto...DRIVERS
Miglioramento dell’equità nella salute attraverso azioni condotte lungo tutto il corso della vita: Sintesi delle evidenze e delle raccomandazioni del progetto DRIVERS
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
Contributo al convegno La salute ed il lavoro. Come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto.
Torino, 29 novembre 2018, Polo del '900.
Miglioramento dell’equità nella salute attraverso azioni condotte lungo tutto...DRIVERS
Miglioramento dell’equità nella salute attraverso azioni condotte lungo tutto il corso della vita: Sintesi delle evidenze e delle raccomandazioni del progetto DRIVERS
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
Risultati della ricerca "Paese Italia: la salute nelle organizzazioni di lavoro" svolta dalla Fondazione ISTUD per il Ministero del Welfare.
Presentazione di Maria Giulia Marini. Milano, 20 maggio
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Presentazione di Maria Giulia Marini. Milano, 20 maggio
Qualità della vita in Italia: venti anni di studi attraverso l’Indagine Multiscopo dell’Istat
Roma, 27-28 gennaio 2015
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G. Costa: Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubbliche: il caso della sanità e della salute
1. Valutazione delle politiche pubbliche e delle performance delle amministrazioni pubbliche: il caso della sanità e della salute Conferenza Nazionale di Statistica Roma, 15 dicembre 2010 Giuseppe Costa Dip. Scienze Cliniche e Biologiche Università Torino Centro riferimento per i Determinanti Sociali di Salute
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4. Indici di salute nell’Indagine Multiscopo Istat sulla salute 2005 migliore peggiore Cislaghi et al, 2009 Gradiente Nord-Sud nella distribuzione degli indicatori di salute, a parità di età
5. SF12 – Indice di stato fisico coeff. regressione (95% C.I.) c ontrollati per età Il gradiente Nord-Sud nella salute fisica è prevalentemente spiegato dalla maggiore concentrazione nel Sud della povertà individuale
6. Scostamenti regionali dalle differenze di salute per istruzione: licenza elementare vs. laurea SF12 - Indice di stato fisico, maschi (coeff=-3.9) SF12 - Indice di stato fisico, femmine (coeff=-4.9) SF12 – salute fisica, uomini (coeff=-3.9) SF12 – salute fisica, donne (coeff=-4.9) Il gradiente Nord-Sud nella salute fisica, spiegato dalla differente distribuzione geografica della povertà, è esacerbato dalla minore capacità del contesto meridionale di moderare l’effetto sfavorevole sulla salute della povertà individuale Marche Calabria Molise Puglia Basilicata Sardegna Emilia R. Valle D’Aosta Umbria Piemonte Friuli V.G. Trentino Liguria Calabria Molise Basilicata Sicilia Sardegna Puglia Campania Valle D’Aosta Piemonte Trentino Friuli V.G. Liguria Lombardia
7. Come varia (2000-2005) la capacità del contesto regionale di proteggere la salute fisica dalla vulnerabilità sociale Capacità di protezione aumenta nel tempo Capacità di protezione maggiore MONITOR Marinacci et al, 2009 Questo profilo è relativamente stabile Residui 2005 Variazione 2000- 2005
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9. Differenze in risorse e capacità Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinanti specifici Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita
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11. Allocare risorse in funzione del bisogno Da costi standard a fabbisogno standard: quota capitaria pesata per indicatori di bisogno Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinati specifici Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita Risorse e capacità
12. i determinanti del fabbisogno ”standard” Cislaghi et al, 2009 Ma mancano indicatori accreditati e condivisi di deprivazione
13. Prevenire diseguaglianze nel bisogno (Equity) Health Impact Assessment delle politiche non sanitarie: ritarare politiche di sviluppo delle opportunità (ambiente, lavoro, casa, famiglia…) in funzione di salute Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinati specifici Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita Risorse e capacità
14. Differenze nella speranza di vita alla nascita a Torino secondo decili di reddito mediano familiare denunciato nel 1998 a livello di sezione di censimento: anni 2000-2005 Ma manca ancora un sistema di indagine capace di monitorare le variazione professionale nella speranza di vita (in salute)
15.
16. Percentuale di donne di 50-69 anni che, in assenza di sintomi o disturbi, si sono sottoposte a MAMMOGRAFIA, per titolo di studio e ripartizione geografica - Anni 1999-2000 e 2004-2005 Primo impatto favorevole di prevenzione secondaria su diseguaglianze di accesso
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18. Accesso alla PET in pazienti oncologici per anno di prestazione e livello di istruzione. Torino, 2002-2008 Spadea et al., 2010 * RR aggiustati per età Mancano le covariate sociali nei sistemi informativi sanitari per fare “equity audit” DONNE UOMINI 1.13 0.79 0.94 1.52 1.07 1.27 basso 1.25 0.89 1.06 1.37 0.98 1.16 medio 1 1 alto 2008 0.96 0.64 0.78 1.47 1.03 1.23 Basso 1.19 0.82 0.99 1.39 0.99 1.17 Medio 1 1 Alto 2007 0.85 0.40 0.58 1.06 0.58 0.78 Basso 1.25 0.64 0.90 0.99 0.55 0.74 Medio 1 1 Alto 2003 0.67 0.25 0.41 1.12 0.46 0.72 basso 1.04 0.45 0.68 1.21 0.53 0.80 medio 1 1 alto 2002 IC 95% RR* IC 95% RR* Livello di istruzione Anno prestazione
20. (Equity) Health Impact Assessment per rinforzare ruolo di capacitazione dei contesti (Quadro Strategico Nazionale e Fondi Strutturali) Ridurre diseguaglianze nei contesti (sanità) Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinati specifici Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita Risorse e capacità
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22. Cislaghi et al, 2009 Seppur con una forte eterogeneità nel mix di offerta/uso LEA
23. da: Baili et al., Tumori 2007 Tassi standardizzati di incidenza e mortalità tumorale, per macro-aree. Italia, uomini, 0-84 anni Dati 1970-1999, proiezioni 2000-2010 E con problemi di qualità: investimenti in sanità?
24. Documentare ruolo anticiclico della sanità ? Rischi di declino Rischi di razionamento Mancano misure di “risultato” comparabili per valutare l’utilità marginale dei livelli di tutela garantiti dalla diverse politiche Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Differenze Salute Individuali Morbosità Geografiche Determinanti strutturali Determinati specifici Stress Stili vita Ambiente Sanità Sopravvivenza/qualità vita Risorse e capacità
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Editor's Notes
Non è possibile calcolare indicatori di bisogno (è solo confronto interno), ma si presuppone un bisogno maggiore in pazienti meno istruiti, sulla base della distribuzione sociale dell’incidenza tumorale che non è sostanzialmente cambiata negli anni analizzati (praticamente dall’introduzione della pet in Piemonte ad oggi).